Il magazine della tua Città

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CULTURA - page 128

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Roma Antiquaria, l’antiquariato va in mostra a Fiera Roma

ARTE/CULTURA by

C’è un nuovo appuntamento con l’Antiquariato a Roma. Dal 23 novembre al 1° dicembre 2019 Fiera Roma presenta “Roma Antiquaria”, una mostra mercato che coinvolge le migliori gallerie d’arte antiquaria italiane ed estere e, unico appuntamento del genere per il centro-sud Italia, diventerà un punto di riferimento per operatori del settore, collezionisti, investitori, appassionati e per chiunque cerchi piacere in arte e bellezza. Keep Reading

“Aspettando che viene sera” il business dei migranti nel Nord Est d’Italia

CULTURA by

Bookreporter, intervista Serenella Bettin, giornalista e autrice del libro inchiesta sul business dei migranti nella regione che da sempre ha rappresentato la locomotiva economica del paese.

Grandi centri di accoglienza completamente fuori controllo, migranti, ammassati come merce, che hanno vissuto in condizioni insopportabili fino alla rivolta.

Nelle parole della giornalista che sin dall’inizio a seguito l’evolversi della situazione trovandosi sempre al centro degli scontri.

SOLEDONNE, al Teatro Duse di Roma, Alessandro Conte intervista Annachiara Mantovani

CULTURA/TEATRO by

I Like Teatro incontra una delle protagoniste della piece teatrale SOLE DONNE, Annachiara Mantovani intervistata da Alessandro Conte Dopo gli applausi della scorsa stagione torna sul palco il testo di Fabrizio Ansaldo. Dal 15 al 17 novembre al Teatro Duse di Roma è in scena SOLEDONNE sei atti unici diretti dallo stesso autore, che vedono protagoniste Annachiara Mantovani, Alessia Fabiani, Diana Forlani e Cristina Frioni. Amanda, Il cerbiatto o la vendetta del Demone, Ricordati, La voliera, Il biglietto e Mascia Reese – la signora degli scarafaggi: questi i titoli dei sei racconti che verranno messi in scena. Sei atti unici che sviscerano l’animo delle donne, sei vite diverse ma accomunate dal loro “essere sole”. Personaggi al femminile raccontate con eleganza da un uomo. “Ho voluto raccontare le donne non come le vedo ma come le sento”, afferma Ansaldo e quello che emerge sono donne forti, a tratti fragili, mai vittime. Personaggi che portano dentro un senso di colpa, voglia di vendetta, potere o storie di tradimento. A differenza di quello che spesso capita di vedere, in una società che ha l’obbligo di difendere le donne sempre più spesso vittime di maltrattamenti, le donne di Ansaldo sono carnefici di uomini, mai vittime se non delle loro follie.

Uscita d’Emergenza, in scena al Teatro Marconi

CULTURA/TEATRO by

Uno dei più famosi e acclamati capolavori della drammaturgia contemporanea, definito da molti un “Aspettando Godot napoletano” dove comicità e dramma si mescolano continuamente è in scena al Teatro Marconi di Roma, Uscita d’Emergenzail testo di Manlio Santanelli diretto da Claudio Boccaccini. In scenaFelice Della Corte e  Roberto D’Alessandrodal31 ottobre all’17 novembre, solo dal giovedì alla domenica.

L’esistenza li ha messi a dura prova e ha lasciato loro soltanto l’amaro sapore della memoria. Pacebbene e Cirillo, rispettivamente ex-sagrestano ed ex-suggeritore. Come dire: marginali ai margini di ogni emarginazione, rischiano di perdere qualunque identità. Non sono in grado di esprimere altra volontà se non quella di spostarsi – intersecandosi e delimitandosi, sorreggendosi e calpestandosi – su e giù per la lesionatissima unica stanza che costituisce il loro covo. Senza altra libertà se non quella di evocare (annodandosi reciprocamente nei vischiosi fantasmi della religione, del corpo – opaco e irrequieto – dell’infanzia, del sogno) un passato frusto e ambiguo, fra minacce, reciproci sospetti, equivoci e travestimenti. Incapaci di sopportarsi impossibilitati a separarsi. Li domina il bradisismo; un terremoto che non è solo minaccia continua di sprofondare, ma piuttosto certezza di un perenne vacillare. Fuori: lo scenario desolato di una città abbandonata. Bisognerebbe andarsene, scappare da lì ma tutte le vie di fuga sono ostruite e non esiste più nessuna “uscita d’emergenza”.

TEATRO MARCONI

31 OTTOBRE / 17 NOVEMBRE

dal giovedì alla domenica

RASSEGNA LAZIOinscena

COMUNICATI STAMPA/CULTURA by

SABATO 16 NOVEMBRE – ORE 21 – ingresso 10 euro

TWAIN

physical dance theatre

JULIETTE

Liberamente tratto da Romeo e Giulietta di W. Shakespeare
Creazione per 10 interpreti un progetto di Loredana Parrella
Regia e coreografia Loredana Parrella
Testi Aleksandros Memetaj Progetto luci Gianni Melis Direttore tecnico Marco Guidi
Assistente alla coreografia Yoris Petrillo Comunicazione, immagine e costumi Gianluca Formica Grafica Enea Tomei

con Gianluca Formica, Maeva Curco Llovera, Yoris Petrillo, Caroline Loiseau, Luca Zanni, Elisa Melis, Giulia Cenni, Aleksandros Memetaj, Maria Stella Pitarresi, Marco Pergallini.

Produzione Twain Centro di Produzione Danza
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena
In collaborazione con Quartieri dell’Arte Festival Viterbo, ATCL Lazio, Festival Cortoindanza Cagliari, Vera Stasi/Progetti per la Scena, Festival del Teatro Medioevale e Rinascimentale di Anagni, Festival OrizzontiVerticali/Fondazione Fabbrica Europa.
In residenza Supercinema e Teatro Il Rivellino – Tuscania, T.OFF e Fucina Teatro – Cagliari
Con il sostegno di Mibac, Regione Lazio e Comune di Tuscania
Link Trailer 2019: https://vimeo.com/361983020

Sono passati più di 400 anni da quando la storia di Romeo e Giulietta, l’amore di due giovani, ostacolati dall’attrito tra le rispettive famiglie, dai vincoli del buon costume e dal fato scaldava i teatri londinesi. È la storia che più di tutte le altre opere di Shakespeare ancora scalda il cuore di giovani e meno giovani in tutto il mondo.

C’è quel fantastico momento, nel 5° atto, in cui Giulietta si sveglia e trova di fronte a sé i corpi morti di Paride e del suo Romeo, bacia quest’ultimo nella speranza di morire avvelenata tra le sue labbra, poi estrae il pugnale e si uccide.

Ma se in quel momento Giulietta avesse fatto una scelta diversa? Se invece di uccidersi col pugnale di Romeo, avesse accettato l’invito del frate a fuggire? Se fosse scappata, lontano, da sola? Se fosse cresciuta, si fosse innamorata di nuovo, se fosse diventata madre?

Giulietta è morta ma Juliette decide di vivere, decide di strappare le pagine del libro che la chiudono in un vincolo eterno d’amore con Romeo. Decide di saltar fuori dalla storia, e scriverne una diversa, lasciandosi alle spalle la famiglia, il cugino defunto, la nutrice, Mercuzio, il frate, e pure il suo Romeo.

Juliette inizia un viaggio alla ricerca della sua libertà ma c’è una storia che la reclama costantemente. Ci sono delle persone costrette a vivere la tragedia da cui lei è scappata. C’è il suo Romeo che continua a proteggerla e ad amarla ad ogni respiro, c’è Mercuzio smarrito nei suoi sogni d’amore, ci sono i genitori di Juliette, bloccati e ciechi come due pilastri che devono sostenere il peso di questa storia (di un mondo) le cui chiavi sono custodite dal frate, condannato eternamente in un limbo, come un moderno Virgilio, e costretto a convivere con la sua colpa. Non è la bella Verona, ma l’inferno di Frate Lorenzo la cornice di questo viaggio all’interno dei personaggi di Juliette.

Tra antichi rancori ed eterni atti d’amore incosciente, Juliette trascina il pubblico all’interno del suo viaggio, fatto di ricordi, tensioni e amori che non finiscono. Juliette è una lente di ingrandimento che mette a fuoco i tormenti dei padri e la fragilità delle madri, dona luce ai vani sogni dell’essere umano e ai suoi continui tentativi di cambiamento, rende onore al coraggio di chi parte e alla sofferenza di chi è costretto a rimanere.

Cie Twain physical dance theatre, compagnia di danza contemporanea e teatro fisico fondata nel 2006 da Loredana Parrella direttrice artistica e coreografo principale in collaborazione con il designer Roel Van Berckelaer, e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento dello Spettacolo dal 2011. Capofila di Periferie Artistiche Centro di Residenza Multidisciplinare sostenuta dalla Regione Lazio e Mibact. Dal 2016 è Centro di Produzione Danza della Regione Lazio.
Twain è residente presso il Centro d’Arte e Cultura di Ladispoli ed Supercinema di Tuscania.
Ad oggi ha realizzato più di 20 produzioni che hanno circuitato in tutta Italia, in Spagna, Inghilterra, Serbia, Germania, Cipro, Montenegro, Bulgaria e Stati Uniti.
La compagnia si identifica in una ricerca basata sulla potenzialità di diversi linguaggi, per dar vita a creazioni che divengono manifesto di un mondo fatto di interiorità e pensiero, di ispirazioni che nascono dal corpo e di visioni che diventano forma.
La linea artistica del progetto diretto da Loredana Parrella è fondata sulla scelta di autori di formazione eterogenea, appartenenti a differenti generazioni e mette a disposizione degli autori un nucleo stabile di danzatori, che rafforza la linea di coerenza artistica.
Dal 2006 ha sostenuto ed organizzato progetti di produzione di spettacoli dal vivo con oltre 360 repliche, in 170 Teatri e Festival, 17 Regioni italiane e 8 Paesi esteri; formazione professionale e del pubblico, residenze artistiche, organizzazione di eventi, rassegne e consulenze artistiche.
Dal 2013 la compagnia con il progetto Cie Twain/nuovi autori ha sostenuto i giovani coreografi Valeria Loprieno, Fernando Pasquini, Pablo Tapia Leyton, Francesco Collavino, Yoris Petrillo, Collettivo Sa.Ni/N.Cisternino-S.Sguotti, Jessica De Masi. Dal 2015 inoltre sostiene il lavoro di due coreografi associati Simonetta Pusceddu e Loris Petrillo e dal 2018 anche Silvana Barbarini.
La compagnia si avvale spesso di importanti collaborazioni tra le quali:Teatro Comunale di Modena, Fondazione Cantiere Internazionale d’ Arte di Montepulciano, ATCL Lazio, TuscaniaDanza/Progetti per la Scena, tst/Teatri di Vetro Festival, Amat Marche, Argot Produzioni, Diesis Teatrango/Teatro di Bucine, Acs Abruzzo, Teatro Vascello Roma, Rete Teatrale Aretina, T.OFF Cagliari, Fondazione Toscana Spettacolo, Scenario Pubblico Centro Nazionale Produzione Danza, Settimo Cielo/Teatro di Arsoli, Festival Quartieri dell’Arte Viterbo, che hanno coprodotto o sostenuto alcune delle produzioni tra le più importanti Lei e Tancredi, Romanza, Carmen_Les Hommes, Era mio Padre, Il Mago dei Fiori, Robin Hood, Don Quijote, Cigno, Le Città Invisibili, Powder, Little Something, Alle Acque, Storia di Schiaccionoci.
Tra i premi e riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni ricordiamo: Vincitore Bando Teatri di Vetro 2007; Finalista Premio Equilibrio 2008; “Migliore Compagnia” 2010 fuori Concorso del MarteAwards; Vincitore Bando Fuori Rotta 2010/2011 Milano , Finalista I Teatri del Sacro 2011, Primo Premio alla Miglior Coreografia al CortoinDanza 2011_Cagliari; Selezione Premio Roma Danza 2011, Finalista E45 Napoli Fringe Festival 2012, Finalista Ne(x)twork 2013 Kilowatt/Teatro Orologio, Selezione Visionari Kilowatt Festival 2013, Vincitore Bando Dinamiche Teatrali 2013 Perugia,Vincitore I Teatri del Sacro V ed. 2017, Vincitore DNA appunti coreografici 2017.  

INFO: tel 06 45426 982 – 345 2978091
via della vasca navale 58 – Roma
info@spaziorossellini.it
www.spaziorossellini.it

Festa di Roma 2020

COMUNICATO STAMPA

Campidoglio: Capodanno, 1000 artisti per 24 oredella Festa di Roma 2020
Occasione unica per riscoprire la città e vivere tutti insieme un giorno eccezionale di cultura, spettacolo e performance realizzate in esclusiva per la Capitale

Roma, 7 novembre 2019 – Si svolgerà dalla sera del 31 dicembre alla sera dell’1 gennaio la quarta edizione de La Festa di Roma 2020, la grande manifestazione ad ingresso libero promossa, in occasione del Capodanno, da Roma Capitale con la collaborazione del Tavolo tecnico per la produzione culturale contemporanea coordinato dal Dipartimento Attività Culturali di cui fanno parte: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Associazione Teatro di Roma, l’Azienda Speciale Palaexpo, la Casa del Cinema, la Fondazione Cinema per Roma, la Fondazione Musica per Roma, la Fondazione Romaeuropa, la Fondazione Teatro dell’Opera, l’Istituzione Biblioteche di Roma e il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

Quest’anno la regia e il coordinamento artistico della Festa di Roma 2020 sono a cura di Fabrizio Arcuri, Claudia Sorace e Francesca Macrì.

La Festa di Roma 2020 è dedicata al tema della Terra e alla relazione fra uomo e Natura. Un’ode alla straordinaria bellezza, vitalità e grandiosità della Natura, che partirà la sera del 31 dicembre al Circo Massimo e che proseguiràper 24 ore, come il ciclo di una giornata e come il tempo di una rotazione del nostro pianeta. Una festa pensata come un viaggio nella Natura, all’interno degli ecosistemi terrestri e delle loro biodiversità, interpretato poeticamente nella giornata dell’1 gennaio come un percorso attraverso cinque ambienti immersivi dentro e intorno alla Terra, una Terra senza confini e senza barriere, una Terra che fa della diversità il suo valore.

I cinque ecosistemi, coesisteranno e si contamineranno nella vasta area a disposizione della festa (compresa tra Piazza dell’Emporio, Ponte Fabricio, Giardino degli Aranci e Piazza Bocca delle Verità): il mondo del ghiaccio e dell’acqua dolce / il mondo colorato dei pascoli e delle praterie / il mondo dei deserti / il mondo delle giungle, delle foreste e dei boschi / il mondo del mare. Ogni ambiente, che il pubblico potrà attraversare a proprio piacimento, sarà animato da performance artistiche, scenari visionari e installazioni a tema, che importanti artisti internazionali realizzeranno appositamente, site specific, per stupire e coinvolgere gli spettatori.

Saranno parte integrante del viaggio anche gli elementi della natura che dialogano con l’architettura della città: il fiume, in primo luogo, che rappresenta la grande arteria che accompagna il percorso, con gli alberi che incorniciano il tratto, i giardini e le altre aree verdi che, colorando il cammino, ci ricordano che la natura è ovunque fra di noi, è la casa che condividiamo con tutti gli esseri viventi, dentro cui abbiamo il privilegio di vivere e di cui tutti dovremmo prenderci cura. 

L’immagine di quest’anno, realizzata dall’illustratrice Chiara Fazi, è stata cucita sul tema dell’evento: la Madre Terra. L’artwork, interamente dipinto a mano e animato digitalmente, racconta la festa visionaria coinvolgendo lo spettatore attraverso tanti sipari che celano altrettanto mondi: un grande collage, un festival di dimensioni surreali e universi naturali.

Ecco alcuni degli artisti principali tra i 1000 che prenderanno parte alla manifestazione.

31 DICEMBRE 2019

La Festa di Roma inizierà il 31 dicembre al Circo Massimo a partire dalle ore 21.00. Ad aprire la serata sarà ASCANIO CELESTINI che intratterrà il pubblico raccontando una favola inedita scritta appositamente sul tema della Terra. Con lui sul palcoscenico ci sarà la musica della RUSTICA X BAND DIRETTA DA PASQUALE INNARELLA, una numerosa banda di bambini e adolescenti nata all’interno del centro Diurno della Cooperativa sociale ONLUS “Nuove Risposte”, come attività di formazione e intrattenimento per prevenire il disagio giovanile nella periferia romana.

Dalle ore 22, la compagnia andalusa AERIAL JOCKEY STRADA eseguirà, per la prima volta in Italia, lo spettacolo di danza aerea Sylphes, con le coreografie di Eduardo Zúñiga, la regia di Roberto Strada e la felice coproduzione con Musica per Roma. Lo spettacolo, che si sposterà tra terra e cielo tramite l’ausilio di una gru, è dedicato alle Silfidi, figure mitologiche femminili identificate dal noto alchimista Paracelso come spiriti dell’aria e dei boschi e sarà realizzato con la musica del PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble, diretta da Tonino Battista, che suonerà dal vivo Le Quattro Stagioni di Vivaldi riscritte da Max Richter (The Four Seasons Recomposed, 1966). Violino solista Francesco Peverini.

Dopo il countdown per la mezzanotte e lo spettacolo pirotecnico realizzato grazie al contributo di Acea, con musica dal vivo del PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble, partirà il Dj Set della famosa artista inglese SKIN, icona pop rock, leader della band londinese Skunk Anansie e portavoce indiscussa dei diritti umani. Skin, dal centro del Circo Massimo, come in un ideale centro della Terra, proporrà 2 ore di djset con una miscela esplosiva di suoni di derivazione tech/house.

1 GENNAIO 2020

La Festa di Roma proseguirà, come in un flusso continuo, il primo di Gennaio.

Già a partire dalla mezzanotte prenderanno vita buona parte delle installazioni e il disegno luci che illuminerà l’area in modo inedito e spettacolare. In piazza Bocca della Verità dei grandi ragni di luce si muoveranno intessendo uno straordinario dialogo con degli omini di luce che cammineranno e si arrampicheranno sull’altezza del Palazzo dello Sviluppo Economico. Le due installazioni, Façade e Spider Circus, saranno realizzate ad hoc per la Festa di Roma dagli artisti francesi di GROUPE LAPS anche grazie alla collaborazione di Musica per Roma e Teatro di Roma.

La mattina dell’1 gennaio sarà dedicata alla conoscenza del territorio e dello spazio che ci circonda con il progetto Pratiche di abitazione artistica del paesaggio a cura delle Biblioteche di Roma. Quattro passeggiate artistiche per adulti e bambini – guidate dagli artisti e performer Leonardo Delogu e Valerio Sirna, fondatori del progetto di ricerca DOM – partiranno contemporaneamente alle ore 11 da quattro biblioteche situate in quartieri periferici della città, dando vita a performance teatrali, danze, musica e video, per confluire alle ore 15 nell’area centrale della Festa.

Dalle prime ore del pomeriggio del 1° gennaio la festa si sposterà tra Piazza dell’Emporio, Ponte Fabricio, Giardino degli Aranci e Piazza Bocca delle Verità con interventi artistici di importanti compagnie internazionali e 18 site specific realizzati in esclusiva per la manifestazione, che consentiranno agli spettatori di immergersi in ogni singolo ecosistema e, all’interno di questo, di partecipare attivamente a spettacoli, installazioni, performance musicali e video ad esso specificatamente dedicati.

Saranno molteplici anche gli interventi artistici che prevederanno il diretto coinvolgimento dei cittadini, sia all’interno delle singole performance che mediante specifiche call.

Un ruolo importante all’interno della festa sarà, inoltre, quello delle parate che, attraversando più ambienti, avranno il compito di ricordare poeticamente agli spettatori che gli ecosistemi si toccano e si contaminano e che è nella contaminazione dei suoi elementi che la Terra diventa più forte e sprigiona ancora più bellezza.

CALL E PARATE

Anche quest’anno Fondazione Musica per Roma chiamerà a raccolta i chitarristi amatori attraverso la call 100 CHITARRE finalizzata a formare una orchestra di 100 elementi, diretta dal Maestro Tonino Battista e guidata dai solisti del PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble, che eseguirà dal vivo in prima mondiale il nuovo lavoro commissionato al compositore statunitense Mark Gray (1967) e ispirato all’opera “La Mer” di Charles Debussy. I 100 chitarristi, che saranno selezionati a metà novembre, occuperanno le finestre del Palazzo dello Sviluppo Economico.

Con l’Azienda Speciale Palaexpo arriverà alla Festa di Romal’artista danese KAROLINE H. LARSEN che,come una novella Arianna e con il sostegno di una squadra di venti persone che risponderanno alla sua chiamata, realizzerà la performance partecipativa Collective Strings tessendo, con l’aiuto del pubblico della Festa, lunghissimi fili colorati su un gigantesco ordito e trasformando così in un labirinto l’area verde di largo Amerigo Petrucci.

Dal Teatro di Roma partirà invece una call pubblica rivolta a circa 200 cittadini, adulti e bambini, per prendere parte alla grande opera collettiva che sarà realizzata dall’artista francese OLIVIER GROSSETÊTE, uno dei più geniali protagonisti della scena europea e famoso nel mondo per le sue costruzioni di Città Effimere, realizzate con il solo utilizzo di cartoni e la partecipazione della cittadinanza. Per la Festa di Roma creerà appositamente, utilizzando solo scotch e cartoni, un’opera site specific mai realizzata prima d’ora: una costruzione di 15 metri per 15 che riproduce il Teatro di Marcello e su cui alla fine si esibirà anche Antoine Le Ménestrel, un acrobata specializzato in parkour.

Due saranno le call che saranno lanciate dalla Fondazione Romaeuropa. Unariguarda la scultrice, artista visiva e ricercatrice indipendente brasiliana, Nelè Azevedo, conosciuta in tutto il mondo per le sue installazioni di ghiaccio. Per la Festa di Roma, la Azevedo si aprirà alla formazione di un nucleo di venti persone che la aiuteranno nella realizzazione del suo intervento urbano. L’altra call sarà lanciata, invece, per la Parata tiberina degli inizi di ANDRECO. Il noto artista visivo e performativo, impegnato in una ricerca sul rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale, darà vita a una marcia composta da cittadini e performer che dall’Isola Tiberina giungerà al Basamento Aventino. La marcia, che renderà omaggio alla natura e all’acqua, sarà realizzata anche grazie alle voci della CANTORIA DELLA SCUOLA DI CANTO CORALE DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA, un gruppo di quaranta giovani coristi che eseguiranno opere di Mozart e Vivaldi, e alla musica dell’ENSEMBLE DI ARCHI DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA, con un programma che da Bach spazierà fino a Nyman.

Tutti, invece, potranno cantare e ballare durante la grande parata sul Lungotevere proposta dall’ORCHESTRA POPOLARE ITALIANA DIRETTA DA AMBROGIO SPARAGNA in cui musicisti che incedono ostentando maschere di arieti si esibiranno in un repertorio di canti e di balli popolari dell’Italia centro-meridionale, tra saltarello, pizzica e tarantella. Una vera e propria festa itinerante con organetti, tamburelli, ciaramelle, voci e ballerini, a cui prenderanno parte anche il Corpo di Ballo Popolare dell’Auditorium e le maschere e i campanacci degli Aurunci.

Il Teatro di Roma porterà per le strade della Festa altre tre parate spettacolari. Due sono a cura della compagnia francese Remue Ménage, sono ispirate alle creature del cielo e degli abissi e prevedono la partecipazione, su chiamata, di circa venti persone. La parata L’envol, nel Mondo colorato delle praterie e dei pascoli, sarà un’affascinante processione di uccelli che ci cattureranno con la loro danza aerea e la loro vitalità e ci trascineranno in un’opera pop-rock. La parata Abysses, nel Mondo del mare, darà invece vita a un sorprendente corteo luminoso di meduse, cavallucci marini, stelle e pesci scintillanti, che prenderanno vita grazie ad audaci burattinai.

La terza parata, Les tambours de feu, a cura dei baschi Cie Deabru Beltzak, sarà un musicale incedere di fuoco e teste di arieti che mette in comunicazione il Mondo dei deserti con quello colorato dei pascoli e delle praterie. 

ALTRI EVENTI NEL POMERIGGIO DELL’1 GENNAIO

La Fondazione Musica per Roma proporrà nel pomeriggio altre due performance ispirate a “La Mer” di Charles Debussy: la performance di musica elettronica con installazione interattiva a cura del compositore GIOSUÈ GRASSIA e dei suoi allievi dei corsi di Composizione Musicale Elettroacustica del Conservatorio di Benevento, e la performance Tout LA MER du Monde del DANIELE ROCCATO QUINTET, un viaggio multietnico e multiculturale nell’ignoto mare del mondo, guidato dal contrabbassista Daniele Roccato, tra le sonorità della musica classica indiana  e persiana, della musica classica contemporanea, e della musica elettronica. Con lui i musicisti Alireza Mortazavi – santur, Mariasole De Pascali – flauti, Sanjay Kansa Banik – tabla, Luigi Ceccarelli – elettronica.

Una maratona attraverso generi musicali diversiè quella che affronterà ilpianista e direttore d’orchestra noto in tutto il mondo: MARINO FORMENTI, in Italia grazie alla collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Per tutto il pomeriggio del primo gennaio Marino Formenti si esibirà in una lunga performance all’interno del Giardino degli Aranci, ribattezzato per la festa Il Giardino d’Inverno e popolato per l’occasione dalle famose statue di ghiaccio del progettoMinimum Monument dell’artista brasiliana NÉLE AZEVEDO, in collaborazione con la Fondazione Romaeuropa. Centinaia di piccole sculture in ghiaccio, rappresentanti uomini e donne di 20cm, saranno posizionate sulla scalinata del Giardino degli Aranci. Si tratta di sculture temporanee che lentamente si sciolgono per raffigurare la scomparsa dell’individualità e la perdita di personalità all’interno della massa.

Tra le altre proposte internazionali della Fondazione Romaeuropa: l’installazione interattiva Bloom Games degli architetti-designer ALISA ANDRASEK & JOSÉ SANCHEZ – posizionata tra via Santa Maria in Cosmedin e Lungotevere Aventino – che consentirà ai visitatori di partecipare a un gigantesco gioco di costruzioni, con 2.800 pezzi di plastica riciclata, creando installazioni uniche e irripetibili di ispirazione vegetale e floreale; la performance Floe, tra acrobazia e arti visive, dell’artista circense JEAN-BAPTISTE ANDRÈ e dell’artista visivo VINCENT LAMOUROUX, in cui una spettacolare scultura di giganteschi iceberg bianchi diventerà spazio per danza ed evoluzioni acrobatiche.

L’Associazione Teatro di Romaproporrà un’invasione di artisti, performer, danzatori e circensi conosciuti in tutto il mondo. Nel Mondo del mare, ilLeone d’Argento per la danza alla Biennale di Venezia, MICHELE DI STEFANO, presenterà Bermudas outdoor, un lavoro coreografico ispirato dalle teorie del caos, dalla generazione di insiemi complessi a partire da condizioni semplici, dai sistemi evolutivi della fisica e della meteorologia. Pensato per un numero variabile di interpreti (da tre a tredici), ciascuno con le proprie caratteristiche, lo spettacolo darà vita a un mondo ritmicamente condiviso e in moto perpetuo, in grado di evolvere all’ingresso di ogni nuovo danzatore, trasformando così la coreografia in un progetto di incontro e mediazione tra individui.

Nel pomeriggio dell’1 gennaio tornerà il gruppo francese GROUPE LAPS che, con la performance Spider Circus, trasformerà piazza Bocca della Verità in una enorme ragnatela su cui si muoveranno, a un’altezza di 3 o 4 metri, giganteschi ragni, che – grazie a giochi di luce e al supporto di suoni selvaggi e musica da orchestra – animeranno il Mondo delle giungle, delle foreste e dei boschi mostrando e ingigantendo ciò che normalmente è nascosto agli occhi degli uomini.

Passeggiando nel Mondo colorato dei pascoli e delle praterie si potrà godere invece della visione di un vero e proprio fulmine con la proposta dal grandissimo impatto visivo Luce, dei MASQUE TEATRO, che riprodurrà uno fra i più forti e spettacolari elementi della natura sfruttando la variazione di frequenza di un generatore di potenza elettrica trasmessa via etere.

A chiusura del percorso della Festa l’Associazione Teatro di Roma propone Asteroide B-612 del Grupo Puja, una grande performance aerea che ci permette di guardare la Terra da lontano e di immaginarvi intorno un grande viaggio senza frontiere, senza muri e senza barriere.

A cura dell’Azienda Speciale Palaexpo i seguenti progetti artistici.

Lo sguardo dell’astronauta olandese André Kuipers, che ha avuto la fortuna di osservare da lontano il nostro Pianeta, sarà protagonista del progetto video Space cinemagraphs dell’artista ARMAND DIJCKS (NL) che ha elaborato le immagini fotografiche scattate durante la Missione Spaziale Internazionale trasformandole in un video in slowmotion, per regalare agli osservatori una sensazione realistica e vivida della Terra in movimento vista dallo Spazio. Dalle finestre e dalla sommità di un palazzo di via Petroselli ondeggeranno sul pubblico le sculture a forma di lunghissimi tentacoli della proposta artistica Tentacles di FILTHY LUKER & PEDRO ESTRELLAS (Designs In Air – UK). Una enorme piovra nel pieno centro della città che, attraverso il gioco e lo stupore, inviterà a considerare l’impatto di ognuno sul Pianeta e la necessità di comportamenti ecologicamente sostenibili. Allo stesso immaginario è riconducibile la proposta dell’artista ARMAND DIJCKS (NL), che con Elementaltramuterà gli scatti fotografici – che l’artista Ray Collins (AU) ha dedicato alle onde oceaniche – in sequenze di video in loop, trasformando gli spettatori in esploratori alla scoperta delle profondità marine.

Come pure il video progetto inedito del collettivo FLXER TEAM (IT), creato appositamente per questa edizione della Festa, farà emergere gli elementi della natura dalle “viscere” architettoniche dell’area del Basamento Aventino.

La scultura Water Bear di VIKTOR VICSEK (HU), allestita per la prima volta in Italia grazie al sostegno dell’Accademia di Ungheria a Roma, offre una suggestione rivolta alle capacità di adattamento e resistenza al mutare delle condizioni ambientali. Collocata nel Giardino d’Inverno (Il Giardino degli Aranci), trasformato per l’occasione nel Mondo di ghiaccio, l’opera riproduce in grande scala un microscopico organismo invertebrato, il tardigrado, capace di sopravvivere a condizioni climatiche letali per quasi tutti gli altri animali.

Anche quest’anno Casa del Cinema e Fondazione Cinema per Roma propongono un programma di film, installazioni e suggestioni legate ai temi della Festa di Roma. Si comincia il 26 dicembre a Casa del Cinema con la rassegna a tema Il Quinto Elemento che offrirà un viaggio attraverso i grandi temi della natura – incontaminata e offesa – con 20 film di grande qualità ed impatto spettacolare: due spettacoli al giorno (sempre a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili) fino al 6 gennaio con la giornata del 1 gennaio come punto forza del programma firmato da Giorgio Gosetti e Mario Sesti. L’1 gennaio, inoltre, saranno presenti – come porte d’accesso ai cinque ambienti della Festa – le video installazioni concepite dai video artisti TOMMASO FAGIOLIVIRGINIA ELEUTERI SERPIERI e GIANLUCA ABBATE. I filmati, realizzati per l’occasione in accordo con Mario Sesti e Giorgio Gosetti, esploreranno i paesaggi digitali e fotografici legati ad ambienti e suggestioni generati dalla creatività dell’immaginario dei temi proposti. Le installazioni faranno da controcanto visivo a performance e spettacoli in programma.

Disegno luci di Daniele Davino, sound design di Angelo Longo, e realizzazione video a cura di Officine K, Igor Renzetti, Lorenzo Bruno.

Cura e ottimizzazione tecnica a cura di Luca Brinchi e Daniele Spano.

Si ringraziano per la collaborazione Siae, Acea, e la Reale Accademia di Spagna. 

INFO PER IL PUBBLICO

Ingresso libero per tutti gli appuntamenti

Web www.lafestadiroma.it
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9-19)
#lafestadiroma

Cafè Loti in concerto




Presentazione dal vivo del nuovo cd “IN TABERNA”
Nando Citarella
: voce, tammorre, chitarra battente, marranzano
Stefano Saletti: oud, lauta, bouzouki, percussioni, voce
Pejman Tadayon: saz, oud, bamtâr, setâr, ney, percussioni, voce

Giovedì 7 novembre 2019, alle ore 21 allo Spazio Rossellini Cafè Lotiil trio formato da Nando Citarella Stefano Saletti  e Pejman Tadayon, presenta dal vivo “In taberna” il nuovo cd pubblicato dalla storica etichetta indipendente Materiali Sonori.
“In taberna” ruota attorno al concetto della taverna intesa come luogo d’incontro, di convivialità, di scambio di esperienze ed emozioni

“IN TABERNA”

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7 novembre 2019 ore 21. Ingresso 10 euro

Un nuovo progetto per Cafè Loti, il trio formato da Nando Citarella (voce, tammorra, chitarra battente, marranzano), Stefano Saletti (voce, oud, bouzouki, lauta, percussioni), Pejman Tadayon (voce, saz, bamtar, oud, percussioni).

Si chiama “In taberna” e ruota attorno al concetto della taverna intesa come luogo d’incontro, di convivialità, di scambio di esperienze ed emozioni. Il lavoro è uscito il 20 settembre in CD e in formato digitale per la storica etichetta indipendente Materiali Sonori.


Qui il link per ascoltarlo: https://promo.theorchard.com/eBCleb3XQGXHLaU2TtRz

Un lavoro diviso simmetricamente in due parti. Nella prima, ci sono sei brani originali che come sempre costituiscono un ponte sonoro tra passato e presentetra musica medievale e popolaretra Oriente e Occidente. Un percorso che parte dalla Spagna, si incontra con i trobadours francesi e le cantate popolari di Napoli e del Sud d’Italia, incrocia il canto in Sabir, attraversa le antiche vie della seta, la Persia e, poi si trasforma e diventa una musica capace di vivere di nuova luce, di emozionare e trascinare chi l’ascolta. Per dimostrare che la musica è il linguaggio del possibile dove l’incontro con l’altro arricchisce, trasforma, innova. Così è stato per secoli prima che si innalzassero barriere e muri figli della paura e dell’ignoranza.

Il trio prende infatti il nome dall’antico Cafè Loti di Istanbulluogo in cui i viaggiatori si fermavano a parlare, si conoscevano e cadevano le differenze tra Nord e Sud del mondo.


La seconda parte di “In taberna” invece prende spunto dal lavoro fatto dal Cafè Loti per riportare all’origine lo spirito di mosaico multilingue e multiculturale che animava i racconti e le storie narrate nel Codex buranus che prese successivamente il nome di Carmina BuranaUna rilettura in chiave popolare di questi canti che ne evidenziano la grande forza espressiva e la profonda anima di canti del popolo. Per far emergere il contenuto assai vario dei temi trattati, che andavano da poesie di indole dottrinale, religiosa, polemica ad altre che cantavano scene sacre fino ad arrivare a quelle che inneggiavano con accento schiettamente popolare all’amore, al vino e alla natura, il Cafè Loti ha attinto, oltre al latino e al tedesco, alle “lingue” delle varie tradizioni popolari, dal siciliano al napoletano al sabir la lingua del Mediterraneo.

Un grande viaggio, quindi, per fare dei Carmina un unicum tra mondi musicali ed espressivi apparentemente differenti che, presentati in questa nuova veste, fanno comprendere e apprezzare il modo in cui la musica Occidentale colta ha sempre saputo accogliere suggestioni della più varia provenienza, ed utilizzarle come un mezzo per rinnovarsi e reinventarsi (come fece Orff nel 1936).

E così dentro “In taberna” la tammorra risuona su un bouzouki greco, il saz, il setar e l’oud accompagnano il marranzano e il canto a tenore. Si susseguono echi della tradizione sefardita spagnola, cantigas medievali, la musica classica persiana, madrigali, tarantelle, ballate popolari.

Una festa in musica che attraversa il Mediterraneo sulle rotte degli antichi viaggiatori.

In Taberna segue il primo lavoro discografico del trio, “Cafè Loti” uscito nel dicembre 2015 distribuito da Materiali Sonori, finalista delle Targhe Tenco 2016 nella sezione dialetti e lingue minoritarie.

Video:

Sito webhttps://www.facebook.com/cafeloti

INFO: tel 06 45426 982 – 345 2978091

via della vasca navale 58 – Roma
info@spaziorossellini.it
www.spaziorossellini.it

Daniele Silvestri – La terra sotto i piedi


Pallazetto dello sport – Roma 25.10.2019

Live report, pregalleria e galleria fotografica di Claudio Enea

Prima data, del tour “La terra dal vivo sotto i piedi” e prima volta per Danile Silvestri nel Palazzetto dello Sport di Roma, che risponde in maniera totalmente automatica all’evento con un quasi pieno a dispetto dello sciopero dei mezzi che ha quasi paralizzato la città fino almeno alle ore 18.

Ovviamente in scaletta c’è non solo l’ultimo album ma gran parte dei successi del cantautore romano che festeggia quest’anno i 25 anni di attività, ben 35 brani che ripercorrono la sua carriera del 1994 ad oggi.

Un palco molto vasto cosparso di vera terra come da titolo dell’album, fanno da scenografia assieme ad un imponente ledwall e un particolare gioco di luci, che per noi fotografi specialmente nei primi tre brani, sono stati una vera sfida.

Una band numerosa e di tutto rispetto, ben 9 elementi, accompagna Silvestri, ospite fisso Rancore, suo compagno di avventura anche nell’ultima kermesse Sanremese.

Band
Adriano Viterbini – Chitarra
Daniele Fiaschi – Chitarra
Duilio Galioto – Tastiere
Fabio Rondanini
– Batteria
Gianluca Missili – Tastiere
Gabriele Lazzarotti– Basso
Jose Ramon Caraballo Armas – Tromba e Percussioni
Marco Santoro – Tromba
Piero Monterisi
– Batteria


Scaletta

  1. Qualcosa cambia
  2. Marzo 3039
  3. Complimenti ignoranti
  4. Concime
  5. Scusate se non piango
  6. Manifesto
  7. Tutti matti
  8. Precario è il mondo
  9. L’appello
  10. La guerra del sale
  11. Argentovivo (con Rancore)
  12. Arlecchino (Rancore cover)
  13. Il mio nemico
  14. Dove sei
  15. Le cose in comune
  16. Hold me
  17. Strade di Francia
  18. Desaparecido
  19. Occhi da orientale
  20. 1000 euro al mese
  21. A me ricordi il mare
  22. Monetine
  23. Acqua stagnante
  24. L’amore non esiste (dal progetto Fabi Silvestri Gazzè)
  25. La mia casa
  26. La vita splendida del capitano
  27. Tempi modesti
  28. Gino e l’Alfetta
  29. Salirò
  30. Le navi
  31. Prima che
  32. La paranza
  33. Testardo
  34. Cohiba
  35. Alla fine

Pregalleria


(Foto complessive galleria 32)


“Flautissimo 2019 – Verso Sud” – XXI edizione


Direzione artistica Stefano Cioffi

Il 2 novembre a Roma al Teatro Palladium, prende il via la ventunesima edizione di Flautissimo, manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica, e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo.

E così oggi Flautissimo è anche jazz, teatro, performance crossdisciplinari e altro ancora: è un tuffo inebriante nel mondo che abitiamo alla ricerca di contenuti attuali e condivisioni diffuse.

In questa edizione dal titolo “Verso Sud” tutto gira attorno al viaggio e al movimento, verso o da qualcosa, un’esplorazione di luoghi del mondo e dell’anima, o meglio ancora dell’anima dei luoghi in cui troviamo piccole e grandi storie e sguardi verso culture differenti.

Una programmazione diffusa (in scena al Palladium e al Vascello), ragionata e rivolta alla contemporaneità con una proposta delicata e profonda, questa l’ambizione di Flautissimo: un contenitore di idee e suggestioni per ragionare sulla nostra società godendo della bellezza dello spettacolo dal vivo, sia questo musica, teatro, performance o tutto quanto messo insieme.

Si parte il 2 e il 3 novembre al Palladium con due intense giornate (dal mattino alla sera) dedicate interamente alla musica classica con alcuni tra i più grandi flautisti al mondo come Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Philippe Bernold, Jacques Zoon, Mario Caroli, Juliette Hurel, Riccardo Ghiani, Andrea Oliva, Joséphine Olech, Adriana Ferreira, Francisco López, Gareth McLearnon e Andrea Manco e una sezione espositiva che comprende le migliori pubblicazioni dell’editoria musicale e i più apprezzati costruttori di flauti del mondo con i loro strumenti. Inoltre le masterclass, appuntamento immancabile per il Festival Flautissimo, un’opportunità privilegiata per dieci giovani flautisti provenienti da Portogallo, Spagna, Italia, Colombia, Lettonia, Israele, di fare lezioni individuali con una platea di quattrocento musicisti, guidati dai più grandi maestri a livello mondiale. Quest’anno, le lezioni sono tenute dai maestri Caroli, Ghiani, Manco, Oliva e Bernold. A completare il programma, una masterclass collettiva tenuta dal maestro McLearnon, “Il flauto per tutti” e una presentazione editoriale di Rien De Reede che ci racconta la sua ultima fatica “Mozart & Rock” metodo per iniziare a suonare il flauto, pubblicato dalle edizioni Riverberi Sonori.

Per il teatro e la musica, tante le novità e le prime assolute. Si inizia il 6 novembre al Teatro Vascello con “Le illusioni perdute”, una drammaturgia che trae spunto da Honoré de Balzac di e con Giancarlo De Cataldo e le musiche eseguite dal vivo Rita Marcotulli. Si prosegue il 16 novembre con Il resto della settimana di Maurizio De Giovanni con Peppe Servillo, in scena con la doppia veste di attore e cantante, e le musiche eseguite dal vivo Natalio Mangalavite. Il 17 novembre (alle ore 17.00) Francesco Piccolo con L’animale che mi porto dentro: la formazione di un maschio contemporaneo, specifico e qualsiasi.

Il 20 novembre sarà la volta di Francesca Pica con Mare, liberamente tratto da “Donne di mare” e “La danza delle streghe” di Macrina Marilena Maffei e il 24 novembre  (alle ore 18.00) il concerto di una delle più interessanti formazioni musicali italiane, gli Avion Travel che, a distanza di 15 anni dal loro ultimo album di inediti “Poco Mossi gli altri Bacini”, tornano con “Privé”, un disco e un concerto fedele allo spirito di produzione indipendente e alle atmosfere della trilogia composta da “Bellosguardo”, “Opplà”, “Finalmente Fiori”.

Il 7 dicembre alle ore 21 e l’8 dicembre alle ore 18 al Palladium in scena una nuova versione di Doc-donne di origine controllata di e con Francesca Reggiani e l’11 dicembre grande chiusura di festival al Palladium con un’altra prima assoluta: Sulle vie del tango (il sogno di Borges) con Massimo Popolizio e Javier Girotto.

Flautissimo 2019 è una produzione Accademia Italiana del Flauto, in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello e il sostegno della Regione Lazio.

L’IDEA: Ogni edizione di Flautissimo ha un titolo differente, a seconda dell’idea intorno alla quale è stata pensata e realizzata. Quest’anno Stefano Cioffi, direttore artistico del festival, ha scelto “Verso Sud”.

““Partir, c’est mourir un peu.” Siamo sedentari da poco, ma per lungo tempo la nostra casa è stata la strada. Noi siamo perché ci muoviamo tra i luoghi, è proprio il movimento che ci rende abitanti del mondo, continuiamo a partire, scoprire, conoscere, come incantati da un inesorabile richiamo primordiale.

I bambini si calmano quando le madri li fanno camminare, aggrappati al loro seno, perché quell’andare richiama l’ancestrale nomadismo dell’uomo. Oggi assistiamo a un nuovo irresistibile movimento, a una transizione umana da un luogo a un altro come mai avevamo vissuto prima. È uno spostamento immancabilmente ascensionale: ci si muove dal Sud del mondo per andare verso l’alto, verso il Nord, potenziale vita, opportunità, rinascita. Ma non è sempre così.

Quest’anno Flautissimo inverte la rotta, mette la barra a mezzogiorno: torniamo verso il Sud, verso il baricentro, verso gli abissi, verso l’origine della terra. Andiamo verso quei luoghi che oggi più che mai lasciamo inesorabilmente inesplorati o desolati. L’uomo è scisso per natura tra la spinta ad andare nel mondo e il bisogno di tornare alla propria casa. Ambivalenza insuperabile, che rende vivo e divino l’uomo, che lo spinge a cercare un’assolutezza nelle proprie scelte.
Flautissimo quest’anno guarda nelle pieghe e nelle ombre dell’erranza umana, indaga quel paesaggio basso e dimenticato, il Sud del mondo e di noi stessi, alla ricerca della ragione che determina il nostro agire e definisce le nostre identità. Stefano Cioffi.

MUSICA CLASSICA: Sabato 2 novembre e 3 novembre dalle 9.30 alle 23 – PALLADIUM

Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Philippe Bernold, Jacques Zoon, Andrea Oliva,​ ​Mario Caroli, Andrea Manco​, ​Juliette Hurel, Riccardo Ghiani,​ ​Adriana Ferreira,​ ​Francisco López,​ Joséphine Olech,​ Gareth McLearnon: flauto
Giuseppe Scaglione: violoncello.
Sara Matteo, Francesca Carta, Marco Grisanti, Cameron Roberts, Helène Couvert, Selim Mazari: pianoforte.

TEATRO  6 novembre 2019 h.21.00  – VASCELLO
LE ILLUSIONI PERDUTE
[Prima assoluta] drammaturgia su “Le illusioni perdute” e “Splendori e miserie delle cortigiane”
di Honoré de Balzac con Giancarlo De Cataldo; musiche eseguite dal vivo Rita Marcotulli

TEATRO/MUSICA 16 novembre 2019 h.21.00  – VASCELLO
IL RESTO DELLA SETTIMANA
 [Prima assoluta] di Maurizio De Giovanni
con Peppe Servillo musiche eseguite dal vivo Natalio Mangalavite

TEATRO 17 novembre 2019 h.17.00  – VASCELLO
L’ANIMALE CHE MI PORTO DENTRO
 [Prima assoluta] di e con Francesco Piccolo

TEATRO  20 novembre 2019 h. 21.00 – VASCELLO
MARE
liberamente tratto da “Donne di mare” e “La danza delle streghe” di Macrina Marilena Maffei
di e con Francesca Pica

MUSICA 24 novembre 2019 h.18.00 – VASCELLO
AVION TRAVEL in concerto
Peppe Servillo, voce / Mimì Ciaramella, batteria / Peppe D’Argenzio, sax / Flavio D’Ancona, tastiere / Duilio Galioto, piano e tastiere / Ferruccio Spinetti, contrabbasso

TEATRO  7 dicembre ore 21 – 8 dicembre ore 18 – PALLADIUM
DOC- DONNE DI ORIGINE CONTROLLATA
[Nuovo testo rivisitato] di Francesca Reggiani, Valter Lupo, Gianluca Giugliarelli
con Francesca Reggiani
e con la partecipazione di Linda Brunetta

TEATRO  11 dicembre 2019  ore 21 – PALLADIUM
SULLE VIE DEL TANGO (Il sogno di Borges)
[Prima assoluta] di Jorge Luis Borges
con Massimo Popolizio musiche eseguite dal vivo da Javier Girotto

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2019:
ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO

Tel +39 06 44703290 – segreteria@accademiaitalianadelflauto.it

Biglietti Vascello: intero € 20 / ridotto over 65 € 15 / ridotto under 26 € 12
* per il concerto degli Avion Travel: Intero € 25 ridotto over 65 € 18 ridotto under 26 € 15
Biglietti Palladium: intero €20 / ridotto €15

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Claudio Enea
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