
Le macchine possono pensare? Questa domanda inquietante, posta da Alan Turing nel 1950, sembra aver trovato una risposta: oggi è possibile conversare con un computer senza riuscire a distinguerlo da un essere umano. I nuovi agenti intelligenti, come ChatGPT, si sono dimostrati capaci di svolgere compiti che vanno ben oltre le intenzioni iniziali dei loro creatori.
Ancora non comprendiamo appieno il motivo: sebbene siano stati addestrati per specifiche abilità, altre competenze sono emerse spontaneamente mentre leggevano migliaia di libri e milioni di pagine web. Forse questo è il segreto della conoscenza, e ora è nelle mani delle nostre creazioni? Cosa altro potrebbe emergere mentre proseguiamo su questa strada? Nel suo libro Machina Sapiens, Cristianini esplora queste idee alla base della nuova tecnologia e dell’epoca che ci attende.