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CULTURA - page 81

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Simone Tessadori presenta la Collezione F/W 2023-2024 “EDIE”

EDIE – FW23

“Edie Sedgwick era un’anima tormentata, un riassunto di tutte le donne tragiche che sono venute prima di lei e credo sia stata proprio questa sua forza e questa sua profondità ad aver colpito Andy Warhol, tanto da legarla a lui con un amore platonico così profondo che non poteva sfociare in altro se non nell’ossessione”.
Esordisce così Simone Tessadori mentre, illustrando la moodboard fra tessuti e disegni,

racconta l’ispirazione della collezione FW23 dedicata alla figura di Edie Sedgwick.
Una figura che apparentemente passa in secondo piano rispetto a quella di Andy Warhol ma che ha fortemente contribuito alla spinta creativa del Re della Pop Art.
Il Designer decide di raccontare quest’amore tanto forte quanto fragile, un po’ come Edie e un po’ come “Amore e Psiche” di Antonio Canova, la meravigliosa opera che il Maestro ha deciso di rappresentare in un attimo di amore non concluso, eternamente in tensione.
Il marmo, materiale magistralmente lavorato da Canova, rappresenta perfettamente l’anima di Edie, apparentemente forte per tutto ciò che la Vita le ha presentato, ma se colpita nel suo punto debole, capace di crollare in mille pezzi.
Queste sensazioni si traducono in drappeggi intensi e materici come quelli che il Maestro Canova impri- meva alle vesti dei suoi seggetti, come a far loro prendere vita
anche attraverso questa matericità iper realistica.
Tessuti che fasciano il corpo si sviluppano su silhouettes raffinate e femminili, alternandosi a look androgini che rievocano il modo di vestire di Edie, capace di una sensualità estremamente sofisticata. Queste le premesse per una collezione che si concentra sulla figura di questa incredibile donna, così enigmatica e così centrale nella scena della Factory e della New York anni 60.
L ’eleganza che le appartiene proveniente dalla rigida educazione ricevuta,

le conferisce quella capacità di giocare e sperimentare con la moda che la rende così iconica e inimitabile.
Una Donna, decisamente Tessadori.

Comunicato Stampa Altaroma

Altaroma: la collettiva ‘Rome is myrunway #2’


La seconda giornata della fashion week romana di Altaroma di mercoledì 1 febbraio si è conclusa con l’evento ‘Rome is my runway #2‘, format ormai consolidato della manifestazione, che prevede sfilate collettive riservate ai brand emergenti.

In passerella hanno presentato le loro collezioni _DENNJ_, Annagiulia Firenze, Giuliet Françoismarie, Marinella Piccinno, Simone Missano.

Le gallerie immagini

Annagiulia Firenze

DENNJ

Giuliet Francoismarie

Marinella Piccinno

Simone Missano

Altaroma, la seconda giornata, con i brand Saman Loira, Setchu e Canaku.

Le sfilate di Altaroma nella seconda giornata iniziano con il brand Saman Loira che presenta la collezione Imbolc Fall Winter 23, che prende il nome dalla festività che celebra il ritorno della luce. Purificazione e rinascita: sono queste le parole chiave che definiscono la collezione “Imbolc” che, tra ricami, intarsi, plissé e lavorazioni dal gusto artigianale celebra la natura ispirandosi alla tradizione pagana, svelando così ciò che si cela nella data riportata nel logo del brand stesso.

Prosegue con Setchu e la collezione “2D to 3D“. Satoshi Kuwata manipola e drappeggia oggetti 2d per trasformarli in abiti 3D per qualcosa di unico.

Infine la sfilata del brand Canaku, passato alla cronaca anche per aver vestito artisti come Irama, Ghemon, Annalisa, Maneskin.

YULE il nuovo singolo, Two Identities

E’ uscito il 29 Gennaio il singolo di esordio della band romana YULE, per l’etichetta indipendente Sonic Records, disponibile su:

SPOTIFY

YOUTUBE

TIM MUSIC

I Yule nascono a Roma nel 2014 sono una band Romana il loro genere musicale spazia dall’Hard/alternative rock al punk.

Il gruppo è formato da:

Ross (Emanuele)
JDav (Davide)
Ginny (Ginevra)
Passowskij (Alessio)
Jin (Silvia)

Il loro primo singolo è Two Identities, uscito il 29 Gennaio 2023.

Dentro di noi ci sono spesso due personalità ed una rimane sempre più all’ombra dell’altra, proprio come nel caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde: il brano appena uscito parla proprio di queste due identità profondamente opposte e che convivono nel nostro io.

“Ogni persona ha due identità, una nella luce una nell’oscurità”

Yule

Trent’anni di “Oylem Goylem” di e con Moni Ovadia al Teatro Vascello

Moni Ovadia festeggia quest’anno il trentennale del suo famosissimo spettacolo Oylem Goylem, riportandolo ancora una volta a Roma al Teatro Vascello.
Ideatore e vivace interprete principale di quello che può definirsi un viaggio metaforico all’interno della lingua, della musica e della cultura Yiddish, Ovadia affascina e trascina il suo pubblico, accompagnando il tutto con le magiche sonorità Kezmer della Moni Ovadia Stage Orchestra.

Abile intrattenitore ed intelligentissimo affabulatore, il musicista diventato attore, presenta al suo pubblico uno spettacolo che spazia dalla narrazione di storielle umoristiche, a racconti di natura aneddotica, inframmezzati a canti e musiche della cultura ebraica. Quel che ne scaturisce è una kermesse variegata, vibrante, che rappresenta, nelle parole del suo stesso creatore: “il suono dell’esilio, la musica della dispersione”, metafora sempre attuale della diaspora ebraica.

A trent’anni dal suo debutto, prende vita sul palcoscenico del Vascello uno spettacolo che a tratti ricorda il cabaret, suscitando nel pubblico presente risate e sorrisi, ma portandolo al contempo a commuoversi e riflettere, cullato tra atmosfere da sinagoga e melodie zingare.

Centoventi minuti di show che non annoia mai, che si vorrebbe vedere e rivedere ancora, e che scalda il cuore con la sua continua alternanza di suggestioni e toni. “Oylem Goylem” attraverso il suo delicato ed arguto umorismo si fa simbolo di un messaggio universale di pace, contrario a tutti i tipi di razzismo ed intolleranza, e presenta agli ascoltatori una lezione sempre attuale per le generazioni presenti e future.
Al termine dello spettacolo la Moni Ovadia Stage Orchestra si sposta poi nel foyer, per un regalo inatteso, ed accompagna ancora per un poco gli spettatori verso il finale di serata con le musiche scaturite dai suoi strumenti come per augurare loro una dolce notte.

“Oylem Goylem” di e con Moni Ovadia
e con Moni Ovadia Stage Orchestra: Maurizio Dehò Violino, Luca Garlaschelli Contrabasso, Paolo Rocca Clarinetto, Alberto Mihai Fisarmonica, Marian Serban Cymbalon
Scene e costumi: Elisa Savi Progetto sonoro: Mauro Pagiaro
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano e Corvino Produzioni 
durata 2 h

Altaroma, le sfilate di Maiani Accademia, Casa Preti e Mokoo.

Altaroma prende il via al Pratibus District con Showcase, 57 brand e talenti emergenti della moda italiana e le loro collezioni, le sfilate e esposizioni.

Ha aperto la manifestazione MAM – Maiani Accademia Moda con “Frammenti di vita”.

A seguire la collezione CASA PRETI 2023 – 2024 che prende ispirazione dalla sua stessa essenza. Con il designer Mattia Piazza che ha ripercorso le linee classiche del brand ispirate alle donne della sua vita.

E ancora la sfilata di MOKOO con collezione Autunno Inverno 2023-2024 “Descendent of Warrior“.

Canto Libero – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol “Teatri Tour 2023”

Roma – Teatro Olimpico – 21 febbraio 2023 – ore 20,30

Dopo il tutto esaurito al Teatro Romano di Ostia antica nel 2020,

torna a Roma lo spettacolo con le canzoni più belle del mitico duo

che ha cambiato la storia della musica italiana.

Martedì 21 febbraio, alle ore 20,30, al Teatro Olimpico va in scena la tappa romana del tour teatrale 2023 del Canto Libero – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol”.

Sul palco: Fabio “Red” Rosso, voce; Giovanni Vianelli, pianoforte e direzione musicale; Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo, chitarre; Alessandro Sala, basso e programmazione computer; Jimmy Bolco, batteria; Marco Vattovani, percussioni e batteria; Luca Piccolo, tastiere; Joy Jenkins e Michela Grilli, voci; Francesco Termini e Giulio Ladini, video; ingegneri del suono Ricky Carioti e Jan Baruca ingegneri del suono.

CON LA BENEDIZIONE DI MOGOL. Canto Libero: non un semplice concerto ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro della storica accoppiata Mogol – Battisti. Sul palco, un ensemble di 10 musicisti straordinari, che portano avanti questo comune progetto con grande determinazione.

Dopo aver riempito piazze e teatri in giro per l’Italia (e anche in Slovenia, Croazia e Montenegro), un grande riconoscimento del loro valore artistico arriva a fine 2015 con il tutto esaurito al Teatro Rossetti di Trieste dove Mogolospite speciale dello spettacolo,diede la “benedizione ufficiale” al Canto Libero.

L’esperienza si ripete ad aprile 2017, quando Mogol torna sul palco con la band nella data udinese per l’ennesimo sold-out al Giovanni da Udine. Nel settembre 2018 Mogol è di nuovo con Canto Libero al Teatro Romano di Verona per il concerto del ventennale dalla scomparsa di Lucio: in quell’occasione non ha paura di esagerare dichiarando che “Questa band, la prossima volta, dovrebbe suonare all’Arena!

Racconta Fabio “Red” Rosso, frontman di Canto Libero: Mogol dopo un concerto ci ha detto: “Avete suonato esattamente come avrebbe voluto Battisti”È stato uno dei più bei complimenti. Ha apprezzato gli arrangiamenti, ha capito che abbiamo lavorato tanto e siamo riusciti a tirare fuori tutta la musica che Lucio aveva dentro: il blues, il rock, il soul.

I TOUR NEI TEATRI. Uno spettacolo con alle spalle già diversi tour a partire dal 2016 in teatri di prestigio come il Del Monaco di Treviso, Il Dal Verme di Milano, il Celebrazioni di Bologna, il Filarmonico di Verona, Il Ponchielli di Cremona, l’Olimpico di Roma, il Toniolo di Mestre, il Nuovo di Ferrara, il Nuovo di Torino, il Politeama Genovese, il Goldoni di Livorno e tanti altri, registrando quasi sempre il sold out, come accaduto al Teatro Romano di Ostia antica nel 2020 in occasione del festival Anthology diretto da Stefano Saletti e Gilda Petronelli di Menti Associate,  quest’ultima produttrice anche di questa nuova data romana.

«Annunciare le date teatrali – dichiara la band – è per noi sempre una grande emozione e gioia, perché pur avendo alle spalle più di qualche tour, quando saliamo sul palco e vi troviamo di fronte a noi c’è sempre qualcosa di magico… inoltre siamo felicissimi di poter arrivare in posti per noi nuovi, dove siamo sicuri che l’amore per Lucio sarà fortissimo come in tutte le altre città che finora abbiamo toccato in tutti questi anni!».

LO SPETTACOLO. Con la produzione della Good Vibrations Entertainment, Canto Libero nasce da Fabio “Red” Rosso («L’idea era partita da me – commenta il cantante – avevo il desiderio di omaggiare il più grande artista della musica italiana. Canto Libero non è una mera copia dell’originale, non ci sono travestimenti per emulare e il pubblico apprezza»), con la direzione musicale di Giovanni Vianelli.

La band propone uno spettacolo che omaggia sì Battisti e Mogol, ma che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover dei brani dei classici del repertorio dei due: Canto Libero, infatti, rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza ma cercando di non risultare semplice copia, mettendoci la propria personalità e sensibilità musicale e facendo emergere anche tutta l’anima blues e rock che Battisti aveva. Spiega Fabio “Red” Rosso«Dopo aver studiato molto la sua musica, Battisti mi ha sorpreso ancor di più. Secondo me, è stato il più grande artista che abbia mai attraversato il panorama musicale italiano, per quantità e qualità di brani. “Un genio della melodia” come l’ha definito David Bowie. E poi, io amo anche la sua voce. Quando sono sul palco, ho grande rispetto per quel che faccio, intendo nei suoi confronti, e spero sempre di farlo al meglio. Di certo ci metto tutto me stesso. E spero di trasmetterlo al pubblico. È uno spettacolo studiato nei minimi dettagli,nulla è lasciato al caso, arrangiamenti curatissimi, dinamiche e scenografie, videoproiezioni. Insomma, ci abbiamo messo il cuore».

Giovanni Vianelli aggiunge: «Da parte mia non c’è nessuna intenzione di rendere “attuale” il sound delle canzoni di Lucio Battisti. Noi cerchiamo solo il sound giusto nei limiti delle nostre possibilità, e non lo facciamo in modo attuale, ma in modo volutamente classico: non usiamo click se non come riferimento iniziale, nessuna sequenza, ci sincronizziamo spontaneamente con i filmati, suoniamo con la strumentazione del buon vecchio rock, saliamo in dieci sul palco fregandocene delle attuali esigenze del mercato. Queste sono cose che il nostro pubblico apprezza, e io sono totalmente d’accordo con loro! Ogni grande band apprende dalle altre ma deve andare alla ricerca del proprio sound, altrimenti non sarà che una brutta copia, è inevitabile. Nella nostra band ogni musicista ha il suo stile ed è amato per il suo stile. Io mi preoccupo di incanalarlo nella canzone».

LA FORMAZIONE. La voce di Fabio “Red” Rosso, il pianoforte e la direzione musicale di Giovanni Vianelli, le chitarre di Emanuele “Graffo” Grafitti Luigi Di CampoAlessandro Sala al basso e alla programmazione computer, la batteria di Jimmy Bolco, le percussioni e la batteria di Marco VattovaniLuca Piccolo alle tastiere, le splendide voci di Joy Jenkins Michela Grilli, i video di Francesco Termini e Giulio Ladini e gli eccezionali ingegneri del suono Ricky Carioti (fonico di Elisa e Gianna Nannini) e Jan Baruca rileggono “La canzone del sole”, “Una donna per amico”, “Ancora tu”, “E penso a te”… e gli altri grandi successi di Battisti che hanno fatto e fanno tuttora sognare intere generazioni. Nel tour 2019, poi, sono stati aggiunti in scaletta brani come “29 Settembre” o “Aver paura d’innamorarsi troppo” e tante altre chicche. Canto Libero ha ormai un repertorio di almeno 40 pezzi e per questo hanno modo di poter proporre al pubblico pezzi differenti da concerto a concerto.

Nell’estate 2017 è uscito l’album della band composto da brani registrati live in studio (all’Urban Recording della Casa della Musica di Trieste) e nei teatri italiani. Da poco è uscito il secondo cd, realizzato sempre tra i concerti e la presa diretta in studio, contiene dieci brani registrati all’Urban Studio della Casa della Musica da Fulvio Zafret e masterizzato negli Usa, allo Sterling Sound di Nashville. La band sta già lavorando a un terzo capitolo.

OSPITI. Canto Libero si avvale spesso di ospiti prestigiosi, musicisti di fama internazionale come il trombettista Flavio Boltro (tra gli altri ha suonato con Michel Petrucciani), il sassofonista jazz Marco Castelli, il fisarmonicista ungherese Mihály Huszár (Branduardi)… In arrivo altre sorprese!

BENEFIT. Canto Libero sostiene la LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori)

Martedì 21 febbraio 2023 – ORE 20.30

“CANTO LIBERO – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol”

Teatro Olimpico. Piazza Gentile da Fabriano, 17, 00196 Roma RM

Telefono 06 3265991

Biglietti a partire da 26 euro.
in tutti i punti vendita Ticketone del territorio nazionale,

Prevendite online: teatroolimpico.it – ticketone.it – bookingevents.it

Organizzazione: MENTI ASSOCIATE: www.mentiassociate.com – Infoline 0697602968   

Canto Libero: https://www.facebook.com/band.cantolibero/?fref=ts http://www.canto-libero.it/

Good Vibrations Entertainment s.r.l.: Via San Spiridione 1 – Trieste

www.good-vibrations.it

goodvibrations.eventi@gmail.com

“Storia di un uomo magro”, la memoria rimane se viene raccontata.

In un periodo nel quale la guerra ci viene riproposta quotidianamente quasi al pari di un reality, quasi esclusivamente come oggetto di share televisivo, se volessimo veramente cercare di capire uno dei lati più bassi del genere umano dovremmo scegliere un buon libro oppure un altrettanto valido spettacolo teatrale.

Se preferite il secondo, che in questo caso vi rimanderà certamente al primo, segnate questo titolo, “Storia di un uomo magro” e segnatevi anche l’autore, Paolo Floris, autore, attore e regista che sceglie di commuoversi e far commuovere chi a teatro, in questo caso il Teatro di Villa Lazzaroni, ha deciso di vivere la storia di Vittorio Palmas, contadino, soldato e reduce sardo che per solamente due chilogrammi di peso tornerà vivo da un campo di concentramento.

Una storia vera che Floris ha ascoltato dalla voce del sopravvissuto al forno crematorio, e riadattata ai palcoscenici grazie all’aiuto di Ascanio Celestini e Giacomo Mameli, autore del libro “La ghianda è una ciliegia” fonte espiratoria dello spettacolo il cui titolo è ripreso da una frase raccolta dal giornalista: “Mangiavamo le ghiande e, quando le trovavamo, ci sembrava avessero il sapore delle ciliegie, tanta era la fame”, a raccontare la drammaticità della seconda guerra mondiale.

Una esperienza che dovrebbe essere resa obbligatoria, affinché la memoria rimanga perenne.

Ringraziamo Paolo Floris, il Teatro di Villa Lazzaroni e la scuola Fondamenta Teatro e Teatri per l’opportunità.

Articolo e fotografie di Giulio Paravani.

“Recital Cante Flamenco”. Il flamenco torna al teatro Tordinona.

CULTURA/PHOTOGALLERY by

Il teatro Tordinona riprende la manifestazione “Perle. Rassegna di musica e danza” e per ripartire sceglie una serata dedicata al flamenco.

Josè Salguero al cante e Matteo D’Agostino alla chitarra i protagonisti dello spettacolo in cartellone per la rassegna ideata da Francesca Stocchi e Paolo Monaldi, due eccezionali interpreti di una espressione musicale andalusa addirittura iscritta nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Le fotografie della serata sono di Giulio Paravani.

Achille Lauro – Unplugged Live in Theatres

Auditorium Parco della Musica – Roma 26.01.2023

Undici date di cui le prime due di Roma sold-out questo il tour che vede protagonista Achille Lauro. Dopo averlo ammirato nell’estate romana 2022, torna l’istrionico artista di casa in un format più intimo ma non per questo meno coinvolgente l’Unplugged Live in Theatres. Accompagnato dalla sua band composta dalla violoncellista Sara Volpiana che apre il concerto e da Riccardo Castelli alla chitarra, il compositore Gregorio Calculli al pianoforte, mellotron, chitarra acustica, Marco Lanciotti alla batteria, Nicola Iazzi al basso e Amudi Safa alla seconda chitarra, ripropone i suoi successi recenti e passati e immancabilmente l’ultima fatica ovvero il singolo “Che sarà”.

Di seguito la scalettta della serata e la nostra galleria fotografica:

Set List
Intro V2
Che sarà
1969
Come me
Femmina
Intro + bam bam twist
Non ricordo
Foxy
Solo noi
Domenica
Cenerentola
Ora e per sempre
Lost for life
Stripper esc
Me ne frego
Cadillac
Maleducata
Intro piano + Marilu
Zucchero
Ascensore per l’inferno
A un passo da Dio
16 Marzo
Intro + Rolls Royce

Encore
Rolling Stones
C’est la vie

1 79 80 81 82 83 139
Claudio Enea
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