Inti-Illimani & Giulio Wilson – Tributo di pubblico per le sonorità andine

in CULTURA/European Affairs/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Al Villa Ada Festival 2024, la Fiesta degli Inti-Illimani e Giulio Wilson è uno slancio sul futuro

Roma, 4 agosto 2024

Foto e Articolo di Grazia Menna

Quando si pensa agli Inti-Illimani, la mente torna veloce ai ricordi degli anni delle barricate, delle proteste politiche, delle proteste studentesche. E’ un attimo!  un accordo di chitarra accennato, una verso cantato, ed eccolo lì quel  1973, anno in cui la band si fece conoscere in Italia con il loro primo concerto. Doveva essere una tourné di quindi giorni, si tramutò in un esilio di quindici anni, a causa dei noti avvenimenti politici accaduti in Cile in quell’anno.

I temi della protesta si sono evolute: ieri si combattevano le dittature dei regimi, oggi la crisi idrica e le  multinazionali che la sfruttano lucrando sulla vendita dell’acqua, od anche il deterioramento culturale e l’isolamento interpersonale. Tuttavia, le inconfondibili voci latinoamericane degli Inti-Illimani e quella italianissima di Giulio Wilson ci ricordano che con l’unità si possono ancora vincere tante battaglie.

Lo show è iniziato con Giulio Wilson, nel ruolo di padrone di casa e di autore del brano che dà il nome al tour, Agua. Wilson ha presentato tre delle sue canzoni più significative: L’amore dei Nostri Difetti, Lurith (dedicata a una giovane palestinese), e Finale all’Italiana.

Ricevuto un  calorosissimo applauso dal pubblico, che ha riempito tutti i posti a disposizione nell’arena, Wilson ha introdotto gli Inti-Illimani, accolti con un entusiastico applauso. Le esibizioni dei brani si sono alternate senza interruzioni tra applausi, canzoni e partecipazione corale del pubblico. Jorge Coulón, che ha fatto parte del gruppo fin da quel lontano 1967, anno di costituzione della band, ha condiviso aneddoti e discusso temi ambientali, politici e sociali, accolti con grande calore e partecipazione dagli spettatori.

Le canzoni proposte fanno  parte dell’ultimo album Agua, pubblicato nel 2023, realizzato insieme a Wilson e già presentato in Italia all’Auditorium di Roma lo scorso anno. Coulón ha anche ricordato la recente scomparsa di Giovanna Marini, nota per i suoi studi sulla tradizione musicale popolare italiana, e ha accostato il suo ricordo a quello di  Violeta Parra, l’artista cilena protagonista anch’ella della tutela del patrimonio musicale del suo popolo. L’omaggio a Violeta Parra, che in Italia conosciamo bene anche per l’interpretazione di Gracias a la Vida, è stato fatto eseguendo Rin del Angelito per ricordare il dramma della mortalità infantile.

Non poteva mancare in questo concerto, il brano El Pueblo Unido Jamás Será Vencido, brano scritto da Sergio Ortega nel ’73 e divenuto ben presto vessillo di buona parte dei movimenti di protesta, che ha suscitato una standing ovation  con il pubblico che ha partecipato coralmente.

L’evento si è concluso con l’esecuzione de La Fiesta de San Benito, che ha trasformato l’evento in una vera e propria fiesta. Il ritmo ha coinvolto il pubblico, spingendolo a ballare ed abbandonarsi alla musica.

Il pubblico romano ha riempito ogni posto disponibile, mostrando come tre generazioni di fan, dai nonni ai nipoti, si siano unite per cantare e applaudire questa storica band, presente sui palcoscenici del mondo da oltre cinquant’anni. Molti i cileni che hanno assistito, sventolando la bandiera del Cile e creando un senso di famiglia tra il pubblico e la band.

Giulio Wilson e alcuni membri degli Inti-Illimani si sono fermati a firmare, a fine concerto, il vinile di Agua e a scattare foto con i fan, dimostrando grande disponibilità. L’uso del vinile, con il suo fascino nostalgico, sottolinea la scelta della band di non abbandonare le tradizioni, nonostante oltre cinquant’anni di carriera, di non piegarsi totalmente alla logica del mercato che impone i social, la fruizione sulle piattaforme digitabili, etc.  Li ringraziamo per l’impegno che ancora mettono nel difendere ideali di pace e uguaglianza! Li ringraziamo per non mollato MAI! .

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della GDG Press per aver consentito questo racconto per immagini

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*