Mauro Covacich, ospite d’onore della Rassegna Culturale DolomitIncontri: un omaggio a Franz Kafka

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Mercoledì 31 luglio, la suggestiva cornice delle Pale di San Martino ospiterà un appuntamento imperdibile della 38^ edizione della Rassegna Culturale DolomitIncontri. Protagonista della serata sarà lo scrittore triestino Mauro Covacich, che presenterà il suo ultimo lavoro “Kafka”, edito da La Nave di Teseo, un volume che rende omaggio al celebre scrittore praghese Franz Kafka in occasione del centenario della sua morte.

Un corpo a corpo tra vita e letteratura

Nel suo libro, Covacich esplora la vita e l’opera di Kafka, partendo da una riflessione tratta da una lettera dell’autore boemo all’amico Oscar Pollak: “Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?” Questo pensiero diventa il filo conduttore di un’indagine letteraria profonda e appassionata. Covacich sostiene che la letteratura autentica debba essere capace di scuotere il lettore, di spingerlo a confrontarsi con le verità più scomode e dolorose. “Un libro è bello se ti spinge dove fa più male”, afferma lo scrittore triestino, “è uno strano piacere, ma se ti tocca, non saprai più farne a meno.”

La prosa di Covacich: tra autobiografia e racconto

Attraverso una prosa esatta che fonde autobiografia e narrazione, Covacich segue le tracce di Kafka, descrivendolo con la complicità di chi guarda a un fratello. L’autore rincorre le inquietudini di un genio che non avrebbe voluto essere letto, riscoprendo in lui “la certezza di non essere una chimera”. Kafka, che scriveva in una lingua appresa a scuola, il tedesco dell’impero austro-ungarico, viveva una condizione di estraneità che permeava ogni aspetto della sua esistenza. Questa sensazione di alienazione è centrale nei suoi capolavori come “La metamorfosi”, “Nella colonia penale” e “Il processo”, ma anche nei suoi diari, dove annotava sogni, letture e incontri, inclusi quelli nei bordelli triestini, dove potrebbe aver incontrato James Joyce.

Un messaggio urgente per le nuove generazioni

A cento anni dalla sua morte, Franz Kafka non ha perso la sua rilevanza. Covacich sottolinea come il messaggio kafkiano sia particolarmente urgente per i giovani di oggi, continuamente distratti dalle piattaforme digitali pensate per l’intrattenimento. “Kafka non ci intrattiene, non ci imbambola”, spiega lo scrittore, “la sua scrittura è una missione che ci costringe a vedere ciò che preferiremmo ignorare. È un antidoto all’autoindulgenza.”

L’autore

Mauro Covacich, nato a Trieste nel 1965, è autore di numerosi romanzi e racconti, tra cui “La sposa” (2014, finalista premio Strega) e “La città interiore” (2017, finalista premio Campiello). Presso La Nave di Teseo ha pubblicato il “ciclo delle stelle” e il saggio “Sulla corsa” (2021). Il suo lavoro è stato riconosciuto a livello internazionale, con premi come l’Abraham Woursell Award conferitogli dall’Università di Vienna nel 1999. Attualmente vive a Roma.

L’evento con Mauro Covacich rappresenta un’occasione unica per immergersi nel mondo di Franz Kafka attraverso la lente di uno degli scrittori contemporanei più apprezzati. Una serata di riflessione e scoperta, all’insegna della grande letteratura, che promette di lasciare un segno profondo nei partecipanti della Rassegna Culturale DolomitIncontri.P