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CULTURA - page 84

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

A tu per tu con Alessandro Bergonzoni

Alessandro Bergonzoni, di recente a Roma all’Auditorium con suo spettacolo di successo “Trascendi e sali”, e la performance artistica “Tutela dei beni: corpi del (c)reato ad arte – Il valore di un’opera, in persona”, ci parla di sè stesso e del suo lavoro artistico in questa intervista per European Affairs.

CL: Sono ormai alcuni anni che porti in giro il tuo spettacolo “Trascendi e Sali” in giro per l’Italia, ed è uno spettacolo che cambia in continuazione. Puoi dirci come è nato?

 AB: Duecento repliche in quattro anni, Covid compreso, per la precisione.  Tendenzialmente io non ho mai un tema o un argomento. Molti dicono: “Mi dedico a questo… Il tema sono le donne, la politica, la denuncia…”, io ho cercato sempre di lavorare, anche dagli inizi, su una massa, su una quantità, su una mole di lavoro in cui io compongo lo spettacolo precedente al nuovo quindi questo spettacolo, Trascendi e Sali è nato proprio dall’idea del comporre vari pensieri, varie idee che io avevo già elaborato. Poi, al momento di fare le prove, le idee le ho portate in teatro ed abbiamo cominciato a sviscerare e lavorarci su con il regista Riccardo Rodolfi per arrivare ad una stesura. Un testo di partenza che nasce stando magari un mese in un luogo per prepararlo non c’è, non esiste mai, si tratta sempre di incastri che vanno a montare e si sviluppano come una valanga nata da una piccola pallata di neve. Questo spettacolo era nato da un’idea di partenza che comunque c’era, e che era quella di trascendere. Trascendere, nel senso di non accettare più di trasecolare o trasalire davanti alle notizie del mondo, o davanti alla vita, ma di trascendere, di fare un salto in altro, di fare un salto quantico, per poter cambiare dimensione. Stanco, molto, stanco vivo non stanco morto, di una condizione di accettazione di media e di accettazione di stampa, di accettazione di social, avevo la necessità di invadere anche un altro continente interiore dell’agente, dello spettatore. L’ossessione, perché proprio di questo tratta, è proprio quella del lancio continuo, del non lasciare stare mai chi ascolta, non lasciare stare mai le orecchie, non lasciare stare mai la pelle, non lasciare stare mai lo sguardo, gli occhi, proprio perché deve essere una maratona, molti dicono sulla parola, ma non mi piace, è una maratona sul pensiero, una maratona sull’immaginato, una maratona sulle visioni.

CL: Allora proprio su questo tema, possiamo dire che lo spettacolo si sia adattato ai tempi e alle situazioni oppure i suoi mutamenti sono una sorta di crescita naturale?

Brava è importantissimo fare questa distinzione e la voglio fare. Stranamente, ad esempio, io parlai di vaccini di medicina e di cura, quando, in tempi non sospetti cominciai a fare lo spettacolo. Quattro, cinque anni fa il Covid non c’era, e io, quando ho cominciato a studiare il testo, a pensarlo, avevo comunque dentro una frase del genere: “Hanno scoperto il vaccino che fa per me quello che devo fare io”, inteso però nel senso che anch’io devo fare la mia parte, quindi la scienza non può prevaricare il mio mestiere, il mio lavoro, il lavoro di fare gli altri lavori, gli altri mestieri, di essere non soltanto io ma di entrare nelle altre biografie, e questo ha cominciato ad essere visto subito con gli occhiali del Covid, con gli occhiali della pandemia. Io parlavo già di differenze nei diritti, di mancanza di diritti, e la gente ci ha visto immediatamente e dichiaratamente il tema delle prigioni, il tema soprattutto dei migranti, che era già nato in nuce, proprio perché c’erano già le mie prime partecipazioni ad incontri, a manifestazioni, a cortei anche di denuncia su questo.  Io avevo già questi argomenti che per me erano forti e dominanti, ma non sono il tema degli spettacoli perché nessuno può uscire da un mio spettacolo dicendo: “ah è uno spettacolo sull’uguaglianza, è uno spettacolo sulla difesa delle donne”, perché non è così. E poi c’è il tema comicità, quando si trascende per me la comicità è fondamentale per salire, per andare in alto, per innalzarsi.

CL: Che ruolo riveste la comicità quindi all’interno dei tuoi lavori?

AB: Io quando parlo di risata non parlo di umorismo, di spirito – al massimo di spiritualità – o di teatro brillante, perchè quello non mi è mai interessato. A me interessa la risata grossa, non crassa ma grossa, è una risata anche molto contagiosa, ossessiva, continua, quasi da togliere il respiro, che lo spettatore non possa dirsi: “adesso mi rilasso un attimo” ecco, perché altrimenti quello sarebbe intrattenimento, a me in teatro l’intrattenimento non è mai interessato. Se fai arte, se scrivi, se fai lo scrittore, si arriva tutti ad un punto in cui la realtà accetta e deve sopportare e supportare altre dimensioni, perché altrimenti fai informazione, fai giornalismo, ripeto, fai intrattenimento, che è tutto un lavoro che a me interessa molto meno. A me più che la comunicazione interessa la conoscenza oppure l’andare al di là perché altrimenti, farei un altro mestiere, farei l’enigmista se volessi giocare con le parole e basta, farei quello che lavora sulla semantica. Certamente, io sono composto da queste molecole, ma sono molecole che fanno muovere un corpo, non sono le molecole in quanto tali che mi interessano. E quindi: frequenza, luce, onda, vibrazione… sono temi quasi musicali – come mi ha detto qualcuno dopo aver visto lo spettacolo e io l’ho apprezzato molto – un jazz continuo, e una sinfonia proprio orchestrale che raggiunge se uno si lascia andare la seconda o la terza volta che lo vede. È capitato a persone che l’hanno visto anche tre volte di poter dire: “Io alla fine sono entrato dentro un movimento acustico, a un movimento di sonata, senza dover per forza ridere sempre o capire tutto quello che dicevi, e mi sono lasciato trasportare in questa specie di opera”.

CL: Sei sempre stato un artista ed un autore molto libero e indipendente, che sperimenta varie modalità e varie forme espressive e che non scende a compromessi. Quanto è importante per te tutto questo?

AB: Questo mio saltellare mi ha sempre dato proprio un’idea di autonomia e di libertà che mi aiuta: il non lavorare con gli abbonati in teatro, il non prendere sovvenzioni dallo Stato, queste sono sempre scelte di libertà che noi abbiamo fatto per poter dire: “Guadagniamo molto meno, facciamo forse meno date, però non ci troviamo un pubblico che viene a vedere chissà chi perché ha preso l’abbonamento dalla A alla Zeta e non sa neanche chi sono”. Mi piace che la gente scelga, che la gente in teatro venga per un determinato spettacolo. Adesso il teatro mi sta un po’ stretto, non te lo nego, nel senso che l’arte spinge, il sociale spinge ed è una forma che io cerco di rendere con un connubio abbastanza ravvicinata e abbastanza contemporanea. È un po’ il cruccio di Riccardo, che seguendo il tutto, vede che la mole di lavoro oltre quella teatrale è aumentata in maniera smisurata, fino quasi al non controllo.

CL: In che modo hanno un’influenza i social adesso ad esempio?

Sono tantissime le cose che circolano ora, e pur non avendo Instagram o Facebook, io appaio però molto su YouTube. Le persone filmano, condividono filmati, video delle lezioni, degli incontri, e allora si è mosso e si sta muovendo uno stranissimo pubblico di tredicenni e quindicenni che vedono dei miei pezzi su YouTube ma non hanno mai visto uno spettacolo in teatro, non sanno neanche che io faccio teatro, vedono queste cose e le acquisiscono con i video, con i social, mentre io invece no non le vivo e non le abito, e quello è un pubblico di ritorno stranissimo. Non essendo sui social, non ho i follower o quelle robe lì, ma la gente si rimanda queste cose, le moltiplica, le quintuplica, le decuplica, e poi trovo della roba con quattrocento, cinquecentomila contatti, di persone che hanno preso frasi, pezzi di spettacolo, incontri nelle piazze, e si forma un pubblico che non è il mio pubblico teatrale, ma un pubblico assolutamente bilaterale. Si tratta un pubblico completamente nuovo, che vede nel mio linguaggio un linguaggio che non riconosce, perché oggi un dodicenne, un quindicenne che viene a teatro a vedermi – perché alcuni osano, e con i licei abbiamo tante volte delle professoresse che portano le classi a teatro –  entra in un mondo in cui quando le prof gli dicono: “Questo è un attore, uno scrittore nato nel cinquantotto” loro rispondono: “Ma questa è roba futuribile, cioè non mi sembra… mi sembra più proiettata in avanti che in indietro perché non è il teatro classico”. Loro vedono questo slancio in avanti perché gli manca una fetta di vocaboli, pensieri e correlazioni, che nella comicità televisiva non trovano.  

CL: Ti è mai capitato di lavorare anche nel cinema?

Finora ho fatto pochissime incursioni cinematografiche: due, una in un cameo nel Pinocchio di Benigni, uno dei suoi film meno fortunati, e poi un’altra nel Don Chisciotte di Mimmo Paladino, insieme a Servillo e Dalla, esperienza stupenda,veramente di grande piacevolezza con cui siamo andati al festival Nuovi Orizzonti a Venezia, ma le cose che mi sono state chieste per il cinema erano sempre parti un po’ o di caratterista o caricaturali, di un logorroico, di un personaggio che avesse queste caratteristiche mie così da sfruttare il mio taglio.

Non è assolutamente facile in questo momento poter parlare di cinema col mio linguaggio, perché il cinema ha bisogno di tempi diversi, ha bisogno anche di una riconoscibilità dell’attore. Mi dicevano: “Se tu fai della televisione, delle serie o della fiction, noi possiamo permetterci di investire sulla tua figura, ma così tu sei conosciuto da una fetta di persone che non è interessata”. Poi sai io non faccio neanche le pubblicità intese nel senso del volto che vedi per la tal telefonia, il volto per il tal prodotto, e spesso il cinema, soprattutto quello italiano, invece ti chiede proprio una riconoscibilità. Poche sono state le proposte cinematografiche di partecipazione puramente attoriale che ho ricevuto e non ho accettato, per via di copioni che non mi soddisfacevano. Non avevo voglia di fare l’attore puro, l’interprete di un personaggio, che è anche un mio limite, grosso limite, perché l’attore, come mi hanno  spiegato alla scuola che non mi diplomò, l’attore deve fare tutto, sennò fai il Gaber fai il Fo, che hanno fatto per tutta la vita sé stessi. Infatti io non mi sento un attore, e anche per questo motivo quando parlo di teatro ci sto stretto, perché il mio ambito d’opera come artista è diciamo quadridimensionale, e se io dovessi fare teatro e basta forse smetterei di fare questo lavoro.

CL: Quindi come artista quale potrebbe essere la tua modalità di espressione ideale in questo momento?

La mia modalità ideale è: attraverso l’arte, poter portare l’arte in teatro, e far sì che una performance, un’installazione, un modo di essere sul palco, sia anche un modo di essere artistico, che non ci sia solo la lingua, ma ci sia anche la figura, il segno, il tratto, la demarcazione proprio di un qualche cosa che ricordi anche un’opera, e che sia, non ti dico musicale, ma mi piacerebbe fare un qualche cosa che stesse stretto stretto nel teatro e largo largo nell’arte. Attenzione, mi piacerebbe andare in questa direzione, perché anche le mostre che ho fatto, non tantissime ma ne ho fatte, mi hanno sempre un po’ limitato. Appoggi il quadro, appoggi l’opera, la gente viene, la guarda, la osserva e se ne va. Mi prendi in un momento di grande trapasso un momento di progress proprio, in cui ho bisogno di trovare uno status che ancora non mi delimiti per l’ennesima volta nella maniera più assoluta. Certo la scrittura, anche la scrittura vista, non solo la scrittura del libro, di un giornale, o del teatro ma la scrittura vista, la scrittura appesa, la scrittura segnata, la scrittura per strada, il site specific, l’opera urbana, mi stanno dando un grosso impulso. Vediamo, aspettiamo.

CL: Allora grazie infinite per questa bellissima chiacchierata e in bocca al lupo per il tuo lavoro artistico presente e futuro!

 

La Maschera live all’Alcazar

La Maschera, gruppo folk indie partenopeo, si è esibita domenica 11 dicembre all’Alcazar di Roma.

La formazione composta da Roberto Colella, voce, chitarre e tastiere, Vincenzo Capasso, tromba, Alessandro Morlando, chitarre, Antonio “Gomez” Caddeo, basso e Marco Salvatore, batteria, hanno letteralmente infiammato il pubblico presente, un soldout derivante da un passaparola dei fan ma anche da persone curiose dell’atmosfera festosa del live.

Ringraziamo l’ufficio stampa di Chiara Giorgi.

Le fotografie sono di Giulio Paravani.

Giordana Angi live all’Alcazar


All’Alcazar Live di Roma ieri sera Giordana Angi ha presentato il suo progetto discografico dal titolo ‘Questa fragile bellezza’.

La giovane cantante cantautrice e produttrice discografica italiana rilevazione dell’edizione 2019 di Amici di Maria De Filippi prosegue coì il suo percorso artistico dopo il lancio del singolo ‘Un autunno fa’, sempre nel corso di quest’anno.

Insieme a Giordana sul palco si sono esibiti i suoi musicisti, ovvero: Pietro Posani alla chitarra, Bernardino Ponzani alla batteria e Lorenzo Nanni al pianoforte.

Tra i brani eseguiti, oltre a quelli presenti nell’ultimo album, spicca in particolare ‘Accetto miracoli’, scritto in collaborazione con Antonio Iammarino e Tiziano Ferro, per l’album omonimo proprio di Ferro.

La scaletta del concerto
Un autunno fa
Notte per andar via
Stringimi più forte
Molecole
Un’altra storia
Aereo a vela
Siccome sei
Accetto miracoli
Casa
Voglio essere tua
Il dolore se ne va
Le 4 Milano
Amami adesso
Mantova
Dalla parte di chi
La fine non ci divide
Le cose che non dico
Stella fissa
Farfalle colorate
Passeggero
Un autunno fa
Dalla parte di chi

La galleria delle immagini

Premio Cartagine 2022, le premiazioni

Premio Cartagine 2022 alla fotografa Ilaria Pisciottani e alla attrice e scrittrice Mariella Sapienza.

Il prestigioso Premio culturale internazionale Cartagine 2.0 XXI Edizione Anno 2022, nelle sezioni Arte e Cultura Internazionale e Arte e spettacolo e Arte è stato consegnato nella giornata di venerdì 9 dicembre presso la Sede del Parlamento Europeo di Roma alla fotografa Ilaria Pisciottani e all’ attrice e scrittrice Mariella Sapienza.

Il Premio Culturale Internazionale Cartagine rappresenta un prestigioso riconoscimento destinato a coloro che hanno contribuito, in Italia ed all’Estero, allo sviluppo ed alla diffusione della cultura e del sapere nei diversi settori, nell’interesse supremo dell’elevazione e della promozione del progresso dei popoli, della ricerca della verità, della libertà, della giustizia e della pace e, quindi, della fratellanza universale.

Esso idealmente rappresenta un “Ponte di Cultura” tra i popoli che si affacciano sul “Mediterraneo” che rappresentava, all’epoca della civiltà Cartaginese e Romana, il solo “mondo noto e conosciuto”.

La manifestazione viene annualmente organizzata dai vertici dei Corpi Sanitari Internazionali, organizzazione presieduta dal Comandante, Gen. Alessandro Della Posta.
Come noto, questo Premio, annualmente conferito dall’Accademia Culturale Internazionale Cartagine 2.0, rappresenta un prestigioso riconoscimento alle eccellenze in differenti settori, alle quali viene assegnato il premio quale riconoscimento per l’impegno profuso. Tutte le personalità che vengono insignite del Premo Cartagine sono annotate sul prestigioso Albo d’Onore dell’Accademia, ed assumono la qualità di “Accademici” componenti l’organo sociale del Senato Accademico (organo deputato alla approvazione del conferimento del premio).

Nel prestigioso “Albo d’Onore” del Premio Cartagine sono annoverati molti nomi illustri tra i quali: Mario Luzi, Corrado Calabrò, Lucio Dalla, Antonino Zichichi, Antonio Banderas, Jacque Diouf, Kofi Annan, Ennio Morricone, George Clooney, Giulio Andreotti, Maria Grazia Cucinotta, Lino Banfi, Franco Zeffirelli, Sara Simeoni, Nicola Pietrangeli solo per citarne alcuni.

Un elenco di nomi prestigiosi cui si aggiunge ora anche il nome di Mariella Sapienza e Ilaria Pisciottani

“Siamo estremamente onorate – hanno sottolineato la Sapienza e la Pisciottani di essere state invitate a Roma per ricevere il Premio Cartagine 2.0 XXI Edizione Anno 2022.
Un riconoscimento prestigioso e significativo, che rappresenta un attestato di grande stima e allo stesso tempo uno stimolo a proseguire e valorizzare il nostro lavoro di profondere il pensiero di pace e arte nel mondo.
Ringraziamo quindi i Corpi Sanitari Internazionali ed il Comandante, Gen. Alessandro Della Posta, organizzatori dell’iniziativa, per averci consegnato questo importante premio”.

Più Libri Più Liberi, terza giornata

CULTURA/LIBRI by

Altissima la partecipazione agli eventi di questa edizione di Più libri più liberi. Tutto esaurito ieri all’incontro tra la grande scrittrice iraniana Azar Nafisi e Michela Murgia che hanno parlato di Iran, donne, diritti e libertà. Record di presenze per Alessandro Barbero, sia alla sua Lectio Magistralis che all’incontro successivo dal titolo Ostinati e Contrari – Voci contro il sistema con Alessandro Di Battista. Sala strapiena anche per la Lectio Magistralis di Alessandro Baricco, file lunghissime per il firmacopie. 

Il terzo giorno di Più libri più liberi ha visto la visita del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, che al suo primo appuntamento ufficiale con la Fiera ha dichiarato: «non posso che fare i complimenti a questo splendido progetto, che già conoscevo come lettore e come utente». Poi, rimarcando il valore e l’importanza della piccola e media editoria, ha aggiunto: «ritengo che sia un’iniziativa importantissima nel panorama editoriale e librario, che mi sta molto a cuore. E questo perché i piccoli e medi editori sono garanzia di pluralismo culturale, che è un valore democratico per tutti». 

Appassionato e partecipato dalle scuole l’incontro Il senso della comunità, con Franco GabrielliGaja Cenciarelli e Lorenza Pieri a cura di Croce Rossa Italiana. Un racconto emozionante dei lavori di recupero della Costa Concordia e una coinvolgente discussione sul valore delle parole comunità e squadra.

In esclusiva a Più libri più liberi, poi, Alessandro Cattelan ha presentato insieme a Matteo B. BianchiAccento, la sua nuova casa editrice nata a Milano. Il progetto ha come obiettivo principale quello di portare alla luce voci nuove e originali della narrativa.  

Tra gli appuntamenti di oggi, sabato 10 dicembre 

Alle 11.00 in Sala Luna presentazione dell’audiolibro L’arte di essere Raffaella Carrà, con Paolo Armelli e Michela Atzeni, modera Giuseppe Fantasia. Alla stessa ora in Sala Elettra Lorenzo MattottiGuido Scarabottolo e Lucio Schiavon raccontano i Biplani d’autore nuova collanadi narrativa illustrata e del libro Adorno, di e con Luciano Bianciardi e Lucio Schiavon. Modera Stefano Cipolla. 

Inquinamento digitale: ecco come internet e smartphone stanno distruggendo il pianeta è il titolo della presentazione del libro di Guillaume Pitron, con Riccardo Luna (Ore 11.45, Sala Vega). 

Un’ora con Azar Nafisi e Jhumpa Lahiri è l’incontro tra Azar Nafisi e Jhumpa Lahiri moderato da Gabriella Colarusso (Ore 13.00, Arena Robinson). 

Alle ore 13.15 nello Spazio Rai l’evento Sonia Bergamasco legge Annie Ernaux, con Sonia Bergamasco e Lorenzo Flabbi. Alle 14.15 in Sala Sirio Carlotta Vagnoli e Marcello Fois omaggiano Shirley Jackson e Alessandro Manzoni nell’incontro dal titolo In memoria.

Erling Kagge e Simon Mundy saranno in dialogo con Stefano Liberti nell’incontro Secondo natura (ore 13.30, Sala Cometa). 

Fabrizio Gabrielli presenterà il suo libro Messi con Stefano Gallerani e Andrea Vianello (Ore 11.30, Sala Antares). La più recondita memoria degli uomini è il titolo dell’incontro-presentazione del libro di Mohamed Mbougar Sarr, in dialogo con Igiaba Scego e Marino Sinibaldi (Ore 11.45, Sala Sirio). Del suo libro Georgi Gospodinov parlerà con Marco Damilano nell’appuntamento dal titoloTra presente e futuro: appunti di un viaggio lungo una vita (ore 12.00, Sala Cometa). 

La presentazione del libro di Clara Dupont-MonodAdattarsi, sarà alle 15.30 in Sala Vega. Alla stessa ora Carmelo Sardo presenterà Dove non batte il sole con gli interventi di Roberto Piscitello e Gaetano Savatteri (Ore 15.30, Sala Sirio). Il libro di Jacqueline WoodsonBambina nera sogna sarà alle 17.30 in Sala Elettra, con Igiaba Scego. 

La vita della mia ex (per come la immagino io) è la presentazione del libro di Gero Arnone con le illustrazioni di Eliana Albertini. Intervengono Paolo Celata e Gipi (Ore 12.15, Sala Elettra). Hypericon di e con Manuele Fior sarà presentato da Francesca Mannocchi (Ore 12.20, Spazio Rai). Poco più tardi inizierà il dialogo tra Serena Dandini e Antonio Pascale Giardini: ragioni e sentimenti (Ore 12.30, Auditorium). 

E giustizia per tutti: il nuovo Cose spiegate bene, nuovo numero della rivista de Il Post dedicato al tema della giustizia, verrà presentato in Sala Luna alle 12.30, con Luca MisculinMarianna Aprile e Luigi Manconi. 

Sheena Patel discuterà del suo libro Ti seguo con Paola De Angelis e Gaja Cenciarelli (Ore 15.00, Sala Polaris). Le lupe di Pompei è l’incontro tra Elodie Harper e Anilda Ibrahimi, con le letture di Carolina Zaccarini (Ore 16.15, Sala Elettra). 

Djarah KanIgiaba ScegoCarlotta VagnoliRonke Oluwadare e Lou Ms.Femmediscutono insieme nell’appuntamento Women and lies: ce l’ha detto il patriarcato che dovevamo mentire (Ore 15.00, Sala Cometa).

Antonio Manzini presenterà il suo libro La mala erba con Christian Raimo alle ore 14.00 in Sala Luna. Pace e guerra è invece l’appuntamento con Marco Travaglio in Auditoriumalla stessa ora.  

Nerone. La rinascita di Roma e il tramonto di un imperatore è il titolo della Lectio Magistralis di Alberto Angela, che si terrà alle ore 15.30 in Auditorium. 

Alle 16.45 in Sala Vega ci sarà la presentazione del libro di Rocco Carbone L’assedio in dialogo con Marco DeloguVins Gallico e Jhumpa Lahiri. 

Francesco Rutelli saràin dialogo con Corrado Augias nell’incontro Perché Roma parla al mondo (Ore 15.30, Sala Luna). Dario Fabbri discuterà con Enrico Mentana nell’appuntamentoDomino e il mondo che cambia (Ore 17.00, Auditorium).  

L’incontro con Dalila Bagnuli e Teresa Ciabatti avverrà in Sala Cometa alle 18.00. Alle 18.15 nello Spazio Rai ci sarà la presentazione del libro Pino Daniele, tutto quello che mi ha dato emozione viene dalla luce con Alessandro DanieleGino Castaldo ed Ernesto Assante. 

Alle 14.15 in Sala Vega ci sarà l’incontro Premio Strega Europeo 2022: Mikhail Shishkin. Con Mikhail Shishkin interviene Mario Caramitti

In Italia per l’occasione della Fiera anche Claudia Rankine, che presenta il suo libro Just us con Francesco Pacifico (Ore 18.00 Sala Vega). 

La Cerimonia di premiazione del Premio Tokyo-Roma: parole in transito avverrà alle ore 15.30 in Sala Aldus: intervengono Angelo Piero CappelloTsukasa HirotaNoriko MorishitaLaura Testaverde e Umberto Vattani. La premiazione dei vincitori della terza edizione del Premio Mastercard Letteratura e Mastercard Letteratura Esordienti avverrà invece alle 18.30 in Sala Luna con la conduzione di Giorgio Zanchini, i giurati e i finalisti del Premio. 

Gallucci fa 20 anni! È la Celebrazione dell’anniversario della casa editrice, con Carlo Gallucci (Ore 12.30, Sala Venere): nell’occasione si parlerà dell’evoluzione dell’editoria per ragazzi in Italia e nel mondo. 

Alle 18.30 in Auditorium ci sarà lo spettacolo teatrale Senza giri di boa del collettivo di giornaliste #senzagiridiboa, con la partecipazione di Federica Cacciola (Martina Dell’Ombra) e Tiziana Foschi, musiche di Pasquale Filastò. Con Francesca Biagiotti, Valeria Brigida, Giulia Cerino, Gaia De Scalzi, Micaela Farrocco, Francesca Fornario, Silvia Franco, Chiara Maria Gargioli, Linda Giannattasio, Sara Giudice, Barbara Gubellini, Sofia Mattioli, Ambra Orengo, Valentina Petrini, Giulia Presutti, Simona Berterame, Chiara Proietti D’Ambra e Nathania Zevi.  

Nel programma professionale si discuterà di come è cambiato il mercato del libro per bambini e ragazzi venduti in librerie e negli store on-line rispetto agli anni pre-pandemia nell’incontro L’editoria per bambini e ragazzi. Intervengono Marcello Buonomo (Lavieri edizioni), Pico Floridi (Il Castoro), Carlo Gallucci (Gallucci editore), Giovanni Peresson (Ufficio studi AIE) e Francesco Zamboni (Carthusia edizioni). Modera Lara Crinò (la Repubblica), a cura di AIE e Commissione Ragazzi di AIE in collaborazione con Nielsen BookScan (Ore 11.00, Sala Aldus).

Poi, un incontro che mette al centro della riflessione il fatto che il fatturato derivato dalla vendita di libri a clienti e lettori è spesso una parte non maggioritaria del totale delle vendite dei piccoli editori e delle microimprese editoriali. Un fatturato che non è fatto solo di libri è il titolo dell’incontro con Gerardo Mastrullo (La vita felice), Gregorio Pellegrino (Effatà) e Giovanni Peresson (Ufficio studi AIE). Modera Bruno Giancarli (Ufficio studi AIE). A cura di AIE e Gruppo Piccoli Editori AIE (Ore 14.00, Sala Aldus). 

Alle ore 12.00 in Sala Aldus ci sarà la presentazione del numero monografico della rivista Economia della cultura, dedicato al tema della lettura attraverso lo sguardo di protagonisti e esperti, con Michela AddisMadel Crasta e Pietro Valentino.  

Prosegue poi anche in questa edizione un progetto del gruppo degli editori di fumetti volto a presentare le diverse sfaccettature che in questo settore vengono   ad assumere i tradizionali profili professionali del mondo editoriale. In questa edizione il tema dell’incontro è I mestieri del fumetto: lo scouting. Intervengono Caterina Marietti (Bao Publishing), Nicola Pesce (Edizioni NPE) e Alberto Rigoni (Lucca Comics & Games), modera Luca Valtorta (La Repubblica). In collaborazione con ALDUS UP e a cura della Commissione Comics e Graphic Novels di AIE (Ore 16.30, Sala Aldus). 

Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria promossa e organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), è sostenuta dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di RomaATAC Azienda per i trasporti capitolina, EUR SpA e si avvale della Main Media Partnership di RAI e con il Giornale della Libreria. Più libri più liberi partecipa ad ALDUS UP, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma è a cura di Silvia Barbagallo e Chiara Valerio

Ufficio stampa Più libri più liberi 

Bergonzoni Trascendi e sali

Alessandro Bergonzoni e “Trascendi e sali” in programma con due date a Roma all’Auditorium Parco della Musica è stato la conferma di un turbinio di genialità che viene partorita dalla mente dell’artista bolognese.

Ci si siede in poltrona e, dal momento in cui si spengono le luci e lui appare in cima ad una impalcatura di tubi innocenti fino all’uscita di scena, ripetuta più volte come a non voler finire mai, si rimane inghiottiti da un fiume di parole lungo due ore che ci svela e ci interroga allo stesso tempo di questioni quotidiane, il tutto confezionato da ironia e indignazione.

Si parte cioè dal ridere, e non si smette, e si esce anche consapevoli che uno spettacolo a teatro serve sempre anche per pensare.

Un ringraziamento all’ufficio stampa nella persona di Licia Morandi.

Le fotografie di Giulio Paravani

Iniziata l’edizione di Più Libri Più Liberi

CULTURA/LIBRI by

Giorno dell’inaugurazione per la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria Più libri più liberi, l’incontro culturale più importante della Capitale dedicato esclusivamente all’editoria indipendente, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), nella sede del Roma Convention Center La Nuvola dell’Eur. Altissima l’affluenza, con il pubblico ad affollare le biglietterie sin dalle prime ore del mattino. Migliaia i ragazzi presenti provenienti dalle scuole di tutta Italia. 

L’inaugurazione della manifestazione si è svolta nello Spazio Rai. Il Presidente dell’AIE Ricardo Franco Levi ha sottolineato come «tutti siamo legati a questa bellissima Fiera. Grazie a chi ci ha lavorato, alla squadra, e agli 8000 ragazzi delle scuole che animano questa prima giornata di Piu libri più liberi», per poi concludere dicendo: «È il momento che siano i libri a parlare». 

Di una «grande emozione che si rinnova» ha parlato la Presidente di Più libri più liberi Annamaria Malato: «Il tema di quest’anno è “perdersi e ritrovarsi” e mai come oggi, nel pieno di questa tempesta perfetta della guerra che ci ha travolti, la comunità dei libri ci appare come un faro all’orizzonte. Per “ritrovarci” abbiamo bisogno delle occasioni di riflessione e di confronto che solo la letteratura ci può dare». 

Il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi ha ricordato che «per i giovani scrittori pubblicare è un’ avventura che a volte può essere frustrante ma proprio presso i piccoli editori, persone coraggiose che affrontano questo mare in tempesta, un autore può trovare rifugio e conforto. I ragazzi popolano questo mondo che porta con sé il pensiero della libertà. I libri sono una difesa con cui i giovani possono combattere per il proprio futuro». 

Il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri ha dichiarato che è «davvero bello oggi ripartire con una edizione straordinaria di Più libri più liberi. Una Fiera in crescita per importanza, qualità e rilievo internazionale. Piccola e media editoria rappresentano la spina dorsale della nostra industria culturale. Tantissime occasioni di dibattiti e confronto sui grandi temi del nostro tempo: un evento che Roma Capitale sostiene completamente». 

Per l’Assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio Paolo Orneli Più libri più liberi«è una manifestazione preziosa e partecipata. Se ci si perde ci si può ritrovare a partire dalla cultura. Il nostro sostegno non è occasionale ma parte di una vera e propria politica industriale. Un impegno per consolidare la filiera e mettere il libro al centro di ogni strategia atta a costruire un futuro e un mondo migliori».   

Roberto Luongo, Direttore ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha voluto rimarcare che «la Fiera si inserisce in una serie più ampia di iniziative tese a crescere ed essere più presenti nell’ambito internazionale». 

«È incredibile il lavoro fatto finora da questa Fiera» ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Eur SPA Angela Maria Cossellu, «è un evento culturale che ha permeato la città. Grazie alla Nuvola come polo attrattivo avremo più di mezzo milione di visitatori. Il binomio cultura e grandi eventi è un volano per l’immagine di Roma e dell’Eur. Creiamo valore culturale, economico, sociale e pubblico. Mi auguro che possiate perdervi negli angoli della Nuvola e ritrovarvi nei vostri autori». 

Il Presidente Gruppo Piccoli editori AIE, Diego Guida, afferma che «più cresce l’indice di lettura e cultura di un Paese più lo stesso cresce da un punto di vista sociale e di conseguenza economico. In questi 2 anni di pandemia purtroppo abbiamo perso il contatto con il libro e la carta, perciò siamo sì pronti ad accogliere la sfida del digitale ma tenendo sempre fermi la carta e il libro». 

Tra gli appuntamenti di domani, giovedì 8 dicembre 

Nella mattina della seconda giornata di Più libri più liberi, alle ore 11.00 in Sala Elettra, Luciano Canfora presenta il suo libro nell’incontro Il passato presente: a confrontarsi con lui sui grandi temi della democrazia, del potere, della libertà e dell’incontro-scontro tra Oriente e Occidente, Franco Cardini e Sandro Teti (Ore 11.00, Sala Elettra). Alla stessa ora Graziano Graziani presenta il suo libro nell’appuntamento coinvolgente dal titolo La poesia in romanesco di Graziano Graziani, interviene Maria Grazia Calandrone (ore 11.00, Sala Giove). Chouquette è il titolo della presentazione del libro di e con Émilie Frèche: interviene con l’autrice Marina Karam (Ore 12.30, Sala Antares). 

La presentazione del libro di Louise HenkinDiritti dell’uomo, sarà introdotta da Giuliano Amato, in dialogo con Annalisa Camilli e Paolo Di Paolo in una importante ricostruzione della storia dei diritti umani dal XVII secolo ai giorni nostri (Ore 15.30, Sala Sirio). Alla stessa ora, 15.30 in Sala Luna, la presentazione del libro Ostinati e Contrari – Voci contro il sistema di Alessandro Di Battista con Alessandro Barbero e Toni Capuozzo. 

La molla e il cellulare è l’appuntamento con gli autori Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone. Interviene Stefano Pisani (Ore 13.30, Sala Antares), e gli stessi presenteranno Chi si ferma è perduto in dialogo con Alessandra Sardoni (Ore 16.00, Spazio Rai). Joan Silber presenterà il suo libro Un’idea di paradiso con Giulia Caminito (Ore 16.00, Sala Marte, mentre nell’incontro Finzioni a Roma dialogheranno Jonathan BazziFumettibruttiLuca Ravenna e Chiara Tagliaferri. Modera Beppe Cottafavi (Ore 15.30, Auditorium) 

Ellen Lupton e Riccardo Falcinelli dialogheranno alle 15 nello Spazio Rai nell’incontro dal titolo Extrabold. Per un design femminista, inclusivo, antirazzista, non binario

Di identità di genere, schwa, linguaggio inclusivo e LGBTQIA+ e delle differenze di come vengano trattati questi temi in Svezia ci parleranno Jenny Jägerfeld – autrice svedese dei libri per ragazzi e psicologa specializzata in bambini e ragazzi, e Pietro Turano – attivista LGBTQIA+ e attore. Modera Samanta K. Milton Knowles (Ore 15.00 Sala Polaris) nell’incontro Questioni di genere: cosa possiamo imparare dalla Svezia?

Il tema dell’impegno della cultura in una Europa dopo l’invasione dell’Ucraina sarà il centro presentazione del libro di Guido Crainz in Ombre d’Europa. Nazionalismi, memorie, usi politici della storia, con Marco Damilano (Ore 15.00, Sala Elettra). 

Maurizio MolinariSimonetta Fiori e Gianfranco Pasquino, nell’appuntamento Fascismo. Quel che è stato, quel che rimane, discutono non soltanto del più importante fatto politico della storia d’Italia ma anche delle forme di autoritarismo e populismo attuali (Ore 17.30, Sala Antares). 

Cosa significa invecchiare lontano dalla propria terra ce lo racconta Kader Abdolah in un dialogo con Nadia Terranova in Tutti torniamo al luogo da dove siamo venutila forza delle radici raccontata dall’iraniano Kader Abdolah (Ore 16.15, Sala Elettra). 

In Sala Venere alle 16.30 Marino Bartoletti presenterà La discesa degli dei, insieme ad Emilio Targia. Un omaggio a Mircea Cărtărescu e ad Andrea Camilleri sarà fatto da Nicola Lagioia e Giordano Meacci nell’incontro In memoria (Ore 18.00, Sala Vega)In Sala Sirio alle ore 18.00 ci sarà la presentazione del libro di Anny RomandAbbandonata: interviene Dacia Maraini.

Nana Ekvtimishvili sarà in fiera in dialogo con Ruska Jorjoliani nell’appuntamento Luoghi senza ricordi: storie dell’infanzia perduta in Georgia alle (Ore 12.30, Sala Venere)

Nadia Terranova e Christian Rocca dialogheranno per la Presentazione della rivista letteraria K, insieme a diversi autori e autrici che hanno scritto sulla rivista: Francesca D’AlojaGilda Policastro, Laura Marzi, Guido Vitiello e Annalisa De Simone (Ore 18.30, Sala Antares) 

In Cosa c’è di là. Inno alla vitaEnzo Bianchi propone una meditazione poetica e non dogmatica sulla più ineludibile delle domande, la cui risposta è l’amore. Interviene Antonio Gnoli (Ore 18.30, Sala Luna). 

Quanto sei bella Roma, tra storia e film memorabili è la presentazione del progetto Roma StoryWalk: alcuni personaggi del cinema dialogano sul palco con la conduzione di Ernesto Assante e la partecipazione del critico Fabio Canessa su romanità e identità di quartiere, luoghi del cuore e percorsi in soggettiva. Intervengono Anna Foglietta, Edoardo Leo, Karin Proia, Paolo Virzì e Fabio Canessa (Ore 18.30, Auditorium)

Ben tre le Lectio magistralis in fiera domani giovedì 8 dicembre. In Sala Luna, alle 12.30, si terrà quella di Emilio Gentile dal titolo Fascismo: cento anni dopo. Alle 14, in Auditorium la Lectio di Alessandro Barbero 9 agosto 378. Il giorno dei barbariPerdersi e ritrovarsi: un anno dopo è l’appuntamento delle 17 con Alessandro Baricco che terrà la suain Auditorium. 

A cura di Desk Italia Europa Creativa – Ufficio Cultura la Sessione informativa sui bandi a sostegno dell’editoria e della circolazione delle opere letterarie europee (Ore 15.00, Sala Giove) 

Per il programma professionale, alle 12.30 in Sala Aldus ci sarà l’incontro Da Parigi a Francoforte, un primo incontro di un percorso che porterà nei prossimi due anni l’editoria italiana a essere «Paese ospite d’onore» nelle fiere di due delle più importanti editorie europee. Intervengono Juergen Boos (Presidente e CEO di Fiera del Libro di Francoforte), Ricardo Franco Levi (Presidente AIE) e Jean-Baptiste Passè (Direttore Festival du livre de Paris), con la moderazione di Paolo Conti (Corriere della Sera) e a cura di AIE, Frankfurter Buchmesse, Festival du Livre de Paris in collaborazione con ALDUS UP. 

A una riflessione sul cambiamento delle modalità di fruizione dei lettori con l’avvento dell’e-book e dei social media, anche nel lavoro editoriale, sarà dedicato l’incontro I social che stanno cambiando il mercato con Lisa CeccarelliModestina Cedola e Cristina Mussinelli e la moderazione di Riccardo De Palo. A cura di AIE (Ore 11.30, Sala Aldus). 

Non esiste in Europa una rilevazione omogenea sulla lettura, ed è su questo tema che Italia, Norvegia e Spagna si confronteranno nell’incontro Verso un’Europa dei lettori, con gli interventi di Luis González (Fundación Germán Sánchez Ruipérez), Massimo Pronio (Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea) ed Enrico Turrin (FEP). Modera Piero Attanasio (AIE). L’incontro è a cura di AIE e ALDUS UP in collaborazione con la Commissione Europea – Rappresentanza in Italia (Ore 18.00, Sala Aldus) 

Più libri più liberi è sostenuta dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di RomaATAC Azienda per i trasporti capitolina, EUR SpA e si avvale della Main Media Partnership di RAI e con il Giornale della Libreria. Più libri più liberi partecipa ad ALDUS UP, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma è a cura di Silvia Barbagallo e Chiara Valerio

Ufficio stampa Più libri più liberi

La musica popolare salentina a Ladispoli con “Cu nno mi fazzu li piache”


Domenica 4 dicembre si è tenuto presso il Palasport di Ladispoli l’evento ‘Cu nno mi fazzu li piache‘, un percorso culturale legato all’arte della danza per far conoscere parte dell’immenso patrimonio culturale italiano e far sì che questo venga divulgato.

L’evento nasce da un progetto ideato da Giancarlo Paglialunga, musicista e tamburellista salentino, e Sabrina Sicara, presidente dell’associazione Apulia Face e PizzicArte.

Lo spettacolo è stato promosso da Città Metropolitana di Roma Capitale in accordo con Roma Capitale e con il sostegno del MiC.

La manifestazione, recuperando in particolare gli insegnamenti di Salvatora Marzo, guaritrice e suonatrice del tamburo a cornice, nata e vissuta a Nardò nel secolo scorso, ha presentato la storia della musica popolare salentina con un focus particolare sul tamburello.

Il concerto ha visto come protagonisti lo stesso Paglialunga insieme a una compagnia di talentuosi artisti salentini.

In apertura dell’evento si è tenuto un percorso formativo su Tora Marzo a cura di Massimiliano Morabito, e una sessione dimostrativa della storica danza a scherma e dei coltelli con la Compagnia di Scherma Salentina di Davide Monaco, con la partecipazione degli stessi spettatori.

Successivamente Gianni Berardi, valente artigiano laziale, ha illustrato le tecniche di costruzione e messa a punto del tamburo, mentre Massimo Carrano ha allietato i presenti con i ‘Racconti della terra e del cuore‘, riproducendo particolari sonorità attraverso il tamburello e altri vari strumenti a percussione, intramezzando la musica a coinvolgenti racconti poetici.

Lo spettacolo è stato presenziato da Radio Kaos Italia con la partecipazione di Stella Valzecchi.

Gli artisti del concerto
Giancarlo Paglialunga
Rachele Andrioli
Massimiliano De Marco
Carlo De Pascalis Canaglia
Rocco Nigro
Massimilaino Morabito
Emanuele Liquori
Gioacchino De Filippo
Edoardo Zimba
Rocco Zecca

La galleria delle immagini del concerto



La galleria delle immagini degli altri interventi all’evento


Alessandra Amoroso – Tutto accade tour

Palazzetto dell Sport di Roma 02.12.2022

Alessandra Amoroso a Roma per le 2 date previste con il Tutto accade tour.

Un concerto gradevole sia dal punto di vista musicale che visivo, giochi di luce che ovviamente non potevano mancare, ma soprattutto un corpo di ballo che accompagna l’artista pugliese di notevole bravura nonché il look sfoggiato dalla cantante veramente di classe con gli abiti a firma Genny.
Da puntualizzare che ogni tappa del tour, sarà l’occasione per lasciare spazio ad alcune giovani artiste del nuovo panorama musicale italiano, ogni concerto infatti sarà aperto da una di loro, artiste volute da Alessandra e che per la prima serata di Roma hanno visto l’opening act di Margherita Vicario.

Di seguito la nostra galleria fotografica.

Le prossime tappe del “Tutto accade tour” dopo Roma saranno:
06/12/2022, Unipol Arena, Bologna
07/12/2022, Nelson Mandela Forum, Firenze
09/12/2022, Pala Partenope, Napoli
10/12/2022, Pala Partenope, Napoli
12/12/2022, Pala Sele, Eboli (Salerno)
16/12/2022, Kioene Arena, Padova
17/12/2022, Pala Alpitour, Torino
21/12/2022, Mediolanum Forum, Assago

La scaletta della serata:

  1. AleAleAle
  2. Tutte le volte
  3. Il bisogno che ho di te
  4. Avrò cura di tutto
  5. La stessa
  6. Dalla Tua Parte
  7. Canzone inutile
  8. Stupendo fino a qui
  9. Fidati ancora di me
  10. Buongiorno
  11. Una strada per l’allegria
  12. Trova un modo
  13. Amore Puro / Difendimi per sempre
  14. Segreto / Stella incantevole
  15. Stupida
  16. Sul ciglio senza far rumore / Urlo e non mi senti
  17. Estranei a partire da ieri / Senza nuvole
  18. Tutte le cose che io so
  19. Il nostro tempo
  20. Immobile
  21. Forza e coraggio
  22. Tutto accade
  23. Camera 209
  24. Vivere a colori
  25. Comunque andare
  26. Piuma
  27. Notti Blu
  28. Sorriso grande

Ennio Flaiano recitato da Fabrizio Bentivoglio

Bentivoglio recita Flaiano, uno spettacolo portato in scena al Teatro Palladium a chiusura degli eventi di Flautissimo Festival.

Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano ci accompagna nel mondo della scrittura, degli articoli e delle sceneggiature di Flaiano con la sapiente interpretazione dell’attore Fabrizio Bentivoglio accompagnato dalle sonorità del contrabbasso di Ferruccio Spinetti.

I nostri ringraziamenti all’ufficio stampa di Fabian Manuelli e al Teatro Palladium

Fotografie a cura di Giulio Paravani.

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Giulio Paravani
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