Erik Göngrich – “Original. The Modern Studiolo” in mostra al Pigneto
Inaugurazione mercoledì 27 marzo ore 19 con una presentazione di Janine Sack e le pubblicazioni di eeclectic.de
Cosa succederebbe se considerassimo gli elementi che compongono l’ambiente urbano come se fossero delle sculture, degli oggetti?
E cosa succederebbe se un mobile diventasse uno strumento per pensare?
Il modernismo ha determinato una precisa gerarchia funzionale fra le cose, e creato una relazione logica fra ciò che è grande e ciò che è piccolo. La progettazione assomiglia a tratti a una mano invisibile, un’eminenza grigia, e da un edificio a una sedia noi tendiamo a sentirci rassicurati dall’idea che c’è una ragione, e razionale, dietro a ciò che vediamo, anche quando sembra non esserci.
Erik Göngrich si muove da stratega nel farci scrollare di dosso le nostre certezze, ci smuove e ci fa porre domande attraverso delle azioni semplici, rimodellando il nostro modo di porci degli interrogativi rispetto alle parole e le cose.
Per la sua mostra da Leporello, Göngrich ha lavorato sulla zona del Pigneto, dove la pianificazione urbana coesiste e spesso si confonde con l’architettura spontanea, in un filo continuo che va dagli anni ’50 ai giorni nostri.
Göngrich si è dedicato a una piccola struttura di cemento a due piani in via del Pigneto, lì dove un giardino pubblico nuovo di zecca e ben ingabbiato davanti a una scuola elementare si affaccia sulla stazione della metropolitana appena aperta, con la benedizione di un murales che pubblicizza la nuova serie di Suburra ora in visione su Netflix, e le strutture della metropolitana che ricordano una versione distopica degli anni ’80 di una cupola geodetica.
La piccola casa di cemento, nella sua natura scultorea, si presenta in tutta la sua peculiare originalità, con un segno autoriale, quasi autoritario, come una marca del nostro tempo che dalle marche è ossessionato. Un modello in scala 1:5 della struttura di cemento è stato riconstruito dentro Leporello: un prototipo che si confronta con la questione di cosa è originale.
La scultura 1:5 funziona come un mobile da esposizione che ci riporta alle delle dimensioni basiche, come se fosse un semplice oggetto da guardare e interrogare.
Esposte sul mobile, una seria serigrafie originali della piccola struttura di cemento, intitolate
“Original – The Modern Studiolo.”
Una seconda struttura di legno, che funziona come un pensatoio, conterrà i libri pubblicati da Erik insieme ad alcuni input visivi legati alla struttura urbana di Roma, a una serigrafia ispirata alla Scala di Partecipazione dei Cittadini elaborata da Sherry Arnstein, e a una serie di pubblicazioni improvvisate che Erik ha cominciato a Roma, The Atlas of Sculptural Situations, pubblicate da eeclectic.de.
Erik Göngrich è attualmente borsista all’Accademia Tedesca Villa Massimo in Rome. www.goenrich.de
Janine Sack è il direttore creativo di EECLECTIC.de, una casa editrice per pubblicazioni digitali nel campo della cultura visiva. Utilizzano ed esplorano il pieno potenziale dei media digitali e la possibilità di una distribuzione veloce e a livello mondiale di importanti progetti e argomenti.
In collaborazione con ELSE edizioni, che ha prodotte le serigrafie,
e con S.T. Foto Libreria Galleria, che ci ha gentilmente prestato alcune foto e cartoline su Roma.
Leporello photobooks et al.
Erik Göngrich
ORIGINAL – The Modern Studiolo
27 marzo – 7 maggio