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CULTURA - page 18

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Inventaria 2024 – “La spedizione perduta” : Tracce del passato come denunce del presente

Inventaria 2024 – “La spedizione perduta” : Tracce del passato come denuncia del presente

Alessia Giovanna Matrisciano coniuga “medium” differenti per raccontare l’utopia dei colonizzatori britannici nel 1845

Roma 21 maggio 2024

Articolo e Foto di Grazia Menna

 

“13 serate del teatro più bello che c’è: quello che puoi vedere da vicino godendo di ogni più piccolo gesto, di ogni più delicata variazione nelle espressioni senza dover usare il binocolo; quello in cui lo spettacolo è dato non solo da ciò che passivamente si vede, ma dalla vicinanza, dalla comunione, dall’esperienza condivisa in un ambiente intimo, che fa battere i cuori all’unisono. E, spesso e volentieri, da una semplicità distillata, che permette il germogliare dello spettacolo interiore. Inevitabilmente il più suggestivo e potente di tutti. Il più bello che c’è.”

Pietro Dattola – direttore artistico

Teatro Trastevere  ospita lo spettacolo  “La Spedizione Perduta” di A. G. Matrisciano ed apre così, la seconda trance di rappresentazioni per Inventaria 2024.

Questo spettacolo ha un impianto drammaturgico particolare ed ambizioso: coniugare “medium” differenti quali poesia, musica, performance e video  per restituire al pubblico i fatti, le emozioni i drammi personali di coloro che , nella spedizione artica del 1845 persero la vita per il sogno coloniale dell’Inghilterra  Vittoriana.

La storia vera e documentata è quella delle due navi “Erebus” e “Terror“, capitanate da Sir John Franklin , che tentarono di aprire il mitico ed agognato Passaggio a Nord Ovest che avrebbe aiutato le mire espansionistiche inglesi e l’apertura di nuovi canali commerciali.  La storia ci racconta anche che le spedizioni verso il Passaggio a Nord Ovest iniziarono ben presto, già dal  1497 con il veneziano Caboto e proseguirono nel 1539, nel 1585, nel  1789, fino ad arrivare alla tentata impresa del 1845. La spedizione di Sir John Franklin ebbe un epilogo funesto, difatti tutto l’equipaggio perì per una forma di avvelenamento da piombo dovuto all’errata conservazione del cibo che avevano nella cambusa.

Il lavoro drammaturgico di A.G. Matrisciano non verte solo sulla pura narrazione dei fatti; ella avvalendosi della musica, della poesia, del video, che intervalla il suo racconto, in cui attori interpretano la narrazione di sentimenti, stati d’animo, disagi e paure ,  conduce gli spettatori presenti  a sentirsi “dentro” quell’avventura, a percepire il freddo di quei luoghi artici, a patire i dolori dovuti all’intossicazione da piombo e, non ultime, a vivere le emozioni di una lettera di addio alla moglie amata.  Sul palco A.G. Matrisciano colloca pochi ma emblematici oggetti: il modellino della nave inglese, una lattina contente simbolicamente una poltiglia nera che avvelenò l’equipaggio, una pentola a ricordarci che, nella disperazione della sopravvivenza, “l’uomo mangia l’uomo” , una bolla nella quale lei stessa versa del riso, cibo per i 129 uomini delle due imbarcazioni.

Come ha più volte dichiarato l’autrice di questa piece, il lavoro nasce anche come “un mezzo per riflettere sul rapporto dell’uomo con la natura polare, oggi sempre più urgente perché nel 2014 e poi nel 2016 i relitti della Erebus e della Terror sono stati scoperti sul fondo di un mare ormai libero dai ghiacci “. La crisi climatica ha reso liberamente accessibili aree che poco più di 150 anni prima erano  sì inospitali, ma scrigni di un bene vitale: l’acqua.

Per chi volesse approfondire il lavoro artistico di A.G. Matrisciano, si segnala il suo sito “https://www.agmatrisciano.it/

Prossimo appuntamento per Inventaria 2024 sempre al Teatro Trastevere  il 23 maggio 2024, con lo spettacolo : OSSITOCINA

Si ringrazia l’Ufficio stampa di Inventaria Festival 2024 per aver reso possibile questo racconto per immagini

Tutti gli ospiti della decima edizione di ARF! Festival del Fumetto

Roma – Mattatoio + Città dell’Altra Economia

Dal 24 al 26 maggio, tre giorni di mostre, incontri, lectio magistralis, spazio kids, con le star del fumetto, del cinema e dello spettacolo.

Con Dave McKean, Baru, Lâm Hoàng Trúc, Silvio Camboni, Vittorio Giardino, Rita Petruccioli, Sara Pichelli, Lorenzo Ceccotti, Hurricane, Iris Biasio, Ambra Pazzani, Gigaciao, Vinicio Marchioni, Luca Ravenna, Margherita Vicario, Aurora Leone, Stefano Rapone, Francesco Lettieri, Giorgio Testi…

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El Pelusa y la Negra – La storia cantata di Maradona e Mercedes Sosa

Teatrosophia – I FIGLI DEL POETA (Giulietta, Romeo e gli altri)

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

Presenta

I FIGLI DEL POETA
(Giulietta, Romeo e gli altri)
 
Liberamente tratto da Shakespeare family di Giuseppe Manfridi
 
Adattamento e regia: Guido Lomoro
Coreografie e movimenti scenici: Maria Concetta Borgese
con Giada Arigoni, Lorenzo Mangano, Alessio Corso, Manuel Gentile, Alessandro Cazzaniga
Luci: Gloria Mancuso
Costumi: Giulia Balbi
Ufficio stampa: Andrea Cavazzini
Fotografie e grafica: Lorena Vetro
Produzione: Teatrosophia
  
DAL 23 aL 26 MAGGIO 2024

 

L’ultimo spettacolo della stagione nasce dalla collaborazione tra Teatrosophia e l’Accademia Beatrice Bracco che ha ormai la sua sede proprio in Via della Vetrina. L’iniziativa è del direttore artistico Guido Lomoro ed ha come scopo quello di dare spazio e opportunità ai giovani attori. Ecco perché ha deciso di portare in scena i neo-diplomati. Uno spettacolo che parte da un affascinante testo, Shakespeare family di Giuseppe Manfridi, che Guido Lomoro ha trasformato e integrato. Ne è nata una pièce che narra le vicende di 5 personaggi del famigerato Romeo e Giulietta ed esattamente: Romeo, Giulietta, Mercuzio, Frate Lorenzo e Baldassarre che si ritrovano in un non luogo senza tempo…. Uno spettacolo che vede, ancora una volta, unirsi la parola al movimento scenico, quest’ultimo curato da Maria Concetta Borgese

Giulietta, Romeo, Mercuzio, Frate Lorenzo, Baldassarre. Sono loro a ritrovarsi in un non luogo senza tempo. Ne nasce un confronto in cui scopriranno cose che non potevano sapere. In cui ognuno di loro rifletterà sul proprio agire in quello che è forse il più famoso e coinvolgente dramma shakespeariano. A unirli un comune senso di colpa provocato da una domanda: poteva essere evitato quel tragico finale? E poi. Perché ora si ritrovano in questo non luogo? Che senso ha? 

La risposta è nel titolo: figli del poeta. Ed è nel pubblico, eterno spettatore e lettore dell’intramontabile storia “di Giulietta e del suo Romeo”.

 Un ringraziamento speciale a Sabrina Galateri, direttrice dell’Accademia Beatrice Bracco

 E dopo ogni spettacolo il consueto aperitivo offerto dal teatro!

Info:

Teatrosophia

Via della Vetrina, 7 – Roma 00186

Orari:

Giovedì e venerdì – ore 21.00

Sabato e domenica – ore 18.00

 

Biglietti:

Intero: Euro 14,00+5,00 per tessera associativa

Ridotto: Euro 11,00+5,00 per tessera associativa

Prenotazioni

info@teatrosophia.com / Tel. 0668801089 – cell. 353 3925682

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=54&catid=9

Parcheggio Multilivello

Via Bravaria,8 (Lungotevere San Gallo) – 00186 Roma (altezza Ponte Giuseppe Mazzini)

 

Il sassofonista francese Jimmy Sax al Palazzo dello Sport

Il sound vivo ed energico di Jimmy Sax con le particolari sonorità funky, free jazz ed elettroniche è andato in scena dal vivo ieri sera sul palco del Palazzo dello Sport di Roma, gremito di fan che sin dalle prime battute hanno seguito il concerto in piedi trasformandolo in una dance arena.

Per la prima volta le note del moderno e carismatico sassofonista francese sono state eseguite all’interno di un palasport.

Jimmy Sax ha eseguito i suoi brani celebri che lo hanno fatto diventare una star internazionale.

Da “No man no cry” (brano certificato platino in Italia) e “Time”, fino all’ultimo singolo “A Million Miles” con il featuring del cantante britannico Steve Edwards.

Sul palco insieme all’artista la Symphonic Dance Orchestra, diretta dal Maestro Vincenzo Sorrentino, pianista e direttore artistico, autore di colonne sonore per il piccolo e grande schermo.

La scaletta del concerto

Intro
Notredame
Miracle
Paris
JLRDK
Supreme Circle
Smile
Cerrone & Pom
Time
Hamelin night
Firenze
Romeo
Cesar
Una mattina
World hold on
A Million Miles
Dance DJ momentum
Interstellar
No man no cry
Opus
Outro + Gladiatore

La galleria delle immagini

TI SCOCCIA SE TI CHIAMO AMORE? – Una sarabanda del viver quotidiano

TI SCOCCIA SE TI CHIAMO AMORE? – Una sarabanda del viver quotidiano

Luca Giacomozzi e la sua Compagnia al Teatro delle Muse di Roma, ovvero:  come spendere bene il nostro tempo con loro!

Roma 15 maggio 2024

Foto ed articolo di Grazia Menna

Nell’accogliente e bellissimo Teatro Delle Muse di Roma, Luca Giacomozzi mette in scena la commedia “TI SCOCCIA SE TI CHIAMO AMORE?”, di cui è autore e regista. La prima rappresentazione di quest’opera risale al 2014 e la riproposizione a quasi dieci anni esatti fornisce la prova della validità del lavoro di Giacomozzi (se mai ve ne fosse bisogno).

Sul palco, a dar vita ai 7 personaggi dell’opera teatrale, troviamo i bravissimi: Luigi Ferraro, Emiliano Reggente, Camilla Bianchini, Giulia Zadra, Michele Mancuso, Francesca Pausilli e Claudio Scaramuzzino.

La storia si sviluppa intorno al racconto di una giornata vitale per Carlo, uno scrittore in attesa di ricevere a casa sua la visita di una nota critica di una casa editrice, che deve valutare se pubblicare o meno il libro di Carlo, dal titolo appunto: “Ti scoccia se ti chiamo amore?”.

Questa commedia, o meglio sarebbe chiamarla farsa, si muove a ritmi serratissimi, in un appartamento affollato e caotico, dove Carlo deve destreggiarsi tra la presenza di un suo amico che occupa abusivamente il divano, l’andirivieni del portiere tartagliante che aiuta Carlo a portare in casa gli scatoloni con il libro da lui scritto e poi parenti, mogli tradite, ragazze svampite.

Tutti questi personaggi che entrano nella vita di Carlo, in quell’esatto momento  in cui la sua vita può volgere alla notorietà o sprofondare nel nulla, creano un tourbillon di equivoci e scambi di persona senza via di fuga. Si ride di gusto in questa farsa che, divertendo il tanto pubblico presente, prende in giro i miti della nostra epoca: la ricerca del successo, il sesso facile, l’ostentazione di essere chi non si è.

Luca Giacomozzi con la sua regia ha dettato sia i tempi sia i ritmi della recitazione, così che la sarabanda di equivoci ed interazione tra i personaggi fosse più avvincente; la bravura degli interpreti è stata anche nel rispettare questi tempi ed il sincronismo delle battute, che hanno reso avvincente tutto lo spettacolo.

Due atti, sì due atti come si faceva un tempo, due ore spese bene nel Teatro delle Muse che è una perla di teatro dove si sono avvicendati nomi importanti del teatro italiano, ricordando solo alcuni abbiamo: Aldo Giuffrè, Gigi Reder, Luigi De Filippo, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Lando Buzzanca, e molti, molti altri.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Andrea Cavazzini

TI SCOCCIA SE TI CHIAMO AMORE?  una commedia scritta e diretta da Luca Giacomozzi. Con Luigi Ferraro, Emiliano Reggente, Camilla Bianchini, Giulia Zadra, Michele Mancuso, Francesca Pausilli, Claudio Scaramuzzino.

Audio e luci: Mariano Pace – Aiuto regia: Valentina Pastorello Grafica: Gianluca Mariozzi

Dal 15 al 19 Maggio 2024 al Teatro delle Muse, Roma

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Emanuela Vertolli
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