Premiere del film “La ballata dei gusci infranti” – Red Carpet
Roma, 21 Marzo 2022
Lunedì 21 marzo European Affairs ha presenziato la prèmiere serale all’UCI Cinemas Porta di Roma del film “La Ballata dei Gusci Infranti”, diretto Federica Biondi e ispirato al sisma nel Centro Italia del 2016 con Caterina Shulha, Simone Riccioni, Paola Lavini, Miloud Benamara, Barbara Enrichi, Samuele Sbrighi, e con la partecipazione di Lina Sastri e Giorgio Colangeli.
Sul Red Carpet molti ospiti oltre ai protagonisti sopra citati per i quali vi rimandiamo alla nostra galleria fotografica.
Il film, che uscirà nelle sale italiane dal 31 marzo, narra quattro storie ambientate ai piedi dei Sibillini, nel cuore dell’Italia, dove vivono quattro famiglie legate ad un destino comune. Al centro del racconto Jacopo (Samuele Sbrighi), che vive in mezzo alla natura e la attraversa sempre a piedi, cita Dante e conosce tutti, pur restando ai margini. Si fa amico un giovane parroco africano (Miloud Mourad Benamara) appena arrivato a gestire una piccola parrocchia. Jacopo è il figlio di Alba (Lina Sastri) e Dante (Giorgio Colangeli), attrice lei e drammaturgo lui. Ritiratisi in una casa isolata sull Appennino marchigiano, i due artisti dedicheranno alla comunità che li ha accolti ormai da anni il loro ultimo spettacolo, una rielaborazione del Paradiso di Dante Alighieri. A pochi chilometri di distanza, proprio a ridosso dei Sibillini, c è la fattoria di Lucia (Paola Lavini) che si ritrova all’improvviso a condurre l azienda da sola, abbandonata dal marito, attratto da una vita più facile. Tenterà di aiutarla Jacopo, con cui Lucia baratta spesso del formaggio per un pugno di noci, e insieme sapranno riorganizzare la fattoria. In un borgo vicino, abitano David (Simone Riccioni) ed Elisabetta (Caterina Shulha) che vivono l’attesa del primogenito tra la paura del futuro e le prime scosse di terremoto. E un giorno, all’improvviso, ogni desiderio di futuro, ogni progetto, ogni intenzione s’infrange contro il terremoto. “La Ballata dei gusci infranti” narra la fragilità della vita e la forza del senso di appartenenza. Il film è un’antologia di storie di un territorio. Ogni personaggio ha il proprio dolore e i propri misteri che emergono come polvere dalle macerie, gli schemi saltano, gli assetti cambiano ma nella nuova dimensione in cui verranno tutti catapultati sapranno trovare un motivo per guardare avanti.