“Il mondo sulle spalle” di Giulio Napolitano: un memoir tra pubblico e privato

È arrivato in libreria Il mondo sulle spalle (Mondadori), il memoir scritto da Giulio Napolitano, figlio dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un titolo evocativo, che richiama il peso che il padre dell’autore ha portato sulle proprie spalle nel corso della sua lunga carriera politica, ma che rimanda anche al carico emotivo e intellettuale che Giulio stesso ha percepito crescendo accanto a una figura così imponente.

Attraverso uno sguardo intimo e personale, Giulio Napolitano conduce il lettore in un viaggio che intreccia i grandi eventi della storia politica italiana con momenti di vita privata. Dalla casa di Monteverde, dove l’autore ha trascorso l’infanzia con il padre, la madre Clio e il fratello maggiore Giovanni, ai corridoi di Botteghe Oscure, dove Giorgio Napolitano si confrontava con i leader del Partito Comunista, fino alle stanze del Quirinale, teatro di decisioni cruciali e di momenti delicati.

Pagina dopo pagina, il libro rivela non solo il profilo di uno statista lucido, misurato e ironico, ma anche quello di un uomo profondamente legato alla famiglia. Giulio Napolitano ci restituisce un’immagine di Giorgio Napolitano capace di alternare rigore e affabilità, di condividere con la moglie Clio un sodalizio che ha superato le differenze caratteriali e di mantenere un rapporto intellettualmente complice con i figli.

Il memoir non è solo il ritratto di un padre, ma anche di una famiglia che ha vissuto, spesso da vicino, i grandi tornanti della storia d’Italia degli ultimi cinquant’anni: il compromesso storico, il terrorismo, la fine del Pci, Tangentopoli, il bipolarismo politico e il salvataggio del Paese dalla crisi finanziaria. Episodi noti vengono raccontati da una prospettiva privata, offrendo al lettore dettagli inediti e sorprendenti.

Il mondo sulle spalle è, quindi, molto più di una biografia: è un viaggio nel rapporto tra il pubblico e il privato, tra il ruolo istituzionale e quello familiare, tra il dovere politico e le emozioni personali. Giulio Napolitano racconta con schiettezza e tenerezza il “mestiere di figlio”, fatto di complicità e ammirazione, ma anche di fatica e di confronto con un padre straordinario e impegnato “in servizio permanente”.

Scritto con eleganza e profondità, questo memoir offre una prospettiva unica su un uomo che ha segnato la storia d’Italia e su una famiglia che ha vissuto nell’ombra, ma non senza partecipazione, il peso della politica. Un libro potente e coinvolgente, capace di alternare toni formali e scherzosi, pubblici e privati, restituendo al lettore un ritratto irripetibile e umano di Giorgio Napolitano e della sua famiglia.

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