Il magazine della tua Città

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CULTURA - page 34

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Black Out Rock Club & Orion presentano: Rock Arena // Diaframma Live

I Diaframma sono un gruppo musicale italiano formatosi a Firenze tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta.

Ancora in attività dopo numerosi cambi di formazione e un temporaneo scioglimento, l’unico componente della formazione originale rimasto è il cantante, chitarrista e autore Federico Fiumani.

 

Federico Fiumani during the Live Ora Tour 2023 on January 7, 2023 at the ORION in Ciampino, Rome, Italy.

Main Room “Rock Arena”
In consolle:

  • Dj Diego No disco
  • Dj Diego Krypta

Ingresso Live ore 21:30 Euro 10.00+DP
Ingresso in cassa Euro 15.00
Ingresso Serata ore 24 Euro 5.00
Biglietti in prevendita su DICE

Servizi:

Parcheggio Antistante al locale Costo Euro 3.00 – 100 Posti Auto
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Black Out c/o Orion
Viale J. F. Kennedy, 52, 00043
Ciampino RM
www.orionliveclub.com
www.blackoutrockclub.it
info@blackoutrockclub.it

OPS! Circo contemporaneo in Auditorium

OPS! – RASSEGNA DI CIRCO CONTEMPORANEO
DAL 2 AL 7 GENNAIO 2024
SALA PETRASSI
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE

Dopo il successo di pubblico e critica della scorsa edizione torna dal 2 al 7 gennaio all’Auditorium Parco della Musica la rassegna di circo contemporaneo OPS!. La programmazione è sempre a cura del SIC – Stabile di Innovazione Circense, il centro di produzione multidisciplinare fondato dalla compagnia Circo El Grito con il sostegno del Ministero della Cultura. I suoi fondatori Giacomo Costantini e Fabiana Ruiz Diaz sono considerati i pionieri del circo contemporaneo in Italia e la loro compagnia una delle più immaginifiche e innovative del panorama internazionale.

Sei giorni per scoprire le evoluzioni di questo nuovo linguaggio con i suoi principali protagonisti nazionali e internazionali. In programma Circo Suite 24 la nuova edizione dello spettacolo in tre movimenti coordinato da Giacomo Costantini, Luz de luna, la prima assoluta del nuovo spettacolo di Fabiana Ruiz Diaz, e Respire di Compagnie Circoncentrique.

In Circo Suite 24in scena il 2 e il 3 gennaio (ore 21), il SIC presenta la summa di tre diverse rappresentazioni che spaziano dall’acrobatica aerea alla giocoleria, dal clown virtuoso alla bicicletta acrobatica. Un’occasione unica per scoprire il circo contemporaneo accompagnati da Giacomo Costantini che condurrà gli spettatori nelle diverse sensibilità di chi ha contribuito alla rinascita di questo linguaggio.

Dopo i sold-out dello scorso anno, il SIC rinnova l’invito ai due centri nazionali di produzione circense blucinQue Nice e Teatro Necessario. Alle loro nuove proposte si aggiungono il pluripremiato clown Andrea Farnetani e due compagnie: Stefan Sing, considerato uno dei padri fondatori della giocoleria contemporanea e il Duo Kaos, spericolati acrobati su bicicletta. Adatto a tutta la famiglia, in circa 70 minuti sul palco si confrontano e si incrociano le direttrici di anni di sperimentazione e di ricerca nell’ambito del circo.

Il 4 e 5 gennaio (ore 21) debutta il nuovo spettacolo di Fabiana Ruiz Diaz, co-direttrice di Circo El Grito e del SIC. Luz de luna è un appassionante viaggio onirico in cui musica e volo si fondono per donare allo spettatore uno sguardo nuovo verso ignoti stati di coscienza. In punta di piedi la protagonista cerca di incoraggiare una visione del “circo di creazione”, di cui questo lavoro ne è un limpido esempio. I virtuosismi della disciplina aerea eseguiti da una delle principali interpreti europee di questa tecnica e realizzati in un contesto notturno, celebrano un’atmosfera di mistero e meraviglia, innescando nel pubblico uno stato di sospensione e contemplazione. Un lavoro dove la narrazione autobiografica della protagonista sfocia nei paradossi dei sogni e delle estemporanee esperienze della veglia.

Nel riparo intimo di una piccola stanza colorata, la quotidianità vibra di particolari, fuori il temporale, poco a poco l’orizzonte geometrico del mondo degli oggetti sbiadisce, diventa sfondo, sopraggiunge il lato surreale, l’oscurità è il varco per magia e stupore. Strani esseri si affacciano, bestiario dell’irrazionale, archetipi: è la fantasia che si nutre dell’inconscio o viceversa? I colpi di scena che punteggiano questo dramma circense gentile sono improntati a un’ironia delicata, una narrazione immaginifica, avvolgente, sintesi di teatro e circo.

“Dalla esperienza di LiminaL, il mio primo progetto personale realizzato con la collaborazione artistica di Raffaella Giordano, approdo oggi a questo nuovo lavoro con una maggiore consapevolezza. Nella vita il percorso della crescita a volte è speculare a quello del palcoscenico”. Fabiana Ruiz Diaz

Il 6 e 7 gennaio (ore 18) chiude la rassegna Respire di Circocentrique. Umorismo, poesia, emozione, acrobazie circensi, originalità e virtuosismo per uno spettacolo roteante: Respire è un’avventura circolare, un inno alla gioia di vivere e di essere in tutta semplicità. Due artisti agiscono e interagiscono in rotazioni ipnotizzanti creando un universo intimo e misterioso in perenne vorticare. Le tecniche di roue Cyr, sfera di equilibrio, giocoleria e portes acrobatico si fondono in una delicata sinergia di corpi che respirano insieme sulle note di un pianoforte a coda.

Il motore che muove questo progetto è la stretta correlazione tra un evento, un’emozione e la sua influenza sulla respirazione: i corpi, come delle tele sulle quali dipingere questo trinomio, diventano l’unico campo di gioco possibile. La respirazione è il fil rouge che lega l’artista al pubblico, portando quest’ultimo a vivere le vertigini, i disequilibri e le sospensioni durante le acrobazie sul palco.

“Per me il circo è un rituale, un rituale antico, un rituale che si fa tutti insieme. Tornare a Roma e ritrovare ogni volta quel pubblico che ci segue da oltre 15 anni è un potente stimolo a rinnovare e sviluppare la nostra proposta artistica affinché il rituale possa continuare a ripetersi. Ogni volta, è come un tuffo al cuore, inaspettato, meraviglioso ma anche terribile perché non c’è rituale senza sacrificio: credo che il circo faccia allo stesso tempo male e bene, ma che ne valga la pena, perché sulla pista alla fine il bene avvolge il male e lo addomestica trasfigurando la sofferenza, il sacrificio e la morte in bellezza”.Giacomo Costantini

SIC / STABILE DI INNOVAZIONE CIRCENSE
Nato nel 2022, lo Stabile di Innovazione Circense è un centro di produzione multidisciplinare dedicato al circo contemporaneo, fondato dal Circo El Grito. Il SIC vuole incoraggiare la diffusione e lo sviluppo – in Italia e all’estero – di uncirco di creazione, una forma di spettacolo multidisciplinare, innovativa e aperta agli altri linguaggi della scena, favorendo incontri tra culture, discipline e generazioni differenti. In solo due anni sono stati replicati oltre 400 spettacoli, tra proprie produzioni e compagnie ospiti da tutto il mondo, andati in scena durante il tour europeo del Circo El Grito che ha registrato il tutto esaurito e riscosso consenso dalla stampa internazionale. Con il SIC si sviluppa un progetto a lungo termine e da lungo tempo immaginato dai fondatori e direttori artistici di El Grito, Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini. In collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi centri culturali europei, il progetto è stato premiato dalla Commissione ministeriale con il punteggio più alto nella qualità artistica.

www.sic-elgrito.com

Per tutti gli spettacoli:
Prezzo € 23 (€ 20 + € 3 dp)
Under 12 € 12
I love Auditorium (under 35) € 17.50

Per informazioni promozione@musicaperroma.it
INFO: 0680241281
www.auditorium.com

Max Gazzè – Amor Fabulas Preludio

Auditorium Parco della Musica Roma 29.12.2023

Max Gazzè, uno dei cantautori italiani più amati e apprezzati, ha tenuto due concerti a Roma il 29 e 30 dicembre 2023 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone che di fatto hanno chiuso un lunghissimo tour.
Il concerto, intitolato “Amor Fabulas Preludio“, anticipa l’uscita del nuovo album di Gazzè, “Amor Fabulas”, in programma per il 2024, un vero e proprio spettacolo, con una scenografia suggestiva e una resa audiovisiva impeccabile. Il palco era illuminato da luci colorate e animato da proiezioni video, che hanno accompagnato le performance del cantante e della band composta da Daniele Fiaschi (chitarra), Cristiano Micalizzi (batteria), Clemente Ferrari (tastiere), Nicola Molino (vibrafono e percussioni), Max Dedo (fiati) e Greta Zuccoli (cori e arpa).

Il repertorio del concerto ha spaziato dai brani più recenti di Gazzè, come “L’epica della guerra” e “Sarà papà”, ai successi storici del cantautore, come “Ti sembra normale” e “Una musica può fare”.

Open Act di Anna Castiglia

 Di seguito la set list e la nostra gallery fotografica

Setlist

  1. Quante lune vuoi (with “Il senso del grave” introduction poem)
  2. L’epica della guerra
  3. Sarà papào
  4. Che c’è di male
  5. Considerando
  6. Preferisco così
  7. La tua realtà
  8. La mente dell’uomo
  9. Niente di nuovo
  10. Vento d’estate
  11. La nostra vita nuova
  12. La cosa più importante
  13. Mentre dormi
  14. Siamo come siamo
  15. Sirio è sparita
  16. Se soltanto
  17. Vuoti a rendere
  18. Il solito sesso
  19. Cara Valentina (with “My Funny Valentine” intro)
  20. La favola di Adamo ed Eva (with “Oye Como Va” snippet)
  21. Atmos Ballad
    Encore
  22. Comunque vada (Duet with Greta Zuccoli;… more)
  23. Ti sembra normale
  24. La vita com’è
  25. Sotto casa
  26. Una musica può fare

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Kaylah Harvey & The Bronx Black Kayes

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Kaylah Harvey & The Bronx Black Kayes

L’ensamble di Kaylah Harvey traghetta un pubblico entusiasta verso il nuovo anno

Roma 30 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

L’appuntamento con il Roma Gospel Festival si chiude con l’esibizione di  Kaylah Harvey ad il suo gruppo: i Bronx Black Keys.

Kaylah Harvey giunge a Roma dopo essersi già esibita in altri prestigiosi teatri italiani nel suo tour natalizio ed aver raccolto trionfanti successi; la formazione con la quale Kaylah Harvey si presenta al pubblico romano  che ha gremito  la Sala Sinopoli:
Soprani: Jy’nea Williams , Vash’ti La’Vie Sexton , Kaiya Stevens , Curtis Jennings
Tenori; Marcus Robinson ,Isaiah J. Tart
Alti: Christina Jester ,Alanis J Harris
Bassi: Yao Bogue 
Christopher Martin alle tastiere e Elijah Revell alle percussioni

Si aggiunge alla formazione sopra elencata, l’ M String Quartet, composto da  Michele Palumbo, Iris Amico, Mirella Genova, Alessio La China.

Kaylah Harvey, è ritenuta sia dagli addetti ai lavori sia dal pubblico che ha potuto assistere ai suoi concerti, la nuova e intensa  voce della Black Community di New York;  nel concerto tenuto in Sala Sinopoli ha dato prova delle sue ampie doti vocali e timbriche, che ha messo al servizio del suo modo di fare Gospel. La scaletta dei brani proposti prende per mano il pubblico presente facendolo viaggiare attraverso una colonna sonora con un ritmo scandito dal tempo fatto di battito di mani, di canti e da una forte comunicazione corporea, proprio come vogliono i canoni del Gospel. 

Kaylah Harvey leader di questa formazione, ha lasciato che ognuno dei valenti componenti dell’ensamble, potesse far ascoltare al pubblico, le proprie preziose doti interpretative e canore, interpretando con voce solista un brano specifico. L’escursus dei brani che gli spettatori in Sala Sinopoli hanno potuto ascoltare, tra gli altri brani, ha visto l’esecuzione dell’intenso “Hallelujah” (Leonard Cohen), dell’ “Ave Maria ” (Schubert), “Joyful, Joyful” (che abbiamo imparato a conoscere dal film: Sister Act) 

L’innesto della M String Quartet, che ha suonato nella prima parte del concerto con Kaylah Harvey, ha evocato nella mente e nel cuore degli spettatori ballate dense di Groove mixando voci e strumenti propri della tradizione nero-americana.

Tra gli altri  brani che il pubblico ha avuto la possibilità ed il piacere di ascoltare, solo per citarne alcuni:  Bless the LordRide on King Jesus come on and bless the lord with me,  Total praise, Everything, Every praise, Let it rise,  I need you to survive, Idk what you come to do, Stand by me, I will follow him, Lean on me, Amazing grace.

Il pubblico è stato più volte sollecitato a prendere parte al canto e l’ensamble è scesa in sala a coinvolgerlo sia attraverso il canto sia attraverso il ballo; il sentirsi comunità è il messaggio veicolato da Kaylah Harvey ed il suo gruppo  attraverso la loro presenza in sala, dimostrando che non vogliono essere solo un gruppo da ascoltare, ma con cui condividere un trasporto emozionale e religioso.

Ovviamente in chiusura del concerto al pubblico è stato regalata l’esecuzione di Oh happy Day, nella unica e magistrale esecuzione di  Kaylah Harvey ed i Bronx Black Keys.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Ty Morris & H.O.W.

CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Ty Morris & H.O.W.

Quando il gospel si fonde con Urban, Hip-Hop, R&B, Retro-Funk, Jazz e sfumature di Neo-Soul

Roma 29 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

E’ la sera nella quale, in Sala Sinopoli, si esibisce Ty Morris ed il suo gruppo conosciuto come “The Show” o  anche “The Hit Squad“.

E’ passato oltre un decennio e si può affermare che il sogno di Ty Morris, ossia dedicarsi completamente alla sua passione per la musica costruendo qualche cosa di tangibile nel panorama musicale del gospel, si sarebbe fatto realtà dando vita allo show che l’arrangiatore, cantautore e ministro del Vangelo va divulgando in giro per il mondo, con la sua partecipazione agli innumerevoli  festival musicali, conferenze ed eventi.

Il concerto parte subito fortissimo , con brani hip&pop e Rap, Ty Morris non concede al pubblico di distrarsi neanche per un istante, tenendolo sempre connesso con lui, attraverso una performance elettrizzante e coinvolgente, disinibita e vivificante. Con i loro brani, utilizzano un approccio non convenzionale per indirizzare gli spettatori verso una nuova forma di preghiera.

Il pubblico in sala è stato non solo spettatore, bensì anche attore della performance dell’ensamble di Ty Morris.

Il gruppo si è esibito in quasi tutto il mondo, a citare solo alcuni luoghi:  Austin City Limits, Varsavia, Polonia, Germania, Caraibi (St. Thomas, Barbados, St. Lucia, St. Maarten), America Centrale (Nicaragua) , Live Nation, House of Blues, Telluride Blues and Brews, Stubbs, Blues from the Top, Night Vision Music Festival, L.A. County Fair, Colorado State Fair, Aspen Jazz Festival, Vail Jazz Festival, Heavenfest.

Si sono esibito assieme ad artisti di spicco del settore Kendrick Lamar, Drake, A$AP Rocky, Foo Fighters, Red Hot Chilli Peppers, Stevie Wonder, Billy Idol, Kanye West, Alabama Shakes, Katy Perry e  moltissimi altri ancora.

Ty Morris & How hanno pubblicato il singolo #SHOUT (2016), l’album WeDeclare (2013) e The Chronicles of Praise and Worship (2009), che ha ottenuto loro la distribuzione nazionale attraverso Integrity. nel 2020 hanno pubblicato il singolo: Good Summer e nel 2023 il singolo: Just Can’t Keep It to Myself 

Come dichiara lui stesso sulla sua pagine web : “Every word of God is pure; he is a shield to those who put their trust in Him. “. Di questo ha fatto il suo mantra ed è questo messaggio che è stato trasmesso al pubblico in sala, ancora una volta foltissimo, Segno che questo Festival Gospel di Roma ha centrato l’obiettivo ancora una volta.

La loro musica è presente sulle piattaforme web più conosciute.

Per chi volesse approfondire: https://www.tymorrishow.com/

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

MANNARINO – CORDE A TEATRO TOUR all’Auditorium Parco della Musica

Dopo un tour trionfale di quest’estate con un doppio sold out alla Cavea dell’Auditorium di Roma, con oltre 20 date in tutta Italia, MANNARINO annuncia a grande richiesta il prosieguo di CORDE per gli ultimi appuntamenti live del progetto.

Con un repertorio totalmente rinnovato, MANNARINO torna per le ultime date di CORDE dopo il grande ritorno sui palchi quest’estate a 10 anni dal debutto del progetto.

Un tour diverso dalle precedenti versioni di CORDE che mette al centro i pensieri e le riflessioni dell’artista attraverso una scelta musicale che spazia tra le canzoni degli album più recenti a quelli più storici, spogliandole delle loro sonorità originali.

“Quelle stesse canzoni che sono nate con il suono della chitarra fin da quando avevo 16 anni e cominciavo da autodidatta ad approcciarmi allo strumento. E proprio ora, più che mai, ripenso a quella volta, di tanto tempo fa, quando un musicista gitano di Barcellona mi scrisse su una pagina una frase che tradotta suonava così “‘chi entra nella giungla delle 6 corde non ne esce vivo’“ – ha commentato MANNARINO.

Ufficio Stampa VIVO Concerti

Le prossime date:

30 Dicembre 2023 – 21:00 Palermo, Teatro Biondo
05 Gennaio 2024 – 21:00 Cagliari, Teatro Massimo
06 Gennaio 2024 – 21:00 Cagliari, Teatro Massimo
13 Gennaio 2024 – 21:00 Pescara, Teatro Massimo
15 Gennaio 2024 – 21:00 Trieste, Politeama Rossetti
17 Gennaio 2024 – 21:00 Napoli, Teatro Augusteo

La Scaletta del concerto

  • Fiume nero
  • Congo
  • Apriti cielo
  • Cantaré
  • Vagabunda
  • Gente
  • Statte zitta
  • Fatte bacia’
  • Er Carcerato
  • Scendi giù
  • Maddalena
  • Marylou
  • Tevere Grand Hotel
  • Serenata lacrimosa
  • Scetate vajo’
  • Me so’ ‘mbriacato

 

  • Il bar della rabbia
  • Vivere la vita

 

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Earl Bynum The Mount Unity Choir

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Earl Bynum The Mount Unity Choir

Earl Bynum realizza in Sala Sinopoli il suo proponimento: “I want to push others to live their dreams.”

Roma 27 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

Questo è il primo dei due attesi concerti che Earl Bynum e The Mount Unity Chior tiene in Sala Sinopoli, nell’ambito del “Roma Gospel Festival“; il pubblico presente nella gremitissima sala, conosce già sia Earl Bynum sia il coro, tant’è che fremente con ripetuti applausi prima dell’orario di inizio, chiama sul palco la formazione ed il suo leader.

Earl Bynum si presenta all’appuntamento in Sala Sinopoli con una formazione composta di 5 elementi,  selezionati dalla corale The Mount Unity Choir, che è parte integrante della Mount Lebanon Baptist Church, corale con oltre cento elementi con sede nel Norfolk chiamata “The Mount”. sul palco:

Earl Matthew Bynum Jr. (direzione, voce tenore solista), Tiffany Elliott e Alianna Smith  (voci soprano), Cynthia Beckwith e Aisha Renee McCollum (voci contralto), Stephon Rodgers  (voce tenore), Cedric Rouson (tastiere), Charity Zion Salom (basso),  Simon Richardson (batteria).

Earl Bynum grazie alle sue capacità di compositore, alla sua creatività nell’arrangiamento vocale ed abilità artistica nella musica gospel, è diventato velocemente uno dei leader più riconosciuti nella musica; la sua bravura negli anni è stata riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Figura chiave nella panorama musicale della Virginia, suo stato d’origine, ha diretto il Virginia Mass Choir, è stato primo vicepresidente della Virginia Gospel Radio Announcers Guild.

Bynum è anche conosciuto come “Mr. Internazionale”, per le sue numerose  tournée che lo hanno visto protagonista in Danimarca, Italia, Spagna, Svizzera e Giappone.

Il suo duro lavoro e la sua integrità nella musica nel corso degli anni gli hanno fruttato un impressionante elenco di premi e riconoscimenti. .

Tra i tanti  premi ricevuti dal Mount Unity Choir , si cita: l’importante riconoscimento come Miglior Coro Church ai “Neighbourhood Awards” nel 2013 ed a gennaio 2014 ha vinto gli “Stellar Awards” come Miglior Coro Gospel Contemporaneo. Nel 2010, Bynum e il suo progetto OPEN MY HEART sono stati nominati per due Stellar Gospel Music Awards come cantante maschile contemporaneo dell’anno e Coro contemporaneo dell’anno

Tra i brani ascoltati dal pubblico che ha gremito la Sala Sinopoli,  eseguita dalla voce solista di Bynum: “Bless The Name Of The Lord” , che negli anni è diventato un successo radiofonico e dal 2013  cori e gruppi di culto in tutto il paese hanno reso il loro “Inno di culto dell’anno”.

Nell”esecuzione dei brani proposti, si percepisce un’autentica testimonianza di condivisione, di preghiera partecipata,  quelli che possono essere considerati i canoni di esecuzione del Gospel originario; troviamo un mix perfetto di arrangiamenti gospel tradizionali, contemporanei, vicini al jazz, dosati ed espressi con cura, maestria ed energia. I brani scelti hanno deliziato i più, coloro che ben a fondo conoscono il lavoro di Bynum, ma non tutti gli spettatori presenti; Bynum ha comunque deliziato , alla fine del concerto, tutto il pubblico  con la sua personale esecuzione di “We are the World”  cantata assieme agli spettatori e con gli immancabili cellulari a far da lucciole in sala; come brano di chiusura e come gli spettatori si aspettavano da un coro Gospel, l’immancabile “O Happy Day”.

Per chi volesse approfondire: www.themountunitychoir.com

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

Festa grande per Giancane al Monk

Giancane torna a casa, sul palco del Monk, che tante volte lo ha già ospitato, per un’occasione veramente speciale: il compleanno del suo primo EP, “Carne”, che quest’anno festeggia ben dieci anni.

Giancane, al secolo Giancarlo Barbati, invita il suo pubblico a quella che di fatto è una grande festa collettiva di due giorni più che un semplice live. Scalette diverse per le due serate, tanti musicisti fra gli ospiti, come Andrea Ruggiero al violino e il rapper Kento nella prima, e  Galoni ed Alessandro Pieravanti del Muro del Canto nella seconda.

Il padrone di casa non si risparmia un momento, trascina i presenti, fa ballare e saltare e condisce lo show con il suo humour tutto romano. Si diverte e fa divertire, annullando la distanza fra palco e platea, e trasformando le due serate in un party travolgente, carico di allegria.

Più di tre ore di musica per entrambi i concerti e, tanti i pezzi suonati, da cover come “Lunedì”e “Riderà”, passando dai classici “Vecchi di merda”, “Hogan blu”e “Una vita al top”, fino ad arrivare ad “Ipocondria”, “Disagio”, “Come stai”e tanti tanti altri. Una kermesse musicale lunghissima che tuttavia sembra volare via in un attimo, tanta è l’energia vitale che proviene dal palco e si spande come un balsamo sulla folla.
Un compleanno davvero indimenticabile per chiunque abbia avuto la fortuna di essere presente, e un modo meraviglioso per iniziare anche le feste di Natale con la giusta carica intonando tutti in coro “Buon compleanno Gesù”.

Qui sotto la scaletta della serata del 22 Dicembre:

Ma tu no

Pecora

Ciao sono Giancane

Riderà

Lunedì

La vita

Il mio migliore amico

Vorrei essere te

Hogan blu

Limone

Non dormo più

Come stai

Papà Francesco

Disagio

Ipocondria

Slib

Siupm

Voglio Morire

Pare che dorme

Vecchi di merda

Uvat

Neanche per sbaglio

Tuttucha

Sarni

Dragostea Dinitei/ L’amour toujour

Buon compleanno Gesù

La stessa estate

 

 

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Harlem Gospel Choir

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell : Harlem Gospel Choir

9 solisti strepitosi, un’unica voce per l’Alleluja e gli auguri natalizi

Roma 25 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

E tra i regali di Natale l’Auditorium Parco della Musica di Roma dona agli spettatori che, oggi 25 dicembre 2023, hanno riempito la Sala Sinopoli, il magnifico concerto degli Harlem Gospel Choir il più famoso e longevo coro gospel d’America.

Data 1986 quando il suo fondatore, purtroppo scomparso nel 2018, Allen Bailey crea il coro dopo aver assistito ad una celebrazione in onore di Dr. Martin Luther King Jr. ad Harlem; sceglie le più belle voci di Harlem e New York City, provenienti dalle numerose Black Church attive nella città.

Facendo un po’ di storia del Gospel, non possiamo dimenticare che questo genere musicale si lega alla storia della tratta degli schiavi afro-americani; parliamo del 1700 circa, quando gli schiavi africani portarono la loro unica eredità musicale africana in America e la combinarono con la loro nuova fede: il cristianesimo. Si indica questo prima forma musicale con il termine di Spirituals (volto in prevalenza all’esaltazione di una prospettiva di liberazione del popolo nero); le prime monodie religiose raccontano quindi dell’approccio dei neri al Cristianesimo, ancora in forma clandestina, perché proibite dai loro pa­droni. I loro canti erano una rielaborazione in chiave cristiana della musica rituale africana. Lo schema interpretati­vo, che ancora oggi rileviamo nel gospel che ascoltiamo, è strutturato con un leader che pronuncia ad alta voce una frase, (allora generalmente tratta dalle Sacre Scritture) mentre il coro la ripete subito dopo, riprodu­cendo la stessa intonazione e le medesime inflessioni della voce guida.

Ma la svolta arriva negli anni Trenta grazie a Tom A. Dorsey che con Il suo sforzo, pienamente riuscito, ha modernizzato gli antichi moduli espressivi degli Spirituals creando il nuovo genere il GOSPEL, fondendo il sacro (spirituals e inni) ed il profano (blues e jazz).

Da questo momento in poi il Gospel si espande a macchia d’olio prima in America e quindi nel resto del mondo, non si dimentichino interpreti del calibro di Mahalia Jackson, Clara Ward, James Cleveland, Aretha Franklin, Della Reese, Lou Rawls  e Ray Charles, solo per citarne alcuni.

Tornando all’Harlem Gospel Choir il repertorio che hanno proposto al pubblico romano, in visibilio per la performance, è incentrato sul gospel contemporaneo, dove si ritrovano elementi musicale del jazz e del blues; le collaborazioni e le esibizioni dell’Ensamble americana annota eventi con Bono, Diana Ross, The Gorillaz, Andre Rieu, Damon Albarn, Pharrell Williams JamieXX, Raury, KBS Korea Traditional Music Orchestra e Lang Lang, Lou Gramm of Foreigner, Dee Snider of Twisted Sister, Sia, Yolanda Adams, The 1975, Ibeyi, Nile Rodgers, Kathy Sledge e al Grammy Award Show 2018 con Sam Smith.

Si sono esibiti per tre presidenti (il presidente Obama, il presidente Carter e il presidente Nelson Mandela), due papi (papa Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI), Ban Ki-Moon e l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Hanno registrato con Keith Richards, The Chieftains e Trace Adkins, tra gli altri.

Gli Harlem Gospel Choir si sono esibiti nella formazione composta da 9 vocalist e la band a supporto; il gruppo ha omaggiato Whitney Houston interpretando il suo brano “I Will Always Love You”

Come si può leggere dal loro sito (https://www.harlemgospelchoir.com/charitable-involvement/) :

“il gruppo ha collaborato con Feed The Children , si è esibito in una serie di eventi di beneficenza, tra cui: Coat Drive del 2008 della ABC TV (il coro ha contribuito a raccogliere oltre 50.000 cappotti per i senzatetto) ; La banca alimentare del New Jersey; le Voci dell’11 settembre che fornisce aiuto e sostegno alle famiglie delle vittime dell’11 settembre; e i campi Hole in the Wall Gang di Paul Newman che offrono meravigliose esperienze all’aria aperta ai bambini malati di cancro terminale. L’Harlem Gospel Choir si è esibito al Tabernacle on Martha’s Vineyard per raccogliere fondi per le famiglie di entrambi i Ft. Soldati Bragg che combattono in Iraq e Afghanistan e per la NAACP. Si è anche esibito con Ashford & Simpson al BB King Blues Club per raccogliere fondi per l’associazione di beneficenza ebraica Save A Heart che fornisce interventi chirurgici al cuore a prezzi accessibili per i bambini gravemente malati in Israele.

Il coro crede che i bambini siano il nostro futuro e unisce le forze con enti di beneficenza locali per bambini quando possibile, sia a casa che in tournée. Attualmente il coro è orgoglioso di collaborare con Operation Smile, un ente di beneficenza che fornisce operazioni correttive gratuite ai bambini nati con difetti schisi. Il coro dona tutti i proventi della vendita dei suoi esclusivi braccialetti in silicone arancione a Operation Smile, nonché i profitti derivanti dalla vendita dei suoi CD ai concerti in tutto il mondo.”

Qualcuno ha detto che ogni concerto del gruppo è come un giro sulle montagne russe tra canti e balli; qui in Sala Sinopoli, le vertigini da montagne russe sono state vissute da tutto il pubblico in sala, cantando, applaudendo a ritmo ed emozionandosi per i brani eseguiti.  I cellulari in sala non sono serviti solo ad illuminare e rendere magica l’atmosfera di questo Natale 2023, ma anche a registrare e portare con se, ognuno nel proprio device, un momento di magia, solidarietà e appartenenza ad una comunità.

Tra i brani natalizi di cui gli Harlem Gospel Choir ha omaggiato il pubblico che ha gremito la sala, non poteva mancare Oh Happy Day , che è  assurta a brano rappresentativo del Natale senza la quale , non sarebbe NATALE!

 

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

 

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell con i Florida Inspirational Singers

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell con i Florida Inspirational Singers

Energia pura dell’Ensamble americano che traporta il pubblico fin sul palco a ballare con loro

Roma 24 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

Il secondo appuntamento del  “Roma Gospel Festival,vede protagonisti i Florida Inspirational Singer, l’ensamble proveniente dalla Florida Centrale , costituito unicamente dai migliori solisti gospel della loro area geografica.

Nathan Mitchell,  “grammy nominated” , tenore , pianista con una discografia pluripremiata per il  genere gospel, sould, jazz e inspirational , insime al tenore Pastor John Polk, sono i direttori del gruppo; sia Nathan Mitchell quanto  Pastor John Polk, sono conosciutissimi dal pubblico italiano avezzo a questo tipo di sound, ed entrambi vantano un solido background  sia a livello di performance live sia come elementi attivi e partecipativi  nella vita religiosa della loro comunità americana; ricordiamo che il gruppo ha partecipato nel 2022 ad una puntata di “Domenica In”, in occasione delle festività natalizie.

Il concerto ha proposto coreografie fotografiche, virtuosismi vocali e strumentali e tanto coinvolgimento con il pubblico, che non solo  ha ballato in sala al ritmo della musicalità del gruppo, ma alcuni fortunati si sono potuti esibire sul palco con loro;  anche per i Florida Inspirational Singers  i cellulari si sono accesi, a mo’ di moderne candele, ad accompagnare e rendere magica l’atmosfera in sala.

Un omaggio dell’ensamble è stato reso a Tina Turner, che ricordiamo ha praticato il gospel come tanti suoi altri colleghi, interpretando il pezzo: “Simply the Best” alla loro maniera. Ed un omaggio è stato reso all’Italia cantando un duetto in italiano.

In chiusura acclamati da tutto il pubblico, i Florida Inspirational Singer hanno regalato il bis con il brano simbolo stesso del gospel in tutto il mondo, ‘Oh happy day’.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

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Grazia Menna
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