Il magazine della tua Città

Category archive

SOCIETA’ - page 2

Il cielo su Roma, il nuovo murales di Groove

GROOVE, di Roma, artista poliedrico riconoscibile per le sue opere naturalistiche fatte a pennello e spray con cui dipinge animali, soprattutto lupi.

Per questo viene anche chiamato LupoMangiaFruttoSecca.

«il cielo su Roma” rappresenta una serie di nuvole che viaggiano sul Tevere, al fiume si sta avvicinando una lupa, un richiamo alla leggenda fondativa della città.

Nella parte bassa è idealmente ricostruito il fabbricato basso adibito a bagni come previsto nel progetto originario di Pirani.

L’immagine è stata pensata per offrire ai residenti, che quotidianamente si affacciavano davanti ad una parete cieca una apertura visiva su un panorama immaginato.

L’opera, inaugurata sabato 4 Marzo, è visibile all’interno del cortile del condominio in Via Romolo Gessi, 1 a Testaccio.

Inaugurato “Icarus”, il nuovo murale di JDL a Corviale

Un nuovo bellissimo ed imponente murale abbellisce ora il complesso abitativo di Corviale. Inaugurato Venerdì pomeriggio dopo più di un mese di lavoro, “Icarus”, opera della street artist olandese JDL (Judith de Leeuw), è stato realizzato nell’ambito di Street Art for Rights Forum Festival, e della Biennale MArte Live, ed occupa l’intera facciata Nord-Est del palazzone di Corviale noto come “Serpentone“.

JDL, nota in tutto il mondo per diffondere messaggi sociali attraverso la street art, ha concepito il suo “Icarus” come un moderno Icaro donna. Per portare a termine il suo lavoro la giovane artista si è avvansa del supporto operativo di altri street artist di spicco come Spike, Smok, Marqus, Boogie, e Joys. La figura centrale del murale è doppia e speculare: da una parte un angelo caduto con le ali intrise di petrolio, a simboleggiare la corruzione della società moderna che, accecata dal profitto, danneggia l’ambiente circostante, incurante del futuro, dall’altra la stessa donna che lotta per contrastare con forza e tenacia e rappresenta un simbolo di speranza. Un messaggio forte legato al tema dell’ambiente che oggi dovrebbe coinvolgerci tutti in prima persona.

L’inaugurazione di “Icarus” ha avuto luogo nel pomeriggio, con l’introduzione di Oriana Rizzuto, e alla presenza degli ideatori e dei vari sponsors del progetto, tra cui Peppe Casa di MArte Live, e Jean-Marc Thièbault, sostenitore del progetto Street Art for Rights, e responsabile di averlo portato in Europa. Ad arricchire la presentazione, che si è conclusa con la svelatura di una targa commemorativa del lavoro di tutti, erano presenti anche: Gianluca Lanzi, presidente del Municipio XI, l’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia, l’ingegner Giancarlo Mongelli dell’Ater, Paolo Masini per Roma Best Practice, Marta Leonori, consigliera regionale del Lazio e Domenico Lettini per Sikkens.

Tutti i presenti hanno ricordato con entusiasmo l’importanza di portare un’opera come quella di JDL all’interno del quartiere di Corviale, nell’ambito di una riqualificazione dell’area che sta andando avanti ormai da diversi anni. L’accordo originario prevede che “Icarus” venga smantellato dopo due anni, ma si sta già lavorando perchè possa restare permanentemente ad abbellire il quartiere e a diffondere ancora il suo messaggio di speranza per il futuro.

Un arcobaleno di 900.000 colori

Sabato 11 Giugno – Sono circa le 15:30 e Piazza della Repubblica, a due passi dalla stazione Termini, è gremita, invasa da una marea di persone e di colori.

Il caldo è quasi insopportabile. Eppure, nessuno si scoraggia. L’afflusso di persone non accenna a diminuire. C’è chi (e sono tanti!) balla e canta sotto i carri ancora parcheggiati che, non ancora pronti a partire, sparano musica a tutto volume, chi si mette in posa per una foto, chi una foto te la chiede, chi alza i cartelli e gli striscioni con gli slogan più disparati e fantasiosi.

Ovunque sventolano bandiere, di tutti i colori. Arcobaleno certo, ma anche rosa, viola, blu, celeste, bianco, giallo, arancio, verde, nero e molto altro, in varie combinazioni. Ogni colore, ogni simbolo, ogni bandiera della comunità LGBTQIA+ ha un significato. E se qualcuno non lo conosci, chiedi, e te lo spiegano volentieri. Domandare, informarsi, ascoltare e comprendere, così si abbatte il pregiudizio. Del resto, “pre-giudicare”, ovvero giudicare prima di conoscere, non ha molto senso.

Perché sì, sicuramente il Pride somiglia in tutto e per tutto ad una festa, l’aria che si respira sa di libertà di essere sé stessi senza rischiare di essere aggrediti per questo. Ma è prima di tutto è una manifestazione e, come tale, chiede qualcosa, pretende qualcosa: DIRITTI. Perché al di fuori di ogni retorica, di tante belle parole e dichiarate intenzioni, sono quelli che ancora mancano, che devono essere riconosciuti, a TUTTI. (Un ragazzo ci gioca su: sfila con una pignatta di cartone sulle spalle, a mo’ di zaino – la “pignatta dei diritti”, ci dice, “più ci batti più ne ottieni”).

Se ne fa portavoce anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che sfila in testa al corteo, subito dietro a un gruppo di motocilisti, sorreggendo un lembo del lungo striscione con lo slogan del Roma Pride 2022: “Torniamo a fare rumore” – in omaggio a Raffaella Carrà, icona della comunità LGBTQIA+, scomparsa poco meno di un anno fa. Circa in 900.000 hanno partecipato: di rumore se ne è fatto davvero parecchio.

Insieme al sindaco Gualtieri – che ai microfoni dell’Agenzia Vista, ha dichiarato: “Roma è in prima linea sui diritti. Questo è un Pride di gioia e di determinazione contro le discriminazioni. C’è ancora tanto da fare e stiamo lavorando in tutti i Municipi” –  presenti anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e i minisindaci della Capitale.

Madrina di questa edizione, ha dato il via alla manifestazione la cantante Elodie, che, da uno dei numerosi carri che hanno attraversato le strade del centro, ha cantato il suo ultimo singolo, “Bagno a Mezzanotte”.

E poi via verso il Colosseo, ballando e cantando ancora, un milione di voci che vogliono svegliare una città, e forse un paese intero, dall’indifferenza.

Anche quest’anno l’organizzazione del Roma Pride è stata affidata al Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, e non sono mancate le associazioni che hanno partecipato al corteo per esprimere le loro istanze: Famiglie Arcobaleno, Agedo Basso Lazio, Agapanto, solo per nominarne alcune.

I Pride del Lazio, comunque, non finiscono qui. Altre due le manifestazioni in programma, il 25 Giugno ad Albano Laziale e il 9 Luglio a Viterbo.

Articolo di: Ginevra Natarelli

Foto di: Ginevra e Francesco Natarelli

Codeway Expo: impegno nella sostenibilità.

EUROPA/SOCIETA’ by

Tra i protagonisti della seconda giornata della Fiera della Cooperazione allo Sviluppo Internazionale troviamo il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), il quale ha promosso le linee guida per l’accoglienza degli studenti e degli architetti ucraini rifugiati in Italia: progetto ambizioso che mira a supportare gli ordini provinciali degli architetti. Sempre in fiera è stata realizzata una tappa della mostra itinerante “Lo Spazio morale”, organizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti. La mostra illustra in 37 pannelli parte dell’impegno civile degli architetti italiani in situazioni emergenziali e critiche e mette a disposizione della comunità e dei professionisti le migliori pratiche a sostegno dei territori deboli.

Keep Reading

Sperimentazione animale: il ministero della salute pubblica i dati allarmanti del 2018. LAV chiede che si prendano i giusti provvedimenti.

SOCIETA’ by

Sono state rese pubbliche le statistiche riguardanti il numero di animali usati per fini sperimentali nel 2018 in Italia. I dati sono stati raccolti secondo le modalità previste dalla Direttiva 2010/63/UE dal Ministero della Salute, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.26/2014 e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n.26 del 01-02-20221.

Keep Reading

Quirinale: Save the Children, in una video-lettera i desideri dei bambini per il futuro del nostro Paese.

SOCIETA’ by

Più accogliente, più gentile, rispettosa dell’ambiente, con meno razzismo e più pulizia. Ecco come i bambini vorrebbero il nostro Paese e lo dicono in una video-lettera rivolta al futuro Presidente della Repubblica.


I bambini sognano tutto questo per l’Italia, ma vogliono anche di più: che si studi di più la storia, perché sapere da dove veniamo è indispensabile per capire dove stiamo andando. Sognano un paese libero dalla morsa del covid-19 e dalle mascherine, auspicando un ritorno alla normalità che per molti di loro è solo un ricordo o che i più piccoli non hanno mai vissuto. È “L’Italia che vorrei…” dei più piccoli, desiderata dai bambini dei Punti luce di Save the Children, che affidano le loro aspettative ad una video-lettera diffusa oggi e indirizzata al prossimo Presidente della Repubblica, proprio a pochi giorni dall’inizio delle votazioni per la sua elezione, il prossimo 24 gennaio.

Keep Reading
Redazione
Go to Top