Luca Argentero in “È questa la vita che sognavo da bambino?”

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Luca Argentero ha stregato il pubblico del Teatro Brancaccio con il suo spettacolo “È questa la vita che sognavo da bambino?”. In un’atmosfera intima e coinvolgente, l’attore ha portato sul palcoscenico le storie di tre figure straordinarie che hanno lasciato il segno nella storia: Luisin Malabrocca, Alberto Tomba e Walter Bonatti.

Luisin Malabrocca, “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo faceva simpatia alla gente.

Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie. L’insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”.

Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo, è l’uomo stesso.

Argentero ha raccontato la vita di questi campioni con grande sensibilità e pathos, evidenziando non solo i loro successi sportivi, ma anche le loro fragilità e le loro debolezze umane. Si tratta di tre atleti che hanno incarnato valori come la tenacia, la resilienza e il coraggio, ispirando generazioni di persone con le loro imprese sportive. Lo spettacolo è un viaggio emozionante attraverso il sacrificio, la determinazione e la ricerca della realizzazione personale, che ha commosso e appassionato il pubblico presente in sala.

Lo spettacolo “È questa la vita che sognavo da bambino?” (con la regia di Edoardo Leo) è un monologo intenso e coinvolgente, in cui Argentero si cala completamente nei panni dei tre protagonisti. L’attore alterna momenti di narrazione toccanti a passaggi più ironici e divertenti, creando un’atmosfera ricca di pathos e di energia.

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