Nel periodo natalizio, tra luci scintillanti e calore familiare, regalare un libro è più che un semplice gesto: è un dono di idee, di pensieri e di strumenti per comprendere meglio il mondo che ci circonda. Tra le proposte più stimolanti di quest’anno si distingue la ristampa del saggio “Il declino del potere pubblico in Italia” di Roberto Alesse, attuale Direttore dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) e figura di spicco nell’amministrazione pubblica italiana. Edito da Rubbettino, questo libro torna nelle librerie come un invito alla riflessione sullo stato delle nostre istituzioni e sul ruolo del merito in una società sempre più complessa.
Un’analisi critica e costruttiva del sistema pubblico
Originariamente scritto nel pieno della prima ondata della pandemia da Covid-19, il saggio di Alesse si presenta oggi più attuale che mai. Con lucidità e onestà intellettuale, l’autore esplora le fragilità strutturali del sistema pubblico italiano, denunciando decenni di immobilismo, scarsa competenza e una progressiva erosione della credibilità delle classi dirigenti.
Alesse, forte della sua esperienza in dieci diverse amministrazioni pubbliche, traccia un quadro realistico ma non privo di speranza. Il declino delle istituzioni, secondo l’autore, non è un destino inevitabile, ma il risultato di scelte politiche sbagliate e di una cultura che ha troppo spesso premiato il conformismo e l’opportunismo a scapito della competenza e del merito.
Il libro pone l’accento su un problema chiave: la figura del “cittadino qualunque” posto in ruoli decisionali di grande responsabilità, nonostante una preparazione inadeguata. Questo fenomeno, sottolinea Alesse, è il sintomo di una società che ha smarrito il valore del sapere e della professionalità, lasciando spazio a dinamiche populiste e qualunquiste che impoveriscono il dibattito pubblico e la qualità della governance.
Merito, competenza e un nuovo patto sociale
Ciò che rende il saggio di Roberto Alesse particolarmente interessante è la sua capacità di andare oltre la semplice denuncia. L’autore non si limita a evidenziare le criticità del sistema pubblico, ma offre una serie di spunti concreti per invertire la rotta. Le sue riflessioni, ispirate ai principi illuministici e a una visione pragmatica della politica, propongono un ritorno ai fondamentali: il merito, la competenza e una gestione laica e rigorosa della cosa pubblica.
Secondo Alesse, il rinnovamento delle istituzioni italiane passa attraverso un processo di riforma culturale, che metta al centro l’eccellenza e la responsabilità individuale. Solo così sarà possibile superare le logiche corporative e costruire un sistema pubblico all’altezza delle sfide globali del XXI secolo.
Un dono che invita alla riflessione
Regalare “Il declino del potere pubblico in Italia” significa offrire una chiave di lettura per comprendere le cause profonde delle difficoltà che il nostro Paese affronta, ma anche una visione di speranza per il futuro. Il libro di Roberto Alesse si rivolge non solo a politici e amministratori, ma a tutti i cittadini che vogliono contribuire al miglioramento della società italiana, partendo da una consapevolezza più profonda dei problemi e delle possibili soluzioni.
Un saggio coraggioso e illuminante, capace di inserirsi con autorevolezza nel dibattito pubblico e di stimolare un confronto serio e costruttivo sul ruolo delle istituzioni e del merito nella nostra società. Perfetto come regalo natalizio, questo libro è un invito a guardare al futuro con spirito critico e determinazione, valori indispensabili per chiunque voglia contribuire al bene comune.