ACAB è la nuova serie Netflix in arrivo dal 15 gennaio ed oggi è stata presentata alla stampa al cinema Barberini di Roma.

Tratta dall’omonimo libro di Carlo Bonini, la serie è ideata dallo stesso Benini e da Filippo Gravino, mentre la regia è di Michele Alhaique. Divisa in sei episodi, vede tra i protagonisti Marco GialliniAdriano GianniniValentina BellèPierluigi GiganteDonatella Finocchiaro e Fabrizio Nardi.

La serie, che promette già di far discutere molto, è anche ispirata al film “ACAB” prodotto da Cattleya con RAI Cinema e diretto da Stefano Sollima, che in questo progetto ricopre il ruolo di produttore esecutivo.

La trama 

Una notte di feroci scontri in Val di Susa. Una squadra del Reparto Mobile di Roma resta orfana del suo capo, che rimane gravemente ferito. Quella di Mazinga (Marco Giallini), Marta (Valentina Bellè) e Salvatore (Pierluigi Gigante), però, non è una squadra come le altre, è Roma, che ai disordini ha imparato ad opporre metodi al limite e un affiatamento da tribù, quasi da famiglia. Una famiglia con cui dovrà fare i conti il nuovo comandante, Michele (Adriano Giannini), figlio invece della polizia riformista, per cui le squadre come quella sono il simbolo di una vecchia scuola, tutta da rifondare. Come se non bastasse il caos che investe la nuova formazione nel momento di massima fragilità interna, si aggiunge quello dato da una nuova ondata di malcontento della gente verso le istituzioni. Un nuovo “autunno caldo” contro cui proprio i nostri sono chiamati a schierarsi e in cui ogni protagonista è costretto a mettere in discussione il significato più profondo del proprio lavoro e della propria appartenenza alla squadra.

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