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CULTURA - page 86

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Nada ed i suoi brillanti pensieri live al Monk

Articolo di Nicola Ferrara

Raffinata e pop, pop e indie (prima dell’indie), Nada torna in tour dopo anni (e amori) disperati, con la grinta di sempre e quel suo graffio inconfondibile. Il pulcino di Gabbro – così fu ribattezzata, giovanissima, al suo esordio al Festival di Sanremo – oggi ruggisce. E poi ulula, scalcia, strepita, gioisce, abbraccia. Abbraccia i suoi fedelissimi, che tornano a omaggiarla nella cornice appartata e soffusa del Monk di Roma; abbraccia sé stessa, nel lungo e disperato grido di autoaffermazione di Io ci sono, punta di diamante del nuovo album, pubblicato lo scorso ottobre: «Io ci sono/ e mi tengo forte/ a un ferro, a un bastone […] Io ci sono/ in questo giorno, in questo mondo».

E Nada c’è, tra passato – immancabili, in chiusura di scaletta, Ma che freddo fa e Amore disperato, che le hanno garantito la popolarità e l’affetto del pubblico tradizionale – e presente: un presente fatto di ricerca personale e di sperimentazione, lontano dalle luci della ribalta e dai divismi. Il passato (prossimo) di Luna in piena – un’autobiografia autentica, il manifesto di una vita appartata e fuori dagli schemi («Non so ballare niente, mi dondolo in disparte […] La mia timidezza mi incatena») – e il presente luminoso di pensieri che brillano, come ribadisce il titolo dell’ultimo album. Dal pop più orecchiabile e scanzonato di In mezzo al mare alle visioni immaginifiche e non-sense di Banane city, passando poi per piccole, immancabili perle del suo repertorio (Disgregata, Senza un perché) Nada rivendica ancora una volta con fierezza la propria indipendenza da logiche commerciali e consensi, riaffermandosi come entità unica e irripetibile nel panorama cantautorale italiano.

Una nota a parte merita proprio Senza un perché, vero e proprio gioiello di cui la cantautrice non smette mai di ricordare l’alterna fortuna: pubblicato nel 2004 all’interno dell’album Tutto l’amore che mi manca, il brano vivrà il suo momento d’oro solo dodici anni dopo grazie a Paolo Sorrentino, che lo inserirà nella colonna sonora di The Young Pope. «Perché le cose belle» – ci dice dal palco – «prima o poi arrivano. Magari a volte ci mettono un po’ più di tempo, ma arrivano». Così come arriva, ancora, la (mal)anima rock di un’artista che fa della lacerazione la sua cifra e che pure riesce, però, a riconciliarci con la nostra essenza più intima, a risintonizzarci sulle frequenze dell’esistente. 

Accompagnata sul palco da Andrea Mucciarelli alla chitarra, Francesco Chimenti al basso, Franco Pratesi alle tastiere e Luca Cherubini Celli alla batteria, Nada si esibita al MONK, nell’ambito della Biennale MArte Live, dove ha presentato il suo ultimo album, “La paura va via da sé, se i pensieri brillano”, pubblicato ad Ottobre.

La scaletta della serata:

  • Cry
  • In Mezzo al Mare
  • Un Viaggio Leggero
  • Banane City
  • Chi Non Ha
  • Disgregata
  • Guardami negli Occhi
  • Luna in Piena
  • Correre
  • Oscurità
  • Chiedimi Quello Che Vuoi
  • Senza Un Perchè
  • Dove Sono i Tuoi Occhi
  • Noi Resteremo Uniti
  • Io Ci Sono
  • Tu Non Mi Chiedi Mai Di Me
  • Ma Che Freddo Fa
  • Amore Disperato

Biagio Antonacci – Palco Centrale Tour 2022

CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Palazzo dello Sport Roma 08.11.2022

Essere il nucleo centrale del suo pubblico, E’ questa l’idea di Biagio Antonacci che partendo in tour per i palazzetti d’Italia, ha avuto l’intuito, azzeccato secondo noi (n.d.r.), di posizionare il palco al centro delle varie location, evitando qualsiasi cono d’ombra e avendo un contatto visivo, e non solo, a 360°. Da qui il nome del tour “Palco Centrale“, certo è molto dispendioso, ma l’artista milanese si trova bene e si muove continuamente sui quattro lati del palco mantenendo un contatto costante con il proprio pubblico che ricambia ripercorrendo entusiasta i 30 anni di carriera del cantautore. Un sold out vero questa volta, per un palazzo dello sport pieno ed occupato in ogni ordine di settore e posto.
Di seguito la scaletta e la nostra galleria fotografica.

Scaletta della serata:
CONVIVENDO
SE FOSSE PER SEMPRE
MIO PADRE Eí UN RE
QUANTO TEMPO E ANCORA
Il CIELO HA UNA PORTA SOLA
LASCIA STARE
NON SO A CHI CREDERE
IL MUCCHIO (BIAGIO BATTERIA)
ANGELA
NON Eí MAI STATO SUBITO
TI DEDICO TUTTO
NON CI FACCIAMO COMPAGNIA
IN MEZZO AL MONDO (PIANO E VOCE)
TI PENSO RARAMENTE
SERIA
BUONGIORNO BELLíANIMA
DOLORE E FORZA
VIVIMI
SE Eí VERO CHE CI SEI
INSIEME FINIRE
SAPPI AMORE MIO
LE COSE CHE HAI AMATO DI PIUí (ACUSTICO)
TI RICORDI PERCHEí (ACUSTICO)
TU SEI BELLA (ACUSTICO)
TRA TE E IL MARE (ACUSTICO)
MI FAI STARE BENE (ACUSTICO)
MIO FRATELLO
PER FARTI FELICE
PAZZO DI LEI
SOGNAMI
NON VIVO PIUí SENZA TE
LIBERATEMI
IRIS
Encore:
TELENOVELA
SE IO SE LEI (SOLO BIAGIO)

Sposerò Biagio Antonacci

Da martedì 8 a domenica 13 novembre 2022

Presso OFF/OFF Theatre, in Via Giulia, 20 – Roma

ORARI SPETTACOLI: dal martedì al sabato alle ore 21.00, la domenica alle ore 17.00

DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Anton Art House presenta Milena Mancini in SPOSERÒ BIAGIO ANTONACCI, regia Vinicio Marchioni

Violenza di genere, in scena in Via Giulia la denuncia teatrale di Milena Mancini e Vinicio Marchioni

Da martedì 8 a domenica 13 novembre 2022, l’OFF/OFF Theatre accende i riflettori sulla pièce “Sposerò Biagio Antonacci”, con protagonista Milena Mancini diretta in scena da Vinicio Marchioni alla regia. Un’incursione nel tema della violenza di genere, uno spettacolo necessario e di denuncia teatrale contro un’ignobile e ancora troppo presente piaga sociale, attraverso il racconto della vita di una donna come tante altre, su cui incombe lo spettro del Femminicidio

NOTE DI REGIA, a cura di Vinicio Marchioni

“La violenza di genere attraverso il racconto di una donna normale: gli affetti, il compagno, le aspirazioni, i sogni infranti e quelli mai sfumati. Una vita spezzata da un uomo, come capita ogni giorno nell’indifferenza generale e il sogno di sposare il suo cantante/idolo: non può essere normale che una donna venga uccisa, molestata o costretta a subire qualsiasi forma di violenza da uomini indegni di essere chiamati tali”. La dichiarazione del regista Vinicio Marchioni.

(Comunicato Stampa)


Al Teatro Vascello lo spettacolo di flamenco “Cohesion”


Nella serata di mercoledì 1 novembre è andato in scena, nella sala del Teatro Vascello di Roma, al completo per l’occasione, lo spettacolo di flamenco dal titolo “Cohesion – baile, toque y cante” presentato dalla Compagnia FlamencoVivo di Lara Ribichini.

Sulle musiche di Matteo D’Agostino e le coreografie della stessa Lara Ribichini si sono esibiti i ballerini Andrea Lamberti “El Niño” e Stefano Arrigoni “El Farrubio”, e  le ballerine e i ballerini allievi della scuola della Compagnia.

In scena assieme ai danzatori gli spettatori hanno potuto ascoltare l’emozionante voce di Josè Luis Salguero e la sua ritmica (le “palmas”, ovvero l’arte percussiva delle mani).

Gli altri artisti presenti nella serata sono stati: Paolo Monaldi (percussioni), Sabrina Logué (palmas), Sergio Varcasia (chitarra), Juan Carlos Albelo Zamora (violino)

La galleria delle immagini

Il flamenco al Teatro Tordinona

Con “Homenaje a Ramon Montoja” proseguono gli eventi di “PERLE rassegna di musica e danza” al Teatro Tordinona, uno dei luoghi storici di Roma, questa volta con un trio che ci accompagna nel mondo della chitarra flamenca.

Juan Lorenzo, chitarrista flamenco, si è guadagnato un posto privilegiato nel panorama concertistico europeo. Compie gli studi musicali a Siviglia sotto la guida di Miguel Perez e Mario Escudero, dove subito si esibisce nei tablaos e nelle fiestas più importanti della città. 
In quasi trent’anni di attività, ha tenuto circa 2000 concerti, collaborando con alcune delle figure più prestigiose del Flamenco internazionale, quali i chitarristi José Luis Postigo, Victor Monge “Serranito”, Oscar Herrero, i cantaores José de la Tomasa, Segundo Falcon, Carmen Sanchez, Javier Hidalgo, i bailaores José Greco, Antonio Marquez, Manolo Marin, Joaquin Grilo, “El Junco”, Juan Ortega, Joaquin Ruiz, Miguel Angel Espino, Antonio Castro, Carmen Reina, el Choro ecc…
Juan Lorenzo è docente all’ Istituto Superiore di Studi Musicali “G.Briccialdi”- Terni con la Cattedra di Chitarra Flamenca.

Il programma del concerto “Homenaje a Ramon Montoya” è diviso in due tempi. Nella prima parte, Juan Lorenzo si esibirà nei brani (Soleá, Tiento e Tanguillo, Granaina, Fandango, Guajira, Alegrías, Tarantas…) del grande chitarrista flamenco M° Ramón Montoya, che possiamo considerare il fondatore del repertorio concertistico flamenco. Questo repertorio è stato estratto, revisionato e trascritto da Juan Lorenzo del primo disco della storia della chitarra flamenca, registrato nel 1936 da Ramón Montoya a Parigi. Nella seconda parte il maestro suonerà alcune sue composizioni originali del repertorio flamenco e sarà accompagnato per l’occasione dal chitarrista Cristiano Ugolini e dal percussionista Paolo Monaldi. (Comunicato stampa).

Cesare Cremonini – Indoor 2022

Roma Palazzetto dello sport 01.11.2022

Prima delle quattro date romane, tutte sold-out, per Cesare Cremonini con il suo Indoor 2022

In tutto 12 appuntamenti a cui si sono aggiunte altre date dovute alla grande richiesta e ai diversi “tutto esaurito” registrati fino ad oggi dall’artista bolognese.

Successone quindi e ne ha ben donde, l’inizio del concerto è scoppiettante con Cremonini su un ponte semovente che si alza sul pubblico, assembrato ai lati della passerella che estende il palco, e che viene sommerso da una pioggia di coriandoli. 

Ma è solo l’inizio, giochi pirotecnici, di luci e immagini proiettate su un grande led-wall più l’impiego di laser accompagnano il pubblico per tutto il concerto, un’esperienza davvero coinvolgente che fa da cornice ai 29 brani proposti e che rende la serata una delle più riuscite tra le esibizioni degli ultimi tempi.

Le altre date del Tour Romano 02-04-05 Novembre 2022

Di seguito la scaletta e la galleria fotografica:

La band:
Davide Rossi – Violino
Alessandro De Crescenzo – Chitarra
Andrea Morelli – Chitarra
Nicola Peruch – Tastiere
Nicola “Ballo” Balestri – Basso
Gary Novak – Batteria
Roberta Granà – Voce
 Gianluigi Fazio – Voce

Set List:
Intro strumentale
La ragazza del futuro (Ponte + Pyro + Coriandoli)
PadreMadre
Intro
Il comico (Sai che risate)
La nuova stella di Broadway
Chimica (Laser + Fog)
Colibrì (Laser)
Qualcosa di grande (acustico)
Buon viaggio
     (Comparsa Piano)
Intro della luna (Laser + Delfino)
Moonwalk (Down Fog)
Vieni a vedere perché 
Le sei e ventisei
     (Scomparsa Piano)
Intro (Laser)
Mondo (Sipario up and down)
Logico #1 (Laser)
Grey Goose (Laser Intro)

Sardegna (Laser + Fog + Mezzo Ponte)
Una come te (Mezzo Ponte)

Delfini – Chiamala felicità (Delfini Gonfiabili)

Ciao (Firepiano + Fiamme + Mezzo Ponte)
Stella di mare (Lucio Dalla duetto virtuale) (Laser)

50 Special
Marmellata #25
Poetica (Pyro)
Nessuno vuole essere Robin (Laser + Sipario + Sfere)

Possibili scenari
Un giorno migliore


Una serata speciale con Cristiano Godano

Cristiano Godano Live a Forte Antenne

Quest’anno a Roma “La notte degli Antemnati”, serata conclusiva della stagione 2022 di Forte Antenne, è stata inaugurata da un suggestivo concerto solista di Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz.

Reduce dall’uscita del nuovo album dei Marlene, “Karma Clima”, ed impegnato nel tour che segue la presentazione del disco, l’artista piemontese ha tuttavia trovato il tempo di incontrare il suo pubblico per una serata davvero molto speciale. Nella cornice del cortile esterno del forte, in cima alla collina che sovrasta Villa Ada, Godano ha scelto di accogliere i suoi ascoltatori riunendoli in un cerchio attorno a lui, come per un grande abbraccio. Le luci soffuse e l’ambiente raccolto hanno contribuito a trasformare il concerto in un’esperienza intima, poetica, ed estremamente affascinante.

Cristiano Godano, accompagnandosi unicamente con la chitarra, ha proposto ai presenti un repertorio che comprendeva brani del suo album solista, “Mi ero perso il cuore”, pezzi dei Marlene Kuntz, e perfino chicche come la cover di “The Needle and the Damage Done” di Neil Young. Ogni canzone è stata introdotta dallo stesso Godano, trasformando il concerto quasi in un dialogo fra l’artista ed il suo pubblico, così che, al momento dello scrosciante applauso finale, ad aleggiare nell’aria è rimasto quello stresso sentimento di rimpianto agrodolce che ci accompagna solitamente al termine di un buon libro o di un buon film, quando diventa difficile accettare che un’esperienza così bella debba arrivare a conclusione. Speriamo di poter rivedere presto Cristiano Godano, con o senza i Marlene Kuntz, per apprezzare ancora quelle emozioni che da sempre sa regalare al suo pubblico.

La pianista coreana Sun Hee You al Maxxi di Roma

La pianista Sun Hee You e il videomapping di Imaginarium Studio hanno dato vita, nella serata di giovedì, allo spettacolo concerto – videomapping dal titolo “4 ELEMENTS” nella sala dell’Auditorium del Maxxi di Roma.

Il progetto, nato da un’idea innovativa di Francesca Pasquinucci e Davide Giannoni, è stato sviluppato con l’obiettivo di sensibilizzare gli spettatori sulle sorti e sul futuro del nostro pianeta e sulla straordinaria armonia della natura che ci circonda.

Sulle musiche di Chopin, Casella, Liszt, Debussy, Vacchi e Hyung-Ki Joo, magistralmente interpretate dalla talentuosa pianista coreana, gli spettatori hanno potuto percorrere un viaggio immersivo, onirico, a volte poetico per scoprire o riscoprire le connessioni tra i 4 elementi essenziali della natura – fuoco, acqua, aria, terra – e l’essere umano.

Il podcaster Pablo Trincia ha aperto la serata presentando «Megalopolis – Mumbai 2050», prodotto da Chora Media, un podcast che affronta un tema di grandissima attualità come quello del cambiamento climatico.

Tra il pubblico anche il cantautore e musicista Max Gazzé, con il quale la pianista si è esibita negli scorsi anni, partecipando ad alcuni suoi concerti.

La galleria delle immagini

Canto Pasolini – Pino Ingrosso

CRONACA/CULTURA/TEATRO by

Il teatro di Villa Lazzaroni, con la sua nuova programmazione ospita tre serate all’insegna di Pier Paolo Pasolini, in particolar modo la visione del mondo interiore e di quello pubblico del poeta, vista e tradotta in musica da Pino Ingrosso, voce solista di Nicola Piovani per oltre venti anni.

Uno spettacolo tra sonorità e letture che ci riporta alla luce lo spirito, i sentimenti, l’intera vita di uno dei maggiori intellettuali che l’Italia abbia mai avuto.

Insieme al compositore leccese, alla fisarmonica Stefano Indino, alle tastiere Andrea Rossetti, al basso Umberto Malagnino, alla batteria e percussioni Raul Sceba, ai cori e colori percussivi Daniela Guercia

Completano il gruppo le voci recitanti di Luca Morciano e Francesco Perinelli.

Andy Warhol in mostra alla Vaccheria

La Vaccheria, nuovo spazio culturale, apre al pubblico con la mostra Flesh: Warhol & The Cow. Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria.

La Vaccheria è un casale storico, uno spazio straordinario con una superficie complessiva di quasi 1.800 mq ristrutturato in forza al Programma Urbanistico Eur – Castellaccio e al relativo accordo di programma, come compensazione di due importanti aree dal punto di vista ambientale, naturalistico e archeologico: il Pratone delle Valli e il Parco Volusia.

In ragione di questo programma urbanistico il casale del Castellaccio è stato ceduto a Roma Capitale, completamente ristrutturato e trasformato in uno spazio culturale destinato a ospitare i reperti archeologici recuperati nell’area di Roma sud, gestito dal Municipio Roma IX.

Oggi è uno spazio composto da un corpo centrale, al tempo occupato dalle stalle, con teche in vetro e spazi comuni con funzione di supporto come la sala conferenze, l’area ristoro e il bookshop, un corpo a due piani destinato a uffici e direzione, e un corpo aggiunto con i laboratori e i servizi annessi oltre all’area tecnica in copertura.

La mostra dedicata a Andy Warhol

L’apertura al pubblico avviene con la mostra Flesh: Warhol & The Cow. Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria. L’esposizione, curata da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei, è un viaggio straordinario attraverso l’eclettismo del Re della Pop Art, che presenta oltre 80 opere e oggetti tra i più iconici della produzione artistica di Andy Warhol.

Al centro della mostra, che riproduce un significativo spaccato della produzione dell’artista con 80 opere esposte, si colloca Cow, opera dell’eccentrica serie che ha per soggetto una mucca riproposta nelle diverse tonalità di colore. Dalle mucche ai barattoli Campbell, da Liza Minelli a Marilyn, alle copertine di dischi e riviste, l’esposizione mette in evidenza il sapiente utilizzo dei colori, enfatizzati da un allestimento luminoso che si ispira ai tubi neon, molto in voga in quegli anni, che esalta le peculiarità della sala espositiva, sorta laddove un tempo sorgeva una stalla.

La mostra dedicata a Warhol è affiancata dall’esposizione Sacro o Profano…? che propone una selezione di opere realizzate da 16 artisti, professionisti e autodidatti. Queste opere testimoniano un forte legame con il territorio e con la sua storia, e gli artisti sono: Angela Caronna, Carlo Pantaleone, Fransisco Bertipaglia, Ilaria Bagaglia, Ivana Ligas, Luisa Laurelli, Manuela Scopigno, Marco De Rossi, Marisa Muzi, Miki Therese Pedro, Roberto Barberis, Rossella De Rossi, Rossella Di Donato, Salvatore Desiderio, Vanessa D’amato, Yuliya Hramyka.

L’apertura della Vaccheria e le due mostre sono realizzate a cura del Municipio IX di Roma Capitale con il supporto del Gabinetto del Sindaco, dell’Assessorato all’Urbanistica, dell’Assessorato alla Cultura, e con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura.

La mostra, visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio 2023, è aperta:
Martedi, mercoledì, giovedì 9/13
Venerdì, sabato, domenica 9/19
Lunedì e festività infrasettimanali chiuso

Per maggiori informazioni consultare il sito www.comune.roma.it.

Articolo Zètema Progetto Cultura

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Domenico Cippitelli
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