Ginevra Di Marco, Almar’à e BabelNova Orchestra: l’inclusione è realtà

///

Terza serata di “Venere in Musica” tra contaminazioni culturali e musicali

Roma 22 giungo 2024

Foto e Articolo di Grazia Menna

La rassegna “Venere in Musica” di Roma ha celebrato la sua terza serata con il concerto She, هي, Elle, Lei: voci di acqua e di terra, suoni di mare e di sabbia.

Questo evento rappresenta un progetto di inclusione multiculturale, celebrando l’universo femminile attraverso brani evocativi di storie di deserti e popoli di terre vicine e lontane.

Protagonista sul palco è stata Ginevra Di Marco, icona della scena alternativa e indie italiana, accompagnata dall’ensemble femminile dell’Orchestra di donne arabe e del Mediterraneo Almar’à e dalla BabelNova Orchestra, nata dall’esperienza dell’Orchestra di Piazza Vittorio.

Il Tempio di Venere e Roma ha ospitato il concerto, simbolo dell’incontro fra culture, diventando protagonista anch’esso con giochi di luce e proiezioni degli artisti sul palco, grazie alla direzione artistica di Fabrizio Arcuri.

Ginevra Di Marco ha iniziato la sua carriera musicale negli anni Novanta con gli ESP, raggiungendo il successo nel 1993 con il Consorzio Suonatori Indipendenti (CSI). Dal 1999 ha avviato una carriera solista con l’album Trama tenue, collaborando con artisti come Max Gazzè e Cristiano Godano. Dopo lo scioglimento dei CSI nel 2001, ha partecipato al progetto PGR fino al 2004, per poi concentrarsi sulla carriera solista, pubblicando album come Disincanto (2005) e Donna Ginevra (2009), che le è valso la Targa Tenco. Ha continuato la sua produzione musicale con Canti, richiami d’amore e un DVD con Margherita Hack, rendendo omaggio a Mercedes Sosa con l’album La Rubia canta la Negra (2017) e a Luigi Tenco con Quello che conta (2020).

Almar’à è la prima orchestra di sole donne arabe e del Mediterraneo, un inno alla libertà e alla bellezza riflessa nella diversità. Composta da tredici musiciste provenienti da nove paesi diversi del Mediterraneo, include talenti come la pianista italo-tunisina Sade Mangiaracina.

La BabelNova Orchestra, guidata dal contrabbassista Pino Pecorelli, si è presentata al pubblico italiano a Sanremo 2024, durante la serata dei duetti con Dargen D’Amico. Formata da dodici elementi ex membri dell’Orchestra di Piazza Vittorio, provenienti da ogni parte del mondo, la BabelNova Orchestra è testimone ed erede di una delle più affascinanti storie della musica world in Italia degli ultimi vent’anni. Lo scorso 19 giugno 2024, hanno partecipato al concerto speciale organizzato da Refugees Welcome Italia per la ‘Giornata mondiale del rifugiato’, presentando il loro album d’esordio Magma.

Le sonorità mediterranee e avvolgenti, apprezzate dal pubblico numeroso, esplorano canti popolari e tematiche sociali, utilizzando lingue diverse e strumenti tradizionali arabi e mediterranei, creando una polifonia umana capace di superare pregiudizi e barriere culturali. La splendida cornice dei Fori Romani, con vista sul Colosseo e una luna quasi piena, ha contribuito a trasportare gli spettatori nel magico mondo musicale realizzato da Ginevra Di Marco, Almar’à e la BabelNova Orchestra, che hanno ricevuto un lungo e caloroso applauso.

Si ringrazia la GDG Pres , nelle persone di Alessandro e Fabrizia, per aver consentito questo racconto per immagini

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

I La Sad accendono Rock in Roma di colori

Next Story

Colapesce Dimartino – Lux eterna beach tour 2024

Latest from CULTURA