‘Il sentiero selvatico’ di Matteo Righetto edito da Feltrinelli.

“Il sentiero selvatico” di Matteo Righetto ci trasporta nelle atmosfere misteriose delle Dolomiti bellunesi. Nel paesino di Larzonèi, piove incessantemente da un mese, e gli anziani affermano di non aver mai visto tanta acqua cadere dal cielo. Il 2 novembre del 1913, durante la messa dei morti, la piccola Katharina Thaler, figlia unica della famiglia Thaler, scompare improvvisamente nel nulla. Nonostante le ricerche notturne tra i boschi, la bimba riappare il giorno successivo, quando finalmente smette di piovere. Tuttavia, Tina, come la chiamano ora, non ricorda nulla di ciò che le è accaduto.

Per i paesani, Tina diventa la “strìa”, la strega rapita dai morti, colei che ha conosciuto il diavolo. Il suo rifugio è il monte Pore, con i suoi boschi, torrenti e animali selvatici. Nel romanzo, la seguiamo attraverso la sua vita, a ritroso nel tempo, fino a scoprire i misteri che la circondano. Tina Thaler è una leggenda, una cacciatrice che vive sulla montagna, come uno spirito antico che si mostra solo quando lo decide. Il sentiero selvatico ci conduce in un mondo di segreti, scelte coraggiose e legami profondi con la natura. Un romanzo che esplora l’animo umano e la sua connessione con l’ambiente circostante, tra mito e realtà

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