Si è svolto quest’oggi il corteo della Sinistra studentesca a Roma, che ha manifestato questa mattina sotto la Piramide Cestia.
All’evento numerose associazioni e liste studentesche provenienti dal panorama della sinistra giovanile romana, in un evento che queste realtà hanno ripetuto contemporaneamente anche in altre piazze sparse in tutta Italia attraverso i propri riferimenti nazionali
Le motivazioni della manifestazione sono state trovate nelle attuali politiche sul diritto allo studio e in quelle intraprese dal ministro Salvini, interpretate dagli studenti scesi in piazza come delle iniziative che non toccano minimamente le loro condizioni.
Nonostante per la situazione del diritto allo studio si sia parlato della difficile realtà legata all’edilizia scolastica e l’idea di scuola aperta anche ai meno abbienti, il corteo si è perso in connotazioni politiche troppo fuorvianti e distanti dalla condizione dei singoli studenti. E’ incomprensibile l’accanimento verso il decreto Scuole Sicure, specie se questo sta portando risultati evidenti all’interno di molte scuole in giro per l’Italia: tantissimi pusher sono stati stanati con il nuovo decreto, proibendogli di vendere droghe ai ragazzi che frequentano i singoli licei e istituti.
Il decreto Scuole Sicure si mette di traverso agli interessi di chi vorrebbe vendere morte o addirittura verso quei volti che vorrebbero usare i locali scolastici per fini non pedagogici o scolastici: pensiamo alle aule occupate nelle scuole per svolgere attività illecite o consumare droghe, oppure utilizzate come spazio per custodire armi o bastoni.
Una manifestazione contraddittoria ci troviamo a osservare, specie quando evidenzia quei sistemi illeciti vicini all’estrema sinistra.
Ma anche sul piano del diritto allo studio emergono delle forti contraddizioni, calcolando come numerosi problemi si manifestano da anni piano romano, laziale e nazionale. Si pensi all’edilizia scolastica, dove numerosi plessi scolastici vivono uno stato di fatiscenza da tantissimi anni: tempo in cui si sono susseguiti governi e amministrazioni di centrosinistra, senza che queste istituzioni hanno mai portato interesse o risultati su queste difficili problematiche.
Situazione analoga anche sull’idea della scuola più inclusiva verso le classi sociali più deboli, con queste che potremmo individuarle in quegli studenti provenienti dalle famiglie meno abbienti: anche qui i governi di Centrosinistra non hanno mai fatto nulla per abbassare il costo dei libri o trovare metodi d’acquisto alternativi ai testi scolastici (come potrebbero essere gli E-Book), come si sono disinteressati pure del costo per il rafforzamento della preparazione scolastica nei singoli studenti (ripetizioni, approfondimenti, corsi di lingua straniera).
Motivazioni ben esplicitate dalla Lega-Salvini Premier attraverso Fabrizio Santori e Alessandro Conte, che hanno condannato l’evento di Piramide: “La manifestazione organizzata dagli studenti, oggi 12 ottobre alla Piramide, mira a creare tensione e serve solo ad alimentare un clima di odio e di violenza verso le istituzioni e le forze dell’ordine. Ma c’è anche molto di più. Un vero e proprio attacco alle istituzioni e al ministro dell’Interno Matteo Salvini che viene additato, in un volantino distribuito illegittimamente addirittura dentro le classi dei licei romani, come colui che fa politiche xenofobe e campagne repressive solo per aver voluto un controllo contro lo spaccio di droga negli istituti scolastici“.
Hanno proseguito: “Sono inaccettabili le intenzioni degli organizzatori di mascherare dietro slogan antixenofobi e antifascisti la volontà di non far effettuate i controlli previsti dal progetto Scuole Sicure voluto dal ministero dell’Interno che prevede la presenza della polizia locale contro la spaccio di droga negli istituti superiori della Capitale. Vogliamo che la scuola sia aperta e accessibile a tutti per il suo processo di formazione culturale, e non che le aule diventino centri di indottrinamento politico di parte, con il solo risultato di penalizzare quei professori e quegli alunni che nelle scuole pubbliche non vogliono essere catechizzati da una certa sinistra“.
Hanno concluso Fabrizio Santori e Alessandro Conte: “Condanniamo fortemente queste manifestazioni contro una legge che tutela i giovani e combatte gli spacciatori che lucrano sulla pelle degli studenti che devono essere condannati senza esitazioni“.