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European Affairs - page 17

Teatro Vittoria : RUMBA – L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato

 

RUMBA

L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato

di e con Ascanio Celestini

musiche di Gianluca Casadei

voce Agata Celestini
immagini dipinte Franco Biagioni
suono Andrea Pesce
luci Filip Marocchi
organizzazione Sara Severoni
produzione FabbricaFondazione Musica Per RomaTeatro Carcano
commissionato dal Comitato Nazionale Greccio 2023
in occasione dell’ottavo centenario del presepe di Francesco a Greccio, 1223 – 2023.
distribuzione Mismaonda
contributi allo Spettacolo dal Vivo per l’annualità 2023 della Regione Lazio
sostegno del Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Spettacolo, per Progetto Speciale Teatro

Dal 9 al 14 aprile 2024

Francesco si chiama Giovanni.

Nasce da una madre francese quando il padre sta in Francia a vendere stoffe pregiate.

Così lo chiamano “francesco”, insomma un figlio francese che si legge tanti libri della letteratura cavalleresca.

Diventa cavaliere o vorrebbe diventarlo, va in guerra, ma finisce in galera.

Quando esce dal carcere deve ricostruire le case dei nobili che il popolo ha cacciato da Assisi e impara a fare il muratore. Così diventa il santo che impara a ricostruire la Chiesa di Dio in terra.

Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?

Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare.

Quante sono le stelle nel cielo? Comincia a contarle. Una, due, tre. Arrivi a cento, centocinquanta. Poi perdi il conto. Non si possono contare perché sono tante e stanno tutte sparpagliate”.

 

I PERSONAGGI

Il personaggio-narratore dello spettacolo entra in scena pronunciando queste parole.

Cosa sono le stelle per lui? Sono la scienza e la conoscenza dell’universo? La fede? La fascinazione per la natura? O l’intuizione di un giullare, così si definiva Francesco, che ha cantato tutte le creature dal sole all’acqua, dalla cicala alla sorella morte corporale?

Ma dov’è che cerca i suoi personaggi? Guarda in basso, nel parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare. I personaggi sono tanti e condividono lo stesso asfalto, la stessa condizione umana. Giobbe, magazziniere analfabeta che ha organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta. La Signora delle Slot, rumena arrivata in Italia come prostituta che s’è ricomprata la propria libertà. Lo zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma, accanto alla fontanella, davanti al bar.

Nella bellissima pagina del “Sacro patto con Madonna Povertà”, alla richiesta della bella dama di avere un coltello per il pranzo i frati rispondono: «Non abbiamo il fabbro che ci faccia spade».

Perché Francesco non sceglie di essere soltanto povero, ma servo dei poveri sapendo che i poveri non cercano servi, ma fratelli. Frati insomma.

E poi perché Francesco nasce, vive e muore in un tempo di guerre sante che non finiscono mai. I preti chiedevano l’obolo per la guerra alla fine della messa. Invece Francesco se ne va in Terra Santa a parlare coi crociati che non lo ascoltano. Poi parla coi musulmani. Lo ascoltano un po’ di più. Stupiti di un cristiano che arriva senza armi e cavallo, senza nemmeno le scarpe. E quando Francesco tornerà nella sua terra scriverà nella regola per i suoi frati che bisogna servire tutte le creature. Anche i musulmani. Chiederà a un frate che canti ogni sera dalla torre campanaria come ha imparato dai muezzin.

Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare.

E poi ci sono quelle che non riesci a vedere. Quelle non le puoi contare.

Per quelle ci vuole il cannocchiale.

Allora le stelle nel cielo sono ancora di più. Così tante che non si possono contare e neanche vedere tutte quante.

 

GRECCIO

Nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri.

Celestini sta incontrando gli abitanti di Greccio e delle sue frazioni, per raccogliere storie di vita. Un po’ registra e trascrive, un po’ tiene un diario.

Perché?

Perché dalla trascrizione delle interviste e dalla memoria possiamo trovare una qualità che serve a scrivere un testo che abbia il calore della biografia.

Teatrosophia – PIEDI NUDI E PAROLE CRUDE

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

Presenta

PIEDI NUDI E PAROLE CRUDE
di Antonio Veneziani
Adattato, diretto e interpretato da Maria Concetta Borgese e Guido Lomoro
Coreografie: Maria Concetta Borgese
con Gea Lucetti
Musiche originali eseguite dal vivo: Theo Allegretti
Disegno Luci: Gloria Mancuso
Ufficio stampa: Andrea Cavazzini
Fotografie: Lorena Vetro
Produzione: GRUPPO E-MOTION e TEATROSOPHIA

Dall’11 al 14 aprile 2024

Continua a Teatrosophia il sodalizio artistico tra Maria Concetta Borgese e Guido Lomoro, questa volta insieme sul palcoscenico con uno spettacolo che vede fondersi poesia, danza e musica. Il
punto di partenza sono le poesie scritte da Antonio Veneziani e riunite in una raccolta dedicata proprio a Maria Concetta Borgese, pubblicate per l’occasione dalla casa editrice Medart in un
edizione di pregio, a tiratura limitata, firmata dagli autori. Sulla scena le “parole crude” di un poeta e i “piedi nudi” di una ballerina che insieme raccontano una storia vera.

Un dialogo nell’empatia e nella simbiosi. Quello tra il poeta con le sue parole crude e la ballerina con i suoi piedi nudi.
Il poeta che “non accetta lezioni di vita”, “inaccessibile anche al vento più insistente, ma che sa di meritare “un po’ di tenerezza”. In un vortice di parole poetiche e movimento uniti in un’unica armonia che va a fondersi con la musica si snoda il tutto. Ecco che vanno a toccarsi le corde più profonde ed estreme di due anime, bisognose l’una dell’altra, complici nell’esplorare tutte le sfumature del pensiero e dell’esistenza, nell’affondare se stesse in tutti i colori, dai più tetri ai più sorridenti, del percorso umano. Anime complici fino allo spasimo perché intrise di reciproca fiducia. La consapevolezza di sé, dei propri limiti ma anche delle proprie possibilità. L’accettazione dell’altro guardando a sé stessi con severa magnanimità. L’esplorazione di spiragli di vita. La
costruzione di un futuro fragile ma ricco di sé stessi. Il tentativo di camminare insieme per sempre.
Ma anche di saper percorrere in solitudine il proprio cammino. Sempre con la certezza che l’alito dell’altro saprà scaldare i propri passi. Una storia vera che, proprio perché così profondamente mescolata al sangue e alla carne di ognuno, non poteva che essere raccontata con le parole della poesia. E con quelle del corpo.

 

GIOVEDI’ 11 APRILE ORE 21.00
VENERDI’ 12 APRILE ORE 21.00
SABATO 13 APRILE ORE 18.00
DOMENICA 14 APRILE ORE 18.00

E dopo ogni spettacolo il consueto aperitivo offerto dal teatro!

Biglietti:
INTERO: Euro 14,00+5,00 per tessera associativa
RIDOTTO: Euro 11,00+5,00 per tessera associativa

PRENOTAZIONI:

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=49&catid=9

info@teatrosophia.com

0668801089- 353 3925682

Fuori oggi PIETRALATA, il nuovo EP di Artù

 

ARTÙ

Fuori oggi PIETRALATA, il nuovo EP

(Leave Music, distr. ADA Music Italy)

Giovedì 4 aprile 2024

Artù – Pietralata Release Party

Inizio ore 21:30
Indirizzo: Monk, Via Giuseppe Mirri, 35, Roma
link alle prevendite: https://link.dice.fm/V53b2906a75c

 

Link all’EP:

https://spoti.fi/4cEtZqH

 

“Pietralata” è il nuovo EP di Artù, in uscita oggi per Leave Music: un tributo viscerale e appassionato al quartiere dove l’artista è nato, fonte di ispirazione da sempre. 

 

Situato nella periferia nord-est di Roma, Pietralata potrebbe apparire come un luogo grigio e caotico, ma cela in realtà una bellezza eterna: il profumo dei pomodori d’estate, tramonti infiniti e la semplicità della vita di campagna in una grande metropoli.

Artù parte da qui per esplorare l’umanità e l’amore, invita a superare le barriere che separano le persone, celebrando l’unicità di ognuno. Esalta la bellezza e la potenza della musica e delle parole come mezzi di espressione, ricordando l’importanza di utilizzarle responsabilmente per costruire un mondo migliore. 

 

Ma non solo. Artù, in questo EP di 6 tracce, parla di amori intensi e liberatori, di rabbia e frustrazione, e racconta la necessità di cambiare interiormente per migliorare quanto ci sta attorno. Un lavoro discografico che mantiene di traccia in traccia la sua essenza e unicità, sviluppando il concetto di appartenenza e descrivendo lo stupore con cui possiamo accorgerci di come un quartiere cresce e si trasforma con la sua comunità.

 

Link all’EP:

https://spoti.fi/4cEtZqH

 

Le canzoni, ruvide e delicate allo stesso tempo, si muovono tra pop e rock, trattando di vita, amicizia e della necessità di non dimenticare mai le proprie radici: “Pietralata”è il quartiere di Artù ma è anche tutti quei luoghi che rimarranno eterni nei nostri ricordi e nella nostra anima.

 

L’intero lavoro è stato prodotto, mixato e masterizzato da Matteo Gabbianelli.

 

TRACKLIST

 

  1. Eri tutta Roma
  2. Musica!
  3. Astronave
  4. Per tutti quelli che (focus track)
  5. Mezzanotte meno un quarto
  6. Pietralata

 

 

CREDITI DELL’EP

 

Autori: Alessio Dari (Artù), Matteo Gabbianelli

Compositore: Alessio Dari (Artù), Matteo Gabbianelli

Prodotto da Matteo Gabbianelli

Registrato, missato e masterizzato c/o kuTso Noise Home www.kutsonoisehome.com

Chitarre Elettriche: Andrea Inglese

Basso: Giuliano “Red” Urbini

Batteria: Matteo Gabbianelli 

Tastiere: Francesco Cataldo

Pianoforte: Luca Bellanova

Chitarre Acustiche: Artù

Tromba ( nel brano “Musica!): Andrea Di Pilla

 

Label: Leave Music

Distribuzione: ADA Music Italy

© & ℗: Gabbianelli, Dari, Leave srl, Hassan

 

Foto Copertina: La fotografa Indie

 

ARTÙ PARLA DELL’EP TRACCIA PER TRACCIA

 

ERI TUTTA ROMA

Due persone fanno l’amore a Campo de’ Fiori sotto la statua di Giordano Bruno. Un rituale laico.

Un amore potente, libero, al di sopra del bene e del male.

Nei loro occhi tutta Roma, le stelle e una fiamma che non si spegnerà mai.

 

MUSICA!

Ho voluto celebrare la bellezza e la potenza della musica e delle parole. Un inno alla libertà di espressione. Le parole una volta emesse durano per sempre nell’universo e hanno il potere di creare, distruggere, ispirare o ferire. La musica è il veicolo delle parole e una delle forme più potenti di espressione. La musica può raggiungere e toccare il cuore delle persone, senza confini né barriere. Artù vuole ricordare che ogni parola che pronunciamo ha una risonanza, che influenza il nostro modo di sentire e di agire. Per questo è importante scegliere le parole con cura e responsabilità, per costruire un mondo migliore. Per cambiare il mondo.

 

ASTRONAVE

Ci sono momenti che ti cambiano la vita e niente sarà più come prima. È come quando vedi un’astronave. I cambiamenti, quelli veri, arrivano e basta e ti cambiano dentro. Ti accorgi allora che se cambi dentro, cambia il mondo che sta fuori.Nessuno cambia veramente se non è costretto a farlo. 

Questa canzone l’ho scritta pensando a quel momento: in cui niente sarà più come prima. 

 

PER TUTTI QUELLI CHE

Nonostante le nostre differenze, siamo tutti più simili di quanto crediamo. La canzone è un invito ad abbattere le barriere che ci dividono e a sentirsi meno soli con le nostre paure. In un mondo in cui troppo spesso ci sentiamo inadatti o diversi dagli altri, “Per tutti quelli che” ci ricorda che è proprio la nostra unicità a renderci speciali e che dobbiamo essere fieri di chi siamo.

 

MEZZANOTTE MENO UN QUARTO

Era mezzanotte meno un quarto ed ero incazzatissimo.

Ho iniziato a scrivere perchè non sopportavo più nessuno e sono finito per prendermi a parolacce. Perchè ce l’avevo con me stesso, mica con gli altri!

 

PIETRALATA

L’eternità di un quartiere per chi ci è nato. L’ho visto cambiare insieme a me, giorno dopo giorno, in un susseguirsi di stagioni che andavano veloci, che nascevano e morivano insieme alle giornate delle persone, scandite dai frutti della terra dei miei nonni.

E poi l’odore fresco della notte che accarezzava le fatiche di chi ce la metteva tutta.

La solita vita, le solite storie. Mai tutte uguali.

 

ARTÙ | BIOGRAFIA

Esordisce nel 2013 l’album omonimo “Artù” (Leave Music/Universal Music): all’interno, “Giulia domani si sposa”, un brano scritto a quattro mani con Alessandro Mannarino. Il videoclip della canzone, diretto da Sabrina Paravicini, vede per protagonista l’attrice Giulia Bevilacqua e vince lo “Special Awards” al Roma Videoclip.

 

Nel 2015 rientra tra gli 8 vincitori di Musicultura con “La vecchia ha un dente di bronzo”.

 

Con l’uscita del secondo disco, “Tutto passa” (Leave Music/Sony Music), del 2016, Artù partecipa al Coca Cola Summer Festival, in onda su Canale 5 e resta nella chart Viral 50 di Spotify per settimane con il brano “Roma d’Estate”.

 

Il 2017 è l’anno dell’esibizione in diretta televisiva al Concerto del Primo Maggio a Roma e della partecipazione come ospite d’onore al Rino Gaetano Day, dietro invito della famiglia del cantautore scomparso.

 

Nel 2018 gli viene affidato da Anna Gaetano “Ti Voglio”, pezzo incompiuto del fratello Rino, che Artù porta a termine completando il testo. Il videoclip viene girato e disegnato da Maurizio Nichetti. Nella traccia, suonata dalla Rino Gaetano Band, anche la voce dell’indimenticato cantautore calabrese. Il pezzo anticipa l’uscita del terzo album “Vola Ale!” (Leave Music/Sony Music).

 

Nel 2019, reinterpretando “Cantico dei Drogati”, partecipa all’album tributo a Fabrizio De André “Faber Nostrum” (Sony Legacy/I Company), che vede la presenza dei maggiori esponenti della scena Indie italiana.

 

Il 29 marzo 2024 esce “Pietralata”, il suo nuovo EP, anticipato dai singoli “Astronave”, “Mezzanotte meno un quarto”, “Eri tutta Roma” e “Pietralata”.

 

IG: https://www.instagram.com/artu_real/

FB: https://www.facebook.com/artumusica



Popa live all’Alcazar

La travolgente energia di Popa, nome d’arte di Maria Popadnicenko, cantautrice e fashion designer lituana trapiantata a Milano, ha ammaliato ieri sera il pubblico dell’Alcazar di Roma.

Si è trattato di una bella occasione per immergersi nell’universo musicale dell’artista, un vortice di sonorità che richiama gli anni ’60, ironia e storie di vita vissuta. Il suo album d’esordio, “Arte e Finanza”, uscito lo scorso 17 novembre, è stato il protagonista della serata, con l’esecuzione di brani come “Mare di Milano“, “Sciura Milanese“, “Tocco di Lusso” e “Déjà Vu“.

Un vero e proprio show, dove la musica si fonde con la moda, altra grande passione di Popa. Le sue creazioni, infatti, sono spesso protagoniste dei suoi videoclip e dei suoi live, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.

Una serata non solo all’insegna della musica, ma anche un’occasione per vivere un’esperienza di stile e di divertimento. Uno stile, quello di Popa inconfondibile in quanto elegante, ironico e con un pizzico di vintage. Un vero e proprio manifesto di femminilità e libertà.

La scaletta del concerto
Io Lei e Tu
Tocco di Lusso
Bugie
Dèjà vu
Arte e Finanza
Sciura milanese
Mare di Milano
Notte magica
Bon Vivant
Psicomagia

Le immagini del concerto

Tosca – D’Altro Canto (Tosca, la musica, gli amici)

APdM – Roma 26.03.2024

Dopo le due date, a gennaio con lo spettacolo Unico, concerto in 3 atti, pensato appositamente per la Sala Santa Cecilia, e il primo appuntamento in Sala Petrassi a febbraio con D’Altro canto dedicato a “Napoli”, Tosca continua a festeggiare il suo viaggio nella musica, iniziato 30 anni fa, come artista residente 2024 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

Con D’Altro Canto il 26 marzo è tornata a esibirsi nella Sala Petrassi con il secondo dei tre appuntamenti a tema – scritti con Giorgio Cappozzo, Valentina Romano e Alessandro Greggia, per la direzione musicale di Joe Barbieri – questa volta dedicato al Cinema.

Ospiti sul palco, insieme a Tosca e ai suoi musicisti, Massimiliano Bruno (sceneggiatore, commediografo, attore e regista), Stefano Fresi (attore e musicista), Rita Marcotulli (compositrice e pianista jazz) e Filippo Timi (attore, regista, scrittore e drammaturgo).

D’Altro Canto parte da lontano tre anni fa, nascendo alla radio per trasformarsi prima in album e poi in evento teatrale. Nel corso di questa metamorfosi si è arricchito di sfumature e contenuti, senza perdere lo spirito originario che è quello del confronto giocoso, planando con leggerezza anche sugli argomenti più delicati. Sul palco la padrona di casa, Tosca, incontra altri amici artisti con cui scambiare canzoni, racconti, idee, visioni e riscoprirsi attraverso la conoscenza di paesaggi sonori poco frequentati, tra brani famosi eseguiti in altre lingue, rivisitazioni di hit, canzoni introvabili di artisti scoperti per caso, omaggi ai maestri.

Ogni appuntamento propone uno spunto da cui partire e attraverso la musica (il cui tempo è scandito dalla direttrice d’orchestra Tosca), riflessioni e aneddoti lo spazio si anima, coinvolgendo il pubblico in esplorazioni a volte sconosciute anche ai protagonisti, rivelando spiragli inediti e inaspettate epifanie.

«Una piccola isola felice nel mare magnum di un tempo complesso, da cui non si cerca fuga, ma solo una chiave diversa per interpretarlo, senza subirlo, con grazia e ironia», racconta Tosca. E aggiunge: «Con i molti amici che mi verranno a trovare sarà un piacere e un onore condividere storie e regalare musica, accomunati da una visione affine dell’arte e della sua funzione emotiva, sociale e di crescita».

Sul palco Tosca e i suoi ospiti saranno accompagnati dai musicisti: Giovanna Famulari violoncello e voce Massimo De Lorenzi chitarra Fabia Salvucci percussioni e voce Luca Scorziello percussioni e batteria Arabella Rustico contrabbasso.

Tosca salirà nuovamente sul palco dell’Auditorium con un altro speciale di D’Altro Canto il 31 ottobre – dedicato alla Musica stregata – con altrettanti ospiti eccezionali che saranno annunciati nei prossimi mesi.

Fonte UFFICIO STAMPA Antonella Mucciaccio

Di seguito la mostra galleria fotografica

ElectroKids – Il primo festival per bambini elettrici e digitali

Dal 13 al 28 aprile arriva a Roma

ElectroKids

 Il primo festival per bambini elettrici e digitali

 

Luci, suoni, immagini e creatività: sono queste le parole chiave che si nascondono dietro ElectroKids, il primo festival di arte digitale e videomapping interamente dedicato a bambini, ragazzi e alle loro famiglie. Dal 13 aprile al 28 aprile, nella VR arena del Casilino Sky Park di Roma sedici giorni di installazioni interattive e realtà virtuale, fantasmagorici videomapping e una sala immersiva di 200 metri quadrati dove gli spettatori potranno immergersi totalmente nell’ipnotica arte di uno dei principali artisti del Novecento: Gustav Klimt. Nei weekend, inoltre, tanti laboratori gratuiti per diventare artisti digitali dedicati a bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni le cui opere realizzate entreranno a far parte della mostra.

Il festival prevede la presenza di artisti italiani e internazionali per introdurre i più giovani, ma anche le loro famiglie, alla sperimentazione artistica con le nuove tecnologie multimediali: immersive art, video arte, arte digitale, video mapping, interactive art.

Dopo i record di presenze registrate e la recente esposizione in Messico, torna a Roma, in esclusiva nella sala immersiva del festival, la spettacolare Gustav Klimt Experience (a cura di Fake Factory). Grazie a videoproiezioni monumentali e sofisticate tecnologie digitali, in soli dieci minuti i piccoli spettatori con le loro famiglie potranno immergersi nella sinuosa arte del pittore austriaco, avendo così la sensazione di entrare nei suoi quadri e di avvicinarsi ai suoi colori e protagonisti. Un’occasione unica per scoprire i segreti nascosti nella mente di Klimt e della sua creatività, grazie ad un nuovo modo di vivere l’arte che sfrutta le potenzialità delle nuove tecnologie in cui si fondono spettacolo e fruizione.

Nello stesso spazio, a rotazione ogni 60 minuti, gli spettatori potranno immergersi nei mondi virtuali di quattro diversi artisti e artiste e collettivi: “Automatic Retro Impression” di Ari Dykier (Polonia) dove lo spettatore si confronta con il mondo dei ricordi e dei sogni; “Auctus” di Glowing Bulbs (Ungheria) che esplora il concetto di crescita all’interno di un mondo dominato da creature fantastiche; “Landscape Fantasy” di Emiko (Polonia), mostra un universo di forme, colori e paesaggi surreali;  “No Borders” di LIZ del collettivo FLxER (Italia) immagina un mondo senza confini e barriere architettoniche.

Alla realtà immersiva si affiancano gli spettacolari videomapping con alcune delle opere di Darklight Studio (VJ Eletroiman – Brasile), che con Sacred Geometry #2 compie un viaggio nel passato e nella rappresentazione di teoremi geometrici enunciati da matematici e filosofi che si sono interrogati sul concetto di spazio; di Kanaka (Italia) che con il progetto Colorama avvicina i bambini alla bellezza e alla diversità del mondo dei colori; e del collettivo BLIVET, composto dagli studenti RUFA di Multimedia Arts and Design.

Sulla facciata del Casilino Sky Park le videoproiezioni sono a cura di Zazarac (Romania) che, in un viaggio digitale, esplora le possibili geometrie create dall’interazione tra la luce e l’ombra.

Nella sala installazioni è possibile sperimentare l’opera interattiva “Particles” realizzata da FLxER (Italia) in cui il vero protagonista è lo spettatore che partendo da particelle elementari, attraverso una leap station, potrà creare forme geometriche astratte. Sarà inoltre possibile visitare Fantomas – VR Arab Science Fiction, una mostra d’arte in realtà virtuale dove il pubblico può utilizzare visori VR per sperimentare i progetti creati dai 6 artisti egiziani e palestinesi in cui immergersi nella vita di una rana, nel mondo del cinema, nelle emozioni del virtuale, della solitudine, della vita e della propria coscienza.

Sabato 13 e domenica 14, sono i tre workshop gratuiti in programma: Immersive Art for kids per capire come colorare e progettare una stanza immersiva, Video Mapping for Kids per apprendere le prime tecniche di questa tecnologia e NO APP per imparare a vivere senza cellulare. Sabato 20 e domenica 21 i bambini fanno i primi passi per produrre musica elettronica, creeranno immagini video con tecniche antiche nel laboratorio di Incisione e Videomapping e potranno scoprire come animare astronavi e dischi volanti nel Laboratorio di stop motion astronomico.

A completare il programma di Electro Kids tutti i fine settimana sono in programma dei Dj e Vj set per far ballare insieme grandi e piccini. Sabato 13 si balla con la musica pop e spaziale di Luzy L (Toretta Stile) accompagnata dalle immagini digitali/analogiche dell’artista Tzu ツツing, sabato 20 è dedicato all’elettronica di Lady Maru con l’accompagnamento video di VJ Nikky. 

Si conclude sabato 27 aprile con l’artista multimediale inglese Tobyz che presenta il suo nuovo progetto “Fuel”, una performance visuale che parte dal racconto di una Love Parade di Berlino: un documentario sperimentale che prende la forma di un dj set.

Il programma aggiornato e tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.electrokids.net.

Il progetto ElectroKids è vincitore dell’Avviso Pubblico “Raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.

ElectroKids è prodotto da Flyer srl, che nel 2004 ha dato vita a LPM Live Performers Meeting, il più grande evento del settore. Giunto alla sua venticinquesima edizione, di cui 11 a Roma e le altre, anche grazie al supporto della Comunità Europea, a Xalapa, Minsk, Città del Messico, Cape Town, Münster, Eindhoven e Amsterdam. Dal 2004 LPM ha ospitato oltre 4600 artisti, 2625 performance, workshop e showcases, con 72 paesi partecipanti e più di 1.500.000 visitatori.

ElectroKids fa parte del network AVnode, rete internazionale con oltre 60 membri che promuovono oltre 200 progetti tra festival, meeting e workshop.

ElectroKids si svolge al Casilino Sky Park, negli spazi del Centro Commerciale Casilino nel quartiere Alessandrino. L’ingresso è possibile da Via Casilina 1011 e da Viale della Bella Villa 106, il parcheggio è gratuito. La location è raggiungibile in auto utilizzando i parcheggi del centro commerciale, con la Metro C fermata Alessandrino oppure in autobus, linee 106, 213, 313, 552.

 

INFO

ELECTROKIDS, dal 13 al 28 aprile, Casilino Sky park VR Arena – Centro, Commerciale Casilino, via Casilina 1011, metro Alessandrino Roma.

Laboratori ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, rivolta a tutti i bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 13 anni.

Numero massimo partecipanti: 20.

Biglietto d’ingresso per le mostre: €7.

CONTATTI

https://www.instagram.com/electrokidsfestival/

www.electrokids.net

UFFICIO STAMPA GDG PRESS

 info@gdgpress.com

Giulia Di Giovanni 3341949036

Roberta Matticola 3336766019

Tullio De Piscopo “Dal Blues al Jazz con… Andamento Lento”

Roma, 26 Marzo 2024

Un’entusiasmante standing ovation ha salutato il concerto di Tullio De Piscopo “Dal Blues al Jazz con… Andamento Lento” che si è tenuto ieri sera all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Il maestro, accompagnato da una band di eccellenti musicisti, ha regalato al pubblico un viaggio musicale attraverso le sue mille esperienze, intrecciando tamburi e percussioni con grande maestria.

Il programma, ricco e coinvolgente, ha spaziato dai brani per sola batteria, come gli storici assoli di Tullio dedicati al fratello Pino Daniele, a intramontabili pagine musicali di standard jazzistici.

Non sono mancate le perle di grande successo dal repertorio pop di De Piscopo, come “Stop Bajon”, “Pummarola Blues” ed “Andamento lento”, che hanno fatto cantare e ballare tutto il pubblico.

Di seguito la nostra galleria fotografica

Inaugurata la Mostra “TRIALOGO” alla Basile Contemporary a Roma

Il 23 marzo 2024 si è svolta l’inaugurazione della mostra collettiva “TRIALOGO” presso la Basile Contemporary in via di Parione 10 nel cuore di Roma. Questa esposizione d’eccezione mette in mostra le opere di tre esponenti dell’arte contemporanea italiana: Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino, offrendo al pubblico un’esperienza artistica straordinaria e multiforme.

Un “TRIALOGO” di espressione artistica.

La mostra prende vita attraverso il “TRIALOGO” tra le opere dei tre artisti di spicco, Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino. Questo dialogo visivo offre al pubblico uno sguardo approfondito nelle visioni e nelle tecniche di tre artisti contemporanei, ognuno con il proprio stile distintivo e la propria narrazione artistica.

Trialogo nasce con l’intento di unire in uno spazio espositivo comune tre artisti con stili artistici differenti, dove ciascun artista occupa uno spazio unico, mantenendo al contempo un dialogo intenso e dinamico con gli altri. Gli anni Novanta hanno rappresentato un periodo di radicale trasformazione nell’arte contemporanea italiana, con l’emergere di talenti che hanno ridefinito i canoni figurativi dell’epoca. Tra questi Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino. In un decennio in cui i movimenti d’avanguardia si placavano e la tecnologia digitale cominciava a prendere piede, questi artisti hanno sviluppato i loro stili distintivi, contribuendo a plasmare il panorama artistico italiano contemporaneo.

Durante gli anni Novanta, il contesto artistico italiano era caratterizzato da una pluralità di influenze e da una fervida ricerca di nuove modalità espressive. Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino sono emersi in questo contesto, ciascuno portando con sé le proprie influenze e sensibilità artistiche. Nonostante le radici comuni nel fermento creativo di quegli anni, ognuno di loro ha intrapreso un percorso unico, sviluppando uno stile personale che ha continuato a evolversi nel corso degli anni.

L’inaugurazione della mostra “TRIALOGO” presso la Basile Contemporary è stata un’esperienza immersiva e coinvolgente. Gli ospiti sono stati accolti da un’atmosfera vibrante, permeata dalla creatività e dall’innovazione, mentre esploravano le opere esposte e si lasciavano trasportare dalle diverse prospettive offerte dai tre artisti.

La mostra rappresenta un tributo alla ricchezza e alla diversità dell’espressione artistica nel panorama culturale del paese. Con “TRIALOGO”, Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino offrono al pubblico un’opportunità unica di immergersi nell’universo dell’arte contemporanea italiana e di cogliere la bellezza e la complessità delle loro visioni artistiche.

Il Concerto di Primavera all’Auditorium Parco della Musica: “The Best Of Disney Music”

L’atmosfera magica e incantata del mondo Disney ha preso vita il 21 marzo 2024 all’Auditorium Parco della Musica di Roma durante il tanto atteso Concerto di Primavera. Un evento straordinario che ha visto protagonista l’orchestra composta da ben 92 elementi, sotto la direzione del maestro Gerardo Di Lella, nell’esecuzione di un repertorio indimenticabile intitolato “The Best Of Disney Music”.

L’emozione ha pervaso il pubblico sin dalle prime note, mentre l’orchestra ha trasportato gli spettatori in un viaggio incantato attraverso le colonne sonore dei più amati film Disney di tutti i tempi. Dai classici intramontabili come “La Bella e la Bestia”, “Biancaneve e i Sette Nani” e “Cenerentola”, fino alle moderne meraviglie come “Frozen” e “Rapunzel”, ogni brano ha risvegliato ricordi e emozioni nei cuori degli spettatori di tutte le età.

La serata è stata un’occasione unica per rivivere le avventure di personaggi iconici come Simba de “Il Re Leone”, i coraggiosi cuccioli di “La Carica dei 101” e l’indimenticabile Ariel de “La Sirenetta”. La musica ha svolto il suo incantesimo anche attraverso le storie di eroi e principesse intramontabili come Mulan, Pocahontas e Aladdin, fino ad arrivare alle straordinarie gesta di Hercules e al magico mondo di Pinocchio e il Gobbo di Notre-Dame.

L’interpretazione dell’orchestra, guidata dalla maestria di Gerardo Di Lella, ha reso omaggio alla magia e all’immaginazione dei film Disney, catturando l’essenza di ogni brano con maestria e passione. Le note familiari hanno suscitato sorrisi e applausi scroscianti da parte del pubblico entusiasta, il quale ha dimostrato il proprio affetto per queste melodie senza tempo.
Il Concerto di Primavera al Parco della Musica è stato molto più di un semplice evento musicale; è stata un’esperienza che ha riunito le famiglie, gli amici e gli amanti della musica e della magia Disney in un momento di gioia e condivisione. Grazie alla straordinaria performance dell’orchestra di Gerardo Di Lella, i sogni dei presenti si sono fusi con le note e i ricordi dei film Disney, creando un’atmosfera indimenticabile di magia e incanto.

In conclusione, il Concerto di Primavera “The Best Of Disney Music” all’Auditorium Parco della Musica di Roma ha dimostrato ancora una volta il potere universale della musica Disney nel portare felicità, emozione e meraviglia nelle vite di tutti coloro che vi partecipano.

Ginevra Baldassari
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