XXII Alice nella città : Nudes

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Alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione autonoma e parallela Alice nella Città, è stata presentata la seconda stagione di Nudes, disponibile su RaiPlay a partire dal 25 ottobre. La serie, prodotta da Bim Produzione in collaborazione con Rai Fiction, affronta in modo diretto e senza filtri il delicato e complesso tema del revenge porn, che non risparmia nessuno, adolescenti e adulti inclusi.

La regista Laura Luchetti, alla guida di questo progetto insieme a Marco Danieli, merita un plauso per il coraggio con cui ha saputo trattare un argomento così scottante e attuale. La sua capacità di raccontare le sfumature psicologiche dei personaggi, dando profondità e umanità alle vittime, è davvero notevole. Luchetti riesce a far emergere non solo il dramma della violazione dell’intimità, ma anche le conseguenze devastanti che questa ha sul piano sociale e familiare. Attraverso storie che abbracciano diverse generazioni e contesti, la regista dimostra una grande sensibilità e intelligenza narrativa, offrendo al pubblico un potente strumento di riflessione.

In questa seconda stagione, la serie amplia lo sguardo anche agli adulti, mostrando come il revenge porn non faccia sconti a nessuno, evidenziando la democraticità orribile del fenomeno. Le tre storie intrecciate – quella di una giovane promessa dello sport, di un professore vedovo e di una madre che ha scelto di vivere con la sua compagna – sono rappresentazioni reali e toccanti di vite stravolte da questa terribile forma di violenza.

L’attenzione alla cura della regia è accompagnata da un cast di alto livello, tra cui spiccano nomi come Emma Valenti, Michele Rosiello, Fortunato Cerlino e Lucia Mascino. Anche il coinvolgimento di PermessoNegato, un’associazione che sostiene le vittime di revenge porn, dimostra l’impegno concreto della serie nel sensibilizzare il pubblico su un problema ancora troppo spesso sottovalutato.

Grazie alla magistrale regia di Luchetti, Nudes non si limita a raccontare delle vittime, ma coinvolge con il suo modo di raccontare e invita a riflettere profondamente sulle dinamiche di potere, vergogna e isolamento che colpiscono chi subisce queste forme di violenza digitale.

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