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CULTURA - page 5

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Nickel Boys alla XIX Festa del Cinema di Roma: la straordinaria fotografia di RaMell Ross illumina la brutalità del passato

La XIX Festa del Cinema di Roma 2024 insieme ad Alice nella città portano all’Auditorium Conciliazione l’intenso film “Nickel Boys” di RaMell Ross, un’opera straordinaria tratta dal romanzo Premio Pulitzer di Colson Whitehead. Ambientato negli Stati Uniti degli anni ’60, il film esplora la brutalità e la segregazione vissuta dagli afroamericani nei riformatori. Al centro della vicenda c’è il giovane Elwood, ingiustamente incarcerato nella temibile Nickel Academy, dove incontra Turner, un ragazzo con cui stringe una fragile alleanza. Nonostante la disperazione, i due cercano di resistere a un sistema che spegne ogni speranza.

La fotografia del film è eccezionale, con immagini potenti che immergono lo spettatore nel clima soffocante di quel periodo storico. Le inquadrature, curate nei minimi dettagli, catturano la tensione e l’intensità emotiva dei protagonisti, restituendo una dimensione visiva profonda e suggestiva. È impossibile non riconoscere il talento del regista RaMell Ross, che con grande sensibilità ha saputo equilibrare il realismo della narrazione con un tocco di poesia visiva.

Con “Nickel Boys”, Ross dimostra di essere un maestro della narrazione cinematografica, capace di affrontare temi complessi senza mai perdere di vista l’umanità dei suoi personaggi. Il film si chiude con una riflessione che lascia il pubblico senza fiato: cosa significa davvero essere liberi? Una domanda che colpisce profondamente, trascendendo il contesto storico e interrogando ognuno di noi.

RaMell Ross (regista/director)| Cast: Ethan Herisse, Brandon Wilson, Aunjanue Ellis-Taylor | Joslyn Barnes (producer)

Ospiti/Guests: “Brooke” Katherine Kelly Lang, Ivano De Matteo, Carolina Crescentini, Federica Luna Vincenti, Andrea Bosca, Marco Bonini, Edoardo Natoli, Diane Fleri, Camilla Filippi, Francesco Gheghi, Chiara Basile Fasolo.

ARGOT 40,quarant’anni di ricerca teatrale

Dal 17 ottobre 2024 un programma denso di eventi, prime assolute,

progetti speciali, spettacoli, proiezioni e una mostra al WeGil

per celebrare i 40 anni di attività dello storico spazio “factory” romano

L’Argot compie 40 anni. Con resilienza, tenacia e perseveranza, senza mai smarrire la rotta, ha attraversato generazioni e generazioni di autori, attori e registi e corsi e ricorsi storici riuscendo a mantenere la sua natura e a resistere nel tempo adattandosi camaleonticamente ai cambiamenti storici e culturali di questa città.  

Un luogo, l’Argot Studio, che ha avuto da sempre la vocazione ad essere uno spazio aperto alla possibilità di pensare il teatro e di farlo sul campo, un attento osservatorio continuo sulla drammaturgia italiana e sulle nuove leve di attori e registi che periodicamente contribuiscono a cambiare e rinnovare il modo di fare teatro. Una vera e propria factory dove sperimentare un fecondo confronto artistico e un’interazione continua fra la scrittura drammaturgica e i gruppi di attori e registi che mettono in scena le opere. Una casa per gli artisti, ma anche per il pubblico da sempre fortunati spettatori di quello che è stato definito da tutti il luogo del “cinema vivo”, dove il sudore, gli sguardi, i silenzi degli interpreti diventano protagonisti assoluti della narrazione grazie alla possibilità di godere della prossimità con gli attori e di regalarsi una visione in “primo piano” dello spettacolo.

Ci regaliamo allora per questo anniversario una stagione fatta di grandi ritorni con artisti che in questi 40 anni hanno vissuto lo spazio con assiduità o semplicemente attraversandolo, con chi ha mosso solo i suoi primi passi o chi ha continuato a giocare e sperimentare a casa argot. Ma anche con artisti affermati o giovani leve di autori/registi/attori che si affacceranno per la prima volta all’argot per rendere omaggio a questo luogo simbolo della sperimentazione e della ricerca. 

E lo faremo come sempre, ovvero rendendo omaggio al teatro e alla drammaturgia contemporanea, alla poesia e alla musica, e da quest’anno anche al cinema nato in questi 40 anni da queste sperimentazioni, intrecciando generazioni diverse che abiteranno quello spazio magico che è l’Argot Studio. 

La Direzione Artistica – Francesco Frangipane e Tiziano Panici 

ARGOT 40. Dal 17 ottobre 2024, con l’inaugurazione della mostra al WeGil, prende il via ARGOT 40,  un calendario densissimo di eventi per celebrare non solo la storia di uno dei più longevi centri di ricerca italiani dedicati alla nuova drammaturgia e alla produzione di talenti emergenti nel panorama nazionale, ma anche la storia di un’era, quella a cavallo degli anni ’80 e ’90, dove il fenomeno delle cantine teatrali romane e delle avanguardie lasciava il posto ad una nuova generazioni di autori, interpreti e registi che avrebbero segnato la scena culturale italiana negli anni a venire, non solo in teatro ma anche nel cinema e nella televisione. Oggi Argot continua ad essere un luogo di produzione, ricerca e sperimentazione all’avanguardia riconosciuta a livello nazionale e un punto di riferimento nella storia culturale e teatrale nella città di Roma, in grado ancora di parlare la lingua del suo tempo contemporaneo, guardando al futuro e all’innovazione dei linguaggi della scena teatrale e dello spettacolo dal vivo.

LA MOSTRA. Primo evento per questo speciale compleanno è la mostra presso il WeGil, l’hub culturale della Regione Lazio nel cuore del quartiere Trastevere di Roma. Con la curatela di Tiziano Panici, in esposizione, dal 18 al 22 ottobre, oltre a foto di scena e locandine originali, 10 opere inedite di Leonardo Crudi, uno tra i più rappresentativi artisti contemporanei la cui arte rielabora l’estetica del manifesto d’avanguardia: 10 rielaborazioni delle immagini grafiche delle principali produzioni che hanno reso celebre l’Argot sul finire degli anni ‘90 e che lo hanno trasportato fino al nuovo millennio. 

1987/1988 – “Italia Germania 4-3” di Umberto Marino; regia di Sergio Rubini; con Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Mattia Sbragia, Ennio Coltorti

1993/1994 – “Uomini senza donne” di Angelo Longoni; con Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi

1994/1995 – “Shakespea Re di Napoli” di Ruggero Cappuccio con Ciro Damiano e Claudio Di Palma

1995/1996 – “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare; regia di Maurizio Panici; con Valerio Mastandrea, Micol Pambieri, Marco Giallini, Rolando Ravello, Alessandra Costanzo, Massimiliano Franciosa; Scene e Costumi Tiziano Fario 

2001/2002 – “Maria Zanella” di Sergio Pierattini; regia di Maurizio Panici; con Maria Paiato; premio UBU 2005

2002/2003 “Giulio Cesare o della congiura” di W. Shakespeare; regia di Maurizio Panici; con Edoardo Sylos Labini, Leandro Amato, Francesco Frangipane, Massimiliano Benvenuto, Francesco Maria Cutrupi, Giuseppe Argirò. 

2009/2010 – “Kvech” di Steven Berkoff; regia di Tiziano Panici

2011/2012 – “Prima di andar via” di Filippo Gili; regia di Francesco Frangipane; con Vanessa Scalera, Giorgio Colangeli, Filippo Gili, Michela Martini, Silvia Siravo.

2020/2021 “Segnale D’allarme – La mia battaglia VR” di Elio Germano e Chiara Lagani; regia Omar Rashid; con Elio Germano

Il Manifesto n.10 è stato realizzato per ARGOT_40 ovvero la nuova stagione di Argot che verrà lanciata nell’autunno del 2024.

(La partecipazione all’evento inaugurale del 17, con inizio alle 19.30, è riservata a un numero limitato di persone. Per informazioni scrivere a info@teatroargotstudio.com).

TRA CINEMA E TEATRO. La lunga e ricca stagione celebrativa i 40 anni di ARGOT si aprirà il 21 ottobre con CINEMARGOT la rassegna che, fino al 25 ottobre, proporrà in 5 giorni 5 film tratti da spettacoli nati o prodotti nello spazio romano e che, a ogni proiezione, vedrà la presenza, dei registi e dei protagonisti delle pellicole.

L’intreccio tra teatro e cinema è stato un fil rouge dell’Argot in tutti i 40 anni della sua storia. Negli anni 90 del secolo scorso i protagonisti assoluti sono stati i due autori e registi Umberto Marino e Angelo Longoni, i cui successi teatrali nella sala trasteverina si sono trasformati in vere e proprie imprese cinematografiche (basti pensare a Italia Germania 4-3, Volevamo essere gli U2 e Cuore Cattivo di Marino e Naja e Uomini senza Donne di Longoni). Per poi, passando per Angelo Orlando e Ruggero Cappuccio, arrivare al nuovo millennio dove protagonisti di questo connubio magico teatro/cinema sono stati Francesco Frangipane e Filippo Gili con Prima di andar via, Dall’alto di una fredda torre, Il gabbiano e Angeli

Apre la rassegna, il 21 ottobre Barbara di Angelo Orlando alla presenza del regista e di Valerio Mastandrea, Daniele Silvestri, Massimiliano Bruno; segue, il 22, Dall’alto di una fredda torre di Francesco Frangipane che dialogherà con Filippo Gili e il cast del film; il 23 la proiezione di Naja di Angelo Longoni con ospiti il regista, Enrico Lo Verso, Francesco Siciliano, Adelmo Togliani; il 24 Shakespea Re di Napoli di Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi. La cinque giorni si conclude, il 25 ottobre, con Cuore cattivo di Umberto Marino che vedrà la partecipazione del regista e di Kim Rossi Stuart, Massimo Wertmuller, Massimo Ghini e altri componenti del cast

Le proiezioni proseguiranno nel corso di tutta la stagione, fino ad aprile, con un appuntamento al mese. In programma Italia Germania 4 a 3 e Volevamo essere gli U2 di Umberto Marino, Uomini senza donne di Angelo Longoni, Prima di andar via di Michele Placido (dallo spettacolo di Francesco Frangipane), Il gabbiano di Filippo Gili, Angeli di Filippo Gili e Andrés Alce Maldonado 

IL TEATRO. Attesissima la stagione teatrale che vedrà protagoniste le eccellenze della scena nazionale con otto spettacoli, di cui 3 in prima assoluta, e un doppio evento.

Ad aprire il cartellone, il 21 novembre, il ritorno a Roma di Una relazione per un’accademia di Franz Kafka interpretato e diretto da Tommaso Ragno, una produzione Argot Produzioni in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito. (fino al 23).

Il 19 dicembre (fino al 22) sarà la volta di Jago di e con Roberto Latini, una produzione Compagnia Lombardo Tiezzi. Dal 16 al 19 gennaio 2025, in scena, con la regia di Valerio Binasco, lo storico spettacolo Il cortile di Spiro Scimone, con Francesco Sframeli, Spiro Scimone e Gianluca Cesale, una produzione Compagnia Scimone Sframeli.

Il 30 e il 31 gennaio doppio evento speciale, Il teatro di Antonio Latella: due serate insieme al regista in dialogo con il giornalista Sergio Lo Gatto per parlare del suo teatro attraverso i documentari di Lucio Fiorentino realizzati durante le prove dello spettacolo Chi ha paura di Virginia Woolf e del progetto BAT_Bottega Amletica Testoriana, che verrà proiettato per la prima volta a Roma.

Dal 20 al 23 febbraio, una prima assoluta con Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta in Toccando il vuoto, di David Greig con la regia di Silvio Peroni, una produzione Argot Produzioni // Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito. 

Il 6 marzo un altro debutto firmato Argot Produzioni, Macbeth, uno spettacolo scritto e diretto da Filippo Gili con Anna Ferzetti e Massimiliano Benvenuto, in scena fino al 9.

E dal 20 al 23 marzo, ancora una produzione Argot Produzioni, Stabat mater di Antonio Tarantino con Fabrizia Sacchi e la regia Luca Guadagnino (con Stella Savino).

Il 3 aprile la prima assoluta di Appunti per il futuro di e con Elena Arvigo, tratto da La guerra non ha un volto di donna di Svetlana Aleksievich, Il Libro del potere e La prima radice di Simon Weil una produzione Compagnia Elena Arvigo // Santarita&Jack Teatro con Teatro Out Off che sarà in scena fino al 6 aprile.

La stagione teatrale chiuderà con un altro atteso debutto, FILIPPO TIMI LIVE. Quattro piccoli sorsi… di me dal 10 al 13 aprile.

ARGOTHAPPENING. A partire da novembre in programma anche un evento a sorpresa al mese con i volti più amati del teatro e del cinema, per parlare di letteratura, libri, poesia e musica.  

FORMAZIONE e PROGETTI SPECIALI. In questi 40 anni, Argot si è affermato, oltre come osservatorio sui giovani e sul contemporaneo, anche come spazio formativo. Rinnovata quindi la collaborazione con Dominio Pubblico (il progetto dedicato agli under 25 che quest’anno compie 11 anni) e Green Days, la rassegna teatrale under 35; la sesta edizione di OVER, progetto di rete nazionale e premio per lo sviluppo e la messa in scena di progetti emergenti che vogliono affermarsi professionalmente nel mondo dello spettacolo e la Scuola di perfezionamento Argot diretta da Filippo Gili, Massimiliano Benvenuto e Arcangelo Iannace. 

LA STORIA: DA IL CIELO AD ARGOT. IL CIELO è il nome del locale che negli anni ‘70 aveva ospitato alcuni dei gruppi teatrali che hanno rivoluzionato il modo di far partecipare il pubblico a teatro, portando gli spettatori in spazi solitamente piccoli e non convenzionali, che oggi definiremmo spazi off o “fringe” ma che all’epoca si chiamavano semplicemente “cantine”. Qui un giovanissimo Maurizio Panici muoveva i suoi primi passi in ambito teatrale, da autodidatta, formandosi nella compagnia La Giostra, insieme a personaggi come Luigi Maria Musati, Romano Rocchi, il compositore e pianista Antonello Neri.

Nell’anno 1984 Panici, deciso a cambiare radicalmente il linguaggio e la proposta artistica presente nella capitale rileva lo spazio storico, battezzandolo con un nuovo nome capace di rispecchiare questo forte cambio d’identità: Argôt.

Panici sentiva la necessità di trovare un nome che fosse facilmente riconoscibile, ma che rappresentasse il pensiero che in quel momento muoveva un giovane artista nell’aprire uno spazio nella capitale. Il nome Argot affonda le sue radici nel binomio Art. Got., l’arte della luce per i popoli nordici che nella progettazione delle loro cattedrali gotiche puntavano verso il cielo. Una tensione che nasceva dalla volontà di elevare l’atto artistico oltre i confini quotidiani per elevarsi verso un ideale più alto. L’equipaggio che si imbarcò allora in quell’impresa, oltre al visionario Maurizio Panici, contava Marco Delogu e Sergio Colabona, oggi rispettivamente due delle maggiori autorità culturali nel campo della fotografia e dell’audiovisivo in ambito nazionale e internazionale, con i quali fu aperto anche l’Argot Teatro, un secondo spazio al numero 21 di Via Natale del Grande, dove da un’ex-lavanderia fu creata una seconda sala teatrale che ospitò le prime produzioni made-in-argot. A bordo c’erano anche l’artista e scenografo Tiziano Fario e Serena Grandicelli, compagna di vita di Maurizio e per anni responsabile della comunicazione e curatrice artistica dello spazio.

 Così ebbe inizio una delle più importanti imprese teatrali della storia recente della capitale (e non solo) destinata a resistere e a trasformarsi per oltre quattro decenni.

Via Natale Del Grande, 27 | 00153 Roma

www.teatroargotstudio.com

facebook.com/argotstudio

instagram.com/teatroargotstudio

Orario spettacoli

dal giovedì al venerdì ore 20:30

sabato ore 19:30

domenica ore 17:30

Biglietti

15€ intero

tessera associativa 5€
(Rassegna Cinemargot: ingresso libero con tessera associativa)

A Teatrosophia tornano : I FIGLI DEL POETA (Giulietta, Romeo e gli altri)

Dal 24 al 27 ottobre 2024

I FIGLI DEL POETA

(Giulietta, Romeo e gli altri)

Liberamente tratto da Shakespeare family di Giuseppe Manfridi

Con: Giada Arigoni, Lorenzo Mangano, Alessio Corso, Manuel Gentile, Alessandro Cazzaniga

Adattamento e regia: Guido Lomoro

Coreografie e movimenti scenici: Maria Concetta Borgese

Produzione: Teatrosophia

Luci: Gloria Mancuso Costumi: Giulia Balbi

Fotografie: Lorena Vetro e Edmund Kurenia

Dopo il grande successo ottenuto nella scorsa stagione, I figli del poeta non potevano non tornare. 5 giovani e talentuosi attori che si sono confrontati con più cifre drammaturgiche (classica, contemporanea e poetica) e con l’espressività corporea in un connubio di parola e movimento, stile ormai inconfondibile del sodalizio artistico tra Guido Lomoro e Maria Concetta Borgese.

Lomoro ha il merito di aver montato l’incrocio tragico, e splendidamente diretto i giovani attori…”. Maria Concetta Borgese li fa fiammeggiare, strisciare, unirsi e deflagrare, alzarsi ed abbattersi, ad elastico, in controcanti…” “Bravi tutti vocalmente e gestualmente” Marco Buzzi Maresca

“A tutti loro va il nostro plauso ma anche un grandissimo GRAZIE perché continuiamo a sognare un teatro nuovo e vivo…” Grazia Menna

Giulietta, Romeo, Mercuzio, Frate Lorenzo, Baldassarre. Sono loro a ritrovarsi in un non luogo senza tempo. Ne nasce un confronto in cui scopriranno cose che non potevano sapere. In cui ognuno di loro rifletterà sul proprio agire in quello che è forse il più famoso e coinvolgente dramma shakespeariano. A unirli un comune senso di colpa provocato da una domanda: poteva essere evitato quel tragico finale? E poi. Perché ora si ritrovano in questo non luogo? Che senso ha? La risposta è nel titolo: figli del poeta. Ed è nel pubblico, eterno spettatore e lettore dell’intramontabile storia “di Giulietta e del suo Romeo”.

E dopo ogni spettacolo il consueto aperitivo offerto dal teatro!

Promo: https://www.youtube.com/watch?v=uTnfTi5M1qg

Info & Prenotazioni:

Orari:

Giovedì 24 ottobre ore 21.00 e venerdì 25 ottobre ore 21.00

Sabato 26 ottobre ore 18.00 e domenica 27 ottobre ore 18.00

Biglietti:

Intero: euro 14,00+tessera associativa

Ridotto: euro 11,00+tessera associativa

Prenotazioni:

https://teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2024-2025?view=article&id=63&catid=9

Prima di prenotarsi è necessario tesserarsi su questo link:

https://www.associazioneteatrosophia.it/index1.asp

Teatrosophia è in Via della Vetrina, 7 – 00186 Roma

Andrea Cavazzini 

Giornalista e Ufficio Stampa Teatrosophia

cell. 329.41.31.346 
press@quartapareteroma.it

Flautissimo 2024

Roma. Dal 27 ottobre al 15 dicembre 2024

TEATRO PALLADIUM/TEATRO INDIA/TEATRO DEL LIDO/TEATRO VASCELLO/TEATRO TORLONIA

FLAUTISSIMO 2024 – 26a edizione

Torna il festival
diretto da Stefano Cioffi tra parole, teatro e musica

COMINICATO STAMPA: UFFICIO STAMPA FLAUTISSIMO

Il 27 ottobre 2024, tornano a Roma gli appuntamenti di teatro e musica di Flautissimo, il festival diffuso, che quest’anno si terrà al Teatro Palladium, Teatro India, Teatro del Lido, Teatro Vascello e Teatro Torlonia.

Diretto da Stefano Cioffi, Flautissimo,nato come festival dedicato alla musica classica da camera, nel corso degli anni ha sperimentato nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche e performance cross-disciplinari.

Per il terzo anno consecutivo, dopo gli straordinari successi delle precedenti edizioni, l’apertura è affidata alla straordinaria Maria Paiato che, il 27 ottobre alle ore 17.30 al Palladium, inaugura la sezione “Parole, Teatro & Musica” con Una e una notte di Ennio Flaiano. Protagonista Graziano un giovane aspirante giornalista, ma incorreggibile vitellone velleitario e sognatore, alle prese con una sorprendente, spaziale avventura amorosa. Sullo sfondo della Roma degli anni 60, in un’Italia più ingenua e genuina, tra atmosfere e immagini Felliniane sempre sospese tra sogno e realtà.

Il 3 novembre, al Teatro del Lido alle ore 17, e il 4 novembre al Teatro Vascello alle ore 21, Lucia Mascino sarà in scenacon Il sen(n)o, di Monica Dolan, una prima a Roma, con la regia di Serena Sinigaglia. La storia di Tessa, una psicoterapeuta incaricata di fornire un rapporto medico su suo paziente per il tribunale. Un monologo che svela le riflessioni della protagonista, tra private sofferenze e pubblico ruolo e che ci conduce nell’esplorazione di un tema terribilmente attuale: come l’esposizione precoce alla sessualizzazione e alla pornografia nell’era di internet abbiano inciso profondamente sulla nostra cultura.

E al Palladium, il 9 e 10 novembre, tornano le due intense giornate – che ogni anno accolgono centinaia di fedelissimi spettatori provenienti da tutto il mondo – dedicate interamente alla musica da camera con le masterclass e i concerti di alcuni dei migliori flautisti al mondo. Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Denis Bouriakov, Violeta Gil Garcia, Erin Bouriakov, Mario Caroli, Marianna Zolnacz, Riccardo Ghiani, Gaia Bergamaschi, Mario Bruno, Adriana Ferreira, Gianluca Campo, accompagnati al pianoforte daFrancesca Carta, Elizaveta Ivanovna, Sara Matteo, Katharina Kagel eseguiranno musiche di, tra gli altri, Debussy, Schubert, Mozart, Jolivet, Vivaldi. Nelle stesse giornate non mancherà, poi, la mostra degli strumenti musicali (a ingresso gratuito), presso Moby Dick Hub Culturale.

Rinnovata la collaborazione con le Biblioteche di Roma che quest’anno ospiteranno otto letture dell’attrice Serena Sansoni, scelte tra gli scritti di Dino Buzzati: alla Biblioteca Vaccheria Nardi con 6 appuntamenti (il 5, 12, 19, 26 novembre, 3, 10 dicembre alle ore 11) e 2 alla Biblioteca Villa Leopardi (il 30 ottobre e il 6 novembre alle 10:30), tutti a ingresso gratuito.

Il 17 novembre si torna al Palladium, alle 17.30, per Paola Minaccioni e il suo spettacolo L’urlo di Roma. Voce e anima per Giuseppe Gioachino Belli, con le musiche eseguite dal vivo da Valerio Guaraldi, Claudio Giusti e Gianfranco Vozza. Una serata dedicata alla lingua romana al suo massimo poeta Giuseppe Gioachino Belli e al suo erede contemporaneo, Mauro Marè. Un vero e proprio viaggio nella cultura romana, così variegata e contraddittoria, altissima e popolare: da Roma capitale d’Italia, Roma “città di sempre solenne ricordanza” e al tempo stesso “stalla e chiavica der monno”.

Il 27, 28 e 29 novembre al Teatro Torlonia alle ore 20, in collaborazione con il Teatro di Roma, una prima assoluta: In fondo al campo, scritto e diretto da Giulia Bartolini, con Zoe Zolferino e Grazia Capraro e le musiche di Vanja Sturno, una produzione Flautissimo festival/Stefano Cioffi e Compagnia KARL. La storia di Miss Ufo, una donna sarda che racconta di essere stata rapita dagli alieni, che racconta la sua avventura (a cui nessuno crede) a Martha, una giornalista che lavora per una piccola tv privata. Un incontro anomalo, sospeso tra spazio e tempo, tra terra e cielo.

Al Teatro India, il 3 e 4 dicembre alle ore 21, il racconto della vita e della morte di Angela, una donna dal carattere impossibile: Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini, una produzione Flautissimo Festival e Bellosguardo in prima nazionale, con Peppe Servillo accompagnato da Cristiano Califano alla chitarra. La storia di una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore… Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici.

La ventiseiesima stagione di Flautissimo si concluderà al Palladium con l’intelligente comicità di Max Paiella in A ruota libera, in scena il 15 dicembre alle 17.30.  “La canzone è l’artefice principale della nostra cultura dove le liriche dei Pooh o di Cremonini sono ormai il nostro vocabolario più che i libri di Umberto Eco. Se la letteratura non riesce più a creare l’entusiasmo di un tempo, le canzonette invece sono il nostro vero riferimento culturale, insieme ai vari personaggi che infestano la nostra epoca con le loro storie…” Max Paiella si muove cosi, tra note, parole e canzoni come un moderno cantastorie interpretando i suoi personaggi da Vinicius Du Marones, Demetrios Parakulis, Fata Paiella… Le migliori parodie musicali degli ultimi anni del Ruggito del coniglio, sulle note delle canzoni del momento.

“Flautissimo #26. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido e Teatro Vascello. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” di Roma Capitale.

IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2024:

ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO | Tel +39 06 44703290 – produzione@accademiaitalianadelflauto.it
BIGLIETTI: https://www.accademiaitalianadelflauto.it/biglietti/

I LUOGHI DEL FESTIVAL:
GLI SPETTACOLI E I CONCERTI:

TEATRO PALLADIUM: Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma

Metro B, Garbatella. Bus 671, 715, 716, 669, N716

TEATRO INDIA: Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma

Bus 170,775,791,792,766

TEATRO DEL LIDO: Via delle Sirene, 22, 00121 Lido di Ostia, RM

Treno per Ostia, fermata Lido centro, Bus 01

TEATRO VASCELLO: Via Giacinto Carini, 78, 00152 Roma

Bus 75, 44, 710, 871, 870

TEATRO TORLONIA: Via Lazzaro Spallanzani, 1A, 00161 Roma

Bus 60, 62, 66, 82, 90, 88. Tram 3, 19

LE LETTURE:

BIBLIOTECA VACCHERIA NARDI Via di Grotta di Gregna, 37, 00155 Roma

Metro B, S. Maria del Soccorso. Bus 309, 450, 451, 319

BIBLIOTECA VILLA LEOPARDI Via Makallè, 00199 Roma

Bus 235, 542, 60, 82, 89

LA MOSTRA DEGLI STRUMENTI MUSICALI:

MOBY DICK HUB CULTURALEVia Edgardo Ferrati, 3a, 00154 Roma

Metro B, Garbatella. Bus 671, 715, 716, 669, N716

CALENDARIO FLAUTISSIMO TEATRO & MUSICA

TEATRO PALLADIUM 27 ottobre 2024, ore 17:30  Intero: € 20 | Ridotto: € 15

UNA E UNA NOTTE di Ennio Flaiano
con Maria Paiato
“Una e una notte” è il titolo del breve romanzo (o lungo racconto) di Ennio Flaiano che ha per protagonista Graziano, un giovane aspirante giornalista ma incorreggibile vitellone velleitario e sognatore, alle prese con una sorprendente, spaziale avventura amorosa. Sullo sfondo della Roma degli anni 60, in un’Italia più ingenua e genuina, Flaiano muove i suoi personaggi con magistrale leggerezza, ironia e struggente nostalgia; le atmosfere, le immagini che la sua scrittura evoca sono quelle Felliniane sempre sospese tra sogno e realtà in una osservazione del mondo e degli uomini di chi ha capito tutto e, raccontando, con tenerezza perdona.

TEATRO DEL LIDO 3 novembre 2024, ore 17.   Intero: € 10 | Ridotto: € 8

TEATRO VASCELLO 4 novembre 2024, ore 21  Intero: € 20 | Ridotto: € 25

IL SEN(N)O – (prima a Roma)

di Monica Dolan

conLucia Mascino

adattamento e regia Serena Sinigaglia

titolo originale The B*easts | traduzione Monica Capuani

scene Maria Spazzi | luci e suoni Roberta Faiolo

assistente alla regia Michele Iuculano

tecnico di produzione Christian Laface | foto di scena Serena Serrani | produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano

distribuzione a cura di Mismaonda

Tessa è una psicoterapeuta incaricata di fornire un rapporto medico su suo paziente per il tribunale. Questo è il caso più eccezionale di Tessa in tutti i suoi vent’anni di pratica. Man mano che il trattamento procede, si ritrova a porre domande più profonde e di vasta portata, non solo sul suo paziente, ma sul mondo e le sue motivazioni. Un monologo volutamente sfidante che svela le riflessioni della protagonista, tra private sofferenze e pubblico ruolo.

Un monologo volutamente sfidante che ci conduce nell’esplorazione di un tema terribilmente attuale: come l’esposizione precoce alla sessualizzazione e alla pornografia nell’era di internet abbiano inciso profondamente sulla nostra cultura.

TEATRO PALLADIUM  17 novembre 2024, 17:30. Intero: € 20 | Ridotto: € 15

L’URLO DI ROMA voce e anima per Giuseppe Gioachino Belli

di e con Paola Minaccioni

musiche eseguite dal vivo da Valerio Guaraldi, chitarra; Claudio Giusti, sax; Gianfranco Vozza, percussioni

cura Teatro di Dioniso | organizzazione e distribuzione Nicoletta Scrivo

L’Urlo di Roma è una serata dedicata alla lingua romana in cui si dà voce all’anima della capitale, attraverso l’opera del suo massimo poeta Giuseppe Gioachino Belli e del suo erede contemporaneo, Mauro Marè, che definiva la poesia “il sasso lanciato verso il silenzio di Dio”. Grazie alle note di Valerio Guaraldi, Claudio Giusti e Gianfranco Vozza e alla poesia gli spettatori faranno un vero e proprio viaggio nella cultura romana, così variegata e contraddittoria, altissima e popolare: da Roma capitale d’Italia, Roma “città di sempre solenne ricordanza” e al tempo stesso “stalla e chiavica der monno”.

TEATRO TORLONIA 27/28/29 novembre 2024, ore 20 Intero: € 15 | Ridotto: € 10

IN FONDO AL CAMPO (prima nazionale)

di Giulia Bartolini

con Zoe Zolferino e Grazia Capraro

Regia di Giulia Bartolini

Musiche: Laurence Mazzoni

scene: Compagnia CARL

produzione: Flautissimo Festival/ Accademia Italiana del Flauto/Stefano Cioffi e Compagnia CARL

foto di scena: Francesca Cassaro/ Stefano Cioffi | Costumi: Agustina Agadea

In collaborazione col Teatro di Roma

Centro della Sardegna, un piccolo villaggio, una grande casa, un campo d’orzo, oggi. Ci vive da sola una donna, “Miss Ufo” (così la chiamano, prendendola in giro, in paese). Sono anni che racconta di essere stata rapita dagli alieni. 8 minuti di vuoto, di Missing Time: «è successo laggiù, dietro la casa, in fondo al campo». Un giorno arriva Martha, lavora per una piccola tv privata, di quelle commerciali, deve intervistarla. Un incontro anomalo, sospeso tra spazio e tempo, tra terra e cielo: cos’è accaduto veramente in fondo al campo?

TEATRO INDIA 3-4 dicembre 2024, ore 21 Intero: € 18 | Ridotto: € 15

IL FUOCO CHE TI PORTI DENTRO (prima nazionale)

di Antonio Franchini

con Peppe Servillo

e Cristiano Califano alla chitarra
In collaborazione col Teatro di Roma

“Il fuoco che ti porti dentro” racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore…» Questa storia è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici.

TEATRO PALLADIUM 15 dicembre 2024, ore 17:30. Intero: € 20 | Ridotto: € 15

A RUOTA LIBERA
di e con Max Paiella

La canzone è l’artefice principale della nostra cultura dove le liriche dei Pooh o di Cremonini sono ormai il nostro vocabolario più che i libri di Umberto Eco. Se la letteratura non riesce più a creare l’entusiasmo di un tempo le canzonette invece sono il nostro vero riferimento culturale, insieme ai vari personaggi che infestano la nostra epoca con le loro storie. Max Paiella si muove cosi, tra note, parole e canzoni come un moderno cantastorie interpretando i suoi personaggi da Vinicius Du Marones, Demetrios Parakulis, Fata Paiella… Le migliori parodie musicali degli ultimi anni del Ruggito del coniglio, sulle note delle canzoni del momento. Uno spettacolo tagliato sulla base delle vostre esigenze, chiedete una storia e vi sarà cantata all’istante.

CALENDARIO FLAUTISSIMO MUSICA DA CAMERA – TEATRO PALLADIUM

TEATRO PALLADIUM 9 novembre 2024. Intero: € 20 | Ridotto: € 15
16,00 Gianluca Campo, Adriana Ferreira, Musiche di Debussy, Schubert
18,30 Gaia Bergamaschi, Marianna Zolnacz, flauto Musiche di Mozart
21,00 Denis Bouriakov, Erin Bouriakov, Riccardo Ghiani, flauto Francesca Carta, pianoforte Musiche di Jolivet 

TEATRO PALLADIUM 10 novembre 2024 Intero: € 20 | Ridotto: € 15
ore 15,00 Mario Bruno, flauto, Elizaveta Ivanovna, Sara Matteo, pianoforte
ore 17,00 Mario Caroli, Violeta Gil Garcia, flauto; Katharina Kagel, pianoforte Musiche di Vivaldi
ore 19,00 Silvia Careddu, Emmanuel Pahud, flauto; Francesca Carta, pianoforte Musiche di Schubert

LETTURE IN BIBLIOTECA
Biblioteca Vaccheria Nardi 6 letture 5, 12, 19, 26 novembre, 3, 10 dicembre, ore 11. Ingresso gratuito
Biblioteca Villa Leopardi 2 letture 30 ottobre e 6 novembre, ore 10:30. Ingresso gratuito

Il tempo e l’abisso

Il viaggio verso l’invisibile negli scritti di Dino Buzzati

con e a cura di Serena Sansoni

Scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo, librettista, scenografo, poeta: difficile inquadrare la poliedrica personalità di Dino Buzzati, artista al di fuori di ogni scuola. A partire dagli anni ‘30 lo scrittore bellunese scrive romanzi quali: Il segreto del Bosco Vecchio, Il deserto dei Tartari, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Il grande ritratto, Un amore. E in questa sbalorditiva distesa narrativa troviamo le raccolte di racconti, inesauribili metafore della nostra vita interiore, tra cui: I sette messaggeri, La boutique del mistero, Sessanta racconti (Premio Strega 1958).

In uno stile riconducibile al genere fantastico, con elementi vicini al surrealismo, all’orrore e alla fantascienza, Buzzati riflette sulle pieghe più nascoste dell’animo umano: l’inquietudine delle attese, la paura di fronte allo sfuggire del tempo, la precarietà dell’amore, la vanità della gloria e delle ambizioni mondane. La lettura delle sue opere ci mostra il non visto, la realtà nella sua dimensione più rarefatta, traccia un sentiero in un indecifrabile labirinto, senza farci mai perdere la capacità di sognare, di meravigliarci di fronte alla Natura, di scoprire la magia nell’ovvio quotidiano. In definitiva, Buzzati è in grado di trasportarci dall’ordinario allo straordinario.

LA MOSTRA DI STRUMENTI MUSICALI

MOBY DICK HUB CULTURALE  9-10 novembre

Sabato 9 dalle 10,30 alle 17,00 | Domenica 10 dalle 10,00 alle 14,00

Ele A al Largo Venue

Prosegue l’ “Acqua tour” di Ele A – nome d’arte di Eleonora Antognini – che ieri sera ha fatto tappa al Largo Venue di Roma.

Di fronte ad un pubblico di giovani fan la rapper e cantante svizzera ha presentato i brani del suo primo EP intitolato “Globo“, prodotto da Disse, uscito nell’aprile 2023.

Nel corso del concerto Ele A ha anche eseguito tra gli altri “Mikado“, il suo primo singolo ufficiale pubblicato nel 2022, nonché alcuni inediti quali “Bounce” e “Pixel“.

Ha aperto il concerto la giovane rapper pugliese Martina Totaro, in arte Marte.

La scaletta del concerto
Intro
Jeans
KO
Record deals
Tour club freestyle
Tennis club
Mikado
Chanelina
Gocce
Elclasico
Nihao Redbull Ita
Game
Neve
Oro
Bounce
Pixel
Dafalgan
Oblo
Nodi
Oceano
Globo
Uno999
Last friday night

La galleria delle immagini

Le immagini dell’opening di Marte

Al via la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma

Al via oggi, mercoledì 16 ottobre, la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si terrà fino al 27 ottobre con la direzione artistica di Paola Malanga, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Salvatore Nastasi, Direttrice Generale Francesca Via.

Alle ore 19, l’attore Lino Guanciale sul palco della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ha innaugurato la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Nel corso della serata è stato presentato il film di apertura della Festa del Cinema 2024 Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre, primo titolo del Concorso Progressive Cinema.

Tra i più interessanti autori del nostro cinema, Segre – regista dei pluripremiati Io sono LiLa prima neve, L’ordine delle cose Welcome Venice – porta sul grande schermo il racconto biografico della vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro e la conseguente drammatica fine della strategia del “compromesso storico”, il grande tentativo di unire le forze popolari di matrice cattolica e socialista per guidare il Paese.

Francis Ford Coppola regala una Masterclass speciale all’Auditorium Parco della Musica: quando il cinema è una conversazione

La preapertura di Alice nella città e della XIX Festa del Cinema di Roma alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica ha visto Francis Ford Coppola tenere una masterclass che ha superato ogni aspettativa, trasformandosi in una lezione di cinema viva e interattiva. L’evento, parte della programmazione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema dedicata alle preziose giovani generazioni, ha riunito oltre 200 studenti di scuole di cinema, accreditati e pubblico, riempendo ogni angolo della sala e regalando ai partecipanti un’esperienza indimenticabile.

Coppola ha fin da subito spezzato le barriere formali, invitando il pubblico a non considerare l’incontro una classica lezione, ma piuttosto una conversazione tra studenti, mettendosi egli stesso sullo stesso piano dei giovani cineasti presenti che si sono lasciati trasportare dal Maestro in un vero e proprio viaggio. Nel corso dell’incontro, ha esplorato le sfide e le scelte creative che hanno caratterizzato la sua carriera, ponendo particolare enfasi su due pilastri del cinema: la scrittura e la recitazione.

Durante l’evento, Coppola ha improvvisato un momento unico chiamando alcuni studenti sul palco e coinvolgendoli in un esercizio pratico di recitazione. Questo gioco teatrale, dal tono divertente e coinvolgente, è stato più di un semplice esperimento: è diventato una vera e propria lezione sul valore della spontaneità e della collaborazione nell’arte cinematografica.

L’incontro si è concluso con un momento a sorpresa. L’attore Matt Dillon, presente tra il pubblico, è salito sul palco per consegnare a Coppola un premio speciale a testimonianza del profondo impatto che il regista ha avuto non solo sul cinema, ma anche sulle nuove generazioni di artisti della Settima Arte sintesi d’estensione dello spazio e di dimensione del tempo stesso.

Rivolgendosi proprio ai futuri registi, in un sentito passaggio del suo intenso discorso, ha voluto sottolineare fortemente che occorre avere il coraggio di rischiare, rischiare sempre per quello in cui si crede, rischiare per andare oltre l’ordinario, rischiare per creare qualcosa di straordinario.

Francis Ford Coppola al Campidoglio riceve la Lupa Capitolina dal sindaco Gualtieri: Roma celebra così il Maestro del cinema

Francis Ford Coppola, icona del cinema mondiale, è stato onorato a Roma con la consegna della prestigiosa Lupa Capitolina durante una cerimonia tenutasi in Campidoglio. Questo importante riconoscimento, simbolo della Città Eterna, è stato conferito al regista dal sindaco Roberto Gualtieri, in omaggio alla sua straordinaria carriera e al profondo legame che Coppola ha sempre mantenuto con l’Italia.

Nel corso dell’incontro, Coppola ha condiviso memorie legate alle sue radici italiane, evidenziando quanto l’eredità culturale della sua famiglia abbia influenzato la sua visione artistica.

Il sindaco Gualtieri ha voluto sottolineare l’impatto di Coppola non solo come cineasta, ma anche come pensatore che ha saputo raccontare con profondità i dilemmi politici e sociali del nostro tempo. Il regista è stato elogiato per aver saputo combinare l’eredità culturale italiana con una visione cinematografica innovativa, rendendo Roma e l’Italia parte centrale del suo percorso creativo.

Questa celebrazione si inserisce nell’ambito delle manifestazioni in onore del regista, che ha visto anche la consegna della chiave onoraria di Cinecittà e l’intitolazione di una via, a testimonianza del profondo legame che Coppola ha sempre nutrito per la città eterna e per il cinema italiano.

A dimostrazione del suo autentico amore per la cultura e la tradizioni romane, toccando i cuori dei presenti, a sorpresa ha reso omaggio alla città eterna intonando la magica “Roma nun fa’ la stupida stasera”.

Teatro Lo Spazio – Finale della rassegna “IL CANOTTO PARLANTE”

Dal 22 al 27 ottobre 2024

Festival teatrale

«Il canotto parlante»

Terza edizione “Corto circuito”

Programma finale

Al via la terza edizione del Festival “Il Canotto parlante,” ideato e organizzato dall’Associazione Culturale La Ciambella in collaborazione con la UILT e che si terrà dal 22 al 27 ottobre al teatro Lo Spazio di Roma in via Locri, 42.

Verranno rappresentate le cinque opere inedite scelte dalla Giuria tecnica del Concorso di drammaturgia; cinque opere di promettenti autori provenienti da tutta Italia.

Da Vito Buffoni, unico uomo della cinquina dei finalisti, che affronta in Tutto per amore il rapporto malato e drammatico di dipendenza affettiva vissuta di un ragazzo rapito da un uomo, a Giuggi  che in Amore & Audio “immagina una “domotica” dal volto umano per risolvere i problemi di una coppia, ad Aurora Piaggesi che nei I giorni della falena lascia che un lepidottero aiuti una ragazza a superare la narcolessia da stress, ad Elisabetta Orsolini  che in Angelo e Demone rivisita in chiave moderna il rapporto tra bene e male attraverso  due figure umane intente  a portare dalla propria parte una coppia appena conosciuta in chat; a  Valeria Vecchiè  che in “Palazzina Mimosa” costruisce un divertente gioco degli opposti immaginato in un condominio di Roma dove si attende un Aurora boreale.

Fuori concorso il 22 ottobre 2024 l’opera Giù con la vita di Gianluca Vitale– Officine culturali

A valutare le opere una giuria tecnica del Festival composta dall’attrice e regista Alessandra Ferro, dall’attrice e regista Dalila Aprile, dal regista e docente teatrale Massimiliano Milesi, dall’attore Pietro Biagini e dall’attrice e regista Valentina Bandera,

Per info: https://www.laciambella.com

Al MONK un evento da NON PERDERE : IL CONCERTO CHE VORREI

KeepON Live presenta


IL CONCERTO CHE VORREI

AL MONK DI ROMA GIOVEDÌ 17 OTTOBRE CON I NUBIYAN TWIST


Il live inclusivo e accessibile

dentro e fuori dal palco.

Il progetto è durato due anni e si basa su tre pilastri:

diversity, gender equality e disabilità.

Per la data romana:
Posti in prima fila per le persone su sedia a rotelle o con necessità di seduta
Giubbotto Woojer Vest per le persone sorde
Menù bar e street food più accessibile
e altre buone pratiche in tema di accessibilità

 IL TOUR

PALERMO – 26 SETTEMBRE – KEEP ON LIVE FEST
BOLOGNA, DUMBO – 11 E 12 OTTOBRE – ROBOT FESTIVAL

ROMA, MONK – 17 OTTOBRE

MILANO, SANTERIA – MILANO MUSIC WEEK

Un live inclusivo e accessibile che dia a tutte e tutti – allo stesso modo – un’identica opportunità di fruizione e condivisione.

Nasce con questi obiettivi “Il concerto che vorrei”, il progetto ideato da KeepOn LIVE, la rete associativa di spazi di musica dal vivo, che arriva al Monk di Roma giovedì 17 ottobre dopo le date ai Candelai (Palermo) e al ROBOT Festival (DumBO, Bologna).

Un percorso durato due anni che per la prima volta coinvolge insieme pubblico, artisti e addetti ai lavori per progettare e cambiare concretamente l’approccio dentro e fuori dal palco basandosi su tre pilastri: diversity, ovvero una programmazione e una divulgazione comunicativa inclusiva; gender equality nella programmazione, nei ruoli professionali e nella divulgazione comunicativa; disabilità, ovvero l’accessibilità degli spazi e l’adozione di un codice comportamentale inclusivo.

La direzione artistica della serata sarà attenta al tema diversity e ospiterà il live dei Nubiyan Twist, formazione multiculturale la cui musica fonde generi legati a paesi ed etnie diversi, provenienti da tutto il mondo, come il jazz, l’afrobeat, l’hip-hop, il reggae, la dancehall. Una band che si distingue quanto a sensibilità inclusiva sia per una più equa composizione di genere al suo interno, sia per i contenuti delle canzoni su temi legati a giustizia sociale, resistenza e comunità. Quanto agli spazi, saranno molte le misure implementate per l’accessibilità e inclusività: è stata incrementata la pagina accessibilità sul sito del MONK con maggiori informazioni sulla fruizione degli eventi per minorenni, bambini, persone con disabilità e altre categorie. Ad esempio, in caso di persone su sedia a rotelle o con necessità di seduta, il MONK riserva i posti nelle prime file, scegliendo quindi di non prevedere l’area “recintata” lontana dal palco che spesso, invece, costringe i non normodotati a vivere i concerti in una sezione separata, lontano da amiche e amici. Maggiori info su https://www.monkroma.it/accessibilita/. Come in tutti gli eventi del MONK, sarà possibile, poi, utilizzare il giubbotto Woojer Vest che permette alle persone sorde o con disabilità uditiva di provare un’esperienza di suono immersiva e reale; i giubbotti sono messi a disposizione gratuitamente, previa prenotazione almeno 24 ore prima dell’evento scrivendo a info@monkroma.it .

Inoltre il live rientrerà nelle attività del Monk per dare visibilità alla collaborazione con DonnexStrada, associazione che offre aiuto alle vittime di violenza di genere e fornisce strumenti concreti per impedire il ripetersi di dinamiche spiacevoli costruendo una rete attiva sui social e sul territorio; Monk è da alcuni mesi un “Punto Viola” di presidio e, durante la serata, verranno promosse alcune attività dell’associazione come il supporto legale, psicologico e sanitario. Non ultimo, il Menù bar e street food sarà reso più accessibile grazie ad una maggior chiarezza delle informazioni.

Dopo la data a Roma, il tour de “Il Concerto che Vorrei” si chiude presso La Santeria (Milano), nell’ambito della Milano Music Week a novembre (la data verrà annunciata nelle prossime settimane).

“Il Concerto che vorrei” è realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, il supporto di Equaly (la prima realtà italiana a occuparsi di uguaglianza di genere nell’industria musicale); Uildm (associazione di riferimento per le persone con distrofie e altre malattie neuromuscolari); CSV Milano (agente di sviluppo del volontariato e della cittadinanza attiva) e BAM! Strategie Culturali.

Il progetto vuole scardinare l’assunto che alcuni cambiamenti siano troppo difficili in termini di spesa economica, tempo, competenze e risorse umane, dimostrando che concerti come questi, anziché essere fonte di preoccupazione, possano al contrario stimolare un nuovo approccio e generare soddisfazione tanto nel team di chi lavora nella musica quanto nel pubblico.

Foto di copertina : Nubiyan-Twist – Credit Laura Page

IL CONCERTO CHE VORREI – CONTATTI

https://www.instagram.com/ilconcertochevorrei/
https://www.ilconcertochevorrei.it/

Ufficio Stampa GDG press

info@gdgpress.com

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Grazia Menna
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