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CULTURA - page 79

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Altaroma, le sfilate di Maiani Accademia, Casa Preti e Mokoo.

Altaroma prende il via al Pratibus District con Showcase, 57 brand e talenti emergenti della moda italiana e le loro collezioni, le sfilate e esposizioni.

Ha aperto la manifestazione MAM – Maiani Accademia Moda con “Frammenti di vita”.

A seguire la collezione CASA PRETI 2023 – 2024 che prende ispirazione dalla sua stessa essenza. Con il designer Mattia Piazza che ha ripercorso le linee classiche del brand ispirate alle donne della sua vita.

E ancora la sfilata di MOKOO con collezione Autunno Inverno 2023-2024 “Descendent of Warrior“.

Canto Libero – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol “Teatri Tour 2023”

Roma – Teatro Olimpico – 21 febbraio 2023 – ore 20,30

Dopo il tutto esaurito al Teatro Romano di Ostia antica nel 2020,

torna a Roma lo spettacolo con le canzoni più belle del mitico duo

che ha cambiato la storia della musica italiana.

Martedì 21 febbraio, alle ore 20,30, al Teatro Olimpico va in scena la tappa romana del tour teatrale 2023 del Canto Libero – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol”.

Sul palco: Fabio “Red” Rosso, voce; Giovanni Vianelli, pianoforte e direzione musicale; Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo, chitarre; Alessandro Sala, basso e programmazione computer; Jimmy Bolco, batteria; Marco Vattovani, percussioni e batteria; Luca Piccolo, tastiere; Joy Jenkins e Michela Grilli, voci; Francesco Termini e Giulio Ladini, video; ingegneri del suono Ricky Carioti e Jan Baruca ingegneri del suono.

CON LA BENEDIZIONE DI MOGOL. Canto Libero: non un semplice concerto ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro della storica accoppiata Mogol – Battisti. Sul palco, un ensemble di 10 musicisti straordinari, che portano avanti questo comune progetto con grande determinazione.

Dopo aver riempito piazze e teatri in giro per l’Italia (e anche in Slovenia, Croazia e Montenegro), un grande riconoscimento del loro valore artistico arriva a fine 2015 con il tutto esaurito al Teatro Rossetti di Trieste dove Mogolospite speciale dello spettacolo,diede la “benedizione ufficiale” al Canto Libero.

L’esperienza si ripete ad aprile 2017, quando Mogol torna sul palco con la band nella data udinese per l’ennesimo sold-out al Giovanni da Udine. Nel settembre 2018 Mogol è di nuovo con Canto Libero al Teatro Romano di Verona per il concerto del ventennale dalla scomparsa di Lucio: in quell’occasione non ha paura di esagerare dichiarando che “Questa band, la prossima volta, dovrebbe suonare all’Arena!

Racconta Fabio “Red” Rosso, frontman di Canto Libero: Mogol dopo un concerto ci ha detto: “Avete suonato esattamente come avrebbe voluto Battisti”È stato uno dei più bei complimenti. Ha apprezzato gli arrangiamenti, ha capito che abbiamo lavorato tanto e siamo riusciti a tirare fuori tutta la musica che Lucio aveva dentro: il blues, il rock, il soul.

I TOUR NEI TEATRI. Uno spettacolo con alle spalle già diversi tour a partire dal 2016 in teatri di prestigio come il Del Monaco di Treviso, Il Dal Verme di Milano, il Celebrazioni di Bologna, il Filarmonico di Verona, Il Ponchielli di Cremona, l’Olimpico di Roma, il Toniolo di Mestre, il Nuovo di Ferrara, il Nuovo di Torino, il Politeama Genovese, il Goldoni di Livorno e tanti altri, registrando quasi sempre il sold out, come accaduto al Teatro Romano di Ostia antica nel 2020 in occasione del festival Anthology diretto da Stefano Saletti e Gilda Petronelli di Menti Associate,  quest’ultima produttrice anche di questa nuova data romana.

«Annunciare le date teatrali – dichiara la band – è per noi sempre una grande emozione e gioia, perché pur avendo alle spalle più di qualche tour, quando saliamo sul palco e vi troviamo di fronte a noi c’è sempre qualcosa di magico… inoltre siamo felicissimi di poter arrivare in posti per noi nuovi, dove siamo sicuri che l’amore per Lucio sarà fortissimo come in tutte le altre città che finora abbiamo toccato in tutti questi anni!».

LO SPETTACOLO. Con la produzione della Good Vibrations Entertainment, Canto Libero nasce da Fabio “Red” Rosso («L’idea era partita da me – commenta il cantante – avevo il desiderio di omaggiare il più grande artista della musica italiana. Canto Libero non è una mera copia dell’originale, non ci sono travestimenti per emulare e il pubblico apprezza»), con la direzione musicale di Giovanni Vianelli.

La band propone uno spettacolo che omaggia sì Battisti e Mogol, ma che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover dei brani dei classici del repertorio dei due: Canto Libero, infatti, rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza ma cercando di non risultare semplice copia, mettendoci la propria personalità e sensibilità musicale e facendo emergere anche tutta l’anima blues e rock che Battisti aveva. Spiega Fabio “Red” Rosso«Dopo aver studiato molto la sua musica, Battisti mi ha sorpreso ancor di più. Secondo me, è stato il più grande artista che abbia mai attraversato il panorama musicale italiano, per quantità e qualità di brani. “Un genio della melodia” come l’ha definito David Bowie. E poi, io amo anche la sua voce. Quando sono sul palco, ho grande rispetto per quel che faccio, intendo nei suoi confronti, e spero sempre di farlo al meglio. Di certo ci metto tutto me stesso. E spero di trasmetterlo al pubblico. È uno spettacolo studiato nei minimi dettagli,nulla è lasciato al caso, arrangiamenti curatissimi, dinamiche e scenografie, videoproiezioni. Insomma, ci abbiamo messo il cuore».

Giovanni Vianelli aggiunge: «Da parte mia non c’è nessuna intenzione di rendere “attuale” il sound delle canzoni di Lucio Battisti. Noi cerchiamo solo il sound giusto nei limiti delle nostre possibilità, e non lo facciamo in modo attuale, ma in modo volutamente classico: non usiamo click se non come riferimento iniziale, nessuna sequenza, ci sincronizziamo spontaneamente con i filmati, suoniamo con la strumentazione del buon vecchio rock, saliamo in dieci sul palco fregandocene delle attuali esigenze del mercato. Queste sono cose che il nostro pubblico apprezza, e io sono totalmente d’accordo con loro! Ogni grande band apprende dalle altre ma deve andare alla ricerca del proprio sound, altrimenti non sarà che una brutta copia, è inevitabile. Nella nostra band ogni musicista ha il suo stile ed è amato per il suo stile. Io mi preoccupo di incanalarlo nella canzone».

LA FORMAZIONE. La voce di Fabio “Red” Rosso, il pianoforte e la direzione musicale di Giovanni Vianelli, le chitarre di Emanuele “Graffo” Grafitti Luigi Di CampoAlessandro Sala al basso e alla programmazione computer, la batteria di Jimmy Bolco, le percussioni e la batteria di Marco VattovaniLuca Piccolo alle tastiere, le splendide voci di Joy Jenkins Michela Grilli, i video di Francesco Termini e Giulio Ladini e gli eccezionali ingegneri del suono Ricky Carioti (fonico di Elisa e Gianna Nannini) e Jan Baruca rileggono “La canzone del sole”, “Una donna per amico”, “Ancora tu”, “E penso a te”… e gli altri grandi successi di Battisti che hanno fatto e fanno tuttora sognare intere generazioni. Nel tour 2019, poi, sono stati aggiunti in scaletta brani come “29 Settembre” o “Aver paura d’innamorarsi troppo” e tante altre chicche. Canto Libero ha ormai un repertorio di almeno 40 pezzi e per questo hanno modo di poter proporre al pubblico pezzi differenti da concerto a concerto.

Nell’estate 2017 è uscito l’album della band composto da brani registrati live in studio (all’Urban Recording della Casa della Musica di Trieste) e nei teatri italiani. Da poco è uscito il secondo cd, realizzato sempre tra i concerti e la presa diretta in studio, contiene dieci brani registrati all’Urban Studio della Casa della Musica da Fulvio Zafret e masterizzato negli Usa, allo Sterling Sound di Nashville. La band sta già lavorando a un terzo capitolo.

OSPITI. Canto Libero si avvale spesso di ospiti prestigiosi, musicisti di fama internazionale come il trombettista Flavio Boltro (tra gli altri ha suonato con Michel Petrucciani), il sassofonista jazz Marco Castelli, il fisarmonicista ungherese Mihály Huszár (Branduardi)… In arrivo altre sorprese!

BENEFIT. Canto Libero sostiene la LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori)

Martedì 21 febbraio 2023 – ORE 20.30

“CANTO LIBERO – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol”

Teatro Olimpico. Piazza Gentile da Fabriano, 17, 00196 Roma RM

Telefono 06 3265991

Biglietti a partire da 26 euro.
in tutti i punti vendita Ticketone del territorio nazionale,

Prevendite online: teatroolimpico.it – ticketone.it – bookingevents.it

Organizzazione: MENTI ASSOCIATE: www.mentiassociate.com – Infoline 0697602968   

Canto Libero: https://www.facebook.com/band.cantolibero/?fref=ts http://www.canto-libero.it/

Good Vibrations Entertainment s.r.l.: Via San Spiridione 1 – Trieste

www.good-vibrations.it

goodvibrations.eventi@gmail.com

“Storia di un uomo magro”, la memoria rimane se viene raccontata.

In un periodo nel quale la guerra ci viene riproposta quotidianamente quasi al pari di un reality, quasi esclusivamente come oggetto di share televisivo, se volessimo veramente cercare di capire uno dei lati più bassi del genere umano dovremmo scegliere un buon libro oppure un altrettanto valido spettacolo teatrale.

Se preferite il secondo, che in questo caso vi rimanderà certamente al primo, segnate questo titolo, “Storia di un uomo magro” e segnatevi anche l’autore, Paolo Floris, autore, attore e regista che sceglie di commuoversi e far commuovere chi a teatro, in questo caso il Teatro di Villa Lazzaroni, ha deciso di vivere la storia di Vittorio Palmas, contadino, soldato e reduce sardo che per solamente due chilogrammi di peso tornerà vivo da un campo di concentramento.

Una storia vera che Floris ha ascoltato dalla voce del sopravvissuto al forno crematorio, e riadattata ai palcoscenici grazie all’aiuto di Ascanio Celestini e Giacomo Mameli, autore del libro “La ghianda è una ciliegia” fonte espiratoria dello spettacolo il cui titolo è ripreso da una frase raccolta dal giornalista: “Mangiavamo le ghiande e, quando le trovavamo, ci sembrava avessero il sapore delle ciliegie, tanta era la fame”, a raccontare la drammaticità della seconda guerra mondiale.

Una esperienza che dovrebbe essere resa obbligatoria, affinché la memoria rimanga perenne.

Ringraziamo Paolo Floris, il Teatro di Villa Lazzaroni e la scuola Fondamenta Teatro e Teatri per l’opportunità.

Articolo e fotografie di Giulio Paravani.

“Recital Cante Flamenco”. Il flamenco torna al teatro Tordinona.

CULTURA/PHOTOGALLERY by

Il teatro Tordinona riprende la manifestazione “Perle. Rassegna di musica e danza” e per ripartire sceglie una serata dedicata al flamenco.

Josè Salguero al cante e Matteo D’Agostino alla chitarra i protagonisti dello spettacolo in cartellone per la rassegna ideata da Francesca Stocchi e Paolo Monaldi, due eccezionali interpreti di una espressione musicale andalusa addirittura iscritta nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Le fotografie della serata sono di Giulio Paravani.

Achille Lauro – Unplugged Live in Theatres

Auditorium Parco della Musica – Roma 26.01.2023

Undici date di cui le prime due di Roma sold-out questo il tour che vede protagonista Achille Lauro. Dopo averlo ammirato nell’estate romana 2022, torna l’istrionico artista di casa in un format più intimo ma non per questo meno coinvolgente l’Unplugged Live in Theatres. Accompagnato dalla sua band composta dalla violoncellista Sara Volpiana che apre il concerto e da Riccardo Castelli alla chitarra, il compositore Gregorio Calculli al pianoforte, mellotron, chitarra acustica, Marco Lanciotti alla batteria, Nicola Iazzi al basso e Amudi Safa alla seconda chitarra, ripropone i suoi successi recenti e passati e immancabilmente l’ultima fatica ovvero il singolo “Che sarà”.

Di seguito la scalettta della serata e la nostra galleria fotografica:

Set List
Intro V2
Che sarà
1969
Come me
Femmina
Intro + bam bam twist
Non ricordo
Foxy
Solo noi
Domenica
Cenerentola
Ora e per sempre
Lost for life
Stripper esc
Me ne frego
Cadillac
Maleducata
Intro piano + Marilu
Zucchero
Ascensore per l’inferno
A un passo da Dio
16 Marzo
Intro + Rolls Royce

Encore
Rolling Stones
C’est la vie

Il duo Santi Francesi live

Alessandro De Santis e Mario Francese, ovvero il duo Santi Francesi, si sono esibiti ieri sera a Roma sul palco del Largo Venue, sold-out per l’occasione, proseguendo nel loro tour italiano.

Con la partecipazione al talent Amici di Maria De Filippi la band ha pubblicato brani quali Lei, Costenzo e Vaniglia.

Ora dopo la recente vittoria nell’ultima edizione di X-Factor, con il singolo Non è poi così male la giovane band si sta facendo apprezzare sempre più dal pubblico, consolidando il proprio successo.

Il concerto si è aperto con Giovani Favolosi, il brano con il quale il duo si è aggiudicato il primo posto nell’edizione 2021 di Musicultura, per poi proseguire con Bianca, un brano del loro primo lavoro discografico, Tutti Manifesti, uscito nel 2019.
Un viaggio percorso tra brani più e meno recenti che si è concluso proprio con il brano Non è così male.

Sul palco con Mario e Alessandro, anche il batterista Daniel Fasano.

La scaletta del concerto
Giovani favolosi

Bianca
Buttami giù

Creep
Ti voglio
Medicine
Interludio
Vaniglia
Pagliaccio
Signorino
Spaccio
Elena
Cartapesta
California
Ragazzo di strada
Non è così male

La galleria delle immagini

“RICREAZIONE” DEL FOTOGRAFO MARCO LANZA IN MOSTRA ALLA NOEMA GALLERY

NOEMA GALLERY – VIA BU MELIANA 4, ROMA DAL 26 GENNAIO AL 25 FEBBRAIO 2023

Noema Gallery a Roma dà il via alla stagione espositiva 2023 con la nuova mostra fotografica “Ricreazione” di Marco Lanza a cura di Chiara Dall’Olio, visitabile dal 26 gennaio al 25 febbraio.

Il progetto espositivo di Marco Lanza, nato dall’acquisto di migliaia di fotografie vernacolari sciolte, si è sviluppato con l’osservazione di ogni singola immagine. Dalle fotografie color seppia di una vacanza in montagna ai momenti millimetrici di padre e figlia, dagli scatti di una conferenza a eventi familiari o sportivi, questi materiali coprono un lungo periodo, dal 1920 al 1970 circa.

Seguendo le linee della nuova selezione, Lanza ha tagliato le fotografie attraverso una mascherina di plexiglas rettangolare o quadrata e ricomponendole, ha ricavato nuove opere, letteralmente estratte dagli originali.

Una rilettura che agisce sulla materia modificandola per sempre. Una ricreazione che si compie sia sulla parte selezionata che su quella che resta, apparente scarto che diviene un’opera aperta, dotata di infinite possibilità interpretative. Alcune stampe sono invece presentate integre, ma sovrapposte.

In questi quadri la stratificazione della materia fotografica rimanda alla storia con la “s” minuscola, alle storie famigliari, di cui si percepisce solo la superficie.

Ogni fotografia della mostra “Ricreazione” è quindi il segno di una storia, di un momento passato, che non sarà più e che si ammanta di una patina di nostalgia.

Come scrive la curatrice del progetto Chiara Dall’Olio “Le composizioni seguono i criteri e i passaggi che l’artista ha percorso: grandi tableau in cui i dettagli che hanno colpito il suo occhio, dopo essere stati ritagliati, sono stati mescolati e ricomposti, creando un’armonia visiva di grande equilibrio. Solo avvicinandosi si colgono i soggetti e ci si può perdere nella contemplazione delle piccole foto, immaginandosi storie o chiedendosi come sarebbe stata la fotografia completa.

Il taglio infatti, crea una pluralità di oggetti autonomi, dotati di una nuova estetica e di nuove possibilità interpretative che Lanza lascia esplorare all’osservatore”.

Marco Lanza ha partecipato all’ultima edizione di Paris Photo – una delle fiere fotografiche più importanti al mondo – dove tutte le sue opere sono state acquisite da collezionisti di settore, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, tanto da arrivare sulle pagine del noto quotidiano Le Monde che ha dedicato un lungo articolo al suo lavoro e alle gallerie che hanno portato in fiera lavori nati da immagini di cui non si conosce l’autore. Stampe ritrovate nei mercati delle pulci o negli scatoloni passati di mano in mano attraverso traslochi e eredità, fotografie acquistate per poco denaro e poi, una volta lavorate e
organizzate in un progetto organico, riproposte per l’occasione in fiera come oggetti da collezione, proprio come le opere originali di Marco Lanza. La fotografia vernacolare e la sua reinterpretazione stanno vivendo un nuovo revival tra collezionisti e galleristi, acquisendo un ruolo di primo piano nel
mercato dell’arte internazionale. A conferma di questo forte interesse a livello mondiale, Marco Lanza sarà, dopo la mostra alla Noema Gallery, uno degli artisti della fiera The Photography Show a New York (dal 30 marzo al 2 aprile 2023) organizzata da AIPAD, alla quale parteciperà con la galleria parigina SIT DOWN.

In mostra alla Noema Gallery il visitatore potrà ammirare un certo numero di “ricreazioni” originali, pezzi unici in varie dimensioni, incorniciati, in formato medio/grande e in altri formati più piccoli. Inoltre saranno presentate delle rielaborazioni digitali stampate in fineart in edizione limitata.

MARCO LANZA
Marco Lanza, fotografo, nasce a Firenze e intraprende gli studi universitari a Bologna, presso il DAMS. A partire dagli anni Ottanta svolge la sua attività in Italia e all’estero. La sua esperienza fotografica ha un forte sviluppo durante il soggiorno lavorativo in Australia, dove opera per un anno, collaborando con agenzie e redazioni internazionali. Da qui si aprono ulteriori opportunità professionali che lo portano a realizzare servizi fotografici in molti paesi.

Parallelamente coltiva l’attenzione per i linguaggi artistici ed espone le proprie opere in varie mostre fra cui Westzone Gallery-Londra 2001, Metropolitan Museum of Art-New York 2003, Galleria Zucchi-Milano 2005, Galerie im Einstein-Berlino 2007, Musèe Maillol-Parigi 2010, Macro-Roma 2013.

Alcuni suoi lavori sono pubblicati su The Sunday Times, Colors, Die Zeit, Harper’s, Creative Review. Nel 2005 fonda, assieme al fratello musicista Saverio Lanza, il gruppo artistico multimediale Pastis. A partire dal 2006 avvia il progetto “Depositi”, a cui si affianca la collaborazione con Luca Farulli. Ha pubblicato due libri: “The Living Dead. Inside the Palermo Crypt” (Westzone Publishing 2000), “Velature” (Greta Edizioni 2015).
www.marcolanza.it

NOEMA GALLERY
La galleria d’arte creata nel 2013 a Milano da Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni con l’intento di far conoscere e promuovere la cultura della fotografia contemporanea d’autore, traghettandola oltre il circuito di intenditori e appassionati, nel 2022 ha aperto la sua sede permanente nella Capitale, nello storico rione romano di Prati.

Una galleria-laboratorio con l’allure artigiana e informale della boutique artistica di quartiere – per un archivio di scatti raccolto in venti metri quadri incastonati nella Città Eterna, tra lo scenario sontuoso del Vaticano e l’anima popolare dei mercati rionali del Trionfale – che però rivolge e allunga lo sguardo verso il mondo. Uno spazio espositivo dalle linee essenziali – con le pareti dipinte di bianco assoluto e i pochi complementi d’arredo dallo stile minimalista – che è però pronto a rimodularsi di volta in volta, esposizione dopo esposizione, al servizio di immagini e progetti artistici firmati da una scuderia di diciotto fotografi di razza, fortemente diversi tra loro ma legati da una profonda matrice culturale comune.
www.noemagallery.com


INFORMAZIONI UTILI
TITOLO: Ricreazione
DI: Marco Lanza
A CURA DI: Chiara Dall’Olio
DOVE: Noema Gallery, Via Bu Meliana 4, Roma
OPENING: 26 gennaio 2023 ore 18.00
QUANDO: Dal 26 gennaio al 25 febbraio 2023
ORARI:
Lunedì 15:30 – 20:00
Dal martedì al venerdì 10:30 – 13:00 e 15:30 – 20.00
Sabato 10:30 – 13:00 e su appuntamento
INGRESSO LIBERO

CONTATTI:
SITO: https://www.noemagallery.com/
MAIL: noemagalleryroma@gmail.com
FACEBOOK: https://www.facebook.com/noemagallery
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/noemagallery/
UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

051 6569105 – 392 2527126
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L’Associazione culturale M’Arte festeggia 14 anni di successi!

L’Associazione culturale M’Arte (cultura per muovere l’arte) il 22 gennaio scorso ha festeggiato il suo 14° compleanno nella splendida cornice della Fondazione Venanzo Crocetti, in via Cassia 492, in grande stile come sempre.

Photo credit di Giovanni Williams e Cinzia Cerrone

L’ associazione nasce, nel 2009, dalla volontà di un gruppo di amici di spinti dalla necessità di vedere concretizzato un nuovo movimento culturale, apolitico e apartitico, che sperimenti e ricerchi l’Eccellenza nelle Arti come nelle Scienze, nella Pittura come nella Scultura, e ancora nella Letteratura e nella Musica e in tutte quelle attività umane che riproducano il reale o il fantastico nelle migliori forme espressive e con tutte le tecniche e tecnologie possibili per contribuire fattivamente a far riconoscere, e quindi a perseguire ed assimilare, i Valori fondanti della nostra millenaria società.

Photo credit di Giovanni Williams e Cinzia Cerrone

A far da cornice a questa fucina di idee e di iniziative ci sono le meravigliose sculture bronzee di Venanzo Crocetti custodite e valorizzate all’interno della nostra prestigiosa sede. Partiti in 9, l’associazione oggi conta oltre 150 soci, e in questi quattordici anni di attività oltre 600 eventi, tra presentazioni di libri, convegni, conferenze, concerti ma anche attività ricreative e sociali, gite fuori porta, visite guidate ed escursioni enogastronomiche.

Dal 2020 ha istituito il premio M.Arte, giunto alla 4° edizione. Priorità dell’associazione è il rapporto umano; “abbracciare” i soci è una delle prerogative.

Per la bella serata un appetitoso piatto di pasta e un brindisi per festeggiare tutti insieme i grandi traguardi ma non solo! Nel corso della serata è stata protagonista la musica dal vivo con il gradito ritorno del percussionista Oreste Sbarra con la vocalist Loredana Maiuri e Sandro Mambella alle tastiere.

Tra gli ospiti anche il senatore Maurizio Gasparri

Photo credit di Giovanni Williams e Cinzia Cerrone

Molto soddisfatti della serata sono stati la presidentessa Roberta Di Casimirro e il suo vice Gianfranco Spiezia, che danno appuntamento a tutti al prossimo evento di M.Arte

Naska Rebel Unplugged Tour

Nella cornice del Teatro Studio Borgna, dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Naska nome d’arte di Diego Caterbetti, nato a Civitanova Marche, classe 97, ha presentato il Tour acustico, accompagnato da Carlo Capobianco e Lorenzo Buso alle chitarre e Gabriele Montanari al Violoncello.

Un concerto intimo, dove Diego ha raccontato la sua storia la sua voglia di musica che lo ha portato a Milano, con mille difficoltà ma con un obiettivo ben preciso, arrivare al successo.

Ed il successo conquistato ha prodotto un vastissimo numero di fan, che lo seguono in tutti i suoi concerti sempre sold out, ed è per questo che Naska li coccola, interagisce con loro, li invita sul palco a cantare insieme a lui.

La Scaletta della serata:

  • Rebel
  • Tu Che Ne Sai
  • Pasta col tonno (gag)
  • Spezzami il Cuore
  • 7 su 7
  • A Letto sveglio
  • Mamma Non Mi Parla
  • California
  • Polly
  • Miss u (cover Blink 182)
  • Horror
  • Vaffanculo Per Sempre
  • Settembre
  • O mi uccidi
  • Welcome
  • Cattiva

Le prossime date del Tour:

24 gennaio 2023 Teatro Rossini – Civitanova Marche
26 gennaio 2023 Cinema Teatro Maffei – Torino
27-28 gennaio 2023 Hall – Padova

‘La chiave’ al Teatro Tor Bella Monaca


Con l’adattamento e la regia di Tiziana Biscontini è andato in scena in questi giorni al Teatro Tor Bella Monaca lo spettacolo ‘La chiave’, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore giapponese Jun’ichiro Tanizaki, romanzo diventato popolare anche grazie a Tinto Brass che lo portò sul grande schermo nel lontano 1983.

Le interpretazioni di Rosmunda D’Amico e Fausto Cassi hanno dato vita sul palcoscenico ai coniugi Alberto e Iris.

Lui un signore maturo, feticista, ansioso di esplorare nuovi orizzonti sessuali con la giovane moglie.
Desideri carnali che Alberto è incapace di confessare alla moglie e che descrive e raccoglie nel suo diario nascosto in un cassetto chiuso a chiave.

Lei donna passionale che non riesce a soddisfare le proprie pulsioni con il marito che non ha mai amato.
I due annotano i loro desideri nascosti su un diario. La donna trovando la chiave del cassetto di Alberto leggerà il suo diario scoprendo quelle verità.

Ambientata nell’era fascista, ‘La chiave’ è una storia di sesso torbida e dai risvolti tragici, concludendosi con la morte di Alberto, ma allo stesso tempo piena di ironia.

La galleria delle immagini

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Roberto Bettacchi
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