“Da Fiume a Rijeka” di Antonella Ercolani è un’opera di notevole importanza per chiunque voglia comprendere le complesse vicende storiche che hanno segnato la città di Fiume nel periodo cruciale tra il 1918 e il 1947. Il libro esplora un arco temporale in cui Fiume, una città di grande rilevanza strategica e culturale, si trovò al centro di tensioni politiche, nazionali e internazionali, passando dal dominio austro-ungarico all’annessione all’Italia, fino a diventare parte della Jugoslavia al termine della Seconda Guerra Mondiale.
Ercolani offre una narrazione dettagliata e documentata, mettendo in luce gli eventi chiave che hanno determinato i cambiamenti politici e sociali nella città. La sua analisi si concentra non solo sugli aspetti politici, ma anche su quelli culturali, linguistici e identitari, rendendo evidente come la questione di Fiume sia stata una delle più controverse e sentite del periodo interbellico e oltre.
Uno degli aspetti più apprezzabili del libro è la capacità dell’autrice di intrecciare le storie personali e collettive degli abitanti di Fiume con i grandi eventi storici. Questo approccio rende la lettura non solo informativa, ma anche coinvolgente, offrendo una visione umana delle tensioni e delle trasformazioni che la città ha subito.
Inoltre, Ercolani riesce a mantenere un equilibrio tra rigore accademico e accessibilità, rendendo il testo fruibile sia per gli studiosi sia per un pubblico più ampio interessato alla storia europea del Novecento.
In conclusione, “Da Fiume a Rijeka” si presenta come un contributo essenziale alla letteratura storica su Fiume, capace di illuminare un capitolo complesso e spesso trascurato della storia europea. È un libro che arricchisce la comprensione delle dinamiche nazionali e internazionali che hanno plasmato il destino di una città e dei suoi abitanti, rimanendo una lettura fondamentale per chiunque voglia approfondire la storia di Fiume e delle sue trasformazioni nel corso del ventesimo secolo.
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