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ARTE

A Teatrosophia : Nicola Lorusso e Giulio Macrì in “Memori”

Presenta

Dal 7 al 10 novembre 2024

MEMORI

Scritto diretto e interpretato da: Nicola Lorusso e Giulio Macrì

Il prossimo spettacolo in scena a Teatrosophia vedrà protagonisti due giovani artisti, dall’ indubbio talento che hanno scritto diretto e interpretato, un testo grazie al quale lo spettatore sarà immerso in una bolla in cui l’istante può diventare eterno e allo stesso tempo trascurabile, effimero. L’idea è quella di uno spazio che sia “in movimento”. L’apporto del sonoro è parte integrante del disegno drammaturgico e gli estratti danzati creano vere e proprie epifanie, in cui ritrovare piccole briciole di verità.

 MEMORI è il racconto di due anime disperse nel silenzio, alla disperata ricerca della propria identità. Frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di quell’istante che ha stravolto il loro esistere. La convinzione è che la vita non sia soltanto una mera sequela di insignificanti vicende e coincidenze, ma una trama di eventi culminanti in un piano sublime. 

Sono catapultati in un possibile giorno del giudizio, in cui immaginano di avere di fronte a sé un dio da cui poter finalmente esigere risposta a tutti gli interrogativi irrisolti delle loro vite. Le ore passano, la notte si avvicina e i due si addormentano per poi risvegliarsi e rivivere insieme gli stessi momenti, gli stessi litigi, le stesse risate, ma con qualcosa di diverso…

Il primo guarda il secondo, il secondo guarda il primo, il primo guarda il secondo che guarda il primo. I due si ritrovano in una sala d’attesa particolare e iniziano a litigare su chi può pronunciarsi per primo su chi può pronunciarsi per primo. Sembra solo l’ultima di una lunga serie di litigate: si scopre infatti che i due abitano in questo non-luogo da parecchio tempo. In questo stato di noiosa e sterile inerzia, il litigio diventa paradossalmente l’unico modo per risollevare gli animi. Scopriamo quasi subito che i due sono amici da molto tempo e veniamo a conoscenza di un possibile incidente che li accomuna.

E dopo ogni spettacolo il consueto aperitivo offerto dal teatro!

Promo: https://www.youtube.com/watch?v=ou3uHnZ95vk

Info & Prenotazioni:

Orari:

Giovedì 7 novembre ore 21.00 e venerdì 8 novembre ore 21.00 

Sabato 9 novembre ore 18.00 e domenica 10 novembre ore 18.00 

Biglietti:

Intero: euro 14,00+tessera associativa 

Ridotto: euro 11,00+tessera associativa

Prenotazioni:

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2024-2025?view=article&id=64&catid=9

N.B: Per accedere alla prenotazione è necessaria la registrazione all’Associazione Culturale Teatrosophia per la sottoscrizione della tessera associativa che sarà valida per tutta la stagione 2024/2025.

https://www.associazioneteatrosophia.it/index1.asp

Teatrosophia è in via della Vetrina, 7 – 00186 Roma

info@teatrosopia.com

A Roma in Prima Nazionale l’artista Arkadi Zaides con “The Cloud”

Nell’ambito della rassegna Corpi in ascolto

ORBITA | SPELLBOUND
Centro Nazionale di Produzione della Danza

presenta

PRIMA NAZIONALE

21 novembre, ore 20.30
Spazio Rossellini
Via della Vasca Navale, 58 – Roma

TRAILER

PREVENDITE

***

Corpi in ascolto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore
dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024”
curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.

***

“Quando l’esterno diventa pericoloso, la pelle diventa il confine”
(Arkadi Zaides)

Da un lato, l’eclissi del corpo. Dall’altro, l’avvento dell’Intelligenza Artificiale. Al centro: la nube radioattiva di Chernobyl.

Dopo la Prima Mondiale a Gent in Belgio e le tappe al Festival di Danza di Montpellier in Francia e al FIT – Festival Internazionale del Teatro di Lugano, in Svizzera, arriva finalmente in Italia in Prima Nazionale The Cloud di Arkadi Zaides. L’attesissima nuova creazione del coreografo e artista multidisciplinare bielorusso, in programma il 21 novembre allo Spazio Rossellini di Roma, è presentata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound –la cui programmazione è curata da Valentina Marini – che nel 2023 aveva dedicato un focus a Zaides, ospitandolo in residenza e presentando un primo frammento di The Cloud in forma di restituzione al pubblico. La Prima Nazionale del 21 novembre è in programma nell’ambito della rassegna autunnale Corpi in ascolto che anticipa la stagione 2025 di Orbita | Spellbound.

The Cloud è uno spettacolo multimediale che affronta di petto le tematiche legate alla crisi climatica partendo da uno dei più grandi disastri ambientali nella storia recente: l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl. Zaides mette sotto la lente d’ingrandimento la catastrofe, seguendo il movimento effettivo della nube radioattiva, le sue ricadute e il pericolo che rappresenta ancora oggi per l’uomo. Una nube, dunque, indagata anche come nuvola di dati che conduce la coscienza collettiva verso uno stato di paranoia e panico e immaginata come un “iper-oggetto“, ovvero – secondo le parole del filosofo britannico Timothy Morton – un elemento “massicciamente distribuito nel tempo e nello spazio rispetto agli esseri umani” che porta l’umanità a un collasso ecologico totale.

Ciò che un tempo era ingenuamente percepito come un documento testimoniale forense, una prova del reale, infatti, nell’epoca dell’IA si scioglie sotto i nostri occhi, diventando un’entità morfogenetica incomprensibile. L’artista bielorusso stabilisce così un parallelismo fra questo processo di irradiazione tecnologica contemporanea con un altro processo che segna un punto critico nel dispiegarsi della modernità: l’emergere dell’energia nucleare, vista sia come un’apparente minaccia sia come presunta opportunità. Nell’ambito della sua pratica artistica conosciuta come “coreografia documentale” – basata sul rapporto fra corpi e archivi storico-politici, intrecciando arte visiva e performance, indagine storico-forense e teatro, dispositivi tecnologici e politica – il lavoro di Zaides interroga l’Intelligenza Artificiale per ottenere dati e informazioni da sottoporre all’attenzione dello spettatore e vagliarne il grado di assuefazione all’orrore.

In questa articolazione di agency umana e non umana, biografia e storia, realtà e finzione, emergono delle domande precise: qual è la singolarità del corpo umano in questo punto di convergenza tra la nube tossica e la nuvola di dati? Dove si collocano la fragilità intrinseca del corpo e la sua resilienza postumana?

Dopo la ricerca sul concetto di confine geo-politico sviluppata nei precedenti Talos e Necropolis – argomento, quello del “confine” particolarmente sensibile per un artista nato in Bielorussia, emigrato da piccolo con la famiglia a Tel Aviv e giunto da adulto in Europa, prima in Belgio e oggi in Francia – in The Cloud Arkadi Zaides affronta un altro tipo di confine, quello tra il corpo e l’esterno. Quando l’esterno diventa pericoloso, la pelle diventa il confine”.

L’appuntamento del 21 novembre è dunque un’imperdibile occasione per scoprire l’opera di un artista internazionalmente riconosciuto per la vocazione a denunciare sul palcoscenico le più roventi questioni riguardanti diritti umani, per la capacità di fare luce sulle paure esistenziali dell’umanità e di portare in primo piano le grandi tematiche di un mondo in procinto di collassare.

Subito dopo la performance, Arkadi Zaides incontrerà il pubblico in dialogo con la studiosa Ariadne Mikou. Lo spettacolo prevede una scena con scorrimento di testo in inglese su due schermi di proiezione. Al pubblico verrà fornito il testo tradotto, da consultare (su consiglio dell’artista) alla fine, così da agevolare la fruizione sonora e visiva della performance.

Bio

Arkadi Zaides è un artista visivo indipendente di origine bielorussa, attualmente residente in Francia. Ha conseguito un master presso la AHK Academy of Theatre and Dance di Amsterdam (NL). Attualmente sta conseguendo il dottorato di ricerca congiunto presso l’Università di Anversa e l’Università di Ghent. È membro del gruppo di ricerca CORPoREAL presso il Royal Conservatoire Antwerp e membro di S:PAM (Studies in Performing Arts & Media) presso l’Università di Ghent. Le sue performance e installazioni sono state presentate in numerosi festival di danza e teatro, musei e gallerie in Europa, Nord e Sud America e Asia. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui un premio per la dimostrazione dell’impegno nelle questioni dei diritti umani, assegnato a Zaides dalla Emile Zola Chair for Interdisciplinary Human Rights Dialogue (IL).

Credits

Coreografia e regia: Arkadi Zaides
drammaturgia: Igor Dobricic
sviluppo IA e suono: Axel Chemla-Romeu-Santos
direttore della fotografia: Artur Castro Freire
con: Axel Chemla-Romeu-Santos, Misha Demoustier/Roger Sala Reyner, Arkadi Zaides
luci: Jan Mergaert
direzione tecnica: Etienne Exbrayat
produzione: Simge Gücük / Institut des Croisements
distribuzione internazionale: Something Great
ricerca iniziale condotta nell’ambito di Sound ImageCulture (SIC) con il sostegno della Federazione Vallonia-Bruxelles e VAF – Vlaams Audiovisueel Fund
coproduzione: Montpellier Danse (FR), Charleroi Danse (BE), Maison de la Danse (FR), Mousonturm (DE), CAMPO (BE) Residency support PACT Zollverein (DE), Orbita | Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza  (IT), Dialoghi / Villa Manin, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia (IT)
Con il supporto di: Ministero della Cultura Francese / Direction générale de la création artistique; Trust for Mutual Understanding (TMU) New York; Città di Ghent, Flemish Authorities e Belgian Federal Government’s Tax Shelter measure through Flanders Tax Shelter (BE), un programma di residenza parte di A.R.T. research program at La Comédie de Valence, CDN (FR)

Info e prenotazioni

biglietteria@orbitaspellbound.com

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FOROF : Caffè Culturali Contemporanei e La Setta dei Poeti estinti

FOROF

presenta

Caffè Culturali Contemporanei

Da novembre 2024 ad aprile 2025
tre Silent Reading Party tematici
immersi in una dimensione che unisce
letteratura, archeologia e arte contemporanea
in collaborazione con La Setta dei Poeti estinti

Sperimentazione culturale, aggregazione e scambio
al centro del nuovo progetto di FOROF,
ispirato alla tradizione dei Caffè del Novecento,
luoghi di incontro e fermento intellettuale,
e alle più recenti esperienze newyorkesi dei party letterari.

Primo appuntamento

Mercoledì 6 novembre 2024, ore 18.30

sul tema della libertà

Palazzo Roccagiovine
Foro Traiano, 1 – Roma
www.forof.it

Roma, 21 ottobre 2024

Aggregazione, condivisione, confronto intellettuale: sono queste le parole d’ordine che danno vita ai Caffè Culturali Contemporanei, il nuovo progetto presentato da FOROF, lo spazio artistico culturale romano fondato da Giovanna Caruso Fendi che custodisce i resti archeologici della Basilica Ulpia e che dal 2022 ha visto alternarsi artisti italiani e internazionali con progetti site-specific in dialogo con lo spazio archeologico ipogeo.

A partire dal 6 novembre 2024, la programmazione si arricchisce ulteriormente con il format ideato da FOROF, in collaborazione con La Setta dei Poeti estintitre Silent Reading Party durante i quali si invitano i partecipanti a lasciare i cellulari per leggere in silenzio il proprio romanzo, saggio o raccolta di poesie, scelto in base al tema specifico. Questo momento è preceduto dalla visita guidata allo spazio e alla mostra in corso – Limbus Nimbus Omnibus dei Gelitin/Gelatin. Segue poi l’interpretazione e la diffusione sonora di alcune poesie a cura di Emilio Fabio Torsello e Mara Sabia de La Setta dei Poeti estinti. La parte finale della serata è invece dedicata alla condivisione e al dialogo con un momento di scambio sulle impressioni e i pensieri nati dalle letture, il tutto accompagnato da un brindisi firmato da Rimessa Roscioli.

La Libertà è il tema scelto per il primo appuntamento di mercoledì 6 novembre a partire dalle 18.30. Un argomento caro a FOROF, perché proprio nella Basilica Ulpia, avveniva la cerimonia della manumissio, ovvero la concessione della libertà agli schiavi.

Prendendo ispirazione dai caffè culturali del ‘900 – come il Cabaret Voltairedi Hugo Ball ed Emmy Hennings e il Bal Tic Tac,il primo cabaret futurista decorato da Giacomo Balla, inaugurato a Roma nel primo dopoguerra – fino ai più recenti Silent Reading Party, nati pochissimi anni fa a New York, i Caffè Culturali Contemporanei vogliono essere un momento di stimolo e di scambio intellettuale in un luogo incomparabile dove l’archeologia entra in dialogo con l’arte contemporanea.

Come sottolinea Giovanna Caruso Fendivolevo che anche FOROF fosse uno spazio di scambio culturale da vivere a tutto tondo in cui il pubblico partecipasse e non fosse solo semplice fruitore. I CCC sono parte integrante dell’offerta culturale di FOROF che, con gli appuntamenti del mercoledì, vuole attrarre un target diverso e giovane rafforzando quello che è lo scopo di questa realtà unica a Roma, che attraverso la Società Benefit mira a creare un impatto sociale positivo dal valore condiviso. FOROF è onorato di collaborare con La Setta dei Poeti estinti per i primi tre appuntamenti che avranno luogo rispettivamente a novembre 2024, febbraio e aprile 2025.

Siamo entusiasti di poter collaborare con FOROF e con Giovanna Caruso Fendi – spiega Emilio Fabio Torsello – sul progetto dei Caffè Culturali Contemporanei, un’iniziativa capace di unire il prestigio di un sito archeologico di grande valore, com’è quello conservato presso FOROF, alla bellezza della poesia e della letteratura, capaci di far spaziare il sentire intimo di ciascuno verso nuovi orizzonti.”

Le tematiche che tratteremo – aggiunge Mara Sabia, attrice e poetessa, partner de La Setta dei Poeti estinti – sono fondamentali per la vita di ciascuno: dal tema della Libertà, intesa nelle sue più ampie sfaccettature, a quello della Fragilità, aspetto che spesso si tende a nascondere ma che in realtà permea tanta parte della letteratura italiana e internazionale. Uno degli incontri avrà una tematica più leggera ma altrettanto profonda quanto a testi e sensazioni e sarà dedicato al Profumo.

***

LA SETTA DEI POETI ESTINTI

L’idea di fondare il circolo letterario de La Setta dei Poeti estinti è nata nel 2013, sull’onda del film L’Attimo fuggente. Tutto è partito dai social, con una pagina Facebook chiamata “La Setta dei Poeti estinti” per poi divenire, negli anni, una delle più affermate realtà letterarie romane e italiane, con oltre 400K follower sui diversi canali social. Dal 2016, il progetto divulga la cultura, l’arte, la bellezza organizzando incontri dedicati alla letteratura e agli autori in luoghi di prestigio come Musei, Palazzi storici, siti archeologici.


FOROF

FOROF è una realtà unica a Roma che combina archeologia e arte contemporanea, storia e sperimentazione, offrendo servizi diversificati e una proposta culturale innovativa. Fondato da Giovanna Caruso Fendi nel 2022, FOROF attua un modello inedito di imprenditoria culturale con la volontà di generare un impatto sociale positivo e duraturo grazie a un programma basato sull’idea di un luogo di cultura e scambio in cui passato e presente si confrontano. FOROF occupa gli spazi dello storico Palazzo del Gallo di Roccagiovine, di fronte alla Colonna Traiana ai Fori Imperiali, e conserva negli ambienti ipogei, in convenzione con la Soprintendenza Archeologica di Roma, i marmi colorati della pavimentazione della Basilica Ulpia e i resti dell’abside orientale (II sec. d.C).

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO

Costo biglietto: 25 € intero | 20 € per gli under 26

Foro Traiano, 1 – Roma
+39 351 626 2553 | info@forof.it | www.forof.it

IG | FB: @forof.roma | @la_setta_dei_poeti_estinti

CONTATTI PER LA STAMPA

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Ludovica Solari | + 39 335 5771737 | press@ludovicasolari.com
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77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI – Gran Finale

Una Moltitudine di Voci per il gran finale del

77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

18 ottobre
GIOVANNI LINDO FERRETTI
moltitudine in cadenza, percuotendo

prima assoluta
Teatro Olimpico di Vicenza, ore 21

***

19 ottobre

NOTTE DELLE VOCI:
Daniela Pes, Mara Redeghieri, Mariangela Gualtieri, Abdullah Miniawy,
Ndox Electrique, R.Y.F., Serena Abrami e Enrico Vitali
con i disegni dal vivo di Stefano Rcci

Teatro Astra di Vicenza, dalle ore 21

Il “coro”,immagine-guidache ha segnato il77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica dei fondatori del Teatro delle Albe Ermanna Montanari e Marco Martinelli, si trasforma in una moltitudine di voci per il gran finale di questa edizione.

La prima voce sarà quella di Giovanni Lindo Ferretti che venerdì 18 ottobre, in Prima Assoluta al Teatro Olimpico di Vicenza, presenta moltitudine in cadenza, percuotendo, il misterico e misterioso progetto di una delle figure più affascinanti, teatrali, provocatorie e, per certi versi, enigmatiche della musica italiana.
Co-fondatore dei CCCP prima e dei CSI dopo, fino ad arrivare ai PGR, Ferretti è considerato uno dei padri del punk italiano e icona della musica alternativa. Da sempre, una figura spiazzante che costringe tutti noi a riflettere su quegli spazi liminali fra conservatorismo e progressismo, anti-modernismo e Rivoluzione, spiritualità e materialismo, identità e trasformazione. Al suo fianco, in questa inedita partitura, uno stregone delle percussioni come Simone Beneventi, Leone d’Argento alla Biennale Musica 2010, officiante del rito ritmico già al lavoro con gli Zeitkratzer e la Filarmonica della Scala.
Fra i progetti più attesi della rassegna, di moltitudine in cadenza, percuotendo si sa pochissimo. Secondo le parole dello stesso Giovanni Lindo: “un antico palcoscenico in ardita prospettiva urbana – un corpo/voce, un’ombra, percussioni – tono ritmo frequenza – percuotersi il petto: un dolore che non può pacificare – percuotersi la fronte: stupore mai sazio, rinnovato – 70anni, echi biblici”. E ancora: “Ritualità in forma di teatro, non so dire di più: non siamo una compagnia teatrale che sta mettendo in scena un nuovo spettacolo. Ahimè anche voi ormai non potete far altro che fidarvi. Ciò che deve accadere accada.”

Da una voce individuale si passa alla voce collettiva il giorno seguente, sabato 19 ottobre, quando il Teatro Astra di Vicenza accoglierà Notte delle voci, un progetto curato personalmente da Ermanna Montanari. L’evento di chiusura del 77° Ciclo di Spettacoli Classici sarà un rito, una cerimonia, una vera e propria cosmogonia di voci, una lode alla verticalità della notte. Là dove la voce si manifesta ancor più come origine, suono del mondo, un trasalire. Lode al profondissimo ascolto che apre le nostre orecchie e le fa gioire”. A guidare il pubblico, artisti-viandanti di altissimo profilo, a partire da un’artista che non ha bisogno di presentazioni: Mariangela Gualtieri, poetessa e co-fondatrice del Teatro Valdoca.
Poi, l’esoterica e lunare Daniela PesTarga Tenco per Spira, il suo album d’esordio, che non smette di collezionare prestigiosi riconoscimenti a oltre un anno dall’uscita. Enigmatica come un oracolo greco, Daniela Pes si muove tra elegante e oscura elettronica e ambient dal respiro per creare un mondo sonoro in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi.
La magnetica Mara Redeghieri, ex Üstmamò, che nel suo ultimo tour Futura Umanità si è nuovamente fatta interprete canti anarchici e partigiani ma anche di voci di resistenze del nuovo millennio “che si mescolano ai nostri ricordi e risuonano, amplificandosi a vicenda attorno alle parole di libertà, autodeterminazione, giustizia sociale e dignità”.
R.Y.F. (acronimo di Restless Yellow Flowers), voce dance punk della comunità queer e di “tutte le favolose creature della Terra”, già co-autrice delle musiche dello spettacolo dei Motus Tutto Brucia e artefice di un electro-punk intriso di sovversione femministaDeep Dark Blue è il suo ultimo album, un disco di sofferenza e guarigione che rafforza la carica destabilizzante dell’artista: “Deep Dark Blue è un album sottomarino, forse è un album addirittura abissale. Il sound è oscuro e attutito, come se ci trovassimo in una sorta di culla, una bolla blu per l’appunto, un cocoon di mare nel quale avvolgersi per rigenerarsi e raggiungere serenità, ma il cui involucro trasmette anche energia”.
Abdullah Miniawy, artista egiziano icona di libertà e giustizia, scrittore, cantante, compositore e attore, le cui performance hanno calcato palcoscenici e luoghi prestigiosi a livello internazionale, tra cui il Festival d’Avignone, l’Institute of Contemporary Arts di Londra, il museo Haus Der Kunst di Monaco e il Louvre di Parigi, per citarne soltanto alcuni.
Il collettivo Ndox Èlectrique di François R. Cambuzat e Gianna Greco, sciamani di una trance di resistenza anti-coloniale. Ndox Électrique è infatti “un rituale di possessione delle cerimonie n’döep senegalesi. Selvaggio, oscuro e solare, femminile e potente, chiama gli spiriti a sfidare il mondo moderno con incantesimi, danze e percussioni ancestrali, chitarre elettriche e computer” che serve a decostruire l’esotismo e la visione stereotipata che il pubblico occidentale ha della musica africana per metterlo di fronte “alle musiche dei mondi reali, crudeli, selvagge, sfrenate e anche sanguinarie, perché per scacciare i demoni non saranno sufficienti le buone maniere ma un enorme volume sonoro in grado di provocare lo stato di trance”.
E, infine, Serena Abrami e Enrico Vitali – già al fianco di Ermanna Montanari e Marco Martinelli nel progetto Don Chisciotte ad ardere – componenti della band alt-rock Leda ma attivissimi anche, fra musica e teatro, nello studio attorno alla vocalità e al concetto di “paesaggio sonoro”.
Una catarsi festosa di suoni e canti diversissimi, dunque, ma anche di immagini, grazie alle creazioni visive realizzate dal vivo dall’eclettico artista visivo Stefano Ricci.

77° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI
CORO
con la Direzione Artistica di
ERMANNA MONTANARI e MARCO MARTINELLI

20 settembre – 20 ottobre 2024

Teatro Olimpico
Basilica Palladiana | Teatro Astra | Palazzo Cordellina
Vicenza

THEODOROS TERZOPOULOS | ALESSANDRO SERRA | EVELINA ROSSELLI
 ERMANNA MONTANARI/MARCO MARTINELLI | SERENA SINIGAGLIA
GIOVANNI LINDO FERRETTI | FRANCESCO GIOMI
NOTTE DELLE VOCI: ABDULLAH MINIAWY, NDOX ELECTRIQUE, SERENA ABRAMI e ENRICO VITALI,
MARIANGELA GUALTIERI, R.Y.F., MARA REDEGHIERI, DANIELA PES

***

Uno dei festival teatrali più prestigiosi e longevi nel teatro coperto più antico del mondo, capolavoro e ultima opera progettata da Andrea Palladio, inserito dall’UNESCO tra i beni patrimonio mondiale dell’umanità.

Dopo il maestoso Prologo dello scorso 1 maggio che ha visto protagonista una delle artiste più iconiche e influenti del nostro tempo, Meredith Monk, si svolgerà dal 20 settembre al 20 ottobre il 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli: un progetto del Comune di Vicenza,in collaborazione con l’Accademia Olimpica e la Biblioteca civica Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto, il coordinamento artistico del Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia e il coordinamento generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.

Un’edizione diffusa, che abiterà anche la Basilica Palladiana, il Teatro Astra e la Biblioteca Bertoliana, attraversando l’intera città di Vicenza e coinvolgendo i suoi cittadini, affidata alla visione e alla cura di due personalità di primissimo piano della creazione contemporanea, una coppia di arte e di vita, fondatori del Teatro delle Albe e di Ravenna Teatro. Ermanna Montanari e Marco Martinelli, 15 premi Ubu in due e tanti altri riconoscimenti nazionali e internazionali, guideranno dunque un’eccellenza culturale che non ha mai smesso, nel corso della sua storia, di interrogarsi sul ruolo dei classici nella contemporaneità.

In piena sintonia con la dimensione diffusa del festival, il tema scelto per questa 77° edizione: L’immagine guida per questo biennio 2024-2025 sarà quella del “coro”, inteso come radice fondante del teatro: nella parola “coro” i greci vedevano lo stretto intarsio tra parola, musica e danza, un’alchimia che rivela ancora oggi tutta la sua necessità ardente, moltiplicandosi nel nodo vita-scena del nostro contemporaneo agire. Al tempo stesso il coro è, fin dalle origini, lo specchio disvelante della polis: era composto, nell’Atene del V secolo, da migliaia di cittadini che non si limitavano a fare da “spettatori”, ma si ponevano quali interlocutori-artefici, misurandosi sulla scena insieme agli artisti dell’epoca, da Eschilo ad Aristofane. In questo senso il coro è sempre un gesto “politico”, oltre che poetico. Esso può assumere oggi le forme di una gioiosa “chiamata pubblica”, dove mescolare arte e vita, artisti e cittadini di varie generazioni per infuocarne lo sfuggente meccanismo prismatico”.

Theodoros Terzopoulos, Alessandro Serra, Evelina Rosselli, Serena Sinigaglia, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Giomi, Abdullah Miniawy, Ndox Electrique, Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, R.Y.F., Mara Redeghieri, Daniela Pes e, naturalmente, Ermanna Montanari e Marco Martinelli sono gli artisti che daranno voce a un programma lungo un mese, articolato in 9 spettacoli di cui 3 prime assolute1 prima nazionale1 prima regionale3 chiamate pubbliche e 2 cicli di incontri di approfondimento. 

L’immagine del 77° Ciclo di Spettacoli Classici è firmata da un altro grande artista e sperimentatore: Igort, uno dei grandi maestri del fumetto d’autore internazionale, tra i protagonisti della scena indie italiana degli anni ’80 (Linus, Alter Alter, Frigidaire) ed esponente di spicco del graphic journalism, oltreché sceneggiatore e musicista.

***

CALENDARIO

prologo
1 maggio ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Meredith Monk e John Hollenbeck | Duet Behavior
prima ed esclusiva nazionale 

20, 21 settembre ore 20
Teatro Olimpico di Vicenza
Theodoros Terzopoulos | Oresteia
prima nazionale 

27, 28 e 29 settembre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Alessandro Serra | Il Canto di Edipo
prima assoluta

5 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Evelina Rosselli | sdisOrè
prima assoluta

6 ottobre ore 17
Basilica Palladiana
Francesco Giomi | FESTA SILENZIO Azione di improvvisazione creativa per una comunità di performer
Chiamata Pubblica

11 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Marco Martinelli | PLUTO God of gold
con gli adolescenti di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Vicenza
prima regionale

14 ottobre ore 21
Teatro Astra
Marco Martinelli e Ermanna Montanari | Purgatorio dei poeti
Chiamata Pubblica

15 e 16 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Serena Sinigaglia | Elettra
in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale

18 ottobre ore 21
Teatro Olimpico di Vicenza
Giovanni Lindo Ferretti |moltitudine in cadenza, percuotendoprima assoluta

19 ottobre dalle ore 21
Teatro Astra
Notte delle voci
Abdullah Miniawy (Egitto), Ndox Electrique (Senegal), Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, R.Y.F., Mara Redeghieri e Daniela Pes

PALAZZO CORDELLINA

incontri e seminari

Parlamenti d’Autunno
a cura di Marco Sciotto

–        21 settembre ore 16: Igort, Theodoros Terzopoulos, Michailis Traitsis e Andrea Porcheddu

–        5 ottobre ore 17: Enrico Pitozzi e Daniela Sacco; Nicola Samorì e Federico Ferrari

–        11 ottobre ore 18: Franco Masotti e Patrizia Basso

–        18 ottobre ore 17: Andrea Tagliapietra, Caterina Piccione e Andrea Cortellessa

Illusioni perdute?
cinque disputazioni sulla critica teatrale e l’arte scenica oggi
a cura di Massimo Marino

28 settembre

–        ore 10-13
L’illusione critica: Anna Bandettini e Walter Porcedda | Magister: Gianni Manzella
L’illusione alternativa: Andrea Pocosgnich e Graziano Graziani | Magistra: Laura Mariani

–        ore 15-18
L’illusione militante: Rossella Menna e Andrea Porcheddu | Magister: Antonio Attisani
L’illusione morale: Alessandro Toppi e Maddalena Giovannelli | Magistra: Maria Nadotti

29 settembre

–        ore 10-13
L’illusione teatrale: Roberta Ferraresi e Lorenzo Donati | Magister: Attilio Scarpellini

INFO

Sito ufficiale: www.classiciolimpicovicenza.it
Facebook: @cicloclassici – https://www.facebook.com/cicloclassici
Instagram: @cicloclassici – https://www.instagram.com/cicloclassici

Biglietti

In vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it
e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza nei giorni e orari di apertura
prezzi dai 7,00 euro (ridotto scuole e università) ai 30,00 euro (tariffa intera)

Ufficio Stampa Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
Lorenza Arzenton
+39 347 1407874 – teatrocomunalevicenza@aellecom.it

Ufficio Stampa 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico
Alessandro Gambino – GDG press
+ 39 320 8366055 –  alessandro@gdgpress.com

Ufficio stampa GDG press
www.gdgpress.com

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A Roma il Visual Sound dal 17 al 19 Ottobre 2024

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FOTONICA presenta:
next generation pulse

Festival di Musica Elettronica e Video Sperimentale
17- 19 ottobre Nuovo Cinema Aquila, Via l’Aquila 66 – Roma

Biglietti 10 euro + d.p.
50% di sconto per i possessori di LAZIO YOUth CARD

NVS

Onde sonore che diventano forme luminose, pixel che si traducono in sequenze elettroniche per abbattere i confini che separano suoni e visione. 

Dal 17 al 19 ottobre il Nuovo Cinema Aquila di Roma ospita la prima edizione del Visual Sound Festival, un evento dedicato al contemporaneo dell’arte audiovisuale che esplora l’espressione di artisti e artiste under 35 presentando spettacolari performance di video sperimentali e musica elettronica.

Laboratorio di sperimentazione e punto d’incontro per artisti emergenti della scena, Visual Sound è l’occasione per immergersi nel futuro della produzione artistica audiovisuale e scoprire i nomi più originali del panorama laziale proposti da Fotonica, festival evento che da otto anni a Roma esplora l’intersezione fra immagini e suoni nell’arte digitale.

Ogni sera due performance Audio Visual Live varcano le frontiere dell’arte digitale grazie ad artisti ed artiste attivi nella regione Lazio che con i loro progetti futuristici indagano tutte le possibilità di espressione legate al suono e all’immagine per dare vita a performance esclusivamente dal vivo, di carattere ibrido e interdisciplinare, che impiegano tecniche strumenti diversi, dai microfoni, ai microscopi, ai computer. Performance che danno l’opportunità al pubblico divivere in prima persona la trasformazione continua dei linguaggi digitali.

Il video è il perno della fruizione delle opere, come uno strumento musicale viene utilizzato in dialogo con la musica per amplificarne il suo potere espressivo e contribuire a plasmare l’emozione della rappresentazione.

Le performance sono una produzione realizzata nell’ambito del progetto LAZIOSound, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Visual Sound Festival è prodotto da Flyer, che nel 2004 ha dato vita a LPM Live Performers Meeting, il più grande evento del settore giunto alla sua venticinquesima edizione, questo permette a Visual Sound Festival di essere parte di una rete di partner internazionali che contribuiscono alla promozione degli artisti italiani all’estero.

Programma completo https://visualsound.fotonicafestival.com

PROGRAMMA

giovedì 17 ottobre

– Concrete Casings | Touchy Toy Collective
AV Performance | Sala 1 Cinema Aquila
21:00 > 21:45

Le periferie di Roma sono costellate di costruzioni abbandonate, frutto di abusi edilizi, appalti corrotti e incuria. Questi cantieri incompleti, come fossili di un passato di errori, testimoniano promesse infrante e sogni mai realizzati. Invece di essere zone vive e fiorenti, ospitano strutture fatiscenti che degradano l’ambiente e il paesaggio. Ogni edificio abbandonato racconta storie di corruzione e cattiva gestione, simboli silenziosi di risorse sprecate. Questi “scheletri urbani” sono un monito di un sistema che ha bisogno di riforme profonde per restituire dignità alle periferie.

Il collettivo Touchy Toy nasce nel 2021 dall’incontro di tre personalità con background diversi, formatosi all’interno delle aule del Saint Louis College of Music di Roma.

La formazione è composta da: Gabriele Petrillo, Andrea Lupo, Matteo Camerini.
Le diverse estrazioni culturali dei singoli artisti, abbinate alle relative capacità tecniche e conoscitive, hanno dato vita ad un processo creativo fluido che ha portato il collettivo a sperimentare ed indagare diverse tipologie di linguaggio, tecnologie ed ambienti di sviluppo per la realizzazione di una personale poetica ed estetica.

–  Elisa | Blivet & Achieh
AV Performance | Sala 1 Cinema Aquila
22:00 > 22:30

ELISA è una performance audiovisiva immersiva che rappresenta il ciclo vitale di un microrganismo virtuale, Elisa, esplorando nascita, crescita e decadimento. Le immagini, generate in tempo reale tramite intelligenza artificiale e curate da Blivet, seguono l’evoluzione dell’organismo in sincronia con le frequenze sonore e l’intensità musicale, curate da Achieh. Suono e immagini interagiscono dinamicamente, creando un’esperienza in continua trasformazione. La colonna sonora, ispirata a progetti per la protezione della biodiversità, rafforza il tema della fragilità dell’ecosistema. ELISA invita a riflettere sul rapporto tra tecnologia, natura e necessità di tutelare l’ambiente, trasmettendo un messaggio di consapevolezza ecologica.

venerdì 18 ottobre

– Collective Dream | Matteo Fiocchetti
AV Performance | Sala 1 Cinema Aquila

21:00 > 21:45 

La performance Collective Dream esplora un viaggio onirico e la ricerca del sé interiore, vissuto all’interno di un collettivo come un’unità. Il video trae ispirazione dai sogni, rappresentando un percorso introspettivo verso la comprensione di sé, ma vissuto come un’esperienza universale. L’audio riflette il senso di disconnessione e l’attenzione intermittente verso il proprio mondo interiore, utilizzando suoni modulati e ritmi per evocare le fluttuazioni delle esperienze emotive e mentali. Il pezzo oscilla tra momenti di chiarezza e confusione, offrendo una narrazione sonora delle dinamiche interiori dell’individuo. Lo stile artistico di Matteo Fiocchetti si distingue per l’inventiva e l’approccio pratico. Attratto dalla tecnologia, esplora l’interazione tra diversi media, con un focus sull’integrazione tra forme d’arte. Con esperienza nella musica elettronica, utilizza strumenti come Max MSP e sistemi modulari per creare opere che uniscono suono e tecnologia in una visione unitaria.

–  Digital promenade in Dreamscreens | Livia Rib
AV Performance | Sala 1 Cinema Aquila

22:00 > 22:30 

Digital Promenade è un viaggio nei mondi costruiti da Livia. La videocamera è l’occhio del performer che osserva nel regno digitale. Il suono ne costituisce l’ambientazione. Audio e video sono in tempo reale, collaborando per un’esplorazione immersiva dello spazio. Il corpo è costretto, la percezione è estesa. Livia Ribichini, laureata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma, ha proseguito gli studi in Olanda, specializzandosi in arte e tecnologia. Inizialmente ha utilizzato la luce come mezzo espressivo, mentre ora si concentra su performance e installazioni, integrando software come Touchdesigner e Arduino.

sabato 19 ottobre

– NVS
AV Performance | Sala 1 Cinema Aquila
21:00 > 22:00

NVS progetto A/V di (N:CK & VIDEOSOLID) è il bisogno di evadere dalla routine lavorativa e spesso sterile del contesto “artistico” che ci circonda. NVS è la fuga dai vincoli della console/regia. Castrano le scelte bloccano la creatività. NVS è scappare dalle scelte artistiche di altri. NVS è pura libertà di espressione. È la musica che ci piace il video che vogliamo. É il nostro spazio, è una ora di noi stessi sviscerata e espressa in una performance A/V. Il progetto è l’evoluzione di 16 anni di lavoro non ha un corpo definito perché muta con il nostro umore, con gli eventi del momento. È la nostra anima, il nostro ego.

–  Germi | Electro Organic Orchestra
AV Performance | Sala 1 Cinema Aquila

22:15 > 23:00

Il progetto Germi nasce dall’idea di utilizzare impulsi biologici per produrre musica elettronica, esplorando un universo microscopico ricco di voci e dinamiche. Osservando i microrganismi in una goccia d’acqua, i loro segnali e movimenti vengono tradotti in tempo reale e trasformati in suoni, amplificati fino a oltrepassare la percezione umana. Il risultato è una performance artistica, sonora e visiva, che fonde la curiosità per il mondo microscopico con un’esperienza immaginativa e onirica, rivelando le infinite atmosfere di questo universo nascosto. Electro Organic Orchestra è un collettivo nato a Roma alla fine del 2018 che unisce tecnologia, arti visive e sonore. I tre componenti, ispirati dal mondo della musica generativa, mirano a sfruttare impulsi ed elementi organici per creare paesaggi sonori e visivi. Davide Carbone – Esplorazione Microscopica & Sviluppo Software Daniele Giuffrida – Interpretazione Visiva Giorgio Sorani – Droni & Sound Design

da Giovedì 17 a Sabato 19 ottobre

– Workshop VJing | FLxER

Flyer New Media | Via del Verano, 39
16:00 > 18:00 

Il workshop ha l’obiettivo di formare i partecipanti alla realizzazione di performance e messa in onda di contenuti video in tempo reale. Grazie alle tecnologie oggi a nostra disposizione è possibile gestire contenuti video come quelli audio. Il workshop mira, inoltre, a formare i partecipanti all’improvvisazione video seguendo la musica o gli eventi in cui il vj di solito si trova ad operare, club, locali, concerti, teatro televisione, conferenze.

Durante il workshop verranno presi in esame i software Resolume e FLxER ed un particolare approfondimento sul più specializzato VDMX, si analizzeranno i metodi di produzione e reperimento del materiale video, la progettazione e organizzazione del live set. L’obiettivo del corso di VJing è proprio quello di fornire all’allievo la teoria e le tecniche per cimentarsi nel mondo del vjing, lasciando ampio spazio alla fase di laboratorio e di scambio di esperienze pratiche tra docente e alunni.

– Workshop Videomapping | FLxER

Flyer New Media | Via del Verano, 39
18:00 > 20:00 

Corso di teoria e pratica laboratoriale su tecnologie e software per la progettazione e la realizzazione di performance di Videomapping. Adattamento dei contenuti video a superfici e architetture irregolari e non piane con diversi software, per PC e MAC, utilizzando uno o più proiettori gestiti dallo stesso computer. Guida alla creazione di contenuti statici e animati sulla base delle competenze di ogni singolo studente. Il Videomapping è una tecnica di videoproiezione che trasforma potenzialmente qualsiasi superficie in uno schermo, è il territorio di confine nel quale convergono arte, architettura e tecnologia al servizio di una nuova forma espressiva che trasforma temporaneamente la nostra percezione classica degli spazi e degli oggetti.

Programma

giovedì 17 ottobre
21:00 > 21:45 Concrete Casings | Touchy Toy Collective | AV Performance |
22:00 > 22:30 Elisa | Blivet & Achieh | AV Performance |

venerdì 18 ottobre
21:00 > 21:45 Collective Dream | Matteo Fiocchetti | AV Performance |
22:00 > 22:30 Digital promenade in Dreamscreens | Livia Rib | AV Performance |

sabato 19 ottobre 2024
21:00 > 22:00 NVS | AV Performance |
22:15 > 23:00 Germi | Electro Organic Orchestra | AV Performance |

da giovedì 17 a sabato 19 ottobre

16:00 > 18:00 FLxER | Workshop VJing | Flyer New Media | Via del Verano, 39
18:00 > 20:00 FLxER | Workshop Videomapping | Flyer New Media | Via del Verano, 39

Ufficio stampa – GDG Press

TOUCH OF LIGHT

Ausgang24 in collaborazione con llaria Pisciottani è lieto di presentare la mostra d’arte contemporanea Touch of Light che si svolgerà presso “Adriano Segarelli art studio” in via Laura Mantegazza 20 A a Roma, in occasione del RAW 2024 che si svolgerà dal 21 al 26 ottobre.

Sabato 26 ottobre è stato organizzato l’evento di finissage a partire dalle 17:30 con curatela del critico d’arte Prof. Piero Zanetov.

Sarà offerta una degustazione di vini di Casale del Giglio

Tre artisti in mostra, tre identità diverse che incrociano il loro linguaggio per presentare al pubblico la loro visione sulle innumerevoli variazioni della luce.

Adriano Segarelli, pittore, scultore e scrittore, vincitore del primo premio pittura Fondazione Amedeo Modigliani 2023, apre le porte al suo studio per ospitare la giornalista e fotografa d’arte llaria Pisciottani, nonché creatrice del movimento d’arte New Format Art, che si avvicina al pensiero New Fluxus e l’artista poliedrico, fondatore dell’hub artistico Ausgang24 e ideatore e curatore del format analogico Electrovinyl, DarioPellegrino.

Segarelli presenterà la sintesi della sua ultima ricerca, incentrata sulla luce utilizzata nel teatro e sugli studi della luce, nella fotografia in bianco e nero, ricreando un’atmosfera metafisica nelle sue tele dipinte ad olio.

Ilaria Pisciottani mostrerà le sue foto che studiano il tocco della luce, alcune delle quali caratterizzate da lunghe esposizioni, immortalando l’onda elettromagnetica generata dal movimento della luce e i colori primari che ne derivano.

Dario Pellegrino, con la sua arte in mattonella, presenterà le sue opere dalla tecnica mista mostrando la parte più psichedelica della trasformazione della luce attraverso un linguaggio pop contemporaneo.

Tutto questo verrà esaltato attraverso la performance d’arte di Daniela Beltrani che guiderà il pubblico alla ricerca della propria luce individuale, in un esperimento/performance che induce l’uomo a cercare e a mantenere sempre pensieri di felicità nelle faticose e impervie onde della vita.

Ogni opera racconterà una storia diversa, ma tutte convergono verso un unico punto: la ricerca della bellezza e della verità nascosta dietro il velo della luce.

Sarà un viaggio che partirà dall’origine della luce e arriverà a toccare le sue infinite varianti, ricostruendo i vari fotoni che generano questo meraviglioso e necessario fenomeno senza il quale non esisterebbero né COLORE, OMBRE e tutto ció che ci circonda.

Elemento che farà da cornice all’evento, sarà la MUSICA, che assieme alla LUCE, sono da sempre, protagonisti indiscussi anche nell’ARTE.

Musicisti come I Dire Straits, Rock band leggendaria, hanno saputo parlare di questo connessione in modo magistrale soprattutto in alcuni testi. Pensate a ‘Tunnel of Love’ o ‘Private Investigations’, brani che evocano atmosfere luminose e misteriose allo stesso tempo. Come non citare i Pink Floyd con ‘Shine On You Crazy Diamond’ o gli U2 con ‘City of Blinding Lights’, passando per i Cold Play, descrivendo il connubio tra LUCE e ARTE in modo poetico e coinvolgente.

La mostra non è solo un omaggio alla luce come elemento fisico e metaforico, ma è anche un invito a esplorare come essa interagisce con le nostre emozioni e il nostro modo di percepire il mondo che ci circonda.

Il lasciarsi ispirare e affascinare da una sinfonia visiva e musicale promette di risvegliare i sensi.
Voi avete mai pensato a quanto la luce possa influenzare le nostre emozioni e percezioni?

Gli Artisti coinvolti, cercheranno di farvi esplorare questo tema affascinante, guardando le loro opere e ascoltando BRANI ICONICI, che faranno da colonna sonora all’esposizione.

Siete pronti a lasciarvi catturare da questa meravigliosa esperienza?

Rome Art Work

Guardare oltre l’apparenza e l’assenza

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A Teatrosophia con Storygram si declinano nuove storie dietro immagini simboli di un’epoca 

Roma 10 ottobre 2024

Articolo e Foto di Grazia Menna

Con le immagini si viaggia, vicino, lontano, in paesi nuovi, in sentimenti nostri e altrui, in fatti o eventi che hanno cambiato noi ed il nostro modo di essere.

Teatrosophia inizia la sua nuova stagione 2024/2025, il suo viaggio, con lo spettacolo Storygram, portato in scena dal Collettivo Socrates, che propone allo spettatore l’esercizio di indagare più a fondo, di andare oltre a quel che appare da una semplice fotografia, sia essa in bianco e nero oppure a colori.

Giulia Bornacin e Simone Martino hanno ideato ed accompagnato il pubblico in degli “Esercizi di Stile” alla R. Queneau, dove alcune immagini iconiche della nostra epoca, vengono lette e raccontate da molteplici punti di vista, attraverso le storie, vere o presunte, che si celano dietro quegli scatti.

Scatti di un tempo in cui la fotografia, appannaggio di pochi, era un’arte lenta e preziosa, fermi-immagine limitati e irripetibili, con l’uso delle lastre prima e dei rullini poi. Quella fotografia non assimilabile al “mordi e fuggi” degli smartphone moderni, richiedeva l’applicazione di regole precise di composizione e bilanciamenti, ben sapendo dell’esiguità degli scatti utilizzabili e, pertanto, non sprecabili.

L’immagine con cui ha inizio lo spettacolo è di un maestro della fotografia moderna, Luigi Ghirri, con l’opera Formigine Modena – Ingresso casa colonica del 1985. Da questa immagine si parte ed a questa immagine si ritornerà a fine spettacolo; tutto ruota intorno a ciò che nell’opera fotografica si vede o non si vede, ciò che è accaduto prima, dopo e durante lo scatto di quel fotogramma immortale, quell’attimo esatto e non un altro che Ghirri, scattando, ha scelto di destinare al futuro.  

Si passa quindi alla celebre fotografia del bacio a Times Square, scattata a New York alla fine della Seconda Guerra Mondiale da Eisenstaedt, altro mostro sacro della fotografia. Un marinaio e un’infermiera che si abbracciano, apparentemente innamorati, in un gesto che sembra suggellare un “per sempre felici e contenti”. Ma è davvero così? Forse dietro quell’immagine non tutto è chiaro, bello e romantico come appare, come ci viene raccontato, come la nostra mente cerca di immaginare per dar forma a quell’idea di favola , di “happy end” che ci accompagna fin dall’infanzia. Guardate bene quell’immagine ed analizzate gli attori principali della foto, la loro postura e scoprirete che dietro la storia che ci hanno raccontato se ne potrebbero celare una o centomila diverse e pur sempre veritiere. E via così raccontando altre storie e punti di vista, legati alle immagini che Giulia Bornacin, dal suo vissuto , ha selezionato e sceglie di proporre al pubblico.  

Nella performance teatrale, la lettura delle immagini e delle storie dietro ognuna di esse viene declinata sia con la proiezione sul grande schermo delle foto, sia con dei passaggi recitativi dove, Giulia e Simone, quest’ultimo autore delle musiche eseguite dal vivo con la chitarra, interpretano le nuove chiavi di lettura delle foto, ad esempio, in stile leopardiano recitando come se stessero leggendo un raffinato poemetto dello stesso Leopardi. I due protagonisti in scena, deliziano e riescono a coinvolgere maggiormente il pubblico presente con una vis comica ben dosata.

Durante lo spettacolo, oltre alla proiezione di immagini e alla recitazione, Giulia Bornacin sorprende il pubblico con l’esecuzione di brani musicali da lei accuratamente selezionati. Questi pezzi non solo alleggeriscono l’analisi e l’introspezione richieste agli spettatori, ma sono anche in perfetta sintonia con il ‘mood’ evocato dalle fotografie. Si tratta di brani scelti per la loro capacità di rompere con i cliché, evitando il già sentito, che potrebbe far risuonare nello spettatore emozioni familiari. Al contrario, l’obiettivo di Giulia è quello di immergere il pubblico nelle emozioni suscitate dalle immagini appena viste, libere da condizionamenti pregressi. Tra le canzoni eseguite, che hanno intervallato le proiezioni e le riflessioni, spiccano L’equilibrio è un miracolo di Patrizia Laquidara, Mangialuomo di Cristina Donà, Leather di Tori Amos e Je Veux di Zaz.

Si può dunque affermare, senza ombra di smentita, che quanto portato in scena dal Collettivo Socrates non vuol essere un’indagine scientifica rigorosa, né una lista dettagliata di fatti e immagini, ma un percorso che invita a riflettere su ciò che potrebbe esserci davvero nascosto dietro scatti memorabili o anche solo familiari, dietro scelte di inquadrature o tagli alle foto proposte.

La prossima volta che guarderete una immagine, non accontentatevi del “primo sguardo”, di una interpretazioni semplicistica ed inevitabilmente più facile !

Fermatevi solo un attimo in più, per leggerla “alla vostra maniera”.

Si ringrazia l’Ufficio stampa nella persona di Andrea Cavazzini

Storygram 

Testi: Collettivo Socrates

Ideazione Scenica: Alberto Bellandi, Giulia Bornacin, Emanuele Di Giacomo

Voci e Percussioni: Giulia Bornacin

Voci e Strumenti: Simone Martino

Teatrosophia , Roma

 

A Roma il dialogo teatrale con “PerFormAzione Sociale”

ARTE° GRADO presenta

PerFormAzione Sociale

un dialogo teatrale con il territorio
dal 18 ottobre al 3 novembre 2024

Roma, Teatro San Raffaele – L’Associazione Arteº Grado è lieta di presentare PerFormAzione Sociale, una rassegna teatrale che si pone l’obiettivo di tessere un dialogo profondo con il territorio, esplorando i temi universali dell’inclusione multiculturale, del femminismo, della distanza tra i popoli e dell’emarginazione sociale. La rassegna avrà luogo dal 18 ottobre al 3 novembre 2024, con eventi che si terranno presso il Teatro San Raffaele e la Biblioteca Laurentina.

PerFormAzione Sociale propone 10 spettacoli e 8 formati laboratoriali, dalla natura eterogenea e multidisciplinare, col fine di avvicinare il pubblico – in particolare le fasce più giovani e vulnerabili della popolazione – alle arti performative. Attraverso le arti sceniche, in particolare il teatro e la danza, si cerca di alimentare il dialogo interculturale creando spazi di espressione e confronto che favoriscano la comprensione reciproca tra le diverse comunità presenti nel territorio.
PerformAzione Sociale è un progetto speciale della Biennale MArteLive dedicato alle arti performative, ideato e diretto da Giuseppe Casa  in collaborazione con Cristiana Vaccaro. 

Il territorio come protagonista _ PerFormAzione Sociale nasce con l’obiettivo di stimolare la partecipazione attiva della comunità, rendendola protagonista delle dinamiche di crescita sociale e culturale del territorio e inoltre mira a spostare il baricentro della produzione culturale fuori dal centro cittadino, portando la cultura nelle periferie, valorizzando le risorse locali e generando un impatto positivo nei quartieri che più versano in condizioni di disagio e emarginazione.E’  frutto della collaborazione tra L’Associazione Arteº Grado e MArteSocial, nuovo progetto  dell’ Associazione Officine per lo Sviluppo Onlus in partnership con l’Associazione Culturale Procult da anni impegnate nell’organizzazione di eventi culturali che hanno sempre avuto una forte vocazione sociale insita nel proprio DNA. Gli spettacoli e le attività proposte si svolgeranno in collaborazione con istituzioni locali, come la Biblioteca Laurentina e  il Teatro San Raffaele , promuovendo arte e cultura nei territori del Municipio IX.

Programmazione e temi

La rassegna prevede un ricco calendario di eventi, che spaziano tra generi, linguaggi artistici e tematiche diverse, con un focus particolare sulle storie di migranti e sulle culture lontane. Gli spettacoli saranno accompagnati da laboratori e dibattiti, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sui temi dell’inclusione, dell’integrazione culturale ed emarginazione, identità, della libertà di espressione e del riconoscimento delle differenze.

Apre venerdì 18 ottobre alle 21 lo spettacolo Autoritratto in tre atti,  una lecture-performance che indaga ed articola il tema dello sguardo su un corpo con disabilità di Diana Anselmo, performer sordo e attivista sui temi del transqueerfemminismo intersezionale e presidente di Al.Di.Qua.Artists, prima associazione europea di e per artisti con disabilità.

Segue il 19 ottobre ore 21 Ecce Robot di e con Daniele Timpano. Lo spettacolo è il divertito e autocritico racconto di una generazione che, ignara di vivere negli anni di piombo, cresceva tra robot d’acciaio.

Domenica 20 ottobre ore 18, Lampedusa Beach di Lina Prosa con Nadia Kibout e Daniele Onorati, un intenso monologo sull’emigrazione clandestina. Shauba, una giovane africana, racconta la sua esperienza: i sogni e le speranze che l’hanno portata ad affrontare un viaggio lungo e pericoloso e che si sono infranti al largo di Lampedusa.

Sempre il 20 ottobre ore 21:00 Solo quando lavoro sono felice, del duo composto da Niccolò Fettarappa e Lorenzo Maragoni, giovani promesse del teatro italiano. Uno spettacolo dinamico, ricco di energia e  di satira che racconta del precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro, come ad uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere.

Imperdibile Giovedì 24 ottobre alle ore 21:00  Antonio Rezza con  IO, intramontabile cavallo di battaglia della compagnia RezzaMastrella che racconta di una società infestata da tanti IO che non empatizzano e non comunicano tra loro, ma al contrario vivono una condizione di degradato e alienante individualismo.  

Venerdì 25 ottobre In scena l’opera autobiografica Albania casa mia racconta la storia di Aleksandros Memetaj, che cresce lontano dalla sua terra, senza mai sentirsi completamente appartenente al Veneto e anche la storia del padre che lotta per evitare che il figlio cresca nella miseria di uno Stato  che non esiste più. In scena Aleksandros Memetaj  diretto da Giampiero Rappa. 

Martedì 29 ottobre sarà il momento di  Eleonora Danco  fenomeno di culto, che porta in scena il suo Intrattenimento violento, spettacolo-performance, tragicomico e viscerale. Personaggi presi dalla strada, stati d’animo in relazione con la città, le strade, le metropolitane, gli alti e i bassi delle giornate. Un concerto, uno spartito , una tela che si fa a pezzi. 

Mercoledì 30 ottobre Massimiliano Frateschi propone ISMAEL, ispirato alla storia vera di Adnan, un ragazzo scappato dalla Siria e tutt’ora rifugiato in qualche parte d’Europa, uno spettacolo che promette di catturare il pubblico con una narrazione intensa.

Giovedì 31 ottobre Ariele Vincenti, offrirà Marocchinate, scritto a due mani con Simone Cristicchi, che racconta i terribili giorni decisivi e successivi allo sfondamento da parte degli Alleati della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco.  Domenica 3 novembre ore 18:00 Le Fenicie/primo studio,  la pièce di Balletto Civile, collettivo nomade di perfomer che riprende un viaggio attraverso la tragedia sullo scontro tra tirannia e democrazia, chiuderà la rassegna con una performance di danza contemporanea che indaga i confini tra corpo, società e umanità.

Laboratori e attività speciali

La Biblioteca Laurentina accoglierà lunedì 21 ottobre il  Laboratorio di fiabe africane – condotto Mohamed Ba –  La scuola della saggezza e il laboratorio musicale tenuto da Karen Velazquez, Sinfonia dei colori; sempre all’interno degli spazi della Biblioteca si ospiteranno inoltre lunedì 28 ottobre Il laboratorio CircOndAria, giocoleria per bambini (dai 6 ai 14 anni), guidato da Ameté Pierozzi  e il seminario Kalaripayattu (arte marziale indiana) a cura di Stefania Russo; per concludere, gli ultimi appuntamenti saranno martedì 29 ottobre con il  laboratorio di creatività per bambini (dai 0 agli 11 anni) Zoologia Fantastica– curato da Roberto Capone dell’Associazione Perfareungioco, il laboratorio Naturalmente in rima – condotto dal clown scrittore Massimiliano Maiucchi e il workshop Organizzazione e gestione sostenibile di eventi culturali, rivolto agli adulti e coordinato da Giulia Morello, autrice e regista esperta di produzioni culturali.

Il Teatro San Raffaele verrà invece animato nelle giornate del 26 e 27 ottobre da Poietés, un laboratorio che parte dalla lettura collettiva per muoversi dal testo allo spazio che ci circonda, dove la parola si fa geometria e la visione si manifesta, a cura di Teatringestazione

Tutti i laboratori sono a ingresso gratuito.
E’ consigliata la prenotazione a: performazionesociale2024@gmail.com

In conclusione,
L’Associazione Arteº Grado, grazie al coinvolgimento di enti pubblici, associazioni e teatri locali, vuole rendere più vivibile e attrattivo il territorio, promuovendo un’offerta culturale di qualità, che valorizza le differenze e celebra la ricchezza delle culture che animano la nostra società.
Il programma promette una varietà di esperienze artistiche uniche, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi in temi di rilevanza sociale attraverso le arti performative.

PerformAzione Sociale è uno 12 progetti speciali realizzati dalla BiennaleMArteLive: format diffusi, ma integrati nel ricco programma dell’evento, che creeranno una galassia multiforme di appuntamenti off, ciascuno dedicato a differenti generi e discipline artistiche. Realizzati in collaborazione con un’ampia rete di enti e organizzazioni di Roma e del Lazio, questi eventi trovano spazio in oltre 60 location diverse, tra teatri, locali, stazioni delle metropolitane e parchi archeologici, trasformando l’intera città in un palcoscenico culturale diffuso di creatività e bellezza.

La rassegna multidisciplinare PerformAzione Sociale è un progetto speciale della Biennale MArteLive. Ideato e diretto da Giuseppe Casa in collaborazione con Cristiana Vaccaro, prodotto da Arte Grado e organizzato da Scuderie MArtelive.

Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2024 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con SIAE.


Ufficio stampa: Artinconnessione
artinconnessione@gmail.com  t. +39 340 327 7470Per informazioni, acquisto biglitti e prenotazioni:
Telefono: 06.45447585 – 331 6886129 – 3484032139.
E-mail: ilcilindroteatro@yahoo.it.
Biglietti in vendita qui: https://performazionesociale.it/programma-2024/
Sito web: https://performazionesociale.it/

Il Festival Sabir arriva alla Città dell’Altra Economia di Roma

Il Festival Sabir a Roma, grande spazio agli eventi culturali e alla musica live
Dal 10 al 13 ottobre presso la Città dell’Altra Economia


Il Festival Sabir approda per la seconda parte della
decima edizione a Roma, dal 10 al 13 ottobre, presso la Città dell’Altra
Economia.

Il Festival Sabir è promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL,
con la collaborazione di ASGI, Carta di Roma, UCCA, ARCS, A Buon Diritto,
UNIRE e Altreconomia e con il patrocinio del Comune di Roma, Università di
Roma Tre
, Rai per la Sostenibilità ESG e la media partnership della TGR Lazio,
Rai Radio 3 e della DIRE, Agenzia di stampa nazionale.


Il Festival Sabir è nato nel 2014, ad un anno dalla strage di Lampedusa del 3 ottobre
2013, con l’obiettivo di sostenere la partecipazione di una vasta alleanza di comunità
locali, territori, movimenti, associazioni e sindacati dei Paesi che si affacciano sul
Mediterraneo, che si mobilitano quotidianamente per la libertà, i diritti fondamentali
e il diritto a migrare e chiedere asilo.
Da allora e nei dieci anni successivi, le politiche europee hanno continuato a
provocare stragi alle frontiere esterne e interne dell’UE.


L’edizione di Roma, dal 10 al 13 ottobre, presso la Città dell’Altra Economia,
all’interno del Campo Boario dell’ex-Mattatoio, in Largo Dino Frisullo, vedrà la
presenza di rappresentanti di oltre 60 associazioni, reti e movimenti internazionali
che in questi anni hanno attraversato il Festival, per continuare a parlare di solidarietà
internazionale con il protagonismo della società civile e di chi, in prima persona, ha
lottato per esercitare il proprio diritto a migrare e ad avere protezione.
Le giornate del Festival Sabir saranno animate da seminari, incontri internazionali e
formazioni. Grande spazio anche agli eventi culturali, dalla presentazioni di libri
e dibattiti, alle proiezioni e alla musica live.


Una selezione di incontri sarà a cura di Christian Raimo. Venerdì 11 ottobre si terrà
un incontro sulle rivoluzioni dell’Asia meridionale che prevede, tra gli altri, la
partecipazione dei giornalisti Giuliano Battiston e Matteo Miavaldi, domenica 13
ottobre invece ci saranno due incontri: La linea del colore che attraversa la scuola
con Christian Raimo, Rahma Nur e Giulia Addazi e Lo sport tra razzismo e
antirazzismo a cura di UltimoUomo.


Nelle serate spazio alla musica, con i concerti curati da Roma Incontra il Mondo, lo
storico progetto di Arci Roma nato nel 1994 all’interno della programmazione
dell’Estate Romana, proprio quando i processi migratori cominciavano ad interessare
il nostro Paese e la guerra ricompariva in Europa.
Trent’anni dopo, fuori da Villa Ada, Roma Incontra il Mondo continua a suonare e a
portare la sua carica antirazzista, intrecciando i percorsi di altri festival storici,
proponendo nella programmazione di Sabir un cartellone di concerti tutti a ingresso
libero, senza alcun finanziamento istituzionale.
E’ un’altra visione della progettazione culturale, fuori dalle logiche di mercificazione,
aperta a una fruizione popolare e lontana dalle politiche culturali ufficiali
ossessionate solo dal modello “grande evento”.


Nelle serate del Festival Sabir si alterneranno sul palco Bono Burattini e C’Mon
Tigre
(giovedì 10 ottobre), KOKOKO! (dal Congo) e Clap! Clap! (venerdì 11
ottobre), Les Amazones d’Afrique (dal Mali) e Catherine Atim, meglio conosciuta
con il suo nome d’arte Catu Diosis (dall’Uganda) (sabato 12 ottobre) e, infine,
Micah P. Hinson e Krano (domenica 13 ottobre). A tutti i concerti l’ingresso è
gratuito.
Al programma serale si aggiunge anche il live di Dario Muci con Enza Pagliara il
12 ottobre.

Spazio anche per installazioni artistiche e mostre con Spazio lento di
Sara Basta e Drawing4Palestine, live drawing a cura di Librimmaginari per raccolta
fondi per Gaza.
La visione di Sabir racconta tante idee di Mediterraneo, parte di una comunità con
un’eredità culturale comune, in dialogo per costruire futuri senza barriere, di
contaminazioni, di idiomi differenti, senza retoriche o nostalgie.


Info sul Festival e programma: https://www.festivalsabir.it/.

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admin
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