Il magazine della tua Città

Category archive

CULTURA

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Flautissimo 2024

Roma. Dal 27 ottobre al 15 dicembre 2024

TEATRO PALLADIUM/TEATRO INDIA/TEATRO DEL LIDO/TEATRO VASCELLO/TEATRO TORLONIA

FLAUTISSIMO 2024 – 26a edizione

Torna il festival
diretto da Stefano Cioffi tra parole, teatro e musica

COMINICATO STAMPA: UFFICIO STAMPA FLAUTISSIMO

Il 27 ottobre 2024, tornano a Roma gli appuntamenti di teatro e musica di Flautissimo, il festival diffuso, che quest’anno si terrà al Teatro Palladium, Teatro India, Teatro del Lido, Teatro Vascello e Teatro Torlonia.

Diretto da Stefano Cioffi, Flautissimo,nato come festival dedicato alla musica classica da camera, nel corso degli anni ha sperimentato nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche e performance cross-disciplinari.

Per il terzo anno consecutivo, dopo gli straordinari successi delle precedenti edizioni, l’apertura è affidata alla straordinaria Maria Paiato che, il 27 ottobre alle ore 17.30 al Palladium, inaugura la sezione “Parole, Teatro & Musica” con Una e una notte di Ennio Flaiano. Protagonista Graziano un giovane aspirante giornalista, ma incorreggibile vitellone velleitario e sognatore, alle prese con una sorprendente, spaziale avventura amorosa. Sullo sfondo della Roma degli anni 60, in un’Italia più ingenua e genuina, tra atmosfere e immagini Felliniane sempre sospese tra sogno e realtà.

Il 3 novembre, al Teatro del Lido alle ore 17, e il 4 novembre al Teatro Vascello alle ore 21, Lucia Mascino sarà in scenacon Il sen(n)o, di Monica Dolan, una prima a Roma, con la regia di Serena Sinigaglia. La storia di Tessa, una psicoterapeuta incaricata di fornire un rapporto medico su suo paziente per il tribunale. Un monologo che svela le riflessioni della protagonista, tra private sofferenze e pubblico ruolo e che ci conduce nell’esplorazione di un tema terribilmente attuale: come l’esposizione precoce alla sessualizzazione e alla pornografia nell’era di internet abbiano inciso profondamente sulla nostra cultura.

E al Palladium, il 9 e 10 novembre, tornano le due intense giornate – che ogni anno accolgono centinaia di fedelissimi spettatori provenienti da tutto il mondo – dedicate interamente alla musica da camera con le masterclass e i concerti di alcuni dei migliori flautisti al mondo. Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Denis Bouriakov, Violeta Gil Garcia, Erin Bouriakov, Mario Caroli, Marianna Zolnacz, Riccardo Ghiani, Gaia Bergamaschi, Mario Bruno, Adriana Ferreira, Gianluca Campo, accompagnati al pianoforte daFrancesca Carta, Elizaveta Ivanovna, Sara Matteo, Katharina Kagel eseguiranno musiche di, tra gli altri, Debussy, Schubert, Mozart, Jolivet, Vivaldi. Nelle stesse giornate non mancherà, poi, la mostra degli strumenti musicali (a ingresso gratuito), presso Moby Dick Hub Culturale.

Rinnovata la collaborazione con le Biblioteche di Roma che quest’anno ospiteranno otto letture dell’attrice Serena Sansoni, scelte tra gli scritti di Dino Buzzati: alla Biblioteca Vaccheria Nardi con 6 appuntamenti (il 5, 12, 19, 26 novembre, 3, 10 dicembre alle ore 11) e 2 alla Biblioteca Villa Leopardi (il 30 ottobre e il 6 novembre alle 10:30), tutti a ingresso gratuito.

Il 17 novembre si torna al Palladium, alle 17.30, per Paola Minaccioni e il suo spettacolo L’urlo di Roma. Voce e anima per Giuseppe Gioachino Belli, con le musiche eseguite dal vivo da Valerio Guaraldi, Claudio Giusti e Gianfranco Vozza. Una serata dedicata alla lingua romana al suo massimo poeta Giuseppe Gioachino Belli e al suo erede contemporaneo, Mauro Marè. Un vero e proprio viaggio nella cultura romana, così variegata e contraddittoria, altissima e popolare: da Roma capitale d’Italia, Roma “città di sempre solenne ricordanza” e al tempo stesso “stalla e chiavica der monno”.

Il 27, 28 e 29 novembre al Teatro Torlonia alle ore 20, in collaborazione con il Teatro di Roma, una prima assoluta: In fondo al campo, scritto e diretto da Giulia Bartolini, con Zoe Zolferino e Grazia Capraro e le musiche di Vanja Sturno, una produzione Flautissimo festival/Stefano Cioffi e Compagnia KARL. La storia di Miss Ufo, una donna sarda che racconta di essere stata rapita dagli alieni, che racconta la sua avventura (a cui nessuno crede) a Martha, una giornalista che lavora per una piccola tv privata. Un incontro anomalo, sospeso tra spazio e tempo, tra terra e cielo.

Al Teatro India, il 3 e 4 dicembre alle ore 21, il racconto della vita e della morte di Angela, una donna dal carattere impossibile: Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini, una produzione Flautissimo Festival e Bellosguardo in prima nazionale, con Peppe Servillo accompagnato da Cristiano Califano alla chitarra. La storia di una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore… Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici.

La ventiseiesima stagione di Flautissimo si concluderà al Palladium con l’intelligente comicità di Max Paiella in A ruota libera, in scena il 15 dicembre alle 17.30.  “La canzone è l’artefice principale della nostra cultura dove le liriche dei Pooh o di Cremonini sono ormai il nostro vocabolario più che i libri di Umberto Eco. Se la letteratura non riesce più a creare l’entusiasmo di un tempo, le canzonette invece sono il nostro vero riferimento culturale, insieme ai vari personaggi che infestano la nostra epoca con le loro storie…” Max Paiella si muove cosi, tra note, parole e canzoni come un moderno cantastorie interpretando i suoi personaggi da Vinicius Du Marones, Demetrios Parakulis, Fata Paiella… Le migliori parodie musicali degli ultimi anni del Ruggito del coniglio, sulle note delle canzoni del momento.

“Flautissimo #26. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido e Teatro Vascello. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” di Roma Capitale.

IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2024:

ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO | Tel +39 06 44703290 – produzione@accademiaitalianadelflauto.it
BIGLIETTI: https://www.accademiaitalianadelflauto.it/biglietti/

I LUOGHI DEL FESTIVAL:
GLI SPETTACOLI E I CONCERTI:

TEATRO PALLADIUM: Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma

Metro B, Garbatella. Bus 671, 715, 716, 669, N716

TEATRO INDIA: Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma

Bus 170,775,791,792,766

TEATRO DEL LIDO: Via delle Sirene, 22, 00121 Lido di Ostia, RM

Treno per Ostia, fermata Lido centro, Bus 01

TEATRO VASCELLO: Via Giacinto Carini, 78, 00152 Roma

Bus 75, 44, 710, 871, 870

TEATRO TORLONIA: Via Lazzaro Spallanzani, 1A, 00161 Roma

Bus 60, 62, 66, 82, 90, 88. Tram 3, 19

LE LETTURE:

BIBLIOTECA VACCHERIA NARDI Via di Grotta di Gregna, 37, 00155 Roma

Metro B, S. Maria del Soccorso. Bus 309, 450, 451, 319

BIBLIOTECA VILLA LEOPARDI Via Makallè, 00199 Roma

Bus 235, 542, 60, 82, 89

LA MOSTRA DEGLI STRUMENTI MUSICALI:

MOBY DICK HUB CULTURALEVia Edgardo Ferrati, 3a, 00154 Roma

Metro B, Garbatella. Bus 671, 715, 716, 669, N716

CALENDARIO FLAUTISSIMO TEATRO & MUSICA

TEATRO PALLADIUM 27 ottobre 2024, ore 17:30  Intero: € 20 | Ridotto: € 15

UNA E UNA NOTTE di Ennio Flaiano
con Maria Paiato
“Una e una notte” è il titolo del breve romanzo (o lungo racconto) di Ennio Flaiano che ha per protagonista Graziano, un giovane aspirante giornalista ma incorreggibile vitellone velleitario e sognatore, alle prese con una sorprendente, spaziale avventura amorosa. Sullo sfondo della Roma degli anni 60, in un’Italia più ingenua e genuina, Flaiano muove i suoi personaggi con magistrale leggerezza, ironia e struggente nostalgia; le atmosfere, le immagini che la sua scrittura evoca sono quelle Felliniane sempre sospese tra sogno e realtà in una osservazione del mondo e degli uomini di chi ha capito tutto e, raccontando, con tenerezza perdona.

TEATRO DEL LIDO 3 novembre 2024, ore 17.   Intero: € 10 | Ridotto: € 8

TEATRO VASCELLO 4 novembre 2024, ore 21  Intero: € 20 | Ridotto: € 25

IL SEN(N)O – (prima a Roma)

di Monica Dolan

conLucia Mascino

adattamento e regia Serena Sinigaglia

titolo originale The B*easts | traduzione Monica Capuani

scene Maria Spazzi | luci e suoni Roberta Faiolo

assistente alla regia Michele Iuculano

tecnico di produzione Christian Laface | foto di scena Serena Serrani | produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano

distribuzione a cura di Mismaonda

Tessa è una psicoterapeuta incaricata di fornire un rapporto medico su suo paziente per il tribunale. Questo è il caso più eccezionale di Tessa in tutti i suoi vent’anni di pratica. Man mano che il trattamento procede, si ritrova a porre domande più profonde e di vasta portata, non solo sul suo paziente, ma sul mondo e le sue motivazioni. Un monologo volutamente sfidante che svela le riflessioni della protagonista, tra private sofferenze e pubblico ruolo.

Un monologo volutamente sfidante che ci conduce nell’esplorazione di un tema terribilmente attuale: come l’esposizione precoce alla sessualizzazione e alla pornografia nell’era di internet abbiano inciso profondamente sulla nostra cultura.

TEATRO PALLADIUM  17 novembre 2024, 17:30. Intero: € 20 | Ridotto: € 15

L’URLO DI ROMA voce e anima per Giuseppe Gioachino Belli

di e con Paola Minaccioni

musiche eseguite dal vivo da Valerio Guaraldi, chitarra; Claudio Giusti, sax; Gianfranco Vozza, percussioni

cura Teatro di Dioniso | organizzazione e distribuzione Nicoletta Scrivo

L’Urlo di Roma è una serata dedicata alla lingua romana in cui si dà voce all’anima della capitale, attraverso l’opera del suo massimo poeta Giuseppe Gioachino Belli e del suo erede contemporaneo, Mauro Marè, che definiva la poesia “il sasso lanciato verso il silenzio di Dio”. Grazie alle note di Valerio Guaraldi, Claudio Giusti e Gianfranco Vozza e alla poesia gli spettatori faranno un vero e proprio viaggio nella cultura romana, così variegata e contraddittoria, altissima e popolare: da Roma capitale d’Italia, Roma “città di sempre solenne ricordanza” e al tempo stesso “stalla e chiavica der monno”.

TEATRO TORLONIA 27/28/29 novembre 2024, ore 20 Intero: € 15 | Ridotto: € 10

IN FONDO AL CAMPO (prima nazionale)

di Giulia Bartolini

con Zoe Zolferino e Grazia Capraro

Regia di Giulia Bartolini

Musiche: Laurence Mazzoni

scene: Compagnia CARL

produzione: Flautissimo Festival/ Accademia Italiana del Flauto/Stefano Cioffi e Compagnia CARL

foto di scena: Francesca Cassaro/ Stefano Cioffi | Costumi: Agustina Agadea

In collaborazione col Teatro di Roma

Centro della Sardegna, un piccolo villaggio, una grande casa, un campo d’orzo, oggi. Ci vive da sola una donna, “Miss Ufo” (così la chiamano, prendendola in giro, in paese). Sono anni che racconta di essere stata rapita dagli alieni. 8 minuti di vuoto, di Missing Time: «è successo laggiù, dietro la casa, in fondo al campo». Un giorno arriva Martha, lavora per una piccola tv privata, di quelle commerciali, deve intervistarla. Un incontro anomalo, sospeso tra spazio e tempo, tra terra e cielo: cos’è accaduto veramente in fondo al campo?

TEATRO INDIA 3-4 dicembre 2024, ore 21 Intero: € 18 | Ridotto: € 15

IL FUOCO CHE TI PORTI DENTRO (prima nazionale)

di Antonio Franchini

con Peppe Servillo

e Cristiano Califano alla chitarra
In collaborazione col Teatro di Roma

“Il fuoco che ti porti dentro” racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore…» Questa storia è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici.

TEATRO PALLADIUM 15 dicembre 2024, ore 17:30. Intero: € 20 | Ridotto: € 15

A RUOTA LIBERA
di e con Max Paiella

La canzone è l’artefice principale della nostra cultura dove le liriche dei Pooh o di Cremonini sono ormai il nostro vocabolario più che i libri di Umberto Eco. Se la letteratura non riesce più a creare l’entusiasmo di un tempo le canzonette invece sono il nostro vero riferimento culturale, insieme ai vari personaggi che infestano la nostra epoca con le loro storie. Max Paiella si muove cosi, tra note, parole e canzoni come un moderno cantastorie interpretando i suoi personaggi da Vinicius Du Marones, Demetrios Parakulis, Fata Paiella… Le migliori parodie musicali degli ultimi anni del Ruggito del coniglio, sulle note delle canzoni del momento. Uno spettacolo tagliato sulla base delle vostre esigenze, chiedete una storia e vi sarà cantata all’istante.

CALENDARIO FLAUTISSIMO MUSICA DA CAMERA – TEATRO PALLADIUM

TEATRO PALLADIUM 9 novembre 2024. Intero: € 20 | Ridotto: € 15
16,00 Gianluca Campo, Adriana Ferreira, Musiche di Debussy, Schubert
18,30 Gaia Bergamaschi, Marianna Zolnacz, flauto Musiche di Mozart
21,00 Denis Bouriakov, Erin Bouriakov, Riccardo Ghiani, flauto Francesca Carta, pianoforte Musiche di Jolivet 

TEATRO PALLADIUM 10 novembre 2024 Intero: € 20 | Ridotto: € 15
ore 15,00 Mario Bruno, flauto, Elizaveta Ivanovna, Sara Matteo, pianoforte
ore 17,00 Mario Caroli, Violeta Gil Garcia, flauto; Katharina Kagel, pianoforte Musiche di Vivaldi
ore 19,00 Silvia Careddu, Emmanuel Pahud, flauto; Francesca Carta, pianoforte Musiche di Schubert

LETTURE IN BIBLIOTECA
Biblioteca Vaccheria Nardi 6 letture 5, 12, 19, 26 novembre, 3, 10 dicembre, ore 11. Ingresso gratuito
Biblioteca Villa Leopardi 2 letture 30 ottobre e 6 novembre, ore 10:30. Ingresso gratuito

Il tempo e l’abisso

Il viaggio verso l’invisibile negli scritti di Dino Buzzati

con e a cura di Serena Sansoni

Scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo, librettista, scenografo, poeta: difficile inquadrare la poliedrica personalità di Dino Buzzati, artista al di fuori di ogni scuola. A partire dagli anni ‘30 lo scrittore bellunese scrive romanzi quali: Il segreto del Bosco Vecchio, Il deserto dei Tartari, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Il grande ritratto, Un amore. E in questa sbalorditiva distesa narrativa troviamo le raccolte di racconti, inesauribili metafore della nostra vita interiore, tra cui: I sette messaggeri, La boutique del mistero, Sessanta racconti (Premio Strega 1958).

In uno stile riconducibile al genere fantastico, con elementi vicini al surrealismo, all’orrore e alla fantascienza, Buzzati riflette sulle pieghe più nascoste dell’animo umano: l’inquietudine delle attese, la paura di fronte allo sfuggire del tempo, la precarietà dell’amore, la vanità della gloria e delle ambizioni mondane. La lettura delle sue opere ci mostra il non visto, la realtà nella sua dimensione più rarefatta, traccia un sentiero in un indecifrabile labirinto, senza farci mai perdere la capacità di sognare, di meravigliarci di fronte alla Natura, di scoprire la magia nell’ovvio quotidiano. In definitiva, Buzzati è in grado di trasportarci dall’ordinario allo straordinario.

LA MOSTRA DI STRUMENTI MUSICALI

MOBY DICK HUB CULTURALE  9-10 novembre

Sabato 9 dalle 10,30 alle 17,00 | Domenica 10 dalle 10,00 alle 14,00

Ele A al Largo Venue

Prosegue l’ “Acqua tour” di Ele A – nome d’arte di Eleonora Antognini – che ieri sera ha fatto tappa al Largo Venue di Roma.

Di fronte ad un pubblico di giovani fan la rapper e cantante svizzera ha presentato i brani del suo primo EP intitolato “Globo“, prodotto da Disse, uscito nell’aprile 2023.

Nel corso del concerto Ele A ha anche eseguito tra gli altri “Mikado“, il suo primo singolo ufficiale pubblicato nel 2022, nonché alcuni inediti quali “Bounce” e “Pixel“.

Ha aperto il concerto la giovane rapper pugliese Martina Totaro, in arte Marte.

La scaletta del concerto
Intro
Jeans
KO
Record deals
Tour club freestyle
Tennis club
Mikado
Chanelina
Gocce
Elclasico
Nihao Redbull Ita
Game
Neve
Oro
Bounce
Pixel
Dafalgan
Oblo
Nodi
Oceano
Globo
Uno999
Last friday night

La galleria delle immagini

Le immagini dell’opening di Marte

Al via la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma

Al via oggi, mercoledì 16 ottobre, la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si terrà fino al 27 ottobre con la direzione artistica di Paola Malanga, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Salvatore Nastasi, Direttrice Generale Francesca Via.

Alle ore 19, l’attore Lino Guanciale sul palco della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ha innaugurato la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Nel corso della serata è stato presentato il film di apertura della Festa del Cinema 2024 Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre, primo titolo del Concorso Progressive Cinema.

Tra i più interessanti autori del nostro cinema, Segre – regista dei pluripremiati Io sono LiLa prima neve, L’ordine delle cose Welcome Venice – porta sul grande schermo il racconto biografico della vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro e la conseguente drammatica fine della strategia del “compromesso storico”, il grande tentativo di unire le forze popolari di matrice cattolica e socialista per guidare il Paese.

Francis Ford Coppola regala una Masterclass speciale all’Auditorium Parco della Musica: quando il cinema è una conversazione

La preapertura di Alice nella città e della XIX Festa del Cinema di Roma alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica ha visto Francis Ford Coppola tenere una masterclass che ha superato ogni aspettativa, trasformandosi in una lezione di cinema viva e interattiva. L’evento, parte della programmazione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema dedicata alle preziose giovani generazioni, ha riunito oltre 200 studenti di scuole di cinema, accreditati e pubblico, riempendo ogni angolo della sala e regalando ai partecipanti un’esperienza indimenticabile.

Coppola ha fin da subito spezzato le barriere formali, invitando il pubblico a non considerare l’incontro una classica lezione, ma piuttosto una conversazione tra studenti, mettendosi egli stesso sullo stesso piano dei giovani cineasti presenti che si sono lasciati trasportare dal Maestro in un vero e proprio viaggio. Nel corso dell’incontro, ha esplorato le sfide e le scelte creative che hanno caratterizzato la sua carriera, ponendo particolare enfasi su due pilastri del cinema: la scrittura e la recitazione.

Durante l’evento, Coppola ha improvvisato un momento unico chiamando alcuni studenti sul palco e coinvolgendoli in un esercizio pratico di recitazione. Questo gioco teatrale, dal tono divertente e coinvolgente, è stato più di un semplice esperimento: è diventato una vera e propria lezione sul valore della spontaneità e della collaborazione nell’arte cinematografica.

L’incontro si è concluso con un momento a sorpresa. L’attore Matt Dillon, presente tra il pubblico, è salito sul palco per consegnare a Coppola un premio speciale a testimonianza del profondo impatto che il regista ha avuto non solo sul cinema, ma anche sulle nuove generazioni di artisti della Settima Arte sintesi d’estensione dello spazio e di dimensione del tempo stesso.

Rivolgendosi proprio ai futuri registi, in un sentito passaggio del suo intenso discorso, ha voluto sottolineare fortemente che occorre avere il coraggio di rischiare, rischiare sempre per quello in cui si crede, rischiare per andare oltre l’ordinario, rischiare per creare qualcosa di straordinario.

Francis Ford Coppola al Campidoglio riceve la Lupa Capitolina dal sindaco Gualtieri: Roma celebra così il Maestro del cinema

Francis Ford Coppola, icona del cinema mondiale, è stato onorato a Roma con la consegna della prestigiosa Lupa Capitolina durante una cerimonia tenutasi in Campidoglio. Questo importante riconoscimento, simbolo della Città Eterna, è stato conferito al regista dal sindaco Roberto Gualtieri, in omaggio alla sua straordinaria carriera e al profondo legame che Coppola ha sempre mantenuto con l’Italia.

Nel corso dell’incontro, Coppola ha condiviso memorie legate alle sue radici italiane, evidenziando quanto l’eredità culturale della sua famiglia abbia influenzato la sua visione artistica.

Il sindaco Gualtieri ha voluto sottolineare l’impatto di Coppola non solo come cineasta, ma anche come pensatore che ha saputo raccontare con profondità i dilemmi politici e sociali del nostro tempo. Il regista è stato elogiato per aver saputo combinare l’eredità culturale italiana con una visione cinematografica innovativa, rendendo Roma e l’Italia parte centrale del suo percorso creativo.

Questa celebrazione si inserisce nell’ambito delle manifestazioni in onore del regista, che ha visto anche la consegna della chiave onoraria di Cinecittà e l’intitolazione di una via, a testimonianza del profondo legame che Coppola ha sempre nutrito per la città eterna e per il cinema italiano.

A dimostrazione del suo autentico amore per la cultura e la tradizioni romane, toccando i cuori dei presenti, a sorpresa ha reso omaggio alla città eterna intonando la magica “Roma nun fa’ la stupida stasera”.

Teatro Lo Spazio – Finale della rassegna “IL CANOTTO PARLANTE”

Dal 22 al 27 ottobre 2024

Festival teatrale

«Il canotto parlante»

Terza edizione “Corto circuito”

Programma finale

Al via la terza edizione del Festival “Il Canotto parlante,” ideato e organizzato dall’Associazione Culturale La Ciambella in collaborazione con la UILT e che si terrà dal 22 al 27 ottobre al teatro Lo Spazio di Roma in via Locri, 42.

Verranno rappresentate le cinque opere inedite scelte dalla Giuria tecnica del Concorso di drammaturgia; cinque opere di promettenti autori provenienti da tutta Italia.

Da Vito Buffoni, unico uomo della cinquina dei finalisti, che affronta in Tutto per amore il rapporto malato e drammatico di dipendenza affettiva vissuta di un ragazzo rapito da un uomo, a Giuggi  che in Amore & Audio “immagina una “domotica” dal volto umano per risolvere i problemi di una coppia, ad Aurora Piaggesi che nei I giorni della falena lascia che un lepidottero aiuti una ragazza a superare la narcolessia da stress, ad Elisabetta Orsolini  che in Angelo e Demone rivisita in chiave moderna il rapporto tra bene e male attraverso  due figure umane intente  a portare dalla propria parte una coppia appena conosciuta in chat; a  Valeria Vecchiè  che in “Palazzina Mimosa” costruisce un divertente gioco degli opposti immaginato in un condominio di Roma dove si attende un Aurora boreale.

Fuori concorso il 22 ottobre 2024 l’opera Giù con la vita di Gianluca Vitale– Officine culturali

A valutare le opere una giuria tecnica del Festival composta dall’attrice e regista Alessandra Ferro, dall’attrice e regista Dalila Aprile, dal regista e docente teatrale Massimiliano Milesi, dall’attore Pietro Biagini e dall’attrice e regista Valentina Bandera,

Per info: https://www.laciambella.com

Al MONK un evento da NON PERDERE : IL CONCERTO CHE VORREI

KeepON Live presenta


IL CONCERTO CHE VORREI

AL MONK DI ROMA GIOVEDÌ 17 OTTOBRE CON I NUBIYAN TWIST


Il live inclusivo e accessibile

dentro e fuori dal palco.

Il progetto è durato due anni e si basa su tre pilastri:

diversity, gender equality e disabilità.

Per la data romana:
Posti in prima fila per le persone su sedia a rotelle o con necessità di seduta
Giubbotto Woojer Vest per le persone sorde
Menù bar e street food più accessibile
e altre buone pratiche in tema di accessibilità

 IL TOUR

PALERMO – 26 SETTEMBRE – KEEP ON LIVE FEST
BOLOGNA, DUMBO – 11 E 12 OTTOBRE – ROBOT FESTIVAL

ROMA, MONK – 17 OTTOBRE

MILANO, SANTERIA – MILANO MUSIC WEEK

Un live inclusivo e accessibile che dia a tutte e tutti – allo stesso modo – un’identica opportunità di fruizione e condivisione.

Nasce con questi obiettivi “Il concerto che vorrei”, il progetto ideato da KeepOn LIVE, la rete associativa di spazi di musica dal vivo, che arriva al Monk di Roma giovedì 17 ottobre dopo le date ai Candelai (Palermo) e al ROBOT Festival (DumBO, Bologna).

Un percorso durato due anni che per la prima volta coinvolge insieme pubblico, artisti e addetti ai lavori per progettare e cambiare concretamente l’approccio dentro e fuori dal palco basandosi su tre pilastri: diversity, ovvero una programmazione e una divulgazione comunicativa inclusiva; gender equality nella programmazione, nei ruoli professionali e nella divulgazione comunicativa; disabilità, ovvero l’accessibilità degli spazi e l’adozione di un codice comportamentale inclusivo.

La direzione artistica della serata sarà attenta al tema diversity e ospiterà il live dei Nubiyan Twist, formazione multiculturale la cui musica fonde generi legati a paesi ed etnie diversi, provenienti da tutto il mondo, come il jazz, l’afrobeat, l’hip-hop, il reggae, la dancehall. Una band che si distingue quanto a sensibilità inclusiva sia per una più equa composizione di genere al suo interno, sia per i contenuti delle canzoni su temi legati a giustizia sociale, resistenza e comunità. Quanto agli spazi, saranno molte le misure implementate per l’accessibilità e inclusività: è stata incrementata la pagina accessibilità sul sito del MONK con maggiori informazioni sulla fruizione degli eventi per minorenni, bambini, persone con disabilità e altre categorie. Ad esempio, in caso di persone su sedia a rotelle o con necessità di seduta, il MONK riserva i posti nelle prime file, scegliendo quindi di non prevedere l’area “recintata” lontana dal palco che spesso, invece, costringe i non normodotati a vivere i concerti in una sezione separata, lontano da amiche e amici. Maggiori info su https://www.monkroma.it/accessibilita/. Come in tutti gli eventi del MONK, sarà possibile, poi, utilizzare il giubbotto Woojer Vest che permette alle persone sorde o con disabilità uditiva di provare un’esperienza di suono immersiva e reale; i giubbotti sono messi a disposizione gratuitamente, previa prenotazione almeno 24 ore prima dell’evento scrivendo a info@monkroma.it .

Inoltre il live rientrerà nelle attività del Monk per dare visibilità alla collaborazione con DonnexStrada, associazione che offre aiuto alle vittime di violenza di genere e fornisce strumenti concreti per impedire il ripetersi di dinamiche spiacevoli costruendo una rete attiva sui social e sul territorio; Monk è da alcuni mesi un “Punto Viola” di presidio e, durante la serata, verranno promosse alcune attività dell’associazione come il supporto legale, psicologico e sanitario. Non ultimo, il Menù bar e street food sarà reso più accessibile grazie ad una maggior chiarezza delle informazioni.

Dopo la data a Roma, il tour de “Il Concerto che Vorrei” si chiude presso La Santeria (Milano), nell’ambito della Milano Music Week a novembre (la data verrà annunciata nelle prossime settimane).

“Il Concerto che vorrei” è realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, il supporto di Equaly (la prima realtà italiana a occuparsi di uguaglianza di genere nell’industria musicale); Uildm (associazione di riferimento per le persone con distrofie e altre malattie neuromuscolari); CSV Milano (agente di sviluppo del volontariato e della cittadinanza attiva) e BAM! Strategie Culturali.

Il progetto vuole scardinare l’assunto che alcuni cambiamenti siano troppo difficili in termini di spesa economica, tempo, competenze e risorse umane, dimostrando che concerti come questi, anziché essere fonte di preoccupazione, possano al contrario stimolare un nuovo approccio e generare soddisfazione tanto nel team di chi lavora nella musica quanto nel pubblico.

Foto di copertina : Nubiyan-Twist – Credit Laura Page

IL CONCERTO CHE VORREI – CONTATTI

https://www.instagram.com/ilconcertochevorrei/
https://www.ilconcertochevorrei.it/

Ufficio Stampa GDG press

info@gdgpress.com

77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI – Gran Finale

Una Moltitudine di Voci per il gran finale del

77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

18 ottobre
GIOVANNI LINDO FERRETTI
moltitudine in cadenza, percuotendo

prima assoluta
Teatro Olimpico di Vicenza, ore 21

***

19 ottobre

NOTTE DELLE VOCI:
Daniela Pes, Mara Redeghieri, Mariangela Gualtieri, Abdullah Miniawy,
Ndox Electrique, R.Y.F., Serena Abrami e Enrico Vitali
con i disegni dal vivo di Stefano Rcci

Teatro Astra di Vicenza, dalle ore 21

Il “coro”,immagine-guidache ha segnato il77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica dei fondatori del Teatro delle Albe Ermanna Montanari e Marco Martinelli, si trasforma in una moltitudine di voci per il gran finale di questa edizione.

La prima voce sarà quella di Giovanni Lindo Ferretti che venerdì 18 ottobre, in Prima Assoluta al Teatro Olimpico di Vicenza, presenta moltitudine in cadenza, percuotendo, il misterico e misterioso progetto di una delle figure più affascinanti, teatrali, provocatorie e, per certi versi, enigmatiche della musica italiana.
Co-fondatore dei CCCP prima e dei CSI dopo, fino ad arrivare ai PGR, Ferretti è considerato uno dei padri del punk italiano e icona della musica alternativa. Da sempre, una figura spiazzante che costringe tutti noi a riflettere su quegli spazi liminali fra conservatorismo e progressismo, anti-modernismo e Rivoluzione, spiritualità e materialismo, identità e trasformazione. Al suo fianco, in questa inedita partitura, uno stregone delle percussioni come Simone Beneventi, Leone d’Argento alla Biennale Musica 2010, officiante del rito ritmico già al lavoro con gli Zeitkratzer e la Filarmonica della Scala.
Fra i progetti più attesi della rassegna, di moltitudine in cadenza, percuotendo si sa pochissimo. Secondo le parole dello stesso Giovanni Lindo: “un antico palcoscenico in ardita prospettiva urbana – un corpo/voce, un’ombra, percussioni – tono ritmo frequenza – percuotersi il petto: un dolore che non può pacificare – percuotersi la fronte: stupore mai sazio, rinnovato – 70anni, echi biblici”. E ancora: “Ritualità in forma di teatro, non so dire di più: non siamo una compagnia teatrale che sta mettendo in scena un nuovo spettacolo. Ahimè anche voi ormai non potete far altro che fidarvi. Ciò che deve accadere accada.”

Da una voce individuale si passa alla voce collettiva il giorno seguente, sabato 19 ottobre, quando il Teatro Astra di Vicenza accoglierà Notte delle voci, un progetto curato personalmente da Ermanna Montanari. L’evento di chiusura del 77° Ciclo di Spettacoli Classici sarà un rito, una cerimonia, una vera e propria cosmogonia di voci, una lode alla verticalità della notte. Là dove la voce si manifesta ancor più come origine, suono del mondo, un trasalire. Lode al profondissimo ascolto che apre le nostre orecchie e le fa gioire”. A guidare il pubblico, artisti-viandanti di altissimo profilo, a partire da un’artista che non ha bisogno di presentazioni: Mariangela Gualtieri, poetessa e co-fondatrice del Teatro Valdoca.
Poi, l’esoterica e lunare Daniela PesTarga Tenco per Spira, il suo album d’esordio, che non smette di collezionare prestigiosi riconoscimenti a oltre un anno dall’uscita. Enigmatica come un oracolo greco, Daniela Pes si muove tra elegante e oscura elettronica e ambient dal respiro per creare un mondo sonoro in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi.
La magnetica Mara Redeghieri, ex Üstmamò, che nel suo ultimo tour Futura Umanità si è nuovamente fatta interprete canti anarchici e partigiani ma anche di voci di resistenze del nuovo millennio “che si mescolano ai nostri ricordi e risuonano, amplificandosi a vicenda attorno alle parole di libertà, autodeterminazione, giustizia sociale e dignità”.
R.Y.F. (acronimo di Restless Yellow Flowers), voce dance punk della comunità queer e di “tutte le favolose creature della Terra”, già co-autrice delle musiche dello spettacolo dei Motus Tutto Brucia e artefice di un electro-punk intriso di sovversione femministaDeep Dark Blue è il suo ultimo album, un disco di sofferenza e guarigione che rafforza la carica destabilizzante dell’artista: “Deep Dark Blue è un album sottomarino, forse è un album addirittura abissale. Il sound è oscuro e attutito, come se ci trovassimo in una sorta di culla, una bolla blu per l’appunto, un cocoon di mare nel quale avvolgersi per rigenerarsi e raggiungere serenità, ma il cui involucro trasmette anche energia”.
Abdullah Miniawy, artista egiziano icona di libertà e giustizia, scrittore, cantante, compositore e attore, le cui performance hanno calcato palcoscenici e luoghi prestigiosi a livello internazionale, tra cui il Festival d’Avignone, l’Institute of Contemporary Arts di Londra, il museo Haus Der Kunst di Monaco e il Louvre di Parigi, per citarne soltanto alcuni.
Il collettivo Ndox Èlectrique di François R. Cambuzat e Gianna Greco, sciamani di una trance di resistenza anti-coloniale. Ndox Électrique è infatti “un rituale di possessione delle cerimonie n’döep senegalesi. Selvaggio, oscuro e solare, femminile e potente, chiama gli spiriti a sfidare il mondo moderno con incantesimi, danze e percussioni ancestrali, chitarre elettriche e computer” che serve a decostruire l’esotismo e la visione stereotipata che il pubblico occidentale ha della musica africana per metterlo di fronte “alle musiche dei mondi reali, crudeli, selvagge, sfrenate e anche sanguinarie, perché per scacciare i demoni non saranno sufficienti le buone maniere ma un enorme volume sonoro in grado di provocare lo stato di trance”.
E, infine, Serena Abrami e Enrico Vitali – già al fianco di Ermanna Montanari e Marco Martinelli nel progetto Don Chisciotte ad ardere – componenti della band alt-rock Leda ma attivissimi anche, fra musica e teatro, nello studio attorno alla vocalità e al concetto di “paesaggio sonoro”.
Una catarsi festosa di suoni e canti diversissimi, dunque, ma anche di immagini, grazie alle creazioni visive realizzate dal vivo dall’eclettico artista visivo Stefano Ricci.

77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

20 settembre – 20 ottobre 2024

Teatro Olimpico
Basilica Palladiana | Teatro Astra | Palazzo Cordellina
Vicenza

THEODOROS TERZOPOULOS | ALESSANDRO SERRA | EVELINA ROSSELLI
 ERMANNA MONTANARI/MARCO MARTINELLI | SERENA SINIGAGLIA
GIOVANNI LINDO FERRETTI | FRANCESCO GIOMI
NOTTE DELLE VOCI: ABDULLAH MINIAWY, NDOX ELECTRIQUE, SERENA ABRAMI e ENRICO VITALI,
MARIANGELA GUALTIERI, R.Y.F., MARA REDEGHIERI, DANIELA PES

***

Uno dei festival teatrali più prestigiosi e longevi nel teatro coperto più antico del mondo, capolavoro e ultima opera progettata da Andrea Palladio, inserito dall’UNESCO tra i beni patrimonio mondiale dell’umanità.

Dopo il maestoso Prologo dello scorso 1 maggio che ha visto protagonista una delle artiste più iconiche e influenti del nostro tempo, Meredith Monk, si svolgerà dal 20 settembre al 20 ottobre il 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli: un progetto del Comune di Vicenza,in collaborazione con l’Accademia Olimpica e la Biblioteca civica Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto, il coordinamento artistico del Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia e il coordinamento generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.

Un’edizione diffusa, che abiterà anche la Basilica Palladiana, il Teatro Astra e la Biblioteca Bertoliana, attraversando l’intera città di Vicenza e coinvolgendo i suoi cittadini, affidata alla visione e alla cura di due personalità di primissimo piano della creazione contemporanea, una coppia di arte e di vita, fondatori del Teatro delle Albe e di Ravenna Teatro. Ermanna Montanari e Marco Martinelli, 15 premi Ubu in due e tanti altri riconoscimenti nazionali e internazionali, guideranno dunque un’eccellenza culturale che non ha mai smesso, nel corso della sua storia, di interrogarsi sul ruolo dei classici nella contemporaneità.

In piena sintonia con la dimensione diffusa del festival, il tema scelto per questa 77° edizione: L’immagine guida per questo biennio 2024-2025 sarà quella del “coro”, inteso come radice fondante del teatro: nella parola “coro” i greci vedevano lo stretto intarsio tra parola, musica e danza, un’alchimia che rivela ancora oggi tutta la sua necessità ardente, moltiplicandosi nel nodo vita-scena del nostro contemporaneo agire. Al tempo stesso il coro è, fin dalle origini, lo specchio disvelante della polis: era composto, nell’Atene del V secolo, da migliaia di cittadini che non si limitavano a fare da “spettatori”, ma si ponevano quali interlocutori-artefici, misurandosi sulla scena insieme agli artisti dell’epoca, da Eschilo ad Aristofane. In questo senso il coro è sempre un gesto “politico”, oltre che poetico. Esso può assumere oggi le forme di una gioiosa “chiamata pubblica”, dove mescolare arte e vita, artisti e cittadini di varie generazioni per infuocarne lo sfuggente meccanismo prismatico”.

Theodoros Terzopoulos, Alessandro Serra, Evelina Rosselli, Serena Sinigaglia, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Giomi, Abdullah Miniawy, Ndox Electrique, Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, R.Y.F., Mara Redeghieri, Daniela Pes e, naturalmente, Ermanna Montanari e Marco Martinelli sono gli artisti che daranno voce a un programma lungo un mese, articolato in 9 spettacoli di cui 3 prime assolute1 prima nazionale1 prima regionale3 chiamate pubbliche e 2 cicli di incontri di approfondimento. 

L’immagine del 77° Ciclo di Spettacoli Classici è firmata da un altro grande artista e sperimentatore: Igort, uno dei grandi maestri del fumetto d’autore internazionale, tra i protagonisti della scena indie italiana degli anni ’80 (Linus, Alter Alter, Frigidaire) ed esponente di spicco del graphic journalism, oltreché sceneggiatore e musicista.

***

CALENDARIO

prologo
1 maggio ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Meredith Monk e John Hollenbeck | Duet Behavior
prima ed esclusiva nazionale 

20, 21 settembre ore 20
Teatro Olimpico di Vicenza
Theodoros Terzopoulos | Oresteia
prima nazionale 

27, 28 e 29 settembre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Alessandro Serra | Il Canto di Edipo
prima assoluta

5 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Evelina Rosselli | sdisOrè
prima assoluta

6 ottobre ore 17
Basilica Palladiana
Francesco Giomi | FESTA SILENZIO Azione di improvvisazione creativa per una comunità di performer
Chiamata Pubblica

11 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Marco Martinelli | PLUTO God of gold
con gli adolescenti di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Vicenza
prima regionale

14 ottobre ore 21
Teatro Astra
Marco Martinelli e Ermanna Montanari | Purgatorio dei poeti
Chiamata Pubblica

15 e 16 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Serena Sinigaglia | Elettra
in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale

18 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Giovanni Lindo Ferretti |moltitudine in cadenza, percuotendoprima assoluta

19 ottobre dalle ore 21
Teatro Astra
Notte delle voci
Abdullah Miniawy (Egitto), Ndox Electrique (Senegal), Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, R.Y.F., Mara Redeghieri e Daniela Pes

PALAZZO CORDELLINA

incontri e seminari

Parlamenti d’Autunno
a cura di Marco Sciotto

–        21 settembre ore 16: Igort, Theodoros Terzopoulos, Michailis Traitsis e Andrea Porcheddu

–        5 ottobre ore 17: Enrico Pitozzi e Daniela Sacco; Nicola Samorì e Federico Ferrari

–        11 ottobre ore 18: Franco Masotti e Patrizia Basso

–        18 ottobre ore 17: Andrea Tagliapietra, Caterina Piccione e Andrea Cortellessa

Illusioni perdute?
cinque disputazioni sulla critica teatrale e l’arte scenica oggi
a cura di Massimo Marino

28 settembre

–        ore 10-13
L’illusione critica: Anna Bandettini e Walter Porcedda | Magister: Gianni Manzella
L’illusione alternativa: Andrea Pocosgnich e Graziano Graziani | Magistra: Laura Mariani

–        ore 15-18
L’illusione militante: Rossella Menna e Andrea Porcheddu | Magister: Antonio Attisani
L’illusione morale: Alessandro Toppi e Maddalena Giovannelli | Magistra: Maria Nadotti

29 settembre

–        ore 10-13
L’illusione teatrale: Roberta Ferraresi e Lorenzo Donati | Magister: Attilio Scarpellini

INFO

Sito ufficiale: www.classiciolimpicovicenza.it
Facebook: @cicloclassici – https://www.facebook.com/cicloclassici
Instagram: @cicloclassici – https://www.instagram.com/cicloclassici

Biglietti

In vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it
e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza nei giorni e orari di apertura
prezzi dai 7,00 euro (ridotto scuole e università) ai 30,00 euro (tariffa intera)

Ufficio Stampa Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
Lorenza Arzenton
+39 347 1407874 – teatrocomunalevicenza@aellecom.it

Ufficio Stampa 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico
Alessandro Gambino – GDG press
+ 39 320 8366055 –  alessandro@gdgpress.com

Ufficio stampa GDG press
www.gdgpress.com

instagram
facebook

Lupo e Giovannelly presentano il vedeoclip di “Alibi”

LUPO E GIOVANNELLY
presentano il videoclip di
“ALIBI”

Disponibile su YouTube dal 15 ottobre

Dopo la pubblicazione del singolo “Alibi”, il 5 ottobre 2024 per Sins Records, Lupo e Giovannelly presentano il videoclip ufficiale del brano, disponibile su YouTube a partire dal 15 ottobre.

Il videoclip, uscito in anteprima su Repubblica, è stato diretto da Giovanni La Gorga, con montaggio e post-produzione a cura di Alessio Borgonuovo, due figure di spicco della scena artistica romana. Il video trasporta lo spettatore nel mondo di “Alibi”, un brano che riflette sull’incertezza del futuro e sulle dinamiche distruttive che caratterizzano la società contemporanea.

“Alibi è un brano al quale teniamo molto” – spiegano Lupo e Giovannelly – “Volevamo esprimere le nostre paure rispetto a un futuro incerto, interrogandoci su certi atteggiamenti distruttivi che vediamo attorno a noi. Non cerchiamo risposte definitive, ma invitiamo chiunque condivida le stesse preoccupazioni a interpretare il testo come un inno alla rivalsa.”

“Alibi” è un brano che si sviluppa attorno a un messaggio di speranza, rivolto a chi non si arrende di fronte alle difficoltà e continua a credere in una redenzione collettiva. Con sonorità che fondono pop elettronico e influenze rap, il brano invita gli ascoltatori a riflettere su atteggiamenti che sembrano distruttivi, ma senza cercare risposte definitive. La forza di “Alibi” risiede nella sua capacità di dare voce a chi non comprende certe dinamiche sociali, ma continua a lottare per costruire e non distruggere.

Su:ggestiva 2024: Musica e suggestioni lungo l’Appia Antica

Dal 18 ottobre al 3 novembre 2024, torna Su:ggestiva, la rassegna di “musica pura per luoghi straordinari”, giunta alla sua sesta edizione. Lungo l’Appia Antica, recentemente iscritta al Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, si alterneranno 21 concerti in 6 giorni, dislocati in 4 location eccezionali: il Ninfeo Villa dei Quintili, il Mausoleo di Cecilia Metella, la Chiesa di San Nicola dei Caetani e l’Ex Cartiera.

Keep Reading
1 2 3 142
Redazione
Go to Top