DEF, approvata “la manovra del cambiamento!”  

L’asticella è stata fissata, il magic number è al 2,4 %! Lega e M5s hanno vinto le resistenze, sicuramente sagge e motivate, del ministro dell’Economia Giovanni Tria, il quale per giorni, anzi fino a poche ore prima dall’inizio del Consiglio dei Ministri, ha dimostrato di voler far prelevare la saggezza e di voler fare i conti con la realtà. Quella realtà che va oltre le promesse di una campagna elettorale, quella realtà che guarda in faccia gli impegni con l’Europa, la commissione Europea e soprattutto i mercati.

Ma qualcosa, nelle ultime ore di questo 27 settembre è cambiato, sarà stata una telefonata da parte dell’inquilino del Quirinale a Tria? o forse le doti comunicative di Rocco Casalino? Non lo sapremo mai, quello che sappiamo adesso è che la cosiddetta manovra del cambiamento è stata approvata!! “Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia!”: così Di Maio condivide su Fb il risultato ottenuto nel vertice di governo sulla manovra.”Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini. Per la prima volta non toglie, ma dà. Gli ultimi sono finalmente al primo posto perché abbiamo sacrificato i privilegi e gli interessi dei potenti. Sono felice. Insieme abbiamo dimostrato che cambiare il Paese si può e che i soldi ci sono”: “Abbiamo portato a casa la manovra del popolo che per la prima volta nella storia di questo Paese cancella la povertà grazie al reddito di cittadinanza, per il quale ci sono 10 miliardi, aggiunge. Pienamente soddisfatto anche il vicepremier Salvini per quello che anche lui è riuscito a portare a casa “Tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani, diritto alla pensione per almeno 400.000 persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani superando la legge Fornero, chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, strade e Comuni. Nessun aumento dell’Iva.

I leader di Lega e M5S dunque esultano, cantano vittoria, portano a casa le misure simbolo del contratto gialloverde, e piegano la resistenza del ministro dell’Economia Giovanni Tria, che non riesce a difendere non solo la trincea virtuosa dell’1,6% ma neppure quella del 2, nonostante il rischio altissimo di una bocciatura della legge di bilancio italiana da parte della Commissione europea. Bocciatura che preoccupa gli addetti ai lavori i quali vedono in questo apparente piccolo magic number un vero e proprio nemico per il nostro bel Paese. Si teme un impennata dello spread,si teme un declassamento da parte delle agenzie di rating, si teme il peggio per la nostra economia. E quindi a questo punto ci si chiederà?! Il nostro debito è ancora sostenibile?! I nostri conti pubblici sono ancora credibili?!

Vogliamo avere fiducia e sperare che i festeggiamenti fatti in queste ore in piazza davanti palazzo Chigi, possano durare e persistere anche per le generazioni future, poiché solo l’idea di aver indebitato un intero Paese, il nostro, sopra ogni limite solo per mantenere delle promesse folli fatte dal Movimento 5 Stelle, bé dispiacerebbe molto!!

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