Il magazine della tua Città

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CULTURA - page 2

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Roma celebra il ritorno dei La Crus

Lo scorso weekend, il Monk di Roma ha ospitato una delle tappe più attese del tour dei La Crus, segnando il ritorno della storica band milanese. Il concerto ha messo in luce l’inconfondibile voce carismatica di Mauro Ermanno Giovanardi e la chitarra sperimentale di Cesare Malfatti, creando un’atmosfera ricca di emozioni e suoni distintivi. La performance di Giovanardi è stata letteralmente ipnotica: ogni parola ha risuonato con intensità, mentre Malfatti ha cesellato le note con una sensibilità unica.

La serata è stata un’esplosione di talento e passione, grazie anche agli altri membri della band. Marco Carusino al basso ha aggiunto profondità e groove, rendendo la musica solida, mentre Leziero Rescigno alla batteria ha fornito una ritmica pulsante che ha coinvolto il pubblico. Chiara Castello alle tastiere ha arricchito i brani con arrangiamenti raffinati, trasportando gli ascoltatori in un viaggio emozionante.

Inoltre, la partecipazione di Mille ha dato un tocco speciale. La sua voce ha trasformato ogni nota in un’emozione vibrante e il duetto con Giovanardi è stato un momento di rara intensità, un perfetto equilibrio tra profondità e dolcezza che ha incantato tutti i presenti.

I La Crus hanno proposto brani che spaziano dai grandi successi agli ultimi lavori dell’album Proteggimi da ciò che voglio, affrontando temi come la disillusione sociale e la ricerca personale. Ogni canzone, mai banale, invita alla riflessione e dimostra la loro capacità di fondere poesia e musica in un racconto profondo e autentico. La loro esibizione al Monk ha lasciato un’impronta significativa a Roma, grazie alla maturità artistica e alla forza della loro musica, capace di innovare e stimolare pensieri.

XXII Alice nella città: L’Era d’Oro

Nel documentario L’Era d’Oro, la regista Camilla Iannetti racconta con delicatezza l’intreccio di emozioni e legami in una famiglia tutta al femminile.

Al centro della storia c’è Lucy, una giovane palermitana che vive in Inghilterra e si prepara a diventare madre di Futura, la sua prima figlia, nata dall’amore con Kitim, un ragazzo gambiano conosciuto in Sicilia.

Attorniata dalla madre e dalla sorella, giunte dall’Italia per sostenerla, Lucy affronta un periodo di cambiamenti e scelte complesse, tra cui il ritorno in Sicilia, dove nuove sfide l’attendono.

L’Era d’Oro esplora con intensità i legami familiari e il significato profondo della maternità, in un viaggio che parla di crescita, coraggio e speranza.

Rose Villain ed il suo “Radio Sakura” Tour: un’emozione che sboccia

Il Radio Sakura Winter Tour di Rose Villain è sbarcato ieri sera al Roma, in scena sul palco dell’Atlantico.

Il tour, che prende il nome dal secondo album musicale pubblicato quest’anno, è partito qualche settimana fa ha toccato le principali città italiane e si concluderà con le due serate in programma questa sera e domani al Fabrique di Milano.

Il titolo allude al “bocciolo di ciliegio” che, nella cultura giapponese, rappresenta un simbolo di prosperità, e rende trasparente lo stato d’animo dell’artista milanese che, per dirla con le sue parole, si sente “fiorita nell’artista e nella donna che sognava di essere.”

L’atmosfera del concerto è intima sin dalle prime batture in Rose crea immediatamente la sintonia con i tanti giovani fan accorsi che le hanno dimostrato tutto il loro affetto, cantando ogni singola parola dei brani eseguiti.

Un concerto che inizia con Rose che magicamente all’accensione delle luci si desta da un letto presente sul palco nel quadro della scenografia che ripropone un interno di una cameretta, che può essere quella di tante giovani ragazze, e che termina con l’esecuzione del brano che l’artista ha portato all’ultimo Festival di Sanremo, “Click boom”.

Sul palco insieme a Rose tre musicisti di talento quali Giovanni Cilio alla batteria, Andrea Gamba “Daykoda” alla chitarra, synth e tastiere, e Andrea Dominoni al basso.

La scaletta della serata

Hattori Hanzo
Io me ed altri guai
Stan
Fragole
Elvis
Hai mai visto piangere un cowboy?
Michelle Pfeiffer
Huh?
Piango sulla Lambo
Graffiti
Brutti pensieri
Moonlight
Lamette
Balenciaga
Cartoni Animati
Trasparente
Dalle ombre
Milano almeno tu
Due facce
Fantasmi
Monet
Gotham
Chico
Come un tuono
Il mio funerale
Click boom

La galleria delle immagini

XXII Alice nella città:  L’Origine del Mondo 

Presentato nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città alla Festa del Cinema di Roma, L’origine del mondo è il potente debutto alla regia di Rossella Inglese. Un’opera emozionante firmata da Rossella Inglese, con interpretazioni straordinarie. Con uno stile intimo e raffinato, Inglese esplora le profondità dell’animo umano, affrontando tematiche universali come colpa e perdono attraverso un racconto carico di emozioni. La regista si conferma un’autrice dal talento straordinario, capace di tradurre la complessità dei sentimenti in immagini intense e toccanti, offrendo uno sguardo profondo sulla fragilità e il desiderio di redenzione.

Le interpretazioni dei protagonisti sono eccezionali. Giorgia Faraoni, nel ruolo di Eva, porta sullo schermo un personaggio complesso, combattuto tra il peso dei sensi di colpa e la speranza di un riscatto. La sua è una prova di grande intensità emotiva, che cattura lo spettatore fin dalle prime scene. Giovanni Calcagno interpreta Bruno con una profondità rara, incarnando il dolore e la vulnerabilità di un uomo segnato dalla perdita, mentre Fabrizio Rongione si unisce al cast portando un’ulteriore sfumatura di umanità e introspezione.

L’origine del mondo, prodotto da Groenlandia con Rai Cinema e Wave Cinema, non è solo un film sulla sofferenza, ma anche una riflessione sulla forza dell’amore e la capacità di perdonare. Inglese e il cast sono riusciti a dar vita a un’opera che resta impressa, offrendo un’esperienza cinematografica densa e coinvolgente.

XXII Alice nella città: Still Here

Il film Still Here, dramma intenso diretto con maestria da Suranga Deshapriya Katugampala, si immerge nel Brasile del 1971, periodo segnato dalla dittatura militare, per raccontare la storia di una madre e della sua lotta per mantenere intatta la propria famiglia. Premiato alla Mostra del Cinema di Venezia, questo film colpisce per la sua capacità di esplorare temi profondi attraverso una narrazione visiva e poetica.

Il regista Katugampala dimostra un talento raro nel rappresentare l’interiorità dei personaggi, riuscendo a raccontare un’epoca di sofferenza e repressione con uno sguardo intimo e carico di empatia. La scelta di ambientare la maggior parte della storia all’interno della casa di Eunice – interpretata magistralmente da Fernanda Torres – amplifica la tensione emotiva e rende ogni scena pregna di significato.

Il giovanissimo attore protagonista, Saumya Liyanage, che ha già interpretato diversi ruoli in varie produzioni, ci regala un’interpretazione autentica: attraverso la grazie e l’intensità della sua recitazione, riesce a portare sullo schermo la lotta interiore del figlio che si confronta con la paura e l’assenza del padre. La sua interpretazione riesce a trasmettere allo spettatore il peso dei suoi dubbi e delle sue speranze, rendendo Still Here una storia che tocca profondamente. 

Con Still Here, Katugampala ha creato un’opera viscerale e commovente, dove la forza della resistenza individuale emerge in tutta la sua potenza. La pellicola, prodotta con cura e attenzione ai dettagli, è un omaggio all’umanità e alla dignità di chi non si arrende, un messaggio universale che trascende il contesto storico.

“Non si deve più morire per dei pantaloni rosa”: il forte messaggio di Riccardo Pirrone alla Festa del Cinema di Roma

CULTURA by

La passerella del red carpet come un palcoscenico per i diritti e la consapevolezza sociale. Ieri, alla prima del film Il ragazzo dai pantaloni rosa, Riccardo Pirrone, presidente dell’Associazione Nazionale Social Media Manager e famoso per il suo lavoro provocatorio come SMM di Taffo, ha utilizzato il prestigioso evento della Festa del Cinema di Roma per lanciare un messaggio potente e necessario: “Non si deve più morire per dei pantaloni rosa.”

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XXII Alice nella città: La Legge di Lidia Poët 2

La legge di Lidia Poët 1, la serie Netflix in sei episodi diretta e prodotta da Matteo Rovere, con la co-regia di Letizia Lamartire, continua ad affascinare gli spettatori con la storia della prima avvocata italiana, interpretata con carisma dalla bravissima Matilda De Angelis. La trama ci porta nella Torino di fine Ottocento, esplorando le sfide personali e professionali di Lidia Poët, donna di straordinaria tenacia e intelligenza, la cui storia riflette le lotte per i diritti delle donne in un’epoca in cui la loro presenza nelle professioni giuridiche era considerata impensabile.

Il cast, curato e talentuoso, arricchisce ogni episodio. Eduardo Scarpetta interpreta il giornalista Jacopo Barberis, personaggio intenso e complementare alla determinazione di Lidia. Pier Luigi Pasino offre una performance magistrale come Enrico Poët, il fratello conservatore di Lidia, combattuto tra l’amore fraterno e il peso delle aspettative sociali; la sua interpretazione porta al pubblico un personaggio sfaccettato e profondo. Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill interpretano con intensità rispettivamente Teresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poët, la loro figlia, mentre Dario Aita si unisce al cast come Andrea Caracciolo, offrendo ulteriori importanti sfumature alla trama.

Questa seconda stagione, presentata sul Red Carpet dell’Auditorium Conciliazione nell’ambito di Alice nella Città, non è solo una prosecuzione della storia di Lidia, ma una rappresentazione potente e coinvolgente dei cambiamenti sociali e personali che hanno segnato l’Italia. Una serie prodotta da Groenlandia e creata da Guido Iuculano e Davide Orsini.

Grazie alla lungimiranza di Netflix, che dimostra ancora una volta il suo impegno nel sostenere e promuovere opere di qualità, e all’affascinante visione di Rovere, la serie è più di un omaggio alla storia, è un vero e proprio inno alla perseveranza, un omaggio alla resilienza di una donna che ha osato sfidare i pregiudizi.

Tosca torna in Auditorium

D’Altro Canto
Tosca, la musica, gli amici
Sala Petrassi

Giovedì 31 ottobre | ore 21
“Musica stregata”
ospiti Serena Brancale, Arturo Brachetti,
Drusilla Foer, Marisa Laurito

Venerdì 13 dicembre | ore 21
“Speciale Natale”
ospiti da annunciare

Non si ferma il viaggio della residenza artistica di Tosca nel 2024 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Dopo le tre date, a gennaio con lo spettacolo Unico, concerto in 3 atti, pensato appositamente per la Sala Santa Cecilia, e i primi due appuntamenti in Sala Petrassi a febbraio e marzo con D’Altro canto dedicati a “Napoli” e al “Cinema”, l’artistacontinua a festeggiare il suo viaggio nella musica, iniziato 30 anni fa.

Con D’Altro Canto il 31 ottobre tornerà a esibirsi nella Sala Petrassi con il terzo dei tre appuntamenti a tema, questa volta dedicato alla “Musica stregata”.

Gli ospiti sul palco, insieme a Tosca e ai suoi musicisti, saranno Serena Brancale, Arturo Brachetti, Drusilla Foer, Marisa Laurito. La sera di Halloween richiama inevitabilmente il mondo delle streghe e tutto ciò che il mondo della musica e dello spettacolo ha dedicato loro. Ancora una volta, sarà un’occasione per conoscere gli ospiti sul palco nei loro aspetti meno conosciuti.

E visto l’enorme riscontro di D’Altro Cantoe i sold out in prevendita, si aggiunge un altro appuntamento. Il 13 dicembre sarà la volta, infatti, di uno “Speciale Natale” con una novità: sarà sul palco della Sala Sinopoli. Come sempre, ci saranno grandi sorprese e grandi cast che saranno annunciati a breve.

D’Altro Canto, serie di spettacoli a tema, scritti con Giorgio Cappozzo, Valentina Romano e Alessandro Greggia, per la direzione musicale di Joe Barbieri, parte da lontano tre anni fa, nascendo alla radio per trasformarsi prima in album e poi in evento teatrale. Nel corso di questa metamorfosi si è arricchito di sfumature e contenuti, senza perdere lo spirito originario che è quello del confronto giocoso, planando con leggerezza anche sugli argomenti più delicati. Sul palco la padrona di casa, Tosca, incontra altri amici artisti con cui scambiare canzoni, racconti, idee, visioni e riscoprirsi attraverso la conoscenza di paesaggi sonori poco frequentati, tra brani famosi eseguiti in altre lingue, rivisitazioni di hit, canzoni introvabili di artisti scoperti per caso, omaggi ai maestri.

Ogni appuntamento propone uno spunto da cui partire e attraverso la musica (il cui tempo è scandito dalla direttrice d’orchestra Tosca), riflessioni e aneddoti lo spazio si anima, coinvolgendo il pubblico in esplorazioni a volte sconosciute anche ai protagonisti, rivelando spiragli inediti e inaspettate epifanie.

«Una piccola isola felice nel mare magnum di un tempo complesso, da cui non si cerca fuga, ma solo una chiave diversa per interpretarlo, senza subirlo, con grazia e ironia», racconta Tosca. E aggiunge: «Con i molti amici che mi verranno a trovare sarà un piacere e un onore condividere storie e regalare musica, accomunati da una visione affine dell’arte e della sua funzione emotiva, sociale e di crescita».

Sul palco Tosca e i suoi ospiti saranno accompagnati dai musicisti: Giovanna Famulari violoncello e voce Massimo De Lorenzi chitarra Fabia Salvucci percussioni e voce Luca Scorziello percussioni e batteria Arabella Rustico contrabbasso.

D’Altro Canto è una produzione Don Chisciotte e Do7.

Tosca in Auditorium 2024
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
lunedì 1 gennaio UNICO | 21:00 Sala Santa Cecilia
domenica 4 febbraio D’Altro canto| 21:00 Sala Petrassi
martedì 26 marzo D’Altro canto| 21:00 Sala Petrassi
giovedì 31 ottobre D’Altro canto| 21:00 Sala Petrassi
venerdì 13 dicembre D’Altro canto| 21:00 Sala Sinopoli

Biglietti in vendita su ticketone.it
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INFO: www.tizianatoscadonati.itlinktr.ee/toscadonati_  
UFFICIO STAMPA Antonella Mucciaccio

IL VITTI 2024 – PREMIO MONICA VITTI

Il Vitti – Premio Monica Vitti è un riconoscimento al Talento, all’Arte Cinematografica, Teatrale e Televisiva, dedicato all’indimenticabile Monica Vitti. Per la sua seconda edizione con cerimonia ufficiale il giorno 10 dicembre, andrà in onda su RAI UNO.
La prima Edizione ha omaggiato Gabriele Muccino, Lina Sastri, Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Massimiliano Bruno, Francesco Pannofino, Vera Gemma, e IL VITTI D’ORO, realizzato interamente a mano dalla storica famiglia di Orafi calabresi SPADAFORA, con una pellicola in oro 24 carati affiancata dal Volto della signora Vitti, creato unicamente per lei.

Gli EX STUDIOS PONTI DE LAURENTIIS, Spazio Rossellini ATCL della Regione Lazio è
la location scelta e voluta dagli Ideatori e Promotori dell’evento, Guido Faro ed Eleonora Canuti presidente e Responsabile della EMY SHOW GROUP e de IL VITTI, tempio del cinema in cui la fantasia, l’arte di raccontare e raccontarsi prende vita.

La seconda Edizione anche quest’anno, sarà presentata durante la Festa del Cinema di Roma presso lo Spazio della Roma Lazio Film Commission della Regione Lazio, all’Auditorium Parco della Musica, il giorno 26 ottobre ore 18:45. La Cerimonia ufficiale è prevista il giorno 10 dicembre presso gli Ex studios ponti De Laurentiis, Spazio Rossellini ATCL della Regione Lazio.

Vinicio Marchioni e Francesco Montanari sono due dei 7 Vitti D’oro svelati per questa seconda Edizione, presenti alla conferenza stampa del 26 ottobre ore 18:45 ed il 10 dicembre per ritirare il Vitti D’oro, presso gli studios più suggestivi del cinema, luogo in cui recitarono Artisti come Vittorio De Sica e Totò.

Con il sostegno di istituzioni come SIAE, Regione Lazio, Comune Di Roma, Roma Lazio Film Commission, Il Messaggero, Le Testate Di Gmp Periodici, Bella, Così, Ciao Donna, Di Tutto, promuoveranno Il Vitti Premio Monica Vitti ricordando, omaggiando nel profondo attraverso aneddoti, contributi del cinema, scenografie, L’indimenticabile Monica Vitti. La Donna, L’artista, che ha cambiato ed ispirato le generazioni future e cambiato indelebilmente la storia del Cinema.

Ideato e prodotto dalla EMY SHOW GROUP nelle persone di Eleonora Canuti e Guido Faro. Regia di Guido Faro, Autori del format televisivo Guido Faro, Eleonora Canuti, Tommaso Martinelli, Luigi Miliucci e Sacha Lunatici.

XXII Alice nella città: La Cosa Migliore 

Alla 22a edizione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, è stato presentato La Cosa Migliore, un film diretto da Federico Ferrone che affronta temi complessi e profondamente attuali, come la ricerca di identità e il rischio di radicalizzazione giovanile. Ambientato in una piccola città industriale del nord Italia, il film segue la vita di Mattia, un diciassettenne introverso e sensibile interpretato da Luca Zunic.

Mattia, cresciuto in un contesto famigliare difficile, è figlio di un sindacalista rigido e di una madre iperprotettiva. Dopo la tragica morte del fratello maggiore, il ragazzo attraversa una crisi profonda che lo porta ad abbandonare la scuola e la sua passione per la musica hip-hop. Il suo mondo cambia ulteriormente quando trova lavoro in una fabbrica e stringe amicizia con due colleghi marocchini, Murad e Rashid, che lo introducono all’Islam.

La conversione sembra offrire a Mattia una nuova via per trovare senso e stabilità, ma i suoi conflitti interiori e le difficoltà familiari continuano a tormentarlo. Il film esplora con delicatezza il percorso di Mattia, sospeso tra la tentazione dell’isolamento e il pericolo dell’estremismo, ponendo domande cruciali sul bisogno di appartenenza e sul ruolo dell’amicizia nel salvarci dalle derive più oscure.

Grazie alla regia di Ferrone, La Cosa Migliore riesce a raccontare con autenticità la vulnerabilità dell’adolescenza, offrendo un ritratto toccante di un giovane in cerca di sé stesso in un mondo che spesso sembra non avere spazio per i più fragili.

Andrea Morviducci
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