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CULTURA - page 73

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

MADMARS & PACO6X, “STASERA CHE FAI?”, IL NUOVO SINGOLO

Dal 31 marzo 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Stasera che fai?”, il nuovo singolo di Madmars & Paco6x.

Stasera che fai?” racconta di un’attrazione intensa e immediata tra due persone che si incontrano casualmente in un luogo pubblico e cercano di vivere il momento senza preoccuparsi del futuro. La protagonista ammette di non conoscere bene la persona che ha catturato la sua attenzione, ma avverte un forte feeling tra loro e sente che qualcosa di speciale li unisce, nonostante non sappia se sia amore vero o no. Nel ritornello, la protagonista invita l’altra a uscire con lei, chiedendo “Stasera che fai?” come se volesse suggerire un’idea per passare la notte insieme. L’invito è fatto in modo seducente e coinvolgente, con un’atmosfera di passione e desiderio, dando l’immagine di due cuori in fiamme sotto la pioggia. Il sound, curato da Paco6x, già produttore del disco di platino momenti ormai giunti al termine.

Commenta l’artista a proposito del brano: “Un brano che parla di attrazione intensa ed immediata

Biografia

MADMARS

Martina Caiazzo in arte MadMars nasce a Torre Annunziata nel 1993. Sin da piccola ha manifestato la sua grande passione per la musica ma soprattutto per il canto condividendo questa passione con il padre. Da qualche anno frequenta l’It’s Classic Studio ed è proprio lì che ha iniziato ad apprezzare l’hip hop, il rap e la musica black

PACO6X

Paco6x, all’anagrafe Pasquale Cirillo, classe 1986, è un produttore musicale di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Si avvicina all’hip hop e al mondo del beatmaking grazie all’influenza del fratello Nunzio, in arte Zagor M, writer molto conosciuto in zona e membro del gruppo DalBasso, gruppo storico di Torre Annunziata

 “Stasera che fai?” è il nuovo singolo di Madmars & Paco6x disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 31 marzo 2023.

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ORANGLE RECORS

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Il nuovo singolo di LUK.EHI, “2 Cose”

Dal 31 marzo 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “2 Cose”, il nuovo singolo di LUK.EHI.

2 Cose” ha l’intento di comunicare la difficoltà nel riuscire a reinserirsi di nuovo in mezzo alle persone, dopo aver passato un periodo buio tra depressione e dipendenze.

Riuscire a stare a meglio esprimendo in rima il vissuto di quel periodo, rassegnarsi al fatto che non torneranno bei momenti ormai giunti al termine.

Commenta l’artista a proposito del brano: “Un brano che parla della difficoltà della depressione e delle dipendenze”

Biografia

Luk Ehi, all’anagrafe Luca De Santis, nasce nel ’99 in provincia di Frosinone.

Si approccia alla scrittura all’età dei 13, durante i primi anni del liceo, per poi appassionarsene.

Inizia a condividere musica solo nel 2015, con dei freestyle pubblicati sul canale youtube e profilo instagram.

Nel 2017 entra a far parte di un collettivo del posto che lo porta ad esibirsi in locali della ciociaria e limitrofi.

Con l’avvento del Covid interrompe il suo percorso, per mancanza di stimoli, riprendendolo solamente alla fine del 2021 ricominciando a pubblicare materiale.

Decide ora di esordire con il primo singolo dalle sonorità Lo-Fi, ma all’attivo ha un progetto tutto nuovo

discostandosi dal precendete genere ed intraprendendo un inizio di un progetto Pop Punk,

sulla linea di grandi band quali Blink-182, Offspring, AllTimeLow, ed artisti come MachineGunKelli, Sueco, JXDN, YungBlud.

“2 COSE” è il nuovo singolo di Keir disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 31 marzo 2023.

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“Nudi” il nuovo singolo di Male

Dal 31 marzo 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica
“Nudi” il nuovo singolo di Male.

Dopo vari mesi di assenza, Male ritorna in gioco con un brano di qualità nettamente superiore. Un brano emotivo ma allo stesso tempo energico. Il brano si chiama Nudi.

Essere nudi è il modo più intimo e vero, per dimostrare chi sei, senza maschere. Salvare il mondo con una mano, una frase del brano di Male, salvarlo assieme nudi, un modo di essere complici assieme in modo leale e veritiero.

Questo è il messaggio che vuole trasmettere. Commenta l’artista a proposito del brano: “Un brano che mi mette a nudo”.

Biografia
Male è un Artista Pop/Sad influente con un pubblico fedele. La sua incredibile carriera inizia nel 2017.

Da allora, ha portato la propria musica quasi costantemente, lanciando regolarmente nuove hit che sono riuscite a emozionare e deliziare i fan, sia nuovi che di vecchia data, e anche i critici.

Il suo successo professionale è iniziato intorno al 2020, anno dell’uscita del primo lavoro con un riscontro di critica davvero positivo. Ha superato molti ostacoli lungo il cammino, lavorando sodo ogni giorno per continuare il suo viaggio nel mondo della musica.

“Nudi” è il nuovo singolo di Male disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 31 marzo 2023.

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“MUOVITI” disponibile il nuovo singolo e video di MATTIA RAME

“Se ti comporti da persona allegra è molto facile che lo diventi! 
É questa la rivoluzione copernicana dell’anima mia.”

“Muoviti” è il nuovo singolo di Mattia Rame prodotto da Alessandro Giovannini al White Rock Studio di Roma per Gallia Music disponibile dal 24 marzo in radio. Il brano, che anticipa un disco di prossima uscita dal titolo “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato”, è accompagnato da un suggestivo videoclip per la regia di Filippo Silvestris girato in località Francavilla, ai piedi del Monte Pollino tra montagne, fiumi e mari.

“Muoviti” è un’esortazione a non restare fermi. É la presa di coscienza che, lavorando sulla consapevolezza del nostro stato d’animo interiore, possiamo essere in grado di cambiare la percezione stessa dei nostri problemi e dell’ambiente circostante.

Acclarato che, anche un piccolo movimento del nostro corpo, innalza i livelli di serotonina nel sangue e sprigiona le endorfine che donano luce significativa alle cose gettate nell’ombra, restare fermi pare non essere mai una buona soluzione. “Muoviti”,  nato dall’esperienza stessa dell’artista, è un brano autobiografico che ruota intorno alla citazione nascosta di William James, uno dei padri della psicologia americana e di quella empirica. Questa frase rappresenta proprio l’incipit del ritornello stesso:

“È impossibile rimanere tristi manifestando i sintomi dell’allegria”. 

Attraverso l’esortazione “Muoviti”Mattia Rame esplica il concetto che rappresenta il senso della canzone stessa che evolve da uno sguardo interiore e contemplativo dell’Esistenza, a volte oscuro se non condiviso, ad una dimensione collettiva. Si tratta di pensare all’azione come cura, una nuova visione nella quale andando incontro all’Altro e agli Altri si accetta di perdersi nel Mare della Vita e delle Cose iniziando a fluire con esse. Dal pensiero all’Azione. Come una canzone.

Ascolta il Brano

Guarda il Video

Tonino Carotone Live A Largo Venue

Torna finalmente a calcare i palcoscenici italiani l’inimitabile ed eclettico Tonino Carotone.
Reduce da una lunga pausa artistica e da un periodo difficile, l’artista spagnolo dimostra di non aver perso nulla del carisma e della contagiosa simpatia che lo rendono caro al pubblico nostrano.

Il cantante si presenta sul palco di Largo Venue in forma smagliante, per presentare il suo nuovo album “Etiliko Romantiko” ed intrattiene gli ascoltatori dialogando nel suo personalissimo “itagnolo”, mentre fa ballare tutti con le sue melodie trascinanti.


Carotone è un artista multiforme, non solo musicista ma grande teatrante. Balla mentre canta, si avvicina al suo pubblico coinvolgendolo fin dall’inizio e non si risparmia neppure un secondo, presentando un brano dietro l’altro in una scaletta lunga e variegata.

Immancabile l’omaggio a Fred Buscaglione, da sempre uno dei punti di riferimento di Tonino Carotone, con le cover di “Che notte”, e “Buonasera signorina”, come pure quello a Gino Paoli ed alla sua “Il cielo in una stanza”.

Non manca neppure l’ospite a sorpresa, Er Piotta, al secolo Tommaso Zanello, con cui il cantante si lancia in un trascinante duetto per: “Whisky, tabacco, Venere”.
Un concerto davvero unico per un artista che ha sempre tanto da regalare al suo pubblico.

Qui la scaletta del concerto:
BEAT GIRL
NORIA
ULTIMO CLIENTE
SANTO
CHE NOTTE
PORFIRIO VILLAROSA
LA ABUELA
SE FUERZA LA MAQUINA
L’AMORE NON PAGA
VITA CLANDESTINA
BORRACHO
TUYO
ANAMOUR
MEANCON ME
AMOR SIN TREGUA
NO DOLLAR TABACCO, VENERE
RAGAZZO DI STRADA
MARIANO
CARCELERO
ME CAGO EN EL AMOR
LA TRAMPA
CIELO IN UNA STANZA
NO FUNZIONA
(BUONASERA SIGNORINA)
ANAMOUR REPRISE

Cecile Mc Lorin Salvant – World Tour 2023

Roma 21.03.2023

Per la prima volta a Roma all’Auditorium Parco della Musica sala Petrassi, troviamo la cantante jazz americana Cecile Mc Lorin Salvant.
L’artista in Italia con tre tappe, tra cui prima quella della capitale, per presentare il suo ampio repertorio che gli ha fruttato ben tre Grammy Award, ed il suo ultimo album di immediata uscita “Melusine”.

La band che accompagna la cantante:
Glenn Zaleski – Piano
Marvin Sewell – chitarra
Yasushi Nakamura – basso e contrabbasso
Keita Ogawa – batteria e percussioni

Di seguito la nostra galleria fotografica dell’evento di Roma:

“Cadere più in Alto” il nuovo singolo dei biVio

Con la produzione artistica di Marta Venturini, esce il primo singolo in italiano della formazione franco-italo-argentina che dopo il successo a LAZIOSound ha portato la sua fusione lirico-contemporanea allo Sziget Festival di Budapest

La loro fusione di energia rock e atmosfere acustiche ha conquistato la giuria di LAZIOSound, dove i biVio hanno trionfato nella categoria Songwriting Heroes per poi calcare i palchi dello Sziget Festival di Budapest e del MEI di Faenza. Uno stile e un immaginario artistico ben visibili anche nel nuovo singolo, Cadere più in alto, uscito il 21 Marzo per The Beat Production.

Il link per ascoltarlo

Con la produzione artistica di Marta Venturini, una delle esponenti più simboliche della scena cantautorale romana, Cadere più in alto rappresenta una sorta di battesimo per i biVio che, per la prima volta, cantano in italiano coniugando l’onirico del testo a suoni che quasi diventano immagini.

La loro, infatti, non è solo un’unione stilistica, ma anche multiculturale: non solo i biVio nascono a Parigi (dall’incontro tra Natalia e Martin), ma la formazione attuale si consolida di fatto a Roma, ormai sempre più polo di attrazione tra mondi diversi, dove l’allora duo incontra il bassista argentino Homero Prodan con il quale si crea un sodalizio artistico.

Natalia Bacalov (voce e violoncello), Martin Sevrin (voce e chitarra) e Homero Prodan (voce e basso) hanno atteso il momento giusto per il nuovo singolo. «Dopo quattro anni di canzoni scritte principalmente in inglese (e un po’ anche in francese) ci siamo sentiti pronti per scriverne una in italiano. – dice il gruppo – Non è stata una sfida semplice. Produrre il singolo in studio assieme a Marta Venturini ci ha permesso di lavorare e di imparare a realizzare musica a livello professionale. Siamo partiti dalla nostra formazione rock per dare forma all’arrangiamento, per poi animare l’atmosfera dilatata e sognante della canzone con la ricerca di suoni particolari che richiamassero sia un mondo lirico e antico che un sound moderno ed elettrico».

I biVio raccontano Cadere più in Alto come un ossimoro. «Racchiude – spiegano – sia l’idea della caduta che quella dell’ascesa. La canzone rappresenta una tensione continua tra polarità opposte che si respingono e si attraggono reciprocamente. Da un lato il desiderio di andare oltre, più in alto, più lontano. Dall’altro la paura di cadere, di farsi male. Più si sale, più il rischio di cadere incombe su di noi. Cadere più in alto è al contempo il desiderio e il rischio più grande».

Per il video – disponibile su YouTube dal 28 marzo e diretto da Hugo Cohen – i biVio hanno scelto le atmosfere cupe di una metropolitana. Una ragazza perde l’ultimo treno e si ritrova bloccata sotto terra. Cerca una via d’uscita, ma la metro diventa un labirinto chiuso dove i corridoi si moltiplicano e le scale diventano sempre più lunghe e ripide, come le strade della mente che uno può prendere di fronte a un problema o una paura. Questo paesaggio desolato e allo stesso tempo rigido e meccanico diventa come il riflesso dei pensieri della protagonista. Attraverso questo mondo sotterraneo, sinistro e anonimo, entriamo nella sua solitudine e nelle sue angosce. Il mondo reale inizia a sgretolarsi ma un personaggio misterioso la aiuterà a superare gli ostacoli che la tirano verso il basso. In un luogo di passaggio, dove nessuno si ferma e dove tutti hanno una direzione, una meta da raggiungere, rimanere bloccati diventa la metafora del nodo emotivo o spirituale da sciogliere per ritrovare la propria strada.

I biVio nascono come duo acustico a Parigi nel 2018, dall’incontro della cantante Natalia Bacalov ed il chitarrista Martin Sevrin. Nel 2019 pubblicano il primo singolo e videoclip Martin Eden per la regia di Tibor Lodowsky. Durante il lockdown del 2020 si trasferiscono a Roma dove iniziano a produrre e arrangiare le loro prime canzoni. Da questo lavoro in studio cresce il desiderio di trasformare il suono del progetto e di ampliare la formazione. Al duo si uniscono il bassista argentino Homero Prodan e il batterista romano Jacopo  Corbari. Nel 2021 il gruppo collabora con il batterista Martin Boisliveau pubblicando due live sessions di tre brani inediti: Pink Way, Restless Desire e Take me far away. Ad ottobre è uscito il singolo Aurore e a dicembre Chrysalis, entrambi accompagnati dal video musicale. Insieme a Lorenzo Capparucci (batterista), preparano il loro prossimo tour estivo e il loro primo album.

Lorenzo Delli Priscoli w/Fuori Concorso – Capaleo – Sofia Buscé

Nell’attesa dello Showcase di Mattia Rame, sabato 18 Marzo a Largo Venue, si non esibiti Lorenzo Delli Priscoli con i Fuori Concorso, Capaleo e Sofia Buscé.

Tre proposte molto interessanti di cui pubblichiamo la loro biografia.

Biografia Lorenzo Delli Priscoli

Lorenzo Delli Priscoli vive a Roma dove è nato e dove attualmente è professore universitario di diritto commerciale. Fin da piccolissimo è stato combattuto fra la passione per la musica e studi considerati più “seri” (prima il liceo classico, poi giurisprudenza, poi la “carriera universitaria”); la musica, anche se è solo un hobby, è comunque una cosa molto seria, è un suo modo di essere, di affrontare la vita; d’altra parte se diventasse un lavoro Lorenzo perderebbe inevitabilmente la freschezza e la spontaneità dell’ispirazione.

Lorenzo ha imparato a cantare prima di iniziare a parlare: fin da piccolissimo passava ore ad ascoltare tutti i cantautori italiani (la sua prima grande passione è stato Luca Carboni), ma ha cominciato a suonare uno strumento relativamente tardi, quasi per caso, a 13 anni. E ancora oggi quasi si vanta di suonare poco e male chitarra e pianoforte, tanto le sue canzoni nascono sempre lontano dagli strumenti, quando meno se lo aspetta: per esempio la canzone a cui più è affezionato, “Direzione Anagnina”, è nata (testi e musica!) in metropolitana, mentre andava appunto in “Direzione Anagnina”.

Una parentesi significativa della sua vita – 4 anni – l’ha trascorsa nel profondo nord, a Vercelli, una esperienza che gli ha permesso di toccare con mano la grande differenza tra la vita nella Capitale e quella in provincia, e di capire che molti luoghi comuni su Roma sono appunto solo “luoghi comuni”, come ad esempio quelli relativi al fatto che ci si diverte di più, che ci siano più cose da fare, che sia più facile conoscere ragazze.

Ed è proprio a partire dall’esperienza vercellese che Lorenzo ha iniziato ad arricchire i suoi concertini per locali a Roma con dei piccoli siparietti di sue considerazioni surreali sulle donne e sulla vita a Roma e in provincia. Da questi suoi concertini è nato il progetto di “Direzione Anagnina”, un libro+cd in cui i testi di tutte le canzoni sono “arricchite” e “spiegate” nel libro, dove si trovano anche i relativi accordi musicali, in modo che chi voglia possa cantare queste stesse canzoni strimpellando la chitarra sulla spiaggia e magari, grazie ad esse, conquistare il cuore di una donna.

Biografia Capoleo

Mi chiamo Leonardo Capaccioli, ho 24 anni e sono nato ad Arezzo il 28/02/99. Vivo a Ponticino, un piccolo paese alle porte di Arezzo. Da 7 anni porto avanti la mia più grande passione, la musica. Appartengo ad una famiglia già da tempo immersa nel mondo dell’arte e dello spettacolo e questo mia ha portato fin da piccolo, ad appassionarmi al canto e a scrivere canzoni. Ho sempre sognato di poter un giorno raggiungere l’obiettivo di realizzarmi proprio attraverso la musica.

Con le canzoni che scrivo e canto, racconto le mie emozioni ed il mio stato d’animo. Sto studiando già da tempo, canto e chitarra. Ho lasciato gli studi e, per mantenermi, ho fatto l’operaio in una ditta di verniciatura. Da qualche mese però, ho deciso di dedicarmi completamente alla mia passione. Ho già avuto alcune esperienze dal vivo, in locali della Toscana e del Lazio. Per quanto concerne il mio carattere, credo di essere una persona sensibile, a volte forse un po’ introversa ma, alla fine, portata alla condivisione e alla gioia di vivere in mezzo agli altri, la gioia dell’amicizia e delle tante esperienze che la passione per la musica ti offre.

Biografia Sofia Buscé

Artista classe ‘96, fin da giovanissima si avvicina al mondo musicale. Amante dell’arte in tutte le sue forme, dal canto fino alla pittura. Cresciuta con la musica Soul, si avvicinerà poi anche al Jazz e alla musica Pop e Rock. Noa è la sua artista preferita nella quale si rispecchia in pieno.

Ha da sempre uno stretto legame con la Francia, ed è proprio lì che inizia a comporre e a scrivere le sue canzoni in italiano e in francese.

Incontra Massimo Calabrese nell’inverno del 2019 e sarà proprio lui che insieme a Marco Lecci e Lorenzo Meinardi si dedicheranno alla sua produzione.

Il suo stile è eclettico, come la sua personalità, fonde la semplicità con la sofisticatezza delle diverse contaminazioni musicali che la caratterizzano.

“TRIA CORDA” DI STEFANIA ZEZZA ALLA CASA DELLA MEMORIA DI ROMA

Recentissima pubblicazione (febbraio 2023) frutto di accurate ricerche storiche.

Il libro è stato presentato a Roma, alla presenza dell’autrice, il 13 marzo scorso presso la Casa della Memoria e della Storia da Bianca Cimiotta Lami, David Meghnagi, Pino Pelloni, Pupa Garribba e Anna Rolli.

Gli interventi dei relatori hanno messo in evidenza il lavoro dell’autrice che ha analizzato su più livelli, storico, psicologico e linguistico, le interviste ai sette ebrei salonichioti raccolte da Boder, fornendo un ulteriore importante tassello alla ricostruzione del quadro della Shoah in relazione ad una comunità, quella degli ebrei sefarditi di Salonicco che, come ha sottolineato la stessa ricercatrice “fu quasi completamente annientata durante la Shoah: tra il marzo 1943 e le ultime deportazioni da Atene nel 1944 la maggior parte degli ebrei salonichioti fu inviata ad Auschwitz Birkenau o a Bergen Belsen”.

Il libro verrà nuovamente presentato a Roma il 24 marzo 2023 presso l’Aula Magna del Pontificio Istituto Sant’Apollinare.

Pino Pelloni , Stefania Zezza, David Meghnagi e Bianca Cimiotta Lami

“Muoviti”, lo Showcase di Mattia Rame

In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Muoviti”, Mattia Rame ieri sera ha presentato a Largo Venue il brano live e gran parte dei brani che saranno presenti sul suo primo disco “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato”, di prossima uscita.

Ad accompagnarlo sul palco la sua band: Alessandro Giovannini alle chitarre acustiche, cori, kaos pad, Giuseppe Levanto al piano, synth, sequenze e programmazioni, Pasquale Leonardi alle chitarre elettriche e con Nicola D’Amati, sound engineer. 

Durante il concerto Mattia Rame ha invitato sul palco Marco Santoro, in arte Mox, con il quale ha duettato in un brano.

La scaletta della serata:

  • Scendi
  • Come un cane
  • Si sciolgono i ghiacciai
  • Muoviti
  • Alle Anime
  • Per me lo so (cover CCCP)
  • La Psicanalisi
  • Marylin Monroe

BIOGRAFIA MATTIA RAME:

Mattia Brescia nasce a Roma nel 1985 in Via Giulia, in quella che diventerà poi la biblioteca dell’Apollinare, sopra la chiesa di San Girolamo della Carità.

Leone ascendente bilancia, sin da piccolissimo è coinvolto nel profondo da un amore viscerale e intensissimo per la parola, la scrittura e i suoni. Impara a leggere e scrivere quasi prima che a camminare.

Per mesi “gattona” anziché camminare, appunto, protraendo per un tempo più lungo dell’usuale questa attività, continuamente distratto dal tentativo di decifrare i segni e le mille immagini che rinveniva nei fumetti e nel libri che incontrava mano a mano dentro casa.

Come a dire che, anziché impegnarsi in quei primi tentativi di equilibrio e deambulazione, una prospettiva ribassata e di attesa, un punto di osservazione e semmai di racconto, era più consono e immediato ed incline a lui.

Le storie di Giulio Cesare e di Napoleone, l’ammiraglio Nelson, la battaglia di Lepanto, l’origine delle stelle, la formazione dello spazio e dei metalli, la cultura e la storia degli Egizi, sono fascinazioni e suggestioni che creeranno in lui il primo appiglio poetico della sua personalità e che diventeranno anche, molto tempo più in la, le radici della sua ricerca artistica.

In quegli anni aiuta spesso il padre che, insegnante di meccanica in un istituto tecnico della periferia romana, portava avanti una sua collaterale e infinita passione come artista del ferro. In quei lunghi pomeriggi con il padre ascolta la radio e davanti al macchinari, al torni, I frullini, con quei fragorosi rumori che si spriagionavano al contatto col ferro, in un infinito gioco di rimandi ed ecolalie, imitava ogni suono e rumore che sentiva cercando di trasformarlo in musica, come in una continua lunghissima apofenia e pareidolia acustica.

Nel frattempo si appassiona al gioco del calcio, disciplina in cui eccelle e che sembrava dovesse diventare la sua vita. Conosce Jack London di cui si innamora follemente, Mark Twain, Stevenson e Dickens.

Al liceo incontra la musica veramente. Prima attraverso le canzoni di De Andrè, trovando quel filo che univa la parola alla musica. E poi Battiato, che diventerà il riferimento principale tra gli artisti italiani, poi Lucio Dalla, Venditti e De Gregori. Scopre i Pink Floyd, Dylan, i Doors, gli Stones, gli Smiths, i Cure e i Joy Division, i Radiohead, i Nirvana. E poi Aphex Twin, Prodigy, gli Afterhours e i Marlene Kuntz.

Legge Calvino e Montale, Pavese, Ungaretti, Alda Merini e la Szymborska e Marquez grazie ad una zia medico che lo introduce definitivamente alla arande letteratura che cura l’Anima, e allo zio, marito di lei, artista a sua volta e figura fondamentale per tutto lo sviluppo artistico e personale di Mattia.

Ma sarà una copia de i “Fiori del Male” di Baudelaire trovata sulla scrivania di una delle sorelle gli cambieranno per sempre la vita.

Mette su le sue prime band, dapprima alle prese con delle stralunate cover, poi sempre più approfondendo il tentativo di strutturare una via personale alla creazione. In questo periodo il post rock e tutto il versante del grunge psichedelico più selvaggio e stropicciato sono I riferimenti a cui si avvicina di più, dagli Explosions in the sky al Pavement e i Sonic Youth e un’idea di pop arcaico e moderno al contempo che flirta con la bellezza, dagli Arcade Fire ai Coldplay.

Si iscrive alla facoltà di Filosofia de La Sapienza di Roma e frequenta un corso di formazione per tecniche comportamentali di base nel trattamento di bambini e adulti affetti da autismo e sindrome di Asperger. Conosce, approfondendola (gliel’aveva presentata per la prima volta un amico professore che diventerà poi un famosissimo scrittore di best seller in Italia, Alessandro D’Avenia) l’opera di Eliot e Pound, e poi Whitman e Campana, sono le epifanie più importanti della sua vita.

Inizia a suonare a Roma e in Italia con svariate formazioni dai nomi astrusi: The Coccio, Billy The Lirio, fino agli Stendhal Syndrome. Di tutte queste band rimane poco o nulla a livello di tracce ufficiali, se non qualcosa in vecchi myspace e dimenticati hard disk.

Parte per Formentera dove vive qualche mese come un gitano hippy la vita incredibile del posto, passa per Berlino e torna a Roma nel 2014. Decide di portare in giro Mattia Rame e inizia a farlo in duo realizzando svariati concerti in giro per l’Italia con un musicista sopraffino, Aron Carlocchia, che ai tempi era il tastierista dei Mary in June e che poi diventerà il tastierista della prima band del primo tour di Calcutta.

Nei primi mesi del 2016 l’incontro, partito da un amicizia nata anni prima con Marco Rissa (Thegiornalisti) aveva dato l’abbrivio all’idea di un ep prodotto da quest’ultimo, ma un piccolo incidente dato da un trauma sportivo che gli causa un ernia cervicale di difficile guarigione provoca un piccolo stop che sarà il trigger per una grande crisi interiore che lo allontanerà da tutto e tutti per circa tre anni.

Rischia di perdersi completamente nella notte dell’anima sua, ma grazie al sostegno infinito degli amici e a validissimi medici, riesce a riemergere e riavvolgere gli intricati fili del discorso musicale che aveva originato anni prima e si riavvicina ad Alessandro Giovannini che aveva già conosciuto nelle notti romane con cui decide di registrare il primo disco in assoluto della sua vila.

Alessandro sarà il perno imprescindibile, il regista che taglierà anche a metà, o completamente alcune canzoni rendendole intelligibili e fruibili. Si fanno aiutare da Mattia Petrucciani, da Los Angels, in arte Magmatic, e Nicola d’Amati, Paolo Testa, e altri splendidi musicisti, romani e non, tra cui Giuseppe Levanto, Danilo Menna, Fabio Grande, Tommaso di Giulio, Andrea Ruggiero, Angelo Maria Santisi, Pasquale Leonardi, Claudio Sinisi, Michele Palazzo, Michele Amoruso, Giuseppe Zampetti, Angela Tomassone.

A inizio del 2022 tirano fuori i primi due singoli: del primo, “Come un cane“, girano un videclip a Lecce ad opera di Marco Riccardi e con protagonista il primo ballerino del teatro dell’Opera di Vienna.

Da inizio 2023, sotto la guida di Giancarlo Bornigia e con la sua neo-etichetta Gallia Music, girano il videoclip di “Muoviti“, brano che anticipa di qualche mese il primo disco ufficiale dell’artista, “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato

Il link per ascoltare il brano

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Domenico Cippitelli
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