EVENTI - Page 23

Presentazioni di libri, fiere e incontri, la cultura attraverso i libri

Flip – Festival, intervista al direttore artistico Eduardo Savarese

Il Flip – Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco sta per fare il suo ritorno dal primo al 3 settembre 2023 con un’edizione ancora più internazionale. Questo evento, dedicato al mondo della lettura e dell’editoria, è diventato un appuntamento fisso annuale sia per i lettori che per gli addetti ai lavori. La nuova edizione presenta diverse novità, a partire dalla direzione artistica affidata a Eduardo Savarese, scrittore ed editore di Wojtek Edizioni. In collaborazione con tre organizzatori: la libreria Wojtek, la libreria per l’infanzia Mio nonno è Michelangelo e il blog letterario Una banda di cefali, è stato creato un programma di eventi ricco in termini di quantità e qualità degli incontri. Questi eventi sono stati accuratamente pianificati per evitare sovrapposizioni di orario, rendendoli accessibili a tutta la comunità letteraria che si radunerà a Pomigliano d’Arco durante quel weekend.

Ne parliamo con il direttore artistico del Flip, Eduardo Savarese.

Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco torna dal primo al 3 settembre con un programma intenso aperto a tutti, può citare alcuni degli ospiti presenti?

E.S.- Un programma non solo intenso, ma vario. Citerei subito Mircea Cărtărescu, che sarà presente col traduttore delle sue opere dal rumeno, Bruno Mazzoni. Ma anche autori italiani del calibro di Pizzingrilli, Sinigaglia, Vasta. Come pure voci emergenti, di fascino diversificato: Cosentino, Mazzanti, Verde. 

Nell’edizione di quest’anno anche una nuova direzione artistica, ce ne vuole parlare?

E.S.- La presenza di una direzione artistica si impone quando una realtà di eventi culturali cresce e il Flip in due anni è cresciuto. E crescerà. La mia presenza dipende soprattutto dal legame che ho col territorio vesuviano e in particolare di Pomigliano. Sono realtà culturalmente feconde, anche grazie all’amministrazione comunale da sempre attenta al Flip. L’attuale sindaco di Pomigliano lo conobbi anni fa nel corso del mio lavoro di magistrato ma anche, e da subito, come onnivoro lettore. Qui davvero è possibile sviluppare un cammino di “benessere” che investe vita e letteratura allo stesso tempo. 

Quest’anno una delle novità saranno le sessioni a tema, come saranno organizzate?

E.S.- L’articolazione in sessioni nasce con un fine duplice. Sicuramente serve a dare una cornice concettuale che consentirà di delineare percorsi coerenti negli anni. Poi, ci piaceva interrogarci sulla categoria concettuale dell’indipendenza, e non solo nel mondo editoriale. Da qui le due macroaree concettuali dell’in e della dipendenza. Abbiamo un po’ giocato con le parole per dire la provocazione fondamentale: ma cos’è l’indipendenza in letteratura e in editoria?

Diverse le location nella città coinvolte nella manifestazione, quali?

E.S.- Il FLiP è pensato come festival itinerante perché la letteratura possa raggiungere ogni luogo della città, e perché la città possa offrire la sua calda accoglienza a lettori provenienti da ogni dove. Gli eventi del #FLiP23 si svolgeranno in luoghi-simbolo di Pomigliano, che da sempre ospitano iniziative culturali di vario genere.

Il Parco Pubblico Giovanni Paolo II, sede storica del Pomigliano Jazz Festival, è il più grande dei tre parchi cittadini e anche uno dei più estesi del Sud Italia. Rappresenta il principale luogo di svago sia per i pomiglianesi che per gli abitanti dei comuni limitrofi, ed è il posto ideale per la lettura all’aperto.

Il Palazzo del Municipio, ex Convento del Carmine, un tempo collegato all’omonima chiesa, rappresenta per la città il fulcro della vita sociale prima ancora che amministrativa. Si staglia su una graziosa piazza, che prende il nome di Piazza Municipio e collega il centro storico alla zona più nuova della città, sviluppatasi negli anni ’60 e ’70.

Il Centro Culturale Giorgio La Pira è la sede di un’associazione che da sempre “ha come obiettivo principale l’analisi dei problemi e la riflessione sugli avvenimenti che la vita e la storia (ci) propongono”.

Lo Slargo Marco Pannella è uno spazio inaugurato nell’ottobre del 2019, dedicato al politico da cui prende il nome e alle sue battaglie per i diritti civili. Si trova nella stradina adiacente l’antica costruzione del Palazzo Baronale, a un passo da Piazza Municipio: una posizione centrale e fortemente simbolica.

La manifestazione è gemellata con il Flib Festival della Letteratura Indipendente di Barcellona, ce ne vuole parlare?

E.S.- Il momento del gemellaggio con il Flib – Festival di Letteratura Italiana a Barcellona avverrà nel solco di ciò che il Flip di Pomigliano ha costruito in questi anni: uno spazio di confronto e dialogo autentico tra chi si occupa della filiera del libro e, allo stesso tempo, una rete di supporto e collaborazione tra realtà che si riconoscono negli stessi valori. 

Quando abbiamo scoperto della nascita del Flib, la coincidenza della somiglianza nei nomi dei nostri due festival ci ha fatto sorridere. Ci siamo subito detti che potevamo fare anche più di così, però: è per questo che Cecilia Ricciarelli, la bravissima libraia di Barcellona organizzatrice del Flib, sarà con noi il 3 settembre. Per conoscerci e riconoscerci a vicenda. E poi chissà cosa potrebbe nascere da un incontro così…

Irlanda nella storia con quattro autori in corsa per il Booker Prize 2023

Sebastian Barry, Elaine Feeney, Paul Lynch e Paul Murray tra i 13 candidati al Booker Prize

Nel decimo anniversario della morte del Nobel Seamus Heaney, che ricorre oggi 30 agosto, la letteratura irlandese è ancora una volta in evidenza con l’annuncio della lista dei candidati per il prestigioso Booker Prize 2023, in cui figurano quattro dei più importanti autori irlandesi contemporanei.

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Le DONNE DI MONTAGNA di DolomitIncontri

Gianna Tavernaro e Chiara Todesco ospiti del salotto culturale delle Pale di San Martino. La 37^ edizione della Rassegna Culturale DolomitIncontri nell’estate 2023 ha inaugurato con successo una nuova sezione speciale dedicata alle DONNE di MONTAGNA, che ha visto protagoniste eccellenti alpiniste di fama mondiale come Tamara Lunger e Gerlinde Kaltenbrunner e nel mese di agosto proseguirà il suo percorso con altre due straordinarie donne: la giornalista Chiara Todesco grande appassionata di alpinismo e autrice del libro tutto al femminile “Calore di lana e profumo di resina” (Edizioni MonteRosa) e Gianna Tavernaro vera donna di alpeggio che da sempre vive tra le Dolomiti di Primiero e si dedica anima e corpo nel tenere vive le tradizioni locali e i preziosi insegnamenti lasciati dagli anziani.

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Spoltore Ensemble. Peppe Millanta presenta “Una settimana in Abruzzo” di Ugo Ojetti

Il 13 agosto la 41esima edizione dello Spoltore Ensemble (12 al 16 agosto), con direzione artistica di Giuliano Mazzoccante, ospita la presentazione del secondo volume di “Comete. Scie d’Abruzzo” di Ianieri Edizioni, che dopo il successo del primo volume su Alexandre Dumas ed il suo “Viaggio nel Fucino”, fa conoscere ai lettori il viaggio del giornalista Ugo Ojetti e “Una settimana in Abruzzo”, in un reportage di inizio novecento, dove al centro della sua analisi c’è anche l’eleganza di Atri.

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Festival del Giallo Città di Napoli #3 – Obiettivo scuole

Primo Certame nazionale del racconto giallo storico

Ciro Sabatino dirige il Festival del Giallo Città di Napoli e promuove un’iniziativa volta ad avvicinare gli studenti al panorama culturale. In particolare, il progetto è orientato all’approfondimento di un periodo storico – a scelta dal Medioevo agli anni Settanta del Novecento –  e all’esercizio per lo sviluppo della trama di un racconto di indagine.

 

Il Certame nazionale del racconto giallo storico alla sua prima edizione è ideato e gestito dalla giornalista Anita Curci (direttrice del mensile Gialli.it) ed è rivolto agli studenti italiani degli ultimi due anni di corso di scuole superiori pubbliche e private di qualunque indirizzo di studio.

Gli studenti sono chiamati ad unire tre componenti fondamentali: l’apprendimento, la creatività, la scrittura.

Per partecipare al bando con un proprio racconto giallo ad ambientazione storica, l’iscrizione di un allievo o di un gruppo di allievi dovrà essere mediata da un insegnante referente dell’istituto scolastico interessato. La domanda di partecipazione, anche solo per candidarsi all’iniziativa e dunque anche senza inviare il racconto, potrà essere inoltrata all’indirizzo redazione@gialli.it inserendo nell’oggetto: “Certame nazionale del racconto giallo storico – candidatura”, e specificando il nome del candidato/i e dell’insegnante referente, nome e città dell’istituto scolastico.

I racconti potranno essere inviati allo stesso indirizzo da ottobre 2023 fino alla mezzanotte del 15 marzo 2024. 

L’opera partecipante dovrà essere inedita, mai pubblicata sia in cartaceo sia in digitale, redatta in forma di romanzo in lingua italiana in max 15 pagine – 2000 battute per pagina – spazi inclusi, font Times New Roman, corpo 12.

I romanzi gialli dei cinque finalisti saranno pubblicati da Gialli.it in un volume acquistabile su Amazon Libri e pubblicizzato attraverso presentazioni, recensioni e comunicati stampa.

Il primo classificato riceverà un premio in danaro. La premiazione avrà luogo a maggio, durante la terza edizione del Festival del Giallo Città di Napoli.

Le attività descritte saranno, a richiesta, riconosciute dall’Associazione Gialli.it come 40 ore di PCTO.

A tutti gli studenti partecipanti sarà rilasciato un attestato inviato via mail all’insegnante nominato dal dirigente scolastico di ciascuna scuola coinvolta nell’iniziativa.

Gli studenti che desiderano partecipare alla cerimonia di premiazione potranno essere accompagnati da insegnanti o genitori. Coloro che comunicheranno attraverso una mail la propria presenza all’evento potranno partecipare a un tour napoletano sui luoghi del giallo e del mistero.

 

Taormina Arte Festival: musica, prosa e danza in scena dall’8 luglio al 18 agosto

Il manifesto estivo presentato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia annuncia il Taormina Arte Festival: un programma di musica, prosa e danza che dall’8 luglio al 18 agosto ci riserva numerose sorprese.

La sovrintendente della Fondazione, Ester Bonafede, insieme al direttore artistico, Beatrice Venezi, hanno lavorato per dare vita a una collaborazione con Enti e Fondazioni nazionali ed internazionali.
Tra queste la Fondazione Luciano Pavarotti, con la quale è stato organizzato il gala di apertura dell’intera stagione estiva “Pavarotti forever” il 23 giugno, e l’Opèra-Théâtre de Metz, il più antico teatro d’opera di Francia e centro di produzione per l’opera, la danza e il teatro.

Significativa è la cooperazione con ARTEVEN, il Circuito teatrale regionale del Veneto e la MUPA di Budapest, nonché la collaborazione con gli enti siciliani allo scopo di massimizzare la collaborazione tra le eccellenze del territorio, come il Teatro Massimo Bellini di Catania.

Si inizierà sabato 8 luglio al Teatro Antico, con il “Trittico pucciniano” (replica il 13 luglio): una coproduzione Taormina Arte e Opéra-théâtre de Metz, in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti, la regia di Paul-Emile Fourny, il coro lirico “Francesco Cilea” diretto da Claudio Bagnato e la direzione d’orchestra di Beatrice Venezi. Nel cast importanti esponenti della lirica come Marcelo Àlvarez, Massimo Cavalletti, Marco Ciaponi, Francesca Tiburzi e Annunziata Vestri, sul palco con giovani talenti selezionati dalla Fondazione Pavarotti.

Domenica 9 luglio si esibirà lo Zukerman trio, guidato dal violinista e violista Pinchas Zukerman, in un concerto di musica da camera insieme alla violoncellista Amanda Forsyth e al pianista Shai Wosner. Pinchas Zukerman tornerà ad esibirsi mercoledì 12 luglio in un concerto sinfonico insieme alla Taormina Arte Festival Orchestra.

Venerdì 14 luglio avrà luogo la prima nazionale di “Di là dal fiume e tra gli alberi”, uno spettacolo in coproduzione con ArteVen, con il testo di Ernest Hemingway e la regia di Giancarlo Marinelli.

Giovedì 20 luglio la compagnia DT Junior Ballet con le coreografie di Alessandra Scalambrino, la drammaturgia di Rosalba Buda e le musiche originali di Carmelo Maucieri, rappresenterà “Radici”, una prima nazionale in scena al Parco Trevelyan della Villa Comunale ispirata alla metafora dell’esistenza umana e lo sviluppo trascendentale dell’albero. 

Venerdì 21 luglio (replica il 23 luglio) è in programma un’altra produzione lirica di rilievo, la “Turandot”: della Fondazione Taormina Arte Sicilia con regia, scene e costumi di Giancarlo del Monaco, il coro lirico “Francesco Cilea” diretto dal M. Luigi Petrozziello e la direzione musicale di Gianluca Martinenghi.

Sabato 22 luglio sarà la volta di “Francesco, fratello del cosmo” (replica il 24 luglio), una prima nazionale con la regia di Leonardo Petrillo e l’interpretazione di Luca Lazzareschi, che si ispira alla preghiera di San Francesco d’Assisi “Laudato sì”, in occasione degli 800 anni dalla nascita del primo presepe.

Martedì 25 luglio “I Solisti Aquilani” porteranno in scena uno spettacolo multimediale dedicato a “Le 4 stagioni di Antonio Vivaldi”.

Mercoledì 26 Luglio Eleonora Abbagnato sarà la protagonista di “Giulietta”, una produzione firmata da Daniele Cipriani che unisce musica e danza allo scopo di ritrarre una nuova immagine della celebre donna veronese.

Giovedì 27 luglio, in occasione del 160° anniversario della nascita di Gabriele D’Annunzio, “I Solisti Aquilani” diretti da Beatrice Venezi e accompagnati dalla voce di Giorgio Pasotti, presenteranno in prima nazionale “Io ti veglierò, io ti proteggerò”.

Mercoledì 16 agosto (in replica 18 agosto) andrà in scena un classico: il dittico Cavalleria Rusticana / Pagliacci nella coproduzione Taormina Arte e Hungarian State Opera House con la regia di Georges Delnon, il coro lirico “Francesco Cilea” diretto dal M. Luigi Petrozziello e la direzione d’orchestra di Marco Guidarini.

Il 17 agosto andrà in scena “Past Forward”, lo spettacolo di danza con l’étoile Jacopo Tissi, con una coreografia ispirata ai grandi maestri del repertorio classico, demi-classico e contemporaneo, tra i quali Marius Petipa, Roland Petit, Alberto Alonso, Christian Spuck e Yuri Possokhov.

Infine, dall’8 Luglio 2023 al 31 Agosto 2023, la “Fondazione Taormina Arte Sicilia” presenterà “Finestra a Sud”: un’esposizione artistica dedicata al talento del Taorminese Alessandro Florio, artista contemporaneo di grande spessore.

Nella suggestiva ambientazione della Casa del cinema, i colori, le forme e i concetti si fonderanno con armonia nell’universo creativo dell’artista che abbraccia astratto e figurativo, surrealismo e realismo magico, manifestando la profondità dell’animo umano.

I finalisti del Premio Demetra. L’ambienta conquista la Letteratura.

Il Premio Demetra giunge alla terza edizione.  È stato concepito da Elba Book e da Comieco – Consorzio per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base Cellulosica – con la partecipazione di Seda International Packaging Group e il supporto di Esa Ambiente, UniCoop Tirreno e con il patrocinio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.

 

Il riconoscimento è dedicato ad autori ed editori indipendenti che pongono al centro delle loro opere le tematiche ambientali.

Carlo Montalbetti, il direttore generale di Comieco sostiene che: “L’interesse intorno alla letteratura ambientale cresce di anno in anno e sono i numeri a dimostrarcelo: secondo un’indagine Ipsos, il 40% degli italiani si dichiara interessato ai titoli che propongono tematiche ecologiche, trovandoli utili per documentarsi in maniera puntuale e completa (38%) e per capire come agire in prima persona per la salvaguardia del pianeta (40%). Sono dati che ci stimolano con il Premio Demetra a valorizzare sempre più le migliori proposte letterarie per rigenerare la consapevolezza degli italiani attraverso uno strumento alla base di ogni progresso, anche ecologico: la cultura”.

La Giuria ha minuziosamente analizzato le 53 opere candidate, per poi selezionare i 12 finalisti. Si giunge così a 150 titoli totali presentati complessivamente in rassegna durante le 3 edizioni.

Cresce dunque l’interesse di autori, ma anche lettori ed editori verso la salvaguardia dell’ambiente, l’energia pulita e il riciclo.

 

I finalisti per la categoria Narrativa sono: Emilia Bersabea Cirillo con Azzurro amianto (Le Plurali), Mauro Garofalo con L’ultima foresta (Aboca) e Luigi Vallebona con Nero colato (De Ferrari editore).

Per la sezione Saggistica: Stefano Belletti con Verde & Digitale (Edizioni Ambiente), Massimo Donà con Filosofia della carta (Baldini+Castoldi) e Sandro Orlando con Groenlandia. Viaggio intorno all’isola che scompare (Laterza).

Per la categoria Saggistica straniera tradotta in italiano: Maxine Bédat con Il lato oscuro della moda (Post editori), Randers J.et all con Una terra per tutti (Edizioni Ambiente) e Ben Rawlence con Treeline (Francesco Brioschi editore).

Per la sezione Libri per ragazzi: Livia Rocchi e Elisa Macellari con Cavalieri dei Fiori (Camelozampa), Sara Filippi Plotegher con Pompodoreide (Mesogea) e Silvia Moroni con Parla Sostenibile (Slow Food).

 

Il 21 luglio alle ore 18:30 si terrà la cerimonia di chiusura in cui verranno annunciati i vincitori di ciascuna categoria nella panoramica Terrazza del Barcocaio.

È inoltre previsto un premio speciale della giuria che consiste in un’opera dell’artista Elena Marengoni.

Dal 18 al 21 luglio la IX Edizione dell’Elba Book Festival

Elba Book giunge alla IX edizione, l’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente. Il tema scelto quest’anno è “Mappe” condiviso con le altre manifestazioni appartenenti alla Rete Pym per la difesa della bibliodiversità. Da martedì 18 a venerdì 21 luglio il borgo di Rio ospiterà il confronto estivo della piccola e media editoria italiana, tra vicoli e piazzette a picco sul mar Tirreno.

 

Saranno presenti marchi come Odoya, La Vita Felice, Exòrma, Marcos y Marcos e Wom.

Il tema di quest’anno, condiviso con le manifestazione della Rete Pym per la difesa della biodiversità, è Mappe.

Il direttore artistico Marco Belli afferma che: “La varietà della mappa ci aiuta a tracciare legami tra idee e fatti. Ci aiuta altresì a riscoprire la nostra voglia di utopia e l’esigenza di combattere i sistemi sociali iniqui. Mappa genetica, mappa concettuale, mappa cognitiva. Le mappe possono essere strumenti di oppressione o di liberazione ed è proprio questa ambiguità che stimola la creazione di nuovi immaginari o allena alla decifrazione autentica del territorio”.

Si svolgeranno confronti tra editori, giornalisti, scrittori e operatori culturali:

“Le mappe tra arte e letteratura” con Tomaso Montanari e Pietro Cataldi; “Le mappe della contestazione” con Lola Larra vis a vis con gli studenti dell’Isis “Raffaello Foresi” di Portoferraio; “Mappare l’immaginario, mappare il reale” con Wu Ming 1; “Per una nuova geografia della distribuzione” con Riccardo Cavallero e Marco Zapparoli; “Mappe di luoghi nascosti” con Laura Silvia Battaglia e Laura Silvia Battaglia; “Cartografie culturali” con Ermete Realacci e Hans Georg Berger.

Il festival si occuperà anche dei più piccoli: ogni sera i laboratori ElbaKids si prenderanno cura delle pause creative dei bambini, grazie al Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, canalizzando l’attenzione sul concetto di orientamento e del singolo rapportato all’interno di una comunità diversificata.

 

Nella panoramica Terrazza del Barcocaio, martedì 18 luglio alle 18:30 si terrà la cerimonia di assegnazione del premio “Lorenzo Claris Appiani”, che quest’anno proclama Francesca Lazzarato vincitrice dell’ottava edizione, con la traduzione del romanzo argentino “Le cugine” (Sur, 2022) di Aurora Venturini. La menzione d’onore andrà a Valerio Nardoni per la traduzione di “La voce a te dovuta” (Passigli, 2022) di Pedro Salinas.

La cerimonia di premiazione, come ogni anno, sarà l’evento inaugurale del festival.

 

Ilide Carmignani afferma che: “Certi dolori immensi, contro natura, come la morte di un figlio, non lasciano nulla di vivo. Ci sono, però, alcune persone benedette (non mi viene altro aggettivo) che hanno la forza di trasformare il loro buio in luce per gli altri. Un’amica ha creato una specie di scuola per ragazzini in un paese dell’America latina – madrina del riconoscimento. La famiglia Appiani, all’Elba, ha creato un premio di traduzione. Al di là di ciò che queste persone scelgono concretamente di fare, è come se in qualche modo riequilibrassero il destino del mondo, facessero tornare un po’ di più i conti del bene e del male. E di questo, secondo me, bisogna essergli tutti grati”.

Il premio “Appiani” è un’iniziativa dell’Università per Stranieri di Siena in commemorazione del giovane avvocato ucciso nel Palazzo di Giustizia di Milano e il legame con la sua terra nativa. Lo scopo è portare alla luce le figure pressoché invisibili di traduttori e traduttrici, in realtà  insostituibili e necessari nel complesso processo di mediazione culturale.

Due manifestazioni radicate su suoli distanti, divisi dal Tirreno e dagli Appennini, hanno deliberatamente deciso di unirsi creando un sentiero di assonanze.

Sia Elba Book sia I fumi della fornace (Valle Cascia, 24-27 agosto) sono nate per e sui loro territori, e, pur non essendo sradicabili, sono condivisibili nell’approccio e nell’ascolto del genius loci di appartenenza.

La simbiosi tra i due festival si concretizzerà durante la kermesse elbana, attraverso una performance poetica di rifondazione semantica di un luogo, a partire dal libro “La specie storta” (Tlon, 2023), curata da Giorgiomaria Cornelio, Lucamatteo Rossi e Valentina Compagnucci.

Le due realtà evidenziano i fantasmi dei propri luoghi per colmare un’identità industriale ormai scemata e per cercare di rimediare ai troppi dissesti ambientali: dall’abbandono delle miniere ferrose del versante orientale dell’Isola d’Elba, alla dismissione dell’imponente fornace di mattoni della provincia di Macerata.

FestivaLetteratura: a Mantova oltre 300 ospiti previsti per la XXVII edizione

Da mercoledì 6 a domenica 10 settembre Mantova ospiterà la XXVII edizione di FestivaLetteratura. “Trovare le parole” è la sfida che attraversa la nuova edizione dell’evento, proprio in un momento storico in cui denominare qualcosa sembra sempre più arduo e ingannevole.

Il festival si propone come un crocevia di presenze che, guardando a diversi contesti geografici, rivolge la propria attenzione in particolare a scrittori e scrittrici del subcontinente indiano: come lo srilankese Shehan Karunatilaka, vincitore del Man Booker Prize 2022, l’astro nascente del noir indiano Deepti Kapoor o Pankaj Mishra, tra i più brillanti saggisti e giornalisti indiani dei nostri tempi.

Mantova ospiterà ancora una volta il Premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk.
In un momento storico in cui sentiamo la necessità di riflettere sulla brutalità della guerra, delle barriere e dei regimi autoritari, verrà dato spazio alle memorie della diaspora balcanica e albanese, che trova voce nel dialogo tra la scrittrice croata Ivana Bodrožić e Lella Costa o nell’incontro tra Gazmend Kapllani ed Elvira Mujčić.

Sul tema delle Americhe parleranno Ken Kalfus e David Sedaris, l’attivista cilena Cynthia Rimsky e il romanziere Miguel Bonnefoy. Ospiti del festival saranno anche il narratore di origini turche Hakan Günday, l’irlandese Audrey Magee, lo scrittore Marcello Fois a la saggista e narratrice statunitense Elvia Wilk.

Tra romanzi, autobiografie e memoir la letteratura recente sembra improntata sempre di più verso il modello dell’autofiction: ovvero quelle forme di narrazione in cui l’autore si pone come protagonista, instaurando una particolare interrelazione fra verità e finzione, deformazione del ricordo e proiezione del sé. A parlarne sono figure di spicco come Paolo Giordano, Walter Siti, Emanuele Trevi, Francesco Piccolo, Marco Drago, Marta Cai, Francesca Capossele, Silvia Di Natale, Olga Campofreda, Mavie Da Ponte.

Di opere che prendono in prestito frammenti delle biografie personali, per dare colore al lavoro narrativo, offrono diversa testimonianza le presenze in dialogo di Francesca Capossele Silvia Di Natale, di Olga Campofreda e Mavie Da Ponte; e sconfinando nei territori del fumetto di Piersandro Pallavicini e Sualzo, di Vincenzo Latronico e Manuele Fior.

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino non potevano mancare appuntamenti dedicati a uno dei più grandi scrittori del Novecento. Da “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, il romanzo di Calvino che più di ogni altro gioca con i meccanismi della creazione narrativa e dell’esperienza di lettura, nasce l’Escape Room “Ludmilla”, ideata e sviluppata dal collettivo di game designer “We Are Muësli” e aperta al pubblico a partire dal weekend antecedente a quello d’inizio ufficiale del Festival.

Un’attigua “sala di atterraggio”, (realizzata in collaborazione con il Laboratorio Calvino, la Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e altri archivi e istituzioni culturali), dopo l’esperienza di gioco consente di riavvicinarsi all’autore grazie a una selezione di libri, documenti, recensioni, interviste e video.

Non mancano incontri con scrittori e studiosi come Greta Gribaudo, Marco Belpoliti, Silvio Perrella, Francesca Rubini e Domenico Scarpa che proporranno alcune chiavi di lettura per ripercorrere i romanzi, i racconti e gli scritti critici di Calvino.

Con gli eventi di “L’Odissea romantica” il Festival racconta l’identità intellettuale di personalità ormai scolpite per sempre nella storia della letteratura e della filosofia: come Goethe, Schiller, Hölderlin, Fichte, Schelling, Novalis e Schlegel; partendo dalla pubblicazione del carteggio integrale tra Johann Wolfgang Goethe e Friedrich Schiller, curato dai germanisti Maurizio Pirro e Luca Zenobi che saranno ospiti di un incontro allo scopo di proseguire lungo un itinerario che riporta alla luce la straordinaria vitalità di una poetica dalle molte anime attraverso la performance sonora per voce, laptop e dischi, curata dalla cantante e musicista NicoNote tra le quinte del Teatro Bibiena e il suggestivo itinerario serale nei giardini di Palazzo d’Arco con lo scrittore Alberto Rollo e l’attore Giovanni Franzoni.

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