Asakaira è il nome di un luogo che non esiste, una “città invisibile” che fa da sfondo all’incontro tra svariati e non meglio definiti musicisti nati e cresciuti in Campania, già transitati per variegate esperienze (Banda Maje, Tonico70, Pellegrino & Zodyaco, Vesuviano, etc.). Immersi in uno spazio immaginario, e dunque di confine, essi profittano di questa natura al fine di trascenderne il limite: annotando attentamente la storia e l’eredità del jazz, dell’hip-hop e dell’afrobeat, gettano la cautela al vento con spensierato abbandono.
Il suono che si ascolta ad Asakaira è psichedelico, fluido, in continua evoluzione: l’afrobeat e il jazz punk si alternano con il funk, la musica elettronica e la cultura mediterranea. Un suono perfettamente “apolide”, che mantiene però una sua coerenza timbrica e stilistica che lo rende riconoscibile.
L’omonimo EP d’esordio, in uscita per Quattro Bambole Records, si compone di sette tracce, in cui si può ascoltare la capacità di reinterpretare e di fare propri suoni e ritmi polisemici: batterie e percussioni stratificate si intrecciano con sassofoni effettati e linee di basso psichedeliche.
Comunicato stampa: Bizzarre Love Triangles