J Lord è il nome del napoletano che ha portato una ventata d’aria fresca nel panorama rap italiano. Il cantante si è fatto strada in poco tempo nella scena musicale collaborando con numerosi artisti di spessore.
Nato a Frattaminore in provincia di Napoli il 25 agosto del 2003, Lord Johnson non ha avuto un’infanzia particolarmente facile. Nei primi mesi di vita ha sofferto di broncopolmonite. La mamma non sapeva parlare italiano e non aveva le risorse economiche per poterlo operare, fu quindi costretta a darlo in adozione ad una signora di nome Anna. Lord oggi è contento di avere due madri e continua a vedere la sua mamma biologica, mentre il padre li ha abbandonati poco dopo la sua nascita e ora vive in Inghilterra. Questa storia la ritroviamo in uno dei versi della sua canzone “Tanti auguri” in cui egli canta «Dio non ci ha creduto in me in tante cose. Per esempio, perché mio padre se n’è andato e mi ha lasciato in quella situazione? Mi sono ritrovato solo più volte sulla mia strada».
Prima di arrivare alla passione dell’hip hop si dedica al calcio. Lasciata la scuola inizia a partecipare a delle battle. Da lì capisce che le rime sono il suo forte e alimenta la sua passione. All’interno delle sue canzoni fonde rap napoletano e americano. Jay Z è il suo idolo supremo. Ha come lui grandi ambizioni nella musica con la speranza di fare un album che lascerà il segno. La strada li avvicina: entrambi iniziano da lì.
La sua scalata inizia due anni fa quando pubblica due pezzi con Dat Boi Dee, il producer di Emis Killa e Jake La Furia. Dopo prende parte a progetti come “Obe” di Mace, “Solo tutto” di Massimo Pericolo e “Infame” di Gué Pequeno. Collabora poi con Liberato e Ghali e più recentemente con Bloody Vinyl per il brano “Testamento (la resa dei conti)”.
Il cantante ha da poco pubblicato il suo primo album dal nome “no money more love”, un album composto da 15 tracce che affrontano tutti gli stati d’animo.
