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CULTURA

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

La prima di “Cime tempestose” di Martina Badiluzzi

CIME TEMPESTOSE

di Martina Badiluzzi

1920 ottobre 2024

Teatro Vascello | Roma

Prima nazionale

regia e drammaturgia Martina Badiluzzi

con Arianna Pozzoli e Loris De Luna

dramaturg Giorgia Buttarazzi
collaborazione alla drammaturgia Margherita Mauro
scene Rosita Vallefuoco
costumi Giuditta Verderio
suono e musica Samuele Cestola
luci Fabrizio Cicero
drammaturgia del movimento Roberta Racis
realizzazione scene Alovisi Attrezzeria
foto di scena Laila Pozzo

produzione CRANPI, CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, ROMAEUROPA FESTIVAL con il contributo di MIC – MINISTERO DELLA CULTURA con il sostegno di TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO

È ispirato al celebre romanzo di Emily Brontë, lo spettacolo teatrale Cime tempestose di Martina Badiluzzi, giovanissima artista eclettica che si è imposta all’attenzione della critica e del pubblico dividendosi tra recitazione, scrittura e regia. Il debutto in prima nazionale è al Teatro Vascello di Roma, nell’ambito del Romaeuropa Festival, il 19 ottobre (replica il 20, poi in tournée). Un lavoro che vuole essere un omaggio al potere catartico della letteratura, alla magia dell’arte e del teatro e che prosegue il processo di riscrittura di figure femminili della drammaturga e regista friulana.

Cime tempestose è infatti il quarto capitolo di una quadrilogia, assieme a Cattiva sensibilità, The making of Anastasia (vincitore del bando Biennale di Venezia Registi Under 30 nel 2019) e Penelope (co-prodotto da Romaeuropa Festival 2022), interpretata dalle stesse cinque attrici: Barbara Chichiarelli, Viola Carinci, Federica Carruba Toscano, Arianna Pozzoli e Martina Badiluzzi, a cui si aggiunge Loris De Luna. Trasportando gli spettatori al centro dell’universo tormentato di Catherine e Heathcliff, qui interpretati da Arianna Pozzoli e Loris De Luna, Badiluzzi conclude il suo discorso sul corpo femminile che attraversa i temi dell’identità, dell’amore e dell’educazione delle giovani donne.

Lo spettacolo è una coproduzione tra Cranpi, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Romaeuropa Festival, con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e il sostegno del Teatro Biblioteca Quarticciolo.

«Sono scrittrici come Emily Brontë ad aver cambiato la nostra storia», spiega Martina Badiluzzi. E aggiunge: «È nella letteratura di queste donne che si è formato l’immaginario di generazioni di ragazze ed espresso il ribollire dei desideri di emancipazione che ha riscritto il destino delle donne e degli uomini. Sulle pagine di questi libri abbiamo sviluppato il nostro pensiero critico e a queste storie, scritte da donne in tempi in cui non era permesso loro scrivere, che desideriamo tornare ora che siamo adulte».

Cime tempestose (1846) è un romanzo complesso e simbolico, unico scritto di un’autrice cresciuta in una cittadina dello Yorkshire inglese, in epoca vittoriana, sulla soglia della rivoluzione industriale.

Non è difficile immaginare perché una donna di quell’epoca, cresciuta nella brughiera sferzata dal vento e circondata dalla bellezza misterica di una natura violenta e radicale, guardi con sospetto la città e con preoccupazione la società capitalista che si andava costruendo. Emily tenterà per i primi anni della sua giovinezza di uscire dalla casa paterna ma mai ci riuscirà, preferendo alla civiltà la brughiera, la compagnia degli animali e quella dei fratelli: Charlotte Brontë, autrice di Jane Eyre, Anne Brontë, anche lei scrittrice di successo, e Branwell, pittore.

«Per comprendere la scrittura di Emily Brontë – prosegue Badiluzzi – serve inserirla in una geografia precisa, prima all’interno della sua casa, la canonica del pastore anglicano di origini irlandesi Patrick Bruntye, poi, allargando l’immagine, osservare quella casa nella brughiera accanto al cimitero cittadino. In casa scrive coi fratelli e “su di loro”, sui loro racconti e sulle loro biografie prendono forma i personaggi dei sui romanzi. Nella brughiera Emily vive, cammina e conosce ogni essere vivente per nome: fiori, alberi, arbusti, uccelli. La tassonomia dell’ambiente circostante le appartiene. Conosce il nome degli elementi naturali che abitano l’esterno della sua casa e con la stessa meticolosa indagine descrive i sentimenti umani, scava nella propria anima e restituisce al mondo due personaggi grandiosi, tragici e passionali come Catherine e Heathcliff. Per Emily Brontë “essere umano” significa essere della natura, nella sua cosmologia non ci sono sfumature tra umano e naturale, tra maschile e femminile, privato e sociale, interno ed esterno; tutto suggerisce un senso onnicomprensivo del vivere, dell’abitare il mondo in comunità con tutti gli esseri viventi».

Cime tempestose è il modo in cui viene chiamata una casa e la vegetazione circostante, fa riferimento a un paesaggio che è allo stesso tempo un luogo dell’anima e il titolo del romanzo. Racconta, in fondo, dell’interdipendenza corporea e spirituale tra corpi naturali e umani.

Note di regia -È a un’arte senza genere quella a cui tendiamo se la lente d’ingrandimento è un’opera come Cime tempestose. Un genere letterario che supera la barriera del genere e parla all’essere umano in conflitto, colto nel tentativo arduo di far dialogare la natura maschile con quella femminile, il privato col pubblico, il terreno con l’ultraterreno, la nascita con la morte.

Rileggere Cime tempestose da adulte è come tornare a casa. È un rito di passaggio quello a cui Emily Brontë ci sottopone come lettrici, lo sprofondare nelle viscere e nelle oscurità di una storia familiare dolorosa e violenta che si realizza, sul finale, nell’immagine consolante di due amanti senza paura: Cathy e Hareton

Il nostro spettacolo inizia da quei due amanti e da un ritorno a casa. Le figure che vogliamo in scena non sono più Catherine e Heathcliff; gli adattamenti hanno consumato i loro nomi e la critica abusato dei termini romanticismo e passione per raccontare la loro storia. Lasciamo spazio a Cathy e Hareton, la seconda generazione che abita il romanzo. Hareton è il “secondo” Heathcliff, l’ennesimo figlio non desiderato, e Cathy la copia identica della madre.

A questi due giovani è affidato il compito di gestire l’eredità delle proprie famiglie, non solo quella materiale, ma soprattutto quella emotiva. Di trasformare le disuguaglianze sociali, il razzismo e il maschilismo di quel piccolo mondo antico in qualcos’altro. 

Possono due bambini cresciuti in ristrettezza d’amore, in dinamiche familiari tossiche e violente riuscire ad amarsi? 

Non tutti ricordano che Cime tempestose è un luogo e il nome di una casa dai soffitti animati. Per andare avanti, per costruire un futuro insieme, Cathy e Hareton devono tornare nella casa dove si sono incontrati e riattraversare il proprio passato.

Le scene cardine di Cime tempestose, gli scambi tra Heathcliff e Catherine riemergono nei dialoghi tra Hareton e Cathy, è la casa ad agire su di loro, la casa a ripresentare i fantasmi del passato, a volte le case devono essere distrutte.

Martina Badiluzzi – Regista, autrice e interprete, si è formata studiando  con Anatolij Vasil’ev, il  duo  artistico Deflorian/Tagliarini, Lucia Calamaro, la  regista brasiliana Christiane Jatahy, Joris Lacoste e Jeanne Revel, Agrupación Señor  Serrano  e  Romeo Castellucci. Nel 2019 ha vinto il bando Biennale College Registi Under 30 della Biennale di Venezia con lo spettacolo The making of Anastasia, di cui ha curato regia e drammaturgia che si sviluppa  a cavallo tra teatro e cinema. Come interprete, è stata impegnata nella tournée internazionale di Avremo  ancora  l’occasione  di ballare insieme, spettacolo della compagnia Deflorian/Tagliarini. Nel  marzo del  2022 ha debuttato presso la Fondazione Haydn di Bolzano con l’opera di teatro musicale Silenzio: suo il libretto originale e la regia. Ha scritto e diretto Penelope, spettacolo co-prodotto da Romaeuropa  Festival, e  Cattiva sensibilità. Come aiuto regia di Nanni Moretti ha lavorato allo spettacolo Diari d’amore su testi di Natalia Ginzburg. Negli ultimi anni si è dedicata allo studio dei linguaggi performativi, alla ricerca di  un dialogo possibile tra la scrittura, l’interprete e la scena.

CIME TEMPESTOSE tournée 2024/25
Debutto/Prima nazionale
Romaeuropa Festival 2024/ Teatro Vascello, Roma
19 ottobre h 19:00 – 20 ottobre h 17:00
Biglietti € 25
Info tel 06 4555 3050 | promozione@romaeuropa.net
www.romaeuropa.net
Durata 140′

Date successive
7-8 febbraio 2025 Teatro S. Giorgio/CSS, Udine
25 febbraio – 9 marzo 2025 Piccolo Teatro Bellini, Napoli

Ufficio stampa Cime Tempestose

Il nuovo singolo di gabbbrielll

“COME STAI?”

il nuovo singolo di 

gabbbrielll

dall’11 Ottobre in radio e sulle piattaforme per Indieffusione

Comunicato stampa: Noise Symphony

Dopo aver aperto concerti per artisti del calibro di La Sad e aver calcato i palchi di eventi come il Ferrara Buskers Fest e il Trentino Love Fest, in apertura a Kelly Joyce, Santi Francesi e Margherita Vicario, gabbbrielll si affaccia ad una nuova fase del suo percorso artistico con “Come Stai?”, brano che rappresenta un importante punto di svolta per il rapper. 

A soli 17 anni e dopo la pubblicazione del suo primo Ep “Diario personale Vol. 1”, il rapper trentino gabbbrielll presenta il suo nuovo singolo “Come Stai?”, in radio e su tutte le piattaforme digitali dall’11 Ottobre, prodotto da lucrezjq e aledge per Indieffusione. Il singolo, che fonde le influenze rap con la potenza della musica elettronica, contiene due intensi drop house che esprimono tutta la rabbia e la frustrazione che gabbbrielll sente dentro di sé. La traccia è una vera e propria lettera aperta, un racconto in divenire, rivolto ad una “lei” misteriosa, in cui le parole diventano insufficienti a trasmettere l’intensità delle emozioni, lasciando alla musica il compito di completare il discorso. 
 

“Come Stai? è per me l’inizio di un nuovo capitolo, il passo successivo della mia carriera musicale.” – racconta gabbbrielll –  “È un brano rap dalle sfumature elettroniche in cui parlo ad una “lei”, come fosse una lettera. È un racconto che si sta ancora scrivendo, senza un finale certo. I due drop house rappresentano il climax della traccia, un momento in cui le parole non bastano più per esprimere la mia rabbia e la mia frustrazione.” 

Con questo singolo, gabbbrielll abbandona i confini rigidi del rap tradizionale per abbracciare un suono più vasto e maturo. La sua musica diventa uno strumento per esplorare le emozioni, dimostrando che il vero impatto non si trova nelle etichette di genere, ma nell’onestà delle storie che vengono raccontate. Questo nuovo percorso rappresenta una naturale evoluzione, in cui la sperimentazione sonora e la vulnerabilità diventano elementi centrali della sua visione musicale.

Biografia gabbbrielll:

Gabriel Campolongo, in arte gabbbrielll, è un giovanissimo ragazzo del Trentino che suona il pianoforte e il violino e frequenta il Liceo Musicale e Conservatorio a Riva del Garda. La sua regola principale è non porsi limiti per quanto riguarda i generi, ma sperimentare più cose possibili e, soprattutto, divertirsi in quel che si fa. Dopo aver passato la sua intera vita ad ascoltare musica, ha deciso di dedicarsi a questa sua grande passione iniziando a scrivere su beat trovati online. Dopo mesi di pratica e prime pubblicazioni, debutta il 25 Dicembre 2022 con “Giorni Migliori”, brano autoprodotto e, da lì in poi inizia a dedicarsi completamente alla musica alternandola alla scuola fino a pubblicare i successivi quattro singoli con Indieffusione: “Stessa Storia”, “Il peso dell’odio”, “Gabriel”, “Correre” feat. Margherita Garavaglia. Il 7 Luglio 2023 si esibisce in uno showcase in apertura a La Sad nell’ottava edizione del Bcone Fest a Fabrica di Roma (VT). Il 5 gennaio 2024 esce il suo primo ep “Diario personale vol 1” accompagnato dai singoli “Consigli Per Non Mollare” e “Raffica per loro”. gabbbrielll fa il suo ritorno ad Ottobre 2024 con il nuovo singolo “Come stai?”.

Achille Lauro porta “Ragazzi Madre – L’Iliade Live”al Palazzo dello Sport di Roma

Dopo le due date sold-out di Milano, il rapper Achille Lauro è approdato lunedì 7 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma per la tappa conclusiva del suo tour celebrativo di dieci anni di carriere, e legato alla prossima uscita del disco “Ragazzi Madre – L’Iliade” In scaletta, i brani che hanno segnato i dieci anni della sua carriera, oltre all’ultimo singolo Amore disperato.

Leggi tutto: Achille Lauro porta “Ragazzi Madre – L’Iliade Live”al Palazzo dello Sport di Roma

Fresco di debutto come giudice di X-Factor, Lauro porta sul palcoscenico uno show fatto di luci, ritmi da ballare e sonorità che spaziano dal rave a note più intimiste.

Accompagnato come sempre dalla sua fedele band di musicisti e dal fedelissimo Boss Doms, Achille Lauro dimostra ancora una volta di avere molto da offrire a chi voglia seguirlo nel suo percorso in continua evoluzione.

I fan accorsi ad ascoltarlo riempiendo fino all’orlo il Palazzo dello Sport di Roma, ed il caloroso benvenuto che riservano a questo artista, sembrano confermare la fedeltà del suo pubblico. Un concerto evento a conclusione di dieci anni di carriera, ma anche una serata per guardare al futuro ed immaginare ancora tante nuove strade da percorrere al fianco di questo musicista eclettico.

Grazie a Goigest e Palazzo dello Sport

Trionfo della Coming Out Night di Wonty Media: una celebrazione di inclusività e autenticità

CULTURA by

La serata di ieri presso il maestoso Palazzo Brancaccio ha visto brillare la Coming Out Night di Wonty Media, un evento che ha saputo celebrare la diversità e la libertà di espressione in occasione della Giornata Internazionale del Coming Out. Con oltre 500 ospiti e più di 60 talent e content creator, l’evento ha ridefinito il concetto di influencer marketing, ponendo l’accento sull’autenticità e i valori condivisi tra creatori di contenuti e brand.

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TOUCH OF LIGHT

Ausgang24 in collaborazione con llaria Pisciottani è lieto di presentare la mostra d’arte contemporanea Touch of Light che si svolgerà presso “Adriano Segarelli art studio” in via Laura Mantegazza 20 A a Roma, in occasione del RAW 2024 che si svolgerà dal 21 al 26 ottobre.

Sabato 26 ottobre è stato organizzato l’evento di finissage a partire dalle 17:30 con curatela del critico d’arte Prof. Piero Zanetov.

Sarà offerta una degustazione di vini di Casale del Giglio

Tre artisti in mostra, tre identità diverse che incrociano il loro linguaggio per presentare al pubblico la loro visione sulle innumerevoli variazioni della luce.

Adriano Segarelli, pittore, scultore e scrittore, vincitore del primo premio pittura Fondazione Amedeo Modigliani 2023, apre le porte al suo studio per ospitare la giornalista e fotografa d’arte llaria Pisciottani, nonché creatrice del movimento d’arte New Format Art, che si avvicina al pensiero New Fluxus e l’artista poliedrico, fondatore dell’hub artistico Ausgang24 e ideatore e curatore del format analogico Electrovinyl, DarioPellegrino.

Segarelli presenterà la sintesi della sua ultima ricerca, incentrata sulla luce utilizzata nel teatro e sugli studi della luce, nella fotografia in bianco e nero, ricreando un’atmosfera metafisica nelle sue tele dipinte ad olio.

Ilaria Pisciottani mostrerà le sue foto che studiano il tocco della luce, alcune delle quali caratterizzate da lunghe esposizioni, immortalando l’onda elettromagnetica generata dal movimento della luce e i colori primari che ne derivano.

Dario Pellegrino, con la sua arte in mattonella, presenterà le sue opere dalla tecnica mista mostrando la parte più psichedelica della trasformazione della luce attraverso un linguaggio pop contemporaneo.

Tutto questo verrà esaltato attraverso la performance d’arte di Daniela Beltrani che guiderà il pubblico alla ricerca della propria luce individuale, in un esperimento/performance che induce l’uomo a cercare e a mantenere sempre pensieri di felicità nelle faticose e impervie onde della vita.

Ogni opera racconterà una storia diversa, ma tutte convergono verso un unico punto: la ricerca della bellezza e della verità nascosta dietro il velo della luce.

Sarà un viaggio che partirà dall’origine della luce e arriverà a toccare le sue infinite varianti, ricostruendo i vari fotoni che generano questo meraviglioso e necessario fenomeno senza il quale non esisterebbero né COLORE, OMBRE e tutto ció che ci circonda.

Elemento che farà da cornice all’evento, sarà la MUSICA, che assieme alla LUCE, sono da sempre, protagonisti indiscussi anche nell’ARTE.

Musicisti come I Dire Straits, Rock band leggendaria, hanno saputo parlare di questo connessione in modo magistrale soprattutto in alcuni testi. Pensate a ‘Tunnel of Love’ o ‘Private Investigations’, brani che evocano atmosfere luminose e misteriose allo stesso tempo. Come non citare i Pink Floyd con ‘Shine On You Crazy Diamond’ o gli U2 con ‘City of Blinding Lights’, passando per i Cold Play, descrivendo il connubio tra LUCE e ARTE in modo poetico e coinvolgente.

La mostra non è solo un omaggio alla luce come elemento fisico e metaforico, ma è anche un invito a esplorare come essa interagisce con le nostre emozioni e il nostro modo di percepire il mondo che ci circonda.

Il lasciarsi ispirare e affascinare da una sinfonia visiva e musicale promette di risvegliare i sensi.
Voi avete mai pensato a quanto la luce possa influenzare le nostre emozioni e percezioni?

Gli Artisti coinvolti, cercheranno di farvi esplorare questo tema affascinante, guardando le loro opere e ascoltando BRANI ICONICI, che faranno da colonna sonora all’esposizione.

Siete pronti a lasciarvi catturare da questa meravigliosa esperienza?

Rome Art Work

“Ballando con le stelle”: la terza puntata

Comunicato: Ufficio Stampa Rai

Ballerini per una notte Fabio Caressa e Benedetta Parodi

Tornano ad accendersi i riflettori sulla pista di “Ballando con le stelle”, in onda sabato 12 ottobre alle 20.35 su Rai 1, con la conduzione di Milly Carlucci, affiancata come sempre da Paolo Belli. “Ballerini per una notte” della terza puntata saranno Fabio Caressa e la moglie Benedetta Parodi. Benedetta Parodi ballerà una samba sulle note del brano “La partita di pallone” di Rita Pavone accompagnata dal ballerino Samuel Santarelli, mentre Fabio Caressa ballerà una samba sulle note della canzone “Il baccalà” di Nino Ferrer, insieme alla ballerina Maria Ermachkova. Infine saranno protagonisti insieme di un tango sulle note di “Un amore così grande”. 
Nuovamente tredici le esibizioni della serata, perchè al momento nessuna coppia è stata eliminata, ma in vetta alla classifica si sono posizionate le coppie formate da Bianca Guaccero e Giovanni Pernice e quella di Nina Zilli e Pasquale La Rocca. Nella puntata, poi, verranno nominati i primi candidati all’eliminazione che come sempre avverrà alla fine del programma. 
Queste le coppie  in pista: Bianca Guaccero-Giovanni Pernice; Federica Nargi-Luca Favilla; Francesco Paolantoni-Anastasia Kuzmina; Luca Barbareschi-Alessandra Tripoli; Federica Pellegrini-Angelo Madonia; Sonia Bruganelli-Carlo Aloia; Alan Friedman-Giada Lini; Nina Zilli-Pasquale La Rocca; Tommaso Marini-Sophia Berto; I Cugini di Campagna-Rebecca Gabrielli; Anna Lou Castoldi-Nikita Perotti; Massimiliano Ossini-Veera Kinnunen; Furkan Palali-Erica Martinelli.
In giuria: Carolyn Smith, Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli. Come lo scorso anno al fianco di Rossella Erra ci sono Simone Di Pasquale e Sara Di Vaira sempre nella veste di “tribuni del popolo”. Immancabile il custode del tesoretto, Alberto Matano, conduttore di “La Vita in Diretta”.
La musica è affidata allo showman Paolo Belli accompagnato come sempre dalla sua Big Band. I brani, suonati rigorosamente live, sono riarrangiati e adattati da Luigi Sacca’.
Resta attivo il sito del programma www.ballandoconlestelle.rai.it sul quale è possibile trovare informazioni sui vip, sui maestri di ballo, sulla giuria e sulle singole puntate della trasmissione. 

Guardare oltre l’apparenza e l’assenza

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A Teatrosophia con Storygram si declinano nuove storie dietro immagini simboli di un’epoca 

Roma 10 ottobre 2024

Articolo e Foto di Grazia Menna

Con le immagini si viaggia, vicino, lontano, in paesi nuovi, in sentimenti nostri e altrui, in fatti o eventi che hanno cambiato noi ed il nostro modo di essere.

Teatrosophia inizia la sua nuova stagione 2024/2025, il suo viaggio, con lo spettacolo Storygram, portato in scena dal Collettivo Socrates, che propone allo spettatore l’esercizio di indagare più a fondo, di andare oltre a quel che appare da una semplice fotografia, sia essa in bianco e nero oppure a colori.

Giulia Bornacin e Simone Martino hanno ideato ed accompagnato il pubblico in degli “Esercizi di Stile” alla R. Queneau, dove alcune immagini iconiche della nostra epoca, vengono lette e raccontate da molteplici punti di vista, attraverso le storie, vere o presunte, che si celano dietro quegli scatti.

Scatti di un tempo in cui la fotografia, appannaggio di pochi, era un’arte lenta e preziosa, fermi-immagine limitati e irripetibili, con l’uso delle lastre prima e dei rullini poi. Quella fotografia non assimilabile al “mordi e fuggi” degli smartphone moderni, richiedeva l’applicazione di regole precise di composizione e bilanciamenti, ben sapendo dell’esiguità degli scatti utilizzabili e, pertanto, non sprecabili.

L’immagine con cui ha inizio lo spettacolo è di un maestro della fotografia moderna, Luigi Ghirri, con l’opera Formigine Modena – Ingresso casa colonica del 1985. Da questa immagine si parte ed a questa immagine si ritornerà a fine spettacolo; tutto ruota intorno a ciò che nell’opera fotografica si vede o non si vede, ciò che è accaduto prima, dopo e durante lo scatto di quel fotogramma immortale, quell’attimo esatto e non un altro che Ghirri, scattando, ha scelto di destinare al futuro.  

Si passa quindi alla celebre fotografia del bacio a Times Square, scattata a New York alla fine della Seconda Guerra Mondiale da Eisenstaedt, altro mostro sacro della fotografia. Un marinaio e un’infermiera che si abbracciano, apparentemente innamorati, in un gesto che sembra suggellare un “per sempre felici e contenti”. Ma è davvero così? Forse dietro quell’immagine non tutto è chiaro, bello e romantico come appare, come ci viene raccontato, come la nostra mente cerca di immaginare per dar forma a quell’idea di favola , di “happy end” che ci accompagna fin dall’infanzia. Guardate bene quell’immagine ed analizzate gli attori principali della foto, la loro postura e scoprirete che dietro la storia che ci hanno raccontato se ne potrebbero celare una o centomila diverse e pur sempre veritiere. E via così raccontando altre storie e punti di vista, legati alle immagini che Giulia Bornacin, dal suo vissuto , ha selezionato e sceglie di proporre al pubblico.  

Nella performance teatrale, la lettura delle immagini e delle storie dietro ognuna di esse viene declinata sia con la proiezione sul grande schermo delle foto, sia con dei passaggi recitativi dove, Giulia e Simone, quest’ultimo autore delle musiche eseguite dal vivo con la chitarra, interpretano le nuove chiavi di lettura delle foto, ad esempio, in stile leopardiano recitando come se stessero leggendo un raffinato poemetto dello stesso Leopardi. I due protagonisti in scena, deliziano e riescono a coinvolgere maggiormente il pubblico presente con una vis comica ben dosata.

Durante lo spettacolo, oltre alla proiezione di immagini e alla recitazione, Giulia Bornacin sorprende il pubblico con l’esecuzione di brani musicali da lei accuratamente selezionati. Questi pezzi non solo alleggeriscono l’analisi e l’introspezione richieste agli spettatori, ma sono anche in perfetta sintonia con il ‘mood’ evocato dalle fotografie. Si tratta di brani scelti per la loro capacità di rompere con i cliché, evitando il già sentito, che potrebbe far risuonare nello spettatore emozioni familiari. Al contrario, l’obiettivo di Giulia è quello di immergere il pubblico nelle emozioni suscitate dalle immagini appena viste, libere da condizionamenti pregressi. Tra le canzoni eseguite, che hanno intervallato le proiezioni e le riflessioni, spiccano L’equilibrio è un miracolo di Patrizia Laquidara, Mangialuomo di Cristina Donà, Leather di Tori Amos e Je Veux di Zaz.

Si può dunque affermare, senza ombra di smentita, che quanto portato in scena dal Collettivo Socrates non vuol essere un’indagine scientifica rigorosa, né una lista dettagliata di fatti e immagini, ma un percorso che invita a riflettere su ciò che potrebbe esserci davvero nascosto dietro scatti memorabili o anche solo familiari, dietro scelte di inquadrature o tagli alle foto proposte.

La prossima volta che guarderete una immagine, non accontentatevi del “primo sguardo”, di una interpretazioni semplicistica ed inevitabilmente più facile !

Fermatevi solo un attimo in più, per leggerla “alla vostra maniera”.

Si ringrazia l’Ufficio stampa nella persona di Andrea Cavazzini

Storygram 

Testi: Collettivo Socrates

Ideazione Scenica: Alberto Bellandi, Giulia Bornacin, Emanuele Di Giacomo

Voci e Percussioni: Giulia Bornacin

Voci e Strumenti: Simone Martino

Teatrosophia , Roma

 

A Teatrosophia in scena : METUS NOCTIS(la paura della notte)

di Roberto Russo

Con: Gianni De Feo e Alessandra Ferro

Regia Gianni De Feo

musiche originali Adriano D’Amico; aiuto regia Sabrina Pistilli; assistente regia Letizia Nicolais; costumi Gianni Sapone; scenografia Roberto Rinaldi; foto e grafica Manuela Giusto; voce Magnificat Francesca Pugliese.

Dal 17 al 20 ottobre 2024

Il terzo appuntamento della stagione 24/25 di Teatrosophia vede in scena un attore straordinario, Gianni De Feo, anche regista della pièce, insieme ad un’altra grande mattatrice del palco, Alessandra Ferro. Lo spettatore farà un “viaggio” in una notte da incubo per scoprire quanto sia sottile la linea di confine con la realtà.

La separazione tra Realtà e Sogno/Incubo è intuitiva e assolutamente palpabile. Ma cosa accadrebbe se il diaframma tra le due dimensioni si assottigliasse fino a scomparire? È quanto accade una notte a Nino Ceccarelli, una vita vissuta ai margini in una squallida periferia di Roma Nord tra povertà, disagio e degrado morale, che vede materializzarsi in capo al suo letto un’inquietante figura femminile dalle molteplici forme e personalità. Durante la notte, tra preghiere, confronti ed improvvisi quanto sconcertanti svelamenti, apparirà palpabile la vera dimensione di un Incubo molto più reale di quanto ci si potesse attendere. Il dialogo è serrato, forte. Il ritmo sostenuto, incalzante. In un linguaggio oscillante tra il lirico e lo sboccato, tra comicità e smarrimento emotivo, i due si affrontano in un braccio di ferro che ribalterà di volta in volta i rispettivi ruoli. Un noir dalle forti tinte surreali sulla vera ed insopprimibile sostanza del Male

E dopo ogni spettacolo il consueto aperitivo offerto dal teatro!

Promo: https://www.youtube.com/watch?v=gi_7ur1xTgA&t=24s

Info & Prenotazioni:

Metus Noctis

di Roberto Russo

Orari:

Giovedì e venerdì h 21:00/sabato e domenica h 18:00

Biglietti:

Intero: Euro 14,00+5,00 per tessera associativa/ Ridotto: Euro 11,00+5,00 per tessera associativa

Prenotazioni

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2024-2025?view=article&id=62&catid=9

N.B: Per accedere alla prenotazione è necessaria la registrazione all’Associazione Culturale Teatrosophia per la sottoscrizione della tessera associativa che sarà valida per tutta la stagione 2024/2025.

Teatrosophia

via della Vetrina 7 – 00186 Roma

Tel: 06 68801089 /353.39.25.682 – info@teatrosophia.com

Radio Danza è media partner di Teatrosophia

A Roma il dialogo teatrale con “PerFormAzione Sociale”

ARTE° GRADO presenta

PerFormAzione Sociale

un dialogo teatrale con il territorio
dal 18 ottobre al 3 novembre 2024

Roma, Teatro San Raffaele – L’Associazione Arteº Grado è lieta di presentare PerFormAzione Sociale, una rassegna teatrale che si pone l’obiettivo di tessere un dialogo profondo con il territorio, esplorando i temi universali dell’inclusione multiculturale, del femminismo, della distanza tra i popoli e dell’emarginazione sociale. La rassegna avrà luogo dal 18 ottobre al 3 novembre 2024, con eventi che si terranno presso il Teatro San Raffaele e la Biblioteca Laurentina.

PerFormAzione Sociale propone 10 spettacoli e 8 formati laboratoriali, dalla natura eterogenea e multidisciplinare, col fine di avvicinare il pubblico – in particolare le fasce più giovani e vulnerabili della popolazione – alle arti performative. Attraverso le arti sceniche, in particolare il teatro e la danza, si cerca di alimentare il dialogo interculturale creando spazi di espressione e confronto che favoriscano la comprensione reciproca tra le diverse comunità presenti nel territorio.
PerformAzione Sociale è un progetto speciale della Biennale MArteLive dedicato alle arti performative, ideato e diretto da Giuseppe Casa  in collaborazione con Cristiana Vaccaro. 

Il territorio come protagonista _ PerFormAzione Sociale nasce con l’obiettivo di stimolare la partecipazione attiva della comunità, rendendola protagonista delle dinamiche di crescita sociale e culturale del territorio e inoltre mira a spostare il baricentro della produzione culturale fuori dal centro cittadino, portando la cultura nelle periferie, valorizzando le risorse locali e generando un impatto positivo nei quartieri che più versano in condizioni di disagio e emarginazione.E’  frutto della collaborazione tra L’Associazione Arteº Grado e MArteSocial, nuovo progetto  dell’ Associazione Officine per lo Sviluppo Onlus in partnership con l’Associazione Culturale Procult da anni impegnate nell’organizzazione di eventi culturali che hanno sempre avuto una forte vocazione sociale insita nel proprio DNA. Gli spettacoli e le attività proposte si svolgeranno in collaborazione con istituzioni locali, come la Biblioteca Laurentina e  il Teatro San Raffaele , promuovendo arte e cultura nei territori del Municipio IX.

Programmazione e temi

La rassegna prevede un ricco calendario di eventi, che spaziano tra generi, linguaggi artistici e tematiche diverse, con un focus particolare sulle storie di migranti e sulle culture lontane. Gli spettacoli saranno accompagnati da laboratori e dibattiti, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sui temi dell’inclusione, dell’integrazione culturale ed emarginazione, identità, della libertà di espressione e del riconoscimento delle differenze.

Apre venerdì 18 ottobre alle 21 lo spettacolo Autoritratto in tre atti,  una lecture-performance che indaga ed articola il tema dello sguardo su un corpo con disabilità di Diana Anselmo, performer sordo e attivista sui temi del transqueerfemminismo intersezionale e presidente di Al.Di.Qua.Artists, prima associazione europea di e per artisti con disabilità.

Segue il 19 ottobre ore 21 Ecce Robot di e con Daniele Timpano. Lo spettacolo è il divertito e autocritico racconto di una generazione che, ignara di vivere negli anni di piombo, cresceva tra robot d’acciaio.

Domenica 20 ottobre ore 18, Lampedusa Beach di Lina Prosa con Nadia Kibout e Daniele Onorati, un intenso monologo sull’emigrazione clandestina. Shauba, una giovane africana, racconta la sua esperienza: i sogni e le speranze che l’hanno portata ad affrontare un viaggio lungo e pericoloso e che si sono infranti al largo di Lampedusa.

Sempre il 20 ottobre ore 21:00 Solo quando lavoro sono felice, del duo composto da Niccolò Fettarappa e Lorenzo Maragoni, giovani promesse del teatro italiano. Uno spettacolo dinamico, ricco di energia e  di satira che racconta del precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro, come ad uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere.

Imperdibile Giovedì 24 ottobre alle ore 21:00  Antonio Rezza con  IO, intramontabile cavallo di battaglia della compagnia RezzaMastrella che racconta di una società infestata da tanti IO che non empatizzano e non comunicano tra loro, ma al contrario vivono una condizione di degradato e alienante individualismo.  

Venerdì 25 ottobre In scena l’opera autobiografica Albania casa mia racconta la storia di Aleksandros Memetaj, che cresce lontano dalla sua terra, senza mai sentirsi completamente appartenente al Veneto e anche la storia del padre che lotta per evitare che il figlio cresca nella miseria di uno Stato  che non esiste più. In scena Aleksandros Memetaj  diretto da Giampiero Rappa. 

Martedì 29 ottobre sarà il momento di  Eleonora Danco  fenomeno di culto, che porta in scena il suo Intrattenimento violento, spettacolo-performance, tragicomico e viscerale. Personaggi presi dalla strada, stati d’animo in relazione con la città, le strade, le metropolitane, gli alti e i bassi delle giornate. Un concerto, uno spartito , una tela che si fa a pezzi. 

Mercoledì 30 ottobre Massimiliano Frateschi propone ISMAEL, ispirato alla storia vera di Adnan, un ragazzo scappato dalla Siria e tutt’ora rifugiato in qualche parte d’Europa, uno spettacolo che promette di catturare il pubblico con una narrazione intensa.

Giovedì 31 ottobre Ariele Vincenti, offrirà Marocchinate, scritto a due mani con Simone Cristicchi, che racconta i terribili giorni decisivi e successivi allo sfondamento da parte degli Alleati della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco.  Domenica 3 novembre ore 18:00 Le Fenicie/primo studio,  la pièce di Balletto Civile, collettivo nomade di perfomer che riprende un viaggio attraverso la tragedia sullo scontro tra tirannia e democrazia, chiuderà la rassegna con una performance di danza contemporanea che indaga i confini tra corpo, società e umanità.

Laboratori e attività speciali

La Biblioteca Laurentina accoglierà lunedì 21 ottobre il  Laboratorio di fiabe africane – condotto Mohamed Ba –  La scuola della saggezza e il laboratorio musicale tenuto da Karen Velazquez, Sinfonia dei colori; sempre all’interno degli spazi della Biblioteca si ospiteranno inoltre lunedì 28 ottobre Il laboratorio CircOndAria, giocoleria per bambini (dai 6 ai 14 anni), guidato da Ameté Pierozzi  e il seminario Kalaripayattu (arte marziale indiana) a cura di Stefania Russo; per concludere, gli ultimi appuntamenti saranno martedì 29 ottobre con il  laboratorio di creatività per bambini (dai 0 agli 11 anni) Zoologia Fantastica– curato da Roberto Capone dell’Associazione Perfareungioco, il laboratorio Naturalmente in rima – condotto dal clown scrittore Massimiliano Maiucchi e il workshop Organizzazione e gestione sostenibile di eventi culturali, rivolto agli adulti e coordinato da Giulia Morello, autrice e regista esperta di produzioni culturali.

Il Teatro San Raffaele verrà invece animato nelle giornate del 26 e 27 ottobre da Poietés, un laboratorio che parte dalla lettura collettiva per muoversi dal testo allo spazio che ci circonda, dove la parola si fa geometria e la visione si manifesta, a cura di Teatringestazione

Tutti i laboratori sono a ingresso gratuito.
E’ consigliata la prenotazione a: performazionesociale2024@gmail.com

In conclusione,
L’Associazione Arteº Grado, grazie al coinvolgimento di enti pubblici, associazioni e teatri locali, vuole rendere più vivibile e attrattivo il territorio, promuovendo un’offerta culturale di qualità, che valorizza le differenze e celebra la ricchezza delle culture che animano la nostra società.
Il programma promette una varietà di esperienze artistiche uniche, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi in temi di rilevanza sociale attraverso le arti performative.

PerformAzione Sociale è uno 12 progetti speciali realizzati dalla BiennaleMArteLive: format diffusi, ma integrati nel ricco programma dell’evento, che creeranno una galassia multiforme di appuntamenti off, ciascuno dedicato a differenti generi e discipline artistiche. Realizzati in collaborazione con un’ampia rete di enti e organizzazioni di Roma e del Lazio, questi eventi trovano spazio in oltre 60 location diverse, tra teatri, locali, stazioni delle metropolitane e parchi archeologici, trasformando l’intera città in un palcoscenico culturale diffuso di creatività e bellezza.

La rassegna multidisciplinare PerformAzione Sociale è un progetto speciale della Biennale MArteLive. Ideato e diretto da Giuseppe Casa in collaborazione con Cristiana Vaccaro, prodotto da Arte Grado e organizzato da Scuderie MArtelive.

Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2024 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con SIAE.


Ufficio stampa: Artinconnessione
artinconnessione@gmail.com  t. +39 340 327 7470Per informazioni, acquisto biglitti e prenotazioni:
Telefono: 06.45447585 – 331 6886129 – 3484032139.
E-mail: ilcilindroteatro@yahoo.it.
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Sito web: https://performazionesociale.it/

Il Roma Burlesque Festival Rinasce al Pigneto: Un’Edizione Diffusa che Celebra Arte, Inclusività e Autodeterminazione

CULTURA by

Dopo una pausa di cinque anni, il Roma Burlesque Festival ritorna con una nuova edizione completamente rinnovata, proponendo un format diffuso che abbraccia uno dei quartieri più eclettici della capitale: il Pigneto. Questa scelta non è casuale ma nasce dalla volontà di integrare il burlesque in un contesto urbano e culturale più ampio, esplorando le potenzialità di uno spazio che da sempre accoglie e promuove l’espressione artistica.

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