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Giulio Paravani - page 5

Giulio Paravani has 81 articles published.

“Una pura formalità” al Teatro Marconi

in COMUNICATI STAMPA by

UNA PURA FORMALITÀ

Di Giuseppe Tornatore
Regia Roberto Belli

Con Claudio Boccaccini (Onoff) Paolo Perinelli (Commissario)
Paolo Matteucci (Capitano) Andrea Meloni (Andrè) Riccardo Frezza (Guardia)

DAL 23 AL 26 FEBBRAIO 2023
TEATRO MARCONI

È una notte buia e fuori tuona un incessante e fortissimo temporale. Un uomo,
sporco di fango e infreddolito, viene trovato senza documenti dalla polizia e quindi
condotto in un umido e desolato commissariato.
L’uomo afferma di essere il celebre scrittore Onoff ma il commissario, grande
amante dei libri di Onoff, sembra non riconoscerlo. L’uomo, infatti, non ha la lunga
barba per cui lo scrittore è noto, a parte questo, però, non vi sono dubbi che egli
sia chi dice di essere. Il commissario, convintosi della veridicità delle parole dello
scrittore, gli dice che dovrà fermarsi lì solo temporaneamente, per una pura
formalità. Quella notte infatti, è stato commesso un omicidio e chiunque abbia un
fare sospetto deve essere interrogato a riguardo. Onoff tenta di opporsi più volte.
Nel corso dell’interrogatorio, però, lo scrittore risponde ad alcune domande in
modo impreciso dimostrando di avere delle profonde lacune di memoria.
L’interrogatorio diventa quindi più incalzante e la vita di Onoff viene analizzata in
ogni suo aspetto.
Quando la soluzione dell’enigma sembra essere vicina, una sconcertante
rivelazione cambierà le carte in tavola facendo perdere ad Onoff ogni convinzione.
Un intrigante adattamento teatrale dell’omonimo film di Giuseppe Tornatore.
Al confine tra fantasia e realtà, tra falso e vero, un allucinato dramma notturno
alla ricerca del sé.
Scene Eleonora Scarponi – disegno luci Claudio Boccaccini – tecnico luci e
fonica Andrea Goracci – grafica Giorgia Guarnieri

Giovedì-Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17.30
Biglietti: Intero 24,00 – Ridotto 20,00 – Under 21 15,00

Info e Prenotazioni Biglietteria Teatro Marconi 06 594 3554 – info@teatromarconi.it

Elisa Fantinel – Ufficio Stampa Teatro Marconi – stampa@teatromarconi.it – 3358160566

“Risotto – The Show” al Teatro Villa Lazzaroni

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

Le tappe di un’amicizia, nata sui banchi del liceo, e che dura da più di mezzo secolo, vengono ripercorse durante il tempo reale di preparazione di un risotto. Rievocando un passato remoto e prossimo si discorre di barbieri e di dentisti, di matrimoni e di separazioni, di politica e di sedute dallo psicoanalista: cronache minime di fatti e di ideologie. E intanto il risotto cuoce e un pò alla volta diventa simbolo di un rapporto di identificazione. Miscelata ai ricordi la descrizione, in diretta, dell’arte di cucinare il risotto, che ogni sera si aggiorna… con ingredienti diversi. Alla fine un colpo di scena, un rifiuto, una separazione… e il risotto resta, nella sua realtà di piatto squisito, a disposizione del pubblico, per un piacevole assaggio. (estratto dal comunicato del teatro).

A Villa Lazzaroni in scena “Risotto – The Show” di e con Amedeo Fago e Fabrizio Beggiato.

Altaroma, la seconda giornata, con i brand Saman Loira, Setchu e Canaku.

in CRONACA/MODA/PHOTOGALLERY by

Le sfilate di Altaroma nella seconda giornata iniziano con il brand Saman Loira che presenta la collezione Imbolc Fall Winter 23, che prende il nome dalla festività che celebra il ritorno della luce. Purificazione e rinascita: sono queste le parole chiave che definiscono la collezione “Imbolc” che, tra ricami, intarsi, plissé e lavorazioni dal gusto artigianale celebra la natura ispirandosi alla tradizione pagana, svelando così ciò che si cela nella data riportata nel logo del brand stesso.

Prosegue con Setchu e la collezione “2D to 3D“. Satoshi Kuwata manipola e drappeggia oggetti 2d per trasformarli in abiti 3D per qualcosa di unico.

Infine la sfilata del brand Canaku, passato alla cronaca anche per aver vestito artisti come Irama, Ghemon, Annalisa, Maneskin.

Altaroma, le sfilate di Maiani Accademia, Casa Preti e Mokoo.

in CULTURA/MODA/PHOTOGALLERY by

Altaroma prende il via al Pratibus District con Showcase, 57 brand e talenti emergenti della moda italiana e le loro collezioni, le sfilate e esposizioni.

Ha aperto la manifestazione MAM – Maiani Accademia Moda con “Frammenti di vita”.

A seguire la collezione CASA PRETI 2023 – 2024 che prende ispirazione dalla sua stessa essenza. Con il designer Mattia Piazza che ha ripercorso le linee classiche del brand ispirate alle donne della sua vita.

E ancora la sfilata di MOKOO con collezione Autunno Inverno 2023-2024 “Descendent of Warrior“.

“Storia di un uomo magro”, la memoria rimane se viene raccontata.

in CRONACA/CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

In un periodo nel quale la guerra ci viene riproposta quotidianamente quasi al pari di un reality, quasi esclusivamente come oggetto di share televisivo, se volessimo veramente cercare di capire uno dei lati più bassi del genere umano dovremmo scegliere un buon libro oppure un altrettanto valido spettacolo teatrale.

Se preferite il secondo, che in questo caso vi rimanderà certamente al primo, segnate questo titolo, “Storia di un uomo magro” e segnatevi anche l’autore, Paolo Floris, autore, attore e regista che sceglie di commuoversi e far commuovere chi a teatro, in questo caso il Teatro di Villa Lazzaroni, ha deciso di vivere la storia di Vittorio Palmas, contadino, soldato e reduce sardo che per solamente due chilogrammi di peso tornerà vivo da un campo di concentramento.

Una storia vera che Floris ha ascoltato dalla voce del sopravvissuto al forno crematorio, e riadattata ai palcoscenici grazie all’aiuto di Ascanio Celestini e Giacomo Mameli, autore del libro “La ghianda è una ciliegia” fonte espiratoria dello spettacolo il cui titolo è ripreso da una frase raccolta dal giornalista: “Mangiavamo le ghiande e, quando le trovavamo, ci sembrava avessero il sapore delle ciliegie, tanta era la fame”, a raccontare la drammaticità della seconda guerra mondiale.

Una esperienza che dovrebbe essere resa obbligatoria, affinché la memoria rimanga perenne.

Ringraziamo Paolo Floris, il Teatro di Villa Lazzaroni e la scuola Fondamenta Teatro e Teatri per l’opportunità.

Articolo e fotografie di Giulio Paravani.

“Recital Cante Flamenco”. Il flamenco torna al teatro Tordinona.

in CULTURA/PHOTOGALLERY by

Il teatro Tordinona riprende la manifestazione “Perle. Rassegna di musica e danza” e per ripartire sceglie una serata dedicata al flamenco.

Josè Salguero al cante e Matteo D’Agostino alla chitarra i protagonisti dello spettacolo in cartellone per la rassegna ideata da Francesca Stocchi e Paolo Monaldi, due eccezionali interpreti di una espressione musicale andalusa addirittura iscritta nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Le fotografie della serata sono di Giulio Paravani.

𝘿𝙤𝙥𝙥𝙚𝙡𝙜𝙖̈𝙣𝙜𝙚𝙧 – 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗶𝗮 𝗔𝗯𝗯𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝘇𝗮/𝗕𝗲𝗿𝘁𝗼𝗻𝗶

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

Il doppio, la dualità come differenza, l’opposto che dà origine al mistero: questo lavoro parla e dà forma soprattutto all’incontro tra i corpi dei due interpreti, Francesco Mastrocinque, attore con disabilità, appartenente all’esperienza del Laboratorio Permanente di Nerval Teatro e Filippo Porro, danzatore.

Il progetto presenta anche la “prima volta” di una collaborazione tra due nuclei artistici differenti, che si incontrano nel solco tra arte e diversità, portando reciprocamente la propria esperienza e poetica della scena che, pur nella lontananza del segno, si alimenta e sviluppa attraverso la medesima sensibilità e passione.

Fin dai primi giorni abbiamo cercato di cogliere nello sguardo dei due interpreti, soprattutto un riconoscersi e attraverso questa reciproca ri-conoscenza, restare in ascolto di questa loro fase germinale. È seguito poi, diremmo in maniera naturale e quasi esclusivamente autogestito da loro stessi, uno sviluppo simbiotico dell’azione fino ad arrivare alla solitudine e al groviglio di arti e luce, di suoni e silenzi; il tutto attraverso un processo di relazione quasi esclusivamente somatico.  

Un ossimoro in danza, un tentativo di svelare, tra sapiente ignoranza e disarmonica bellezza, il doppio viso della sfinge: due corpi diversi che cercano sulla scena l’origine della possibilità di esistere, una dirompente vitalità e un candore disarmante, attraverso l’astrazione della realtà che diventa visione. 

Due corpi uguali che si riconoscono e non smettono l’abbraccio, il mandala, la cellula che li lega. Due esseri primi, primati, ai loro primi passi; tra evoluzione e involuzione, scelgono l’inesistente “voluzione”: uno stare vicini senza l’andare. Senza il destino forzoso del crescere e del diminuire.

Un percorso di gesti, sguardi; piccole, grandi tenerezze; beffardi e spietati tradimenti.  Sempre in un precario equilibrio: funamboli, sospesi tra vita e morte, tra ascesi e caduta. Nel mezzo: le loro forme, colte nella fragilità dell’inestinguibile enigma della sospensione.

Estratto dal comunicato stampa

Le fotografie dello spettacolo “𝘿𝙤𝙥𝙥𝙚𝙡𝙜𝙖̈𝙣𝙜𝙚𝙧” della Compagnia Abbondanza/Bertoni in scena al Teatro Palladium di Roma per la manifestazione di Orbita Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza sono di Giulio Paravani.

Michela Lucenti e Balletto Civile in scena al teatro Palladium

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

Il nuovo spettacolo di Michela Lucenti e Balletto Civile, tratto da Re Lear di William Shakespeare, che nelle mani del collettivo si trasforma in una drammaturgia coreografica ficcante, spigolosa, capace di inserirsi come un cuneo nelle pieghe della realtà, un duello fisico fra corpo e parola, movimento e spazio scenico. Il punto di partenza del lavoro è l’eredità dei padri, della quale si analizzano il peso che grava sulle scelte personali, la necessità di rinnegarla e allo stesso tempo di nutrirsene per rifondare la propria identità. l’immaginario dei padri contamina i bisogni e le aspettative dei figli, la nostalgia si trasforma in slancio prospettico, mentre la danza – eclettica, in assoli, in coppia o in gruppo, esplosiva o raggelata in movimenti stilizzati – fa da collante proponendosi, in definitiva, come elemento rigenerante.”

Balletto Civile Gruppo nomade per definizione, animato da una forte tensione etica, Balletto Civile nasce nel 2003 fondato da Michela Lucenti. L’approccio creativo è una ricerca basata sul movimento che emerge dalla profonda relazione scenica tra gli artisti. Lavora su un linguaggio totale dove il teatro, la danza e il canto originale interagiscono naturalmente.

Regia e coreografia: Michela Lucenti

Drammaturgia: Balletto Civile

Creato e interpretato da: Attilio Caffarena, Maurizio Camilli, Loris De Luna, Maurizio Lucenti, Michela Lucenti, Alessandro Pallecchi, Matteo Principi, Emanuela Serra, Giulia Spattini

Assistente alla creazione: Ambra Chiarello

Disegno sonoro: Guido Affini

Luci: Stefano Mazzanti

Assistente alle luci: Chiara Calfa

Scene e costumi: Alessandro Ratti/Balletto Civile

Una produzione: Balletto Civile – Estate Teatrale Veronese / Comune di Verona In collaborazione con Teatro degli Impavidi (Sarzana) Dialoghi/Residenze delle Arti Performative Villa Manin Codroipo

Con il sostegno di: MIC / Ministero della Cultura

Durata 80′

(Dal Comunicato stampa del Teatro Palladium)

Ringraziamo GDG Press nella persona di Alessandro Gambino.

Le fotografie sono di Giulio Paravani.

L’uomo calamita, illusionismo, musica e letteratura.

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

Si conclude in Auditorium Parco della Musica la rassegna dedicata al circo contemporaneo, tre spettacoli che hanno portato sul palcoscenico della sala Petrassi la bellezza e la difficoltà di un mondo purtroppo poco considerato.

Un plauso ai direttori artistici dello Stabile di Innovazione Circense, Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini per la capacità di unire arte, musica e letteratura con la maestria circense riconosciuta dal Ministero Italiano della Cultura.

Ieri sera abbiamo assistito a “L’uomo calamita“, un supereroe funambolico nell’azione e nel parlato, un misto di acrobazie, musica e racconto.

Ringraziamo Giorgio Enea Sironi dell’ Auditorium Parco della Musica.

Le fotografie sono di Giulio Paravani.

Il Teatro Necessario in Auditorium Parco della Musica

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

Il Teatro Necessario, compagnia di Parma fondata più di venti anni fa, diverte il pubblico della sala Petrassi con uno spettacolo dal titolo “Nuova Barberia Carloni”, un mix di arti circensi e teatro attraverso le quali Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori ci dimostrano che il mondo clownesco può convivere tranquillamente con una scrittura teatrale che in questo caso ci accompagna all’interno di un salone di barbiere con l’obiettivo di farla rinascere ai fasti di un tempo.

Con questo secondo spettacolo l’Auditorium Parco della Musica riporta la gente a vedere il circo contemporaneo e non solamente per il divertimento dei bambini ma anche dei tanti adulti presenti.

I nostri ringraziamenti a Giorgio Enea Sironi e allo staff intero di Musica per Roma.

Le fotografie sono di Giulio Paravani.

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