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CULTURA - page 51

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Sophie and the Giants fanno ballare Villa Ada

È una delle prime serate più fresche di fine estate a Roma, ed all’interno del parco di Villa Ada il calo delle temperature inizia a farsi sentire. Non appena Sophie Scott appare sul palco con tutta la sua prorompente energia, il pubblico sembra tuttavia improvvisamente dimenticare il freddo e si lascia trascinare dal carisma e dai ritmi travolgenti della cantante originaria di Sheffield.

Nata come una band, “Sophie and the Giants” ormai dal 2022 si è trasformata definitivamente in un progetto solista della Scott, la quale, accompagnata unicamente da un tastierista, infiamma il pubblico con la sua carica dirompente.
Capelli fiammeggianti al vento e sorriso stampato sul volto, la cantante inglese ripropone al pubblico tutti i suoi più grandi successi, da Paradise a Hypnothyze fino a brani più recenti come In the Dark e We Own the Night.

Vivacissima icona dell’indie rock britannico, Sophie Scott non si risparmia un solo istante, canta, balla e fa ballare l’intera Villa Ada. Generosa ed istintiva, stringe le mani del pubblico in transenna e si avvicina per un selfie, mostrandosi in tutta la sua genuinità. Una giovane e talentuosa artista per una serata tutta da ricordare. Non resta quindi che attendere l’uscita finalmente di un album che includa tutti i suoi successi.

In apertura del concerto di “Sophie and the Giants” anche un bravo ed affabilissimo Max Forleo accompagnato dalla sua chitarra, ed a seguire la trascinante Valentina Tioli, già star di X-Factor, ora a Roma per presentare i suoi ultimi brani.

Qui sotto la gallery del concerto.

Il sogno ad occhi aperti dei folli dello Sponz Fest

Sigmund Freud sosteneva che i pazzi altro non sono che sognatori svegli, e a ben guardare, chiunque abbia avuto modo di partecipare, anche solo in parte, alla decima edizione dello Sponz Fest appena conclusa, non può che trovarsi in completo accordo con lo psicanalista tedesco.

“Come li pacci”, ovvero come i folli, è infatti il tema dello Sponz 2023. Chi vi prende parte abbandona felicemente le redini della ragione, per lasciarsi andare ad un sogno ad occhi aperti lungo una settimana. Sette giorni di musica, danze e gioiosa pazzia, durante la quale il giorno e la notte si fondono in un’unica grande festa.

La scelta del tema della “paccia” ha permesso di includere all’interno del festival anche una serie di eventi e progetti artistici legati in vario modo al tema centrale. Fra questi spicca: “Ci.Corrispondenze Immaginarie”, un’opera d’arte partecipata pensata da Mariangela Capossela, ed iniziata nel 2022 a Volterra, che grazie alla collaborazione con suo fratello Vinicio Capossela, direttore artistico nonché eclettico ideatore e padrone di casa dello Sponz Fest, approda ora nella cornice di Calitri.

A Volterra è iniziata la corrispondenza, a partire dalle lettere scritte tra il 1900 e il 1974 dai pazienti psichiatrici internati nel più grande manicomio italiano e i cittadini che hanno aderito, con la richiesta di diventare destinatari e interlocutori. Per lo Sponz Fest i calitrani hanno ora aperto le loro case alle tracce delle corrispondenze, ospitandole e accogliendo chi vorrà leggerle.

Non solo musica dunque, ma anche arte, impegno sociale, incontri con autori e studiosi, tra cui Ermanno Cavazzoni, Marco Rovelli e Piero Martin per una kermesse che ha tanto, tantissimo da offrire.

Davanti all’ufficio delle poste è comparsa perfino una “gabbia di matti” costruita dall’instancabile Dum Dum, già autore della geniale trebbiatrice volante. Al suo interno un letto di contenzione, scatole di psicofarmaci sotto chiave, e, a fluttuare in alto, ritratti estemporanei e folleggianti dei partecipanti allo Sponz, scattati e stampati dal fotografo Simone Cecchetti in tempo reale.

Dal 20 al 23 Agosto il festival si snoda per l’Alta Irpinia, muovendosi tra i vari villaggi, per approdare poi  il 24 a Calitri, animare le sue piazze e i suoi vicoli, e concludere infine i festeggiamenti degli ultimi due giorni sulla collina di Gagliano, ribattezzata per l’occasione Montecanto.

Salendo in alto sopra al paese, gli “sponzati” raggiungono il ballodromo, quel paese delle meraviglie ideale, in cui, come Lewis Carroll insegna, sono tutti matti, e dove la follia positiva aiuta a sopportare la pazzia negativa del mondo odierno allo sbando.

Allo sguardo di chi approda impavido sulla collina si mostra un enorme pista da ballo, un luna park ideale, fatto di un palco più grande e due casse armoniche illuminate come coloratissime giostre. Lì, sui quei tre palchi, si alternano, in un unico lunghissimo concerto per due serate consecutive, artisti eclettici e variegati, ed il pubblico si trova a ruotare danzando instancabile verso l’uno o l’altro palco al grido di “Farciti rota! Rota!” fino alle prime luci dell’alba.

Tantissimi i nomi che si avvicendano con il compito di far ballare gli sponzati. Piedi scalzi, sandali e cappelli di paglia in testa, i presenti si scatenano fino a far alzare la polvere sulle note trascinanti degli intramontabili Skiantos, di Nino Frassica e i Los Plaggers con i loro medley di cover esilaranti e di tanti altri artisti. Le immancabili Banda della Posta e Orchestrina di Molto Agevole riportano in auge balli e canzoni di altri tempi, e trasformano il ballodromo in balera.

A loro si aggiungono ancora, fra gli altri, Samuele Bersani, Margherita Vicario, Paolo Rossi con il suo humour travolgente, l’argentino Daniel Melingo, con le sue movenze sinuose e affascinanti, MintchoGarrammone, gioiosamente carismatico, e il pirata Bobo Rondelli con le sue incursioni a sorpresa in veste di Keith Richards o Mick Jagger.

L’eclettico Vinicio Capossela, capitano ideale di questa nave di folli instancabile, accompagnato dalla sua Rolling Sponz Review, rivisita tanti dei suoi brani più famosi, e non si risparmia un secondo, duettando più volte con gli altri musicisti e regalando ai suoi fan momenti indimenticabili.

A regalare poi una parentesi di  poesia pura, con la sua voce che fa vibrare le corde dell’anima, e la sua fisicità fragile e diafana, sul palco grande, in apertura dell’ultima serata, arriva anche il cantautore Micah P. Hinson. Con il suo fare da gentleman di altri tempi Hinson strega tutti i presenti trasformando il vallone di Montecanto al crepuscolo in un luogo in cui il tempo sembra sospeso, e nel quale le sue melodie si fanno tramite per il passaggio ad una dimensione parallela ed onirica. Un momento magico, che ben si sposa con il successivo incontro dal sapore Felliniano che giunge al termine della serata, come a voler idealmente porre delicatamente fine al sogno ad occhi aperti che è stato lo Sponz.

Terminati i balli sulle note della fanfara balcanica Fa Fath Al, mentre le tenui luci dell’alba accarezzano la collina, l’ultima immagine che conservo è quella di una coppia di mimi che ballano silenziosamente sulla strada di ritorno da Montecanto, danzando leggeri sulle note di una musica che solo loro possono sentire. Una visione surreale eppure perfettamente coerente con l’aura di surreale “paccia” che ha caratterizzato questo Sponz Fest 2013. Solo chi ha avuto modo di parteciparvi può capire.

 

Qui sotto le galleries delle ultime due serate:

Prima serata: Venerdì 25 Agosto

Seconda serata: Sabato 26 Agosto

 

Carmen Consoli e Elvis Costello live a Roma

Il concerto di ieri sera di Carmen Consoli ed Elvis Costello all’Auditorium Parco della Musica di Roma è stato un evento memorabile.

Le due star della musica si sono esibite insieme per la prima volta, dando vita a un’esperienza unica e irripetibile.

Il concerto è iniziato con Carmen Consoli, che ha eseguito un set di brani tratti dalla sua lunga e prolifica carriera, accompagnata da Massimo Roccaforte alla chitarra e mandolino

La cantante siciliana ha dimostrato di essere in grande forma, con la sua voce potente e la sua energia contagiosa.

Il pubblico ha risposto con un caloroso applauso, cantando i suoi successi più famosi, come “Amore di Plastica“, “L’ultimo Bacio” e “‘A Finestra“.

Dopo l’intervallo, è stato il turno di Elvis Costello, accompagnato al piano e alle tastiere da Steve Nieve, ha portato sul palco il suo repertorio classico, tra cui “She“, “I Still Have That Other Girl” e “Veronica“.

Il cantante britannico ha dimostrato di essere ancora un grande performer, con la sua voce graffiante e il suo carisma magnetico, cantando anche in italiano il brano di Domenico ModugnoDio Come ti Amo“.

Il pubblico è stato incantato dalla sua performance, e ha risposto con un’ovazione.

La seconda parte del concerto è stata dedicata alle collaborazioni tra i due artisti. Carmen Consoli ed Elvis Costello hanno eseguito insieme alcuni dei loro brani più famosi, con due dediche speciali a Franco Battiato, cantando “Centro di Gravità Permanente” e a Burt Bacharach con il brano “Please Stay“.

I due artisti hanno dimostrato di avere un’alchimia speciale, e le loro voci si sono intrecciate in modo perfetto.

In conclusione, il concerto di Carmen Consoli ed Elvis Costello è stato un evento imperdibile, che ha regalato al pubblico un’esperienza unica e indimenticabile, le prossime date:

  • 29 Agosto Palermo – Teatro di Verdura
  • 31 Agosto Milano – Castello Sforzesco

 

Il Muro del Canto alla Festa d’Agosto di Montecelio

 

Nella serata ieri la band del Muro del Canto, nell’ambito del suo tour estivo, si è esibita in Piazza S. Giovanni a Montecelio, alle porte di Roma.

La band, formata da Daniele Coccia Paifelman (voce), Alessandro Pieravanti (voce narrante e batteria), Eric Caldironi (chitarra acustica), Ludovico Lamarra (basso elettrico), Franco Pietropaoli (chitarra elettrica) e Alessandro Marinelli (fisarmonica), ha così potuto trascinare, entusiasmare, far cantare e ballare i numerosi fan accorsi per l’occasione, nell’ambio della trasizionale Festa d’Agosto.

Un sound inconfondibile, contenuti mai banali che portano, se ascoltati attentamente, a riflettere sulla vita reale, prendendo spunto da storie che hanno come palcoscenico i marciapiedi della Capitale.

Il racconto di una romanità ripercorsa nel liv nei vari brani che li hanno fatti apprezzare ad un pubblico sempre più vasto, quali ‘Madonna delle lame’, ‘L’anima de li mejo’, ‘La luce della luna’, ‘L’amore mio non more’, ‘Fiore de niente’, ‘Cometa’, ‘Quando scende la notte’, solo per citarne alcuni.

A chiusura del tour, come comunicato dal palco dalla stessa band, il Muro tornerà ad esibirsi a Roma il 23 settembre prossimo in Piazza Sempione.

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Perdonanza Celestiniana 2023: l’inaugurazione della 729esima edizione

L’Aquila, 24 agosto 2023

Ecco i dettagli della cerimonia di apertura “ Di Futuro e di Pace”  e tutti gli artisti della prima serata.

Si è alzato ieri sera alle 19.00 il sipario sulla 729esima edizione della Perdonanza Celestiniana dellAquila, patrimonio culturale immateriale dell’Unesco dal dicembre 2019, davanti a un pubblico di 5000 persone.

A fare gli onori di casa e per i saluti istituzionali sono intervenuti: il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi; il delegato del presidente della Regione, Emanuele Imprudente; l’arcivescovo dell’Aquila, il Cardinale Giuseppe Petrocchi; Floro Panti, presidente del comitato Festa della Perdonanza celestiniana Unesco ICH, ha presentato la fiaccola e i tedofori, poi ha letto la pergamena delle perdonanze locali. Infine l’intervento di apertura ufficiale da parte del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. Ha presentato la serata Lorena  Bianchetti. Dopo i saluti istituzionali, la serata di spettacolo, sotto la direzione artistica del maestro Leonardo De Amicis, è iniziata con lOrchestra Sinfonica del Conservatorio A. Casella e con i Cori della Città dellAquila nel pezzo “The Conquest of Paradise”, con i video estratte le parole di Papa Francesco intervenuto lo scorso anno. La dama della Bolla, l’attrice Viola Graziosi ha fatto un intervento toccante sulla guerra seguita da Violante Placido che ha emozionato tutta la platea con la sua lettura “Quando il bambino era bambino”. Con la voce inconfondibile di Al Bano si è poi entrati subito nel caldo della serata.  “Nel sole” ed  “Il Mattino” sono stati i suoi brani di apertura, ma la platea e’ andata letteralmente in delirio, quando tutta in piedi, cantava a squarciagola  con l’artista “Felicità”.

Poi sul palco è stata la volta di Mr. Rain che ha eseguito “I grandi non piangono mai” eI Fiori di Chernobyl” regalandoci poi un momento commovente quando i bambini hanno letto la favola di Gianni Rodani “La guerra delle campane” e a seguire cantato con lui “Supereroi”.

Paola Turci ha fatto anche un toccante intervento sulla violenza cantando poi  “Io sono Lella”  rientrando successivamente con “Fatti bella per me”,  “Bambini” e “Almeno tu nell’universo”.

Mahmood ha incantato con le sue “Barrio”, “Rapide”, “Brividi” e “Soldi”. I Coma_Cose con “Fiamme negli occhi”, “Il mio cane libero” e “L’addio”. Alpha con “Ci sarò”,  Cin cin” e la sua “Bellissimissima”. Violante Placido ha infine letto le parole di Sant’Agostino sul perdono.

La serata si è conclusa con la musica di Ennio Morricone che ha salutato il pubblico del teatro entusiasta.

LAZZA – Oltre ogni aspettativa

Si chiude col botto il Viper Summer Festival, rassegna tutta toscana divisa tra due location, con il concerto di Lazza all’Arena della Versilia. Prosegue infatti con questa tappa al Cinquale, a due passi da Forte dei Marmi, l’Ouvertour Summer 2023 che lo ha visto protagonista di oltre 16 date in questa estate di grandi successi.

Da poco reduce dal suo show sul main stage dello Sziget Festival (terzo artista Italiano nella storia dopo Lorenzo Jovanotti e i Subsonica, e primo negli ultimi 13 anni), il giovane rapper milanese porta sul palco i suoi brani più iconici, con una grinta e un’umiltà inaspettate. Sugli schermi un conto alla rovescia annuncia l’inizio del concerto, l’arena gremita di giovani (e di qualche genitore altrettanto coinvolto) esulta, attacca in grandezza, ça va sans dire, con il brano Ouverture, con la band che suona mentre la voce di Lazza arriva dal backstage per tutta la durata dell’intro. Corre e salta sul palco con grande energia nei primi tre brani, Molotov, Bugia e Netflix, in maglietta nera e shorts rossi, catena sbrilluccicante al collo e i doverosi occhiali da sole. Nero e rosso è anche il colore del palco e delle luci che illuminano i fumi, forse un richiamo alla sua squadra del cuore, o forse è solo un caso. Forza Milan grida un bambino in prima fila nella speranza di farsi sentire dal suo idolo, che per tutto il concerto interagisce con il pubblico in modo semplice e spontaneo.

Una versione ridotta rispetto allo show presentato in spazi più grandi e nei palazzetti, senza fuochi e fiamme ma pieno di sincerità. Accompagnato da un’ottima band, è un Lazza più crudo e ruvido rispetto agli album, con la voce graffiata e roca per i troppi concerti o gli sbalzi di temperatura, ma che va avanti fino alla fine senza perdere un colpo. Il pubblico canta ogni brano, dalle hit più note come Panico, Chiagne, Re Mida e Porto Cervo, a quelle più oscure o più dure come Alyx, Puto, Catrame, Slime, Jefe e Gucci Ski Mask, si infiamma con Zonda, diventa un oceano di luci sui brani più intimi e di ombrelli aperti, come di consueto, per Piove. Canta con tutta l’anima Lazza, sembra quasi sofferente a tratti, e riesce a creare un’atmosfera intima e densa su questo palco sotto le montagne e a pochi metri dal mare. Tanta energia e rabbia, quanta commozione, sia nei brani che nell’atteggiamento dell’uomo dei numeri (tutto esaurito a ogni data, oltre 3 miliardi di stream per i suoi brani e il record di permanenza ininterrotta al primo posto in classifica per Sirio, 7 volte disco di platino).

Si aggiungono alla scaletta, oltre ai brani di Sirio, di Re Mida e di J, gli ultimi successi estivi di Drillionaire “Bon Ton” e “Fashion”- Il pubblico poga, canta, partecipa (un ragazzo indovina una domanda sugli esordi di Lazza e viene invitato sul palco con il suo beniamino), si sente parte di un qualcosa di unico e irrepetibile questa sera. A un tratto, nel silenzio un grido “sei Dio”. Si mostra invece umano e fragile, più un fratello che una star sul piedistallo, scherzando con la crew sul palco ed esibendosi con una sincerità disarmante il nostro Lazza, che se è intenso in ogni brano, sembra vibrare di un’energia diversa nei momenti più introspettivi e malinconici, quasi fosse quella la sua chiave più vera.

E’ visibilmente toccato quando ringrazia a fa salire sul palco Drillionnaire e Low Kidd (che ci sono sempre stati da “quando non ero nessuno”), e ancora di più quando sul palco sale il suo cane Coby per la foto di rito con il pubblico alle spalle. Chiude in bellezza con i successi più globali “Cenere” e “Ferrari” dopo due ore di concerto e più di 30 brani suonati interamente dal vivo. Torna sul palco per ringraziare tutti, prima di essere inghiottito dalla nebbia estiva, mentre il prato si svuota e restano nell’aria le note di una notte da ricordare.

La galleria immagini:

Johnson Righeira: i 40 anni di ‘Vamos a la playa’


Stefano Righi
, in arte Johnson Righeira, dopo l’esibizione al Concertone del primo maggio, ha celebrato ieri sera i 40 anni di “Vamos a la playa” sul palco del parco divertimenti di Cinecittà World alle porte di Roma.

Il brano grande icona e successo del duo dei Righeira, è stato il tormentone dell’estate 1983, ma riproposta spesso anche successivamente diventando il simbolo della estate stessa.

Non poteva mancare l’esecuzione di altri brani di successo di quegli anni scritti da Johnson e Michael Righeira quali “No tengo dinero” e “L’estate sta finendo”.

Sul palco Johnson è stato accompagnato dalla band Evolution 80, che in apertura di successo ha eseguito una serie di brani famosi di altri artisti ripercorrendo il sound tipico degli Anni Ottanta.

Una curiosità: Johnson, nonostante la serata molto calda, indossava un giubbotto con la scritta ‘Kutu’, il nome del vino che viene prodotto dall’artista nella sua azienda vinicola nel Canavese.

La galleria delle immagini

Rezophonic live a Cerveteri

Nell’ambito della manifestazione “Estate Caerite 2023“, ieri sera al Parco della Legnara si sono esibiti i Rezophonic, un progetto musicale che coinvolge più di 350 artisti del panorama musicale.

Ieri sera ad accompagnare il gruppo le Special Guest Cristina Scabbia dei Lacuna Coil e Eva Poles dei Prozac+.

Gli altri componenti della Super Band che hanno intrattenuto il pubblico intervenuto sono: Ketty Passa (voce), Mario Riso (batteria), Giuseppe Fiori (basso), Marco Priotti (voce), Federico Malandrino (elettronica) e Giovanni Frigo (chitarra).

I brani eseguiti dalle loro produzione, tre album all’attivo, e da una selezione di ottime cover sono:

  • Intro
  • Nell’acqua
  • Regina Veleno
  • Just a Girl (cover No Doubt)
  • Puro Incanto (cover Movida)
  • Sono Un Acrobata
  • Can You Hear Me?
  • You Spin Me Round (Like A Record) (cover Dead or Alive)
  • Hard Days Night (cover Beatles)
  • Medley Ketty Passa
  • Enjoy The Silence (cover Depeche Mode)
  • Wooda Wooda (cover Litfiba)
  • I’m Junk
  • Blitzirieg Bop (cover Ramones)
  • Basket Case (cover Green Day)
  • Acida (cover Prozac+)
  • Seven Nation Army (cover The White Stripes)
  • Highway To Hell (cover AC/DC)
  • Uomo Di Plastica

Biografia Rezophonic:

Nel 2005, Mario Riso – batterista e cofondatore di Rock TV – per festeggiare i propri vent’anni di attività musicale decide di raccogliere intorno a sé gli artisti suoi amici e quelli con i quali ha collaborato, per realizzare un album di dodici brani prodotto da Marco Trentacoste.

L’adesione è massiccia, e il progetto si amplia: Rezophonic diventa così un gruppo a formazione “aperta”, la cui attività – discografica e dal vivo – va a finanziare il progetto idrico di AMREF (African Medical and Research Foundation) che ha come scopo la realizzazione di pozzi d’acqua con il coinvolgimento delle popolazioni locali.

Lo slogan del progetto Rezophonic è “Per offrire da bere a chi ha veramente sete”.

Dopo la pubblicazione del disco (2006) Rezophonic continua la propria opera avvalendosi della partecipazione di numerosissimi esponenti della scena musicale italiana.

Nel 2011 il collettivo torna per raccogliere altri fondi per la costruzione di cento pozzi entro il 2012: il nuovo disco s’intitola NELL’ACQUA ed è anticipato da due singoli, ovvero la cover di “Ci vuole un fiore” e la stessa “Nell’acqua” composta e cantata da Caparezza e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, con la collaborazione di Cristina Scabbia dei Lacuna Coil.

Nel 2014 viene pubblicato il terzo album dal titolo R3zophonic e anticipato dal singolo Dalla a me (Io sicuramente non la spreco).

da Rockol

Farruko porta l’Euro Tour a Fiesta

Farruko con 8 album di successo, svariate collaborazioni con artisti del calibro di Travis Scott, Alicia Keys, Sean Paul, Shaggy, Nicki Minaj e 21 Savage, è diventato uno degli esponenti più innovativi del reggaeton.

Nell’ottobre 2021 è uscito l’album “LA 167”, contenente la hit planetaria certificata 3X PLATINO in Italia “Pepas”, che ha scalato tutte le classifiche mondiali e conta ad oggi più di 1 miliardo di stream.

Ieri sera, il cantante portoricano, si è esibito a Fiesta davanti ad un calorosissimo pubblico che ha cantato e ballato tutte le sue hit, oltre a “Pepas”, “My Lova” presentata ai Latin America Musica Awards 2022 o “El Incomprendito” primo posto nella Lati Airplay Chart e l’ultimo successo “Esta Vida”.

Ma Fiesta non è solo musica live, è un vero e proprio “villaggio musicale” che ospita tante forme di musica arte e danza favorendo un’integrazione tra i diversi generi e sonorità.

Aperto dal mercoledì alla domenica (compreso il giovedì novità di questa edizione)  Fiesta proporrà tanti  spettacoli colorati e scenografici  messi in scena da un corpo di ballo multietnico formato da 22 ballerini che animeranno la location per tutta l’estate.

A dare un ulteriore contributo al divertimento notturno ci penseranno gli 8 dj che selezioneranno le più belle canzoni e sonorità latine e caraibiche: dalla salsa al Mambo, dal Cha Cha Cha alla Bachata e poi Rumba, Merengue, Timba, Reggae e Reggaeton.

Il Festival Fiesta edizione 2023 torna come sempre con una veste rinnovata grazie alla passione e all’instancabile lavoro di ricerca del suo Direttore Artistico Mansur Naziri, così attento alle nuove tendenze senza però dimenticare l’importanza della tradizione.

Il Punk Rock delle Bambole di Pezza a Villa Ada

Le Bambole di Pezza sono una Punk Rock band tutta al femminile, nata a Milano nel 2002, con tre album all’attivo, di cui l’ultimo “Dirty” pubblicato a luglio 2023.

Capitanate da Morgana Blue (chitarra solista) e Dani Piccirillo (chitarra e cori), presenti dalla fondazione, dal 2022 si sono unite alla band Cleo (voce), Kaj (basso) e Xina (batteria) e con la pubblicazione del loro ultimo album possiamo dire che le streghe sono tornate!

Il tre Agosto a Villa Ada Festival, hanno sprigionato tutta la loro energia per un’ora e mezza di concerto, con tutto il pubblico a cantare e ballare con loro.

Il Summer Tour prosegue con le seguenti date, non le perdete:

  • 18/08 Blera (VT) – Blera In Rock
  • 19/08 Serrazzano (PI) – Festa Paesana
  • 23/08 Correggio (RE) – Mandrio September Fest
  • 24/08 Trescore Balneario (BG) –  Bum Bum Festival
  • 07/10 Gordola Ticino (CH) – Rock ‘N’ Respect

La scaletta

  • Sei tu
  • Strike
  • Blitzkrieg Bop (cover Ramones)
  • Io non sono come te
  • Stato puro d’odio
  • Rock’n’roll
  • Libertà
  • La mantide
  • Hardly wait (cover PJ Harvey)
  • Anima G
  • Non sei sola
  • Freddy Krueger
  • Bella ciao
  • Sweet P
  • Peace & Love
  • Proud Mary (cover Tina Turner)
  • Dirty bandidas
  • Pop porno (cover Il Genio)
  • Revolta

 

  • Rumore (cover Raffaella Carrà)
  • Le streghe
  • Favole
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Domenico Cippitelli
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