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Premio Mastercard letteratura, Dario Ferrari vince l’edizione 2023. Ad Annalena Benini il Premio esordienti

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È Dario Ferrari con “La ricreazione è finita” (Sellerio) il vincitore della quarta edizione del Premio Mastercard Letteratura. Annalena Benini, con “Annalena” (Einaudi) si è aggiudicata il Premio Mastercard Letteratura Esordienti 2023. La cerimonia di premiazione si è svolta nella serata di sabato 9 dicembre a Roma in occasione della fiera ‘Più Libri Più Liberi’, con la conduzione di Marco Lodoli, presidente di giuria, Sebastiano Nata, presidente del Comitato direttivo, e Valeria Parrella.

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Più libri Più Liberi, straordinaria partecipazione partecipazione di pubblico

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Eventi sold out e stand degli editori affollati.

Nella terza giornata della Fiera della Piccola e Media Editoria si sono avvicendati ospiti nazionali e internazionali. Continua a crescere l’entusiasmo e la presenza di un pubblico sempre più affezionato. Sala gremita per l’incontro con lo scrittore statunitense Christopher Paolini e la scrittrice fantasy Licia Troisi, così come per David. W. Brownche ha delineato un quadro complessivo di grande interesse e suggestione sulla ricerca spaziale, con l’intervento di Paolo Nespoli e Marco Brancati e la moderazione di Emilio Cozzi. Il biologo statunitense Carl Safina ha accompagnato una sala affollata attraverso gli oceani del mondo con Marco Motta e Gaja Lombardi Cenciarelli. La scrittrice e giornalista statunitense Margo Jefferson in dialogo con Gianni Riotta ha regalato a un pubblico attento e partecipe un memoir profondo e di incredibile bellezza, mentre la storica Andrea Wulf ci ha raccontato la vita di Caroline Böhmer, in dialogo con Paolo Giordano. 

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Più libri, più liberi, chiude oggi il Rights Center di Più libri più liberi, prima tappa verso Francoforte24 Più libri, più liberi,

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Mazza ‘a Francoforte daremo spazio ai piccoli e medi editori’

A Più Libri, Cipolletta: “Sono arrivate oltre 300 proposte”

Hanno partecipato 83 editori italiani e 53 stranieri alla tradizionale due giorni per lo scambio dei diritti di traduzione con l’estero dedicata alle proposte della piccola e media editoria al Rights Centre di Più libri più liberi alla Nuvola dell’Eur a Roma. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Italiana Editori, si conclude il 7 dicembre dopo aver inaugurato le iniziative di avvicinamento sul territorio italiano alla Buchmesse 2024, quando l’Italia sarà Ospite d’Onore. Dieci gli operatori di lingua tedesca che hanno partecipato il 4 e il 5 dicembre anche al Fellowship Program che ha permesso, con il sostegno di Ice-Agenzia e di Pro Helvetia – Swiss Arts Council, la visita ad alcune case editrici di Roma e la creazione di nuovi contatti e scambi tra le editorie dei due Paesi.

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Milano: a Bookcity nasce osservatorio permanente carta penna e digitale

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L’annuncio del segretario della Fondazione Luigi Einaudi,  Cangini, durante un evento promosso da Federazione Carta Grafica e Comieco. Un osservatorio dedicato al tema dell’utilizzo del digitale, con studi e analisi, aperto al supporto di associazioni e mondo delle imprese con l’obiettivo di stimolare la politica a prevedere azioni concrete per contenere una digitalizzazione sempre più spinta e acritica e a valorizzare invece il libro su carta e la scrittura a mano. È quello annunciato oggi a Milano, in occasione di Bookcity 2023.

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Festival del Giallo Città di Napoli #3 – Obiettivo scuole

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Primo Certame nazionale del racconto giallo storico

Ciro Sabatino dirige il Festival del Giallo Città di Napoli e promuove un’iniziativa volta ad avvicinare gli studenti al panorama culturale. In particolare, il progetto è orientato all’approfondimento di un periodo storico – a scelta dal Medioevo agli anni Settanta del Novecento –  e all’esercizio per lo sviluppo della trama di un racconto di indagine.

 

Il Certame nazionale del racconto giallo storico alla sua prima edizione è ideato e gestito dalla giornalista Anita Curci (direttrice del mensile Gialli.it) ed è rivolto agli studenti italiani degli ultimi due anni di corso di scuole superiori pubbliche e private di qualunque indirizzo di studio.

Gli studenti sono chiamati ad unire tre componenti fondamentali: l’apprendimento, la creatività, la scrittura.

Per partecipare al bando con un proprio racconto giallo ad ambientazione storica, l’iscrizione di un allievo o di un gruppo di allievi dovrà essere mediata da un insegnante referente dell’istituto scolastico interessato. La domanda di partecipazione, anche solo per candidarsi all’iniziativa e dunque anche senza inviare il racconto, potrà essere inoltrata all’indirizzo redazione@gialli.it inserendo nell’oggetto: “Certame nazionale del racconto giallo storico – candidatura”, e specificando il nome del candidato/i e dell’insegnante referente, nome e città dell’istituto scolastico.

I racconti potranno essere inviati allo stesso indirizzo da ottobre 2023 fino alla mezzanotte del 15 marzo 2024. 

L’opera partecipante dovrà essere inedita, mai pubblicata sia in cartaceo sia in digitale, redatta in forma di romanzo in lingua italiana in max 15 pagine – 2000 battute per pagina – spazi inclusi, font Times New Roman, corpo 12.

I romanzi gialli dei cinque finalisti saranno pubblicati da Gialli.it in un volume acquistabile su Amazon Libri e pubblicizzato attraverso presentazioni, recensioni e comunicati stampa.

Il primo classificato riceverà un premio in danaro. La premiazione avrà luogo a maggio, durante la terza edizione del Festival del Giallo Città di Napoli.

Le attività descritte saranno, a richiesta, riconosciute dall’Associazione Gialli.it come 40 ore di PCTO.

A tutti gli studenti partecipanti sarà rilasciato un attestato inviato via mail all’insegnante nominato dal dirigente scolastico di ciascuna scuola coinvolta nell’iniziativa.

Gli studenti che desiderano partecipare alla cerimonia di premiazione potranno essere accompagnati da insegnanti o genitori. Coloro che comunicheranno attraverso una mail la propria presenza all’evento potranno partecipare a un tour napoletano sui luoghi del giallo e del mistero.

 

Taormina Arte Festival: musica, prosa e danza in scena dall’8 luglio al 18 agosto

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Il manifesto estivo presentato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia annuncia il Taormina Arte Festival: un programma di musica, prosa e danza che dall’8 luglio al 18 agosto ci riserva numerose sorprese.

La sovrintendente della Fondazione, Ester Bonafede, insieme al direttore artistico, Beatrice Venezi, hanno lavorato per dare vita a una collaborazione con Enti e Fondazioni nazionali ed internazionali.
Tra queste la Fondazione Luciano Pavarotti, con la quale è stato organizzato il gala di apertura dell’intera stagione estiva “Pavarotti forever” il 23 giugno, e l’Opèra-Théâtre de Metz, il più antico teatro d’opera di Francia e centro di produzione per l’opera, la danza e il teatro.

Significativa è la cooperazione con ARTEVEN, il Circuito teatrale regionale del Veneto e la MUPA di Budapest, nonché la collaborazione con gli enti siciliani allo scopo di massimizzare la collaborazione tra le eccellenze del territorio, come il Teatro Massimo Bellini di Catania.

Si inizierà sabato 8 luglio al Teatro Antico, con il “Trittico pucciniano” (replica il 13 luglio): una coproduzione Taormina Arte e Opéra-théâtre de Metz, in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti, la regia di Paul-Emile Fourny, il coro lirico “Francesco Cilea” diretto da Claudio Bagnato e la direzione d’orchestra di Beatrice Venezi. Nel cast importanti esponenti della lirica come Marcelo Àlvarez, Massimo Cavalletti, Marco Ciaponi, Francesca Tiburzi e Annunziata Vestri, sul palco con giovani talenti selezionati dalla Fondazione Pavarotti.

Domenica 9 luglio si esibirà lo Zukerman trio, guidato dal violinista e violista Pinchas Zukerman, in un concerto di musica da camera insieme alla violoncellista Amanda Forsyth e al pianista Shai Wosner. Pinchas Zukerman tornerà ad esibirsi mercoledì 12 luglio in un concerto sinfonico insieme alla Taormina Arte Festival Orchestra.

Venerdì 14 luglio avrà luogo la prima nazionale di “Di là dal fiume e tra gli alberi”, uno spettacolo in coproduzione con ArteVen, con il testo di Ernest Hemingway e la regia di Giancarlo Marinelli.

Giovedì 20 luglio la compagnia DT Junior Ballet con le coreografie di Alessandra Scalambrino, la drammaturgia di Rosalba Buda e le musiche originali di Carmelo Maucieri, rappresenterà “Radici”, una prima nazionale in scena al Parco Trevelyan della Villa Comunale ispirata alla metafora dell’esistenza umana e lo sviluppo trascendentale dell’albero. 

Venerdì 21 luglio (replica il 23 luglio) è in programma un’altra produzione lirica di rilievo, la “Turandot”: della Fondazione Taormina Arte Sicilia con regia, scene e costumi di Giancarlo del Monaco, il coro lirico “Francesco Cilea” diretto dal M. Luigi Petrozziello e la direzione musicale di Gianluca Martinenghi.

Sabato 22 luglio sarà la volta di “Francesco, fratello del cosmo” (replica il 24 luglio), una prima nazionale con la regia di Leonardo Petrillo e l’interpretazione di Luca Lazzareschi, che si ispira alla preghiera di San Francesco d’Assisi “Laudato sì”, in occasione degli 800 anni dalla nascita del primo presepe.

Martedì 25 luglio “I Solisti Aquilani” porteranno in scena uno spettacolo multimediale dedicato a “Le 4 stagioni di Antonio Vivaldi”.

Mercoledì 26 Luglio Eleonora Abbagnato sarà la protagonista di “Giulietta”, una produzione firmata da Daniele Cipriani che unisce musica e danza allo scopo di ritrarre una nuova immagine della celebre donna veronese.

Giovedì 27 luglio, in occasione del 160° anniversario della nascita di Gabriele D’Annunzio, “I Solisti Aquilani” diretti da Beatrice Venezi e accompagnati dalla voce di Giorgio Pasotti, presenteranno in prima nazionale “Io ti veglierò, io ti proteggerò”.

Mercoledì 16 agosto (in replica 18 agosto) andrà in scena un classico: il dittico Cavalleria Rusticana / Pagliacci nella coproduzione Taormina Arte e Hungarian State Opera House con la regia di Georges Delnon, il coro lirico “Francesco Cilea” diretto dal M. Luigi Petrozziello e la direzione d’orchestra di Marco Guidarini.

Il 17 agosto andrà in scena “Past Forward”, lo spettacolo di danza con l’étoile Jacopo Tissi, con una coreografia ispirata ai grandi maestri del repertorio classico, demi-classico e contemporaneo, tra i quali Marius Petipa, Roland Petit, Alberto Alonso, Christian Spuck e Yuri Possokhov.

Infine, dall’8 Luglio 2023 al 31 Agosto 2023, la “Fondazione Taormina Arte Sicilia” presenterà “Finestra a Sud”: un’esposizione artistica dedicata al talento del Taorminese Alessandro Florio, artista contemporaneo di grande spessore.

Nella suggestiva ambientazione della Casa del cinema, i colori, le forme e i concetti si fonderanno con armonia nell’universo creativo dell’artista che abbraccia astratto e figurativo, surrealismo e realismo magico, manifestando la profondità dell’animo umano.

I finalisti del Premio Demetra. L’ambienta conquista la Letteratura.

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Il Premio Demetra giunge alla terza edizione.  È stato concepito da Elba Book e da Comieco – Consorzio per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base Cellulosica – con la partecipazione di Seda International Packaging Group e il supporto di Esa Ambiente, UniCoop Tirreno e con il patrocinio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.

 

Il riconoscimento è dedicato ad autori ed editori indipendenti che pongono al centro delle loro opere le tematiche ambientali.

Carlo Montalbetti, il direttore generale di Comieco sostiene che: “L’interesse intorno alla letteratura ambientale cresce di anno in anno e sono i numeri a dimostrarcelo: secondo un’indagine Ipsos, il 40% degli italiani si dichiara interessato ai titoli che propongono tematiche ecologiche, trovandoli utili per documentarsi in maniera puntuale e completa (38%) e per capire come agire in prima persona per la salvaguardia del pianeta (40%). Sono dati che ci stimolano con il Premio Demetra a valorizzare sempre più le migliori proposte letterarie per rigenerare la consapevolezza degli italiani attraverso uno strumento alla base di ogni progresso, anche ecologico: la cultura”.

La Giuria ha minuziosamente analizzato le 53 opere candidate, per poi selezionare i 12 finalisti. Si giunge così a 150 titoli totali presentati complessivamente in rassegna durante le 3 edizioni.

Cresce dunque l’interesse di autori, ma anche lettori ed editori verso la salvaguardia dell’ambiente, l’energia pulita e il riciclo.

 

I finalisti per la categoria Narrativa sono: Emilia Bersabea Cirillo con Azzurro amianto (Le Plurali), Mauro Garofalo con L’ultima foresta (Aboca) e Luigi Vallebona con Nero colato (De Ferrari editore).

Per la sezione Saggistica: Stefano Belletti con Verde & Digitale (Edizioni Ambiente), Massimo Donà con Filosofia della carta (Baldini+Castoldi) e Sandro Orlando con Groenlandia. Viaggio intorno all’isola che scompare (Laterza).

Per la categoria Saggistica straniera tradotta in italiano: Maxine Bédat con Il lato oscuro della moda (Post editori), Randers J.et all con Una terra per tutti (Edizioni Ambiente) e Ben Rawlence con Treeline (Francesco Brioschi editore).

Per la sezione Libri per ragazzi: Livia Rocchi e Elisa Macellari con Cavalieri dei Fiori (Camelozampa), Sara Filippi Plotegher con Pompodoreide (Mesogea) e Silvia Moroni con Parla Sostenibile (Slow Food).

 

Il 21 luglio alle ore 18:30 si terrà la cerimonia di chiusura in cui verranno annunciati i vincitori di ciascuna categoria nella panoramica Terrazza del Barcocaio.

È inoltre previsto un premio speciale della giuria che consiste in un’opera dell’artista Elena Marengoni.

Dal 18 al 21 luglio la IX Edizione dell’Elba Book Festival

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Elba Book giunge alla IX edizione, l’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente. Il tema scelto quest’anno è “Mappe” condiviso con le altre manifestazioni appartenenti alla Rete Pym per la difesa della bibliodiversità. Da martedì 18 a venerdì 21 luglio il borgo di Rio ospiterà il confronto estivo della piccola e media editoria italiana, tra vicoli e piazzette a picco sul mar Tirreno.

 

Saranno presenti marchi come Odoya, La Vita Felice, Exòrma, Marcos y Marcos e Wom.

Il tema di quest’anno, condiviso con le manifestazione della Rete Pym per la difesa della biodiversità, è Mappe.

Il direttore artistico Marco Belli afferma che: “La varietà della mappa ci aiuta a tracciare legami tra idee e fatti. Ci aiuta altresì a riscoprire la nostra voglia di utopia e l’esigenza di combattere i sistemi sociali iniqui. Mappa genetica, mappa concettuale, mappa cognitiva. Le mappe possono essere strumenti di oppressione o di liberazione ed è proprio questa ambiguità che stimola la creazione di nuovi immaginari o allena alla decifrazione autentica del territorio”.

Si svolgeranno confronti tra editori, giornalisti, scrittori e operatori culturali:

“Le mappe tra arte e letteratura” con Tomaso Montanari e Pietro Cataldi; “Le mappe della contestazione” con Lola Larra vis a vis con gli studenti dell’Isis “Raffaello Foresi” di Portoferraio; “Mappare l’immaginario, mappare il reale” con Wu Ming 1; “Per una nuova geografia della distribuzione” con Riccardo Cavallero e Marco Zapparoli; “Mappe di luoghi nascosti” con Laura Silvia Battaglia e Laura Silvia Battaglia; “Cartografie culturali” con Ermete Realacci e Hans Georg Berger.

Il festival si occuperà anche dei più piccoli: ogni sera i laboratori ElbaKids si prenderanno cura delle pause creative dei bambini, grazie al Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, canalizzando l’attenzione sul concetto di orientamento e del singolo rapportato all’interno di una comunità diversificata.

 

Nella panoramica Terrazza del Barcocaio, martedì 18 luglio alle 18:30 si terrà la cerimonia di assegnazione del premio “Lorenzo Claris Appiani”, che quest’anno proclama Francesca Lazzarato vincitrice dell’ottava edizione, con la traduzione del romanzo argentino “Le cugine” (Sur, 2022) di Aurora Venturini. La menzione d’onore andrà a Valerio Nardoni per la traduzione di “La voce a te dovuta” (Passigli, 2022) di Pedro Salinas.

La cerimonia di premiazione, come ogni anno, sarà l’evento inaugurale del festival.

 

Ilide Carmignani afferma che: “Certi dolori immensi, contro natura, come la morte di un figlio, non lasciano nulla di vivo. Ci sono, però, alcune persone benedette (non mi viene altro aggettivo) che hanno la forza di trasformare il loro buio in luce per gli altri. Un’amica ha creato una specie di scuola per ragazzini in un paese dell’America latina – madrina del riconoscimento. La famiglia Appiani, all’Elba, ha creato un premio di traduzione. Al di là di ciò che queste persone scelgono concretamente di fare, è come se in qualche modo riequilibrassero il destino del mondo, facessero tornare un po’ di più i conti del bene e del male. E di questo, secondo me, bisogna essergli tutti grati”.

Il premio “Appiani” è un’iniziativa dell’Università per Stranieri di Siena in commemorazione del giovane avvocato ucciso nel Palazzo di Giustizia di Milano e il legame con la sua terra nativa. Lo scopo è portare alla luce le figure pressoché invisibili di traduttori e traduttrici, in realtà  insostituibili e necessari nel complesso processo di mediazione culturale.

Due manifestazioni radicate su suoli distanti, divisi dal Tirreno e dagli Appennini, hanno deliberatamente deciso di unirsi creando un sentiero di assonanze.

Sia Elba Book sia I fumi della fornace (Valle Cascia, 24-27 agosto) sono nate per e sui loro territori, e, pur non essendo sradicabili, sono condivisibili nell’approccio e nell’ascolto del genius loci di appartenenza.

La simbiosi tra i due festival si concretizzerà durante la kermesse elbana, attraverso una performance poetica di rifondazione semantica di un luogo, a partire dal libro “La specie storta” (Tlon, 2023), curata da Giorgiomaria Cornelio, Lucamatteo Rossi e Valentina Compagnucci.

Le due realtà evidenziano i fantasmi dei propri luoghi per colmare un’identità industriale ormai scemata e per cercare di rimediare ai troppi dissesti ambientali: dall’abbandono delle miniere ferrose del versante orientale dell’Isola d’Elba, alla dismissione dell’imponente fornace di mattoni della provincia di Macerata.

FestivaLetteratura: a Mantova oltre 300 ospiti previsti per la XXVII edizione

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Da mercoledì 6 a domenica 10 settembre Mantova ospiterà la XXVII edizione di FestivaLetteratura. “Trovare le parole” è la sfida che attraversa la nuova edizione dell’evento, proprio in un momento storico in cui denominare qualcosa sembra sempre più arduo e ingannevole.

Il festival si propone come un crocevia di presenze che, guardando a diversi contesti geografici, rivolge la propria attenzione in particolare a scrittori e scrittrici del subcontinente indiano: come lo srilankese Shehan Karunatilaka, vincitore del Man Booker Prize 2022, l’astro nascente del noir indiano Deepti Kapoor o Pankaj Mishra, tra i più brillanti saggisti e giornalisti indiani dei nostri tempi.

Mantova ospiterà ancora una volta il Premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk.
In un momento storico in cui sentiamo la necessità di riflettere sulla brutalità della guerra, delle barriere e dei regimi autoritari, verrà dato spazio alle memorie della diaspora balcanica e albanese, che trova voce nel dialogo tra la scrittrice croata Ivana Bodrožić e Lella Costa o nell’incontro tra Gazmend Kapllani ed Elvira Mujčić.

Sul tema delle Americhe parleranno Ken Kalfus e David Sedaris, l’attivista cilena Cynthia Rimsky e il romanziere Miguel Bonnefoy. Ospiti del festival saranno anche il narratore di origini turche Hakan Günday, l’irlandese Audrey Magee, lo scrittore Marcello Fois a la saggista e narratrice statunitense Elvia Wilk.

Tra romanzi, autobiografie e memoir la letteratura recente sembra improntata sempre di più verso il modello dell’autofiction: ovvero quelle forme di narrazione in cui l’autore si pone come protagonista, instaurando una particolare interrelazione fra verità e finzione, deformazione del ricordo e proiezione del sé. A parlarne sono figure di spicco come Paolo Giordano, Walter Siti, Emanuele Trevi, Francesco Piccolo, Marco Drago, Marta Cai, Francesca Capossele, Silvia Di Natale, Olga Campofreda, Mavie Da Ponte.

Di opere che prendono in prestito frammenti delle biografie personali, per dare colore al lavoro narrativo, offrono diversa testimonianza le presenze in dialogo di Francesca Capossele Silvia Di Natale, di Olga Campofreda e Mavie Da Ponte; e sconfinando nei territori del fumetto di Piersandro Pallavicini e Sualzo, di Vincenzo Latronico e Manuele Fior.

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino non potevano mancare appuntamenti dedicati a uno dei più grandi scrittori del Novecento. Da “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, il romanzo di Calvino che più di ogni altro gioca con i meccanismi della creazione narrativa e dell’esperienza di lettura, nasce l’Escape Room “Ludmilla”, ideata e sviluppata dal collettivo di game designer “We Are Muësli” e aperta al pubblico a partire dal weekend antecedente a quello d’inizio ufficiale del Festival.

Un’attigua “sala di atterraggio”, (realizzata in collaborazione con il Laboratorio Calvino, la Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e altri archivi e istituzioni culturali), dopo l’esperienza di gioco consente di riavvicinarsi all’autore grazie a una selezione di libri, documenti, recensioni, interviste e video.

Non mancano incontri con scrittori e studiosi come Greta Gribaudo, Marco Belpoliti, Silvio Perrella, Francesca Rubini e Domenico Scarpa che proporranno alcune chiavi di lettura per ripercorrere i romanzi, i racconti e gli scritti critici di Calvino.

Con gli eventi di “L’Odissea romantica” il Festival racconta l’identità intellettuale di personalità ormai scolpite per sempre nella storia della letteratura e della filosofia: come Goethe, Schiller, Hölderlin, Fichte, Schelling, Novalis e Schlegel; partendo dalla pubblicazione del carteggio integrale tra Johann Wolfgang Goethe e Friedrich Schiller, curato dai germanisti Maurizio Pirro e Luca Zenobi che saranno ospiti di un incontro allo scopo di proseguire lungo un itinerario che riporta alla luce la straordinaria vitalità di una poetica dalle molte anime attraverso la performance sonora per voce, laptop e dischi, curata dalla cantante e musicista NicoNote tra le quinte del Teatro Bibiena e il suggestivo itinerario serale nei giardini di Palazzo d’Arco con lo scrittore Alberto Rollo e l’attore Giovanni Franzoni.

Il Bergamo Festival esplora il tema dei conflitti – dal 30 giugno al 2 luglio

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Dal 30 giugno al 2 luglio si terrà la IX edizione di Bergamo Festival. A Bergamo, quest’anno la capitale della Cultura italiana insieme a Brescia, si affronterà il tema: “Conflitti. L’Umanità alla prova”.

 

Il complesso monumentale di Astino ospiterà gli incontri che si terranno all’aperto, tra i suggestivi spazi del Monastero.

Ogni edizione del Festival presenta una parola chiave: un filo conduttore che consente di contestualizzare e interpretare gli eventi in programma da una prospettiva chiara e intrigante.

Nel 2023 la parola chiave è “Conflitti”. Una parola ricca di significati analizzata a livello sociale, economico, politico e religioso, tanto nella sua dimensione locale quanto internazionale.

Intellettuali di caratura internazionale si confronteranno sui conflitti che segnano il presente e intimidiscono il futuro, per fornire spunti di riflessioni e osservazioni personali e condivisibili.

 

Presenzierà la scrittrice Elena Kostioukovitch, nata in Ucraina, a Kiev, naturalizzata italiana, e traduttrice in russo di Umberto Eco, il sociologo e politologo britannico Colin Crouch, noto per aver coniato il termine “postdemocrazia”,  Dacia Maraini, tra le più importanti scrittrici italiane, lo storico ed editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia, Cecilia Sala, giornalista e scrittrice, Sergio Massironi, teologo e Direttore di ricerca presso il Dicastero vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale ed infine la conduttrice televisiva e scrittrice Serena Dandini.

 

Lo scopo della manifestazione è offrire nuovi sguardi sul presente attraverso il confronto tra i vari esperti  e i diversi punti di vista che ne possono derivare, offrendo un pensiero puro ma ponderato su un tema ancora tristemente attuale.  

Il Premio Campiello, giunto alla sua 61esima edizione, è tra le novità della IX edizione e inaugurerà il Festival.

Venerdì 30 giugno alle ore 18 la cinquina finalista incontrerà il pubblico nella splendida cornice del complesso monumentale di Astino.  I cinque finalisti: Silvia Ballestra con “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza), Marta Cai con “Centomilioni” (Einaudi), Tommaso Pincio con “Diario di un’estate marziana” (G. Perrone Editore), Benedetta Tobagi con “La Resistenza delle donne” (Einaudi), Filippo Tuena con “In cerca di Pan” (Nottetempo).

 

Il Premio, promosso da Fondazione il Campiello – Confindustria Veneto, sin dalla sua istituzione nel 1962, ha fatto emergere capolavori della letteratura italiana del ‘900 ed è considerato tra i più prestigiosi d’Italia e importanti premi nel panorama editoriale italiano.

Tra giugno e luglio si svolgerà il tradizionale tour letterario con gli autori finalisti, che farà tappa in diverse località italiane, tra cui Bergamo: una straordinaria occasione con cui la Fondazione Il Campiello promuove la cinquina e diffonde la lettura in tutta Italia.

I libri e i loro autori, discussi con Alma Maria Grandin, giornalista Tg1 Rai, saranno i protagonisti della serata inaugurale del Festival. L’evento è reso possibile grazie al contributo di Confindustria Bergamo, con la collaborazione di Bergamo Festival.

 

Tutti gli incontri – gratuiti – saranno a numero chiuso previa iscrizione online sul sito internet clicca qui.

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