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CULTURA - page 90

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Cettina Donato e Ninni Bruschetta in concerto a Jazz&Image

Roma, 14 settembre 2022

Cettina Donato e Ninni Bruschetta sono tornati nuovamente a Roma, , con il loro concerto, dal titolo “I Siciliani”, composto da raffinati racconti in musica attraverso le parole di un artista fuori degli schemi quale è stato il siracusano Antonio Cardarella.

Nello splendido scenario del Parco del Celio a due passi del Colosseo. sulle musiche arrangiate da Cettina Donato ed eseguite con una band di strumentisti di eccellenza, Ninni Bruschetta ha omaggiato il poeta-amico interpretandone i versi, attraverso la recitazione ed il canto.

Il concerto racconta frammenti di vita e il senso di un luogo, le terre di Sicilia, fondendo mirabilmente e portando in scena sia l’esperienza teatrale di Bruschetta – attore, regista, sceneggiatore – sia quella musicale di Donato – artista e direttrice d’orchestra.

Tra i brani eseguiti anche una mirabile interpretazione di ‘Amandoti’ del cantautore Giovanni Lindo Ferretti.

Sul palco anche Celeste Gugliandolo (voce), Dario Cecchini (sax e flauto), Dario Rosciglione (contrabasso) e Mimmo Campanale (batteria).

La serata è stata successivamente chiusa dal quintetto composto dai chitarristi Angelo Debarre e Miraldo Vidal, insieme a Rangy Debarre (chitarra), Alessandro Vece (violino) e Paride Furzi (contrabasso) che hanno eseguito pezzi del repertorio gipsy jazz del chitarrista francese Django Reinhardt.

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FASK “IL TEMPO È UNA BUGIA” dal 16 settembre il nuovo singolo con la partecipazione straordinaria di LUCIANO LIGABUE

Dopo gli appuntamenti di MODENA (14 settembre) e Sesto San Giovanni, MI (15 settembre) si chiuderà il 17 settembre a PERUGIA “È GIÀ DOMANI ORA – TOUR” la serie di date che hanno portato i FASK sui palchi dei principali festival e rassegne estive.

I FAST ANIMALS AND SLOW KIDS, la rock band perugina che con oltre 10 anni di attività e 6 album ha conquistato uno dopo l’altro uno stuolo di fedelissimi fan, festeggia l’anniversario della pubblicazione dell’ultimo fortunato album “È GIÀ DOMANI” (pubblicato da Woodworm in licenza esclusiva per Believe) con un nuovo singolo inedito e una straordinaria collaborazione.

Sarà infatti disponibile da venerdì 16 settembre in tutti gli store digitali e per la programmazione radiofonica “IL TEMPO È UNA BUGIA” (in distribuzione per Warner Music Italy), brano scritto e cantato dai FAST ANIMALS AND SLOW KIDS e LUCIANO LIGABUE.

Le foto del Concerto al Villa Ada Festival Luglio 2022

“I Fask hanno “birra”, voglia, passione e predisposizione al r’n’r – racconta LUCIANO LIGABUE – Mi ha fatto molto piacere la loro richiesta di una possibile collaborazione ma ancora di più cantare una bella canzone come “il tempo è una bugia”. Rock on”. Parlando del brano i FASK raccontano: “La più grande fortuna di un musicista è il poter ripercorrere all’infinito la propria vita attraverso le parole e le note delle canzoni che ha scritto. Quando un musicista sale sul palco e suona una propria canzone, si perde nei meandri dei ricordi, come se li stesse rivivendo, come se fosse la prima volta. Chi suona, in pratica, può viaggiare indietro nel tempo senza mai lasciare il presente. Questa canzone è una presa di coscienza di tutto questo: due generazioni che si raccontano, che si confrontano, che descrivono i primi ricordi legati alla musica e alla propria provincia, due generazioni che nella musica si incontrano, al di là dei confini di un tempo che fa finta di passare e non passa mai, per nessuno, a nessuna età.”
 
Entrando più nel dettaglio sul concept del brano e sul titolo: “Il tempo è una bugia perché lo si può fermare in una canzone, il tempo è una bugia perché scorre così veloce che quasi non lo percepisci, il tempo è una bugia perché è intimamente connesso con lo spazio e nello spazio viviamo noi, non il tempo. Eppure, nonostante tutto questo, alla fine ci ritroviamo tutti i giorni a guardare il sole sorgere, con la stessa identica ammirazione di quando lo osserviamo scomparire, col viso rivolto ad ovest e la sicurezza di un’altra alba che si appresta a tornare nel ciclo continuo della vita.Ed è forse per questo, solo per questo, che il tempo è la bugia che vogliamo ripeterci mille e mille altre volte ancora”.
 
A proposito della collaborazione con Luciano Ligabue i FAST ANIMALS AND SLOW KIDS raccontano:
“Lavorare insieme a Luciano per “Il Tempo è una bugia” è stata per noi un’occasione di crescita straordinaria. Un confronto illuminante e diretto con una persona appassionata, profonda e sincera, che ha scritto straordinarie pagine della storia della musica italiana. Lavorare fianco a fianco sull’arrangiamento, sulla melodia, sull’utilizzo cosciente delle parole e, più in generale, sulle emozioni che volevamo trasmettere attraverso una canzone è stata un’esperienza che porteremo per sempre con noi. I consigli che abbiamo ricevuto da Luciano ci hanno permesso di guardare da un’altra prospettiva la nostra musica, ci hanno inorgoglito e fatto sentire più sicuri di noi stessi e di questo gli saremo per sempre grati”.
 
Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (Chitarre) sono in procinto di chiudere, con le ultime date in programma, il loro “È GIÀ DOMANI ORA – TOUR”, la serie di appuntamenti live che li ha visti impegnati durante tutta l’estate in giro per la penisola.
 
Per i FAST ANIMALS AND SLOW KIDS il palco è sicuramente il luogo perfetto dove celebrare l’unione tra la loro musica e il pubblico: sudore, stage diving, rock ‘n’ roll e l’urlo liberatorio che non manca mai durante i concerti “SIAMO I FAST ANIMALS AND SLOW KIDS E VENIAMO DA PERUGIA”, urlo che riecheggerà sul palco anche il 14 settembre a MODENA (Festa Dell’unità@Arena Del Lago), il 15 settembre al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) e il 17 settembre ai Giardini del Frontone di Perugia (Biglietti disponibili su vivoconcerti.com).

Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (Chitarre) iniziano a suonare insieme e a scrivere canzoni nel 2008, anno in cui muovono i primi passi nei locali della loro regione.

Grazie ai loro primi concerti, coinvolgenti ed energici, la band (che sceglie il nome FAST ANIMALS AND SLOW KIDS ispirandosi ad una gag de I GRIFFIN) viene ingaggiata come opening act di band nazionali e internazionali che in quegli anni si trovavano a passare dalla loro città, Perugia.

Ci vogliono due anni di attesa per vedere nascere nel 2010 il primo Ep “Questo è un cioccolatino (To Lose la Track)”, ben accolto dalle riviste musicali. Complice la vittoria del concorso Italia Wave Love Sound ed i primi concerti fuori dai confini regionali, il loro nome inizia a girare nell’ambiente underground italiano e nel 2011 arriva il disco d’esordio “Cavalli” (Iceforeveryone), 11 canzoni post-punk caratterizzate da testi dissacranti e ritmiche percussive.

L’album è la scusa per la band per intensificare la propria attività live, attività che continua a caratterizzare fortemente l’anima del gruppo. A due anni dal primo album la band pubblica il secondo disco di studio “Hybris” (Woodworm, 2013), 12 pezzi che mostrano un gruppo fortemente maturato rispetto al lavoro precedente: il sound si fa più ricco grazie all’introduzione di fiati e violini e i testi toccano temi universali in maniera del tutto personale, rapportandoli all’esperienza stessa dell’essere parte di una band. Il primo singolo “A cosa ci serve” viene eletto canzone dell’anno per i lettori e per i redattori del sito Rockit e l’album è al numero uno anche nelle preferenze dei lettori di La Repubblica XL.

Durante il tour che segue la pubblicazione di “Hybris” i FASK compongono il terzo album “Alaska” (Woodworm, 2014) che va ad ampliare ed approfondire le intuizioni del precedente lavoro rendendo i loro testi esistenzialisti e il loro wall of sound chitarristico un marchio di fabbrica del tutto nuovo e personale nell’ambiente italiano. L’ultima data del tour di “Alaska” registra un sold out di oltre tremila persone all’Alcatraz di Milano e rende di fatto i Fast Animals & Slow Kids una delle prime band indie italiane a registrare il tutto esaurito nel live club milanese. 

Dopo essersi presa una breve pausa, la band compone il quarto album “Forse non è la felicità” (Woodworm) che vede la luce nel febbraio 2017. Musicalmente, la canzoni che compongono l’album sono ancora più destrutturate e libere nella forma, mentre la maggior parte dei testi è stata scritta da Aimone Romizi durante un viaggio in solitaria negli Stati Uniti. Accanto a brani che perpetuano il loro classico immaginario sonoro, iniziano a farsi preponderanti melodie più aperte e arrangiamenti più ricercati. L’album riceve ottime recensioni e consacra i FASK tra i nomi più importanti dell’underground rock italiano. 

Il 2019 è l’anno della svolta sonora e del riconoscimento da parte del grande pubblico. I FASK si affidano al produttore Matteo Cantaluppi e registrano il loro quinto album, “Animali Notturni” che esce per Warner Music Italia. Caratterizzato da una forte componente melodica e dai numerosi intrecci di chitarre arpeggiate, synth e elementi orchestrali, l’album esordisce al settimo posto della classifica Fimi dei dischi più venduti e al quarto in quella dei vinili. Il tour che ne consegue, inaugurato da una performance al Primo Maggio di Roma, registra nel complessivo cinquantamila presenze e regala alla band una nuova ed inaspettata popolarità.

Nei piani dei FASK il 2020 sarebbe dovuto essere caratterizzato da una lunga serie di date nei più grandi live club italiani, tutte andate sold out in prevendita. L’arrivo della pandemia ha obbligato Aimone Romizi, Alessio Mingoli, Jacopo Gigliotti e Alessandro Guercini a rivedere i piani impegnandosi come prima cosa a rimborsare tutti i biglietti venduti.

Dopo un primo momento di riorganizzazione i FASK pubblicano a maggio l’inedito “Come Conchiglie”, brano scritto e registrato in casa durante il primo lockdown. Ma non è tutto. Il 2020 è stato l’anno in cui i FASK si sono messi alla prova anche in un altro campo pubblicando ad ottobre la graphic novel “Come reagire al presente” (Beccogiallo), progetto che si rivela un grande successo di pubblico e critica.

Il 2021 si apre con la pubblicazione del brano “Come un animale” (https://youtu.be/GEoZUNwiNZs) a cui segue ad aprile il successivo inedito “Cosa ci direbbe”, singolo che vede per la prima volta i FASK collaborare con un altro artista, l’amico e collega Willie Peyote e a giugno “SENZA DELUDERTI”, brano che accompagna la partenza del primo tour acustico della band, il DAMMI Più tempo – tour Tour Acustico che vedrà impegnati i FASK per tutta l’estate.

Le tracce faranno parte dell’album pubblicato a settembre 2021 “È GIÀ DOMANI”, disco che raccoglierà anche i successivi singoli “Stupida Canzone” (https://youtu.be/ZhwGJr9w60E) e “Lago ad alta quota”. “È GIÀ DOMANI” (prodotto dai FASK e Matteo Cantaluppi) debutta alla posizione n. 5° della classifica ufficiale italiana e alla 2° posizione della classifica vinili, dimostrando come la band abbia fatto un ulteriore passo in avanti non solo nei testi ma anche nella scrittura dei brani e nella produzione. “È GIÀ DOMANI” ha convinto non solo il pubblico (che li segue affezionato ed è cresciuto con loro in questi 10 anni) ma anche la critica, come testimoniano le recensioni entusiastiche che hanno accompagnato la pubblicazione.

Il 2022 è l’anno del vero e proprio ritorno sul palco, senza limitazioni legate al Covid e con il pubblico che può finalmente saltare e urlare sotto palco. L’occasione è importante e va festeggiata con un nuovo brano inedito dal titolo “VITA SPERDUTA”, presentato live durante la tranche primaverile del “È GIÀ DOMANI TOUR” (concerti sold out in diverse città come Bologna, Padova, Firenze, Torino, Roma e Milano). L’estate è stata l’occasione per proseguire la conquista della penisola con “È GIÀ DOMANI ORA – TOUR” che si concluderà il 17 settembre riportando a casa, nella loro Perugia, Aimone, Alessandro, Alessio e Jacopo.

Ufficio Stampa About-Ent

Le foto del Concerto al Villa Ada Festival Luglio 2022

Subsonica Atmosferico Tour 2022

CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Roma 09.09.2022

I Subsonica si esibiscono al parco Schuster di Roma in una coda dell’estate romana che vede una buona partecipazione di pubblico pronto a ricevere tanta energia dal gruppo torinese.
Titolo del tour Atmosferico Tour 2022, che come da una nota degli stessi Subsonica, si basa sul groove, quello che mosse le “nuvole rapide” proprio 20 anni fa e che di fatto ripropone il loro grande disco dell’epoca, “Amorematico”.

La scaletta della serata:

  1. Radiopatchanka
  2. Nuvole rapide
  3. Albascura
  4. Gente tranquilla
  5. Perfezione
  6. L’errore
  7. Colpo di pistola
  8. Eva-Eva
  9. Mammifero
  10. Satisfaction(Benny Benassi cover)
  11. Il mio DJ
  12. Nuova ossessione
  13. Dentro i miei vuoti
  14. L’ultima risposta
  15. Up Patriots to Arms(Franco Battiato cover)
  16. Liberi tutti
  17. Il diluvio
  18. Benzina Ogoshi
  19. Sole silenzioso(with “War” by Bob Marley… )
  20. Discolabirinto
  21. Tutti i miei sbagli
  22. Strade

La giovane cantante norvegese AURORA in concerto a Roma

La giovane cantante norvegese Aurora Aksnes, conosciuta nel mondo della musica semplicemente come AURORA, ha potuto finalmente esibirsi nei concerti del suo tour italiano, dopo il rinvio degli stessi inizialmente programmati per lo scorso mese di febbraio.
Dopo il buon successo di pubblico ottenuto a Milano nella serata di mercoledì , ieri sera è stata la volta del palco della sala Santa Cecilia all’Auditorium di Roma.

L’artista di Bergen, che si è fatta conoscere negli scorsi anni al pubblico internazionale con ‘Half the World Away’, cover del famoso brano degli Oasis, è caratterizzata da una voce molto particolare, armoniosa e quasi angelica, che accompagna i sound delle sue canzoni che richiamano le atmosfere dark e a volte malinconiche delle terre scandinave.

Tra i brani eseguiti alcuni relativi agli esordi come ‘Running with the wolves’ del 2015 o ‘Runway’, quest’ultimo utilizzato nell’episodio conclusivo della famosa serie televisiva statunitense ‘The Following’ e quelli che fanno parte del suo ultimo album pubblicato all’inizio di quest’anno, dal titolo ‘The Gods we can touch’, come ‘Cure for me’, ‘Exist for life’ o ‘A Dangerous Thing’.

La scaletta del concerto
The Forbidden Fruits of Eden
Heathens
Blood in the Wine
Churchyard
Warrior
Daydreamer

The River
A Potion For Love
A Dangerous Thing

A Temporary High (acustica)
Runaway
The Seed

Cure for Me
Running With the Wolves
Giving In to the Love

It Happened Quiet
Exist for Love
Infections of a Different Kind


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Venditti & De Gregori

Dopo il concerto all’Olimpico, a grande richiesta si aggiungono nuovi appuntamenti romani al tour “Venditti & De Gregori” ieri i due amatissimi artisti si sono esibiti nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

Insieme a De Gregori e Venditti debutta sul palco una band che unisce per la prima volta i musicisti che da anni collaborano separatamente con i due artisti: Alessandro Canini (batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Biase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo Bianchi (sax), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino) e Fabiana Sirigu (violino).

Oggi si replica.

La scaletta della serata:

  • Bomba o non bomba
  • La leva calcistica della classe ’68
  • Modena
  • Bufalo Bill
  • La storia
  • Peppino
  • Generale
  • Sotto il segno dei pesci
  • Dolce signora che bruci
  • Alice
  • Atlantide
  • Santa Lucia
  • Canzone (Cover Lucio Dalla)
  • Ci vorrebbe un amico
  • Notte prima degli esami
  • La Donna Cannone
  • Che fantastica storia è la vita
  • Pablo
  • Unica
  • Rimmel
  • Titanic
  • Giulio Cesare
  • Alta marea
  • In questo mondo di ladri
  • Sempre e per sempre
  • Fiorellino
  • Il vestito del violinista
  • Ricordati di me
  • Roma Capoccia

Il concerto di Louis Tomlinson a Roma

Ieri sera alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma,  si è finalmente celebrato il ritorno live di Louis Tomlinson, l’ex della band britannica degli One Direction.

Il concerto, che ha registrato il tutto esaurito, ha aperto con la sua prima tappa il tour italiano che proseguirà con i prossimi appuntamenti del  1° settembre a Taormina e del 3 settembre a Milano.

Il cantautore britannico ha eseguito  non solo brani della sua carriera da solista tratti dall’album Walls del 2020, ma anche canzoni che hanno portato al successo gli One Direction come Drag me down o Night changes.

Nella scaletta anche il brano We made it, che se da un lato racconta di una relazione ai tempi dell’università, dall’altra rappresenta un messaggio ai propri fan sull’importanza di sostenere sempre i più “sfavoriti”.

Il concerto è stato aperto dalla giovane band degli Stone, che recentemente si è esibita negli opening act dei concerti del cantautore britannico Yungblud.

La scaletta dei brani

  1. We Made It
  2. Drag Me Down
  3. Don’t Let It Break Your Heart
  4. Always You
  5. Change
  6. Night Changes
  7. 7 (Catfish and the Bottlemen cover)
  8. Fearless
  9. Only the Brave
  10. Habit
  11. Copy of a Copy of a Copy
  12. Defenceless
  13. Beautiful War (Kings of Leon cover)
  14. Little Black Dress
  15. Walls
  16. Through the Dark
  17. Kill My Mind

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Mannarino Live al TerraSound Festival

Ieri sera, nella gradevolissima cornice di Piazza Buozzi a Giulianova, nell’ambito del TerraSound Festival organizzato da Best Eventi, Alessandro Mannarino si è esibito presentando il suo ultimo disco “V”.

All’ombra del rinascimentale Duomo di San Flaviano, il poliedrico cantautore romano ha trascinato il folto pubblico presente, in un affascinante viaggio intorno al mondo, attraverso suoni che ricordano l’Africa, l’America Latina e l’Europa.

E’ stato un concerto in cui sonorità primordiali e futuristche si sono sapientemente amalgamante con i brani classici del repertorio di Mannarino.

Insieme a Mannarino, sul palco erano presenti Alessandro Chimienti (chitarra), Emanuele Triglia (basso), Puccio Panettieri (batteria), Mauro Refosco (percussioni), Seby Burgio (tastiere), Simone Alessandrini (fiati), Gioia Persichetti, Simona Sciacca e Lavinia Mancusi.

Il Tour che ha attraversato tutta la penisola, continua in Sicilia (Catania 3 settembre e Palermo 4 settembre) e si concluderà il 28 settembre all’Arena di Verona, ultime occasioni per assistere ad uno spettacolo assolutamente da non perdere.

La scaletta della serata:

  • Tamburi
  • Africa
  • Fiume Nero
  • Agua
  • Apriti Cielo
  • L’Impero (Pachamama)
  • Cantaré
  • Banca de New York
  • Lei
  • Ballabylonia
  • Serenata Lacrimosa
  • Tevere Grand Hotel
  • Scetate Vajò
  • Arca di Noeè
  • Vagabunda
  • Bandida
  • Paura
  • Bar della Rabbia
  • Statte Zitta
  • Me So‘ Mbriacato

Articolo di Roberta Di Carlo per European Affairs

Achille Lauro al Civitavecchia Summer Festival 2022


La tappa dell’Achille Lauro Superstar – Electric Orchestra tour ha toccato ieri sera Civitavecchia, infiammando i tantissimi fan accorsi in Piazza della Vita, sotto la storica fortezza del Forte Michelangelo che protegge il porto.

Nell’ambito del Civitavecchia Summer Festival, Achille Lauro ha portato sul palco un nuovo grande show, uno spettacolo completamente ripensato dagli arrangiamenti ai costumi di scena.

Con la serata di ieri il tour ha concluso la sua diciottesima tappa, in un anno in cui il cantautore veronese ha partecipato all’Eurovision di Torino e non più di qualche settimana fa, sempre sul litorale laziale, è stato ospite del Jova Beach Party.

Lauro ha eseguito molti dei suoi celebri brani, da quelli dei primi dischi di successo, quali Bonnie & Clyde (2015), Amore mi (2017) e Thoiry RMX (2018), fino ai recenti Stripper (2022), Domenica (2022) – canzone con la quale ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo – e altri contenuti nell’ultimo album del 2021 dal titolo Lauro – Achille Idol Superstar.

La scaletta completa del concerto
Delinquente/Generazione X
Maleducata
Me ne frego
Femmina
Bonnie & Clyde/Ullallà/Thoiry RMX
Zucchero
Stripper
Fuori rosa
Sabato sera
Lauro/Barrilete cosmico
Domenica
Teatro & cinema/Mamacita/Amore mi/BVLGARI
Roma
Ban bam twist
Solo noi
Come me
1969
Pessima
Marilù
Cadillac
Latte +
Penelope
La bella e la bestia
16 marzo
Rolls Royce
*BIS*
Scusa
C’est la vie

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Cous Cous Unplugged: la quattro giorni romana


Comunicato dell’ufficio stampa HF4

COUSCOUS UNPLUGGED

Nel cuore del quartiere Ottavia, 4 giorni di Open Mic, Talk, Musica, Labs, Urban Life
Rap, Intercultura, Periferie
con Chicoria e Amir Issa, Slava e Lorenzo Werst, Phedra e Rosa White, Charles Muda e Samia, e la giornalista Sabika Saha Povia

Tutti i giorni dal 25 al 28 agosto 2022 dalle ore 18.30 alle ore 24.00 nel quartiere Ottavia
Via Casal del Marmo 216 (Parcheggio della Scuola Pablo Neruda)
Ingresso gratuito

Dopo il successo in tutta Italia di Spaghetti Unpluggeddal 25 al 28 agosto 2022 debutta a Roma – nella periferia nord est di Ottavia, Via Casal del Marmo 216 – Cous Cous Unplugged, spin off del noto format diretto e ideato da Davide Dose, con Giovanni Romano e Gianmarco Dottori: 4 giorni di musica, incontri, open mic e talk alla scoperta della nuova e della storica scena rap romana e italiana.

Ogni sera due ospiti musicali, uno italiano e uno di origini straniere, per un vero e proprio mini-festival a ingresso gratuito per esplorare i temi dell’intercultura, della vita in periferia, della forza identitaria e migliorativa della musica e delle parole.

Concerti e open mic, ma anche laboratori di scrittura, laboratori creativi e aperitivi etnici: a salire sul palco in un confronto animato e creativo di musica, rime e parole saranno pietre miliari del rap come Chicoria e Amir Issa, al fianco di artisti come Slava e West HMZ, Phedra e Rosa White, Charles Muda e Samia. Insieme a loro Sabika Saha Povia, giornalista con molte esperienze televisive, che ogni sera li stimolerà sui temi del progetto, in un talk serale che diventerà anche un podcast audiovideo per indagare l’intercultura nella produzione musicale e sociale. Ad accomunare tutti gli artisti presenti è il legame con la scena rap/urban.

Ogni sera spazio aperto anche agli emergenti della zona e di tutta Roma che volessero dimostrare la propria capacità di rime e musica: un open mic aperto alle nuove leve della capitale, secondo la collaudata formula che ha reso Spaghetti Unplugged progetto di punta del lancio e rilancio della scena musicale italiana dell’ultimo decennio.

Venerdì 26 e sabato 27, alle 18.30, laboratorio di scrittura rap a cura di Aku e Amir Issa: momento dedicato alla scrittura creativa, dall’idea iniziale fino alla realizzazione di una strofa e poi di un brano completo. Rime, tecniche e tricks (perché il rap …è una cosa seria) e, per i più piccoli, ”Parole e Musica in libertàlaboratorio per bambini dai 7 ai 13 anni a cura di Laura Aglietta, domenica 28 agosto alle 18.00.

Ogni giorno alle 21.30 ad aprire la serata di Cous Cous Unplugged sarà Sabika Saha Povia che, con i 2 artisti ospiti del successivo live showcase, si confronterà sui temi del progetto. Un artista è italiano e l’altro ha origini straniere: conta questa cosa? Come e perchè?

A seguire i concerti, tutti i giorni alle ore 22.15.

Si parte il 25 agosto con Slava e Lorenzo West. Slava, rapper di origini ucraine che vanta collaborazioni con Frah Quintale oggi vive a Brescia; è stato uno dei primi a raccontare la guerra in Ucraina tramite le testimonianze ricevute dai parenti dal suo Paese natale e pubblicate sui social. Lorenzo West, classe ‘98, originario proprio di Ottavia per Cous Cous Unplugged proporrà il sound della periferia nord ovest di Roma e farà gli onori di casa raccontandoci il suo quartiere, che ospita appunto la manifestazione.

Si prosegue venerdì 26 agosto con Phedra e Rosa White. Phedra, nata a San Basilio, è nota soprattutto per l’energia e la forza comunicativa che trasmette durante i suoi live, nella sua musica si sente tutta l’influenza della scuola romana del rap. Rosa White, artista classe ‘91, ha diviso il palco con artisti come Murubutu e Assalti Frontali, sperimentato numerose collaborazioni (Fastcut, Er Drago, Suarez, YDFWN) e nell’Ottobre 2021 si è esibisce con il suo brano “Come Me”, ospite di Propaganda Live con Diego Bianchi.

Sabato 27 agosto, la serata di Cous Cous Unplugged è dedicata a due pietre miliari del rap romano e non solo: Amir Issa e Chicoria.

Amir Issa è uno dei capostipiti del rap romano. Di origine egiziana, si avvicina all’Hip Hop all’inizio degli anni Novanta, prima come breaker e poi come writer nella crew capitolina The Riot Vandals. Tra i fondatori del leggendario Rome Zoo, un collettivo di cui hanno fatto parte nomi storici della scena rap romana come: Colle Der Fomento, Cor Veleno, Flaminio Maphia, Piotta, e molti altri. attualmente si divide tra progetti musicali e didattici con il progetto “Potere alle parole”, che lo ha portato a collaborare con scuole e università, sia in Italia che negli Stati Uniti. Nel 2021 esce il suo nuovo libro “Educazione rap”.

Chicoria è una pietra miliare del rap italiano. Muove i primi passi alla fine degli anni ’90 tra le strade di Roma come writer, membro della crew ZTK. Già parte della cultura hip-hop della capitale, si avvicina al rap quando conosce i ragazzi di ITP (In The Panchine) e del TruceKlan. Nel tempo incide molti album e partecipa a collaborazioni con artisti di spicco della scena. Si citano alcuni progetti che sono considerati culto, come In the Panchine realizzato con gli ITP, e La Calda Notte, joint album con Noyz Narcos.

La serata di chiusura di Cous Cous Unplugged domenica 28 agosto è affidata a Charles Muda e Samia. Charles Muda è il nome d’arte di Carlo Barboni, un classe ’98 cresciuto in giornate assolate di Monteverde a Roma, da genitori che passavano il loro tempo libero suonando o dipingendo. Il suo primo lavoro discografico “POP ART” in pochi mesi ha totalizzato dal nulla oltre 100.000 streaming su Spotify e 70.000 visualizzazioni su Youtube, ma soprattutto ha saputo attirare le attenzioni delle maggiori testate giornalistiche del settore.

Samia, romana, di origini somale e yemenite. Si dice che da piccola, appena sveglia, si alzava ed iniziava a cantare e ballare, facendo intendere da subito le sue passioni e intenzioni verso quello che lei stessa chiama il suo “psicofarmaco per l’ansia”, ossia la musica. A ottobre 2021 entra nel roster di Leave Music e pubblica un 45 giri digitale dei brani “Volume Spento” e “Piove”.

Il 15 dicembre partecipa alla finale di Sanremo Giovani 2021 con il brano “Fammi respirare”, scritto in collaborazione con Francesco Cataldo che ne cura anche gli arrangiamenti e la produzione.

Ogni sera, dalle 18.30 alle 24.00 spazio anche al gusto con le proposte etniche ed etiche a cura di Gustamondo, progetto nato con l’idea di proporre integrazione sociale tramite la “cucina”. Con la collaborazione di alcune Onlus, che già si occupano di situazioni difficili e di emarginazione, Gustamundo organizza cene etniche preparate da uomini e donne provenienti dai paesi più disagiati. Saranno loro che, diventando protagonisti in cucina, vivranno un momento di serenità e aggregazione, consentendoci di assaggiare specialità di tutto il mondo. Gustamundo sarà dunque un “porto gastronomico” dove i nostri ospiti migranti possano fermarsi e farci conoscere meglio la cultura e i sapori della loro terra.

Per iscriversi al laboratori inviare mail a spaghettiunplugged@com

Per partecipare all’open mic basta presentarsi ogni giorno alle ore 18.30 e iscriversi: 2 brani a testa di cui almeno uno originale.

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Alessandra Zoia alessandra.zoia@hf4.it 333.76.23.013

Giovanni Tommaso “The Bridge Quartet”: Tributo a Sonny Rollins

Nella splendida cornice del Parco del Celio di fronte al Colosseo, nell’ambito della manifestazione Jazz & Image 2022, si è tenuto ieri sera il concerto “Tributo a Sonny Rollins” di Giovanni Tommaso The Bridge Quartet.

Giovanni Tommaso, uno dei “padri nobili” del jazz italiano, nella serata romana, rende così omaggio ad uno dei più grandi sassofonisti della storia del jazz, ovvero Sonny Rollins.
Tommaso ha avuto anche l’onore e la fortuna di suonare insieme a Rollins durante il suo lungo periodo trascorso negli Stati Uniti.

Sempre insieme a Rollins, Giovanni Tommaso ha ricevuto nel passato l’ambito riconoscimento di Doctor in Jazz, la laurea ad honorem consegnata dal Berklee College of Music, il prestigioso istituto universitario privato dedicato alla musica contemporanea con sede a Boston.

Il quartetto nella serata romana ha eseguito diversi brani celebri di Rollins, tra i quali citiamo “Where are you?” e “The Bridge”, contenuti proprio nell’omonimo album pubblicato nel 1962.

Giovanni Tommaso – Contrabbasso
Daniele Scannapieco – Tenor sax 
Andrea Molinari – Chitarra
Marco Valeri – Batteria

La galleria delle immagini



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Roberto Bettacchi
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