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CULTURA - page 37

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

OKAYNEVADA – Il 26 gennaio a Latina

OKAYNEVADA 

OPENING ACT DEL CONCERTO DI
ROBERTO CASALINO

IL 26 GENNAIO A LATINA

Gli okaynevada, il duo di cantautori ventitreenni napoletani reduci dalla pubblicazione del loro secondo singolo “Je e Te” (Casakiller), si prepara a scaldare il palco per l’apertura dell’atteso concerto di Roberto Casalino il prossimo 26 Gennaio a El Paso (Latina).

Il live di Roberto Casalino, dedicato al suo ultimo disco “Dieci Piccole Ragioni” che vedrà il cantautore interpretare anche alcune delle più importanti canzoni scritte per altri artisti negli ultimi 10 anni della musica italiana (Marco Mengoni, Annalisa, Alessandra Amoroso, Giusy Ferreri, Francesca Michielin e molti altri), ospiterà in apertura Vincenzo e Andrea, gli okaynevada, che suoneranno dal vivo i primi due singoli già disponibili sulle piattaforme digitali, “Ben Stiller” e “Je e te”, e daranno al pubblico un assaggio di alcuni loro brani inediti di prossima pubblicazione.  

I brani degli okaynevada continuano ad esplorare le sfumature della vita quotidiana, mescolando le radici napoletane del duo con influenze della canzone pop italiana e sonorità urban, in un intricato gioco di poesie e storie, mentre abbracciano il disordine senza cercare di risolverlo.

“Dieci Piccole Ragioni Live” @ El Paso. Borgo Piave (Latina)
Venerdì 26 Gennaio, inizio ore 22:00.
Ingresso gratuito per chi cena in loco entro le 21:30
€10,00 inclusa una consumazione per chi arriva dopo le 21:30

Con posti a sedere disponibili, si consiglia la prenotazione chiamando il numero 0773-666445. 

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La “Week” dei Pink Floyd Legend al Teatro Olimpico

I Pink Floyd Legend tornano a Roma al Teatro Olimpico per una settimana pinkfloydiana con cinque serate consecutive, ciascuna dedicata ad un album del celebre complesso britannico, prodotte da Gilda Petronelli di Menti Associate.

Ieri sera, martedì 23 gennaio, per la serata inaugurale è stata la volta di “The dark side of the moon”, con il concerto presentato inizialmente da Maurizio Malabruzzi e Carlo Massarini. L’album, pubblicato nel 1973, rappresenta un capolavoro dei Pink Floyd, non solo per le sue caratteristiche musicali, ma anche per aver trattato temi rilevanti di odierna attualità in largo anticipo, quali la guerra, il consumismo o la decadenza delle nostre civiltà occidentali.

I Pink Floyd Legend, considerati tra i più grandi interpreti della band, sono composti da Fabio Castaldi (voce e basso), Alessandro Errichetti (voce e chitarre), Simone Temporali (voce e tastiere), Paolo Angioi (chitarre, basso e cori) ed Emanuele Esposito (batteria). Ulteriori componenti del gruppo sono Giorgia Zaccagni, Nicoletta Nardi e Claudia Marss ai cori, Maurizio Leoni al sassofono solista e Camillo Alberini, seconda batteria su “Pulse“.

Nella settimana romana sarà visitabile anche una mostra, curata del collettivo The Lunatics, biografi e collezionisti della band, dove si potranno visionare poster, locandine, foto e pezzi da collezione originali dei Pink Floyd, alcuni dei quali mai esposti prima.

Questa sera, mercoledì 24 gennaio, secondo spettacolo con il terzo album live dei Pink Floyd, dal titolo “Pulse”.

Si proseguirà giovedì 25 con “Animals“,  venerdì 26 con “The Final Cut” con la special guest Harry Waters, figlio di Roger, ed infine sabato 27 con “Atom Heart Mother“.

La scaletta del concerto

Echoes P. 1  (Live at Pomepii)
One of THese Days
Happiest Days od Our Lives
Another Brick in the Wall Pt. 2
Mother
Pigs (Three Different Ones)
Echoes Pt. 2 (Live at Pompeii)
Speak to me
Breathe (In the Air)
On the Run
Time
The Great Gig in the Sky
Money
Us and Them
Any Colour You Like
Brain Damage
Eclipse
Wish You Were Here
Comfortably Numb
Run Like Hell
Eclipse (long Version)

La galleria delle immagini

Teatrosophia – La bambola spezzata

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

presenta

 LA BAMBOLA SPEZZATA

di Emilia de Rienzo

con

Irma Ciaramella e Alessandra Ferro

Con la partecipazione di

Gianni De Feo

regia

Gianni De Feo

Aiuto regia Sabrina Pistilli

Assistente alla regia Letizia Nicolais

 costumi Gianni Sapone e Roberto Rinaldi

Progettazione scenografia Roberto Rinaldi

musiche originali Adriano D’Amico

Foto di scena Manuela Giusto

Grafica Umberto Cappadocia

Produzione Lab 48 srls

Ufficio stampa Andrea Cavazzini

 

DA GIOVEDÌ 25 A DOMENICA 28 GENNAIO 2024

 

Secondo appuntamento del 2024 a Teatrosophia con “La bambola spezzata” di Emilia di Rienzo, per riflettere sulla tragedia dell’Olocausto e imparare dalla storia affinché certe tragedie non si ripetano mai più. Una bambola, ponte tra il passato e il presente, simbolo della memoria, degli orrori e di chi la storia non ha potuto raccontarla; unico legame tra una madre e una figlia “eredi” di un vissuto doloroso che le vedrà irrimediabilmente distanti!

In scena Irma Ciaramella, Alessandra Ferro  e con la partecipazione di Gianni De Feo che ne cura anche la regia.

Una madre abbandona la figlia sin dalla prima infanzia per consacrarsi alla fede  nazista.

Madre e figlia si ritrovano ora dopo lunghi anni di distacco. Si scrutano, si riconoscono appena, si fiutano, si respingono, sospesi in uno spazio onirico e irreale.

La madre, scolpita in un’età indefinibile, bianca come marmo, simile a un rapace pronto all’ attacco, è deturpata dai segni evidenti di una follia delirante, frutto di un agghiacciante addestramento di disumanizzazione.

I ricordi riaffiorano da una vecchia valigia dove è custodita una bambola, unica testimone del reale.

Il ritmo è serrato e forte, l’atmosfera tagliente. Come in una gabbia, i due personaggi si affrontano in un delirante, appassionato e feroce scontro tra vittima e carnefice.

Grottesca e patetica la madre, in preda ad improvvisi attacchi di pianto, chiede, pretende, implora addirittura di essere chiamata : “MAMMA!

Passionale e carnale la figlia, oscillante tra lucida consapevolezza e smarrimento emotivo, stordita dal dubbio, rifiuta, incapace di pronunciare quella parola mai più detta e ormai dimenticata.

“No, madre, non ti odio. Semplicemente non ti amo. Non posso amarti.”

Dopo lo spettacolo, il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia

INFO:

La bambola spezzata

Di Emilia Di Rienzo 

 Giovedì a sabato h 21:00/domenica h 18:00

Daniele Silvestri e il suo Resident Show: “Il Cantastorie Recidivo” – Roma, Auditorium Parco della Musica – concerto del 20/01/2023

Il 18 gennaio è stato un giorno speciale per i fan di Daniele Silvestri, uno dei cantautori più amati e iconici della scena musicale italiana. Iniziava infatti una serie epica di 30 concerti all’Auditorium Parco della Musica di Roma, un evento straordinario che segna il trentesimo anniversario della carriera di Silvestri. Questa nuova avventura, intitolata “Il Cantastorie Recidivo”, è un omaggio sentito ai suoi tre decenni di successi musicali, e si svolgerà proprio nella città che lo ha visto crescere artisticamente.

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‘Lights in the dark’ al Teatro Olimpico

Teatro Olimpico – Roma
15 gennaio 2024

La compagnia giapponese E.L. Squad (Electro-Luminescence Squad), fondata dal ballerino e coreografo giapponese Yokoi, si è esibita sul palco del Teatro Olimpico, con lo spettacolo di danza contemporanea ‘Lights in the dark‘.

Lo spettacolo è stato presentato in anteprima mondiale durante la Japan Expo di Parigi nel luglio 2022 e da allora ha fatto il giro del mondo, toccando le più importanti città internazionali.

Un’esperienza multimediale unica che combina danza, musica, luci e proiezioni video e che ha ammaliato il publico romano.
Coreografie dinamiche e coinvolgenti si alternano a momenti di riflessione e introspezione. La musica è originale e accompagna perfettamente la danza, creando un’atmosfera magica e suggestiva. Nell’oscurità totale i ballerini, grazie a particolari costumi luminescenti, creano effetti visivi spettacolari.

Un mix di cultura popolare giapponese e tecnologia che appassiona tanto gli amanti della danza contemporanea, quanto i fan dei manga e dell’hip hop.

La galleria delle immagini

Presentazione della mostra “HILDE IN ITALIA” al Museo di Roma in Trastevere

CRONACA/CULTURA/MOSTRE by

Si è svolta la presentazione alla stampa della mostra fotografica “HILDE IN ITALIA. Arte e vita nelle fotografie di Hilde Lotz-Bauer” al Museo di Roma in Trastevere.

Circa un centinaio di stampe della fotografa tedesca Hilde Lotz-Bauer, pioniera di quella che oggi viene conosciuta con il nome di street photography, saranno esposte a partire dal 17 gennaio e fino al 5 maggio a Roma, città di cui la fotografa si innamorò sin dalla sua prima visita.

Provenienti direttamente dall’archivio personale di Londra, le opere raccontano la storia fotografica di Hilde Bauer, storia che ebbe le sue origini alla scuola di Monaco e che vide le sue prime espressioni concentrate sulla storia dell’arte in particolare dell’architettura e dell’urbanistica di Firenze.

Insieme a questi studi, iniziando per puro diletto, la fotografa iniziò a girovagare per l’Italia dove si trasferì dalla Germania all’avvento del nazionalsocialismo.

Con una Leica al collo iniziò a ritrarre in maniera del tutto anonima la popolazione e l’umanità incontrata nei territori visitati nelle loro giornate di vita quotidiana.

Un reportage che ebbe il suo maggior risalto nel territorio abruzzese, in particolare con la serie di donne nella città di Scanno, luogo passato solo in seguito alla storia fotografica grazie ad altre immagini catturate da ben più famosi Henri Cartier Bresson e Giacomelli tanto per citarne alcuni.

A presentare la mostra siamo stati accompagnati dalla figlia Corinna Lotz

e da Federica Kappler per la promozione di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Ringraziamo per l’invito Elisa Fantinel, ufficio stampa della mostra.

 

 

 

 

Il tour di Serena Brancale all’Auditorium

L’effervescente Serena Brancale è tornata ad esibirsi sabato sera, dopo esattamente 12 mesi, sul palco dell’Auditorium Parco della Musica.

La polistrumentista performer e compositrice per questo tour ha voluto con sé tre giovani compagni di viaggio quali, Giordana Petralia in arte Nausica, siciliana, arpista, Matteo Spanu in arte Matthew Vane voce e piano, e Marco Bottoni bassista, chitarrista.

Special guest anche l’amico di sempre Fiat131 con il pianista Domenico Sanna e i ballerini Leonardo Bonfitto e Francesco Cariello.

L’ artista pugliese ha proposto il repertorio dei brani più rappresentativi dei suoi album, incluso l’ultimo dal titolo “Je so accussì”, rivisitati in una forma completamente nuova, che tiene comunque fede al proprio caratteristico ed inconfondibile stile in un equilibrio tra nu soul, jazz e R&B.

In apertura sul palco anche la giovane autrice e cantautrice di Latina, Laura Di Lenola, che ha collaborato come autrice proprio con Serena Brancale per la realizzazione dei brani
Pessime Intenzioni” e “Like a Melody”.

La scaletta del concerto
Abbasc a la Marin
La dolce vita
Like a melody
Je so pazz
L’altra metà
Rumelaj
Salsa
Guarda che luna
Galleggiare
Kin d merd
Andamento lento
Voglio di più
Era de maggio
Pessime intenzioni
Il gusto delle cose
Sto groove
Disordine
Medley Lucio Dalla

Le immagini del concerto

Le immagini dell’opening act di Laura Di Lenola

I Pink Floyd Legend al Teatro Olimpico

MENTI ASSOCIATE
PRESENTA
PINK FLOYD LEGEND WEEK

Al Teatro Olimpico di Roma 5 giorni con i Pink Floyd Legend
per 5 dischi indimenticabili, una mostra esclusiva a firma “The Lunatics”,
e la Special Guest Harry Waters

23 gennaio: “The Dark Side of The Moon”
24 gennaio: “Pulse”
25 gennaio: “Animals – In the Flesh Tour ’77”
26 gennaio: “The Final Cut” w/Orchestra & Harry Waters
27 gennaio: “Atom Heart Mother” w/ Chorus & Orchestra

Dopo un lungo tour in giro per l’Italia intera, terminato il 30 settembre scorso con un tutto esaurito al Teatro Arcimboldi di Milano, i Pink Floyd Legend inaugurano il tour 2024 partendo da Roma al Teatro Olimpico dove saranno dal 23 al 27 gennaio 2024 con 5 imperdibili concerti in 5 giorni per riscoprire e rivivere l’infinita bellezza dei Pink Floyd, una delle band più importanti della storia della musica di tutti i tempi.

I cinque eventi, dal titolo Pink Floyd Legend Week, sono prodotti da Gilda Petronelli di Menti Associate, il management che cura ogni produzione della band romana, e organizzati in collaborazione con il Teatro Olimpico, uno dei luoghi storici della musica, del balletto e del teatro a Roma.

I Legend, riconosciuti da critica e pubblico come i migliori interpreti dei capolavori pinkfloydiani, saranno protagonisti di un evento unico: riproporre dal vivo, in cinque serate consecutive, cinque (ma non solo) tra i più indimenticabili dischi del quartetto britannico.

Dopo il concerto di apertura del 23 gennaio, in cui, oltre a The Dark side of the Moon, verranno eseguiti i più grandi successi dei Pink Floyd, si proseguirà il 24 con la riproposizione di Pulse, il terzo album dal vivo della band inglese contenente anche tutto Dark Side. Il 25 gennaio sarà la volta di In the Flesh Tour ’77 che comprendeva l’intera esecuzione dell’album Animals oltre ai brani di Wish You Were Here.

La serata del 26 gennaio dedicata a The Final Cut, l’album mai eseguito dal vivo dai Pink Floyd, riveste un’importanza particolare per i Legend. Innanzitutto per la presenza sul palco della special guest Harry Waters, figlio di Roger e nipote di Eric Fletcher Waters, (al quale Roger ha dedicato il disco), sia perché l’esecuzione avviene in occasione delle celebrazioni degli 80 anni dello Sbarco di Anzio dove Eric Fletcher perse la vita.

I Legend oltre ad Harry Waters alle tastiere, saranno accompagnati dalla Legend Orchestra (con gli Ottonidautore e il Quartetto Sharareh) diretta da Giovanni Cernicchiaro che ritroveremo anche il 27 gennaio insieme al Legend Choir (composto da Coro Arkè, Coro Sant’Agnese Fuori le Mura e Coro Monteverdi) per l’esecuzione di Atom Heart Mother, il concerto-evento che a ogni replica, in ogni teatro d’Italia, continua a riscuotere tutti sold out.

La cinque giorni sarà arricchita da una mostra, un allestimento tematico dedicato ai cinque concerti romani dei Pink Floyd Legend, a cura del collettivo The Lunatics, biografi e collezionisti della band, con rarità discografiche, poster, locandine, foto e memorabilia originali, alcuni dei quali mai esposti prima.

I Pink Floyd Legend sono Fabio Castaldi (voce e basso), Alessandro Errichetti (voce e chitarre), Simone Temporali (voce e tastiere), Paolo Angioi (chitarre, basso e cori) ed Emanuele Esposito (batteria). Completano la formazione Giorgia Zaccagni, Nicoletta Nardi e Claudia Marss ai cori, Maurizio Leoni al sassofono solista e Camillo Alberini, seconda batteria su Pulse.

I Legend, negli ultimi quattro anni, con i loro spettacoli dedicati all’universo pinkfloydiano possono vantare in Italia oltre 100.000 spettatori. Ogni tour – la cui produzione porta la firma di Gilda Petronelli di Menti Associate – è un evento: da quello di Atom Heart Mother con coro e orchestra a The Dark Side of the Moon – 50th Anniversary Tour, da Live at Pompeii con gli strumenti vintage originali dell’epoca al tour per i 40 anni di Animals con la riproduzione della Battersea Power Station, realizzata con mapping 3d  e proiettata su uno schermo di oltre 15 metri di larghezza per oltre 6 metri di altezza, con tanto di “vapori reali” che fuoriuscivano dalle 4 ciminiere bianche per tutta la durata del concerto, fino a SHINE Pink Floyd Moon, l’opera rock di Micha van Hoecke che li vede sul palco insieme a Raffaele Paganini e ai danzatori della Compagnia Daniele Cipriani.

La Pink Floyd Legend Week vede la collaborazione di Arthemisia – società leader nella produzione, organizzazione e realizzazione di mostre d’arte a livello nazionale e internazionale – in questi giorni a Roma con la grande mostra dedicata a Escher, autore dell’opera presente nella copertina di “On The Run”, antologia live dei Pink Floyd uscita nel 1969, ed esposta nelle sale di Palazzo Bonaparte. I possessori del biglietto della mostra usufruiranno di una scontistica riservata per l’acquisto del biglietto per i concerti e viceversa. La mostra sarà visitabile fino al 1° aprile a Palazzo Bonaparte di Roma.

Queste le date già fissate del tour 2024:

4 febbraio – Bari. Teatro Petruzzelli: SHINE
19 febbraio – Avellino. Teatro Gesualdo: SHINE
26 febbraio – Napoli. Teatro Augusteo:  The Dark Side of the Moon
7 marzo – Udine. Teatro Giovanni da Udine: Atom Heart Mother
12 marzo – Genova. Politeama: The Dark Side of the Moon
16 marzo – Legnano. Teatro Galleria: SHINE
17 marzo – Torino. Teatro Colosseo: SHINE (2 shows)
20 marzo – Ancona. Teatro delle Muse: SHINE
21 marzo – Assisi. Teatro Lyrick: Atom Heart Mother
8 giugno – Terni. Palazzetto: SHINE
21 settembre – Milano. Teatro Arcimboldi: Pink Floyd Legend Day

PINK FLOYD LEGEND. Nati nel 2005, i Pink Floyd Legend sono oggi riconosciuti come il gruppo italiano che rende, in ogni loro spettacolo, il miglior omaggio alla musica dei Pink Floyd, grazie alla realizzazione di show perfetti, frutto dello studio approfondito delle partiture e dei concerti live che la band inglese ha proposto nel corso degli anni.

Da Atom Heart Mother, la celebre suite per orchestra e coro, che dal 2012 a oggi, a ogni rappresentazione, ha realizzato il “tutto esaurito”, al tour italiano di The Dark Side of The Moon, insieme alla straordinaria Durga Mc Broom (vocalist dei Pink Floyd dal 1987 e per la prima volta su un palco con una band italiana), nel 2014, aggiungono un importante tassello alla loro biografia grazie all’esecuzione integrale, in prima assoluta mondiale, dell’album The Final Cut  in occasione delle celebrazioni per il 70esimo anniversario dello sbarco di Anzio, con la presenza dello stesso Roger Waters.

Il tour 2016 è stato caratterizzato da concerti-evento, in luoghi di assoluto prestigio, “The Dark Side Of The Moon” e “Atom Heart Mother” (con una nuova orchestra e un coro di 140 elementi, nel magnifico Sferisterio di Macerata – storica sede dell’Opera mondiale) e l’inedito “Live At Pompeii” che ha ripreso vita nel palcoscenico del Teatro Romano di Ostia antica in occasione della prima edizione della rassegna “Il Mito e il Sogno”, registrando anche qui il tutto esaurito e una lunga standing ovation finale. Il 19 novembre, poi, Roma è diventata il palcoscenico della prima grande giornata/evento dedicata alla musica dei Pink Floyd quando i Legend hanno proposto uno show molto speciale, ripercorrendo l’intera carriera della formazione britannica, con ospiti di eccezione tra cui Carlo Massarini che ha fatto gli onori di casa, catapultando il pubblico indietro nel tempo attraverso racconti ed aneddoti.

Nella primavera del 2017, la celebrazione dei quarant’anni di ANIMALS, andata in scena a Roma all’Auditorium Conciliazione e a Milano al LINEARCIAK, ha confermato il successo della band con un ennesimo tutto esaurito. In queste due occasioni, ospite speciale della serata è stato il giornalista Andrea Scanzi, uno dei più grandi conoscitori e appassionati dei Pink Floyd, che ha raccontato la genesi del disco e gli aneddoti e le particolarità che l’hanno caratterizzato. Nel “Summertour 2017” i Legend hanno registrato, ancora una volta, un grande successo di pubblico con i “tutto esaurito” al Blubar Festival di Francavilla al Mare (Ch), al Teatro Romano di Ferento (Vt) all’Ostia Antica Festival di Roma e a Villa Adele ad Anzio, in cui hanno presentato per la prima volta il progetto speciale “Roger Waters Night”, un grande omaggio al bassista e alla memoria di suo padre, l’ufficiale britannico Eric Fletcher Waters, che perse la vita proprio ad Anzio. Il 25 novembre 2017 hanno realizzato a Roma, alla Conciliazione, un ennesimo sold out in occasione della seconda edizione del “Pink Floyd Legend Day”, quando si sono esibiti insieme alle tre “special guests” il percussionista Gary Wallis e le vocalist Claudia Fontaine e Durga Mc Broom, che affiancarono i Pink Floyd nel tour di “The Division Bell”.

Dal 26 febbraio 2018 sono in tour con la riproposizione della epica suite ATOM HEART MOTHER, incassando in ogni luogo, il tutto esaurito.

A giugno 2019 il debutto in prima mondiale al Ravenna Festival con lo spettacolo SHINE Pink Floyd Moon portato in scena insieme al regista coreografo Micha van Hoecke e che vede come special guest Denys Ganio, già étoile del Balletto di Marsiglia ed interprete del famoso Pink Floyd Ballet di Roland Petit.

Il 21 giugno 2022 sono stati invitati dall’Università di Tor Vergata a inaugurare le celebrazioni del quarantennale dello storico Ateneo romano, con il progetto speciale “#40 anni in una notte… e oltre, in cui i Legend hanno eseguito un repertorio composto di oltre 40 anni di successi floydiani, accompagnati da un’orchestra di 17 elementi.

Il tour estivo 2022 di Atom Heart Mother prende il via a luglio con un tutto esaurito dal Teatro Romano di Fiesole per proseguire ad agosto davanti a più di 3000 persone al Roma Summer Fest alla Cavea del Parco della Musica e arrivare per la prima volta in Sicilia ad Agrigento al Teatro Valle dei Templi e all’Anfiteatro di Zafferana Etnea, dove riscuote, come sempre un grande successo di pubblico e critica.

Durante l’inverno 2023 i Legend riprendono con grande successo (4 sold out consecutivi: Modena, Pordenone, Roma e Firenze) il tour di SHINE Pink Floyd Moon al fianco di Raffaele Paganini, nuovo coprotagonista insieme alla band e ai danzatori della Compagnia Daniele Cipriani dell’opera rock che, dopo la morte di Micha van Hoecke avvenuta nell’agosto del 2021, vede la regia della danzatrice coreografa giapponese Miki Matsuse, compagna di vita e di lavoro di Micha.

Tutte le produzioni dei Pink Floyd Legend sono firmate Menti Associate

LINK VIDEO: PINK FLOYD LEGEND – Shine on you crazy diamond
LINK VIDEO : PINK FLOYD LEGEND – Southampton Dock/The Final Cut
LINK VIDEO: PINK FLOYD LEGEND – Highlights Concerto ATOM HEART MOTHER

PINK FLOYD LEGEND WEEK – 23 / 27 GENNAIO 2024
Teatro Olimpico – Piazza Gentile da Fabriano 17 – 00196
Info: biglietti@teatroolimpico.it  3492378200 / www.ticketone.it
Orario inizio spettacoli: 20.30
In collaborazione con Teatro Olimpico, Arthemisia, Hard Rock Cafe Rome
Media Partner: Radio Rock 106.6

Pink Floyd Legend
Produzione: Menti Associate – www.mentiassociate.com- Tel. +39 06 97602968
Ufficio stampa e Comunicazione: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it
www.pinkfloydlegend.com

Le immagini della conferenza stampa dell’11 gennaio 2024.

 

PASSIONE SPAGNOLA: Las Estrellas

 

Daniele Cipriani Entertainment
presenta
PASSIONE SPAGNOLA
Las Estrellas: bailarines e bailaores, le stelle della danza spagnola a Roma

Ferve l’attesa per Las Estrellas… e già ci sembra di sentire avvicinarsi gli artisti spagnoli che daranno vita a questo appassionante spettacolo: di udire lo zapateado dei loro tacchi, il fruscio dello strascico delle bata de cola (il vestito delle bailaoras di flamenco), il ticchettio delle nacchere, l’arpeggio delle chitarre e i penetranti canti gitane…

Manca poco al 28 e 29 gennaio 2024, date in cui, alle ore 21,00, debutterà all’Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia – Roma, nel quadro della Stagione della Fondazione Musica per Roma, Las Estrellas. Il gala, con la direzione artistica di Daniele Cipriani, vede protagonisti il Ballet Nacional de España, grande compagnia e ambasciatrice della danza spagnola nel mondo, e i maggiori bailarines ( “ballerini”) e bailaores (“danzatori di flamenco”) del momento. Per gli spettatori sarà un tripudio di emozioni e colori, un’irripetibile fiesta, con l’ensemble della compagnia più rappresentativa del paese iberico, una delle patrie della danza mondiale.

Il Direttore del Ballet Nacional de España, Rubén Olmo (danzerà insieme alla sua compagnia), anticipa: “Il Gala Las Estrellas significa far conoscere la danza spagnola in tutte le sue sfaccettature: il flamenco, la danza stilizzata o Escuela Bolera. Poter portare la danza spagnola in tutti i paesi e mostrare loro la nostra ricchezza di discipline e stili è per noi motivo di orgoglio. Vorrei anche sottolineare l’importanza degli ospiti di questo Gala, come Sergio Bernal nella Danza Spagnola e la rappresentazione della vasta gamma del flamenco più attuale con Patricia Guerrero, Jesús Carmona, Belén López (danza con i suoi due piccoli figli, Sandra e Antonio, ndr), o Ana Morales, figure di spicco del flamenco, ognuna con uno stile molto personale. Credo che sarà un gala meraviglioso in cui tutti godremo della danza spagnola.”

Alcune delle stelle citate da Olmo, le estrellas che danno il nome allo spettacolo, saranno una scoperta per il pubblico romano il quale, al contempo, ritroverà il suo beniamino Sergio Bernal, già noto grazie alle sue frequenti apparizioni in Italia, tra cui i gala Les Étoiles di Daniele Cipriani. Si tratta, dunque, delle stelle più rappresentative della danza iberica – molte hanno vinto il prestigioso Premio Nacional de Danza  – in un programma ghiotto ed eccitante: un “menù danzante” in cui, come sottolinea Olmo, verranno “serviti” non solo flamenco, ma anche, poiché la danza spagnola ha molteplici sapori, le prelibate squisitezze della Escuela Bolera e della danza classica spagnola. Bailarines e bailaores, appunto.

 

Nel ricco cast di Las Estrellas anche cantaores e tocaores e dal vivo: i cantanti Jose Luis Medina e Pedro Jiménez González, i musicisti Sergio Gómez “El Colorao”, Carlos Jiménez e Rafael Jiménez “El Chispas”.

Il programma di Las Estrellas riserverà alcune sorprese, come una Farruca, danza di origine galiziana e tradizionalmente maschile, ma in quest’occasione interpretata da Ana Morales, e persino un lavoro di Antonio Ruíz Soler (1921-1996), ballerino sivigliano talmente celebre che veniva conosciuto in tutto il mondo semplicemente come “Antonio”, oppure “Antonio el Bailarin”: si tratta di Puerta de Tierra un duetto di escuela bolera su musica di Isaac Albéniz, che in quest’occasione sarà interpretato da Sergio Bernal.

Il pubblico vedrà un concentrato di quanto di più spettacolare offrano le scene spagnole, da Madrid a Barcellona e Siviglia. Nel mese più freddo dell’anno, Las Estrellas porta in palcoscenico il sole incandescente delle estati andaluse, i suoi forti colori e il profumo delle notti nei giardini moreschi, ispirazione di così tanti artisti famosi. Passi intricati, che ricordano i preziosi ricami sui bolero dei toreador, potenti come i loro gesti fieri e impetuosi. Un gala unico, un’esperienza indimenticabile che si rivolgerà non solo ai sensi ma anche all’anima degli spettatori.

Intorno a Las Estrellas saranno organizzati una serie di eventi complementari, tra cui un incontro con il pubblico e due giornate di masterclass di flamenco, occasione unica e imperdibile, questa, per studiare con Jesús Carmona, Belén López, Ana Morales e Sergio Bernal.

Las Estrellas è una produzione di Daniele Cipriani Entertainment, organismo di produzione riconosciuto dal Ministero della Cultura e  gode del patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia.

Il primo disco di Mattia Rame

“LO SPAZIO, L’EGITTO, BATTIATO”
IL PRIMO DISCO DI
MATTIA RAME 

DAL 12 GENNAIO ACCOMPAGNATO DAL SINGOLO E VIDEOCLIP
“I GHIACCIAI”

Pre-salva il disco 

Guarda il videoclip

Disponibile dal 12 Gennaio in digitale e accompagnato in radio dal nuovo singolo e videoclip “I Ghiacciai”, “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato”, prodotto da Alessandro Giovannini (White Rock Studio) per Gallia Music, è il primo disco del cantautore romano Mattia Rame, una collezione di brani che fonde poetiche introspezioni dalle audaci sonorità sperimentali.

L’intero album, con la sua diversità di toni e atmosfere, offre un’immersione profonda nell’anima dell’artista. Attraverso inni d’amore e tributi a figure iconiche come Marilyn Monroe e Frida Kahlo, Mattia Rame racconta storie di amore e di cambiamento intessute in suggestioni letterarie che trasportano l’ascoltatore in un percorso concettuale. “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” si distingue per la sua eccentricità, incorporando elementi elettronici, sonorità rock, citazioni poetiche e musicali in un’opera che riflette l’essenza stessa dell’artista con riflessioni sulla lettura, l’amore, la solitudine, e la ricerca della propria identità tra sfaceli cosmici ed interiori.

Il disco, anticipato nel corso del 2023 dai brani “Muoviti” e “Mare Mare” è accompagnato in radio dal 12 Gennaio dal singolo e videoclip “I Ghiacciai” per la regia di Alessandro Siccardi. Una canzone sull’urgenza di cambiare che esplica il concetto di fondo di tutta la musica e della ricerca di Mattia Rame. Un disco d’esordio è, infatti, come una nascita perché tutti siamo chiamati a Nascere. Nascere a noi stessi, a rinascere, per la prima volta; a trovarci, identificarci, oltre i condizionamenti familiari e sociali, le ferite aperte, le brutture, oltre le nostre infinite morti quotidiane alle quali siamo e saremo sempre condannati. “Apritevi, apriamoci” è l’imperativo categorico, gioioso e amorevole, che ci dà la Vita quando ci intima, in fondo, di seguirla. “Seguiamola, dolcemente, senza riserve!”. 

“Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” – Tracklist

  1. I Ghiacciai
  2. Con le Doctor Martens blu
  3. Muoviti
  4. Marilyn Monroe
  5. Scendi
  6. Leggere
  7. Come un cane
  8. Mare Mare
  9. Frida Kahlo
  10. Alle anime

“Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” – Traccia per traccia

  • I Ghiacciai

È il singolo e videoclip che accompagna l’uscita del disco, una canzone sull’urgenza di cambiare, sul Mondo che cade e sulla rivoluzione. Sull’Amore che abbiamo nel Cuore e nelle vene, a volte disperato, a volte limpido come una bella canzone o come il Sole. Per un’ecologia dell’Anima. Tra gli sfaceli cosmici e quelli interiori, verso la rivoluzione o la resurrezione. 

  • Con le Doctor Martens blu

Una canzone d’amore sulla fine di un’illusione e di tutte le illusioni. Sui trent’anni e le cose fatte e quelle ancora da fare. Il ritornello si apre con il trittico “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” che dà poi il nome all’intero disco. Il brano è idealmente cantato alla madre di una delle ragazze che l’artista ha amato di più nella Vita. Le celebratissime Doctor Martens, in questo caso blu, erano le scarpe con cui vide quella ragazza per la prima volta.

  • Muoviti

Acclarato che, anche un piccolo movimento del nostro corpo, innalza i livelli di serotonina nel sangue e sprigiona le endorfine che donano luce significativa alle cose gettate nell’ombra, restare fermi pare non essere mai una buona soluzione. “Muoviti”,  nato dall’esperienza stessa dell’artista, è un brano autobiografico che ruota intorno alla citazione nascosta di William James, uno dei padri della psicologia americana e di quella empirica: “È impossibile rimanere tristi manifestando i sintomi dell’allegria”

  • Marylin Monroe

Un pezzo sulla storia dell’Amore. La Storia delle storie. Il racconto dei racconti. Dedicata a Marylin Monroe, la Musa, il simbolo degli amori e dell’Amore tormentato, idealizzato, irraggiungibile e lancinante, l’archetipo dell’angelo caduto sulla Terra e spezzato per sempre nell’arco della sua tensione estrema verso qualcosa di irraggiungibile. Ed è quasi tutta, come molto spesso e come tante canzoni del disco, costruita su un intreccio di citazioni, questa volta, tutte tendenzialmente ispirate e dedicate alla lettura di un bellissimo libro di interviste di Paola Maugeri, storico volto e voce di Mtv e nota giornalista musicale che l’artista ha ricevuto in regalo da sua sorella.

  • Scendi

Il pezzo più vecchio del disco, una delle prime cose che Mattia Rame ha scritto, una vera e propria canzone d’amore, pensata come una serenata, cantata alla finestra per la donna che fu il suo primo vero incredibile Amore, indimenticabile e consegnato all’Eternità. È una canzone completamente di “cuore”, meno mentale e meno intellettuale. 

  • Leggere

Una canzone intorno al concetto di lettura. Il leggere nel senso più ampio del temine: i libri, le persone, il mondo, sé stessi. La prima strofa è composta, principalmente, da titoli di libri uniti apparentemente a caso, messi semplicemente gli uni accanto agli altri misti a riflessioni dell’artista. Come il fatto che spesso ci sentiamo soli, pur non essendolo. O che non ci rendiamo conto che per alcune persone rappresentiamo il Sole. “E ho pensato che in fondo è da bastardi saperlo. In fondo, per restare un minimo innocenti, per non farci mangiare dal narcisismo e non restare solo Egomostri, l’unico modo per preservare un piccolo spazio di innocenza, è mantenere un minimo di incoscienza, di estraneità alla e dalla propria Bellezza.” 

  • Come un cane

Un pezzo scritto dentro i perimetri di una piccola solitudine. Non è un inno alla solitudine, anzi, è vero il contrario. Scritta nel giro di due minuti dall’inizio alla fine con una nota vocale in una notte d’ospedale e la voce sottotono e monotono. Insieme al produttore, Alessandro Giovannini e gli altri amici e colleghi con cui è stata arrangiata e prodotta, l’artista ha poi deciso di lasciare questo tono monocorde nella voce, estatico come un vapore non definito, colorandola, appena, nella musica, con atmosfere ispirate a “Drive”, il celebre film di Refn con Ryan Gosling e un ritornello nel quale l’artista vive un vero e proprio momento di sublimazione. 

  • Mare Mare

Nato come omaggio all’indimenticabile Franco Battiato che ha influenzato in maniera potente anche le liriche dell’artista romano, il brano offre un’esperienza musicale intrisa di citazioni letterarie e riflessioni profonde sul nostro tempo. Il ritornello del brano è, infatti, un omaggio esplicito al celebre ritornello di “Summer on a solitary beach” che va a fondersi con le parole di Mattia, creando un’atmosfera unica. La melodia che vuole trarne ispirazione, insieme ai versi che mescolano le parole del Maestro con i sentimenti dell’artista romano sulla precarietà dei nostri tempi, creano un connubio di emozioni e riflessioni.

  • Frida Kahlo

È la canzone più pazza del disco. L’idea di Mattia Rame era quella di fare un pezzo kitsch, un kraut rock dell’Anima. Unire veramente elettronica e brit-rock volgare alla Thin Lizzy, anche se loro sono propriamente irish e di irish quì non c’è nulla. “Quella roba coi chitarroni aperti, la batteria pestata sul rullante. Insomma, una cosa fuori dalle righe.” 

  •  Alle Anime

Una piccola poesia stralunata cantata alla Luna e all’Anima. “La misura della mia vera cifra, la cosa piu vicina  a me Stesso e alla mia anima, che io abbia mai scritto.”. Il ritornello è una citazione di Montale, piena di immagini surreali miste alle personalissime storpiature di Mattia Rame con la chiusa epica: “La Vita è la Via con la T: senza uscita. Quindi apritevi, apritevi, apritevi, apritevi!”.

Questo è il concetto di fondo che riassume tutta la musica di Mattia e la sua ricerca, e che chiude il percorso raccontato in questo disco. È, infatti, come una nascita, anche il disco d’esordio arrivato cosi tardi, perché tutti siamo chiamati a nascere: da quando nasciamo fino alla nostra morte, che è presumibilmente una nuova nascita. 

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Roberto Bettacchi
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