Giovanna Dark

Giovanna Dark: un viaggio tra storia, mito e introspezione

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Un’opera che sfida il cliché, restituendo al pubblico una Giovanna d’Arco viva, intensa e sorprendentemente attuale.

Roma, 24 febbraio 2025

Articolo e Foto di Grazia Menna

A Teatrosophia, fino al 2 marzo , è in scena Giovanna Dark con la regia di Matteo Fasanella. Il testo si ispira alla sceneggiatura di Andrew Birkin per il film Giovanna d’Arco di Luc Besson e al dramma Santa Giovanna di George Bernard Shaw.

Portare in scena la vicenda di Giovanna d’Arco rappresenta una sfida che si rinnova ogni volta, un cimento artistico insidioso, sospeso tra la fedeltà storica e l’esigenza di offrire uno sguardo inedito. La figura della Pulzella d’Orléans, straordinaria e complessa, ha già attraversato numerose rivisitazioni, tanto nel linguaggio cinematografico quanto nell’universo teatrale, rischiando di cristallizzarsi in una narrazione convenzionale, prigioniera di stereotipi e riletture ormai abusate.

La vera difficoltà sta nel sottrarsi al già detto, nel non cedere alla tentazione di riproporre schemi consolidati, ma piuttosto nel trovare un equilibrio tra l’evocazione del mito e l’approfondimento psicologico. Qualunque approccio si scelga – storico, intimista, visionario – il pericolo è sempre quello di scivolare nel prevedibile, nell’iconografia tradizionale che appiattisce la complessità della protagonista.

Ecco perché questa Giovanna Dark , rappresentata a Teatrosophia, sorprende e coinvolge: evitando la trappola del manierismo, lo spettacolo riesce a ricostruire una Giovanna viva, pulsante, immersa in un contesto che non si limita a fare da sfondo, ma diventa parte integrante del racconto. La messinscena si nutre di una drammaturgia audace, che scava nelle pieghe dell’animo umano e restituisce al pubblico una figura sfaccettata, stratificata, lontana da qualsiasi raffigurazione monolitica.

La storia di Giovanna d’Arco è ben nota e ha ispirato numerose trasposizioni, sia cinematografiche sia teatrali. Questo rende ogni nuova rappresentazione vulnerabile al rischio di cadere nel cliché, inducendo lo spettatore a confrontare ciò che vede con esperienze precedenti e con le emozioni provate in altre occasioni. Tuttavia, questa produzione, grazie a un cast straordinario, è riuscita ancora una volta a toccare il cuore del pubblico, facendo riscoprire e amare il personaggio di Giovanna.

L’innovativa scelta scenografica, che ha trasformato lo spazio del TeatroSophia, ha immerso gli spettatori nella narrazione, permettendo loro di percepire ogni sfumatura emotiva delle battute, fossero esse dolci o amare, sarcastiche o impetuose.

Intrigante l’incipit della pièce, che introduce una giovane donna contemporanea mentre, forse esplorando un luogo storico, si imbatte in un trono. Questo ritrovamento innesca un flashback che la proietta ai tempi di Carlo d’Angiò e della Guerra dei Cento Anni. Da quel momento, la narrazione si immerge nella storia di Giovanna, portata in scena attraverso costumi d’epoca e un’interpretazione intensa.

Ma il vero colpo di scena orchestrato da Fasanella si manifesta sul finale: l’autore si ritaglia un cameo per dar voce ai tormenti e alle incertezze di Giovanna, ormai prigioniera degli inglesi; egli appare, in total-back – the dark side della nostra coscienza – come un’ombra inquietante nei pensieri ossessivi di Giovanna d’Arco, svelandone i conflitti più intimi e accompagnandola, inesorabile, fino all’ultimo respiro. In quell’istante, si abbandonano gli abiti storici per tornare a quelli moderni, trascinando il pubblico nell’attualità del dramma esistenziale, universale e senza tempo, che può risuonare nella vita di ognuno.

Tutti gli interpreti hanno plasmato con maestria ogni sfaccettatura del proprio personaggio. Virna Zorzan incarna una straordinaria Giovanna d’Arco, un corpo che si contorce, si agita, che dà vita ai tormenti di una giovane ribelle, che si scaglia contro gli inglesi. Alessio Giusto dà vita a Gilles de Rais, il più spietato tra i consiglieri, segnato dalle cicatrici della battaglia e avverso a Giovanna, non solo perché donna, ma anche perché scettico riguardo alle sue visioni mistiche. In netto contrasto con lui, Pietro Bovi interpreta Jean d’Aulon, l’unico che crede fermamente nella Pulzella d’Orléans, dimostrandole fin dall’inizio un affetto sincero e una protezione incondizionata.

Lorenzo Martinelli veste i panni di un Carlo VII di Valois altalenante tra capriccio e opportunismo, spettatore passivo della rovina di Giovanna, in contrasto con la propria scalata al potere. Quasi sottomesso e soggiogato dalla figura e dal carattere della Regina Maria d’Angiò, figura astuta e sagace, consigliera fidata del sovrano. Diana Forlani le conferisce un fascino ammaliante e una perfidia sottile, arricchita da una vocalità evocativa che rievoca le doppiatrici del cinema muto degli anni Venti, mentre il suo sguardo enigmatico intriga e seduce.

Non da ultimo, Guido Lomoro che presta il volto al Vescovo Cauchon, emblema della Chiesa corrotta e inquisitoria, complice di Carlo VII nella cospirazione contro Giovanna. Una figura che incarna il potere ecclesiastico nella sua deriva più oscura. L’entrata in scena di Lomoro è introdotta da una luce fredda puntata su di lui, vuoi per scelta di regia o per puro caso, ma è funzionale a rappresentare l’iniziale algidità della Chiesa Cattolica e la distanza marcata verso la figura di Giovanna.

Il risultato è un’opera che si distingue per la sua capacità di dialogare con la contemporaneità, senza mai perdere di vista il fascino arcaico e al tempo stesso eterno del personaggio. Giovanna Dark non si limita a raccontare una storia già nota: la reinventa, la sovverte, le infonde un’energia nuova, dimostrando che anche i racconti più celebri possono ancora sorprenderci se affrontati con sensibilità e intelligenza,

si ringrazia Teatrosophia e l’Ufficio stampa della compagnia, nella persona di Andrea Cavazzini, per aver reso possibile questo racconto per immagini

GIOVANNA DARK

Darkside ETS e Teatrosophia

da Andrew Birkin – Luc Besson – G.B. Shaw

Adattamento e regia: Matteo Fasanella ; Allestimento scenico: Maurizio Marchini; Costumi: Darkside ETS; Foto: Christian Sicuro; Aiuto Regia: Sabrina Fasanella; Assistente alla regia: Niccolò Berti; Ufficio stampa: Andrea Cavazzini;SMM/Grafica: Agnese Carinci

Cast:  Virna Zorzan, Alessio Giusto, Pietro Bovi, Lorenzo Martinelli, Diana Forlani, Matteo Fasanella, Guido Lomoro

Teatrosophia dal 19 febbraio al 2 marzo 2025

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