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CULTURA - page 86

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Paky a Roma con “Salvatore Live Tour”

Al Pala Atlantico di Roma si è tenuto ieri sera il concerto del rapper di origine campane Paky.
Lo pseudonimo Paky – il vero nome è Vincenzo Mattera – deriva dalla parola lituana “Pakartas” che in italiano significa letteralmente “impiccato”.

In questo suo primo tour, Paky presenta sui grandi palchi live il suo primo album uscito nei mesi scorsi dal titolo ‘Salvatore’ ed i singoli precedenti che lo hanno portato alla ribalta.
L’album è dedicato a suo zio Salvatore morto in un incidente stradale e raccoglie storie vere cosparse di dolore e rabbia del suo percorso di vita sin qui.

Il tour continuerà questa sera a Firenze al Tuscany Hall e si concluderà alla Casa della Musica di Napoli il 15 novembre.

Il concerto è stato aperto dal rapper romano Uzi Lvke.

La galleria delle immagini

Phomea Live al Monk

Ha aperto il concerto di Nada, ed è stata una piacevole sorpresa, questi i brani presentati:

  • J.B
  • Me and My Army
  • The Swarm
  • Ruins of Gold
  • Run
  • What About Us

Conosciamolo meglio, Phomea nasce come progetto solista di Fabio Pocci già membro di S.U.S. e Sparflatz.

Dal 1999 al 2006 vengono realizzati 5 demo/cd totalmente autoprodotti e registrati in autonomia, tutti molto diversi tra loro per genere e sonorità. In questo periodo, nascono anche gli Sparflatz con il progetto “La quadratura dell’uomo” ( dove Fabio suona voce e chitarra , progetto finito dopo soli 3 anni ) e Fabio entra a far parte dei SUS ( dove Fabio suona chitarra,tastiera,batteria,basso – progetto con il quale realizzerà 2 dischi fino al 2014 ).

Il progetto solista phomea continua però in parallelo ai 2 gruppi, realizzando parecchie date live nella provincia di Pistoia tra le quali quelle in apertura delle band americane Arbouretum e Beach house. Dal 2011, al progetto phomea si aggiungono il chitarrista Raffaele Baccolini e il bassista Matteo Giomi ( già presenti negli Sparflatz ). Questa sarà la formazione che porterà phomea, dopo una discreta attività live, tra cui le date ad Officina Giovani (PO) e Melos (PT) insieme a “Wassilij Kropotkin & La Duma” ), alla stesura e registrazione del primo EP ufficiale del progetto, La stessa condizione, uscito nel 2012 per etichetta SalmoneRec.

Dal 2013 in poi, phomea, tornato alla sua forma di progetto solista, porta in giro un live semi-acustico in varie serate, tra cui la data in apertura a Marco Parente nel 2017, e getta le basi per il primo LP ufficiale che uscirà il 18 aprile 2019 per etichetta MelaVerde Records, Annie, un lavoro di artigianato interamente composto e suonato da phomea, dedicato alla madre scomparsa, accompagnato da un live teso, malinconico, vero, in solitaria, voce, chitarra e loop station.

Fino alla fine del 2019 phomea realizza una quindicina di date nel centro italia in locali e festival, tra cui Pistoia Blues Festival, Serravalle Rock, Cottonfioc Festival, condivide il palco con artisti come Giulio Casale e Urali, porta il proprio disco in radio e viene nominato in molte riviste specializzate, tra cui La Repubblica dove viene apostrofato come “Il poeta grunge” da Fulvio Paloscia.

Il tour di 10 date nel nord Italia previsto per la primavera del 2020 viene annullato per la pandemia.

Iniziano quindi le lavorazioni per il nuovo disco, me and my army, progetto che vede la collaborazione di 20 musicisti tra Italia, Germania e Spagna tra cui Flavio Ferri e Alessandro Fiori.

Il nuovo Album Me and My Army – LP

Me and my army è il nuovo album di Phomea. Me and my army è un mondo da esplorare. Me and my army è una battaglia, forse ormai persa.

Is This your world? Is that what you thought, or is it just another dream? Is that my war? Is that your war?
Is that a proper war? Am I missing something, is this some kind of joke? Look at them, the war is over and we lost yet they lost their hopes

Il nuovo album di Phomea (aka Fabio Pocci) si pone come una risposta ad una domanda vecchia ormai 20 anni o forse più. Non solo Fabio, 20 persone hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto, tutti con volti, labbra e cuori diversi, tutti uniti dallo stesso approccio e perennemente alla ricerca di risposte (o forse di domande?). Non vogliamo essere diversi, siamo diversi.

Am I human?

Dopo il primo disco, Annie, intimo, artigianale e totalmente realizzato in autonomia, Me and my army pretendeva una voce diversa, più voci, un coro lungo 45 minuti, un’orchestra di intenti ed emozioni. 12 pezzi di cantautorato, indie rock, pop, chiamalo come vuoi, un pò di Radiohead, Damien Rice, strumenti acustici, gingilli elettronici, distorsioni e cori angelici, un pò di Bon Iver, The Smashing Pumpkins e Phomea.

Un viaggio lungo il fiume, in discesa o in salita, sporco, nel fango, un cadavere portato dalla corrente ed una promessa: you won’t be alone.

Nada ed i suoi brillanti pensieri live al Monk

Articolo di Nicola Ferrara

Raffinata e pop, pop e indie (prima dell’indie), Nada torna in tour dopo anni (e amori) disperati, con la grinta di sempre e quel suo graffio inconfondibile. Il pulcino di Gabbro – così fu ribattezzata, giovanissima, al suo esordio al Festival di Sanremo – oggi ruggisce. E poi ulula, scalcia, strepita, gioisce, abbraccia. Abbraccia i suoi fedelissimi, che tornano a omaggiarla nella cornice appartata e soffusa del Monk di Roma; abbraccia sé stessa, nel lungo e disperato grido di autoaffermazione di Io ci sono, punta di diamante del nuovo album, pubblicato lo scorso ottobre: «Io ci sono/ e mi tengo forte/ a un ferro, a un bastone […] Io ci sono/ in questo giorno, in questo mondo».

E Nada c’è, tra passato – immancabili, in chiusura di scaletta, Ma che freddo fa e Amore disperato, che le hanno garantito la popolarità e l’affetto del pubblico tradizionale – e presente: un presente fatto di ricerca personale e di sperimentazione, lontano dalle luci della ribalta e dai divismi. Il passato (prossimo) di Luna in piena – un’autobiografia autentica, il manifesto di una vita appartata e fuori dagli schemi («Non so ballare niente, mi dondolo in disparte […] La mia timidezza mi incatena») – e il presente luminoso di pensieri che brillano, come ribadisce il titolo dell’ultimo album. Dal pop più orecchiabile e scanzonato di In mezzo al mare alle visioni immaginifiche e non-sense di Banane city, passando poi per piccole, immancabili perle del suo repertorio (Disgregata, Senza un perché) Nada rivendica ancora una volta con fierezza la propria indipendenza da logiche commerciali e consensi, riaffermandosi come entità unica e irripetibile nel panorama cantautorale italiano.

Una nota a parte merita proprio Senza un perché, vero e proprio gioiello di cui la cantautrice non smette mai di ricordare l’alterna fortuna: pubblicato nel 2004 all’interno dell’album Tutto l’amore che mi manca, il brano vivrà il suo momento d’oro solo dodici anni dopo grazie a Paolo Sorrentino, che lo inserirà nella colonna sonora di The Young Pope. «Perché le cose belle» – ci dice dal palco – «prima o poi arrivano. Magari a volte ci mettono un po’ più di tempo, ma arrivano». Così come arriva, ancora, la (mal)anima rock di un’artista che fa della lacerazione la sua cifra e che pure riesce, però, a riconciliarci con la nostra essenza più intima, a risintonizzarci sulle frequenze dell’esistente. 

Accompagnata sul palco da Andrea Mucciarelli alla chitarra, Francesco Chimenti al basso, Franco Pratesi alle tastiere e Luca Cherubini Celli alla batteria, Nada si esibita al MONK, nell’ambito della Biennale MArte Live, dove ha presentato il suo ultimo album, “La paura va via da sé, se i pensieri brillano”, pubblicato ad Ottobre.

La scaletta della serata:

  • Cry
  • In Mezzo al Mare
  • Un Viaggio Leggero
  • Banane City
  • Chi Non Ha
  • Disgregata
  • Guardami negli Occhi
  • Luna in Piena
  • Correre
  • Oscurità
  • Chiedimi Quello Che Vuoi
  • Senza Un Perchè
  • Dove Sono i Tuoi Occhi
  • Noi Resteremo Uniti
  • Io Ci Sono
  • Tu Non Mi Chiedi Mai Di Me
  • Ma Che Freddo Fa
  • Amore Disperato

Biagio Antonacci – Palco Centrale Tour 2022

CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Palazzo dello Sport Roma 08.11.2022

Essere il nucleo centrale del suo pubblico, E’ questa l’idea di Biagio Antonacci che partendo in tour per i palazzetti d’Italia, ha avuto l’intuito, azzeccato secondo noi (n.d.r.), di posizionare il palco al centro delle varie location, evitando qualsiasi cono d’ombra e avendo un contatto visivo, e non solo, a 360°. Da qui il nome del tour “Palco Centrale“, certo è molto dispendioso, ma l’artista milanese si trova bene e si muove continuamente sui quattro lati del palco mantenendo un contatto costante con il proprio pubblico che ricambia ripercorrendo entusiasta i 30 anni di carriera del cantautore. Un sold out vero questa volta, per un palazzo dello sport pieno ed occupato in ogni ordine di settore e posto.
Di seguito la scaletta e la nostra galleria fotografica.

Scaletta della serata:
CONVIVENDO
SE FOSSE PER SEMPRE
MIO PADRE Eí UN RE
QUANTO TEMPO E ANCORA
Il CIELO HA UNA PORTA SOLA
LASCIA STARE
NON SO A CHI CREDERE
IL MUCCHIO (BIAGIO BATTERIA)
ANGELA
NON Eí MAI STATO SUBITO
TI DEDICO TUTTO
NON CI FACCIAMO COMPAGNIA
IN MEZZO AL MONDO (PIANO E VOCE)
TI PENSO RARAMENTE
SERIA
BUONGIORNO BELLíANIMA
DOLORE E FORZA
VIVIMI
SE Eí VERO CHE CI SEI
INSIEME FINIRE
SAPPI AMORE MIO
LE COSE CHE HAI AMATO DI PIUí (ACUSTICO)
TI RICORDI PERCHEí (ACUSTICO)
TU SEI BELLA (ACUSTICO)
TRA TE E IL MARE (ACUSTICO)
MI FAI STARE BENE (ACUSTICO)
MIO FRATELLO
PER FARTI FELICE
PAZZO DI LEI
SOGNAMI
NON VIVO PIUí SENZA TE
LIBERATEMI
IRIS
Encore:
TELENOVELA
SE IO SE LEI (SOLO BIAGIO)

Sposerò Biagio Antonacci

Da martedì 8 a domenica 13 novembre 2022

Presso OFF/OFF Theatre, in Via Giulia, 20 – Roma

ORARI SPETTACOLI: dal martedì al sabato alle ore 21.00, la domenica alle ore 17.00

DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Anton Art House presenta Milena Mancini in SPOSERÒ BIAGIO ANTONACCI, regia Vinicio Marchioni

Violenza di genere, in scena in Via Giulia la denuncia teatrale di Milena Mancini e Vinicio Marchioni

Da martedì 8 a domenica 13 novembre 2022, l’OFF/OFF Theatre accende i riflettori sulla pièce “Sposerò Biagio Antonacci”, con protagonista Milena Mancini diretta in scena da Vinicio Marchioni alla regia. Un’incursione nel tema della violenza di genere, uno spettacolo necessario e di denuncia teatrale contro un’ignobile e ancora troppo presente piaga sociale, attraverso il racconto della vita di una donna come tante altre, su cui incombe lo spettro del Femminicidio

NOTE DI REGIA, a cura di Vinicio Marchioni

“La violenza di genere attraverso il racconto di una donna normale: gli affetti, il compagno, le aspirazioni, i sogni infranti e quelli mai sfumati. Una vita spezzata da un uomo, come capita ogni giorno nell’indifferenza generale e il sogno di sposare il suo cantante/idolo: non può essere normale che una donna venga uccisa, molestata o costretta a subire qualsiasi forma di violenza da uomini indegni di essere chiamati tali”. La dichiarazione del regista Vinicio Marchioni.

(Comunicato Stampa)


Al Teatro Vascello lo spettacolo di flamenco “Cohesion”


Nella serata di mercoledì 1 novembre è andato in scena, nella sala del Teatro Vascello di Roma, al completo per l’occasione, lo spettacolo di flamenco dal titolo “Cohesion – baile, toque y cante” presentato dalla Compagnia FlamencoVivo di Lara Ribichini.

Sulle musiche di Matteo D’Agostino e le coreografie della stessa Lara Ribichini si sono esibiti i ballerini Andrea Lamberti “El Niño” e Stefano Arrigoni “El Farrubio”, e  le ballerine e i ballerini allievi della scuola della Compagnia.

In scena assieme ai danzatori gli spettatori hanno potuto ascoltare l’emozionante voce di Josè Luis Salguero e la sua ritmica (le “palmas”, ovvero l’arte percussiva delle mani).

Gli altri artisti presenti nella serata sono stati: Paolo Monaldi (percussioni), Sabrina Logué (palmas), Sergio Varcasia (chitarra), Juan Carlos Albelo Zamora (violino)

La galleria delle immagini

Il flamenco al Teatro Tordinona

Con “Homenaje a Ramon Montoja” proseguono gli eventi di “PERLE rassegna di musica e danza” al Teatro Tordinona, uno dei luoghi storici di Roma, questa volta con un trio che ci accompagna nel mondo della chitarra flamenca.

Juan Lorenzo, chitarrista flamenco, si è guadagnato un posto privilegiato nel panorama concertistico europeo. Compie gli studi musicali a Siviglia sotto la guida di Miguel Perez e Mario Escudero, dove subito si esibisce nei tablaos e nelle fiestas più importanti della città. 
In quasi trent’anni di attività, ha tenuto circa 2000 concerti, collaborando con alcune delle figure più prestigiose del Flamenco internazionale, quali i chitarristi José Luis Postigo, Victor Monge “Serranito”, Oscar Herrero, i cantaores José de la Tomasa, Segundo Falcon, Carmen Sanchez, Javier Hidalgo, i bailaores José Greco, Antonio Marquez, Manolo Marin, Joaquin Grilo, “El Junco”, Juan Ortega, Joaquin Ruiz, Miguel Angel Espino, Antonio Castro, Carmen Reina, el Choro ecc…
Juan Lorenzo è docente all’ Istituto Superiore di Studi Musicali “G.Briccialdi”- Terni con la Cattedra di Chitarra Flamenca.

Il programma del concerto “Homenaje a Ramon Montoya” è diviso in due tempi. Nella prima parte, Juan Lorenzo si esibirà nei brani (Soleá, Tiento e Tanguillo, Granaina, Fandango, Guajira, Alegrías, Tarantas…) del grande chitarrista flamenco M° Ramón Montoya, che possiamo considerare il fondatore del repertorio concertistico flamenco. Questo repertorio è stato estratto, revisionato e trascritto da Juan Lorenzo del primo disco della storia della chitarra flamenca, registrato nel 1936 da Ramón Montoya a Parigi. Nella seconda parte il maestro suonerà alcune sue composizioni originali del repertorio flamenco e sarà accompagnato per l’occasione dal chitarrista Cristiano Ugolini e dal percussionista Paolo Monaldi. (Comunicato stampa).

Cesare Cremonini – Indoor 2022

Roma Palazzetto dello sport 01.11.2022

Prima delle quattro date romane, tutte sold-out, per Cesare Cremonini con il suo Indoor 2022

In tutto 12 appuntamenti a cui si sono aggiunte altre date dovute alla grande richiesta e ai diversi “tutto esaurito” registrati fino ad oggi dall’artista bolognese.

Successone quindi e ne ha ben donde, l’inizio del concerto è scoppiettante con Cremonini su un ponte semovente che si alza sul pubblico, assembrato ai lati della passerella che estende il palco, e che viene sommerso da una pioggia di coriandoli. 

Ma è solo l’inizio, giochi pirotecnici, di luci e immagini proiettate su un grande led-wall più l’impiego di laser accompagnano il pubblico per tutto il concerto, un’esperienza davvero coinvolgente che fa da cornice ai 29 brani proposti e che rende la serata una delle più riuscite tra le esibizioni degli ultimi tempi.

Le altre date del Tour Romano 02-04-05 Novembre 2022

Di seguito la scaletta e la galleria fotografica:

La band:
Davide Rossi – Violino
Alessandro De Crescenzo – Chitarra
Andrea Morelli – Chitarra
Nicola Peruch – Tastiere
Nicola “Ballo” Balestri – Basso
Gary Novak – Batteria
Roberta Granà – Voce
 Gianluigi Fazio – Voce

Set List:
Intro strumentale
La ragazza del futuro (Ponte + Pyro + Coriandoli)
PadreMadre
Intro
Il comico (Sai che risate)
La nuova stella di Broadway
Chimica (Laser + Fog)
Colibrì (Laser)
Qualcosa di grande (acustico)
Buon viaggio
     (Comparsa Piano)
Intro della luna (Laser + Delfino)
Moonwalk (Down Fog)
Vieni a vedere perché 
Le sei e ventisei
     (Scomparsa Piano)
Intro (Laser)
Mondo (Sipario up and down)
Logico #1 (Laser)
Grey Goose (Laser Intro)

Sardegna (Laser + Fog + Mezzo Ponte)
Una come te (Mezzo Ponte)

Delfini – Chiamala felicità (Delfini Gonfiabili)

Ciao (Firepiano + Fiamme + Mezzo Ponte)
Stella di mare (Lucio Dalla duetto virtuale) (Laser)

50 Special
Marmellata #25
Poetica (Pyro)
Nessuno vuole essere Robin (Laser + Sipario + Sfere)

Possibili scenari
Un giorno migliore


Una serata speciale con Cristiano Godano

Cristiano Godano Live a Forte Antenne

Quest’anno a Roma “La notte degli Antemnati”, serata conclusiva della stagione 2022 di Forte Antenne, è stata inaugurata da un suggestivo concerto solista di Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz.

Reduce dall’uscita del nuovo album dei Marlene, “Karma Clima”, ed impegnato nel tour che segue la presentazione del disco, l’artista piemontese ha tuttavia trovato il tempo di incontrare il suo pubblico per una serata davvero molto speciale. Nella cornice del cortile esterno del forte, in cima alla collina che sovrasta Villa Ada, Godano ha scelto di accogliere i suoi ascoltatori riunendoli in un cerchio attorno a lui, come per un grande abbraccio. Le luci soffuse e l’ambiente raccolto hanno contribuito a trasformare il concerto in un’esperienza intima, poetica, ed estremamente affascinante.

Cristiano Godano, accompagnandosi unicamente con la chitarra, ha proposto ai presenti un repertorio che comprendeva brani del suo album solista, “Mi ero perso il cuore”, pezzi dei Marlene Kuntz, e perfino chicche come la cover di “The Needle and the Damage Done” di Neil Young. Ogni canzone è stata introdotta dallo stesso Godano, trasformando il concerto quasi in un dialogo fra l’artista ed il suo pubblico, così che, al momento dello scrosciante applauso finale, ad aleggiare nell’aria è rimasto quello stresso sentimento di rimpianto agrodolce che ci accompagna solitamente al termine di un buon libro o di un buon film, quando diventa difficile accettare che un’esperienza così bella debba arrivare a conclusione. Speriamo di poter rivedere presto Cristiano Godano, con o senza i Marlene Kuntz, per apprezzare ancora quelle emozioni che da sempre sa regalare al suo pubblico.

La pianista coreana Sun Hee You al Maxxi di Roma

La pianista Sun Hee You e il videomapping di Imaginarium Studio hanno dato vita, nella serata di giovedì, allo spettacolo concerto – videomapping dal titolo “4 ELEMENTS” nella sala dell’Auditorium del Maxxi di Roma.

Il progetto, nato da un’idea innovativa di Francesca Pasquinucci e Davide Giannoni, è stato sviluppato con l’obiettivo di sensibilizzare gli spettatori sulle sorti e sul futuro del nostro pianeta e sulla straordinaria armonia della natura che ci circonda.

Sulle musiche di Chopin, Casella, Liszt, Debussy, Vacchi e Hyung-Ki Joo, magistralmente interpretate dalla talentuosa pianista coreana, gli spettatori hanno potuto percorrere un viaggio immersivo, onirico, a volte poetico per scoprire o riscoprire le connessioni tra i 4 elementi essenziali della natura – fuoco, acqua, aria, terra – e l’essere umano.

Il podcaster Pablo Trincia ha aperto la serata presentando «Megalopolis – Mumbai 2050», prodotto da Chora Media, un podcast che affronta un tema di grandissima attualità come quello del cambiamento climatico.

Tra il pubblico anche il cantautore e musicista Max Gazzé, con il quale la pianista si è esibita negli scorsi anni, partecipando ad alcuni suoi concerti.

La galleria delle immagini

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Roberto Bettacchi
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