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Domenico Cippitelli - page 17

Domenico Cippitelli has 412 articles published.

Per la Giornata Mondiale del vivere insieme in pace MADRE

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Dove c’è una madre che fugge, c’è un mondo sbagliato. In mare e in terra.

Kiev String Orchestra, il compositore italiano Marco Korben Del Bene, INTERSOS e la no profit Yourban2030 insieme contro tutte le guerre danno vita a una campagna che unisce musica, audiovisivo ed NFT e vede protagoniste le madri in fuga

Ovunque ci sia una madre costretta a prendere il suo bambino e scappare, c’è un mondo sbagliato: dall’Ucraina all’Afghanistan, dall’Africa, al Sudan, al Sud Est Asiatico, all’Europa.

Passando per i nostri mari. È così che in occasione della Giornata Mondiale del Vivere insieme in Pace, il 16 maggio 2023, senza colori e senza fazioni, esce Madre: un brano suonato dalla Kiev String Orchestra e scritto dal compositore italiano Marco Korben del Bene (già Best soundtrack al New York Across the Globe Film Festival), ma prima di tutto un progetto audiovisivo che, in collaborazione con l’organizzazione umanitaria Intersos, la no profit Yourban2030 e Instant Crush Records, racconta un esodo, quello delle madri che fuggono da paesi in guerra e non solo.

Madre è un progetto di sensibilizzazione, una rete virtuosa di realtà attive sui territori – Intersos, Yourban2030 e gli stessi creatori – e una raccolta fondi che fa incontrare NFT, musica e audiovisivo per suggerire un concetto tanto semplice, quanto fondamentale per la comprensione del presente: dove c’è una madre che fugge, c’è un mondo sbagliato. Link a Madre:
https://www.instantcrushrecords.com/madre  
La Giornata Mondiale del vivere insieme in pace del 16 maggio è stata istituita l’8 dicembre 2017 con documento A/72/L. 26 dall’Assemblea generale dell’ONU per ricordare l’inestimabile valore della pace tra i popoli.

Da qui la scelta di Marco Korben del Bene con ICR, Intersos e Yourban2030 di pubblicare il nuovo progetto proprio in questa data simbolica, accompagnando il brano inciso negli studi Forum di Roma (noti per i lavori di Ennio Morricone) con un video emozionale e d’impatto che diventerà anche campagna social di sensibilizzazione contro tutte le guerre, in difesa delle donne e di tutte le vittime in fuga.

Prima campagna del genere che fa incontrare tecnologia, arte, musica e impegno, Madre si ispira al 16esimo obiettivo dell’Agenda 2030 e vuole essere un invito a tutti gli artisti a mettere la creatività a disposizione della sostenibilità sociale.

La vendita degli NFT, distribuiti dalla piattaforma Onlymusix, consentirà agli utenti di sostenere le attività dell’organizzazione umanitaria Intersos per garantire protezione e cure a donne vulnerabili in aree di emergenza e di guerra, fornendo ospitalità in luoghi protetti nei quali trovare servizi di supporto psicosociale e salute mentale, supporto alle donne sopravvissute a violenza di genere, assistenza legale, attività di empowerment, e promuovendo la salute di genere e i parti sicuri in zone di crisi come lo Yemen o l’Afghanistan.

Anche in Italia, a Roma, il centro INTERSOS24 offre accoglienza, assistenza psicosociale, attività laboratoriali e di inserimento lavorativo a donne vulnerabili giunte nel nostro Paese.

Per contribuire è possibile fare la propria donazione su https://www.onlymusix.com/drop/madre , da dove sono acquistabili gli NFT corredati da stampa e vinile.

Madre esce quindi per l’occasione in uno speciale formato crossmediale che vedrà la creazione di una campagna audiovisiva d’arte (il videoclip del brano con storyboard e animazione a cura di Sara Fascetti e Claudio Giusti), un vinile che propone la registrazione agli studi Forum di Roma con Kiev String Orchestra diretta da Dario Vero e accompagnata, al violoncello, dalla solista Francesca Lovotti ed una ghost track sul lato B e una serie di NFT: illustrazioni digitali prodotte durante la realizzazione del video animato.

Il brano è presente in Resilienza 2020, album di Marco Korben del Bene prodotto da Instant Crush Records, e per l’occasione è stato orchestrato dallo stesso Marco Korben del Bene e da Dario Vero.

Missato allo StudioNero da David Matteucci, esce nell’arrangiamento orchestrale il 16 maggio 2023 (su tutte le piattaforme anche in versione Dolby Atmos) con l’etichetta Instant Crush Records, fondata dallo stesso artista e da Gianluca Torresi con lo scopo di accompagnare progetti rivolti al mondo della cultura e della sostenibilità.

INTERSOS è l’organizzazione umanitaria italiana in prima linea nelle gravi emergenze per portare assistenza e aiuto immediato alle vittime di guerre, violenze, disastri naturali ed esclusione estrema, con particolare attenzione alla protezione delle persone più vulnerabili. Fondata nel 1992, è attualmente attiva in 23 paesi.

Marco Korben del Bene, è compositore musicale e performer. Dal 2016 si occupa prevalentemente di audiovisivo e arte. Solo nell’ultimo anno ha raccolto oltre 2,5 milioni di stream sulle piattaforme internazionali. Premiato nel 2021 con Best Soundtrack al New York Across the Globe Film Festival, per Not to Forget, pellicola statunitense con ben cinque premi Oscar, vanta all’attivo diversi progetti cinematografici. Nel mondo dell’arte, fra gli ultimi lavori, è direttore artistico di Bronzi50 (2022), colonna sonora degli eventi dedicati all’anniversario, di Ipotesi Metaverso (2023) mostra evento e vanta molte collaborazione con artisti contemporanei come Rainaldi e Basilé. Nel 2023 con Dario Vero ha fondato #verodelbene, team creativo per il cinema e l’arte.

Nata a Roma su iniziativa di Veronica De Angelis, inserita tra le 10 donne Green dell’anno nel 2020, e approdata negli USA grazie a Frank Ferrante della Ferrante Law Firm, la non profit Yourban2030 opera in Europa e in Italia promuovendo progetti di rigenerazione urbana, attraverso l’arte ispirandosi ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nei suoi 5 anni di vita ha coinvolto nei suoi progetti oltre 100 artisti e 2500 giovani in Italia e all’estero, realizzando eco-murales, mosaici in bio-resina ed iniziative di sensibilizzazione e sostenibilità ambientale e sociale.

Per contribuire è possibile fare la propria donazione su https://www.onlymusix.com/drop/madre, da dove sono acquistabili NFT – opera d’arte digitale di proprietà unica dell’acquirente – corredati da stampa e vinile.

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it
Valentina Pettinelli press@hf4.it

FATOUMATA DIAWARA il nuovo album “LONDON KO”

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Venerdì 12 maggio, è uscito per Wagram Music London Ko, l’attesissimo album di Fatoumata Diawara, cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali (versione digitale al seguente LINK).

Con questo nuovo disco Fatoumata Diawara continua a reinventare la musica africana tradizionale, dopo averci portato alle sue radici mandinka in progetti come Maliba e Le Vol du Boli di Abderrahmane Sissako. Uno stile personalissimo, il suo, consacrato dall’ultimo disco in studio, Fenfo, che le è valso la nomination ai Grammy Awards e ai Victoires de la Musique nel 2019.

Riscrivendo ancora le regole, con London Ko l’artista africana, tra le voci più intense nel panorama internazionale della world music, ci immerge nuovamente nel suo universo eclettico e all’avanguardia, unendo le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel singolo Nsera. Una musica che porta contemporaneamente colori diversi, dall’afrobeat al jazz, pop, electro e persino hip hop.

“Ho messo tutto il mio amore, la mia anima e il mio corpo nel processo creativo di questo album”.

Più acuta che mai con le parole, la cantante trova un equilibrio perfetto tra suoni sintetici e ritmi tradizionali maliani. Il brano Dambe (che può essere tradotto come “I valori della tradizione”) espone chiaramente le intenzioni di Fatoumata Diawara come artista: non si limita a criticare, ma porta idee nuove. La musica è il suo strumento d’elezione e Fatou la usa per rivelare la possibilità di un diverso rapporto con il tempo. Questo passaggio tra uno stile all’avanguardia e il tributo alle sue radici diffonde le discordanze del presente. La commistione di generi può essere intesa come un mezzo di emancipazione. Fatou gioca anche con gli spazi geografici, come si evince dal titolo dell’album, London Ko. Un neologismo che è anche simbolo della sua collaborazione con Damon Albarn, che dà vita a un nuovo mondo, una fusione tra Bamako e Londra. Un cenno alla ricchezza della mescolanza, all’apertura all’altro e all’importanza dell’interculturalità. Figura centrale del mondo musicale inglese e vero conoscitore della musica africana, Damon Albarn ha co-prodotto l’album e compare in ben sei brani.

“Per me, London Ko significa aprire la mente. Rappresenta anche il legame di Damon Albarn con la musica maliana”.

Fatoumata presenta nuovi mondi immaginari, come dimostrano il primo brano estratto dall’album, Nsera, e l’esplosivo video di Gregory Ohrel, un artista che comprende il vero valore dell’universo dei music video, espressione per eccellenza di più linguaggi, in grado di mixare la musica, alla gestualità, ai colori. Fatou presenta un rapporto senza complicazioni con l’Africa, smontando l’inconscio stereotipo collettivo del continente e della sua diaspora. La sua estetica ci invita a un viaggio cosmico, passando dal mito alla realtà.

Attingendo agli incontri artistici internazionali che hanno plasmato il suo percorso fino ad oggi, Fatoumata Diawara invita alcuni ospiti speciali all’interno dell’album, come porte d’accesso al suo universo.

Tra questi, due stelle nascenti del continente africano: il rapper ghanese M.anifest nel brano Mogokan (“Gossip”) e la nuova voce dell’afrobeat nigeriano, Yemi Alade, in Tolon (“A call to celebration”). Fatou dimostra che nella musica non si può solo aspettare e credere, ma si deve diventare una forza trainante e voce dell’emancipazione. Su Somaw sentiamo la pioniera del neo soul afroamericano Angie Stone cantare il dolore della distanza.

In Blues è il virtuoso cubano del pianoforte Roberto Fonseca, che non ha bisogno di presentazioni, a rendere omaggio a chi non vediamo.

Infine, Fatou si riunisce con il suo vecchio compagno di tournée di Lamomali-M-, (con cui ha lavorato anche in Fenfo), per due brani. Massa Den è un’ode all’amore, un delizioso mix della sua voce e della sua chitarra con i suoni brillanti di -M-. Nel brano Sete, il clamoroso elogio delle donne viene elevato dal Brooklyn Youth Chorus, un coro americano composto da bambini di ogni provenienza.

“Lavorare con un coro di bambini era un mio sogno da molto tempo; ora il mio cuore è in pace”.

In London Ko, pur rimanendo fedele alle tradizioni, la musica di Fatoumata Diawara ci offre una visione profetica di ciò che l’Africa può fare. Inventa uno spazio e un tempo alternativi in cui è possibile diventare padroni del proprio destino. Posizionando se stessa come protagonista di un mondo futuro, con questo album Fatoumata Diawara entra di diritto nel novero delle grandi voci dell’afrofuturismo.

In occasione di questa nuova uscita, da aprile sono già programmati una serie di concerti in alcune città degli Stati Uniti e in Europa. In Italia, Fatoumata Diawara arriverà il 13 luglio al Ravenna Festival,l’11 agosto al Locus Festival di Locorotondo, il 19 novembre all’Auditorium Parco della Musica per il Romaeuropa Festival, il 20 novembre al festival H/Eearthbeat Festival  al Teatro Puccini Firenze (v. tutte le date in fondo).

Fatoumata Diawara ha debuttato nel 2011 con il suo album d’esordio, Fatou, che ha visto la partecipazione di musicisti leggendari come John Paul Jones, Tony Allen e Toumani Diabaté. Il disco è stato salutato da Pitchfork come un “album ammaliante” che “semplicemente ti circonda con la sua atmosfera”, mentre The Guardian lo ha elogiato come “un set piacevole e impressionante”. Ha ricevuto due nomination ai 61° Annual Grammy Awards per le categorie Best World Music Album con Fenfo (2018) e Best Dance Recording per il singolo Ultimatum al fianco del duo elettronico inglese Disclosure.

Nata in Costa d’Avorio da genitori maliani e cresciuta in una famiglia molto numerosa con dieci fratelli, negli anni ‘90 ha vissuto nella capitale del Mali, Bamako. Inizia a recitare da bambina e tra le sue prime esperienze cinematografiche prende parte nel 2001 al film Sia, The Dream of the Python di Dani Kouyaté, acclamato dalla critica. All’età di diciannove anni ha lasciato la casa contro il volere della famiglia e si è unita alla compagnia francese di teatro di strada Royale de Luxe, con la quale ha girato il mondo e ha iniziato a cantare nei club e nei caffè di Parigi. Ha cantato come corista per Dee Dee Bridgewater e per la superstar maliana Oumou Sangaré, prima di firmare con l’influente etichetta World Circuit Records per il suo album di debutto. Oltre a Sia, The Dream of the Python, ha partecipato a film come TimbuktuMorbayassa e Clouds of Conakry, nominati agli Oscar, e ai documentari The Africa Express e Mali Blues.

TOUR ITALIA

13 luglioRussi di RavennaRavenna Festival, Palazzo San Giacomo

11 agostoLocorotondoLocus Festival, Masseria Ferragnano

19 novembreRomaRomaeuropa Festival/Auditorium Parco della MusicaSala S. Cecilia

20 novembre – Firenze – H/Eearthbeat Festival, Teatro Puccini

TOUR INTERNAZIONALE

14 aprile —Vancouver, CA—Chan Centre For The Performing Arts

15 aprile —Seattle, WA—Meany Hall for the Performing Arts

16 aprile —San Francisco, CA—Miner Auditorium

18 aprile —Portland, OR—Portland Jazz Festival

19 aprile —Inglewood, CA—The Miracle Theater

21 aprile —Phoenix, AR—Mim Music Theater

25 aprile —Easton, PA—Williams Center for the Arts

27 aprile —Northampton, MA—BOMBYX Center For Arts & Equity

28 aprile —Boston, MA—City Winery

29 aprile —Brooklyn, NY—Brooklyn Bowl

23 maggio—Lille, FR—Theatre Sabastopol

24 maggio —Paris, FR—Salle Pleyel

26 maggio —Arnhem, NL—Musis & Stadstheater Arnhem

27 maggio —Groningen, NL—De Oosterpoort

28 maggio —Amsterdam, NL—Paradiso

30 maggio —Den Haag, NL—Paard

31 maggio —Brussels, BE—Ancienne Belgique SOLD OUT

16 giugno — Saint-Chamond FR—Festival Rue des Artistes

18 giugno—Neuchâtel, CH—Festi’neuch SOLD OUT

21 giugno— Fête de la Musique Clichy, FR —La-Garenne FR

23 giugno —Perigny, FR—Festival Notes En Vert

24 giugno —Fontainebleau, FR—Festival Django Reinhardt

25 giugno —Montauban, FR—Montauban en Scènes

29 giugno — Belfort FR—Les Eurockéennes

30 giugno — Nort-sur-Erdre FR—Festival La Nuit de l’Erdre

02 luglio — Autrans FR—Vercors Music Festival

05 luglio — Copenhagen DK—Copenaghen Jazz Festival

7 luglio —Brussels, BL—La Semo

08 luglio — Hérouville St-Clair FR—Festival Beauregard

9 luglio —Saint-Malô-du-Bois, FR—Poupet Festival SOLD OUT

15 luglio — Cartagena ESP—Festival La Mar de Músicas

17 luglio — Istambul TUR—Istambul Jazz Festival

19 luglio— Pins FR—Jazz à Juan Juan-les

22 luglio— Mèze FR — Festival de Thau

25 luglio — Berlin DE—Sommer Open-Air-Musikfestival

26 luglio — Jena DE—Kulturarena

27 luglio —Breitenbach Am Herzberg, GR—Freak City @ Burg Herzberg Festival

28 luglio —Karlsruhe, DE—Tollhaus

30 luglio — Marciac FR — Jazz in Marciac

03 agosto — Tunisia TUN — Hammamet Festival

05 agosto — Vertheuil FR—SunSka Festival

27 settembre — GA USA— City Winery Atlanta

30 settembre— New Jersey USA—  McCarter Theater Center Princeton

17 novembre — Geneva CH —Festival Les Créatives

30 novembre— Luxembourg LUX— Den Atelier

01 dicembre— Anvers BE — Festival WinterFuse

07 dicembre— St. Pölten AT — Festspielhaus

ROGER WATERS IN DIRETTA AL CINEMA CON “THIS IS NOT A DRILL”

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

UN EVENTO CINEMATOGRAFICO MONDIALE  IN DIRETTA DA PRAGA IL PROSSIMO 25 MAGGIO SPETTACOLO UNICO ORE 20:45

Roger Waters ha annunciato una speciale diretta dal vivo del suo spettacolo “This Is Not A Drill” dalla O2 Arena di Praga, nella Repubblica Ceca, il prossimo 25 maggio. L’evento live sarà distribuito in tutto il mondo in oltre 1.500 cinema in più di 50 paesi in collaborazione con Sony Music Entertainment.
 
Per una sola notte, Roger Waters, membro fondatore e forza creativa degli anni d’oro dei Pink Floyd, presenta nei cinema di tutto il mondo il suo tour “This Is Not A Drill”, Live da Praga. Questo evento cinematografico globale, diretto da Sean Evans, offrirà ai fan la possibilità di vedere e ascoltare il suo acclamato spettacolo dal vivo in tutta la sua potenza cinematografica. Il film, straordinario atto d’accusa contro la distopia in cui tutti noi lottiamo per sopravvivere, includerà 20 canzoni classiche dei Pink Floyd e di Roger Waters, tra cui: “Us & Them”, “Comfortably Numb”, “Wish You Were Here” e “Is This The Life We Really Want?”. Waters debutterà anche con la sua nuova canzone, “The Bar”.

In Italia il film è distribuito in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Virgin Radio e MYMovies.it assieme a Sony Music International e D’Alessandro e Galli.

Nathalie il nuovo singolo “Una canzone per noi / A song for Us”

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Il primo singolo di Freemotion, nuovo album “diffuso”
di Nathalie, autoprodotto per scelta e registrato in camper con pannelli solari

Da maggio a ottobre 2023, ogni mese un singolo per un album/diario a tappe ricco di colori e sonorità per raccontare un viaggio tra natura e musica

Viaggiatrice nell’animo e artista che ha fatto della libertà di movimento e creazione la sua cifra stilistica – rendendo la sua voce e la sua produzione inconfondibili nella scena musicale italiana – Nathalie torna dal 12 maggio 2023 con un nuovo album “diffuso”: Freemotion, un progetto discografico che fa della libertà il suo manifesto. 

Un album autoprodotto che l’ha vista per tre anni incidere ogni singolo brano a bordo di un camper – trasformato in studio di registrazione ecosostenibile alimentato con pannelli solari – in compagnia di amici e colleghi che l’hanno accompagnata in questo nuova avventura.

Freemotion è un viaggio nel mondo di Nathalie, un mondo musicale fatto di suoni, parole e colori che i fan della cantautrice ripercorreranno a tappe, a partire dal primo singolo in uscita il 12 maggio in doppia versione italiano e inglese: Una canzone per noi / A song for Us (qui il videoclip https://www.youtube.com/watch?v=Qo0Qe82qXxg)

Dal 12 maggio in poi, ogni mese l’artista vincitrice di X Factor 4 pubblicherà un singolo, raccontando la storia di questo incredibile viaggio fra musica, sostenibilità e nuove possibilità. 

Una canzone per noi / A song for Us è nato tra la fine del lockdown e il mio ritorno sul camper” racconta Nathalie, “è una canzone che nasce dentro di me come un inno all’umanità, è una canzone per noi, cioè tutti noi, un pensiero a quando ci si sente soli persino nella folla, a quanti si sono sentiti a volte isolati o incompresi, e quanto la musica sia un mezzo potente che unisce, che crea contatto e comprensione tra esseri umani. La musica può essere un atto consolatorio, può creare empatia e insegnarci a metterci nei panni altrui. Questo brano per me è nato come un’occasione di sentirsi umani e compresi, anche nelle proprie fragilità. L’ho composto con il guitalele, uno strumento simile all’ukulele ma con 6 corde, come la chitarra. Il messaggio che volevo comunicare aveva bisogno di semplicità e immediatezza nella sua forma e di un mondo di suoni acustici e naturali: anche un’orchestra naturale di cicale è parte integrante dell’arrangiamento”. 

A distanza di 5 anni dall’uscita di Into The Flow, Freemotion è un racconto diffuso e a tappe che ci accompagnerà fino a ottobre, restituendo all’ascoltatore le molte anime di Nathalie. Una personalità musicale, artistica e creativa dai molti volti, in grado di spaziare tra suoni e sonorità, e che nella sua carriera ha calcato palcoscenici di ogni genere, da quello di Sanremo a quello del carcere femminile di Rebibbia, portando sé stessa e la sua voglia inconfondibile di fare musica in piena libertà.

È la stessa libertà che l’ha portata a pubblicare Freemotion in una modalità decisamente originale e senza etichetta, registrando ogni traccia a bordo di un camper grazie all’ausilio dei pannelli solari; approccio che, fuori dalle mode del momento, appoggia le sue radici nell’infanzia stessa di Nathalie quando il nonno in Africa già utilizzava l’energia solare per cuocere con il calore del sole e un sistema di riscaldamento dell’acqua, sempre sfruttando l’energia del sole. 

Freemotion nasce grazie al crowdfunding che ha visto partecipare i fan di Nathalie.

Cantautrice esile e appassionata, nella sua musica mescola atmosfere intimistiche e rock. Bilingue dalla nascita e grande viaggiatrice, scrive i testi in italiano, francese, inglese e spagnolo. Raggiunge il grande pubblico nel 2010 vincendo X Factor 4 nella squadra di Elio e portando il suo inedito “In punta di piedi” in finale. Nel 2011 è tra i Big del Festival di Sanremo con la direzione artistica di Gianni Morandi, partecipando con la canzone “Vivo sospesa”. Ha all’attivo l’EP “In punta di piedi” (2010) e gli album “Vivo Sospesa” (2011), “Anima di Vento” (2013), registrato tra Roma e gli Abbey Road Studios di Londra e “Into the Flow” (2018), album concepito attorno all’elemento acqua, da cui è stato estratto il singolo “Smile-in-a-box”, il cui video vede come ospite l’attore Stefano Fresi. Ha collaborato con artisti italiani e internazionali tra cui Franco Battiato, Raf, Elio e le Storie Tese, Skunk Anansie, Toni Childs e il produttore degli Oasis Owen Morris.

“DISCOBALL” il travolgente terzo singolo di NARCISO

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Il brano, scritto dall’artista insieme a 
Roberto Casalino e accompagnato da un originale graphic video, entra nella playlist “Glow” di Spotify al primo giorno di uscita

Dopo “Stringimi Forte”, Narciso presenta “DISCOBALL”, il suo terzo singolo prodotto da Francesco Tosoni per Indieffusione e scritto insieme a Roberto Casalino, sinergia che si rinnova dopo il singolo di debutto “Make Up”. 

Disponibile dal 12 Maggio, insieme ad un originale video che vede l’artista protagonista in un’inedita veste grafica, il brano entra nella playlist editoriale “Glow” di Spotify.

Il cantautore Narciso torna per stupire ancora una volta con l’uscita del suo terzo singolo “DISCOBALL”. Un brano travolgente che sa già di hit, un mix di pop, dance e chitarre elettriche che racconta di un amore non corrisposto che continua a far soffrire, un sentimento dal quale si riesce però a trovare sollievo tra le luci della pista da ballo. Con la sua voce potente e la sua innata capacità di emozionare, Narciso ci guida in un viaggio attraverso gli sguardi, i ricordi e i dettagli di un amore che non si vuole lasciare andare. Nonostante ci si sforzi di mascherare le proprie fragilità e far sembrare che tutto sia a posto, la realtà ci colpisce direttamente e le lacrime sembrano fare rumore anche mentre cadono su un pavimento di glitter. Ma sulla pista da ballo, sotto le luci di una disco ball, tutto si azzera e diventa possibile tornare ad essere liberi di ballare almeno per una notte. Caratterizzata da un sound potente e coinvolgente e da un ritornello esplosivo“DISCOBALL” è una canzone che sa di rivincita, un inno alla libertà di espressione e alla forza che essa può donare, un brano che vuole raccontare come la musica e l’energia riversata nel movimento possano diventare il rifugio per superare anche i momenti più difficili mantenendo ferma la propria determinazione. 
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VINICIO CAPOSSELA Annunciate le prime date del nuovo tour autunnale

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

CON I TASTI CHE CI ABBIAMO TREDICI CANZONI URGENTI IN TEATRO

“I tasti del pianoforte, smontati, sembrano spazzolini da denti per elefanti, o metri di legno da muratore. Privati del loro compito, e del complesso dello strumento per il quale sono costruiti, diventano lunghe dita inarticolate, smaltate in punta, a volte di bianco a volte di nero. Schegge di qualcosa che si è rotto, di un mondo fatto a pezzi come da un congegno che ti è esploso tra le mani.

Con i tasti che ci abbiamo, ci siamo fatti infilzare senza che nessuna beatitudine ne sia venuta. Ma sono venute tredici canzoni, fastidiose e urgenti.

Sono canzoni che non si sottraggono al tempo e che parlano da sé: affrontano i temi del pericolo e della grazia, che viviamo in dimensione collettiva, messi sul piatto e serviti con tasti rotti come posate. Pezzi di legno e smalto che a volte feriscono a volte carezzano, a volte grattano la schiena. Possono essere schegge, coltelli o amuleti, ma è comunque tutto quello che abbiamo per affrontare i mostri fuori e dentro di noi.

Affrontarli insieme è meglio che affrontarli da soli.

Con i tasti che ci abbiamo suoneremo e parleremo e canteremo nel riparo dei teatri in autunno. Il cuore urgente (per citare il telegrafista di Jannacci) non ha bisogno di maschere, scenografie e infingimenti, è un cuore messo a nudo, una radiografia a torace aperto. Soltanto riconoscendo la nostra finitezza possiamo costruire sui nostri limiti delle possibilità. Ed è quello che cercheremo di fare il prossimo autunno nei teatri, declinando il concetto dell’urgenza nell’essenzialità della musica, con una formazione di musicisti e musiciste aperta ad accogliere, di città in città, l’ospite e con un repertorio a scaletta libera incentrato sul perno di queste tredici canzoni, in una specie di mensa all you can eat a cui mangeremo tutti.

Impeggiamo per immegliarci e tutto sarà stato un regalo.”

Vinicio Capossela

Dopo lo speciale concerto di presentazione al Conservatorio di Milano lo scorso 20 aprile e l’annuncio di una serie di CONCERTI URGENTI “a soggetto” in programma in primavera ed estate, vengono svelate oggi le prime date del tour autunnale di Vinicio Capossela che porterà le TREDICI CANZONI URGENTI IN TEATRO.

Il tour si intitola CON I TASTI CHE CI ABBIAMO – come la canzone che chiude il nuovo album – e debutterà a ottobre nei principali teatri italiani.

Radio Capital è la radio ufficiale del tour.

Prevendite attive a partire dall’11 maggio alle ore 14.00 sui principali circuiti di prevendita (Ticketone, Ticketmaster, Vivaticket, Diyticket, bigliettoveloce.it).

Tredici canzoni urgenti (una produzione La Cupa) è il nuovo album di Vinicio Capossela uscito lo scorso 21 aprile su etichetta Parlophone per Warner Music Italy e presentato al Conservatorio di Milano lo scorso 20 aprile in un atto unico ricco di ospiti.

Tredici nuove canzoni scritte fra febbraio e giugno del 2022 e registrate nei mesi seguenti come diretta conseguenza del momento storico che stiamo vivendo.

Un disco musicalmente polimorfo e collettivo, che contiene molti strumenti, musicisti e ospiti, e che alterna diverse forme musicali, dalla folìa cinquecentesca al reggae and dub anni ‘90. Ballate, waltz, jive e un cha cha cha costituiscono l’universo musicale di canzoni che nascono dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo. Un campionario di mali che abbiamo quotidianamente davanti ai nostri occhi ma che – schiacciati dall’incessante berciare della società dello spettacolo (che è sempre più la società dell’algoritmo) – non riusciamo più a vedere, a sentire, a capire.

Il tour teatrale CON I TASTI CHE CI ABBIAMO sarà anticipato da una serie di CONCERTI URGENTI “a soggetto” in programma in primavera ed estate: il 9 luglio al Teatro romano di Fiesole all’Estate Fiesolana, il 13 a Pesaro a Lonely Planet UlisseFest, il 28 a Bra (CN) ad Attraverso Festival, il 29 al Forte di Bard (AO), il 2 agosto a Cassano All’Ionio (CS) ad Armonie d’Arte Festival e il 3 a Mesagne (BR).

CON I TASTI CHE CI ABBIAMO – TREDICI CANZONI URGENTI IN TEATRO

FERRARA 10 ottobre 2023

Teatro Comunale ore 20.30

NAPOLI 12 ottobre 2023

Teatro Augusteo ore 21.00

ROMA 13 e 14 ottobre 2023

Auditorium della Conciliazione ore 21.00

RAVENNA 16 e 17 ottobre 2023

Teatro Alighieri ore 21.00

TORINO 19 ottobre

Teatro Colosseo ore 21.00

VARESE 20 ottobre 2023

Teatro di Varese ore 21.00

BARI 23 ottobre 2023

Teatro Petruzzelli ore 21.00

TARANTO 24 ottobre 2023

Teatro Comunale Fusco ore 21.00

CATANZARO 26 ottobre 2023

Teatro Politeama ore 21.00

MESSINA 28 ottobre 2023

Teatro Vittorio Emanuele ore 21.00

CATANIA 29 ottobre 2023

Teatro Massimo Bellini ore 21.00

PALERMO 30 ottobre 2023

Teatro Golden ore 21.00

PESCARA 04 novembre 2023

Teatro Massimo ore 21.00

BOLOGNA 06 e 07 novembre 2023

Teatro Duse ore 21.00

ANCONA 08 novembre 2023

Teatro delle Muse – Spilla Festival ore 21.00

LACEDONIA (AV) 10 novembre 2023

Teatro Comunale ore 21.00

FIRENZE 12 novembre 2023

Teatro Verdi ore 21.00

MILANO 13 novembre 2023

TAM Teatro Arcimboldi ore 21.00

PARMA 15 novembre 2023

Teatro Regio ore 21.00

BRESCIA 16 e 17 novembre 2023

Teatro Grande ore 21.00

PADOVA 18 novembre 2023

Gran Teatro Geox ore 21.15

GENOVA 20 e 21 novembre 2023

Politeama Genovese ore 21.00

Prevendite a partire dall’11 maggio alle ore 14.00 sui principali circuiti di prevendita

Ticketone, Ticketmaster, Vivaticket, Diyticket, bigliettoveloce.it

Booking: IMARTS International Music And Arts

serena.sgarbi@internationalmusic.it

www.internationalmusic.it

Schola Romana Regginella il nuovo singolo

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Lo sguardo di un’ape, tra versi romaneschi e le sonorità di Schola
Romana, per raccontare le crisi contemporanee tra Natura e Metropoli

Prosegue con Regginella il viaggio dell’album “su rotaia” Dieci Decimi che dal 3 aprile 2023 ha
sancito il ritorno di Schola Romana – a sei anni dall’ultimo progetto discografico e per i suoi 10
anni di attività.
L’11 maggio è uscito, infatti, il videoclip di uno dei brani piú significativi dell’intero album firmato da
Davide Trebbi ed Edoardo Petretti, Regginella: un brano che attraverso il dialetto romanesco,
la poesia e le sonorità inconfondibili di Schola Romana, racconta l’attualità e le crisi socio-
esistenziali contemporanee attraverso la storia di un’ape che, travolta dagli eventi in una
metropoli senza respiro, vive in una città che ne ignora gli equilibri e le necessità vitali; accecata
da luci artificiali e da venti di inquinante modernità, nella sua lotta per la sopravvivenza sembra
assomigliare a un paziente in seduta psicanalitica.

Il Videoclip


“Regginella è un’ape che cerca di sopravvivere alle proprie compulsività volando verso un futuro
immediato quanto incerto. Questione d’equilibrio”, spiega Davide Trebbi, “non c’è tempo per
riflettere, mentre lo schianto è sempre in agguato a ricordarle che siamo tutti sotto questo cielo a
sostenerci con le nostre ali. Regginella è distratta e affaticata da una luce artificiale che la devia
nel suo volo e noi umani siamo ormai distratti da un sole malato che cerchiamo di sostituire con
incerte tecnologie dimenticando che solo sostenendo la nostra vita in natura riusciremo a
sopravvivere da uomini. Triste sarà il destino di Regginella senza il cielo e i fiori che invece
dovrebbero essere il suo habitat naturale, il suo orizzonte di riferimento”.
Regginella è anche tutti noi, alle prese con frenesie, stress quotidiani e la necessità di uno “stop”
che non arriva mai. È così che Schola Romana lancia il suo secondo singolo, accompagnato
da videoclip, ripartendo da una narrazione, come fa storicamente la canzone d’autore di
stringente attualità.
Uscito il 3 aprile, come produzione indipendente, Dieci decimi è un concept «album su rotaia»
che narra scorci, personaggi, storie della capitale; un disco che si propone di avere una
visuale completa (10/10, appunto) della Capitale, raccontata attraverso 7 pezzi originali, 2 cover e
1 intermezzo; un viaggio in dieci brani in cui la Città Eterna è sia protagonista sia cornice con una
galleria scanzonata e fedele di personaggi che la vivono, la percorrono e talvolta la maltrattano. 
La Roma di Dieci Decimi parte dal tram numero 3 (con la traccia Er Tre) per finire con Stazione
Termini, crocevia di arrivi, partenze, malinconie e solitudini, sulle note anni ’50, nostalgiche e
infallibili, di un brano poco conosciuto e riscoperto per l’occasione, a firma Cerri/Testa, affresco
della stazione centrale dell’urbe che vede passare coppie e umanità disparata.
DAVIDE TREBBI. Nato a Roma poco dopo la primavera del 1980. Musicante, libero pensatore,
trovatore innamorato di tutto. Cantautore. Da concerti pubblici e lezioni private.Ha pubblicato
diversi album musicali, preso parte a commedie teatrali, fatto il direttore artistico. Parla 5 lingue.
Non possiede una tv. Attualmente in concerto con Schola Romana, di cui é autore e ideatore.
EDOARDO PETRETTI. Pianista, tastierista e fisarmonicista di estrazione jazz, Edoardo Petretti si

diploma in pianoforte classico al Conservatorio di Frosinone sotto la guida del Maestro Carlo
Negroni, contribuendo così a indirizzare la sua ricerca verso un suono che combini la musica
improvvisata, il lirismo d’estrazione classica e la sperimentazione jazzistica. Nel suo percorso,
ricco di numerose collaborazioni, affianca all’attività di session man quella di Arrangiatore e
Produttore nell’ambito della musica leggera. Dopo i riconoscimenti all’interno del prestigioso
“Premio Tenco” nelle diverse categorie, nel 2021 è arrangiatore e direttore d’Orchestra al 71°
Festival della canzone Italiana di Sanremo.
Appuntamento live con Dieci Decimi giovedì 25 Maggio alle ore 21 presso il QUID, Via Assisi 117,
Roma. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria. Tel 06/78349259


Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it
Valentina Pettinelli press@hf4.it

“ITANGLISH” il nuovo ep di BYLOVVA

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

accompagnato dalla focus track “FAMOUZ”

disponibile dal 5 Maggio per Indieffusione

“Itanglish”, il secondo ep di ByLovva accompagnato dalla focus track “Famouz” disponibile dal 5 Maggio per Indieffusione, è un progetto che nasce dall’esigenza dell’artista di unire i suoi due mondi: quello italiano per l’origine e l’appartenenza, e quello inglese come passione, sogno ed esperienza di vita.

In tutto il percorso che racchiude le 4 tracce prevale il messaggio dell’amore in varie sfaccettature e nel quale i sentimenti e le emozioni appaiono chiare e limpide. Un’idea che si concretizza anche a livello grafico e visivo con un artwork pensato e realizzato dallo stesso ByLovva, teso ad unire due mondi diversi e distanti che trovano, però, la loro sintesi nell’incontro tra il noir/black & white con la Pop Art. Il bianco e nero viene messo in relazione con il lato italiano dell’artista attraverso uno sguardo agli anni passati e grazie alla passione per i film in bianco e nero, lo stile classico anni 50 e una scrittura semplice ma concreta. La Pop Art è l’altra faccia della medaglia, altra passione di ByLovva amante dei colori eccentrici e delle contraddizioni di quel mondo espressivo innovativo e che rappresenta, a livello sonoro, la coincidenza con un mondo più melodico che punta a trasmettere il messaggio in maniera fruibile e diretta. 

GUARDA IL VIDEOCLIP DI “FAMOUZ”

Il percorso narrativo di “Itanglish” può essere visto come una relazione che si sviluppa attraverso i dubbi sul futuro, filo conduttore della storia, fino a raggiungere la sua completa realizzazione inFamouz in cui si arriva a comprendere che tutto va vissuto con calma, amando sempre e scendendo nella profondità del momento. 

Tracklist:

  1. Troubles in my head 
  2. Passion Road 
  3. Famouz 
  4. Niente Rimane

Troubles in my head:  

Il brano, che vede un intro A Cappella, nasce insieme a ByLovva durante il periodo pandemico. L’artista dichiara di volersi raccontare più apertamente a partire dal primo brano dell’ep, rendendo subito chiare le sue vulnerabilità. Il verso “I’ve got this ghost inside my head…” rende esplicita l’insofferenza perenne dell’artista che lo porta a cercare sempre nuovi stimoli. Nel momento in cui però si ritrova fermo a causa della Pandemia, torna ad accorgersi anche delle piccole cose. Il brano può essere considerato come un inno per tutte quelle persone che si creano tanti problemi ma poi riescono a lasciarsi andare aprendosi al mondo.

Passion Road:

L’idea musicale della canzone era inizialmente quella di unire due mondi: l’inizio più delicato e melodico e la seconda parte più ritmata. Il risultato finale è un viaggio vero e proprio all’interno di una relazione nel quale troviamo ricordi di momenti passati che permettono di realizzare che l’unica cosa che conta è prenderla con calma e vivere il momento.

Famouz:

Focus track dell’Ep, brano pop con un ritornello catchy, racconta il viaggio dell’artista vissuto nell’ultimo anno in cui ha affrontato i suoi dilemmi interiori e le difficoltà di un percorso musicale ponendosi, davanti alle sfide, come in un confronto che porta alla crescita. L’intenzione è quella di ribadire che l’importante nella vita non è mai essere qualcuno, ma continuare a crederci profondamente nonostante tutto. Il viaggio può essere immaginato come un dialogo tra una coppia che si scambia pensieri sul futuro. Nel momento in cui uno dei due si trova a dover scegliere una strada da intraprendere e l’altro gli fa notare che tutte le cose a cui dava importanza senza l’amore non valgono nulla e che il successo non deve essere un obiettivo ma una conseguenza. 

Niente Rimane: 

Nella traccia che chiude l’Ep il viaggio appena affrontato viene visto come un sogno. Nel susseguirsi del racconto l’artista immagina che se tutte le cose pensate e immaginate fino a quel momento si avverassero e non rimanesse più niente da sognare, la figura accanto a lui più volte citata in questo percorso rappresenterebbe il punto fermo a cui guardare per rimanere con i piedi per terra.

BIOGRAFIA:

ByLovva, nome d’arte di Gianmarco Principe, inizia il suo viaggio dal bancone di un karaoke bar dove muove i suoi primi passi per combattere la forte timidezza. Subito dopo, a causa della Pandemia, si ritrova chiuso in casa come tutti lasciando indietro molti progetti ma trovando finalmente il tempo per scrivere le sue prime canzoni. In collaborazione con un produttore completa il suo primo ep (Love Journey) nel quale è possibile percepire le influenze elettroniche. Nel frattempo inizia a farsi conoscere a Roma, la sua città natale, tramite molti live e busking nel centro città, coltivando il sogno di arrivare a suonare anche all’estero. 

Le influenze musicali di ByLovva sono molteplici anche se prevale la predisposizione per il Pop e l’R&B. Tra i suoi artisti preferiti ritrova in The Weeknd la forza dei testi e del mood introspettivo, in Drake e Kanye West la genialità, in James Arthur, John Legend, Sam Smith il timbro perfetto e appassionato. 

La nascita del nome ByLovva avviene in un secondo momento, quando l’artista nota che nei suoi testi non è sempre percepibile una struttura consona alla musica ma più alle poesie e alle lettere dove in chiusura si ritrova sempre una firma. La sua è “By Love”. Per italianizzarlo lo ha miscelato con il termine “Ti lovvo”, rendendolo più identitario alle sue origini e a quel messaggio che trapela in tutte le sue canzoni: l’amore e tutte le sue sfaccettature sono al centro di tutto, interpretandolo spesso in un modo malinconico ma sempre con la speranza e la passione di chi ci crede davvero. Il 5 Maggio 2023 esce il suo secondo Ep “Itanglish” (Indieffusione), un progetto che nasce dall’esigenza dell’artista di unire i suoi due mondi di riferimento: da un lato quello italiano per l’origine e l’appartenenza, dall’altro l’inglese come passione, sogno esperienza di vita. Due dimensioni che trovano la loro sintesi nell’incontro tra il noir/black and white con i colori della Pop Art.

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Promo Radio/Stampa: Indieffusione

LISA MANARA: “Lasciami cadere” è il nuovo singolo.

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by
E’ finalmente disponibile il videoclip di “Lasciami cadere”, per la regia di Walter Molfese. L’evocativo brano di Lisa Manara uscito il 5 maggio in radio e sulle piattaforme, è un brano che incornicia una vocalità libera e istintiva che sembra provenire dalle profondità della Terra.
­GUARDA IL VIDEOCLIP DI “LASCIAMI CADERE”­
“Lasciami cadere rappresenta per me un brano iniziatico, un lasciarsi andare verso quel nuovo che segna, allo stesso tempo, un eterno ritorno” – Racconta Lisa – “Non soltanto perché è la prima uscita di un brano scritto da me ma perché richiama due temi importanti: da una parte il rapporto con il padre, figura fondamentale per la crescita di una bambina; dall’altra la presenza del pianoforte che volevo fosse protagonista, strumento con il quale compongo e grazie al quale ho incontrato la musica all’età di 4 anni”. 
É proprio il pianoforte lo strumento centrale che fa da contrappunto alla voce ricca di sfumature di Lisa, e che accompagna in modo delicato le parole del testo. L’idea è quella di recuperare la primordiale natura del brano vestendolo di pochi ulteriori dettagli per mantenere la sua essenza originale. Un brano personale e autobiografico, dalle immagini volutamente caotiche e frammentate, che rievocano la sensazione vissuta in un dato periodo della vita dell’artista per il rapporto ambivalente con il padre, figura che per una ragazza rappresenta l’incontro con il mondo esterno, un ponte per la conquista della vita a cavallo tra la famiglia e la società. Al centro l’equilibrio precario tra vicinanza e lontananza, l’uno il riflesso dall’altro e da cui ci si vuole affrancare. Si tratta di un amore che vuole trasmetterci protezione ma che a volte finisce quasi per soffocare la nostra individualità quando l’unica cosa che vorremmo è poterci sentire liberi di essere, di sbagliare e anche di cadere per imparare a rialzarsi. Scrivere questo brano, potente e suggestivo, è stato per Lisa Manara come cucire, legare assieme i ricordi e le emozioni e farne un intero restituendo forma alle cose. 
“Le canzoni sono incontri, la stessa canzone può parlarci in modo diverso a seconda del periodo che viviamo perché ci evolviamo e quello che decidiamo di assorbire dal mondo sarà sempre differente in ogni momento del nostro percorso.”

Notte dei Musei: la voce di Rachele Andrioli al Festival Popolare italiano

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Tradizione e Innovazione dalla Puglia
Roma, 13 maggio 2023 – ore 20.30

Rachele Andrioli (voce, chitarra, tamburi a cornice)

Una voce forte e potente, che racconta la tradizione e la fa rivivere dandole nuova linfa creativa. Questa la caratteristica della cantante pugliese Rachele Andrioli di scena il 13 maggio alle 20.30 per il terzo appuntamento al Festival Popolare italiano diretto da Stefano Saletti al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, evento che rientra nel programma ufficiale de La Notte dei Musei.

Cantautrice e polistrumentista di assoluto talento, Rachele Andrioli con il suo lavoro d’esordio “Leuca” volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dalla fine della terra, suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca. Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo; la musica e i testi inediti raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Un progetto che guarda il mare, attraversato da onde tutte al femminile che rinnovano la tradizione.

Nel suo repertorio, oltre alle composizioni originali, presenti anche alcuni brani d’autore che rendono omaggio ad alcuni artisti come Victor Jara, Enzo Avitabile, Nusrat Fateh Ali Khan, Rina Durante.
A spiccare la voce e la grande forza interpretativa di Rachele e l’originalità delle sue composizioni che disegnano una modalità di fare musica concentrata sulle emozioni sollecitate da una melodia, da un ritmo, da un testo ogni volta sorprendente.
 
Il Festival Popolare italiano da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti.
Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.
 
Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music.
Il biglietto, per questa occasione sarà di 1 euro, dà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.
 
I prossimi appuntamenti vedranno venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica. Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.
 
Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.
Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.
 
 
FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – Dal 18 marzo al 27 maggio 2023
Direzione artistica: Stefano Saletti
c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma
Dirigente Direzione Musei Statali della Città di Roma: Maria Stella Margozzi
Direttrice Museo Nazionale Strumenti musicali: Arch. Sonia Martone
Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti
Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music
Con il sostegno del NUOVO IMAIE, realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023” 
 
INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it
Ingresso: 1 euro con visita al Museo

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Domenico Cippitelli
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