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CULTURA - page 129

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

De André canta De André “Storia di un impiegato”

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Applausi ed un affetto immediato e totale accolgono Cristiano De André non appena questi appare sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. <<Dovrò trasferirmi a Roma>> dice visibilmente colpito, riferendosi apertamente al calore che il pubblico capitolino da sempre gli riserva.

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Arriva il Gran Ballo di Carnevale a Roma

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nella magica cornice della Pinacoteca del Tesoriere, organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica il prossimo 16 febbraio 2019 la Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca organizza il magico e divertente Gran Ballo di Carnevale tra le Epoche nella prestigiosissima Pinacoteca del Tesoriere, palazzo storico privato del XVII secolo, che custodisce affreschi di epoca barocca e capolavori di inestimabile valore.

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Frame, i ritratti di Luca Carlino

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Roma, 4 febbraio 2019 – 40 ritratti, rigorosamente in bianco e nero, di attori che stanno imponendo la loro presenza nei film di maggior successo in Italia, descrivono i volti di questa nuova generazione: Marcello Fonte, pluripremiato protagonista dell’ultimo lavoro di Matteo Garrone “Dogman”, Alessio Lapice, interprete della serie tratta dal libro di Roberto Saviano “Gomorra”, Andrea Lattanzi, giovane emergente consegnato all’onore delle cronache grazie al lungometraggio “Manuel”, Jacopo Olmi Antinori, conosciuto dal grande pubblico grazie al suo ruolo nella produzione internazionale televisiva “Medici: The Magnificent”, Eugenia Costantini ed Elena Cucci, protagoniste dei film di Gabriele Muccino e Giovanni Veronesi, sono solo alcuni dei nomi coinvolti nel progetto fotografico. Keep Reading

Muscat, tra incenso, datteri e madreperla. La tradizione mercantile dell’Oman nel quartiere di Mutrah

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Muscat si rivela una città del sogno, un viaggio da mille e una notte nell’atmosfera autentica di un mondo arabo dove il tempo sembra essersi fermato. La sua posizione strategica, protetta dalle montagne del deserto e affacciata sulle acque dell’oceano Indiano, permise lo sviluppo di un’antica tradizione commerciale che oggi vive nel porto e nel souq, il mercato coperto dove i turisti amano perdere l’orientamento tra le nuvole d’incenso e il caleidoscopio delle merci variopinte.

La capitale dell’Oman anticipa la sua identità priva di contaminazioni avveniristiche dettate da ricchezze repentine. L’effetto dell’ “oro nero” non ha distorto la sua dimensione urbana fatta di case basse ed arabeschi, a differenza della vicina Dubai. Il profumo d’incenso misto ai fiori di ibisco mischia la sua essenza all’odore pungente del mare: è la città che accoglie il suo porto, il luogo che ha fatto la sua storia e racconta un presente votato al commercio. Oggi come allora Muscat vive dei suoi traffici mercantili, motore dell’economia locale e attrazione irresistibile per i visitatori.

La passeggiata lungo la Corniche
Mutrah Fort

Nel II secolo la città era un importante centro per il commercio del pesce, dei datteri, della madreperla e del frenchincenso, una pregiata resina aromatica richiesta sin dall’altra parte dell’ecumene conosciuto. I traffici con il Mediterraneo erano continui, anche il suo nome lo testimonia: furono i greci a battezzarla Muscat che significa “ancoraggio”. A raccontare la vocazione mercantile anche il postumo Mutrah Fort, avamposto portoghese di fine ‘500 che tutt’oggi si ammira abbarbicato sulla collina che sorveglia Mutrah, all’estremità orientale del porto.

Lo sviluppo della città avvenne lungo la costa, in uno stretto lembo di terra che alterna i sobborghi residenziali ad ampi spazi aperti di montagna. Le brulle alture la incorniciano e a tratti penetrano il territorio abitato rendendolo un centro dispersivo, unico nel suo genere. Il quartiere di Mutrah è una delle aree di questo tessuto urbano “segmentato”, dove è racchiusa l’essenza più autentica della capitale omanita, legata al commercio e alla vita di mare distante dai frenetici ritmi capitalistici. La Corniche, è la lunga passeggiata che costeggia la zona, conduce al porto e al souq. Bastano gli scorci che si susseguono lungo il percorso a descrivere l’identità di questa città in simbiosi con l’oceano: il via vai di barche che anima il golfo e il lungo mare che accoglie turisti e pescatori con le sue case ornate da finestre graticolate, una caratteristica ricorrente in tutta Muscat. Gli edifici si rifanno a delle rigorose norme edilizie che richiedono almeno la presenza di una cupola o di finestre con arabeschi. Questa politica urbana rende il profilo cittadino ordinato ed uniforme, affine all’iconico gusto locale. L’orario migliore per visitare la zona del porto è all’alba quando si anima il mercato del pesce (situato accanto al Marina Hotel, si svolge ogni giorno dalle 6 alle 10), oppure al tramonto, quando le ombre delle cupole civili e delle mezze lune religiose si allungano verso il mare mentre le creste dei monti si delineano in lontananza. Uno spettacolo da non perdere all’inizio o al volgere del dì.

Il mercato coperto di Mutrah
Artigianato locale
Nuvole di frenchincenso, Mutrah souq

Il mercato coperto di Muscat a Mutrah è tra le mete più gettonate della città e si rivela straordinariamente effervescente ma non caotico. Si distingue dall’esagitato caos compulsivo che caratterizza i commerci arabi. Il suo souq è coerente alla tradizione composta di popolo omanita, gentile ed accogliente, che lo distingue dalla frenesia che spesso attanaglia le altre capitali della regione. Ma non lasciatavi ingannare, l’intraprendenza mercantile non manca. La contrattazione è d’obbligo ed è previsto perdersi tra il dedalo di banchetti, smarrire la bussola è incluso nel gioco nonché il bello dell’esperienza. Il mercato è una meta imperdibile per i collezionisti e gli amanti dell’antiquariato, tra ninnoli e vecchie cornici, mandu, i tradizioniali cassettoni da dote, e khanjar, i tradizionali pugnali ricurvi. Vere e proprie opere in miniatura spesso decorate in madreperla, vezzo locale che li rende dei souvenir preziosi. Immancabile il souq dell’oro, strabiliante opulenza meno alla portata di tutti i portafogli, qui non sono previste soddisfacenti contrattazioni ma ammirare l’arte orafa non ha prezzo.

Mutrah è una meta perfetta tra caos moderato e fascino, ideale per riscoprire le tracce di un passato coloniale e l’orgoglio di un presente commerciale che non travalica la tradizione. Un luogo dove respirare il profumo del mare immergendosi nell’atmosfera locale: è facile lasciarsi trasportare dal ricordo delle avventure di Sindibàd, inebriati dal profumo dei fiori di ibisco e del sale che si diffonde lungo le sue vie.

Quando visitare il suq

Dal sabato al giovedì 8-13 e 17-21.

Il venerdì 17-21.

Photo credits: Elena Bittante

Premio Adrenalina 2019, ancora un successo per l’esposizione a Palazzo Velli

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Ferdy Colloca, produttore e direttore artistico del Premio Adrenalina, presenta a Roma la Kermesse dell’arte contemporanea. Una giuria presieduta dalla giornalista Carla Isabella Cace e della quale fa parte anche la critica e giornalista tedesca Julie Kogler dovrà decidere i vincitori del premio tra giovani promesse e artisti affermati.

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Alessandro Conte
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