Il magazine della tua Città

Category archive

TEATRO - page 12

Ardore! sostantivo maschile

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

Ardore.! – sostantivo maschile

 Donatella Busini  “substantia” le confessioni di Massimo Sgorbani

Roma 3 novembre 2023

Articolo ed immagini di Grazia Menna

Torna al Teatro di Tor Bella Monaca di Roma, dopo quasi 10 anni, il «difficile ma attualissimo» testo che Massimo Sgorbani scrisse anni or sono, rappresentato già nel 2013, dove
Donatella Busini, attrice di notevole spessore e profondità interpretativa, ne è la musa.
Sul palco disadorno svetta quello che sembra essere un lungo ed ampio tavolo rettangolare mentre in realtà si tratta di un vero feretro, con su un copritavolo e su di esso una croce, due candelabri a luce unica  ed una sedia anonima; tutto serve per inquadrare un momento particolare, un’evento tragico e doloroso ma poi si scoprirà atteso, un certo benestare familiare, una cultura borghese di fine secolo XX; una cultura che, almeno nell’Italia di quel periodo, si accosta alla tradizione del maschio padre/padrone ed aprendosi alle nuove tendenze salutistiche, nell’era dell’ossessione del corpo, abbracciata dai salutisti come dai maniaci dell’immagine, dei corpi mercificati, osannati ed ostentati nella loro bellezza da palestrati.
Entrato in armonia con il tempo e lo spazio scenico, lo spettatore viene fatto partecipe, quasi investito dall’irruenza della recitazione, della confessione dolorosa che, attraverso il monologo, la donna di cui non conosceremo mai il nome (interpretata da Donatella Busini, ideatrice e titolare della compagnia Ipazia) ci narra la sua vita di moglie e madre, fatta di angherie fisiche e psicologiche, fatta di sottomissione al maschio “alfa”.

E’ la confessione il mezzo attraverso il quale ella riscatterà il proprio corpo femminile costretto a subire l’irruenza anche sessuale del marito, irruenza che le ha procurato la malattia che l’ha colpita e di cui parla in maniera quasi ossessiva, un’anchilosi degenerativa che le impedisce da anni il libero movimento.
Tra accuse al coniuge, recriminazioni sulla gestione dei rapporti personali e con i figli, segreti inconfessabili da svelare e di cui liberarsi con il solo processo del raccontarli.
si arriva a quel semplice gesto di accendersi una sigaretta, che sdogana la moglie succube del marito, del perbenismo borghese della società nella quale vive.
La morte del marito finalmente l’ha libera, concedendole e restituendole il suo amor proprio, più sani rapporti con il figlio e con la figlia, della quale lei aveva scoperto lo stato interessante solo
attraverso il marito.

Alla fine della rappresentazione teatrale, si rimane attoniti della contemporaneità di questo testo, di quanto non si siano fatti passi avanti, di come i femminicidi di cui oggi sappiamo,
potrebbero essere gli stessi di cui allora NON si doveva parlare.

Da un testo di Massimo Sgorbani
Regia Paolo Orlandelli
Con Donatella Busini

Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Andrea Cavazzini

Ipazia Production

Teatro “Tor Bella Monaca”

Daimon – La fortuna di averlo ri-conosciuto

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

Daimon – La fortuna di averlo ri-conosciuto

 Gianni De Feo e la sua ricerca dell’ IO attraverso la drammaturgia di Paolo Vanacore

Roma 13 ottobre 2023

Articolo ed immagini di Grazia Menna

Gianni De Feo indaga l’Io profondo che alberga in ognuno di noi e che, per i più fortunati o sfortunati scegliete voi, riesce ad emergere e farsi “io presente e tangibile”.

Il testo di Paolo Vanacore consente a De Feo di immedesimarsi nei pensieri, nei gesti, di immaginare le movenze dello psicanalista e filosofo James Hillman a cui si deve lo sviluppo della teoria sul riconoscimento dell’anima come sublimazione della coscienza, coscienza che deve rimanere quasi tangibile anche dopo la morte fisica.

Daimon la definizione deriva dalla parola greca che significa “essere divino”, e la si può riassumere nella voce interna che ci spinge a fare le nostre scelte e ad esplorare il nostro io più intimo, ma Daimon può anche rappresentare una figura mitologica alla quale ci ispiriamo, che ci può influenzare.

Da qui parte De Feo quando interpretando magistralmente il testo di Vanacore, si fa J. Hillman e si propone su di un palco dove trovano posto solo due valige ed un cubo, a simboleggiare proprio il lavoro dei genitori di Hillman, gestori di un hotel con le valigie e la provvisorietà di un arredo casalingo fatto solo di un cubo facilmente spostabile. Le amicizie di Hillman fin da piccolo sono state rappresentate dai viaggiatori ospitati nell’albergo dei genitori, da bambini figli di viaggiatori e questa precarietà di rapporti lo ha condotto a studiarsi, guardarsi dentro, imparare dalle proprie ferite e dai propri dolori fatti di addii, per arrivare a mettere a nudo la propria identità, cercando di capire la direzione da prendere e costruirsi così il proprio destino.

L’anello di congiunzione con Keats va cercato e trovato tra le poesie di quest’ultimo, nelle quali il poeta ha trasmesso l’idea di quanto sia fondamentale la ricerca della propria anima così da ri-conoscersi nel profondo dell’IO più segreto per intraprendere la propria strada. Da Keats De Feo ci conduce con mano leggera, immergendoci nelle atmosfere di una ottobrata romana che regala il calore-colore arancio-bruno delle foglie dei Platani, nella passeggiata verso il Cimitero Acattolico accanto alla Piramide Cestia dove Keats venne sepolto e dove ancora oggi possiamo ammirare la sua lapide con l’iscrizione: “Qui giace uno il cui nome fu scritto nell’acqua”.

Questo spettacolo è stato impreziosito anche dal contributo offerto dalla videoarte realizzata da Roberto Rinaldi , dagli arrangiamenti musicali realizzati da Alessandro Panatteri. dal disegno luci di Francesco Bàrbera e dalla voce inconfondibile di Leo Gullotta nell’interpretazione della poesia di J. Keats.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Andrea Cavazzini

Teatro “Lo Spazio”

“Teatrosophia – “Le nostre figlie si amano”

in CULTURA/TEATRO by

“Teatrosophia – “Le nostre figlie si amano”

Viaggio interiore nei vizi, nell’amore, e nel dolore di due sorelle

Roma, 06 ottobre 2023

Articolo di Leonardo De Luca

Foto Ufficio Stampa Teatrosophia

“Le nostre figlie si amano” di Antonio Mocciola è il monologo interpretato da Serena Borrelli al Teatrosophia dal 6 all’8 ottobre per la regia di Giorgia Filanti. Centro della storia è l’incontro tra due sorelle, Pia e Giordana, che hanno vissuto separate per molto tempo e, a parte per qualche visita fugace, non sono rimaste in contatto per molti anni. Questo incontro capita in un momento particolare della vita di Giordana.  Infatti, lei ha portato al fallimento un matrimonio e ha visto la sua libreria fallire per assenza di acquirenti mentre tutto si consumava nella totale indifferenza degli abitanti del suo paese, a suo dire impermeabili alla cultura. Il fumo e l’alcool sono intervenuti nella sua vita come anestetico divenendo subito vizi da cui non riusciva più a uscire. La casa è stata mantenuta dalla sorella Pia che tira avanti, adesso con il peso in più del mantenimento di Giordana, con la sua piccola sartoria. La visita di Pia si trasforma in una speranza di salvezza per Giordana che ritrova un punto saldo e stabile su cui poter fare affidamento. Dopo gli innumerevoli inviti della sorella torna nella loro vecchia casa nel loro piccolo e remoto paese natale, per ritrovare in esso un luogo di pace e serenità e per riuscire ad abbandonare i vizi che tanto la tormentano.

Il loro rapporto però si è deteriorato con il tempo e continua a farlo durante la loro convivenza, fintanto che questo muta in un mantenimento che dura fino a tre anni, alimentato da rigidità, bugie e soprattutto da una grande incomprensione di fondo. In più di due anni passati nella casa assieme a Pia, Giordana non ha nessun miglioramento nel superamento dell’alcolismo e del tabagismo, i periodi dove riusciva nella loro privazione seguivano precipitosamente altri con pessime ricadute. E con questo paradigma, che si ripete quasi ciclicamente, è messa in luce la sua totale incapacità di sapersi regolare e la totale assenza di volontà personale.

Il monologo scava molto nel loro rapporto di vicendevole ricerca nell’altro di una fonte di aiuto e liberazione dalla propria condizione di repressione che annulla ogni tipo di volontà. Questo è assecondato dal loro legame consanguineo che le porta a sentirsi entrambe parte di una stessa matrice originale e a rispecchiarsi nell’altro. L’opera pone la sua essenza all’interno di quelle oppressioni soffocanti che non lasciano aria da respirare. La canicola è una di queste, la più durevole tra tutte tanto è l’affanno che appesantisce Giordana. La subdola violazione di Pia, anch’essa forma di oppressione, la maggiore tra tutte, è nascosta dalla parsimonia che imperversa ogni suo movimento e ogni sua parola, qualunque essa sia, da una manifestazione di affetto a una richiesta o un’esortazione, anche violenta se necessario.

I due personaggi sono speculari e Simona Borelli interpreta magistralmente ognuno di loro, semplicemente mettendosi e togliendosi un cappello, rende le sorelle proprie nel loro autentico modo di muoversi e assolutamente inconfondibili. Veniamo portati in luoghi la cui realtà viene prima filtrata dalla percezione individuale delle due sorelle. Ne vien fuori un’opera di straordinaria potenza in grado di calare nella tragicità della situazione impartendo un senso il soffocamento che Pia e Giordana manifestano di percepire e che, quando arriva allo stremo, diviene forza distruttiva.

Flautissimo 2023

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/INIZIATIVE ED EVENTI/MUSICA/TEATRO by

Roma. Dal 29 ottobre al 16 dicembre 2023
TEATRO PALLADIUM / TEATRO INDIA / TEATRO DEL LIDO
FLAUTISSIMO 2023 – 25a edizione
SOGNO A OCCHI APERTI

Il festival diretto da Stefano Cioffi
festeggia 25 anni in parole, teatro e musica

 

Il 29 ottobre 2023, tornano a Roma gli appuntamenti di teatro e musica di Flautissimo, il festival diffuso, tra Teatro Palladium, Teatro India e Teatro del Lido, che quest’anno festeggia i 25 anni.

Diretto da Stefano Cioffi, Flautissimo è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari.

Dopo il grande successo della scorsa edizione, anche quest’anno l’apertura è affidata alla straordinaria Maria Paiato che il 29 ottobre al Palladium inaugura la sezione “Parole, Teatro & Musica” portando in scena per la prima volta a Roma, Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis. Il 10 novembre il festival si sposta al Teatro del Lido con Canaglie, lo spettacolo di Giulia Bartolini, promettente talento della scena contemporanea, Vincitore Premio della Critica al Premio Giovani realtà del Teatro. Il 12 novembre si torna al Palladium con Dario Vergassola e la sua prima a Roma di Storie Sconcertanti. Il festival prosegue il 18 novembre al Teatro India con Iaia Forte e Diana Tejera in Vita Meravigliosa, omaggio a Patrizia Cavalli e il 26 novembre al Palladium con i Radiodervish con il concerto in prima assoluta “Cuore Meridiano”. Sullo stesso palcoscenico il 1° dicembre ritroveremo Fabrizio Bentivoglio che, accompagnato dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti, dopo il grande successo dello scorso anno torna a Flautissimo con Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano.

E sempre al Palladium, il 9 e 10 dicembre tornano le due intense giornate, che ogni anno accolgono centinaia di fedelissimi spettatori provenienti da tutto il mondo, dedicate interamente alla Musica da camera” con le masterclass e i concerti di alcuni dei migliori flautisti al mondo come Julien Beaudiment, Emily Beynon, Gareth McLearnon, Silvia Careddu, Mario Caroli, Riccardo Ghiani, Juliette Hurel, Sebastian Jacot, Bianca Fiorito, Andrea Oliva, Adriana Ferreira, Andrea Manco, Matvey Demin, accompagnati al pianoforte da Francesca Carta, Helène Couvert, Andrew West, Marco Grisanti e Sara Matteo,

La venticinquesima stagione di Flautissimo si concluderà al Teatro India con un’altra prima assoluta, Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta con Valerio Aprea, in scena il 15 e 16 dicembre.

“SOGNO A OCCHI APERTI”. Siamo ancora capaci di sognare? Siamo ancora capaci di far decollare la nostra fantasia? Guerra, pandemia, recessione. Ci manca altro? Sono anni difficili, tinti di nero. Come si può volare col pensiero quando i nostri giorni sono ritmati da cronaca e lutti?

Da 25 edizioni Flautissimo guarda in basso, a terra, fra le pieghe delle nostre città, ha scavato nel torbido e ci ha raccontato storie di straordinaria quotidianità, con tutte le contraddizioni dei nostri giorni. È arrivato il momento di cambiare, quest’anno giriamo la testa! Sguardo in alto, occhi al cielo!
Si volaaaaaaa… si sogna a occhi aperti.

Sì, si sogna, di nuovo, anche di giorno, per immaginare un futuro diverso fatto di poesia e accoglienza, di condivisione e tolleranza, e ancora di pace e sostenibile. Per festeggiare 25 anni di spettacolo Flautissimo presenta un cartellone che guarda alle emozioni per riappropriarsi di tanti sentimenti sconvolti e snaturati dagli avvenimenti degli ultimi anni. In un turbinio di stupendi spettacoli e incontri partecipati della città, Flautissimo guarda all’amore, alla gioia, alla felicità e la distilla in Arte, accompagnando gli spettatori in una dimensione onirica, nuova e appassionante. Stefano Cioffi

“Flautissimo #25. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido.

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2023:
ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO | Tel +39 06 44703290 – produzione@accademiaitalianadelflauto.it
Ufficio stampa FLAUTISSIMO: Fabiana Manuelli –  stampa@fabianamanuelli.it

I LUOGHI DEL FESTIVAL:

TEATRO PALLADIUM: Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma
TEATRO INDIA: Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma
TEATRO DEL LIDO: Via delle Sirene, 22, 00121 Lido di Ostia, RM

BIGLIETTI

TEATRO PALLADIUM
Intero € 20,00
Ridotto € 15,00

TEATRO INDIA
Intero € 18,00
Ridotto € 15,00

TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00

IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

 

 

CALENDARIO FLAUTISSIMO TEATRO & MUSICA

Maria Paiato / Giulia Bartolini / Dario Vergassola / Iaia Forte & Diana Tejera /
Radiodervish / Fabrizio Bentivoglio & Ferruccio Spinetti / Valerio Aprea

 

Teatro Palladium – Domenica 29 ottobre 2023 – ore 18

Maria Paiato in Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis (Prima a Roma)

Dura un giorno l’avventura ultima di Henry Preston Standish. Dall’alba al tramonto.

Proprio come, in un parallelismo di perfetta poesia, la metafora di un’intera vita si definisce tra un’alba, la nascita, e un tramonto, la morte. Urbanità e discrezione sono stati per Standish ingredienti fondamentali, strumenti imprescindibili per garantirsi un’esistenza tranquilla, al riparo dalle fatiche e dai dolori che inevitabilmente la vita porta con sé. E questi elementi, fondanti e basilari del suo essere ed esistere, decideranno anche il suo destino.

In un continuo ribaltamento di prospettiva, la scrittura, anzi “la voce” dolce e ironica, ondeggia alternando nuclei di mondo frenetici, abitati da esseri umani inconsapevoli e il sempre più piccolo uomo, perduto nell’immensa solitudine, nell’infinito silenzio dell’oceano che sta per accoglierlo definitivamente. In quell’immersione di vita, fisica e simbolica, il gentiluomo Henry Preston Standish dovrà venire progressivamente a patti con la propria fine. Perfetto epilogo di una perfetta poesia.

Un monologo denso e intenso, come solo l’acqua dell’oceano può diventare.

 

Teatro del Lido – Venerdì 10 novembre 2023 – ore 19.00

Canaglie

Regia e drammaturgia Giulia Bartolini

con Grazia Capraro, Luca Carbone, Francesco Cotroneo, Giulia Trippetta

Voice over: Riccardo Ricobello

musiche Andrea Cotroneo

produzione CARLeALTRI in collaborazione con Accademia Italiana del Flauto

Vincitore Premio della Critica al Premio Giovani realtà del Teatro/ Nico Pepe di Udine/2018

Semi-finalista al Premio Scenario 2019 | Finalista Bando Forever Young/Corte Ospitale 2019/2020

Una famiglia italiana. Una madre, tre figli da crescere, una tavola intorno a cui riunirsi ogni sera per parlare della giornata, gli studi, il lavoro, i battibecchi, la necessità di arrivare a fine mese… e poi la vicina di casa, un parroco che sembra un prete, una lettera scarlatta che appare sulla soglia, così, dal nulla (ma poi perché?), una vecchia Fiat 500, il sospetto, il dubbio, le bugie e alla fine la rivelazione di tutti i segreti (ma proprio tutti) di una famiglia per niente normale, esperimento sociale di un mondo ribaltato. Una favola comica che parla di ciò che siamo e ciò che scegliamo di essere, in un mondo leggero come un cartone animato in bianco e nero che finisce per trasfigurarsi in una realtà piena di colore e più cruda che mai.

 

Teatro Palladium – Domenica 12 novembre 2023 – ore 18.00

Storie Sconcertanti di e con Dario Vergassola (Prima a Roma)

Dopo anni di bizzarre interviste a personaggi televisivi e del mondo dello spettacolo, Dario Vergassola ha iniziato a intervistare anche altri esseri viventi trovando nella natura esempi di grande virtù su cui possiamo comunque ridere ma anche porci domande sulla crisi climatica e su come salvaguardare il nostro pianeta.

Lo spettacolo nasce dal libro scritto dallo stesso Vergassola “Storie inventate di un mondo immaginario”, dove l’autore dà la voce a animali acquatici, veri o immaginari, che mettono qui in scena le loro storie d’amore impossibili, le loro tirate ecologiste, la malinconia di essere esclusi, il desiderio di scoprire il mondo lanciandosi in mille spericolate avventure. Il risultato è uno spettacolo dal ritmo irresistibile, che non mancherà di scalfire le nostre convinzioni, farci riflettere sul presente, e dare un’iniezione di vita alla nostra autoironia.

Tutto l’infinito repertorio di domande/battute (e relative risposte) viene riproposto in uno spettacolo dal ritmo così serrato ed incalzante che si rischia di perdersi in un esilarante sconcerto.

 

Teatro India – Sabato 18 novembre 2023 – ore 21

Vita Meravigliosa di Patrizia Cavalli (Prima a Roma)

con Iaia Forte; voce e musiche di Diana Tejera

Un ritratto in versi e in musica di Patrizia Cavalli, una delle poetesse contemporanee più lette e amate. L’interpretazione di Iaia Forte, con la musica e le canzoni di Diana Tejera, ci permettono di entrare nel vivo della poetica e nel cuore dell’autrice. È possibile, così, entrare quasi per la prima volta tra questi versi capricciosi e sapienti, al cui centro regna incontrastato l’amore e la sua sintomatologia. Lo spettacolo è senz’altro arricchito dalla conoscenza personale che le due artiste in scena hanno avuto con la Cavalli. Le loro vite si sono incrociate professionalmente e umanamente. Arte e amicizia si sono mescolate e oggi hanno dato vita a questo spettacolo esplosivo e dirompente.

 

Teatro Palladium – Domenica 26 novembre 2023 – ore 18.00

Radiodervish in CUORE MERIDIANO (Prima assoluta)

Un tributo ai venticinque anni trascorsi dalla pubblicazione del loro primo album, “Lingua contro lingua”. In questo straordinario viaggio musicale, la band celebra il proprio percorso artistico eseguendo i brani più rappresentativi di questa lunga e significativa carriera. “Cuore Meridiano” è un’immersione profonda nei labirinti della memoria personale e collettiva, un tentativo di catturare il contrappunto musicale dei grandi cantautori mediterranei che hanno ispirato il loro stile musicale: Georges Moustaki, Fabrizio De André, Idir, Domenico Modugno, Mikis Theodorakis, Fairuz, Marcel Khalife, Franco Battiato, e molti altri.

Non solo un concerto dunque, ma un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, un’ode alla forza evocativa della musica mediterranea e un tributo ai maestri che hanno illuminato il cammino dei Radiodervish. In questo progetto, la band si unisce al passato e al presente, creando un’esperienza musicale che affonda le radici nella tradizione ma continua a evolversi e a ispirare. Un omaggio alla musica, alla cultura e all’anima del Mediterraneo.

 

Teatro Palladium – Venerdì 1° dicembre ore 21.00

Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti in Lettura clandestina. La solitudine del satiro

di Ennio Flaiano

Ennio Flaiano è stato protagonista assoluto della vita intellettuale italiana. I suoi motti hanno decostruito meticolosamente la società italiana dalla fine della guerra fino agli anni ’70, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.

Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, letti da Fabrizio Bentivoglio e accompagnati del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontare la figura di un uomo che come pochi altri ha saputo raccontare l’Italia.

 

Teatro India – Venerdì 15 Dicembre ore 21.00 | Sabato 16 Dicembre ore 19.00

Valerio Aprea in Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta (Prima assoluta)

di Sandro Bonvissuto

Il primo racconto scritto da Sandro Bonvissuto diventa un monologo teatrale, magistralmente interpretato da Valerio Aprea. Nel pomeriggio di un giorno d’estate un padre insegna al figlio ad andare in bicicletta; le cose da bambini, dalle quali ci si congeda con lentezza, si infrangono su quell’istante in cui la vita chiede di diventare grandi in un solo momento. La voce narrante della vita interiore ci accompagnerà lungo il percorso che porta l’individuo nel punto in cui si comincia ad abbandonare la casa della propria infanzia per gettarsi nel mondo degli adulti. Il tutto avviene su di una strada che costeggia il mare, davanti allo sguardo di un padre, di pochi amici, e del sole che tramonta sull’orizzonte e su un’era della vita di ciascuno.

 

CALENDARIO FLAUTISSIMO MUSICA DA CAMERA – TEATRO PALLADIUM

Silvia Careddu / Julien Beaudiment / Bianca Fiorito / Emily Beynon / Juliette Hurel /
Riccardo Ghiani / Sebastian Jacot / Gareth McLearnon / Mario Caroli /
Andrea Manco / Andrea Oliva / Adriana Ferreira / Matvey Demin

Masterclass

Sabato 9 dicembre 2023

Ore 11,00 e ore 11,30: Silvia Careddu (docente)
Ore 12,00 e ore 12,30: Julien Beaudiment (docente)

 

Domenica 10 dicembre 2023

09,15 Gareth McLearnon (docente)
10,30 Emily Beynon (docente)
11,00 Andrea Manco (docente)
11,30 Sebastian Jacot (docente)
12,00 Mario Caroli (docente)

 

CONCERTI

Sabato 9 dicembre 2023

Ore 16,00

Bianca Fiorito, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Felix Mendelssohn Bartholdy (1809 – 1847) Scherzo dal Sogno d’una notte di mezza estate per flauto e pianoforte
Pierre Sancan (1916-2008) Sonatine per flauto e pianoforte
Claude Debussy (1862-1918) Bilitis per flauto e pianoforte
Henri Dutilleux (1916-2013) Sonatine per flauto e pianoforte

 

Emily Beynon, flauto
Andrew West, pianoforte
Marius Flothuis (1914–2001) Sonata da camera per flauto e pianoforte (1943): Cadenza |Sonatina |Lamento |Rondo alla Francese
Leo Smit (1900–1943) Sonata per flauto e pianoforte (1939-43): Allegro |Lento |Allegro moderato
Dick Kattenburg (1919–1944) Pièce per flauto e pianoforte (1945)

 

Ore 18,00

Juliette Hurel, flauto
Helène Couvert, pianoforte
Pascal Dusapin (1955) “Io” per flauto solo
Carl Heinrich Reinecke (1824 –1910) Sonata «Undine» in mi minore op. 167 per flauto e pianoforte: Allegro – Intermezzo – Andante – Finale allegro assai

Riccardo Ghiani, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Franz Schubert (1797-1828) Tema e variazioni dall’ Improvviso in si bemolle maggiore D 935
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) Sonata in fa maggiore (1838) prima versione: Allegro vivace – Adagio – Assai vivace

 

Ore 21,00

Sebastian Jacot, flauto
Sophie Labandibar, pianoforte
Johann Sebastian Bach (1685-1750) Sonata in mi minore BWV 1034 per flauto e basso continuo: Adagio ma non tanto – Allegro – Andante – Allegro
Carl Philipp Emmanuel Bach (1714-1888) Sonata in la minore per flauto solo: Poco Adagio | Allegro |Allegro
Frank Martin (1890-1974) Ballade per flauto e pianoforte

Julien Beaudiment, flauto
Sophie Labandibar, pianoforte
Gabriel Fauré (1845-1924) Après un rêve per flauto e pianoforte
Jean Christophe Maltot (1978) Fantaisie su la Bohème di Puccini per flauto e pianoforte
Theobald Boehm (1794-1881) Fantaisie concertante sur des motifs écossais per flauto e pianoforte
Guillaume Connesson (1970) Le rire de saraï per flauto e pianoforte

 

Domenica 10 dicembre 2023

Ore 15,00

Adriana Ferreira, flauto
Silvia Podrecca, arpa
Claude Debussy (1862-1918) Rêverie per flauto e arpa
Camille Saint-Saëns (1835-1921) Fantasie op. 124 per flauto e arpa
Jacques Ibert (1890-1962) Entr’acte per flauto e arpa

Andrea Oliva, flauto
Marco Grisanti, pianoforte
Robert Schumann (1810-1856) Sonata n. 1 in la minore op. 105 per flauto e pianoforte
Gabriel Fauré (1845-1924) Morceau de Concours per flauto e pianoforte
Paul Taffanel (1844-1908) Fantasia sull’opera Francesca da Rimini per flauto e pianoforte

Ore 17,00

Andrea Manco, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Paul Taffanel (1844-1908) Fantasia sull’opera Der Freischütz per flauto e pianoforte
André Jolivet (1905-1974) Chant de Linos per flauto e pianoforte

Mario Caroli, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Joachim Andersen (19847-1909) Légende op.55 n.5; Barcarolle op.24 n.4
André Jolivet (1905-1974) da Ascèses per flauto solo; Nr.5 O femme qui ne sais que tu portais en toi le monde (Max-Pol Fouchet)
Aaron Copland (1900-1990) Duo per flauto e pianoforte: Flowing, Poetic, somewhat mournful, Lively, with bounce

Ore 19,00

Matvey Demin, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Claude Debussy (1862-1918) Prélude à l’après-midi d’un faune per flauto e pianoforte
Charles-Marie Widor (1844-1937) Suite per flauto e pianoforte op. 34: Moderato – Scherzo – Romance – Final

Silvia Careddu, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Sergej Prokof’ev (1891-1953) Sonata in re maggiore op.94 per flauto e pianoforte, Moderato – Scherzo: presto – Andante – Allegro con brio

Teatrosophia – In TreNo In Tre No

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

Presenta

In TreNo In Tre No

di e con

GIUSEPPE MANFRIDI

Elementi scenici: Antonella Rebecchini

In una teatralissima conferenza-spettacolo concepita all’insegna del divertissement  verbale, dai tratti spesso decisamente comici, si inviterà il pubblico a viaggiare nelle pieghe del linguaggio e della parola per sondarne le infinite possibili magie, sino a scivolare nelle misteriose doppiezze della parola, intesa sia come strumento di gioco che come straordinario scrigno di affascinanti enigmi e di codici criptati. Una stralunata e ‘diabolica’ performance che riconosce i suoi numi tutelari nei virtuosismi umoristico-stilistici di Queneau, Perec, Marchesi, Flaiano e Campanile.

Dopo lo spettacolo, il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia

INFO:

IN TRENO IN TRE NO

Di e con Giuseppe Manfridi

DA VENERDI’13 A DOMENICA 15 OTTOBRE 2023 

Venerdì e Sabato h 21:00

Domenica h 18:00

Biglietti:

Intero: Euro 14,00+5,00 per tessera associativa

Ridotto: Euro 11,00+5,00 per tessera associativa

 

Prenotazioni

Tel: 06 68801089 /353.39.25.682

info@teatrosophia.com

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=30&catid=9

Ufficio stampa Teatrosophia

Andrea Cavazzini

Giornalista e Ufficio Stampa
Cell: 329.41.31.346

DAIMON L’ultimo canto di John Keats

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

Via Locri 42, Roma 339 775 9351  – 06 7720 4149

DAIMON
L’ultimo canto di John Keats

Spettacolo musicale diretto e interpretato da Gianni De Feo

Testo di Paolo Vanacore

con l’amichevole partecipazione in voce di Leo Gullotta
drammaturgia musicale a cura di Gianni De Feo
arrangiamenti musicali di Alessandro Panatteri
videoarte Roberto Rinaldi

 

“Vediamo il mondo una volta sola, da bambini. Il resto è memoria.” (Louise Glück)

In un freddo e ventoso autunno romano, il grande psicanalista e filosofo James Hillman percorre la strada lastricata di foglie di platano che dal lungotevere conduce alla Piramide Cestia dove è situato il cimitero acattolico. In una dimensione di pace quasi surreale, guidato da una forte volontà interiore, Hillman si dirige verso la lapide del poeta inglese John Keats morto a Roma nel 1821 all’età di 26 anni. Un sottile legame li unisce, un’idea antica e universale: l’idea di “fare anima”.

In questo stato meditativo il filosofo ripercorre le tracce della propria esistenza: la nascita ad Atlantic City sulle rive dell’Oceano, l’odore della sabbia, il rumore del mare, l’adolescenza trascorsa nell’hotel dei genitori, gli incontri con bambini di passaggio e il ripetersi di giochi destinati a frantumarsi senza pietà ad ogni loro partenza.

Fino a quando l’impatto karmico con un bambino di dieci anni come lui, una creatura misteriosa dallo sguardo profondo e caritatevole di nome John (casuale richiamo a Keats), risveglierà la sua coscienza. Da quel momento, da quello scambio breve ma intenso, Hillman riconoscerà, lungo tutto il percorso della sua crescita, la presenza di una guida incaricata a indicargli la strada che lo porterà al compimento della propria vocazione. È il Daimon, coscienza divina che da sempre ci accompagna nella realizzazione di quel destino, o disegno superiore, che la nostra anima ha scelto per noi prima ancora di nascere, ma che dimentichiamo nell’attimo stesso in cui veniamo al mondo.

In una trama narrativa che oscilla tra fantastico, reale e sovrannaturale, il filosofo Hillman riconosce nel poeta Keats il proprio Daimon. All’ombra della sua lapide nel cimitero acattolico romano, rivede lo sguardo del bambino John incontrato sulle rive dell’oceano ad Atlantic City tanti anni fa e mai più rivisto. Le tracce del destino si delineano e il cerchio si chiude.

Lo spettacolo fluttua in un’atmosfera onirica in cui si intersecano poesia, musica, danza e canzoni su immagini proiettate, segni astratti di colori contrastanti che danno forma alla parola seguendo il filo della narrazione. Una narrazione contrappuntata da brevi picchi poetici su brandelli lirici dello stesso Keats, evocati dalla voce registrata di Leo Gullotta.

Due canzoni di Franco Battiato e una di Giuni Russo, cantate dal vivo, tracciano il percorso più intimo e suggestivo di questo viaggio dell’Anima, all’ombra della luce.

Compagnia

Diretto e interpretato da Gianni De Feo

Con l’amichevole partecipazione in voce di Leo Gullotta

Arrangiamenti musicali di Alessandro Panatteri

Videoarte Roberto Rinaldi

Officina Pasolini Ottobre 2023

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA/TEATRO by

Il mese di ottobre a Officina Pasolini, il Laboratorio di Alta Formazione artistica e Hub culturale della Regione Lazio diretto da Tosca, sarà particolarmente ricco di proposte culturali. Una programmazione dal sapore internazionale, con scambi culturali che vanno dal Brasile, con l’arrivo a Roma di un artista eccezionale come Arnaldo Antunes, fino a Parigi, dove Officina Pasolini sarà ospite l’11 ottobre della prestigiosa Maison de lItalie alla Cité Internationale Universitaire per il festival Jazz à la Cité.

Si parte mercoledì 4 con Match di improvvisazione teatrale, il format curato da Francesco Brandi che vede alcuni attori diplomati di Officina Pasolini cimentarsi in una sfida artistica senza esclusione di colpi. Due squadre composte da Angelica Accarino, Marta Beggio, Alessandra De Concilio, Stefano De Santis, Livia Massimi, Francesco Nuzzi e Camilla Pujia improvviseranno su temi estratti a sorte, a cui verrà di volta in volta abbinato un diverso stile interpretativo, dal Teatro Greco a William Shakespeare, dal mimo al musical. Il voto arriverà alla fine di ogni improvvisazione e sarà il pubblico a decidere i vincitori sotto lo sguardo vigile dell’arbitro/regista, Francesco Brandi, e dell’impeccabile Maestra di Cerimonie, Claudia Muzi.

 Lunedì 9 ottobre Vinicio Marchioni sarà protagonista di un incontro in cui l’attore, uno dei più amati e versatili della sua generazione, ripercorrerà insieme al critico cinematografico e vicedirettore di The Hollywood Reporter Roma, Boris Sollazzo, le tappe principali della sua carriera che attraversa venticinque anni di teatro, cinema e televisione. Un appuntamento che conferma la vicinanza e la condivisione di Marchioni del lavoro e dell’indirizzo artistico di Officina Pasolini, dove negli anni ha già allestito, nel Teatro Eduardo De Filippo, alcuni suoi spettacoli e incontrato i giovani artisti del Laboratorio di Teatro. Sarà dunque l’occasione per farci conoscere le sue esperienze artistiche da attore e docente, come direttore del Corso di alta formazione per attrici e attori del Teatro della Pergola “L’attrice e l’attore”. E per parlare soprattutto di teatro e della sua casa di produzione, dei suoi progetti futuri più ambiziosi.

Martedì 10 la programmazione si arricchisce di un nuovo format dedicato alla musica popolare con il concerto di Alessia Tondo, che presenta i brani del suo fortunato album d’esordio da solista Sita (Ipe Ipe), vincitore del Premio Loano Giovani 2022, riservato al miglior disco under 35. A cavallo tra il sussurro di Nick Drake e la cultura del Salento, tra avant-folk e ricerca vocale, l’artista pugliese lanciata giovanissima dai Sud Sound System, dopo una lunga serie di collaborazioni prestigiose con l’Orchestra della Notte della Taranta, l’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna e tantissimi artisti, è entrata a far parte del pluripremiato gruppo in ambito internazionale Canzoniere Grecanico Salentino. Un passo importante nella sua carriera per mostrare il suo talento e la sua ricerca con brani originali, scritti di suo pugno, in cui affida la propria voce a originali intrecci vocali e ballate, tutte in dialetto salentino. Nel concerto che presenta, intimo ed emozionante, si accompagna sul palco con chitarra, tamburi a cornice e loop machine. Passato e futuro, tradizione e avanguardia si incontrano in un esperimento audace, enigmatico, rivelatorio.

 

Da venerdì 13 a domenica 15 al Teatro Eduardo De Filippo gli studenti della sezione Teatro si esibiranno in Delitto&Castigo, adattamento del capolavoro di Fëdor Dostoevskij. Cinque rappresentazioni in tre giorni con un cast sempre diverso di sette discenti per volta che porteranno a compimento un lavoro partito a gennaio con un percorso puramente laboratoriale, da cui poi è nato il desiderio di condividere la creazione di uno spettacolo sin dalle sue fondamenta: dall’esegesi alla visione registica, per arrivare all’interpretazione e lavoro sul palco. Uno studio dunque che non vuole essere “performance”, ma il mettersi alla prova dopo un anno di lavoro accademico. Adattamento e regia sono di Francesco Giuffrè.

Martedì 17 si replica a Roma il concerto appena presentato da Officina Pasolini l’11 ottobre al festival Jazz a la cité della Maison de lItalie alla Cité Internationale Universitaire di Parigi dal giovane, ma già affermato chitarrista, Christian Mascetta con il suo trio e con Gegè Telesforo e Tosca. Una serata dedicata agli artisti emergenti del jazz italiano, affiancati da chi quella scena musicale ha contribuito a crearla. Mascetta, classe ’94, già pluripremiato ospite di grandi festival jazz internazionali, collaboratore di Otmar Ruiz, Marvin Smitty Smith, Mario Biondi, Fabrizio Bosso e – tra gli altri – di Gegé Telesforo,  suonerà insieme a Pietro Pancella, basso elettrico e contrabbasso, e Miriam Faieta, voce e tastiere. Saliranno sul palco anche Alaska e Ludovica Mannoni, giovani artisti diplomati a Officina Pasolini.

Altra data da segnare sul calendario è quella di giovedì 19 alle 19 quando Drusilla Foer, cantante, attrice e autrice, da tempo icona di stile e personaggio irriverente e antiborghese, presenterà il suo primo album di inediti DRU. Un’occasione imperdibile non solo per parlare di questo disco, pubblicato da Best Sound/BMG con la produzione artistica ed esecutiva di Franco Godi, ma anche per conoscere Gianluca Gori e scoprire come sia nato il suo alter ego, Drusilla Foer appunto, e quali siano le caratteristiche di un rapporto così totalizzante con il suo personaggio. L’evento è organizzato in collaborazione con Feltrinelli Librerie, rinnovando e rafforzando il sodalizio di Officina Pasolini con una delle più importanti realtà culturali italiane.

Sabato 21, nell’ambito della rassegna Calvino itinerante dedicata dal XV Municipio di Roma al grande scrittore Italo Calvino, in occasione del centenario della nascita, Officina Pasolini ospiterà la mostra Gli anni della formazione – Sanremo e lamicizia con Libereso Guglielmi, mentre sul palco del Teatro Eduardo De Filippo andranno in scena opere teatrali di Calvino, interpretate da Francesco Patanè, Andrea Monno, Fabrizio Scuderi, Francesco Nuzzi e Stefano De Santis con la regia di Giulia Paoletti, tutti diplomati alla sezione Teatro e dalla Compagnia teatrale del Rinoceronte. Le stesse opere verranno poi rappresentate in altri due teatri del territorio, al teatro Le Sedie e al Teatro dell’Ascolto.

Martedì 24 verrà presentato il volume Lou Reed. Il re di New York del critico musicale del NYTimes e di Rolling Stone Will Hermes, pubblicato da Minimum Fax e uscito in contemporanea negli Stati Uniti. Saranno presenti l’editore Daniele Di Gennaro con le traduttrici Paola De Angelis e Chiara Veltri. Roberto Bob” Angelini, insieme agli studenti della sezione Canzone, eseguirà alcuni brani di questa leggenda che ha fatto la storia della musica, prima come leader del gruppo rivoluzionario dei Velvet Underground e poi come artista solista.

Mercoledì 25 è ancora un libro, Da domani mi alzo tardi di Anna Pavignano, protagonista di un nuovo appuntamento della rassegna di Officina Pasolini Prospettive dautore. Valentina Farinaccio incontrerà l’autrice che leggerà alcuni brani di quest’opera che ripercorre la vita personale e artistica di Massimo Troisi, di cui la Pavignano è stata sceneggiatrice e compagna di vita.

Sabato 28 torna Superficie Live Show, il format di Matteo Santilli, uno degli appuntamenti seguiti con più costanza dal pubblico di Officina Pasolini. Attrici, attori, musicisti e lavoratori del mondo dello spettacolo salgono sul palco del Teatro Eduardo De Filippo con monologhi, scene, momenti didattici, canzoni e tanti altri “materiali artistici”.

Domenica 29 alle 20.30 l’ospite è Arnaldo Antunes, cantante, compositore, poeta, artista visuale, figura di grande spessore artistico e musicista tra i più affascinanti del Brasile che la maggioranza degli amanti della MPB conoscono come uno dei Tribalistas, insieme alla grande Marisa Monte e Carlinhos Brown. Arriva a Officina Pasolini per un Conversaconcerto, in cui si racconterà accompagnato da uno special guest di altissimo livello, il pianista Vitor Araùjo. Non mancherà l’occasione per parlare di João, canzone scritta con Cèsar Mendez per l’immenso, eterno Joao Gilberto e che Tosca canta insieme ad Antunes nel suo CD Morabeza.

Martedì 31 la programmazione chiude con la festa finale del Roma Videoclip Indie, l’importante rassegna dedicata al cinema e alla musica, con la direzione artistica di Francesca Piggianelli, Presidente dell’Associazione Culturale Romarteventi. Ospiti d’onore saranno Sergio Cammariere e Pivio.

OFFICINA DELLE ARTI PIER PAOLO PASOLINI

Tutti gli eventi iniziano alle 21.00 ad eccezione dell’incontro con Drusilla Foer il 19 ottobre che sarà alle 19 e al Conversaconcerto con Arnaldo Antunes domenica 29 che si terrà alle 20.30.

Mercoledì 4 ottobre

Match d’improvvisazione teatrale

di Francesco Brandi

con i giovani artisti diplomati della sezione Teatro: Angelica Accarino, Marta Beggio, Alessandra De Concilio, Livia Massimi, Francesco Nuzzi, Camilla Pujia, Stefano De Santis, Claudia Muzi, Francesco Brandi

Lunedì 9 ottobre

Cosa farò da grande?

Vinicio Marchioni dialoga con Boris Sollazzo

Martedì 10 ottobre

Sita

Alessia Tondo in concerto

Da venerdì 13 a domenica 15 ottobre

Delitto&Castigo

adattamento e regia  Francesco Giuffrè

con i giovani artisti della sezione Teatro

Martedì 17 ottobre

Christian Mascetta in concerto

con Miriana Faieta voce e tastiere Pietro Pancella basso elettrico e contrabbasso

guests Gegé Telesforo e Tosca

e con Alaska cantante diplomato OP Lucodica Mannoni cantante diplomata OP

Giovedì 19 ottobre ore 19.00

DRU

presentazione del nuovo disco di Drusilla Foer

Sabato 21 ottobre

Il teatro di Italo Calvino

spettacolo diretto da Giulia Paoletti con i giovani artisti diplomati della sezione Teatro: Francesco Patanè, Andrea Monno, Fabrizio Scuderi, Francesco Nuzzi, Stefano De Santis

Martedì 24 ottobre

Lou Reed, il re di New York

presentazione del libro di Will Hermes

con Daniele di Gennaro, Paola De Angelis, Chiara Veltri

e Roberto “Bob” Angelini con i giovani artisti della sezione Canzone

Mercoledì 25 ottobre

Prospettive d’autore

Valentina Farinaccio incontra Anna Pavignano

Letture Anna Pavignano

Domenica 29 ottobre ore 20.30

ConversaConcerto

con Arnaldo Antunes

e Vitor Araújo pianoforte

Sabato 28 ottobre

Superficie Live Show

attori sul palco, a portata di video

conduce Matteo Santilli

Martedì 31 ottobre

Roma Videoclip Indie 2023

il cinema incontra la musica

con Francesca Piggianelli, Sergio Cammariere, Pivio

Consulenza alla programmazione Valentina Romano

Ingresso Teatro Eduardo De Filippo: Viale Antonino di San Giuliano 782/angolo Via Mario Toscano, a pochi passi da Ponte Milvio.

Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria sul profilo Eventbrite di Officina Pasolini al seguente link http://officina-pasolini.eventbrite.com

Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini

www.officinapasolini.it

 

Teatro Palladium 2003 – 2023 Vent’anni nel presente

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA/TEATRO by

2003-2023: a ottobre il Teatro Palladium – Università Roma Tre compie vent’anni, confermandosi avamposto artistico e culturale di livello internazionale, tra i primi teatri universitari d’Italia, polo attrattivo di riferimento per l’intero territorio, che fa incontrare grande pubblico, giovani, istituzioni e comunità accademica.

Ed è proprio con nomi importanti dello spettacolo nazionale e internazionale che la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, presieduta dal prof. Luca Aversano, si appresta a festeggiare un ventennale di eccellenza, aprendo le porte a studenti e studentesse, in dialogo costante con il territorio che lo accoglie, quel quartiere di rara bellezza, Garbatella, di cui rappresenta il simbolico accesso architettonico e urbanistico.

Fabrizio Bentivoglio, Maria Paiato, Dario Vergassola, Radiodervish, Ferruccio Spinetti per Flautissimo; Raiz e Giancarlo De Cataldo per Le Parole non bastano; Lorena Nogal, Elías Aguirre che anticipa la stagione di Orbita | Spellbound; Silvia Gallerano in La Dolorosa; un evento speciale in anteprima assoluta per i 100 anni di Maria Callas – firmato da Bruno Moretti e Franco Piersanti su testo inedito del poeta Valerio Magrelli; poi ancora cinema, musica, eventi dal vivo, incontri scientifici con i collaudati format di Audience Revolution, Overground, Dams Music Festival, Palladium Film Festival Cinema Oltre, Le Compositrici, Vite in Musica, Movie to Music e un’apertura speciale affidata a Tosca e Tiziana Foschi.

La stagione apre ufficialmente il 14 ottobre con una serata evento “di compleanno” che vedrà sul palco alcune delle realtà territoriali più interessanti, insieme a personaggi del calibro di Tosca e Tiziana Foschi, madrine d’eccellenza della serata, nella “loro” Garbatella. La serata inizierà alle ore 16.00, con la partecipazione di testimoni importanti del rapporto del Palladium con Garbatella e con l’intervento di associazioni culturali e giovani artisti del quartiere.

Il 17 e 18 ottobre, sarà poi la volta di Voices from Spain, il focus sulla danza contemporanea spagnola realizzato dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound – in collaborazione con il Festival La Mercé di Barcellona e Real Academia de España en Roma – che aprirà la sua seconda stagione a gennaio 2024.

Dalla danza al teatro, dal 26 ottobre torna anche uno dei format più fortunati lanciato da Teatro Palladium, Audience Revolution, con la direzione artistica di Alessandra De Luca: una staffetta di appuntamenti con il teatro che apre spazi di discussione con l’obiettivo di sviluppare un nuovo senso critico, scoprendo e avvicinandosi a nuove visioni e stimoli artistici, attraverso un laboratorio di critica teatrale gratuito e aperto a tutti (condotto da Antonio Audino, redattore del Sole 24 Ore e curatore degli spazi teatrali di Rai-Radio3), analisi e studio degli spettacoli, incontri pubblici con le compagnie e gli artisti condotti dagli studenti. All’interno di Audience Revolution troverà spazio anche il teatro emergente con “Overground”, dal 29 febbraio al 3 marzo, realizzato in collaborazione con il Dams dell’Università Roma Tre: un viaggio immersivo nell’ambito della nuova scena, un progetto per il networking tra realtà teatrali indipendenti.

Gli appuntamenti teatrali procedono poi con Flautissimo che, dal 29 ottobre alle ore 18.00, porterà sul palco del Teatro Palladium un’articolata proposta e nomi d’eccellenza, tra cui Fabrizio Bentivoglio, Maria Paiato, Dario Vergassola, Radiodervish, Ferruccio Spinetti e oltre ai grandi nomi del flauto contemporaneo tra cui Silvia Careddu, Emily Beynon, Julien Beaudiment.

La musica sarà protagonista con il ritorno della Roma Tre Orchestra e la terza edizione del Dams Musical Festival, mentre, per quanto riguarda la settima arte, si conferma il rapporto elettivo tra il Teatro Palladium e il cinema con la collaborazione con la Festa del Cinema di Roma, a cui sono dedicate cinque serate (dal 19 al 23 ottobre); Cinema Oltre – Palladium Film Festival, dal 18 al 23 novembre, momento significativo di dibattito sul cinema e l’audiovisivo; Vite in musica, rassegna di proiezioni cinematografiche incentrate sui biopic musicali (dal 6 al 27 novembre); Le musiciste, focus di eventi sulle grandi donne della musica di tutti i tempi, valorizzando quel patrimonio musicale che ha visto protagoniste e in prima linea musiciste, compositrici, direttrici di orchestra; Le parole non bastano, libri in dialogo con la musica tra reading musicali, esecuzioni dal vivo e parole; e Movie to music, premio dedicato alle opere audiovisive di argomento musicale, in programma il 16 dicembre.

Da non perdere anche il progetto dedicato ai cento anni di una donna e artista icona del Novecento: Maria Callas.

Il mese di dicembre è infatti dedicato a “Callas Cantata”, consacrato alla memoria del celebre soprano, di cui ricorrono nel 2023 i cento anni dalla nascita. La divina Callas sarà ricordata in una serie di appuntamenti che, in linea con lo spirito transdisciplinare nel Teatro Palladium, vedrà momenti di spettacolo – il 3 dicembre con la prima assoluta di una cantata da camera ispirata alla vita e al personaggio di Maria Callas, scritta dal poeta Valerio Magrelli, musicata da Bruno Moretti e Franco Piersanti ed eseguita da Roma Tre Orchestra -; una giornata di studi sul tema della voce e della musica nelle arti contemporanee, a partire proprio dalla rivoluzione che la grande artista rappresentò nel canto e non solo nel XX secolo; un ciclo di incontri e iniziative per far conoscere meglio e in maniera interdisciplinare e divulgativa il “fenomeno Callas”, raccontandone non solo la forza e la personalità musicale, ma anche il suo ruolo di icona di genere.

“Le attività del Teatro Palladium – afferma il Rettore prof. Massimiliano Fiorucci – rappresentano un fiore all’occhiello dell’Università Roma Tre e testimoniano l’impegno culturale dell’ateneo non solo per la città di Roma, ma anche a livello nazionale e internazionale”.

È così che, anche per la stagione 2023/2024, il Teatro Palladium conferma la sua mission, con una programmazione eclettica, multidisciplinare e continuativa, nello scambio virtuoso fra linguaggi, tendenze, classico e contemporaneo, intelligenza artificiale, dialoghi sulla scienza e sulla città. Ed è solo l’inizio.

BIGLIETTERIA
Biglietti da € 5 a € 20
Acquisto online al link: www.boxol.it/teatropalladium
Info Biglietti: biglietteria.palladium@uniroma3.it
+39 06.57332772 (attivo a partire da due ore prima dell’inizio degli spettacoli)
Info Biglietti Roma Tre Orchestra: www.r3o.org/it/biglietti-spettacoli
Info biglietti Orbita: 06.69426222 – orbitapromozione@gmail.com

Neri Marcorè omaggia Gaber a Villa Ada

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

In una delle ultime serate dal sapore ancora estivo, il festival di Villa Ada ha ospitato un ospite d’eccezione. Artista poliedrico e sempre affascinante, Neri Marcorè è salito sul palco per portare al pubblico una serata dedicata a Giorgio Gaber, e lo ha fatto con il garbo e l’indiscussa eleganza che da sempre lo caratterizzano.

Camicia bianca e pantalone scuro, Marcorè imbraccia la chitarra, accompagnato da una band composta da Domenico Mariorenzi alla seconda chitarra, Simone Talone alle percussioni, Fabrizio Guarino alla chitarra elettrica e Alessandro Patti al basso e contrabasso.

Istrionico ed affascinante,  l’attore cantante, che già più di una volta ha voluto omaggiare i grandi cantautori italiani con serate dedicate, presenta adesso, a vent’anni dalla sua scomparsa, un misto di canzoni e monologhi di Giorgio Gaber, ripercorrendo i suoi grandi successi musicali e dando voce nuovamente al suo umorismo sottile e mai scontato.

Alternando musica e parole, Neri Marcorè affabula e diverte i presenti, regalando loro una serata davvero particolare e riportando in vita anche solo per un poco il fantasma irriverente del cantautore milanese.

Qui sotto la gallery dello spettacolo:

Teatrosophia – Stagione 2023-2024

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

Qualcuno ha definito Teatrosophia “uno spazio immenso in un luogo ristretto”: la stagione 2022/2023 ha confermato e avvalorato quello che Teatrosophia è. Luogo d’arte e di professionalità. Luogo che è casa, calore, accoglienza. Piazza Navona è sempre lì, a 2 passi, e sul palcoscenico tanta bellezza è pronta a mostrarsi. Mille emozioni sono pronte ad essere donate.

“Un anno fa io e tutto il mio team ci affacciavamo con entusiasmo alla prima vera stagione post pandemia, dichiara il direttore artistico Guido Lomoro, e tutto questo entusiasmo è stato ampiamente ripagato. Teatrosophia ha vissuto una stagione straordinaria in cui idee e progetti sono diventati solide realtà che hanno goduto del riscontro degli artisti ospitati e del numeroso pubblico. Merito di un lavoro di squadra eccellente, di una unità di intenti mai scalfita, di una visione, ideale ed operativa, che è andata nella giusta direzione. Sulla scia del successo della scorsa stagione ci apprestiamo a mettere sul fuoco nuova progettualità con una energia ed una convinzione rese più forti dai recenti riscontri.

Con me ancora: Maria Concetta Borgese, con la sua lunga e meritoria esperienza nel campo della danza e della coreografia, performer di esperienza internazionale. Ilenia Costanza, attrice, autrice, regista e docente, che dove si mette produce meraviglie. Lorena Vetro, organizzatrice, produttrice, poliedrica musicista, fotografa ed altro ancora, infaticabile, attenta ai minimi particolari. Marta lacopini, attrice di successo e da anni mio impareggiabile e irrinunciabile alter ego. Alessandra Di Tommaso, il nostro tuttofare, che continua a occuparsi in particolare dell’attività del dopo teatro. Una nota di merito assoluta al settore Comunicazione grazie al cui lavoro Teatrosophia ha acquisito sempre maggiore visibilità e attenzione: I Vetri Blu, ossia ancora Ilenia Costanza e Lorena Vetro, che curano in modo originale ed efficacissimo la comunicazione e la promozione social di Teatrosophia. E Andrea Cavazzini, ufficio stampa, con la sua dedizione appassionata e competente. Mi si permetta di citare altre fruttuose collaborazioni che verranno confermate.

Quella con MY Comunicazioni di Milano, nella persona di Marta Viola, fattrice e curatrice del sito e della grafica istituzionale. Gloria Mancuso, la nostra regina delle luci, E ancora Il Teatro Multilingue che ha portato alla realizzazione dei Corti Multilingue, nelle persone di Flavio Marigliani e Francesco Baj. Ed infine l’Accademia Beatrice Bracco, nella persona della sua direttrice Sabrina Galateri che ha scelto Teatrosophia come “casa” e i cui allievi vengono coinvolti nelle attività del nostro spazio.

La nuova stagione prende il via nel weekend del 6,7 e 8 ottobre con “LE NOSTRE FIGLIE SI AMANO” tratto da un adattamento di un testo di Antonio Mocciola. In scena Serena Borelli con la regia di Giorgia Filanti.

Un viaggio interiore, allucinato e palpitante nella vita di due sorelle. Costrette a convivere in un totale rapporto di dipendenza e di identificazione, una sorella maggiore sarta e piccolo borghese, ospita in casa la sorella intellettuale proprietaria di una libreria, alcolizzata e fallita. L’una contro l’altra, nella convivenza trovano finalmente il coraggio di riannodare i fili del passato, scavando negli abissi delle proprie anime, fino alle estreme conseguenze: la protagonista, Serena Borelli, interpreta entrambe le sorelle senza scadere nel grottesco e accetta di farsi sedurre dal gioco onirico e intimo di un “auto-da-fé”, rivelando – squarci di ansia liberatoria fino a raggiungere una “nemesi “inaspettata e sconvolgente.

Per info complete: Teatrosophia

1 10 11 12 13 14 17
Grazia Menna
Go to Top