Roma, “Per i contemplatori di nuvole” è la nuova mostra fotografica a cura di Barbara Martusciello. Intervista a Giorgio Sacher.
Che le nuvole abbiano da sempre ispirato le menti umane è innegabile. Che l’uomo abbia sempre avuto la propensione di guardare verso il cielo, anche questo innegabile.
Nascono così le prime forme di pensiero: gli antichi contemplavano la natura e all’improvviso tutto era chiaro, ma allo stesso tempo mai risolto. Una natura incomprensibile che ha spinto gli uomini ad interrogarsi su di essa attraverso i sensi dapprima, poi tramite categorie di pensiero sempre più astratte alla ricerca della verità. Che non era solo una verità in senso oggettivo ed estatico, ma una verità anche interiore che portava l’uomo a riconoscere le proprie passioni, le proprie pulsioni, i propri istinti e sentimenti. Sono questi i contemplatori di nuvole.
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