Pescara: presentata II edizione ‘Lector in terra lecti’

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“Abbiamo voluto attivare anche quest’anno l’esperienza culturale diffusa denominata ‘Lector in terra lecti’ il 7 e l’8 settembre a Lettomanoppello nel cuore della Maiella poichè riteniamo che ci sia bisogno  di promuovere e produrre lettura che poi genera discussione. Il recupero della discussione nelle piazze, negli spazi del vivere collettivo in maniera tale che si ricominici ad imparare ad entrare nel merito, a distinguere il bene dal male a non essere inconcludentemente relativisti”.

Lo ha detto il deputato abruzzese, Luciano D’Alfonso, a margine della presentazione della seconda edizione del Premio ‘Lector in terra lecti, Quintino festival dei lettori’. l’iniziativa che rende protagonisti i lettori che possono raccontare i libri letti ed esporre considerazioni sul testo e riflessioni. L’iniziativa promossa dall’ Officina del deputato D’Alfonso in collaborazione con l’associazione Woo, la Fondazione Europa prossimma e l’associazione Pietrara conviviale. “L’iniziativa è dedicata a chi ama legge e i testi selezionati per questa’anno, per gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado sono Rodari, Gelsomino nel paese dei bugiardi, per gli alunni delle scuole secondarie di secondo gradoSalinger ‘Il giovane Holden’, per i gioni sino a 30 anni Eco ‘Il nome della Rosa’, per le persone sino a 70anni Bellow ‘Herzog’ e  per  gli ultrasettantenni Sapienza ‘L’arte della gioia”, ha spiegato Silvia Elena Di Donato, docente e referente della rassegna Lector.  “Ai primi classificati andranno mille euro, ai secondi 600 e ai terzi 300. I premi saranno incrementati di 100 euro se il vincitore sceglie di spendere la cifra per acquistare libri o in cartoleria, andare al teatro, cinema o comprare negli esercizi convenzionati con il Comitato organizzatore”, ha aggiunto la professoressa Stefania Catalano del Comitato organizzatore. “Noi siamo convinti che superare la centralità del protgonismo dell’opera, dello scritto e dell’autore e consentire protagonismo al lettore e poi, attraverso il lettore, quello che mette in campo cioè la discussione, l’utilizzo della parola appropriata, il componimento della parola dell’uno e dell’altro generando una dialettica che conduce si chiama virtù delle collettività, della democrazia e delle istitutzioni – ha concluso D’Alfonso – Vogliamo che anche le generazioni ricomincino a tenersi per mano discutendo conmponendosi, conoscendosi anche articolando una sana e rispettosa dialettica”.