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Vivo concerti - page 2

Gazzelle all’Olimpico tutto esaurito e super ospiti

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Gazzelle ringraziando i quasi 50 mila fan all’Olimpico, ricorda che era il 3 Marzo del 2017 al Monk di Roma dove tutto è cominciato, presentando il suo primo album “Superbattito“, ed oggi dopo sei anni l’Olimpico “Mi sembrava enorme il Monk. Ora sto qui e mi sembra ancora più enorme!”

Flavio emozionatissimo dichiara “È un sogno che si realizza non pensavo potesse mai succedere. È il giorno più bello della mia vita”.

E per questo super evento, quasi due ore di concerto, dove ha presentato il suo ultimo album “Dentro” ha invitato i suoi amici e cantato con Marco Mengoni, Mara Sattei, Mobrici, Fulminacci e Ligabue!

La band che ha accompagnato Gazzelle:

  • Claudio Bruno alla chitarra
  • Claudio Laguardia alla batteria
  • Gabriele Roia al basso
  • Ettore Mirabilia alle tastiere
  • Giovanni Grieco alla chitarra
  • Guendalina Pulcinelli al violino
  • Elena Bianchetti alla viola
  • Debora Cesti cori
  • Micol Touadi cori
  • Flaminia Lo Bianco cori

Il cantautore ha annunciato il tour dei palazzetti nel 2024:

  • 8 marzo 2024 Padova, Arena Spettacoli Padova Fiere
  • 13 marzo 2024 Assago (MI), Mediolanum Forum
  • 16 marzo 2024 Eboli (SA), PalaSele
  • 21 marzo 2024 Firenze, Nelson Mandela Forum
  • 24 marzo 2024 Casalecchio di Reno (BO), Unipol Arena
  • 3 aprile 2024 Roma, Palazzo dello Sport
  • 7 aprile 2024 Torino, Pala Alpitour

La scaletta della serata:

  • Meglio così
  • Vita Paranoia
  • Però
  • Sbatti
  • Nerone
  • E puro…
  • Qualcosa che non va
  • È andata come è andata
  • Una canzone che non so
  • Nmrpm
  • Blu
  • Coltellata
  • Crogiolo
  • Il meno possibile (con Marco Mengoni )
  • Tuttecose (con Mara Sattei )
  • Fottuta canzone
  • Zucchero filato
  • Sopra
  • Flavio
  • Sette (con Mobrici )
  • Milioni (con Fulminacci )
  • Non lo dire a nessuno
  • Settembre
  • Coprimi le spalle
  • Ora che ti guardo bene
  • Belva
  • Scintilla
  • Smpp
  • La prima canzone d’amore
  • Scusa
  • IDEM
  • L’amore conta (con Ligabue )
  • Punk
  • Tutta la vita
  • Quella te
  • Destri
  • Non sei tu

Paola e Chiara, ‘Per Sempre’

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Nella prima delle due serate romane in programma all’Auditorium della Conciliazione, Paola e Chiara hanno presentato i brani del loro nuovo album dal titolo ‘Per sempre’.

Le madrine del prossimo Roma Pride 2023 sono tornate con questo nuovo tour ad esibirsi live dopo i successi ottenuti con il loro brano ‘Furore’ presentato nell’ultima edizione del Festival di Sanremo.

Paola e Chiara sono state accolte da un pubblico vivace e molto caloroso che ha seguito il concerto con grande partecipazione, tutto in piedi sin dall’ingresso sul palco delle due artiste.

Le sorelle Iezzi hanno completato la serata reinterpretando molti dei brani che hanno segnato la loro carriera musicale, quali, oltre al già citato ‘Furore’ ci sono, per citarne alcuni,  ‘Vamos a bailar (Esta vida nueva)’, ‘Viva el amor’, ‘Amici come prima’.

La scaletta del concerto
Pioggia d’estate
Hey!
Festival
Kamasutra
Mare Caos
Amici come prima
Cambiare pagina
Blu
A modo mio
Amoremidai
Milleluci
Per te
Amare di più
Fino alla fine
Viva el amor!
Furore
Festival
Vamos a bailar (esta vida nueva)

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LAZZA OUVER-TOUR

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Articolo di Ginevra Baldassari

Calano le luci su un Palasport strapieno di gente visibilmente emozionata, e prima che Lazza metta a fuoco e fiamme il palazzetto, il breve DJ set del  produttore Drillionaire scalda la folla con hit dal sapore urban, con un marcato distacco in termini di reazione del pubblico verso i brani italiani, rispetto a quelli internazionali.

Tutti col fiato sospeso per questa prima data dell’Ouvertour (che ha registrato il sold-out delle prevendite per tutte le date) del rapper milanese, reduce da una serie di successi da record. Secondo classificato a Sanremo con Cenere, Lazza festeggia un anno dall’uscita del suo terzo album Sirio, rimasto per 365 giorni nella top ten, di cui 20 settimane in prima posizione, battendo ogni record e ottenendo qualcosa come 43 dischi di platino e oltre 800 milioni di stream.

Lo show si apre pacatamente con Ouv3rture, con i musicisti schierati sull’ampio palco, e la voce di Lazza che entra da dietro le quinte. Appena arriva in scena inizia un rollercoaster di emozioni per tutti i fan di nuova e vecchia data. L’artista esegue con maestria e contagiosa energia la quasi integralità dei brani di Sirio, di cui una manciata in versione Concertos, circa metà dei brani di Re Mida, oltre a tutte le hit a cui ha partecipato in feat e un paio di accenni ai suoi esordi, per un totale di 30 brani in oltre due ore di concerto, in cui l’adrenalina non ha mai accennato a calare.

La voce a volte spezzata dall’emozione ma sempre potente e precisa, si fa via via più chiara e graffiata mentre cammina e salta sull’enorme palco (forse un po’ troppo grande e dispersivo, ma mi ricrederò a breve), affiancato da un’ottima band formata da Giovanni Cilio alla batteria, Claudio Guarcello alle tastiere, Luca Marchi al basso, Eugenio Cattini alla chitarra (tutti presentati da Lazza come “fratelli”). Completano lo show le incredibili decorazioni di luci e proiezioni che riempiono lo spazio di forme e colori, in uno spettacolo sempre vario e sorprendente in cui l’immagine del cantante si moltiplica e si mescola alla scenografia. E in effetti l’unica spiegazione possibile a tutta l’energia, l’entusiasmo e l’inarrestabile forza che sprigiona questo ragazzo di 29 anni, è che non sia uno solo sul palco, ma che ci sia un Lazza per ogni variazione melodica, per ogni stile, per ogni mood che porta su questo set che esplode di fuochi e colori.

Perfettamente a suo agio sul palco e parlando al pubblico con una semplicità e sincerità disarmanti, tanto più toccanti quando si parla dell’artista con i migliori risultati di vendite attualmente in Italia, Lazza riesce a rendere intimo uno show costruito per grandi arene e palazzetti, divertendosi e facendo divertire i fan (tante le mani alzate dai seguaci della prima ora, quando chiede chi lo segue dai tempi di Zzala), dimostrando contemporaneamente modestia e una professionalità senza paragoni. Lazza scherza, offre le sue bottiglie d’acqua ai ragazzi ammassati nel pit, ferma due brani durante l’esecuzione (il primo per un piccolo malore nel pubblico, il secondo per un problema con l’in-ear) per poi ripetere entrambi, coinvolge tutta la platea che intona con lui i più grandi successi, viene goliardicamente fischiato in massa quando nota una maglietta del Milan, indossata da un fan sottopalco e riesce a dimostrare una grande dimensione umana oltre all’innegabile talento che lo contraddistingue.

La scaletta di questa sera lasciava presagire qualche ospite, invece Lazza esegue da solo anche i brani come S!r! di Thasup, Chiagne di Geolier, un’irriverente e trascinante Ho paura di uscire 2, del collettivo Machete, in cui canta sdraiato a terra, e la finalissima Ferrari di James Hype e Miggy Dela Rosa. Così come canta da solo Gigolo, da Re Mida versione Aurum, spegnendo le fanatsie dei fan che speravano di vedere anche Sfera Ebbasta sul palco romano.

Se la vocalità e la grinta di Lazza la fanno da padroni su quel palco, la band arricchisce il sound colorandolo di una ritmica sostenuta e di pennellate di chitarra elettrizzanti come in Gucci Ski Mask che ne esce come uno dei brani più potenti della serata, insieme a Zonda, freschissima d’uscita e ipnotizzante. I grandi successi più pop come Porto Cervo, Panico e Uscito di Galera infiammano le anime dei presenti ancora più degli effetti pirotecnici che accendono i momenti salienti dello show, ma è proprio nei brani più intimisti come Alibi, Sogni d’oro, Nessuno o Topboy e in quelli più ruvidi come Jefe, J, Puto, che Lazza ti buca il petto come una pallottola e resta piantato lì, facendoti sperare che il concerto duri almeno altre due ore.

Unica pausa durante lo show alla fine di Sogni d’oro, pochi minuti per un cambio abito e tornare in scena in bermuda più carico che mai per una pompatissima e infiammata J (titletrack dell’omonimo mixtape) che lo lascia quasi senza fiato. Ma il nostro non demorde e basta un sorso d’acqua a rimetterlo in sesto per un’altra slot di brani efficaci, tra cui Lario, unico brano del primo album, e 24h da Re Mida, in cui ancora una volta la scenografia serve da perfetto elemento del brano.

Si passa quindi alla fase Concertos, con un quartetto d’archi e l’ottimo pianista Emiliano Bilangero “pescato dalla mia ragazza su TikTok”, con Senza rumore , che ne esce come uno dei momenti più belli dell’intero spettacolo, seguito da Catrame, Nulla di e Morto Mai.

Torna sul palco la band e si aprono gli ombrelli in platea per Piove, e,  e se ingenuamente pensavamo di aver ormai visto tutto, le luci formano un cerchio di sbarre attorno all’artista che esegue magistralmente Uscito di galera, lasciando il microfono a terra per farsi accompagnare dal pubblico ormai in delirio. E’ solo a questo punto che arrivano le prime note di Cenere, in cui Lazza da tutto sé stesso, senza una minima esitazione vocale nonostante le ormai oltre due ore di esibizione in cui ha spinto oltre l’immaginabile. Il pubblico si alza in piedi e canta con lui, pronto a malincuore alla conclusione di un concerto che va oltre le aspettative ed è destinato a lasciare un ricordo indelebile a chi ha avuto la chance di assistervi. Ma non è finita qui, parte la base di Ferrari, tornano le fiamme, i saluti e i ringraziamenti di Lazza (“raga spero che siate soddisfatti dei soldi che avete speso”) e un selfie con tutto il pubblico alle spalle. Un artista completo e versatile, che spazia dal rap, alla trap, con venature classiche (qualche accenno al pianoforte anche questa sera), che non ha paura di mostrare il suo lato più oscuro e fragile e che deve il suo meritatissimo successo, oltre all’indiscutibile talento, alla tenacia, alla sensibilità e al carisma che questa sera ha ampiamente dimostrato. Un’apertura davvero notevole per questo tour, che prosegue con altre sette date incendiarie. “Però tu non sai che quando spengono il set rimane solo il fumo. E ho paura del buio” canta in Nessuno, ma può stare sereno che dopo questa esibizione la sua luce continuerà a brillare sempre più forte e sempre più lontana. 

Grazie Lazza, ci vediamo quest’estate.

La Scaletta del Concerto al PalaEur di Roma

  • Ouv3rture 
  • Molotov
  • Bugia Feat
  • Gigolò Feat
  • Netflix 
  • Re Mida 
  • S!R! 
  • Jefe 
  • Porto Cervo 
  • Chiagne Feat 
  • Zonda
  • Topboy
  • Gucci Ski Mask 
  • Panico 
  • Sogni D’oro 
  • Pausa
  • Alibi 
  • Puto 
  • Nessuno 
  • Lario 
  • 24h 
  • Senza Rumore 
  • Catrame 
  • Nulla Dì 
  • Morto Mai 
  • Piove 
  • Ho Paura Di Uscire 
  • Uscita Di Galera 
  • Cenere 
  • Ferrari 

Mobrici in concerto al Monk

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Al Monk Club di Roma, sold-out per l’occasione, Matteo Mobrici è tornato ad esibirsi in un concerto live a tre mesi dal suo ultimo tour e ad un anno dopo dal suo primo album da solista “Anche le scimmie cadono dagli alberi“.
L’artista lombardo ha potuto così presentare la sua nuova musica, oltre che a riproporre i brani più importanti ed amati del suo repertorio.
I nuovi brani sono raccolti nell’ultimo album uscito a fine marzo dal titolo “Gli anni di Cristo”.  Alcuni dei brani sono stati realizzati con collaborazioni importanti, come quella con Vasco Brondi per “Amore mio dove sei” e quella con Fulminacci per un una versione speciale del brano di Fabri Fibra “Stavo pensando a te”.

La scaletta del concerto
Sexe
Luci del Colosseo
Anna meraviglia
Portovenere
Piccola
Cantautore
Kaiserkeller
Stavo pensando a te
Povero cuore
Luna
Summer dolce vita

Giovani mai
Santamaria
Amici così
Threesome
20 100
Figli del futuro
Amore mio dove sei
Manzarek
Un bacio

Revolver
Vita sociale


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NAIP al Monk per “Dovrei dire la mia in tour”

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Nessun Artista In Particolare. Basterebbe già il nome per incuriosire le persone ad assistere ad un concerto.

E infatti la gente al concerto di Roma, al Monk ci è andata, cosi come già per Torino e Milano, e immaginiamo ci saranno a riempire anche le sale delle altre due date rimanenti, Livorno e Bologna.

Naip, al secolo Michelangelo Mercuri, chitarra, synth e voce, è l’esempio di vivere la musica a tutto tondo.

Ospite sul palco Maccio Capatonda e Francesco Centorame.

Gaia con il suo ‘Alma Tour’ al Monk

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Nella serata di ieri Gaia si è esibita sul palco del Monk di Roma per suoi numerosi fan accorsi per l’occasione, proseguendo nel suo tour italiano “Alma Tour”, prodotto da Vivo Concerti, partito da Torino lo scorso mese di gennaio.

Il tour prende il nome dal secondo album della cantante, vincitrice dell’edizione 2020 di Amici di Maria De Filippi, pubblicato nell’ottobre del 2021.

La cantautrice italiana con passaporto brasiliano ha presentato i suoi brani fatti di inebrianti ritmi latini a volte in portoghese e a volte in italiano.

La scaletta del concerto
Fe
Alma
Densa
Bandiera
Fita

Pomeriggio
Nuvole di zanzare
Occhi & Jeans
Mare che non sei
Cuore
Luna
Louca
What I say

Bela flor
Marina
Coco Chanel
Sem tu

Ginga
Salina

Paranaué
Estasi
Chega
Boca

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Francesca Michielin: ‘Bonsoir! Michielin 10 a teatro’ Tour

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Si è conclusa con il concerto di ieri sera la doppia tappa romana di Francesca Michielin del suo tour 2023 ‘Bonsoir! Michielin10 a teatro’, prodotto da Vivo Concerti.

All’Auditorium Parco della Musica, Michielin ha riabbracciato il suo pubblico, che ha risposto partecipativo alle sollecitazioni, presentando i suoi brani inediti del suo ultimo disco.

Ovviamente nella scaletta non potevano mancare i grandi successi che in questi ultimi anni hanno consentito all’artista di Bassano di raggiungere la notorietà e farla apprezzare come cantautrice e polistrumentista.

Il nuovo progetto discografico e album dal titolo ‘Cani sciolti’, con il quale l’artista celebra i suoi 10 anni di carriera dalla vittoria di X Factor, si compone di dodici brani, nove dei quali inediti ai quali sono aggiunti i singoli già pubbliccati quali ‘Bonsoir’ , ‘Occhi grandi grandi’ e ‘Un bosco’.

La scaletta della serata

Occhi grandi grandi
Vulcano
Ghetto perfetto
Battito di ciglia
Leoni
Comunicare
Un bosco
Cattive stelle
Chiamami per nome/Un cuore in due
Distratto
25 febbraio
Quello che ancora non c’è
Cheyenne
Padova può ucciderti più di Milano
Bolivia
L’amore esiste
Io non abito al mare
Nessun grado di separazione
Verbena/All too well/Tutto è magnifico
Bonsoir!

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Il duo Santi Francesi live

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Alessandro De Santis e Mario Francese, ovvero il duo Santi Francesi, si sono esibiti ieri sera a Roma sul palco del Largo Venue, sold-out per l’occasione, proseguendo nel loro tour italiano.

Con la partecipazione al talent Amici di Maria De Filippi la band ha pubblicato brani quali Lei, Costenzo e Vaniglia.

Ora dopo la recente vittoria nell’ultima edizione di X-Factor, con il singolo Non è poi così male la giovane band si sta facendo apprezzare sempre più dal pubblico, consolidando il proprio successo.

Il concerto si è aperto con Giovani Favolosi, il brano con il quale il duo si è aggiudicato il primo posto nell’edizione 2021 di Musicultura, per poi proseguire con Bianca, un brano del loro primo lavoro discografico, Tutti Manifesti, uscito nel 2019.
Un viaggio percorso tra brani più e meno recenti che si è concluso proprio con il brano Non è così male.

Sul palco con Mario e Alessandro, anche il batterista Daniel Fasano.

La scaletta del concerto
Giovani favolosi

Bianca
Buttami giù

Creep
Ti voglio
Medicine
Interludio
Vaniglia
Pagliaccio
Signorino
Spaccio
Elena
Cartapesta
California
Ragazzo di strada
Non è così male

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Naska Rebel Unplugged Tour

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Nella cornice del Teatro Studio Borgna, dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Naska nome d’arte di Diego Caterbetti, nato a Civitanova Marche, classe 97, ha presentato il Tour acustico, accompagnato da Carlo Capobianco e Lorenzo Buso alle chitarre e Gabriele Montanari al Violoncello.

Un concerto intimo, dove Diego ha raccontato la sua storia la sua voglia di musica che lo ha portato a Milano, con mille difficoltà ma con un obiettivo ben preciso, arrivare al successo.

Ed il successo conquistato ha prodotto un vastissimo numero di fan, che lo seguono in tutti i suoi concerti sempre sold out, ed è per questo che Naska li coccola, interagisce con loro, li invita sul palco a cantare insieme a lui.

La Scaletta della serata:

  • Rebel
  • Tu Che Ne Sai
  • Pasta col tonno (gag)
  • Spezzami il Cuore
  • 7 su 7
  • A Letto sveglio
  • Mamma Non Mi Parla
  • California
  • Polly
  • Miss u (cover Blink 182)
  • Horror
  • Vaffanculo Per Sempre
  • Settembre
  • O mi uccidi
  • Welcome
  • Cattiva

Le prossime date del Tour:

24 gennaio 2023 Teatro Rossini – Civitanova Marche
26 gennaio 2023 Cinema Teatro Maffei – Torino
27-28 gennaio 2023 Hall – Padova

FASK “IL TEMPO È UNA BUGIA” dal 16 settembre il nuovo singolo con la partecipazione straordinaria di LUCIANO LIGABUE

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Dopo gli appuntamenti di MODENA (14 settembre) e Sesto San Giovanni, MI (15 settembre) si chiuderà il 17 settembre a PERUGIA “È GIÀ DOMANI ORA – TOUR” la serie di date che hanno portato i FASK sui palchi dei principali festival e rassegne estive.

I FAST ANIMALS AND SLOW KIDS, la rock band perugina che con oltre 10 anni di attività e 6 album ha conquistato uno dopo l’altro uno stuolo di fedelissimi fan, festeggia l’anniversario della pubblicazione dell’ultimo fortunato album “È GIÀ DOMANI” (pubblicato da Woodworm in licenza esclusiva per Believe) con un nuovo singolo inedito e una straordinaria collaborazione.

Sarà infatti disponibile da venerdì 16 settembre in tutti gli store digitali e per la programmazione radiofonica “IL TEMPO È UNA BUGIA” (in distribuzione per Warner Music Italy), brano scritto e cantato dai FAST ANIMALS AND SLOW KIDS e LUCIANO LIGABUE.

Le foto del Concerto al Villa Ada Festival Luglio 2022

“I Fask hanno “birra”, voglia, passione e predisposizione al r’n’r – racconta LUCIANO LIGABUE – Mi ha fatto molto piacere la loro richiesta di una possibile collaborazione ma ancora di più cantare una bella canzone come “il tempo è una bugia”. Rock on”. Parlando del brano i FASK raccontano: “La più grande fortuna di un musicista è il poter ripercorrere all’infinito la propria vita attraverso le parole e le note delle canzoni che ha scritto. Quando un musicista sale sul palco e suona una propria canzone, si perde nei meandri dei ricordi, come se li stesse rivivendo, come se fosse la prima volta. Chi suona, in pratica, può viaggiare indietro nel tempo senza mai lasciare il presente. Questa canzone è una presa di coscienza di tutto questo: due generazioni che si raccontano, che si confrontano, che descrivono i primi ricordi legati alla musica e alla propria provincia, due generazioni che nella musica si incontrano, al di là dei confini di un tempo che fa finta di passare e non passa mai, per nessuno, a nessuna età.”
 
Entrando più nel dettaglio sul concept del brano e sul titolo: “Il tempo è una bugia perché lo si può fermare in una canzone, il tempo è una bugia perché scorre così veloce che quasi non lo percepisci, il tempo è una bugia perché è intimamente connesso con lo spazio e nello spazio viviamo noi, non il tempo. Eppure, nonostante tutto questo, alla fine ci ritroviamo tutti i giorni a guardare il sole sorgere, con la stessa identica ammirazione di quando lo osserviamo scomparire, col viso rivolto ad ovest e la sicurezza di un’altra alba che si appresta a tornare nel ciclo continuo della vita.Ed è forse per questo, solo per questo, che il tempo è la bugia che vogliamo ripeterci mille e mille altre volte ancora”.
 
A proposito della collaborazione con Luciano Ligabue i FAST ANIMALS AND SLOW KIDS raccontano:
“Lavorare insieme a Luciano per “Il Tempo è una bugia” è stata per noi un’occasione di crescita straordinaria. Un confronto illuminante e diretto con una persona appassionata, profonda e sincera, che ha scritto straordinarie pagine della storia della musica italiana. Lavorare fianco a fianco sull’arrangiamento, sulla melodia, sull’utilizzo cosciente delle parole e, più in generale, sulle emozioni che volevamo trasmettere attraverso una canzone è stata un’esperienza che porteremo per sempre con noi. I consigli che abbiamo ricevuto da Luciano ci hanno permesso di guardare da un’altra prospettiva la nostra musica, ci hanno inorgoglito e fatto sentire più sicuri di noi stessi e di questo gli saremo per sempre grati”.
 
Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (Chitarre) sono in procinto di chiudere, con le ultime date in programma, il loro “È GIÀ DOMANI ORA – TOUR”, la serie di appuntamenti live che li ha visti impegnati durante tutta l’estate in giro per la penisola.
 
Per i FAST ANIMALS AND SLOW KIDS il palco è sicuramente il luogo perfetto dove celebrare l’unione tra la loro musica e il pubblico: sudore, stage diving, rock ‘n’ roll e l’urlo liberatorio che non manca mai durante i concerti “SIAMO I FAST ANIMALS AND SLOW KIDS E VENIAMO DA PERUGIA”, urlo che riecheggerà sul palco anche il 14 settembre a MODENA (Festa Dell’unità@Arena Del Lago), il 15 settembre al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) e il 17 settembre ai Giardini del Frontone di Perugia (Biglietti disponibili su vivoconcerti.com).

Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (Chitarre) iniziano a suonare insieme e a scrivere canzoni nel 2008, anno in cui muovono i primi passi nei locali della loro regione.

Grazie ai loro primi concerti, coinvolgenti ed energici, la band (che sceglie il nome FAST ANIMALS AND SLOW KIDS ispirandosi ad una gag de I GRIFFIN) viene ingaggiata come opening act di band nazionali e internazionali che in quegli anni si trovavano a passare dalla loro città, Perugia.

Ci vogliono due anni di attesa per vedere nascere nel 2010 il primo Ep “Questo è un cioccolatino (To Lose la Track)”, ben accolto dalle riviste musicali. Complice la vittoria del concorso Italia Wave Love Sound ed i primi concerti fuori dai confini regionali, il loro nome inizia a girare nell’ambiente underground italiano e nel 2011 arriva il disco d’esordio “Cavalli” (Iceforeveryone), 11 canzoni post-punk caratterizzate da testi dissacranti e ritmiche percussive.

L’album è la scusa per la band per intensificare la propria attività live, attività che continua a caratterizzare fortemente l’anima del gruppo. A due anni dal primo album la band pubblica il secondo disco di studio “Hybris” (Woodworm, 2013), 12 pezzi che mostrano un gruppo fortemente maturato rispetto al lavoro precedente: il sound si fa più ricco grazie all’introduzione di fiati e violini e i testi toccano temi universali in maniera del tutto personale, rapportandoli all’esperienza stessa dell’essere parte di una band. Il primo singolo “A cosa ci serve” viene eletto canzone dell’anno per i lettori e per i redattori del sito Rockit e l’album è al numero uno anche nelle preferenze dei lettori di La Repubblica XL.

Durante il tour che segue la pubblicazione di “Hybris” i FASK compongono il terzo album “Alaska” (Woodworm, 2014) che va ad ampliare ed approfondire le intuizioni del precedente lavoro rendendo i loro testi esistenzialisti e il loro wall of sound chitarristico un marchio di fabbrica del tutto nuovo e personale nell’ambiente italiano. L’ultima data del tour di “Alaska” registra un sold out di oltre tremila persone all’Alcatraz di Milano e rende di fatto i Fast Animals & Slow Kids una delle prime band indie italiane a registrare il tutto esaurito nel live club milanese. 

Dopo essersi presa una breve pausa, la band compone il quarto album “Forse non è la felicità” (Woodworm) che vede la luce nel febbraio 2017. Musicalmente, la canzoni che compongono l’album sono ancora più destrutturate e libere nella forma, mentre la maggior parte dei testi è stata scritta da Aimone Romizi durante un viaggio in solitaria negli Stati Uniti. Accanto a brani che perpetuano il loro classico immaginario sonoro, iniziano a farsi preponderanti melodie più aperte e arrangiamenti più ricercati. L’album riceve ottime recensioni e consacra i FASK tra i nomi più importanti dell’underground rock italiano. 

Il 2019 è l’anno della svolta sonora e del riconoscimento da parte del grande pubblico. I FASK si affidano al produttore Matteo Cantaluppi e registrano il loro quinto album, “Animali Notturni” che esce per Warner Music Italia. Caratterizzato da una forte componente melodica e dai numerosi intrecci di chitarre arpeggiate, synth e elementi orchestrali, l’album esordisce al settimo posto della classifica Fimi dei dischi più venduti e al quarto in quella dei vinili. Il tour che ne consegue, inaugurato da una performance al Primo Maggio di Roma, registra nel complessivo cinquantamila presenze e regala alla band una nuova ed inaspettata popolarità.

Nei piani dei FASK il 2020 sarebbe dovuto essere caratterizzato da una lunga serie di date nei più grandi live club italiani, tutte andate sold out in prevendita. L’arrivo della pandemia ha obbligato Aimone Romizi, Alessio Mingoli, Jacopo Gigliotti e Alessandro Guercini a rivedere i piani impegnandosi come prima cosa a rimborsare tutti i biglietti venduti.

Dopo un primo momento di riorganizzazione i FASK pubblicano a maggio l’inedito “Come Conchiglie”, brano scritto e registrato in casa durante il primo lockdown. Ma non è tutto. Il 2020 è stato l’anno in cui i FASK si sono messi alla prova anche in un altro campo pubblicando ad ottobre la graphic novel “Come reagire al presente” (Beccogiallo), progetto che si rivela un grande successo di pubblico e critica.

Il 2021 si apre con la pubblicazione del brano “Come un animale” (https://youtu.be/GEoZUNwiNZs) a cui segue ad aprile il successivo inedito “Cosa ci direbbe”, singolo che vede per la prima volta i FASK collaborare con un altro artista, l’amico e collega Willie Peyote e a giugno “SENZA DELUDERTI”, brano che accompagna la partenza del primo tour acustico della band, il DAMMI Più tempo – tour Tour Acustico che vedrà impegnati i FASK per tutta l’estate.

Le tracce faranno parte dell’album pubblicato a settembre 2021 “È GIÀ DOMANI”, disco che raccoglierà anche i successivi singoli “Stupida Canzone” (https://youtu.be/ZhwGJr9w60E) e “Lago ad alta quota”. “È GIÀ DOMANI” (prodotto dai FASK e Matteo Cantaluppi) debutta alla posizione n. 5° della classifica ufficiale italiana e alla 2° posizione della classifica vinili, dimostrando come la band abbia fatto un ulteriore passo in avanti non solo nei testi ma anche nella scrittura dei brani e nella produzione. “È GIÀ DOMANI” ha convinto non solo il pubblico (che li segue affezionato ed è cresciuto con loro in questi 10 anni) ma anche la critica, come testimoniano le recensioni entusiastiche che hanno accompagnato la pubblicazione.

Il 2022 è l’anno del vero e proprio ritorno sul palco, senza limitazioni legate al Covid e con il pubblico che può finalmente saltare e urlare sotto palco. L’occasione è importante e va festeggiata con un nuovo brano inedito dal titolo “VITA SPERDUTA”, presentato live durante la tranche primaverile del “È GIÀ DOMANI TOUR” (concerti sold out in diverse città come Bologna, Padova, Firenze, Torino, Roma e Milano). L’estate è stata l’occasione per proseguire la conquista della penisola con “È GIÀ DOMANI ORA – TOUR” che si concluderà il 17 settembre riportando a casa, nella loro Perugia, Aimone, Alessandro, Alessio e Jacopo.

Ufficio Stampa About-Ent

Le foto del Concerto al Villa Ada Festival Luglio 2022

Domenico Cippitelli
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