“Nelle strade di Teheran” di Nila: la resistenza delle donne iraniane

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È in libreria ‘Nelle strade di Teheran’, il nuovo libro della scrittrice iraniana Nila, edito da Feltrinelli. Dalla morte di Mahsa Amini, la giovane curda arrestata dalla polizia morale per aver indossato l’hijab in modo non appropriato, la ribellione delle donne in Iran ha avuto un’enorme eco in Occidente. Le manifestazioni imponenti al grido di “Donna, vita, libertà” hanno alimentato la speranza di una nuova rivoluzione politica e culturale nella Repubblica islamica di Ali Khamenei.

Le voci delle protagoniste della rivolta sono emerse raramente per raccontarci i loro sogni, le attese concrete e le grandi idee e figure del passato che le hanno ispirate. ‘Nelle strade di Teheran’ è il racconto di una testimone e di una delle maggiori esponenti dell’eroica resistenza delle donne iraniane. Questo libro, grazie alla sua forza e tensione narrativa, permette di comprendere più di mille saggi il perché della loro insurrezione, che scuote dalle fondamenta il potere degli ayatollah.

Nila narra dei giorni successivi alla morte di Mahsa Amini, quando le donne riscoprono la vita notturna abolita dal regime e si riversano nei quartieri delle città come una sola famiglia ferita, gridando “Libertà!”. Sono giorni di entusiasmo e condivisione, della riscoperta di un’esistenza comune libera da millenarie costrizioni. Racconta poi dei cupi giorni della repressione, in cui le umiliazioni inflitte dai miliziani alle giovani donne sono solo il prologo crudele di assassinii, lapidazioni ed esecuzioni senza processo. Mostra infine come la protesta non arretri, poiché viene da lontano, da una grande e nobile cultura dell’emancipazione.

Il libro culmina con il gesto simbolico della poetessa Tahereh, “la pura”, che nella metà dell’Ottocento si tolse il velo davanti ai religiosi, segnando per lei la fine della sharia. Un gesto ripetuto oggi da migliaia di donne in Iran, “unite in una sola luce”.