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CULTURA - page 77

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Achille Lauro “Unplugged” all’Auditorium


Nella serata di ieri Achille Lauro ha chiuso, sul palco dell’Auditorium Parco della Musica, il suo terzo concerto romano del tour “Unplugged” nell’arco di poche settimane.

Nell’occasione l’artista romano ha interpretato il meglio della sua produzione tra i cui i successi di Sanremo come “Rolls Royce”, “Me ne frego” e “Domenica” e l’ultimo singolo “Che sarà”, pubblicato alla fine dell’anno scorso,

Insieme a Lauro sul palco si sono esibiti i componenti della sua band composta da Gregorio Calculli (pianoforte, mellotron, chitarra acustica), Marco “Lancs” Lanciotti (batteria, arrangiamenti, direzione musicale), Nicola Iazzi (basso), Riccardo “Kosmos” Castelli (chitarra), Amudi Safa (seconda chitarra), oltre alla musicista Sofia Volpiana (violoncello).

La galleria delle immagini

Tutto esaurito al Teatro Olimpico per il Canto Libero – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol

Tutto esaurito la tappa romana del tour teatrale 2023 del “Canto Libero – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol” di martedì 21 febbraio al Teatro Olimpico di Roma.

Un successo che si ripete a distanza di due anni, quando la band triestina realizzò il sold out anche al Teatro Romano per la rassegna Anthology all’interno dell'”Ostia antica Festival – Il Mito e il Sogno”.

Sul palco: Fabio “Red” Rosso, voce; Giovanni Vianelli, pianoforte e direzione musicale; Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo, chitarre; Alessandro Sala, basso e programmazione computer; Jimmy Bolco, batteria; Marco Vattovani, percussioni e batteria; Luca Piccolo, tastiere; Joy Jenkins e Michela Grilli, voci; Jan Baruca ingegnere del suono.

CON LA BENEDIZIONE DI MOGOL. Canto Libero: non un semplice concerto ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro della storica accoppiata Mogol – Battisti. Sul palco, un ensemble di 10 musicisti straordinari, che portano avanti questo comune progetto con grande determinazione.

Dopo aver riempito piazze e teatri in giro per l’Italia (e anche in Slovenia, Croazia e Montenegro), un grande riconoscimento del loro valore artistico arriva a fine 2015 con il tutto esaurito al Teatro Rossetti di Trieste dove Mogolospite speciale dello spettacolo,diede la “benedizione ufficiale” al Canto Libero.

L’esperienza si ripete ad aprile 2017, quando Mogol torna sul palco con la band nella data udinese per l’ennesimo sold-out al Giovanni da Udine. Nel settembre 2018 Mogol è di nuovo con Canto Libero al Teatro Romano di Verona per il concerto del ventennale dalla scomparsa di Lucio: in quell’occasione non ha paura di esagerare dichiarando che “Questa band, la prossima volta, dovrebbe suonare all’Arena!

Racconta Fabio “Red” Rosso, frontman di Canto Libero: Mogol dopo un concerto ci ha detto: “Avete suonato esattamente come avrebbe voluto Battisti”È stato uno dei più bei complimenti. Ha apprezzato gli arrangiamenti, ha capito che abbiamo lavorato tanto e siamo riusciti a tirare fuori tutta la musica che Lucio aveva dentro: il blues, il rock, il soul.

I TOUR NEI TEATRI. Uno spettacolo con alle spalle già diversi tour a partire dal 2016 in teatri di prestigio come il Del Monaco di Treviso, Il Dal Verme di Milano, il Celebrazioni di Bologna, il Filarmonico di Verona, Il Ponchielli di Cremona, l’Olimpico di Roma, il Toniolo di Mestre, il Nuovo di Ferrara, il Nuovo di Torino, il Politeama Genovese, il Goldoni di Livorno e tanti altri, registrando quasi sempre il sold out, come accaduto al Teatro Romano di Ostia antica nel 2020 in occasione del festival Anthology diretto da Stefano Saletti e Gilda Petronelli di Menti Associate,  quest’ultima produttrice anche di questa nuova data romana.

«Annunciare le date teatrali – dichiara la band – è per noi sempre una grande emozione e gioia, perché pur avendo alle spalle più di qualche tour, quando saliamo sul palco e vi troviamo di fronte a noi c’è sempre qualcosa di magico… inoltre siamo felicissimi di poter arrivare in posti per noi nuovi, dove siamo sicuri che l’amore per Lucio sarà fortissimo come in tutte le altre città che finora abbiamo toccato in tutti questi anni!».

LO SPETTACOLO. Con la produzione della Good Vibrations Entertainment, Canto Libero nasce da Fabio “Red” Rosso («L’idea era partita da me – commenta il cantante – avevo il desiderio di omaggiare il più grande artista della musica italiana. Canto Libero non è una mera copia dell’originale, non ci sono travestimenti per emulare e il pubblico apprezza»), con la direzione musicale di Giovanni Vianelli.

La band propone uno spettacolo che omaggia sì Battisti e Mogol, ma che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover dei brani dei classici del repertorio dei due: Canto Libero, infatti, rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza ma cercando di non risultare semplice copia, mettendoci la propria personalità e sensibilità musicale e facendo emergere anche tutta l’anima blues e rock che Battisti aveva. Spiega Fabio “Red” Rosso«Dopo aver studiato molto la sua musica, Battisti mi ha sorpreso ancor di più. Secondo me, è stato il più grande artista che abbia mai attraversato il panorama musicale italiano, per quantità e qualità di brani. “Un genio della melodia” come l’ha definito David Bowie. E poi, io amo anche la sua voce. Quando sono sul palco, ho grande rispetto per quel che faccio, intendo nei suoi confronti, e spero sempre di farlo al meglio. Di certo ci metto tutto me stesso. E spero di trasmetterlo al pubblico. È uno spettacolo studiato nei minimi dettagli,nulla è lasciato al caso, arrangiamenti curatissimi, dinamiche e scenografie, videoproiezioni. Insomma, ci abbiamo messo il cuore».

Giovanni Vianelli aggiunge: «Da parte mia non c’è nessuna intenzione di rendere “attuale” il sound delle canzoni di Lucio Battisti. Noi cerchiamo solo il sound giusto nei limiti delle nostre possibilità, e non lo facciamo in modo attuale, ma in modo volutamente classico: non usiamo click se non come riferimento iniziale, nessuna sequenza, ci sincronizziamo spontaneamente con i filmati, suoniamo con la strumentazione del buon vecchio rock, saliamo in dieci sul palco fregandocene delle attuali esigenze del mercato. Queste sono cose che il nostro pubblico apprezza, e io sono totalmente d’accordo con loro! Ogni grande band apprende dalle altre ma deve andare alla ricerca del proprio sound, altrimenti non sarà che una brutta copia, è inevitabile. Nella nostra band ogni musicista ha il suo stile ed è amato per il suo stile. Io mi preoccupo di incanalarlo nella canzone».

LA FORMAZIONE. La voce di Fabio “Red” Rosso, il pianoforte e la direzione musicale di Giovanni Vianelli, le chitarre di Emanuele “Graffo” Grafitti Luigi Di CampoAlessandro Sala al basso e alla programmazione computer, la batteria di Jimmy Bolco, le percussioni e la batteria di Marco VattovaniLuca Piccolo alle tastiere, le splendide voci di Joy Jenkins Michela Grilli e l’eccezionale ingegnere del suono Jan Baruca rileggono “La canzone del sole”, “Una donna per amico”, “Ancora tu”, “E penso a te”… e gli altri grandi successi di Battisti che hanno fatto e fanno tuttora sognare intere generazioni. Nel tour 2019, poi, sono stati aggiunti in scaletta brani come “29 Settembre” o “Aver paura d’innamorarsi troppo” e tante altre chicche. Canto Libero ha ormai un repertorio di almeno 40 pezzi e per questo hanno modo di poter proporre al pubblico pezzi differenti da concerto a concerto.

Nell’estate 2017 è uscito l’album della band composto da brani registrati live in studio (all’Urban Recording della Casa della Musica di Trieste) e nei teatri italiani. Da poco è uscito il secondo cd, realizzato sempre tra i concerti e la presa diretta in studio, contiene dieci brani registrati all’Urban Studio della Casa della Musica da Fulvio Zafret e masterizzato negli Usa, allo Sterling Sound di Nashville. La band sta già lavorando a un terzo capitolo.

OSPITI. Canto Libero si avvale spesso di ospiti prestigiosi, musicisti di fama internazionale come il trombettista Flavio Boltro (tra gli altri ha suonato con Michel Petrucciani), il sassofonista jazz Marco Castelli, il fisarmonicista ungherese Mihály Huszár (Branduardi)… In arrivo altre sorprese!

BENEFIT. Canto Libero sostiene la LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori)

Martedì 21 febbraio 2023 – ORE 20.30 (SOLD OUT)

“CANTO LIBERO – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol”

Teatro Olimpico. Piazza Gentile da Fabriano, 17, 00196 Roma RM – Telefono 06 3265991

Organizzazione: MENTI ASSOCIATE: www.mentiassociate.com – Infoline 0697602968  

Ufficio stampa: FABIANA MANUELLI stampa@fabianamanuelli.it – mob 347 8263425 

Canto Libero: https://www.facebook.com/band.cantolibero/?fref=ts http://www.canto-libero.it/

Good Vibrations Entertainment s.r.l.: Via San Spiridione 1 – Trieste / www.good-vibrations.it

goodvibrations.eventi@gmail.com

Da oggi ONAIR e disponibile in tutti i Digital Store, il nuovo singolo di RAYAN SEVENTEEN17 MC DRIVE

Rayan Seventeen17 torna con il suo nuovo singolo MC DRIVE dopo il successo di “Quando parlo di te”.
Titolo : MC Drive
Artista: Rayan Seventeen17
Etichetta : Beat Sound
Distribuzione : ADA Music Italy

Artista di Bologna classe 1996 dopo aver superato le 10 milioni di visualizzazioni su YouTube chiude un
accordo con ADA Music Italy by Warner Music. Insieme alla Beat Sound e al suo manager Beppe Stanco è pronto a farci scoprire tutta la sua nuova musica.

Grazie alla profondità dei suoi testi che raccontano di lui e delle sue storie d’amore, negli anni si è costruito una solida fanbase riuscendo a farsi apprezzare dal pubblico e col suo primo album auto prodotto nel 2021 dal titolo “Rayan Seventeen17” supera i 7 milioni di streaming su Spotify.

Ciò che lo differenzia da tutti è il suo stile unico nel mixare la freschezza del rap/hip hop alla poesia del pop da cantautore, usando spesso giochi di parole e citazioni riguardanti la cultura pop e gli slang in inglese uniti alla lingua italiana, creando immagini sempre nuove nell’ascoltatore e i suoi ritornelli esplosivi con melodie originali che restano impresse.

Il brano è accompagnato da un videoclip di grosso impatto visivo. Lo stile e la freschezza di Rayan danno
una grande energia al montaggio con i suoi movimenti molto coinvolgenti in svariate location con immagini notturne e diurne che raccontano la quotidianità di un artista che non è mai fermo e che vive la sua città.

Il perché una parte di video è girato davanti ad un McDonald’s, ce lo spiega l’artista nella sua dichiarazione.

Dichiarazione dell’artista :

Mc Drive è il secondo brano del mio nuovo progetto discografico. Si chiama MC DRIVE perchè sia io che la ragazza per cui l’ho scritta amiamo il McDonald’s e quasi tutte le volte che l’ho vista alla fine andavamo li. Nella canzone parlo di come ora non la sento più, e di come faccio “Bungee Jumping” nei dejavuu “finchè siamo lontani”.

BIO:
Rayan Ramfar nasce a Bologna Venerdì 17 maggio 1996 (Da qui il nome Rayan Seventeen17) Dall’età di 15 anni comincia a scrivere ed autoprodursi tutte le canzoni e i video. Dal 2017 al 2021 pubblica una serie di release, ridistribuite successivamente in un’unica raccolta come suo primo album ufficiale dal titolo “Rayan Seventeen17” e che supera i 7 milioni di stream su Spotify. A fine 2022 firma un contratto discografico con ADA Music by Warner Music Italy, insieme all’etichetta indipendente milanese Beat Sound sotto la guida del suo nuovo manager Beppe Stanco. Il primo brano di questo nuovo percorso è “Quando parlo di te”, che in due mesi supera il mezzo milione di visualizzazioni su YouTube ed oltre un milione e mezzo su instagram.

PINK FLOYD LEGEND – THE DARK SIDE OF THE MOON – 50th Anniversary Tour

Parte con un tutto esaurito al Teatro Galleria di Legnano
 il tour dei Pink Floyd Legend che celebra i 50 anni dell’iconico album.

Reduci dai recenti successi riscossi con l’opera rock SHINE Pink Floyd Moon insieme a Raffaele Paganini e i danzatori della Compagnia Daniele Cipriani, a poco meno di un mese dall’inizio del tour celebrativo i 50 anni dall’uscita di The Dark Side of the Moon, i Pink Floyd Legend registrano già un tutto esaurito, il 4 marzo, al Teatro Galleria di Legnano.

Dopo la data lombarda, la formazione romana si esibirà ad Ancona al Teatro delle Muse il 10 marzo per poi tornare in Sicilia – dopo il successo delle date estive per il tour di Atom Heart Mother – il 17 marzo al Teatro Metropolitan di Catania e il 18 marzo al Teatro Golden di Palermo e concludere la prima parte del tour 2023 al Teatro Lyrick di Assisi il 31 marzo.

Uno degli album più iconici di sempre, The Dark Side of the Moon negli ultimi cinquant’anni è stato uno dei dischi più venduti di tutti i tempi con oltre 50 milioni di copie ed è ampiamente considerato come uno dei più influenti della storia della musica: The Dark Side of the Moon è entrato nel mito anche per la tecnica di registrazione, per i temi proposti, per la sua bellezza e, per certi versi, anche per la semplicità delle melodie, che segna l’inizio della maturità artistica dei Pink Floyd.

I Legend sono la formazione italiana riconosciuta da critica e pubblico come la migliore interprete dei capolavori dei Pink Floyd, testimoniato dal tutto esaurito registrato in ogni data: dagli Arcimboldi di Milano allo Sferisterio di Macerata, dal Teatro Romano di Ostia Antica a quello di Verona, dalla Sala Santa Cecilia e la Cavea del Parco della Musica di Roma al Teatro Colosseo di Torino, solo per citarne alcuni.
Ogni concerto, la cui produzione porta la firma di Gilda Petronelli di Menti Associate, è un evento, grazie all’utilizzo di effetti scenografici e visivi che riescono a ricreare quel senso di spettacolo totale che ha sempre caratterizzato la celeberrima band inglese.
I Pink Floyd Legend nel 2017 hanno celebrato, infatti, anche i 40 anni di Animals con un tour con la riproduzione della Battersea Power Station, realizzata con l’innovativa tecnica del mapping 3d (attraverso l’utilizzo di potentissimi proiettori e software all’avanguardia) e proiettata su uno schermo di oltre 15 metri di larghezza per oltre 6 metri di altezza, con tanto di “vapori reali” che fuoriuscivano dalle 4 ciminiere bianche per tutta la durata del concerto.

La band romana è stata anche la prima a riproporre in tour anche il capolavoro Atom Heart Mother con coro e orchestra – che eseguirà il prossimo 7 marzo a Genova (Politeama Genovese) e l’8 marzo a Torino (Teatro Colosseo) – oltre all’esecuzione integrale di Live at Pompeii con tutti gli strumenti vintage originali dell’epoca.
 
Nelle due ore di concerto, oltre all’esecuzione integrale del capolavoro del 1973, i Legend riproporranno anche tutti i più grandi successi della band inglese, accompagnati dai video originali d’epoca proiettati sul grande schermo circolare e immersi nel nuovo disegno luce e laser per un’indimenticabile “Real Floyd Experience”.
I Pink Floyd Legend sono Fabio Castaldi (voce e basso), Alessandro Errichetti (voce e chitarre), Simone Temporali (voce e tastiere), Paolo Angioi (chitarre, basso e cori) ed Emanuele Esposito (batteria). Completano la formazione Giorgia ZaccagniNicoletta Nardi e Sonia Russino ai cori e Maurizio Leoni al sassofono solista.

PINK FLOYD LEGEND “THE DARK SIDE OF THE MOON – 50TH ANNIVERSARY TOUR”
Sabato 4 marzo 2023 – Ore 21:00 – LEGNANO (MI), Teatro Galleria. Piazza San Magno, 20025
Venerdì 10 marzo 2023 – Ore 21:00 – ANCONA, Teatro delle Muse. P.zza Della Repubblica, 60121
Venerdì 17 marzo 2023 – Ore 21:30 – CATANIA, Teatro Metropolitan. Via Sant’Euplio,21, 95100
Sabato 18 marzo 2023 – Ore 21:30 – PALERMO, Teatro Golden. Via Terrasanta 60, 90141
Venerdì 31 marzo 2023 – Ore 21:00 – ASSISI (PG), Teatro Lyrick. Via Gabriele D’Annunzio, 06081

Biglietti su Ticketone.it, presso le biglietterie dei teatri e le prevendite autorizzate

 
VIDEO: PINK FLOYD LEGEND – Shine on you crazy diamond
VIDEO : PINK FLOYD LEGEND – Southampton Dock/The Final Cut
VIDEO: PINK FLOYD LEGEND – Highlights Concerto ATOM HEART MOTHER
 
Pink Floyd Legend Management: Menti Associate, Viale Africa, 50 – www.mentiassociate.it – Tel. +39 06 97602968
Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – mob + 39 347 8263425 – stampa@fabianamanuelli.it
Social Media Manager: Marco Rimmaudo – info@marcorimmaudo.it
www.pinkfloydlegend.com

LAZIOSound 2023 Compose your dream

Torna il programma di valorizzazione delle eccellenze musicali del Lazio

Dallo Sziget Festival, fino al Donostiako Jazzaldia, passando dallo Spring Attitude e la Filarmonica Romana: per i vincitori l’accesso a festival e un percorso formativo e di sostegno per produrre e promuovere la propria musica.

Sei categorie per accogliere tutti gli artisti delle 7 note under 35

Dopo aver coinvolto nelle prime edizioni 5000 artisti, finanziato più di 30 produzioni musicali, 50 tra concerti e tour in Italia e all’estero, e dopo 3 edizioni del campus e 2 del festival ai piedi del Castello di Santa Severa, nel 2023 torna LAZIOSound, il programma della Regione Lazio a sostegno della musica under35 che da 4 anni si articola sull’intero territorio regionale tra avvisi pubblici dedicati agli operatori della filiera, eventi live, concerti, masterclass, produzioni e un percorso di selezione delle eccellenze musicali chiamato “LAZIOSound Scouting”.

Lo fa ancora una volta chiamando a raccolta i giovani artisti del territorio, coinvolgendoli in 12 mesi di occasioni: live, tour, formazione, confronti con professionisti di prima fascia del settore e, come sempre, una call aperta a tutti gli emergenti delle 7 note under 35 residenti o domiciliati nel Lazio, LAZIOSound Scouting. 

Giunto alla sua quarta edizione, LAZIOSound Scouting, è un programma di selezione e valorizzazione delle eccellenze musicali della Regione, una sfida, un percorso di crescita, a cui possono partecipare tutte le band, i compositori, i cantanti e i musicisti tra i 14 e i 35 anni del Lazio, che hanno voglia di trasformare la loro passione in una vera e propria professione. Con il sostegno delle Politiche Giovanili della Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea e un’importante rete di partner, verranno forniti gli strumenti fondamentali per valorizzare i talenti emergenti di tutto il territorio regionale.

Sei le categorie coinvolte – Jazzology, Urban Icon, Songwriting Heroes, I Love Mozart, God is a Producer e Borderless – per una call che vuole raggiungere capillarmente l’intero territorio regionale, valorizzandone risorse e creatività nel segno della musica, a prescindere dal genere e dalla radice culturale, andando a scandagliare il territorio, intercettandone tendenze, suoni e novità.

Ai giovani artisti appassionati di Jazz, Swing, Nusoul, Funk, Soul, Fusion, Progressive, groove, interplay, fraseggio, genio e sperimentazione è dedicata la categoria jazzology, mentre alle più contemporanee tendenze del Rap, R&B, Trap, Urban è riservata Urban Icon, dove potranno iscriversi e sfidarsi gli artisti dalla penna veloce e dalle rime taglienti.

Cantautorato, Indie, Pop, Rock, Metal, Folk, Reggae troveranno spazio in Songwriting Heroes, mentre alla classica, alla Composizione Contemporanea, Strumentale e così via è destinata l’ampia sezione di I Love Mozart.

Elettronica, dance, EDM, techno e tutta la musica che riempie i sound system dei club viaggerà nella categoria God is a Producer, mentre sperimentazione senza categorie, fuori dagli schemi, ma anche stili particolari, strumenti riciclati, ensemble fuori dal comune, potranno confrontarsi con Borderless, categoria… senza categorie.

A ogni categoria corrisponde una giuria d’eccezione, con esperti e addetti ai lavori di chiara fama che valuteranno e formeranno i partecipanti nelle diverse fasi di LAZIOSound Scouting: prima selezione, finali di categoria e finalissima.

Mario Ciampà (Direttore Artistico di  Jazz Festival, partner di progetto, uno dei Festival più importanti della Capitale) e Serena Brancale (cantante, jzzi e docente) sono giuria di Jazzology; Danno (icona dell’HIP HOP italiano, mc de COLLE DER FOMENTO) e Cristiana Lapresa (Artist Promotion Warner Music Italy) di Urban Icon; Galeffi (cantautore tra i più in voga della scena indie), Marta Venturini (produttrice – autrice – label manager) di Songwriting Heroes; Enrico Dindo (violoncellista di fama internazionale e Direttore Artistico dell’Accademia Filarmonica Romana), Silvia Colasanti (compositrice) di I Love Mozart; Andrea Esu (Direttore Artistico Spring Attitude e manager), Elena Colombi (producer internazionale) di God Is a Producer; Adriano Viterbini (chitarrista e cantante),  Patrizia Rotonda (cantante e docente), La Direzione Under 25 Di Dominio Pubblico (festival partner di LAZIOSound) di Borderless, Davide Dose, direttore artistico di LAZIOSound Scouting 2023, Dunia Molina, cantautrice, Martina Martorano, consulente musicale e conduttrice radio e tv.

Occasione per mettersi alla prova e affrontare tutte le insidie che di solito si frappongono tra il desiderio di diventare un artista musicale e la possibilità di diventare un professionista, LAZIOSound offre un’opportunità unica per poter intraprendere un percorso professionale di primo livello attraverso dei programmi e delle risorse dedicate alla promozione, alla produzione, alla consulenza manageriale e alla formazione ma anche all’internazionalizzazione e l’organizzazione di live.

Per il supporto all’internazionalizzazione infatti per le categorie Jazzology, I Love Mozart, Urban Icon, Songwriting Heroes e God is a Producer è prevista anche la partecipazione a dei Festival Internazionali: lo Sziget Festival, in Ungheria, tra i festival più importanti del mondo, peri vincitori delle categorie SONGWRITING HEROES e URBAN ICON; il XIII Festival Internazionale di Musica Le strade d’Europa, in Lituania per il vincitore di I LOVE MOZART; il celebre 57° Donostiako Jazzaldia, San Sebastián (Spagna) per la categoria JAZZOLOGY.

LAZIOSound è il programma delle Politiche Giovanili della Regione Lazio per supportare e rafforzare lo sviluppo del sistema musicale del Lazio attraverso strumenti economici, interventi mirati, partnership ed attività di promozione finalizzate a sostenere le componenti artistiche giovanili indipendenti.

LAZIOSound, inoltre, prevede anche attività in collaborazione con Regione Puglia che, a seguito dell’incontro al Medimex, ha stipulato un protocollo di intesa con la Regione Lazio per lo sviluppo e lo scambio di eccellenze e buone pratiche nel mondo musicale.

Per partecipare a LAZIOSound scouting 2023 è necessario inviare online la propria domanda di partecipazione a LAZIOSound_CALL FOR ARTISTS fino alle 23:59 del giorno 19 febbraio 2023.  Le domande potranno essere inviate tramite il portale di LAZIOSound (https://laziosound.regione.lazio.it/). Una volta completata l’iscrizione si riceverà una mail dall’indirizzo laziosound@regione.lazio.it.

Comunicazione GenerAzioni Giovani
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 
Valentina Pettinelli press@hf4.it 347 449 9174
Alessandra Zoia alessandra.zoia@hf4.it 333 762 3013

“L’UOMO CHE VEDI” il nuovo singolo di BRACCO DI GRACI

Dal 17 febbraio 2023 è disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “L’UOMO CHE VEDI”, nuovo singolo di Bracco di Graci.

L’Uomo che vedi”è un brano che racconta la storia di un uomo che ha preso coscienza, che cerca la radice delle cose e non si sofferma all’apparenza. Quest’uomo guarda in faccia la realtà senza ipocrisie, la sua fede è un punto fermo, non influenzabile, ed è alla continua ricerca della verità, vorrebbe un mondo migliore. lo cerca, ci spera, non vuole arrendersi all’idea “che siamo solo ciccia da contare e che la vita non cambi più” come cantava Lucio Dalla in una canzone del 1983.

Commenta l’artista a proposito del nuovo singolo e del suo significato: ”l’uomo che vedi è un uomo uscito dal disincanto che ha capito che nella vita spesso nulla accade per caso ”.

Il videoclip de “L’Uomo che vedi” è stato girato dal regista Daniele Balboni in un Lido Romagnolo e a San Giovanni in Persiceto. L’idea ha in sé la volontà di far trasparire la semplicità e l’autenticità.

Il video inizia con il canto del mare che concilia la riflessione. Il protagonista passeggia scrutando l’orizzonte, mostra le spalle alla telecamera per dare il senso dell’incognita dentro alla quale tutti siamo immersi, il suono dell’armonica è una voce interiore spirituale compassionevole e piena di speranza.

Guarda qui il videoclip su YouTube:https://www.youtube.com/watch?v=FNkIzXTsMLU

Biografia

Domenico Di Graci, in arte Bracco di Graci, è un cantautore di origine siciliana ma bolognese d’adozione, scopre proprio nel capoluogo emiliano la passione per la musica.

Da ragazzo si guadagnava da vivere facendo il carpentiere in ferro, al contempo prende qualche lezione di pianoforte e sull’onda dell’entusiasmo trova l’ispirazione per comporre le sue prime canzoni; debutta con il suo primo 45 giri, inciso usando il suo vero nome proprio a Bologna, a seguito con l’incontro con Lucio Dalla (del quale, in un primo tempo ne è l’autista) ha l’opportunità di firmare il suo primo contratto discografico proprio con l’etichetta di Lucio.

Nel 1991 vince il Festival di Castrocaro con il brano “Vivo muoio e vivo”.

Nel 1992 partecipa al Festival di Sanremo nella sezione giovani con il brano “Datemi per favore”.

Nel 1993 partecipa al Festival di Sanremo di nuovo nella sezione giovani con il brano “Guardia o ladro”, classificandosi al 4° posto e sempre nello stesso anno, vince il Cantagiro nella sezione giovani ed il Premio Rino Gaetano.

Nel 1994 partecipa al Festivalbar con il brano “Uomo”, pubblicato anche come singolo.

Dopo un periodo di fugace successo dal 1998 torna al lavoro di operaio in fabbrica, continuando però la sua attività di autore, che lo porta a scrivere anche per artisti di grosso calibro come Gianni Morandi.

Oggi, fuori tempo massimo, punzecchiato dagli amici che gli hanno sempre fatto pesare il suo abbandono alla musica decide di lasciare qualche traccia di sé, scrive ed incide un nuovo album che contiene 11 inediti.

L’uomo che vedi” è il nuovo singolo di Bracco Di Graci disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 17 febbraio 2023.

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JDL firma il suo ultimo muro a Roma: un imponente murale di 40 metri tra i più grandi della Capitale, nell’ambito di Street Art for Rights Forum Festival e della Biennale MarteLive

Corviale

2023

Porta la firma di JDL (Judith de Leeuw) – la nota street artist olandese apprezzata in tutto il mondo – il nuovo imponente murale di 40 metri dal titolo “Icarus” realizzato nell’ambito di Street Art for Rights Forum Festival sulla parete Nord-Est del palazzone di Corviale a Roma, il famoso “Serpentone”, uno dei muri “più simbolici” della Capitale.

Foto Credits: Emidio Vallorani

I lavori sono iniziati lo scorso 15 dicembre e dopo oltre un mese di lavoro tra gelo e pioggia Corviale è la sede di una delle opere più grandi e significative della città realizzata da JDL con il supporto operativo degli street artists Spike, Smok, Marqus, Boogie, Joys e dell’inossidabile team di Street Art For Rights che ha reso possibile un’altra grande opera murale che si aggiunge alle oltre 30 realizzate negli ultimi anni (vedi www.streetartforrights.it).

JDL è conosciuta a livello internazionale per il suo attivismo nel diffondere messaggi sociali attraverso la street art, lavorando su temi come LGBTQIA+, razzismo e salute mentale, raccontandole sui muri del mondo con attenzione e lirismo, grazie al suo inconfondibile tratto. Anche per Street Art for Rights Forum Festival ha scelto di sensibilizzare le persone sull’attuale tema dell’ambiente, approfondendo con il suo lavoro la tendenza autodistruttiva della società moderna che supera i confini della natura.

Al centro del nuovo muro – forse uno dei più grandi della città – c’è un rimando al mito di Icaro. Icaro è colui che, incurante dei propri limiti, volò troppo vicino al Sole con ali di cera e precipitò in mare. Metafora di una società accecata dal profitto che si sta dirigendo verso l’autodistruzione, che punta ad avere il massimo oggi non curante del futuro.

Foto Credits: Emidio Vallorani

Nell’opera JDL raffigura due donne: una ricoperta di olio precipita nel vuoto, l’altra invece lotta, riuscendo a divincolarsi e a ritrovare la libertà volando. La donna sulla sinistra diviene simbolo dei tantissimi uccelli che si ritrovano invischiati nel petrolio in mare per colpa dell’uomo; quella sulla sinistra invece rappresenta chi ce la fa, con forza e tenacia. Un’opera che diventa un auspicio per il futuro e un simbolo di speranza per il quartiere di Corviale e per tutti. L’artista inoltre, nella realizzazione della sua opera, ha scelto di non cancellare alcune scritte create dai residenti del quartiere, poste alla base del grande palazzo. Un chiaro segnale di mantenere vivo il legame con il territorio, senza voler “snaturare” l’anima popolare di Corviale.

Il muro di JDL avrà una durata temporanea di circa due anni, in quanto il Palazzone è interessato dalle attività di ristrutturazione del PNRR; in questo arco di tempo però, prima che verrà distrutta, sarà trasformata in NFT, in modo che possa comunque continuare ad essere visibile e vivere in rete nel mondo digitale della blockchain. I ricavati dalla vendita dell’opera saranno devoluti in beneficenza a varie associazioni benefiche che operano nello stesso quartiere.

Foto credits: Emidio Vallorani

Street Art for Rights si è affermato in questi anni sempre di più come un punto di riferimento per la street art in Italia con oltre 30 opere realizzate a Roma nei quartieri periferici di Corviale e Settecamini creando due musei a cielo aperto e nel Lazio tra Cassino, Fiumicino e Latina. Il traguardo più grande, però, è arrivato quest’anno con il riconoscimento dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Europa Creativa che inaugura un nuovo ciclo triennale di opere e iniziative legate alla street art che varcheranno i confini Italiani per raggiungere la Francia, grazie all’associazione Pick Up Production, e la Grecia con l’associazione Anazitites Theatrou.

Il festival di street art, ideato e diretto da Giuseppe Casa, curato da Oriana Rizzuto per MArteGallery e prodotto dall’Associazione Culturale ARTmosfera, è nato come progetto speciale della Biennale MArteLive nel 2014 e in questi 8 anni ha sviluppato un percorso condiviso sul territorio fondendo insieme la promozione di valori sociali importanti attraverso l’arte urbana. Questo percorso ora si apre a una dimensione europea e internazionale che riserverà molte sorprese. La prima tappa del progetto è l’Italia – precisamente a Corviale (Roma), luogo in cui hanno già avuto inizio le attività legate al progetto e che più volte ha ospitato iniziative e opere di Street Art For Rights. Prima opera ad inaugurare il progetto europeo è stata proprio quella di JDL.

Grazie al patrocinio del Municipio XI, al presidente Gianluca Lanzi e alla giunta, ai comitati e alle associazioni di quartiere, ai partner Roma Best Practice e Mitreo Iside, al centro Nicoletta Campanella e ai partner tecnici Baiocco, Minguzzi, Bricofer, Sikkens per il loro contributo.

Foto credits: Emidio Vallorani

Prima regionale di “Satiri” in scena al Teatro Palladium

Nell’ambito di Orbita Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, Venerdì 10 Febbraio è andato in scena al Teatro Palladium, “Satiri”, il nuovo spettacolo della Compagnia Virgilio Sieni.

Sullo sfondo di uno scenario scuro e minimalist, illuminato solo a tratti da poche e fioche luci, due danzatori, Jari Boldrini e Maurizio Giunti, accompagnati dal vivo dalla violoncellista Naomi Berrilli, che esegue una selezione di brani di Bach. Il significato della performance è strettamente legato al suo titolo: Il Satiro, come ci dice Nietzsche ne “La nascita della Tragedia “(1872) e per richiamo sapienzale Giorgio Colli ne “La nascita della filosofia” (1975), potrebbe essere colui che getta lo sguardo nell’abisso dicendo sì alla vita. I due danzatori in scena compiono movimenti simmetrici, speculari, intrinsecamente connessi l’uno all’altro come in una danza fatta di dialogo ed empatia, riempiono gli spazi vuoti della scena, dando vita ad ombre e suggestioni, in una performance che trasforma i gesti quotidiani in movimenti danzanti e li riveste di nuovi significati.
Lo spettacolo fa parte di “Focus on Virgilio Sieni” in collaborazione con Equilibrio Festival.

Durata 60’
Coreografia e spazio Virgilio Sieni
Interpretazione Jari Boldrini, Maurizio Giunti
Violoncello Naomi Berrill
Musica Johann Sebastian Bach
Suite n. 3 in Do Maggiore, BWV 1009 Suite n. 4 in Mi bemolle Maggiore, BWV 1010
Luci Marco Cassini e Virgilio Sieni
Allestimento Daniele Ferro
Maschere animali Chiara Occhini
Produzione Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni
in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza, Galleria Nazionale delle Marche, con il sostegno di MIC Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze
Nuova produzione 2022

“I miracoli e le rivoluzioni” dei Foja


Proseguendo con il loro tour “Miracoli e Rivoluzioni” la musica dei Foja ha fatto tappa ieri sera nella capitale sul palco del Largo Venue, sold-out per l’occasione.
Il pubblico romano, per lo più costituito da giovani e giovanissimi, ha accolto calorosamente la band napoletana, partecipando alla serata.
Il tour prende il nome dall’album omonimo pubblicato nel 2022.

Sul palco insieme a Dario Sansone (voce e chitarra), frontman del gruppo, Ennio Frongillo (chitarra elettrica), Giuliano Falcone (basso elettrico), Giovanni Schiattarella (batteria) e Luigi Scialdone (chitarre, mandolini).

La scaletta del concerto

Nunn’è ancora fernuta
Cagnasse tutto
Vita
Che m’he fatto
Addò se va
Tu
Maletiempo

Dimme ca è overo
Nunn’è cosa
‘A malia
‘O sciore e ‘o viento

Donna Maria
Tu me accire
A chi appartieni
Pure si fosse
Duje comme nuje

‘A mano ‘e Dios
Se po’ sbaglià
Tu si ‘na cosa grande
Cca’ niente se fa
Pe’ te sta’ cchiù vicino
L’urdema canzone

La galleria delle immagini


“Supermagic – Incantesimi”al Teatro Brancaccio

Ancora in scena fino al 12 Febbraio al Teatro Brancaccio di Roma, “Supermagic” il gran gala della magia, giunto quest’anno alla sua diciannovesima edizione. 

Lo spettacolo di questo 2013: “Supermagic – Incantesimi” vede avvicendarsi sul palco abili manipolatori, illusionisti, mentalisti e prestigiatori provenienti da ogni parte del globo, per offrire al pubblico due ore di puro e gioioso intrattenimento.

L’onere di aprire le danze, dopo la presentazione di rito dell’ideatore della manifestazione, Remo Pannain, è affidato a Junwoo Park. Il giovane campione mondiale di manipolazione, cattura immediatamente il pubblico con i suoi gesti fulminei, facendo prendere il volo alle carte e accompagnando la sua esibizione con il suo sorriso contagioso.

Segue un momento di pura poesia, quando, sullo sfondo suggestivo di un angolo di bosco magico, subentra in scena l’artista successiva: Ding Yang. Con una grazia e delicatezza quasi eteree, l’illusionista e acrobata cinese fa apparire dal nulla colombe, maschere e palloncini, accostando la magia alla danza in un’esibizione davvero unica. Nella grande sala del Brancaccio grandi e piccini appaiono ormai stregati ed accolgono con entusiasmo gli artisti successivi: i due mentalisti francesi, Thommy e Amèlie, con i loro strabilianti giochi di lettura del pensiero, Gaetano Triggiano, miglior illusionista italiano, divertente e carismatico, e Remo Pannain stesso, che riporta un sapore di magia d’altri tempi sulla scena con i suoi sempre sorprendenti trucchi con la corda.

Ma lo spettacolo ancora ha molto da offrire ai suoi spettatori, e allora ecco nella seconda parte dello show avvicendarsi sul palco il creativo illusionista tedesco Timo Marc con i suoi trucchi imprevedibili, e, a seguire, il divertentissimo ventriloquo Samuel, accompagnato da una tigre di peluche dal carattere a dir poco irriverente e dalle sue maschere parlanti. Il pubblico ride gioiosamente, al contempo divertito ed affascinato, dimentico ormai del tempo che passa.

L’esibizione conclusiva è affidata a Tim Silver, eclettico e vivacissimo illusionista francese, premiato come illusionista dell’anno. Il suo è uno show esplosivo e coloratissimo, fatto di macchine moderne utilizzate per una nuova visione di trucchi di stampo classico. Ne scaturisce un qualcosa di travolgente che lascia tutti a bocca aperta e porta al termine con successo questa serata sospesa fra magia ed illusione. Una serata unica: per chi ancora vuole sognare, per chi ha voglia di tornare bambino per qualche ora, per chi desidera ritrovare la capacità di credere ancora nella magia.

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Chiara Lucarelli
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