Elsa Morante faro di Letterature Festival 2024

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Letterature Festival 2024 celebra Elsa Morante e ci invita a riflettere sull’orrore della guerra, ora come allora!.

(“Un giorno di Gennaio dell’anno 1941” da La Storia, Elsa Morante)

Roma 07 luglio 2024

Foto e articolo di Grazia Menna

 

Nel suggestivo scenario naturale dello Stadio Palatino, situato nel Parco Archeologico del Colosseo, si svolge la ventitreesima edizione del Festival, che quest’anno rende omaggio a Elsa Morante nel cinquantenario dell’uscita del suo romanzo La Storia, intitolando la rassegna “Questa è la Storia. Omaggio a Elsa Morante“.

Questo romanzo, che fin dalla sua pubblicazione ha suscitato molte discussioni tra critici e pubblico, continua ad avere un successo straordinario tra i lettori, è stato tradotto in numerose lingue e ha tra i suoi protagonisti la città di Roma durante la Seconda Guerra Mondiale. L’immagine di questa edizione, curata da Zètema Progetto Cultura, è ispirata dall’incipit del romanzo: una strada composta dalle prime parole del manoscritto, percorsa da un ragazzo in bicicletta sotto un sole splendente.

Il programma è curato da Simona Cives, con il contributo di un comitato scientifico di prestigiosi protagonisti del panorama letterario, tra cui Paolo Di Paolo, Melania Mazzucco, Davide Orecchio, Igiaba Scego e Nadia Terranova, e si avvale del coordinamento artistico di Fabrizio Arcuri, già direttore artistico della rassegna “Venere in Musica”, recentemente conclusa davanti al Tempio di Venere e Roma.

L’evento inaugurale ha visto l’intervento dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, che ha dichiarato: «Celebrare l’anniversario della pubblicazione di un’opera letteraria tanto significativa del nostro Novecento come La Storia di Elsa Morante e spingere a riflettere sui mali della guerra ritornata a bussare con forza alle porte dell’Europa sono i principali intenti di questa ventitreesima edizione del Festival Internazionale di Roma – Letterature». Giovanni Solimine, presidente delle Biblioteche di Roma, ha sottolineato: «Esattamente mezzo secolo fa, nel giugno del 1974, Elsa Morante pubblicava La Storia, un romanzo che gettava uno sguardo accorato sulle ferite della guerra, che aveva devastato l’esistenza degli individui e della società italiana. Quest’anno il nostro Festival non vuole solo celebrare un importante anniversario della letteratura italiana contemporanea, ma intende – a partire dalle voci più autorevoli del panorama letterario – richiamare tutti noi a una riflessione sugli orrori dei conflitti che continuano a lacerare il continente europeo e il mondo intero».

Simona Cives, curatrice del Festival dal 2016, chiudendo gli interventi istituzionali, ha illustrato gli ospiti delle cinque serate, che si terranno il 7, 9, 11, 13 e 16 luglio, sottolineando che i testi degli autori partecipanti richiameranno tutti, liberamente, il tema della Storia.

Ad aprire la serata è stato Carlo Cecchi, attore teatrale ma non solo, avendo lavorato anche nel cinema, in televisione e nella prosa radiofonica. Nato a Firenze nel 1939, Cecchi ha una formazione artistica di tutto rilievo, avendo studiato recitazione nei laboratori teatrali di Eduardo De Filippo e nella compagnia sperimentale contemporanea Living Theatre di New York. Sul finire degli anni ’60 si è avvicinato al cinema, diventando protagonista in numerosi film diretti da registi come Mario Martone, Bernardo Bertolucci, Pupi Avati e Ferzan Özpetek. Grande amico di Elsa Morante, di cui conserva gelosamente una copia de La Storia autografata dalla stessa Morante nel 1974, ha deliziato il pubblico con la lettura di alcune pagine del capitolo sul bombardamento della zona di San Lorenzo, ricevendo un lungo e caloroso applauso.

La seconda ospite, Anna Metcalfe, autrice di Crisalide, vive a Londra e insegna scrittura creativa alla University of Birmingham. La sua raccolta di racconti Blind Water Pass (2016) è stata selezionata per il Sunday Times Short Story Award e nel 2023 è stata nominata dalla rivista Granta tra i venti migliori giovani scrittori britannici. Metcalfe ha presentato a Letterature Festival il suo inedito Start Again – Ricominciare.

La serata è proseguita con Silvia Avallone, conosciuta dal pubblico per il suo primo romanzo Acciaio (2010), premiato con il Campiello e il Flaiano, e per Cuore nero (2024), che ha vinto il premio Elsa Morante per la sezione narrativa. Avallone ha proposto la lettura di Ida Ramundo io l’ho conosciuta, un suo inedito nel quale ripercorre le tante storie di donne che hanno costellato i suoi racconti, esprimendo una forte denuncia contro la violenza e la sopraffazione subite dalle donne.

A completare il parterre di ospiti della prima serata è stato Ascanio Celestini, noto autore e attore del teatro di narrazione in Italia. Tra le sue opere pubblicate per Einaudi figurano La pecora nera, Lotta di classe, Io cammino in fila indiana, Pro Patria, Barzellette, Radio clandestina e I parassiti. Celestini ha riproposto la lettura di alcuni brani tratti da Storie di uno scemo di guerra, libro che festeggia il ventennale della pubblicazione, nel quale torna protagonista la zona romana di San Lorenzo. Il libro narra del giorno della Liberazione di Roma, mescolando fatti salienti della guerra con la fantasia narrativa.

La serata è stata arricchita dalla presenza della performer e compositrice Ginevra Nervi, pioniera nella ricerca musicale sperimentale, che ha scritto ed eseguito per l’occasione sonorità innovative e moderne, interpretando lo spirito del tempo e la forza femminile incarnata da Elsa Morante.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa di Letterature Festival per aver consentito questo racconto per immagini

 

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