L’Italia ospite d’onore alla Fiera del Libro di Guadalajara 2026: un ponte culturale verso il mondo ispanofono

Giovedì 27 marzo, alle ore 10, presso la Sala Aldo Moro del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sarà ufficialmente annunciata la partecipazione dell’Italia come Paese ospite d’onore alla Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara del 2026. A dare il via all’evento sarà il ministro Antonio Tajani, in un incontro che vedrà la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali e del mondo editoriale.

Si tratta di un riconoscimento prestigioso per l’Italia, che torna protagonista della più importante manifestazione editoriale del mondo ispanofono a distanza di diciotto anni dalla sua prima partecipazione come ospite d’onore nel 2008. La FIL di Guadalajara – con oltre 900.000 visitatori e più di 2700 editori da 64 Paesi solo nell’edizione 2024 – rappresenta un’opportunità straordinaria per l’editoria italiana, che potrà così accedere a un mercato potenziale di oltre 300 milioni di lettori, sempre più interessati alla produzione letteraria e culturale del nostro Paese.

Nel corso dell’evento verranno illustrate le linee strategiche dell’azione congiunta della Farnesina, in coordinamento con il Ministero della Cultura, ICE-Agenzia, il Centro per il libro e la lettura e l’Associazione Italiana Editori, per promuovere l’internazionalizzazione del settore editoriale italiano, la prima industria culturale del Paese.

Interverranno il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il presidente e la direttrice della Fiera del Libro di Guadalajara, Trinidad Padilla e Marisol Schulz, il presidente di ICE-Agenzia Matteo Zoppas, l’ambasciatore del Messico in Italia Carlos Garcia de Alba e il presidente dell’AIE Innocenzo Cipolletta.

La presenza italiana alla FIL 2026 non sarà solo un’esposizione di titoli, ma un grande progetto culturale, fatto di incontri, mostre, traduzioni, scambi tra autori e operatori del settore. Un’occasione per raccontare la vivacità e la ricchezza della letteratura italiana contemporanea, ma anche per rafforzare i legami culturali con il mondo ispanofono, in una prospettiva di dialogo, conoscenza e condivisione.

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